lunedì 25 febbraio 2019
Carne salada con kiwi e Trentingrana
Oggi si cucina con i kiwi!
Quel frutto relativamente nuovo, quando ero piccina non era ancora commercializzato, ma che poi ha preso piede sempre più arrivando a colonizzare i nostri orti con la sua splendida pianta: l'actinidia!
Pare sia un frutto originariamente asiatico, ma fu importato in altri continenti all'inizio del 1900.
In Italia arrivò solo alla fine del XX° secolo ma ebbe un grande successo, sia per il suo sapore, ma soprattutto per le sue proprietà, infatti si diceva che era ricchissimo di Vitamina C, ideale quindi nel periodo invernale per combattere raffreddori e mal di gola.
Oggi, oltre a questo, si è scoperto che presenta un'alta concentrazione di potassio, vitamina E, rame, ferro, che combinate insieme, conferiscono al kiwi caratteristiche antisettiche e antianemiche. Possiede anche un’azione rinfrescante, dissetante e diuretica, potenzia le difese immunitarie e protegge la parete vascolare. Purtroppo non è però ben tollerato da tutte le persone, alcuni lamentano reazioni allergiche e per questo non consigliato ai bambini in tenera età.
Oggi a Light and Tasty abbiamo voluto provare a "cucinarlo" (meglio senza scaldarlo per evitare la perdita delle vitamine), abbinandolo a piatti dolci e salati, così da darvi qualche idea in più per riuscire a consumarlo visto le sue infinite virtù!
Ecco la mia ricetta-nonricetta, un veloce pranzo o cena che vi darà un pieno di energia, sia per la presenza del kiwi, sia per la presenza di prodotti tipici del territorio Trentino... a voi l'assaggio!
Ingredienti per 2 persone
180g di carne salada affettata
1 kiwi
40g di Trentingrana
Olio evo
Disporre le fette di carne sul piatto, cospargere con dadini di kiwi spellati e scaglie di formaggio.
Condire con un filo d'olio d'evo.
Ecco le altre proposte:
Risotto con kiwi e porri al profumo di zenzero di Carla Emilia
Succo spazza tossine e grassi con kiwi, arance, sedano e mela di Cinzia
Budino di semi di chia con kiwi e mandorle di Daniela
Insalata di radicchio e indivia con kiwi e mandorle di Maria Grazia
Tavolozza di kiwi, lamponi e crema di agrumi di Milena
lunedì 18 febbraio 2019
Cavolfiore gratinato
Oggi si parla di CAVOLI!
I cavoli sono ortaggi della famiglia crucifere, queste piante possono avere la parte edibile rappresentata dalle foglie come cavolo cappuccio, verza, cinese, marino, nero, cavolini di Bruxelles o rappresantata dalle inflorescenze ancora immature come broccolo, broccoletti, cavolfiore.
Sono tipicamente invernali e sono alleati preziosi della salute, essendo ricchi di sali minerali: potassio, calcio, fosforo, ferro; sono inoltre depurativi, rimineralizzanti e favoriscono la rigenerazione dei tessuti.
Secondo alcuni studi americani aiutano a prevenire i tumori e a curare l'anemia, pare sia dovuto alla presenza di antiossidanti (flavoni) e indoli, capaci di contrastare l'azione degenerativa dei radicali liberi. Dobbiamo assolutamente imparare a consumarne di più, sono un vero toccasana per il nostro organismo è per per che li abbiamo scelti per la nostra rubrica Light and Tasty.
ho pensato di proporre un semplice piatto a base di cavolfiore, verdura cotta al forno che può essere consumata anche come piatto unico.
La cottura al forno del cavolfiore, l'ho imparata lo scorso anno (qui) e da allora lo propongo spesso, rimane croccante e saporito e il classico odore che rimane solitamente per casa è decisamente ridotto... provate anche voi!
Ingredienti per 2 persone
1 cavolfiore piccolo
2 cucchiai di olio evo
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
2 uova
60ml di latte
4 cucchiai di pane grattugiato
sale e pepe
Lavare il cavolfiore e dividerlo in cimette.
Disporle in una teglia da forno, dopo messo un goccio di olio sul fondo.
In una ciotola inserire il latte, le uova, il parmigiano e il pane, sbattere con la forchetta.
Aggiustare di sale e pepe.
Cospargere con questo liquido il cavolfiore, spolverizzare con un pizzico di pane grattugiato e un poco di formaggio grattugiato.
Cuocere in forno già caldo, a 180°C, per 30 minuti circa.
Servire tiepido
Ecco altre proposte con questi fantastici ingredienti:
Pasta col cavolfiore di Carla Emilia
Riso al curry con cavolo cinese e verdure col Bimby di Cinzia
Cavolo rosso con finocchi, mela verde e noci di Daniela
Sformato di verza, formaggio e noci di Maria Grazia
Crema di cavolo rosso bicolore con nocciole di Milena
martedì 12 febbraio 2019
Biscotti alle nocciole con gli albumi
Non vi capita mai di avere albumi in frigo?
Ecco da quando ho scoperto questa ricetta la problematica non sussiste più! Sono delle cialde croccanti e piacevoli sia da assaporare da soli che in compagnia di un buon te o caffè.
Inoltre è possibile variare il gusto a piacimento, cambiando la frutta secca, sono ottimi con i pistacchi e/o le mandorle, possono essere al cioccolato oppure all'aroma di caffè (è sufficiente aggiungere 1 cucchiaio di polvere di caffè).
Insomma ve li consiglio caldamente, ah ...per correttezza sono riuscita a recuperare il post in cui li avevo letti e metto il suo link! Grazie Sugar!
Ingredienti
100 g albumi
100 g zucchero semolato
100 g di farina
100 g di mandorle (nocciole o pistacchi)
Montare gli albumi a neve con lo zucchero, aggiungere la farina setacciata in un due volte e mischiare il tutto con una spatola.
Aggiungere la frutta secca, senza tritarla se volte vedere i pezzettoni oppure tritata grossolanamente.
Foderare con la carta da forno uno stampo da plumcake di circa 20x10cm.
Versare l'impasto nello stampo, livellarlo con una spatola, senza schiacciarlo perchè rompereste le bolle d'aria.
Scaldare il forno a 160°C e quando arrivato a temperatura infornare lo stampo, cuocere per circa mezz'ora.
Eccoli prima della seconda cottura |
Tagliarlo con un coltello seghettato in fette sottili ( a me piacciono molto sottili).
Disporre le fette sulla leccarda del forno dopo averla rivestita di carta e infornare sempre a 160°C per circa 10 minuti.
Quando risulteranno ben freddi è possibile conservarli in scatole di latta, questo li preserverà dall'umidità
E' possibile fare anche una versione al cioccolato, sostituendo i 100g di farina con 30g di cacao + 70g di farina.
lunedì 11 febbraio 2019
Pudding all'arancia
Noi di Light and Tasty iniziamo la settimana con un argomento goloso: i dolci, in particolare quelli al cucchiaio!
Visto che tra qualche giorno è San Valentino, speriamo di riuscire a darvi qualche idea golosa ma non troppo calorica per festeggiare con il vostro partner.
Un classico dei dolci al cucchiaio sono i semifreddi, ma non possiamo tralasciare creme, budini, mousse; sono spesso servite in monoporzioni il che li rende comodi da servire e pure più eleganti.
Per l'occasione mi sono trasferita in Gran Bretagna, ho preso a prestito questa ricetta (già provata ma al gusto di lamponi) che mi aveva soddisfatto per diversi aspetti, prima di tutto la semplicità, gli ingredienti poveri e sempre presenti in frigorifero, ma soprattutto il gusto.
E' un dolcetto piacevole, che anche a fine pasto si riesce a consumare senza appesantirsi e poi è davvero versatile, si può utilizzare tutti i tipi di frutta o marmellata.
Un consiglio: mi raccomando servitelo tiepido!!!
Consistenza all'interno |
per 5 monoporzioni
80g di burro a pomata
80g di zucchero
80g di farina autolievitante
150g di marmellata di arance
1 limone bio (scorza)
2 uova
2 cucchiai di rum
Montare il burro con lo zucchero, unire la scorza di limone grattugiata e un uovo alla volta , non aggiungere il secondo fino a quando non si è incorporato il primo.
Aggiungere la farina setacciata e un cucchiaio colmo di marmellata di arance e mescolare bene.
Ungere i pirottini monoporzione in alluminio e porzionare l'impasto.
Cuocere a bagnomaria in forno già caldo (aggiungere nella teglia in cui si pongono i pirottini acqua già bollente) a 180°C per 25 minuti funzione lievitati.
Lasciare raffreddare 10 minuti prima di sformare.
Preparare la salsa di arancia sciogliendo nel rum 4 cucchiai di marmellata di arance e scaldando a fuoco basso fino a renderla omogenea. Nappare la superficie dei pudding prima di servirli.
Ecco le altre proposte:
Parfait di mirtilli al cioccolato di Carla Emilia
Dessert goloso col Bimby di Cinzia
Budino di yogurt e limone di Daniela
Coppa cioccocaffè con crema di yogurt di Maria Grazia
Mojito al cucchiaio di Milena
lunedì 4 febbraio 2019
Coppetta di yogurt con datteri al caffè e cardamomo
Oggi la rubrica Light and Tasty ha oensato di trattare dei frutti un po' particolari ma con grandi proprietà nutritive: i datteri.
Spesso consumati solo durante le feste natalizie, è buona norma consumarli anche se con moderazione, (visto la presenza massiccia di zuccheri dal 50 al 70% ) con una certa costanza.
Sono ricchi di vitamine, minerali e fibre, l’alto contenuto di minerali presente nei datteri è utile per molte condizioni di salute; i loro livelli impressionanti di ferro li rendono un integratore alimentare ideale per chi soffre di anemia.
L'assunzione costante di datteri aiuta ad inibire la crescita degli organismi patologici e, quindi, contribuisce a stimolare la crescita di batteri alleati dell’intestino. Per quanto riguarda i problemi di digestione, i datteri contengono fibra solubile ed insolubile, il che li rende ideali per problemi di stipsi (devono però essere riidratati per almeno una notte), ma anche di diarrea essendo ricchi di potassio, elemnto ideale per regolare questo disturbo.
Pare che sia indicato anche per il post -sbornia... si si leggete bene, infatti tendono a rimediare l'intossicazione alcolica fornendo un rapido sollievo.
Oggi ho tratto questa ricetta da MagAbout Food (qui), quando l'avevo letta mi aveva convinto subito, ho fatto qualche variazione ma effettivamente è un dolcino piacevole e leggero, un fine pasto ideale, in pratica un affogato al caffè aromatizzato con i datteri per renderlo speciale.
Ecco la ricetta!
Ingredienti per 2 persone
10 datteri
3 piccoli baccelli di cardamomo
200 ml di caffè espresso
15 g di zucchero di canna
1 cucchiaio di miele
½ stecca di cannella
250g di yogurt greco
Snocciolare i datteri mantenendo la loro forma, metteteli in una ciotola.
Scaldare il caffè con i baccelli di cardamomo ppestati al mortaio e la cannella, bagnare i datteri e lasciarli in ammollo per 10 minuti.
Dolcificare lo yogurt con il miele.
Servire in coppette lo yogurt, dopo aver decorato con i datteri e "affogato" con il caffè aromatizzato (io ne ho ho messo circa 50ml).
Ecco le altre proposte!
Tartufini con datteri, nocciole e mandorle di Daniela
Muffin light col Bimby di Cinzia
Straccetti di pollo con datteri e arancia di Maria Grazia
Crostini con crema di datteri, prosciutto crudo e ribes di Milena
sabato 2 febbraio 2019
Le scarpette di S. Ilario
Eccoci con la rubrica L'Italia nel piatto, oggi parliamo di Santi, o meglio di ricette legate ai Santi.
L'Italia nonostante sia un paese laico dal 1984, presenta forti radici cristiano cattoliche, proprio da lì viene il culto dei Santi.
Ogni paese o città ha un Santo protettore, dal quale può prendere il nome (come nel caso del mio paese S. Nicolò, che prende il nome da San Nicola) oppure al quale è dedicato una chiesa o per la presenza di reliquie o per altre ragioni.
Questi Santi vengono festeggiati con feste patronali e da qualche anno anche le scuole sono chiuse per l'occasione, inoltre spesso si preparano piatti a loro dedicati, che derivano da particolari aneddoti (come nel caso di S.Ilario) o anche dall'iconografia storica (Sant'Antonio per esempio ritratto con il maiale) e siccome nella nostra rubrica si parla di cibo, abbiamo voluto proprio ricordare questi piatti tipici.
Per l'Emilia Romagna ho voluto parlare di Parma e del suo Sant'Ilario, che si festeggia il 13 gennaio!
In quel giorno si organizzano tanti eventi, la S. Messa Solenne in Duomo, la premiazione di un concittadino benemerito (quest'anno è stata la volta di Albino Ivardi Ganapini, responsabile dell’ufficio di presidenza della Barilla che ha prestato la sua opera per 35 anni nell'azienda, lo scorso anno fu donato a Sig Bormioli, proprio quelli dei vasetti!), ma soprattutto si devono assaggiare le famose scarpette, dolci tipici legati a questa festività.
Infatti la leggenda narra che un calzolaio, vedendo Sant’Ilario attraversare Parma scalzo, durante una giornata di neve, impietosito, gli regalò un paio di scarpe. Il giorno successivo, l’uomo tornando nella sua bottega, ritrovò un paio di scarpe d’oro collocate proprio dove erano le scarpe donate.
Da qui l'usanza di preparare questi deliziosi dolcetti, nel giorno del Santo Patrono, ecco la ricetta.
Ingredienti
250 gr di farina
75g di mandorle tritate
2 uova
125g di zucchero
75 g di burro
scorza grattata di limone
100 gr di zucchero a velo
Codette colorate e gocce di cioccolato
Impastare la farina con le mandorle tritate, le uova, lo zucchero, il burro ammorbidito e la scorza di limone, anche, volendo, utilizzando un mixer.
Quando il composto risulterà ben amalgamato, stenderlo con il matterello allo spessore di 5mm e poi tagliare le scarpette, utilizzando un tagliabiscotti o facendo un disegno su un cartoncino e ritagliandolo con un coltello.
Foderare una teglia con carta forno, posizionare i biscotti e cuocere in forno già caldo a 170°C per 10 minuti circa.
Preparare la glassa: mettere in una terrina lo zucchero a velo, un pasio di gocce di succo di limone e qualche cucchiaino d'acqua, rimestando con cura fino ad ottenere una densità utile a glassare.
Sfornare i biscotti, lasciarli raffreddare, ricoprirli con la glassa e decorare con codette o gocce di cioccolato.
Servire con malvasia dolce o un buon bicchiere di passito.
Curiosi di conoscere altri piatti legati ai Santi Patroni?
Ecco regione per regione:
Piemonte: Pane di San Gaudenzio
Lombardia: Tagliatelle alla Santa Giuletta
Trentino: Torta gradela alle pere per Sant’Antonio
Friuli Venezia Giulia: Frico di patate
Veneto: Dolce Sant’Antonio
Emilia Romagna: Le scarpette di S. Ilario
Liguria: Pane Martino
Toscana: Marzapane di Pietrasanta per San Biagio
Marche: Ciambella all’anice di Santa Lucia
Umbria: Polpette di Sant’Antonio
Lazio: Biscotto di Sant’Antonio
Molise: U pappone - il pappone ricetta termolese
Campania: I cicci di Santa Lucia
Puglia: Il gallo di Sant’Oronzo
Basilicata: Polpette povere di San Gerardo
Calabria: Lagane e ciciri
Sicilia: Bocconcini di Pesce Spada a Ghiotta per la Madonna della Lettera
Sardegna: Sa Cogone de Pistiddu
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