venerdì 30 novembre 2018

Melanzane a Pullastiello


Proprio la scorsa settimana fa ho raccolto nel mio piccolo orticello le ultime melanzane.
Già quest'anno è stato particolarmente generoso, ho raccolto prodotti da luglio fino ad oggi.
inizio sempre con le fave, che mi danno tanta soddisfazione per poi proseguire con peperoni, pomodori, melanzane e una pianta di zucchine. Starò invecchiando ma vivere all'aria aperta coltivando frutti e ortaggi mi riempie di gioia.
Quindi passando in rassegna il blog di Valentina e vedendo questa ricetta non ho potuto non provarla, mi ispirava troppo!
Anche la mia nonna faceva qualcosa di simile, friggeva prima le melanzane, le farciva (prosciutto e mozzarella) e poi le scaldava al forno (Qui).
Sembrano simili, ma non è così! Volete mettere questa crosticina dorata e il ripieno affumicato con il salame?
Non c'è storia! Grazie Vale, anche questa ricetta è un portento!





Ingredienti per 4 persone

3 melanzane
2 uova
1 scamorza affumicata
100 grammi di salame Milano
Parmigiano grattugiato
Farina qb
Sale fino
Olio di sSemi per friggere





Sbucciare le melanzane, tagliarle a fette regolari e lasciarle spurgare sotto sale per almeno uantrentina di minuti. Poi sciacquarle ed asciugarle con carta assorbente.

Tagliare la scamorza a fette e prepararsi il salame.

Sbattere le uova con un pizzico di sale e una manciata di Parmigiano in un piatto fondo.

In un'altro piatto mettere la farina.

Farcire le fette di melanzana con scamorza e fettina di salame, passare poi nella farina e infine nell'uovo sbattuto.

Friggerle in abbondante olio bollente, facendole dorare da entrambi i lati.

Scolarle su carta assorbente e servire subito con una spolverata di parmigiano.

Con questa ricetta partecipo al Recipe-tionist  di Flavia

martedì 27 novembre 2018

Berrylicius Bliss Balls per Il club del 27



Oggi, come ogni 27 siamo qui riuniti a dar vita a Il Club del 27!
Questo mese si è pensato di proporvi tante ricette semplici e veloci da poter sfruttare come sorpresa del Calendario dell'Avvento.
E' veramente molto carina l'idea di prepararlo "in casa", con tanti dolcetti e leccornie, sicuramente più sani e senza conservanti.
Ho scelto queste piccole palline di frutta secca, una specie di tartufini, che, dopo averli rotolati nel cocco, sembrano tante piccole palle di neve.
Belle e buone, più di così!
Ah dimenticavo, è' una ricetta australiana!





Ingredienti
per 35circa

125g di datteri snocciolate
80g di mandorle
65g di mirtilli rossi essiccati
1 cucchiaio di polvere di cacao
30 g di bacche di Goji
2 cucchiai di cocco grattugiato




Mettere nel frullatore le mandorle e tritarle grossolanamente, unire poi i datteri, i mirtilli, il cacao e le bacche goji, e frullare per 4-5 minuti, in modo da ottenere un composto omogeneo.

Bagnarsi le mani e formare tante piccole palline del diametro di circa 2 cm.

Cospargere un piatto piano con  cocco grattugiato.

Rotolare le palline nel cocco e posizionarle nei pirottini.


Con  queste delizie partecipo a Il Club del 27, con la tessera n.31 #onlythebraves


lunedì 26 novembre 2018

Risotto al limone




Ed eccoci a Light and Tasty con il proseguo del menù di Natale., avete visitato la nostra pagina su FB, avete notato la nuova copertina natalizia? Non è carina?
Oggi è la volta dei primi piatti!
Il Natale italiano è ricco di piatti della tradizione dai classici tortellini, agli anolini, alle ricche paste al forno del Sud, per dare un'alternativa ho pensato ad un risotto al limone, piatto sicuramente insolito per questa festività ma non meno prezioso se preparato secondo tutti i crismi.
Quindi, fate attenzione alle materie prime: limoni non trattati e succosi, riso di ottima qualità e brodo preparato con verdure fresche, tralasciando il pomodoro per evitare che si colori di rosa.
Durante la preparazione, tostare il riso è un'operazione fondamentale, come la mantecatura finale, che deve essere effettuata a fuoco spento. Se seguirete tutte queste istruzioni, vedrete che sarà un successo.
Il suo gusto è piacevole, fresco vi conquisterà  e poi lo possiamo anche immaginare come piatto passepartout, utilizzabile sia con un menù a base di carne che di pesce. Voi cosa ne dite?



Ingredienti per 4 persone

320g di riso carnaroli
3 limoni non trattati
100ml di vino bianco secco
1 scalogno
1 l di brodo vegetale
100g di Philadelphia light
olio evo
sale e pepe




Scaldare 3 cucchiai di olio, unire lo scalogno tritato lasciare rosolare a fuoco basso e poi tostare il riso per 3-4 minuti.
Sfumare con il vino bianco a fuoco alto.
Iniziare la cottura mescolando e aggiungendo man mano  il brodo bollente mescolando di tanto in tanto.
Cuocere per circa 17 minuti.
Un paio di minuti prima aggiungere 4 cucchiai di succo di limone, amalgamare e successivamente aromatizzare con la scorza di 2 limoni grattugiata.
Il terzo limone verrà utilizzato per decorare i piatti: con il rigalimoni cercare di ottenere fili di scorza, questi sono da tenere da parte.
Togliere dal fuoco e mantecare con il formaggio, mescolando accuratamente.
Servire in piatti individuali decordando la superficie con i fili di scorza ottenuti con il rigalimoni.


Ecco le altre proposte:

Spaghetti alla fonduta di porri con burro alle nocciole e tartufo di Carla Emilia

Lasagne con sugo di lenticchie di Cinzia

Riso Venere allo spumante con melagrana di Daniela

Paccheri rigati con gamberi e ceci neri  di Maria Grazia

Sformatini di riso venere con zucca e porcini  di Milena

Con questa ricetta partecipo al contest Mystery Basket organizzato da Linda ed ospitato da Carla Emilia

venerdì 23 novembre 2018

Lemon Meltaways


Questo mese il Recipe-tionist lo ha vinto Valentina, la Vale del blog Profumo di limoni, praticamente un mito!
Sono davvero molto contenta di poter copiare di nuovo dal suo sito, e visto che ormai qui siamo in clima natalizio, cosa copiare se non biscottini speciali?
Era da un po' che desideravo cimentarmi nei lemon Meltaways, e quando li ho visto non sono riuscita a non provarli subito.
Sono fantastici, profumati, ottimi al gusto, si sciolgono in bocca, sono davvero come le ciliegie non si riesce ad interrompere la degustazione !
Unico neo è stata la dimensione, non avevo fatto caso all'appunto di Valentina e quindi i miei erano un po' troppo grandi, la prossima volta li farò più piccini... proprio come un bon bon!
Le dimensioni che ho riportato in ricetta sono quelle corrette!
Grazie Vale!!!




Ingredienti

170 g di burro
100 g di zucchero al velo
265 g di farina tipo 00
15 g di maizena               
2 cucchiai di succo di un limone
2 limoni, buccia grattugiata
1 bacca di vaniglia
1 pizzico di sale
zucchero al velo, per spolverare






Montare il burro a temperatura ambiente e lo zucchero  al velo, si deve formare una crema soffice e bianca.

Aggiungere il succo e la buccia di limone, il sale, la vaniglia e mescolare con un leccapentola cercando di non smontare.

Setacciare insieme farina e maizena, unirle alla crema di burro e continuare a mescolare con attenzione fino ad ottenere un impasto omogeneo.

Dividere l’impasto in 2 parti uguali e aiutandosi con la carta forno formare 2 cilindri di non più di 3 cm di diametro.

Porre un’oretta in freezer o una notte in frigorifero.

Tagliare il cilindro a rondelle di 1 cm, posizionarle placche rivestite di carta forno ed infornare a 180°C per 9-10 minuti, facendo attenzione che non si coloriscano troppo.

Lasciare raffreddare i biscotti e tuffarli nello zucchero a velo.



Con questa ricetta partecipo al Recipe-tionist di Flavia



martedì 20 novembre 2018

Girelle di sfoglia farcite con pomodori secchi, capperi e origano



Ed eccomi a partecipare anche questo mese al gioco scambiaricette delle Bloggalline.
E' sempre una festa conoscere blog di amiche, che purtroppo si conoscono  solo di vista, ormai il mondo delle foodblogger è sempre più grande e spesso non ci si conosce se non di nome.
Questo simpatico gioco, basato sulla condivisione delle ricette, è quello il vero senso del blog, almeno a mio parere, ci permette di ampliare i nostri orizzonti.
E questo mese ho conosciuto il blog di Antonella, Mani in pasticcio, una vera fonte di spunti e di golosità dolci, di foto di viaggi ( ho ripercorso le mie vacanze in Slovenia e mi sono rispecchiata nelle acque del lago di Bled) e poi qualche sfiziosità come quella che ho copiato io, qui.
Queste girelle sono deliziose, croccanti e saporite, il mio ragazzo ne ha spazzolato metà per merenda, in realtà sarebbero ideali per l'aperitivo, e se avete ospiti sono sicura che farete bella figura!
Mi complimento con Antonella per la ricetta ma soprattutto per l'esattezza delle dosi e la precisione della spiegazione,brava, brava!





Ingredienti
per 16 girelle

2 confezioni di pasta sfoglia rettangolare
100g di pomodori secchi sott'olio
un cucchiaino di capperi
20g di pinoli
origano
100g di formaggio spalmabile

1albume d'uovo






Tostare in una padella antiaderente ben calda i pinoli, facendo attenzione a non bruciarli.

Tritare i pomodori secchi a coltello con i capperi (dopo averli ben sciacquati)  e i pinoli tostati.

Srotolare un foglio di pasta, spalmare il formaggio uniformemente e stendere il pesto di pomodori secchi.

Coprire con l'altro rotolo di pasta sfoglia e farlo aderire bene picchiettando con le dita.

Con una rotella per pizza incidere delle strisce a circa 2 cm di distanza.

Attorcigliare ognuna di esse e arrotolarla a spirale.

Spennellare le girelle con l'albume d'uovo.

Cospargere con un pochino di origano.

Infornare a 200° per circa 15-20 minuti.


lunedì 19 novembre 2018

Carpaccio di pesce spada con mango e datteri


... e da oggi qui a Light and Tasty, si parte con un ideale menù natalizio...troppo presto?  Ma no!
Tutti durante le feste vogliamo preparare qualcosa di diverso, spesso abbiamo parenti o amici invitati e l'idea di fare "bella figura" senza passare le giornate in cucina è un aspetto che non sottovalutiamo.
Così abbiamo pensato di darvi qualche spunto, oggi partiremo con gli antipasti e poi via via di lunedì in lunedì presenteremo tutte le portate fino ad ottenere un menù completo, che sarà presentato il 18 dicembre .
I nostri piatti vorrebbero essere light, non sempre in questo ci riusciamo, mentre invece risultano sempre molto gustosi.
Ed ecco l'inizio del mio menù che, ve lo anticipo già, sarò a base di pesce, proprio come questo antipasto abase di pesce spada affumicato condito con un filo di olio a crudo ecosparso di mango fresco e qualche dadino di dattero. Buon appetito!!!


Ingredienti per 4 persone

8 fette di pesce spada affumicato
1 mango piccolo
4 datteri
olio evo

Posizionare le fette di pesce affumicato sul piatto (2 fette a testa).
Pelare e affettare il mango, formando dei piccoli cubetti.
Snocciolare i datteri e tagliarli a piccoli pezzi.
Cospargere mango a cubetti e pezzi di dattero sulle fette di pesce, condire con un giro di olio evo di ottima qualità.




Ecco le nostre idee di antipasti natalizi, quasi light, ma molto tasty!


Budino di ricotta e zucchine al tartufo  di Carla Emilia

Blini con avocado e crudo di Cinzia

Sformatino di ricotta con miele e noci di Daniela

Insalata di pesce spada all'arancia con sedano e mela rossa di Maria Grazia

 Bis di antipasti Light and Tasty   di Milena

martedì 13 novembre 2018

Frittelle di mele dell'Artusi


E siamo giunti alla tappa, anzi alla portata della frutta, frutta intesa come dolcino di fine pasto.
Il nostro capocordata oggi è Resy, che gestisce un blog colmo di ricette interessanti ma soprattutto golosissime! Passare di lì è un attentato alla dieta, ma non non riusciamo a farne a meno!
Oggi per l'occasione ho preparato le frittelle di mele, un classicone, tratto da "La scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, edito da Giunti, un capolavoro che non poteva mancare nella nostra collezione di libri di cucina.
La ricetta del Fritto di mele è la n. 165, all'interno della quale si trova citata la pastella da utilizzare, ricetta n. 156.
Come mi aspettavo è ottimo, ho aggiunto anche i semi di anice (facoltativi) e devo ammettere che ci stanno proprio bene!





Ingredienti per 4 persone

2 mele
100g di farina
1 cucchiaio di olio evo
1 cucchiaio di acquavite
1 uovo
acqua freddissima (io 80ml)
1 cucchiaio di semi di anice
1 pizzico di sale
olio di semi per friggere
zucchero a velo

Unire alla farina il tuorlo d'uovo, aggiungere olio e acquavite, allungare con l'acqua ben fredda utilizzando una frusta per evitare che si formano i grumi, fino a renderla non troppo liquida.
La quantità dell'acqua è indicativa dipende infatti dal grado di assorbimento della farina.

Mettere in frigorifero per almeno un paio di ore.

Ecco la consistenza della pastella
Nel frattempo pelare de mele, togliere il torsolo con l'apposito attrezzo e tagliare a fette spesse poco meno di 1 cm.

Al momento di friggere, scaldare l'olio in una padella a bordi alti, montare a neve l'albume, unirlo alla pastella ben fredda e aggiungere i semi di anice.

Friggere le fette di mela dopo averle passate in pastella fino a renderle dorate, un paio di minuti per lato.

Servirle tiepide dopo averle scolate su carta assorbente e spolverizzate con zucchero a velo.

Con questa ricetta partecipo a Menu lib(e)ro



lunedì 12 novembre 2018

Spinaci alla romana light


Oggi, a Light and Tasty, è la giornata degli spinaci, sì proprio l'ortaggio di Braccio di Ferro, una verdura salutare ricca di vitamine A, C, K e di quelle del gruppo B.
Tali vitamine inoltre hanno un ruolo centrale nella salute della pelle (e di tutti gli epiteli), delle ossa e dell’apparato cardiocircolatorio (prevengono anemia, riducono il rischio di infarto, ictus e trombosi); hanno funzioni antiossidanti, antiallergiche, antiemorragiche e antinfettive.
Gli spinaci sono un'ottima fonte di fibre, aiutano il transito intestinale dei cibi, aumentano il senso di sazietà, il che non è roba da poco per chi sta seguendo una dieta ipocalorica!
Sono ricchi di sali minerali, il più conosciuto è il Ferro, ma anche potassio, calcio e magnesio e, in quantità minore, di fosforo e rame che essi contengono.
E hanno pure un'alta concentrazione di antiossidanti ad esempio la luteina e la clorofilla che aiutano a rallentare o prevenire i danni causati dall'ossidazione e dai radicali liberi.

Per l'occasione ho pensato a questa ricetta facile e gustosa, in pratica spinaci lessati a cui si aggiunge la nota dolce dell'uvetta e la nota croccante della frutta secca, sarebbero pinoli, ma la sottoscritta che ama infinitamente le mandorle li ha sostituiti.
Gli spinaci andrebbero passato al burro, ma vi assicuro che anche con l'olio sono molto piacevoli, inoltre si abbinano molto bene a qualsiasi piatto di carne o pesce, quindi perchè non provare a cucinarli in questo modo?



Ingredienti per 2 persone

500g di spinaci
50g di uvetta
20g di pinoli (io mandorle a filetti)
4 cucchiai di olio evo
sale

Mettere in ammollo l'uvetta in acqua tiepida per circa 30 minuti.

In una padella antiaderente ben calda tostare i pinoli o le mandorle per qualche minuto, poi togliere dalla padella e metterli in un piatto ben freddo per bloccare la tostatura.

Mondare e lavare gli spinaci, passarli in padella con l'olio dopo averli scolati, chiudere con coperchio e cuocere a fuoco basso  per circa 5 minuti, mescolando e facendo attenzione che non asciughino troppo (se fosse così aggiungere un poco di acqua).

Aggiustare di sale, cospargere di uvetta  e mandorle tostate.

Amalgamare e saltare per circa due minuti senza coperchio.

Servire subito.


Ecco le altre proposte:

Polpettone di tacchino ricotta e spinaci di Carla Emilia

Vellutata di spinaci col Bimby di Cinzia

Insalata di spinaci con caprino, noci e miele  di Daniela

Polpettine di spinaci al forno  di Maria Grazia

Plumcake spinaci e pomodori secchi di Milena

domenica 11 novembre 2018

Riso e porri degli ortolani di Asti per Quanti modi di fare e rifare

Abbinato ad un Freisa d'Asti Doc, perchè come dice il proverbio "il riso nasce nell'acqua e muore nel vino!"

Con la rubrica Quanti modi di fare e rifare, oggi ci siamo ritrovate in una cucina piemontese a preparare questa minestra di porri con il riso, che ognuno di noi poteva reinterpretare.
Pare che l'origine di questo piatto risalga al Medioevo, quando gli orti si trovavano nella periferia di Asti, nella fertile piana del Tanaro, ed erano coltivati soprattutto ad aglio e porri.
Gli ultimi vecchi ortolani d'Asti hanno dato questa ricetta agli autori del libro "le Ricette Regionali Italiane” edito da Solares.
Questo piatto è molto gustoso, digeribile ed economico, infatti si possono utilizzare eventuali avanzi di formaggio.
Ho preferito prepararlo come un classico risotto e utilizzare un formaggio tipico, la toma piemontese e la fontina, un classico della Val d'Aosta, ma dal sapore e profumo inconfondibile. Una gran bella sorpresa, ma prima o poi lo farò anche nel classico modo degli ortolani d'Asti... Promesso!


Ingredienti per 4 persone

320g di riso Arborio
150g di porro mondato
1 patata media pelata e grattugiata
50g di burro
100g di toma piemontese
150g di fontina
1 litro di brodo vegetale
2 cucchiai di olio evo
 noce moscata
 sale e pepe

Tagliare il porro a rondelle piuttosto spesse, far scaldare l'olio in una casseruola, aggiungere i porri  e rosolarli 5-10 minuti a fuoco basso.
Unire il riso e tostarlo per 2-3 di minuti. 
nel frattempo scaldare il brodo vegetale, che deve essere bollente.
Iniziare ad aggiungere il brodo al riso, un mestolo alla volta, attendere che l'abbia assorbito prima di aggiungerne altro fino a cottura.
Dopo 5 minuti, unire la patata grattugiata e dopo altri 10 minuti amalgamare i formaggi tagliati a dadini.
Il riso di solito cuoce in 16-17 minuti, un minuto prima della fine della cottura, aggiustare di sale e spegnere il fuoco.
Aggiungere il burro, mettere un coperchio e lasciare riposare per 1 minuto circa.
Servire dopo aver spolverizzato noce moscata e un poco di pepe.

Con questa ricetta partecipo a Quanti modi di fare e rifare

giovedì 8 novembre 2018

Fegato di vitello al Marsala



Questa ricetta mi riporta alla adolescenza, era una delle preferite di mia madre, sosteneva che il fegato era salutare, ricco di vitamine e ideale per chi è in crescita.
Con me non c'era storia, nel senso che ho sempre apprezzato di tutto a tavola, con mia sorella invece iniziava la trafila delle raccomandazioni, che poi passavano a suppliche e infine improperi e scappellotti. Ora sorrido divertita al ricordo, eravamo e siamo tutt'ora molto diverse.
Ma torniamo al nostro fegato, in realtà questa ricetta è di Nigella, mia madre non avrebbe mai osato aggiungere la noce moscata, ed invece ci sta, e pure bene soprattutto se non si esagera!
Devo ringraziare MagAboutFood che mi ha fatto conosce questa bella ricetta, il libro How to eat (uscito ben 20 anni fa) e tanti altri piatti interessanti oltre ad informazioni curiosi circa la nostra Nigella Lawson, ma correte a leggere l'articolo, non potete lasciarvelo scappare!



Ingredienti per 4 persone
4 fette di fegato di vitello
50g di farina 00
150ml di Vino Marsala Fine Dop
20ml di olio evo
Noce moscata
sale

Dopo aver setacciato la farina e aromatizzarla con noce moscata grattugiata, questa sarà utilizzata per infarinare le fettine di fegato di vitello.

Scaldare in una larga padella l’olio, adagiare le fettine di fegato infarinate e lasciarle cuocere per 5-7 minuti per lato (il tempo di cottura dipende dallo spessore delle fette).

Finita la cottura, aggiustare di sale e mantenere al caldo.

Sfumare poi il fondo di cottura con il marsala, attenzione a far evaporare l'alcol  per qualche minuto, quindi versare nella padella un bicchiere d'acqua fredda nel quale si sarà sciolto  un cucchiaio di farina avanzata dalle operazioni di panatura.

Mescolare accuratamente fino ad addensare, rimettere in padella il fegato, girarlo nella salsa.
Servire subito, come contorno consiglio patate lesse .

lunedì 5 novembre 2018

Crema fredda al caffè con Bimby


Oggi a Light and Tasty parliamo di caffè, quella bevanda speciale, alla quale spesso non si riesce a rinunciare. Profumata, amara, cremosa, un concentrato di vigore.. forse per quello viene considerata il nettare degli Dei.
Non vorrei oggi mettermi a elencare pregi e difetti, mi piacerebbe invece spiegarvi come viene prodotto, anche perchè quest'estate sono stata in vacanza a Trieste e ho avuto la possibilità di visitare una torrefazione, e quindi vi giro le informazioni che ho avuto, una bellissima esperienza!
Come in tutte le preparazioni, anche qui l'importante è la materia prima, che deve essere di ottima qualità e dosata sapientemente tra le varie tipologie. Ma andiamo con ordine!
Prima di tutto avviene la raccolta, una delle fasi più importanti nella produzione, ed è determinante per la qualità del prodotto. le bacche devono essere della giusta maturazione!
poi viè la separazione del  frutto (pulp) dal seme, successivamente  viene lavato e asciugato.
Vi è poi la cernita, con la selezione dei chicchi; il lavoro è spesso fatto a mano.
A questo punto di solito viene importato e la tostatura avviene anche qui in Italia.
Quando i chicchi vengono arrostiti, possono anche raddoppiare quasi la loro grandezza originale, e cambiano sempre il colore  e la densità. Si procede poi con la macinatura, nelle proporzioni con cui si vuole preparare la miscela, ho scoperto che ne esistono a migliaia ed addirittura ogni bar può avere la sua, se ci tiene.

Oggi vi ho preparato questa crema deliziosa, è un fine pasto ottimo, quasi un sorbetto, ma molto più soffice e spumoso. La ricetta l'ho tratta da qui, ma con qualche variazione personale (ho diminuito il caffè ed aumentato un poco lo zucchero), a noi è piaciuto parecchio, provatelo e fatemi sapere!



Ingredienti per 6 persone

70 g di zucchero semolato

250 g di latte intero congelato

10 g di caffè solubile


Inserire nel boccale del Bimby il caffè solubile e lo zucchero semolato, azionare per 10 secondi a velocità turbo.

Unire i cubetti di latte ghiacciato  e frullare a velocità 10 per 30 secondi.

Con la spatola portare il composto sul fondo del boccale, aggiungere la farfalla (utile a montare il composto) e montare per 3 minuti a velocità 4.

Servirla subito  in bicchieri o tazzine.

Ecco le altre proposte:

Bocconcini di pollo glassati al caffè di Carla Emilia 

Biscotti al caffè e cardamomo di Daniela 

Crepes di albumi e caffé di Maria Grazia

Dessert yogurt e caffè di Milena 

venerdì 2 novembre 2018

Torta di castagne dell'Appennino Modenese


Questo mese L'Italia nel piatto festeggia l'autunno finalmente arrivato con un titolo che è tutto un programma: Colori e sapori d'autunno.
Quindi troverete castagne, funghi e zucche a volontà oltre alle prime crucifere e alle altre verdure tipiche di questa stagione.
Per l'occasione ho pensato di proporvi una ricetta dell'appennino modenese, ricco di castagneti, e quindi di ricette con questo magico ingrediente, ma la più saporita egolosa è senz'altro la torta di castagne.
Si tratta di una ricetta antica di origini montanare che per la fortuna dei nostri palati è giunta sino in pianura e non può passare un buon Autunno senza assaggiarne almeno una fetta. Famosa è quella di Zocca, ma anche nei paesi vicini se ne possono assaggiare di ottime.  Dopo aver letto svariate ricette (qui e qui) e dopo aver contattato uno chef della zona tramite una cara amica, ho capito che non esiste una sola ricetta, pare che ogni famiglia abbia la sua come spesso accade con le ricette della tradizione.
Così avendo le linee guida, ho fatto qualche prova e questa che vi propongo è davvero eccezionale...





Ingredienti (diam. 20cm)

250 g di castagne già cotte e pelate,
75g di burro
150ml di latte
120g di zucchero
100 g di mandorle tritate
2 uova
75 g di cioccolato fondente
2 cucchiai colmi di crema di marroni alla vaniglia
 1 pizzico di sale.





Sbucciare le castagne (io ne ho pesato 400g),  metterle a bollire in acqua bollente salata fino a quando risulteranno morbide (circa 60 minuti).

Togliere la pellicina, pesarne 250g e metterle in un polsonetto con il latte. Cuocere a fuoco basso con 20g di zucchero, continuando a mescolare così da ottenere una crema.

Lasciare raffreddare e frullarle con un minipimer.

Montare i tuorli con 100g di zucchero in un contenitore a parte. Montare anche gli albumi.

Sciogliere il burro  a fuoco bassissimo con il cioccolato a pezzetti, Unire ai tuorli montati, aggiungere le mandorle, la crema di marroni alla vaniglia e la purea di castagne.

Incorporate per ultimi gli albumi montati a neve e versate il composto in uno stampo imburrato da 20cm di diametro ben imburrato.

Cuocere in forno già caldo a 160°C per 35-40 minuti.

Far raffreddare e cospargere di zucchero a velo.

Questa fetta è un assaggio per voi 




Ecco le ricette delle altre regioni:

Valle d’Aosta: Zuppa di castagne 

Piemonte: Torta Monferrina 

Lombardia: Crema di zucca e amaretti 

Veneto: La mosa, zuppa di zucca e farina gialla 

Friuli Venezia Giulia: Pan Zal - Pane giallo alla zucca con fichi, uvetta e semi di finocchio

Emilia Romagna: Torta di castagne dell’Appennino Modenese 

Liguria: Torta di scorzonera alla finalese 

Toscana: Manafregoli della Garfagnana 

Marche: Fave dei Morti 

Umbria: Sedano nero di Trevi ripieno 

Lazio:  Minestra coi broccoli 

Abruzzo: Funghi all’Abruzzese

Molise:  Timballo di cicoria e formaggio al forno 

Campania: Zuppa di fagioli e castagne

Puglia: Funghi Cardoncelli con patate al forno 

Basilicata: Cavatelli con broccoli

Calabria: Tiella alla Silana  

Sicilia: Zucca in Agrodolce

Sardegna: Su Spinu

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