Oggi è il 20, ve ne siete accorti? O visto che è sabato e quindi non si corre al lavoro siete ancora un poco assonnati? Beati voi!!! Io sto già lavorando da 2 ore e la data l'avrò già scritta almeno 20 volte!
Va bè, sorvoliamo... sono qua per annunciarvi che oggi si terrà la nostra rubrica L'Italia nel Piatto e l'argomento deciso è:
Ricette al forno salate!!!
Ho scelto il batarò, una preparazione al forno tipica del piacentino, in particolare della Val Tidone.E' la focaccia di una volta, mio padre mi racconta sempre che dopo aver cotto il pane nel forno a legna, con gli avanzi preparavano queste delizie per i bambini, a volte lo spennellavano con l'olio e poi lo riempivano con il lardo, oppure semplicemente con lo zucchero.
A quei tempi fare il pane era una festa, il forno non era di famiglia, ma del cortile dove si abitava, quindi il forno lo si utilizzava a turno, tutte le famiglie però a fine cottura preparavano la merenda per tutti i bambini che stavano giocando nei dintorni.
Il batarò oggi è possibile assaggiarlo solo in qualche trattoria della zona, durante l'anno, ma il primo week end di settembre vi è una festa dedicata, che si tiene a Sala Mandelli, un piccolo paesino arroccato sulle colline piacentine vicino a Pianello. se siete in zona vi consiglio questa festa paesana, dove la cucina è particolarmente curata e il luogo è incantevole.
Le foto che pubblico sono state scattate da me proprio in quell'occasione un paio di anni fa....
Dopo vari tentativi e ricerche ho elaborato questa ricetta personale molto simile al batarò tradizionale (oggi ha anche ricevuto la nomina di prodotto De.Co.) e che può essere cotta nel forno di casa.
Ingredienti
450g di farina 0
70g di farina di mais
330g di acqua
1 cucchiaio di olio evo + 1 per spennellare
16g di lievito di birra (oppure 100g di lievito madre e 8g di lievito di birra)
Impastare tutti gli ingredienti per almeno 10 minuti, se lo fate a mano, in modo che l'impasto sia liscio e ben incordato.
Lasciar lievitare coperto con pellicola per 1ora e mezzo, poi tagliare tanti pezzetti di pasta e appiattirla formando delle ellissi badando a non farle troppo spesse (circa 1 cm). Alcuni sostengono di batterli più volte sul tavolo, pare che aiuti la lievitazione in forno.
Spennellare in superficie un poco di olio.
A questo punto se si cuoce in forno a legna è possibile inserirle subito, si gonfieranno velocemente e nel giro di 5-10 minuti saranno cotte e pronte da farcire.
Se invece si cuoce nel forno di casa (come purtroppo faccio io!), consiglio di lasciare lievitare ancora 1 oretta prima di infornare (in forno già caldo 250°C) per 5-10 minuti.
Appena sfornati tagliarli e farcirli come se fosse un panino.
Consiglio pancetta nostrana piacentina con gorgonzola, ma anche prosciutto cotto e brie, o mozzarella e prosciutto crudo...certo queste farciture non sono certamente molto tipiche ma è quello che si trova oggi in zona quando si chiede lo storico Batarò!
Questa ricetta partecipa alla iniziativa l'Italia nel piatto!
Personalmente ho voluto presentare questa ricetta a cui sono particolarmente affezionata, perchè è tipica della mia zona e perchè anche se la foto non rende (sembra un banale panino imbottito) vi assicuro che è gustosissima, soprattutto se ben farcita.
Inoltre è possibile effettuare la cottura sia in forno casalingo sia in forno a legna, quest'ultimo, per il calore più elevato e per i profumi della legna stessa, esalta ancora di più i sapori di questo rustico.
Ed ora tutti a curiosare nelle cucine delle altre regioni....
Valle D'Aosta - Zuppa di pane, la Vapellenentse di L'appetito vien mangiando
Piemonte - Patate alla savoiarda di La Casa di Artù
Lombardia - Asparagi fasciati di Le delizie della mia cucina
Trentino Alto Adige - Smacafam di A Fiamma Dolce
Veneto - Spiedini di polenta di Le tenerezze di Ely
Friuli Venezia Giulia - Schinkenflecken di Nuvole di farina
Emilia Romagna - Batarò di Zibaldone culinario
Liguria - Torta di bianchetti di Un'Arbanella di basilico
Toscana - Torta di carciofi di Non solo piccante
Umbria - Biscio di 2 Amiche in cucina
Marche - Verdure gratinate al forno di La creatività e i suoi colori
Abruzzo - Cannelloni all'abruzzese di In cucina da Eva
Molise - Fiarone di La cucina di mammma Loredana
Lazio - Zucchine imbottite alla romana di Chez Entity
Campania - Pizza con mozzarella di bufala di Le ricette di Tina
Puglia - Tiedd d recchitedd o furn di Breakfast da Donaflor
Basilicata - Orecchiette al tegamino di Pasticciando con magica Nanà
Calabria - Rotolo con rosamarina di Io cucino così
Sicilia - Parmigiana di melanzane di Cucina che ti passa
Sardegna - Torta salata con carne e olive sa pingiadedda di Vickyart
ed ora vi presento il Guest blog per il mese di Aprile ..... rullo di tamburi.....
dal Lazio : Un pezzo della mia maremma con Panzerotti alla romana
Per chi vorrà partecipare al nostro gioco vi chiediamo di andare a visionare la nostra pagina facebook, qui si troveranno tutte le regole per la partecipazione e come vincere... vi aspettiamo!!!
Fantastica....una ricetta d'altri tempi davvero!!! che delizia e che spettacolo le foto del forno a legna! complimenti come sempre....
RispondiEliminaEcco mi mangerei già il prodotto finito :-) invitantissima questa pagnotta farcita!!! Bravissima Elena, un abbraccio e buon fine settimana
RispondiEliminaUna focaccia meravigliosa mi piace un casino brava hihihih
RispondiEliminaMamma mia!!!!carissima, che bella foto e...che invitante questo bel paninozzo!!!!!:-)))) Sei sempre bravissima!!!!!!Un bacione
RispondiEliminaBuonissimi :)
RispondiEliminahttp://muchoney.blogspot.it/
con due fette di prosciutto lo gradirei anche io! :D il pane cibo dei poveri, ma quante ricchezze nasconde! la merenda che mi viene in mente è pane cn zucchero... e pane al pomodoro! comunque mi piace questo misto di farine, l'ho testato ma mai fatto dei filoncini, batarò, ciao cara!
RispondiEliminaE' qualche giorno che mi sogno fette di mortadella... le vedo bene anche qui in mezzo...
RispondiEliminabuonissimo! io lo farcirei con mozzarella e prosciutto crudo
RispondiEliminaSto in crisi d'astinenza da pane, cara la mia Elena, dolcissima omonima. Sono 46 giorni che non lo mangio... quasi quasi so dirti anche quante ore... Ho reso l'idea di quanto mi possa mancare???? E il bataro, pane o non pane, focaccia, pizza ... io ci vedo tutte queste cose insieme, si è insinuato nel mio cervello invadendo tutte le mie papille gustative che stanno oramai tentando una insurrezione di massa... Buono, bella la storia, stupenda la tradizione e magnifica anche la tua interpretazione. Scappo prima di entrare neullo sconforto più assoluto!!!
RispondiEliminaCiao, mi hai fatto vivere le emozioni e la spensieratezza di quando si è bambini, non saprei quale farcitura scegliere, penso che il batarò sia ottimo con qualsiasi cosa, un bacio e buon fine settimana
RispondiEliminaChe bello che è questo pane. Va bene la farina di mais tipo fioretto???
RispondiEliminama allora lo fate apposta!!! come ho già detto ad Artù, sto facendo il giro tra i vostri piatti e non senza conseguenze...picchi glicemici, ipersalivazione non consona ad una signora - da Artù ero a livello bulldog, adesso qui sono a livello bassethound - ipercolesterolemia, ciroconferenza a mongolfiera...miro e rimiro il batarò imbottitò...golosserrimo!
RispondiEliminaPS: come si fa a non ingrassare, managgia alla pupazza!
Ricetta segnata, cara Elena, e chi resiste al fascino di questa merenda?? Merenda??? Diciamo che per me sarebbe una cena completa, ma sempre gustosissima.
RispondiEliminaMi è piaciuta particolarmente conoscere la storia che c'è dietro e, stai sicura, la proverò! :)
ma che bel post mia cara...bello ricco di storia e tradizioni!
RispondiEliminae quel batarò ripieno me lo sto mangiando con gli occhi!
ma sono sicura che è ottimo anche semplice per accompagnare i pasti!
bacioni grandi
Una ricetta legata ad un ricordo è sempre più buona e TANTO amata
RispondiEliminaGrazie della condivisione cara Elena
Un abbraccio
non conoscevo questo batarò, le cotture al forno a legna sono splendide, complimenti per l'ottima ricetta! un bacione
RispondiEliminaSai che non sono mai andata a Sala Mandelli? Devo provvedere. Il batarò lo conosco per i racconti e le citazioni dei nonni, ma non avevo una ricetta. Mi salvo la tua e la provo :)
RispondiEliminaUn bacio e buon fine settimana
bonoooo me ne mandi unoooooo??? mi fai venire voglia di impastare a quest'ora!
RispondiEliminaStasera sarebbe stata la mia cena ideale. Complimenti!!!!!!
RispondiEliminaMa che bella questa focaccia e che bello quando tutto si condivideva con tutti (sono una nostalgica, che ci vuoi fare!!!)
RispondiEliminaUn abbraccio
non conoscevo nè il batarò nè la festa dedicata ma se sarò da quelle parti voglio pèroprio andarci, complimenti per la rielaborazione che hai fatto della ricetta, un risultato strepitoso.
RispondiEliminaCiao Elena, non sapevo cosa aspettarmi, il nome non mi diceva nulla e guarda che bontà hai postato! Ho visto che stai pubblicando Francia a raffica, stasera passo con la mia ultima ricetta, sto già in Danimarca con la testa.... bacione a più tardi
RispondiEliminaNon conoscevo questa ricetta.. da provare assolutamente, molto invitante
RispondiEliminaSpettacolare .... Questa ricetta meriterebbe un altro nome, secondo me. Proverò sicuramente a prepararlo ...... :)
RispondiEliminaCara Elena però, non sapevo che questa ricetta aveva una così bella storia dietro. Ci credo ci sei affezionata!!
RispondiEliminaPer me questo è di sicuro uno dei piatti migliori che ci siano, mangiato caldo caldo poi è il massimo!!!
bravissima tesoro!!
bacioniiiiiii
Che bella tradizione quando c'erano i forni comuni e tutti potevano andare a cuocere il proprio pane. Magari scambiarsi qualche segreto per una perfetta panificazione... di questi trucchetti ce n'è sempre bisognao... :-)
RispondiEliminaE se poi il premio era una bella merenda con questo batarò, allora avrei voluto essere bambina anch'io in quei tempi...
Grazie per averci segnalato questa sagra, è un'ottima informazione.
Un abbraccio.