mercoledì 29 aprile 2020

Savoiardi sardi

La scorsa settimana in casa abbiamo festeggiato un compleanno, un compleanno importante visto che era una cifra tonda tonda... e il "fortunato" era proprio mio marito.
Solitamente per questi eventi cerchiamo dei ristorantini un po' particolari , con delizie per il palato ma anche con ottime cantine appresso, luoghi giusti per addolcire la pillola (si diventa vecchi!!!!).
Quest'anno però eravamo bloccati in casa e così ho pensato di festeggiare con uno dei suoi dolci preferiti: il tiramisù!
Per renderlo ancora più goloso ho pensato di cimentarmi nei savoiardi sardi fatti in casa, e così cercando in rete ho trovato i Savoiardi di Pinella, una foodblogger che è una garanzia nell'ambito pasticceria.
Lei li chiama Pistoccus de caffei, il loro nome antico, infatti un tempo venivano preparati in rare occasioni durante l'arco dell'anno, per lo più in occasione di cerimonie come  ad esempio matrimoni ed altri riti, serviti in abbinamento al caffè. Si differenziano dai Savoiardi di Fonni  per la forma: questi ultimi infatti risultano essere più stretti e più lunghi, ma la loro preparazione è molto simile
Vengono utilizzati entrambi per la preparazione di ottimi tiramisù ed altri dolci che necessitano di una base di biscotto da inzuppare.
Ma passiamo alla ricetta che io ho diviso per 3, in questo modo mi sono venuti un numero di biscotti giusti per foderare il fondo della teglia (solitamente io faccio solo 1 strato di savoiardi), naturalmente sono perfetti come base per il tiramisù, ma se li volete servire con zabaione o con il caffè a fine pasto consiglio di cospargerli per ben due volte con lo zucchero a velo così da formale quella deliziosa glassa tipica!






Ingredienti
per circa 50 biscotti

6 uova a temperatura ambiente
100 g di zucchero
100 g di farina
Scorza grattugiata di limone






Prepararsi in anticipo le teglie con carta forno, la sac a poche con bocchetta liscia diam. 2 cm e lo zucchero a velo con il colino in prossimità, perchè il composto deve essere cotto il prima possibile per evitare che si smonti. Accendere il forno a 170°C.

Setacciare la farina.
Montare a lungo i tuorli con 50 g di zucchero fino ad ottenere un composto giallo chiaro e che scrive.
Montare anche gli albumi con i restanti 50 g di zucchero fino a renderli molto sodi.
Aggiungere la scorza grattugiata di limone alla crema di tuorli.

Unire una cucchiaiata di albumi ai tuorli, per allentare la crema, poi aggiungere farina setacciata e albumi, poco alla vota in modo alternato, mescolando con la marisa dal basso verso l'alto.
Con il saca poche fare dei bastoncini lunghi circa 10cm, distanziati tra loro. Cospargerli di zucchero a velo una o due volte (io, 1 sola).
Volendo si possono fare le perline, come spiega Pinella, "sbrumando" qualche gocciolina di acqua sullo zucchero a velo.
Mettere in forno ben caldo e abbassare la temperatura a 160°C (forno ventilato), cuocere per 15 minuti.
Togliere le teglie dal forno ma lasciarli raffreddare prima di toccarli.

Savoiardi con perline di acqua prima della cottura


martedì 28 aprile 2020

Anellini all'uovo fatti a mano



Oggi a Light and Tasty si parla di pasta fresca fatta a mano, una cultura per me che sono piacentina. Qui spesso si prepara la pasta, solitamente pasta all'uovo, ma può capitare anche di bagnare la farina solo con acqua, come ad esempio per i nostri cari pisarei e fasò.
La ricetta che ho voluto proporre è una di quelle del "ricettario di famiglia", o meglio di quelle che si tramandano a voce, visto la semplicità!
Era il piatto preferito dalla mia nonna e spesso alla domenica veniva proposto, dico la verità a quei tempi non lo amavo particolarmente, diciamo che lo sopportavo, ma con il passare degli anni ho imparato ad apprezzarlo.
Ho scoperto poi che è una ricetta tipica piacentina, ed è presente anche nel nostro libro di riferimento scritto da Carmen Artocchini, che ognuno di noi possiede, naturalmente senza l'aggiunta dei "fagiolini di carne"...questa penso sia una aggiunta della mia cara nonna.
Ma passiamo alla ricetta!


Ingredienti per 4 persone

150g di farina 00
1 uovo
1 cucchiaino di olio evo
acqua
20g di burro

brodo di carne

1 cucchiaio di pane grattugiato
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 uovo
60g di lonza di maiale tritata a coltello
noce moscata



Fare la fontana con la farina sull'asse dedicata all'impasto, mettere all'interno l'uovo, l'olio e il sale, con una forchetta sbattere bene gli ingredienti e poi aggiungendo un poco di acqua tiepida iniziare ad impastare fino ad ottenere un impasto morbido, ma sodo.
Lasciare riposare per 30 minuti circa coprendo con una terrina.
Prepararsi la noce di burro sull'asse e passato il tempo imburrarsi leggermente le mani e iniziare a tagliare l'impasto in 5-6 pezzi.
Produrre dei filocini sottili di pasta, lo spessore sarà circa di 2mm, (avere le mani leggermente unte aiuterà la produzione). Effettuato una bisciolina di pasta, subito dovrà essere utilizzata per produrre gli anellini, in pratica si gira il filoncino attorno al dito, si salda e si strappa, formando tanti piccoli anellini (fare 1 biscolina alla volta, comporre gli anellini e poi fare una seconda bisciolina, altrimenti l'impasto si secca e gli anellini non si saldano correttamente).

Preparare i "fagiolini di carne": tritare a coltello la carne in modo da ottenere una specie di pasta, unire il resto degli ingredienti e mescolare bene.

Far bollire il brodo, poi spostare la pentola sul fornello più piccolo ed abbassare la fiamma, iniziare a formare i "fagiolini", dosando l'impasto con un piccolo cucchiaino e gettarlo nel brodo bollente, uno alla volta (attenzione utilizzate poco impasto perchè a contatto con il brodo tende a gonfiarsi e i "fagiolini" dovrebbero essere delle dimensioni circa degli anellini).
Finito, alzare la fiamma ed aggiungere gli anellini, cuocere 4-5 minuti.
Servire ben caldo con parmigiano grattugiato (a piacere).

Ecco le altre proposte:

Tagliolini con calamaretti e pomodorini  di Carla Emilia

Maltagliati  senza uova con pesto di piselli e nocciole di Daniela

Orecchiette di semola (fatte a mano) con cime di rapa  di Flavia

Fettuccine di grano saraceno ai cavoli siciliani di Franca

Maltagliati semi integrali con sugo finto  di Mary

Spoja lorda o minestra imbottita di Milena 

lunedì 27 aprile 2020

Gnocchi allo zafferano con le tre zucchine


Questo mese Il Club del 27 si dedica agli gnocchi, prendendo spunto dal libro "Facciamo gli Gnocchi" edito da Gribaudo e scritto da Ale Gennaro con le ricette della sfida MTChallenge.
Anche questo libro, come tutti gli altri, è una miniera di ricette con tanti tanti buoni consigli e indicazioni su come fare gli gnocchi, come cuocerli, come "colorarli"...insomma per chi ama questa preparazione non può evitare di acquistarlo.
Gli gnocchi sono il mio piatto preferito, da quando ero piccola per il mio compleanno non chiedevo  una torta, ma sempre gli gnocchi ai funghi  e la mia nonna mi accontentava con gioia!
Questo appuntamento quindi non potevo perdermelo, anche se ho avuto un inconveniente, al primo colpo non sono riuscita nell'impasto.
Avevo cotto le patate a vapore e penso di averle impastate ancora troppo calde,  poi molto probabilmente non erano  della varietà corretta. Comunque ho approfittato per fare un gateau per la sera e il giorno dopo ci ho riprovato cucendole al micronde, risultato raggiunto!




Ingredienti  per 4 persone

1 kg di patate
200g di Farina 00
1 bustina di zafferano
 Sale

per il condimento
600g di zucchine
un mazzetto di fiori di zucchine
50g di ricotta
olio di semi per friggere
olio evo
sale
maggiorana (io menta)
pistilli di zafferano

Per completare (io ho omesso)
maggiorana
scorza di limone


Preparare gli gnocchi:
Lavare e punzecchiare le patate (delle stesse dimensioni) con una forchetta, avvolgerle in uno strappo di scottex bagnato, posizionarle sul piatto del micronde e azionare a potenza 900watt. (Le mie patate erano tonde e di circa 5-6 cm di diametro, ho impiegato 20 minuti, voi valutate i tempi in base alle dimensioni).
Togliere le patate dal microonde dopo due minuti dallo spegnimento, scartarle e pelarle subito, l'essere calde aiuta. Passarle allo schiacciapatate, aggiungere un pizzico di sale, lasciare raffreddare (in modo che si elimina il vapore), aggiungere la farina.
Impastare velocemente.
Formare tanti filoncini, tagliarli  a toccherri e passarli sul rigagnocchi.

Preparare il sugo: 
Ridurre a rondelle 500g di zucchine esaltarle in padella con olio caldo per una decina di minuti. Frullarle con la ricotta, la menta e la ricotta. Regolare di sale e pepe.
Affettare a listarelle i fiori di zucca , dopo aver tolto il pistillo e saltarli in padella con olio evo.
Tagliare a julienne le zucchine rimanenti, scaldare l'olio di semi e friggere in olio profondo così da renderli croccanti.

Cuocere gli gnocchi in acqua bollente salata, non appena salgono  a galla scolarli e saltarli con i fiori di zucchina in padella.
Servire  nel piatto di portata su un letto di crema di zucchine e ricotta, decorare con le zucchine fritte e qualche pistillo di zafferano.

Con questa ricetta partecipo a Il club del 27


martedì 21 aprile 2020

Fusilli con asparagi e burrata


Oggi a Light and Tasty asparagi!!!
Già questa verdura è una delle mie preferite e proprio da qualche giorno iniziamo a raccoglierli pure qui in pianura. Appena li ho visti dal mio fruttivendolo di fiducia (che poi è una bancarella della Coldiretti che promuove il km 0), non ho esitato a farne una bella scorta.
Li utilizzo nei risotti, nelle torte salate o anche così lessati e sopra un bell'uovo, ma questa volta ho voluto provare questa ricetta, che vi assicuro è molto piacevole e fresca.
Con il senno del poi avrei risottato la pasta, nel senso che l'avrei portata a metà cottura in acqua salata e poi aggiunta alle verdure e continuato in padella con l'aggiunta dell'acqua di cottura, sicuramente sarebbe stata più mantecata e golosa...anche se la burrata è un "buon tocco"!





Ingredienti
Per 4 persone

320g di fusilli
450g di asparagi
4 scalogni
200g di burrata
Olio evo
Sale e pepe




Mondare asparagi e scalogni, tagliare gli asparagi a fettine in sbieco e gli scalogni in 4 spicchi.

Scaldare 4 cucchiai di olio in una larga padella, rosolate gli scalogni e dopo qualche minuto unire gli asparagi (tenendo da parte le punte), continuare a cuocere per 6-8 minuti aggiungendo un poco di acqua, se necessario.

Aggiustare di sale e pepe, unire le punte e cuocere ancora qualche minuto.

Nel frattempo cuocere i fusilli in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione.

A cottura ultimata, scolare la pasta e saltarla velocemente in padella con agli asparagi e gli scalogni, aggiungere la burrata a pezzetti.
Servire subito.


Ecco le proposte delle altre foodblogger


Asparagi al vapore con salsa allo yogurt di Carla Emilia

Crema di asparagi con paprika e nocciole di Daniela

Risotto in crema di asparagi di Flavia

Polpettine di asparagi selvatici di Franca

Orecchiette con asparagi e pomodorini di Mary

Spaghetti integrali con asparagi, funghi porcini e nocciole di Milena

mercoledì 15 aprile 2020

Spaghetti alla carbonara con scarti di porri e peperone crusco


Con grande piacere si riprende a cucinare per MTChallenge, avevamo tutti una gran nostalgia e in questi tempi di quarantena forzata questa iniziativa è stata molto apprezzata.
Si parla di cucinare con gli scarti, giusto per dare vita e iniziare ad apprezzare quelle parti che spesso vengono sottovalutate dalla maggior parte dei cuochi.
Ho pensato ai porri proprio perchè lo stesso giorno in cui è stato dato l'annuncio, avevo il bidoncino dell'organico stracolmo di ciuffi di questo ortaggio, avevo preparato una torta salata e lo scarto è stato notevole. Ho pensato subito ad una simil carbonara, in cui la pancetta veniva sostituita dalle foglie di porro che però per la natura coriacea ho pensato di tagliarle a listarelle sottili. In un primo tempo avevo pensato di scottarle in acqua bollente, ma siccome poi temevo che il colore ne risentisse, ho provato a cercare in rete e, come spesso accade, la mia idea era già presente (qui).
Ho tratto spunto quindi per la fase preparativa della verdura e ho messo sotto sale, avendo un ottimo risultato.
Ho aggiunto infine una nota croccante e di colore, rendendo cruschi dei peperoni e friggendo  anche qualche listarella di porro.



Ingredienti per 1 persona

90 g di spaghetti
1 uovo (solo tuorlo)
25 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
25g di pecorino romano grattugiato
1 porro (solo il ciuffo )
2 cucchiai di olio evo
1 peperone di Senise secco
sale e pepe





Tagliare il ciuffo verde del porro, lavarlo con cura e dopo averlo tagliato a julienne sottili, mettere sotto sale per 15-20 minuti.

In una padella antiaderente far saltare con olio evo le foglie dei porri, dopo averle sciacquate bene dal sale, a fuoco basso per 4-5 minuti, facendo attenzione che non si brucino.

In una pentola con olio di semi friggere qualche filetto di porro, e pezzi di peperone, così da renderlo crusco.

In una ciotola sbattere bene il tuorlo d'uovo con i formaggi e un pizzico di sale.
Cuocere gli spaghetti in acqua bollente salata, quando saranno molto molto al dente, scolarli nella pentola con i porri, aggiungere 2 cucchiai di acqua di cottura e continuare a cuocerli per qualche minuto.
Aggiungere all'uovo sbattuto 1 cucchiaio di acqua di cottura , mescolare  e unire alla pasta.

Impiattare la pasta, spolverizzare con pepe e parmigiano reggiano e aggiungere le verdure fritte (peperone e porri).

domenica 12 aprile 2020

Riviera del Levante Ligure - Punta Manara e tanti auguri!

 Quest'anno per la Santa Pasqua, tutti a casa! Questo virus incontrollabile ci obbliga a stare a casa, così ho pensato di portarvi almeno con le immagini nella mia amata Liguria, così per trascorrere qualche momento di distrazione!

Mi piace, quando possibile,  trascorrere qualche giorno di vacanza in Liguria, mi rilassa e mi ritempra.
Ogni volta cerco di trovare qualche angolo nuovo da perlustrare, spesso non porto la macchina fotografica, sono pigra e pesa troppo, ma questa volta ho fatto eccezione, per fortuna, ed eccomi qui a fare una bella scarpinata sul promontorio che divide Sestri Levante da Riva Trigoso (Punta Manara).



E' stata una passeggiata piacevole, fatta diversi anni fa, tra una vegetazione rigogliosa e viste mozzafiato, semplice da effettuare, un'oretta di cammino, in cui però non sono ammessi passeggini essendo in certi tratti ripida o con scaloni.
Si parte da Sesti Levante in pratica dal centro e subito ci si trova immersi nel verde.

Era maggio e vi lascio qualche foto!



Si parte da questo vicolo

Si inizia a salire e si può ammirare la baia delle favole

Panorama 

Baia del silenzio e promontorio di Sestri Levante




Riva Trigoso

Limpidezza del mar Ligure
Inizia il ritorno...

Sestri Levante



Auguri di Pasqua, le migliori frasi da inviare su Facebook e Whatsapp


lunedì 6 aprile 2020

Waffles con uovo fritto e spinacini


Oggi in rubrica Light and Tasty, si parla di uova!
E già, siamo ormai nella settimana santa e le uova, come simbolo di rinascita, ne sono protagonista... sia quelle classiche di cioccolato, sia quelle sode, decorate e/o farcite, saranno sulla nostra tavola nella giornata di festa.
Personalmente ho invece pensato non tanto alla Santa Pasqua, ma  ad un piatto unico, carino ma soprattutto veloce da preparare... un salva cena, essendo un piatto unico... e che si può preparare anche con anticipo (naturalmente non l'uovo fritto, ma tutto il resto!).
Ecco la ricetta, che in realtà è di Jamie Oliver, un cuoco e conduttore televisivo britannico, che sostiene cibi sani e facili da preparare, proprio quello che fa per noi!!!


Ingredienti per 2 persone

100g di farina autolievitante
2 cucchiai di semi di papavero
2 cucchiaini di harissa (a piacere)
1 cucchiaino di semi di sesamo
1 uovo
100ml di latte parzialmente scremato
Sale e pepe
Olio di sesamo
1 carota piccola
1 carota viola piccola
100g di spinacini in foglie
2 foglie di menta
½ melagranata
50g di yogurt
1 cucchiaio di salsa al chili

Setacciare la farina, aggiungere i semi di papavero, l’harissa (se volete), il sesamo e l’uovo, mescolare accuratamente e allungare con il latte così da formare una pastella lenta.
Aggiustare di sale e pepe.
Scaldare la piastra per waffles, dopo aver spennellato con un filo di olio di sesamo.
Quando ben calda versare un mestolo di pastella, chiudere e lasciare cuocere 3-4 minuti  (controllare di tanto in tanto).
Nel frattempo tagliare a julienne le carote, mondare gli spinacini e unirli tra loro in insalata.
Friggere un uovo all’occhio di bue in padella unta con un velo di olio di sesamo.

Assemblare il piatto: sul fondo mettere un waffle, coprire con insalata di verdure, qualche fogliolina di menta, condire con yogurt miscelato alla salsa chili e un pizzico di sale, al centro posizionare l’uovo fritto, cospargere il tutto con chicchi di melagrana.

Ecco le altre proposte:

Tortilla di verdure di Carla Emilia

Millefoglie di riso venere con uova e spinaci  di Daniela

Uova alla monachina (senza lattosio)  di Flavia

Colombina con l’uovo  di Franca

Uova al Purgatorio  di Mary

Uova, bietole e pomodori secchi  di Milena

giovedì 2 aprile 2020

Cestini di mela al forno

Mamma ho fame!
Quante volte ce lo siamo sentiti dire, che poi non sempre questo risponde alla realtà, spesso i nostri ragazzi vogliono fare una pausa dai compiti, oppure sono annoiati oppure hanno bisogno di una "coccola-cibaria" come la chiamo io.
Noi dell'Italia nel piatto abbiamo deciso di dedicare una uscita a questa necessità, che soprattutto in questo periodo in cui dobbiamo stare in casa, potrà diventare un buono spunto non solo per preparare una merenda, ma anche per far partecipare alla preparazioni i nostri ragazzi (naturalmente dipende dall'età!).
Ho scelto per questo appuntamento una ricetta tipica piacentina, "Al cestei cul pumm" , mi raccontava mia nonna che quando facevano il pane, all'epoca c'era un forno per ogni gruppo di case, la pasta che avanzava dall'ultima forma, veniva dolcificata e poi utilizzata a ricoprire le mele. Questo era poi donato ai bimbi che giocavano nelle vicinanze come merenda.
Ecco ho recuperato la ricetta nel libro "400 ricette della cucina piacentina" di Carmen Artocchini, che dice proprio quanto mi raccontava la nonna, ma è più precisa indicando di togliere il torsolo e di confezionare il manico, prima di infornare, sull'impasto rimanda alla ricetta del "Pane dolce" che ho riportato qui sotto..



Ingredienti
per 4 cestini

500g di farina
130g di zucchero
8g di lievito di birra
150ml di latte
120ml di acqua
1 uovo
1 pizzico di sale
buccia di limone grattugiata

4 mele
4 cucchiaini di miele
8 amaretti

Sciogliere il lievito in acqua a 30°C, unirlo poi alla farina, impastare aggiungendo il latte, l'uovo intero, il sale, lo zucchero e la scorza di limone.

Impastare con forza per una decina di minuti fino a quando l'impasto risulta ben incordato. Lasciare lievitare un paio di ore.

Nel frattempo lavare accuratamente 4 mele, togliere il torsolo e aggiungere all'interno di ognuno 2 amaretti sbriciolati e 1 cucchiaino di miele.

Quando l'impasto risulta ben lievitato, avvolgere la mela e modellare il manico del cestino (a piacere decorare con zucchero in granella).
La mela ricoperta viene messa in un pirottino di alluminio così da poterla infornare (vedere la foto) e viene posizionato uno spessore per reggere il manico.

Cuocere in forno ben caldo a 190°C per 20- 25 minuti (controllare che la pasta abbia un colore dorato).

Sfornare e lasciare intiepidire prima di assaggiare. La mela rimane abbastanza croccante mentre l'impasto risulterà morbido.


Ecco le proposte giocose di tutte le regioni italiane!

Valle d’Aosta: Coniglietti di Mecoulin di Cogne 

Piemonte: Tramezzini alla Piemontese 

Lombardia: Asparagi alla milanese con cereghin 

Trentino-Alto Adige: Wurstel sfiziosi con crauti 

Friuli Venezia Giulia: Lecca lecca di frico friabile

Veneto: Cicchetto: uova ripiene di primavera

Emilia Romagna: Cestini di mela al forno

Liguria: Le allegre paperelle...di riso 

Toscana: Orsacchiotto di pancakes alla farina di castagne con crema alla ricotta 

Marche: Panini agli spinaci con salamino alla cacciatora italiano DOP 

Umbria: Ciaramicola donut su stecco 

Lazio: Focaccine alle patate 

Abruzzo: Biscotti pasquali al farro 

Molise: Il Principe Ranallo - Sofficiotto al caciocavallo 

Campania: Pigna coniglietti 

Puglia: Il Benedetto pasquale 

Basilicata: Focaccine di semola e acqua in padella 

Calabria: Sgute calabresi 

Sicilia: Rosticceria Palermitana: le pizzette! 

Sardegna: La Tartarughina di Su Coccoi 


Vi consiglio di visitare anche il nostro blog: L'Italia nel piatto