lunedì 29 aprile 2019

Biscotti ai fiocchi di avena


Oggi a Light and Tasty si parla di fiocchi di cereali. 
Sono ingredienti poco conosciuti e poco utilizzati in Italia ed è davvero un peccato perchè presentano delle proprietà uniche nel loro genere.
Numerosi studi scientifici confermano gli innumerevoli benefici che questi cibi preziosi possono apportare e contribuire dunque al nostro stato di salute e benessere, sono infatti ricchi di fibre e di vitamine oltre ad avere una percentuale elevata di sali (questo in generale, poi a seconda del cereale avrà caratteristiche diverse).
I fiocchi di cereali vengono prodotti cuocendo leggermente i cereali a basse temperature e poi schiacciandoli attraverso dei rulli. Il calore moderato è sufficiente a rendere assimilabile l’amido contenuto nel chicco che altrimenti da crudo, risulterebbe indigesto creando fastidiosi gonfiori addominali.

Per l'occasione ho preparato dei biscotti light, ottimi per la colazione, utilizzando fiocchi d'avena, la ricetta l'ho tratta dal giornalino di un noto supermercato, con qualche modifica personale...altrimenti che gusto c'è?!?!!


Ingredienti
per 32 biscotti

210g di farina integrale
50g di farina di mandorle
100g di fiocchi d'avena
120g di zucchero di canna
1 uovo
100ml di latte
100ml di olio di mais
1/2 cucchiaino di lievito
50g di mirtilli rossi essiccati
50g di fragole disidratate



Miscelare le farine ai fiocchi di avena, unire lo zucchero e il lievito. Versare il latte, l'olio e l'uovo, impastare con un cucchiaio, essendo l'impasto molto morbido e appiccicaticcio.
Unire infine le fragole tritate e i mirtilli rinvenuti in acqua per una trentina di minuti.
Mettere l'impasto in frigo per una mezz'oretta.
Accendere il forno a 180°C, foderare con carta forno la leccarda, dispensare l'impasto aiutandovi con un cucchiaino (deve essere colmo), poi con le mani inumidite date una forma tonda.
Cuocere in forno già caldo per 12-13 minuti con la funzione ventilata.

Ecco altre ricette con i fiocchi di cereali:

Salmone in crosta di cereali al profumo di limone di Carla Emilia

Torta con i fiocchi di avena di Daniela

Cheesecake leggera allo yogurt con fiocchi di cereali di Maria Grazia

Granola con fiocchi integrali e cacao  di Milena

venerdì 26 aprile 2019

La mia Empanada Gallega per Il Club del 27


L'immagine può contenere: testoIl Club del 27 questo mese si è davvero superato... ha deciso di riprendere alcune ricette di un libro favoloso, tutto da leggere e da guardare (disegni e foto favolose) uno di quei volumi che non deve mancare nella biblioteca di un appassionato di cucina: Torte salate di Gribaudo (il libro tratto dalle sfide dell'MTChallenge).
Quindi per chi non l'avesse già acquistato lo consiglio caldamente e bando alle ciance, passo subito alla ricetta della mia Empanada.

L'Empanada Gallega una torta spagnola antichissima, il cibo tradizionale per i pellegrini che si avviavano a Santiago de Compostela, come spesso accade con questi colossi della cucina c ne sono tante varianti, ma pare che la più apprezzata sia questa con il tonno. Qui è stato un successone e il giorno dopo è stata apprezzata ancor di più, in quanto l'impasto, nonostante sia un lievitato, rimane morbidissimo e i sapori si fondono al meglio!

Ma ecco la ricetta:


Ingredienti

per la sfoglia
500g di farina
11 cucchiai di olio del ripieno
1 cucchiaio di paprika dolce
5g di lievito di birra
1 cucchiaino colmo di sale
70g di acqua circa (dipende dal grado di assorbimento della farina)

per il ripieno
2 cipolle medie
1 peperone rosso
3 pomodori
5 cucchiai di olio evo
350g di tonno sott'olio
4 uova (io 10 uova di quaglia)
sale



Preparare il ripieno: soffriggere le cipolle affettate finemente con l'olio, unire il peperone a tocchetti e i pomodori dopo averli spellati. Aggiustare di sale e cuocere aggiungendo un poco di acqua per 30 minuti circa. Unire poi il tonno sgocciolare cuocere ancora qualche minuto. Raffreddare.

Rassodare le uova (9 minuti in acqua bollente, oppure 4 minuti se fossero di quaglia), raffreddare poi subito con acqua fredda e togliere il guscio attentamente.

Mettere il ripieno freddo in un colino e raccogliere l'olio, schiacciare bene con un cucchiaio, così da rendere asciutto il ripieno e avere più olio a disposizione, essendo utilizzato nella preparazione della sfoglia.

Impastare la farina con il lievito, l'olio, la paprika e il sale aggiungendo l'acqua a poco a poco così da ottenere un impasto morbido. Lasciare lievitare un paio di ore.

Oliare una teglia, foderarla con l'impasto, farcire con parte del ripieno a base di peperone e tonno, disporre le uova e ricoprirle con il ripieno rimanente. Richiudere con una sfoglia di pasta, decorare a piacere. Spennellare con tuorlo d'uovo allungato con acqua tiepida (un cucchiaio), o con il latte.

Cuocere in forno già caldo a 180°C per 35-40 minuti.

Lasciare riposare per 15 minuti prima di servire. E' ottimo anche freddo.

Con la tessera n.31 partecipo a Il Club del 27


martedì 23 aprile 2019

Clafoutis di zucchine e pomodorini


Anche questo mese ho partecipato con interesse al gioco lo Scambia-ricette del gruppo Bloggalline, e come sempre è stato piacevole "rovistare tra le ricette " di un blog amico per poter copiare quello più ti colpisce o quello che ti piacerebbe assaggiare. Questo mese ero abbinata a Barbara, del blog Un giorno senza fretta, che conoscevo già, ma in modo superficiale... ho scoperto che abitiamo nella stessa regione, siamo in pratica vicine di casa e ho ritrovato tante ricette della tradizione, una meglio dell'altra, ma a colpirmi di più è stato questo clafoutis, anche perchè nella versione salata non l'avevo mai cucinato e nemmeno assaggiato, ed è stato una piacevole scoperta! Grazie Barbara!



Ricetta tratta da Un giorno senza fretta di Barbara (qui)

Ingredienti per 4 persone
1 zucchina media
150 g di pomodori ciliegini
200 g di ciliegine di mozzarella
1 uovo
1 tuorlo
200 ml di latte
150 g di ricotta
60 g di parmigiano grattugiato
40 g di maizena
sale
pepe
origano
foglie di basilico


Tagliare a cubetti la zucchina e saltarla in padella con un filo di olio per 5-8 minuti.
Tagliare a metà i pomodorini e metterli in un colino con le mozzarelle così fa farle scolare. mozzarelline.
In una ciotola amalgamare l' uovo, la ricotta, il latte, la maizena, il tuorlo e il parmigiano e mescoliamo fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi.
Aggiustare di sale e pepe.

Foderare una teglia con carta da forno bagnata,  distribuire le zucchine, i pomodorini e le mozzarelline, cospargere con origano.
Versare il composto a base di uova e aromatizzare con qualche foglia di basilico fresco tritato grossolanamente.

Cuocere in forno già caldo a 200° per circa 35 minuti.
Servire sia calda che fredda.


martedì 16 aprile 2019

Biscotti al burro di arachidi e gocce di cioccolato


Era da tempo che desideravo provare ad usare il burro d'arachidi e anche di assaggiarlo sulla classica fetta di pane tostato, proprio come Charlie Brown, ricordate la frase tipica - "Nulla toglie il sapore dal burro di arachidi come un amore non corrisposto" (Charlie Brown, Charles M. Schulz).
Be, quando la scorsa settimana me lo sono trovato davanti al supermercato non ho resistito e l'ho acquistato, il passaggio di poi di provare questi biscotti è stato automatico. Da tempo avevo questa ricetta nella mia "to do list" e vi assicuro che non mi ha delusa. Ricetta tratta da qui.


Ingredienti
per 30 biscotti

125 g di burro
70 g di burro di arachidi
150 g di zucchero
1 uovo
250 g di farina 00
1 cucchiaino raso di lievito per dolci
100 g di gocce di cioccolato


Accendere il forno a 180°C.

Miscelare bene il burro morbido e il burro di arachidi, unire lo zucchero e l’uovo.
Aggiungere la farina e il lievito, solo per ultime e le gocce di cioccolato.

Quando il composto risulterà ben amalgamato uniforme, fare delle palline di circa 20g l'una.

Foderare con carta forno la leccarda e disporre le palline un poco distanziate, appiattirle con la mano (non sia appiattiscono in cottura come i cookies).

Fare cuocere i biscotti in forno già caldo con funzione ventilato per 12-15 minuti.

Quando si sfornano farli raffreddare su di una griglia.

lunedì 15 aprile 2019

Lasagne di pane carasau con zucchine e gamberetti


Lasagne: quella delizia a strati che mette tutti d'accordo.
Vi piace la mia definizione? Non vi sembra corretta?
Effettivamente le lasagne sono un primo piatto italiano presente in tutta la penisola, che ha come denominatore comune, oltre alla bontà, anche la struttura , in pratica una sequenza variabile di strati di pasta farciti in base ai propri gusti o alle diverse tradizioni locali.
no costituite da una sfoglia di pasta madre di, oggi quasi sempre pasta all'uovo, tagliata in fogli grossolanamente rettangolari (losanghe), dette lasagna le quali, una volta bollite e scolate, vengono disposte in una sequenza variabile di strati, ognuno dei quali separato da una farcitura che varia in relazione alle diverse tradizioni locali.
Al nord quando si parla di lasagne si pensa alle lasagne alla bolognese con pasta all'uovo, ragù di carne, formaggio e besciamella, ma al sud ogni regione ha le sue particolarità dalla presenza di uova sode, alle polpette fino alle diverse provole.
Ecco anche noi di Light and Tasty abbiamo raccolto la sfida e abbiamo provato a proporre questo piatto in modo un po' diverso ma soprattutto abbiamo cercato di abbassare le calorie senza venir meno al gusto.... cosa dite, ci siamo riuscite?


Ingredienti per 4 persone
Prima di infornare

250g di pane carasau
4 zucchine
300g di gamberetti
2 spicchi di aglio
30ml di brandy
6 cucchiai di olio evo
500ml di brodo vegetale
250g di ricotta
20g di Parmigiano Reggiano grattugiato
sale



Scaldare il brodo vegetale. Tagliare  a cubetti le zucchine, scaldare due cucchiai di olio con l'aglio, aggiungere le zucchine, saltare aggiustare di sale e cuocere per 5-10 minuti, aggiungendo se ce ne fosse bisogno un piccolo mestolo di brodo.

Ecco l'interno, con la sua farcitura
Scaldare in un'altra padella due cucchiai di olio unire i gamberetti sgusciati, saltare e sfumare con il brandy, continuare la cottura fino a quando l'alcol si è evaporato. spegnere aggiustare di sale.

In una teglia da forno, aggiungere un paio di cucchiai di brodo, mettere uno strato di pane carasau, farcire con zucchine, poi gamberetti e qualche cucchiaino di ricotta, fare un altro strato di pane carasau, bagnare con i due cucchiai di brodo e poi ancora zucchine, gamberetti e ricotta, continuare così fino al bordo.

Finire con uno strato di pane carasau, bagnare con il brodo, cospargere di Parmigiano Reggiano grattugiato e poi un giro di olio.

Cuocere in forno già caldo a 200°C, per 10 minuti funzione grill. Lasciare riposare 5 minuti prima di servire.


Ecco le altre ricette...

Lasagne con zucchine, piselli e besciamella alla curcuma  di Daniela

Lasagne con asparagi, funghi e besciamella light  di Maria Grazia

Lasagnetta alle verdure primaverili e crema di baccelli  di Milena

domenica 14 aprile 2019

Salmone in padella con riso al cocco per Quanti modi di fare e rifare


Oggi con la rubrica Quanti modi di fare e rifare siamo sbarcati in Norvegia, a trovare la nostra cara amica Ornella, e cosa preparare se non il classico salmone? Infatti in questo piatto il protagonista è proprio lui, cotto semplicemente in padella con un filo di olio (essendo un pesce grasso, non è necessario condimento), condito con sale e pepe nero. Come accompagnamento verdura cotta, io ho scelto gli spinaci che vengono apprezzati in famiglia e mi sembra che ci si abbinino a meraviglia e del riso, ma non un riso qualunque... diamo una nota orientale al piatto aggiungendo riso al cocco.
E' questa la particolarità del piatto, la cottura in latte di cocco e aggiunta finale di cocco rapè.
Seguite i consigli scritti sopra e vedrete che ne rimarrete soddisfatti, unica avvertenza: vi deve piacere il cocco.
Personalmente ho aggiunto una spolverata di semi di sesamo (tostati oppure no, come preferite), li trovo una nota croccante azzeccata, voi cosa ne pensate?


Ingredienti per 4 persone

200g di riso Jasmine (io, Carnaroli)
250ml di latte di cocco
400ml di acqua
 1⁄2  cucchiaino sale
2 cucchiai di farina di cocco

800 g filetto di salmone senza lische e pelle
2 cucchiai di olio evo
1 cucchiaino di sale
1⁄2 cucchiaino di pepe bianco macinato
400 g di spinaci
semi di sesamo

Risciacquare bene il riso con acqua fredda e lasciare scolare. Metterlo in una pentola insieme al latte di cocco, l'acqua (l'acqua non tutta, potrebbe essere troppa, quindi iniziare con metà dose, scaldare il resto e aggiungere a poco a poco) ed il sale. Portare ad ebollizione, abbassare il calore al minimo e cuocere per 15 minuti, mescolando spesso.
Togliere la pentola dal fuoco e lasciare riposare il riso per 4-5 minuti. aggiungere poi la farina di cocco e mescolare bene (è ottimo anche senza, diciamo che risulta più delicato senza questo ingrediente).
Nel frattempo tagliare il filetto di salmone in porzioni di circa 200 grammi, salare e pepare.
Scaldare l'olio in una padella  e poi cuocere il salmone  a fuoco medio circa 3-5 minuti per lato o finché non sarà cotto.
In una larga padella mettere gli spinaci con un pizzico di sale e 50ml di acqua, chiudere con il coperchio e cuocere circa 10 minuti.
Impiattare il salmone, con gli spinaci e il riso al cocco, utilizzando per quest'ultimo un coppapasta.
Spolverizzare con semi di sesamo, a piacere leggermente tostati.

Con questa ricetta partecipo a Quanti modi di fare e rifare

lunedì 8 aprile 2019

Vellutata di piselli alla menta

 

Dai fruttivendoli iniziano a vedersi i primi piselli, e per questo la rubrica Light and Tasty ha pensato di dedicargli una giornata!
Vi confesso che anche nel mio orticello sono presenti, ma solo come pianta e sono alti poco più di una spanna!
Penso che i piselli siano tra i legumi i più gustosi; sono dolci, dal sapore fresco e delicato e molto versatili in cucina.
Ma passiamo alle proprietà: hanno pochi grassi e poche calorie, sono quindi adatti alle diete ipocaloriche e ipolipidiche. Meno ricchi di amido rispetto ad altri legumi, i piselli risultano più digeribili. I piselli freschi contengono ferro, fosforo, calcio, potassio, vitamine e sono ricchi di proteine.
Presentano inoltre fitoestrogeni, sostanze simili agli estrogeni femminili; per questo possono essere validi alleati contro i sintomi della menopausa.
Ricordo poi anche le basse kcal su 100g di prodotto: 52, naturalemente però bisogna scegliere ricette adeguate, povere di grassi, proprio come questa vellutata, piacevole sia calda che fredda un vero piatto unico che sono sicura vi conquisterà!



Ingredienti
per 2 persone

250 gr piselli sgranati
5-6 foglioline di menta
1 scalogno
1 patata
500ml di brodo vegetale
50ml di latte
3 cucchiaio di olio evo
sale e pepe




In una casseruola scaldare l'olio unire lo scalogno tritato, aggiungere i piselli e la patata a tocchetti.

Coprire con il brodo vegetale  e lasciare cuocere a fuoco bassa per 30 40 minuti, mescolando di tanto in tanto.

Controllare la cottura e se le verdure risultano ben morbide, unire il latte e le foglie di menta.

Cuocere ancora 3-4 minuti e poi frullare con minipimer.

Servire tiepido con crostini (a piacere).

Ecco le altre proposte:

Carciofi e piselli di Carla Emilia

Burger di miglio con piselli e verdure col Bimby di Cinzia

Nidi di patate con i piselli di Daniela

Insalata russa light  di Maria Grazia

Insalata tiepida di farro con piselli, carote e pomodorini di Milena

martedì 2 aprile 2019

Il bartolaccio di Tredozio


La primavera è ormai arrivata da settimane e la bella stagione pure, qui la temperatura nel pomeriggio si aggira sui 20°C e il tempo soleggiato  invoglia alle gite fuori porta.
Per questo si è deciso di proporre ricette ideali da consumare nei pic nic all'aria aperta e L'Italia nel piatto non ci ha pensato due volte a indicare come titolo della uscita mensile:
Torte rustiche salate, focacce per una scampagnata primaverile 
Eccoci quindi con le nostre ricette rustiche, per l'Emilia Romagna ho provato a preparare il Bartolaccio,  detto Bartlaz, un tortello  farcito di patate, pancetta, formaggio grattugiato ma cotto sulla piadiniera, alla piastra. Questo prodotto è tipico di  Tredozio, un paesino  immerso nel verde che si trova nell’alto Appennino Tosco-Romagnolo, in provincia di Forlì-Cesena e che festeggia questa specialità nelle prime domeniche del mese di novembre, con una festa in grande stile organizzata dalla Pro loco del paese.
Il suo impasto è a base di acqua e farina, il ripieno, come ho già detto, è fatto da ingredienti poveri, si prepara in un attimo e si cuoce velocemente, meglio se sulla stufa a legna.

Ottimo ben caldo, ma anche freddo ha il suo perchè... provatelo un po'!





Ingredienti
per 6 bartolacci

300 g di farina
120ml di acqua (circa, dipende dal grado di assorbimento della farina)
5g di lievito istantaneo per torte salate
sale e pepe
300 g di patate lessate e sbucciate
100 g di pancetta a cubetti
2 cucchiai di olio evo
50 g di parmigiano
rosmarino







Mettere su una spianatoia la farina setacciata  con il lievito e un pizzico di sale, iniziare ad impastare aggiungendo gradatamente l'acqua fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo.
Far riposare una mezz'oretta.

Lessare le patate, sbucciarle ancora calde e passarle allo schiacciapatate.

Saltare in una padella con l'olio bene caldo la pancetta, fino a quando il grasso si scioglie e la pancetta risulterà croccante. A questo punto unire le patate, togliere dal fuoco.

Aggiustare di sale e pepe e aromatizzare con rosmarino tritato.

Mescolare bene così da ottenere un ripieno omogeneo.

Stendere la pasta in una sfoglia sottile, con un piatto piano da dolce o un coppa pasta del diametro di 16 cm, tagliare dei dischi  efarcire con il ripieno, chiudere e sigillare con la forchetta.


Ponerre una padella antiaderente o la piastra per piadina sul fuoco, scaldarla bene e cuocere i bartolacci per 2-3 minuti per lato.

Sono ottimi serviti caldi, ma sfiziosi pure  a temperatura ambiente.


Ed ecco le proposte delle altre regioni:

Valle d’Aosta: Tourte aux herbes                                                                                                                                 
Piemonte:  La “rustica”, torta piemontese ai formaggi 
                   
Lombardia: Costoletta alla Milanese
                                             
Trentino Alto Adige: Smacafam 
                           
Friuli-Venezia Giulia: Pinza Triestina
                                                         
Veneto: Tortino di spinaci, uvetta e pinoli 
                            
Emilia Romagna:  Il bartolaccio di Tredozio 
                                                                                                               
Liguria: Torta di asparagi e patate
  
Toscana: Barbotta o barbotla ai fiori di zucca
                                                                                                      
Marche:  Crescia sfogliata marchigiana     

Umbria: Schiacciata con la cipolla 
                                                                                                                                         
Lazio: Fiori di zucca ripieni al forno 
                                                                                                                                   
Abruzzo: Soffione Salato 
                                                        
Molise: Calzoni con bietola, olive e acciughe 
                  
Campania: Torta rustica con ricotta e salame                                                                                      

Puglia: Torta rustica di carciofi 
                                                                                                                                         
Basilicata:  I falagoni lucani           

Calabria: Grupariata. La focaccia rossa calabrese                                                                                                                                                                                 
Sicilia: U' sfinciuni - Lo sfincione palermitano                                     

Sardegna: Panedda di Oliena
           

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La "Rustica", torta piemontese ai formaggi



Ed eccoci al 2 del mese con il nostro appuntamento con L'Italia nel piatto, una rubrica che parla di tradizioni culinarie e territorio, di prodotti tipici e ricette gustose.
Oggi il titolo è :
  Torte rustiche salate, focacce per una scampagnata primaverile   

Questo mese preparerò anche una ricetta piemontese, visto che la foodblogger Marianna, non aveva la possibilità di pubblicare.
Ho scelto di preparare una torta salata, che per i pic nic e le scampagnate sono davvero appropriate.
Gironzolando per il web ho trovato la “Rustica”,  una torta salata ai formaggi  prodotta con una sorta di pasta sfoglia , la cui  ricetta è gelosamente custodita e, pertanto, non è possibile diffondere gli ingredienti che compongono la sfoglia e, neppure, i tipi di formaggio utilizzati per il ripieno.
Sono partita dalla zona di produzione, Rocchetta Tanaro (Asti) e dalla storia di questa preparazione, in cui si racconta che, in frazione Cornalea (Rocchetta Tanaro), all’inizio del 1900, abitava il formaggiaio (“al Furmagé”, “al Furmàgg”), uomo che, con il carro trainato da un cavallo, girava le valli limitrofe per vendere formaggi.
Quando tornava alla sera, le massaie del paese acquistavano a basso prezzo i prodotti non venduti e li utilizzavano per farcire focacce o come ripieno di torte salate.
La Pro Loco, negli anni ’70, in occasione del I Festival delle Sagre, ne rievocò il ricordo e nobilitò il piatto, arricchendo l’impasto, la qualità dei formaggi e mantenendone la cottura nel forno a legna.

Alla luce di ciò,  mi sono informata sui formaggi della zona ed ho optato per una robiola saporita di latte di capra, la robiola di Roccaverano, a cui ho aggiunto una toma stagionata, il Bra (questo in realtà è prodotto in provincia di Cuneo) e poi il classico Grana, non senza dimenticare una classica ricotta, utile ad amalgamare tutti i componenti.
Ho deciso di utilizzare una classica pasta sfoglia, ma purtroppo non ho potuto cuocere nel fuoco a legna, che non posseggo. Non sarà certo l'autentica torta Rustica visto che la ricetta è segreta,ma in ogni caso  è davvero molto saporita e piacevole al gusto... la rifarò di certo!



Ingredienti

200g di Toma piemontese DOP stagionata
200g di Bra dop
200g di ricotta
200g di robiola di Roccaverano
20g di  Grana Padano stagionato
1 uovo
2 fogli di pasta sfoglia
1 tuorlo+acqua per spennellare la superficie



Preparare il ripieno, unendo in una ciotola capiente la ricotta setacciata, e tutti gli altri formaggi, quelli a pasta dura o semidura tagliarlo a cubetti piccoli.
Aggiungere l'uovo e cospargere con il formaggio grana grattugiato.
Mescolare bene con un cucchiaio di legno e aggiustate di sale e pepe nero macinato.

Mettere un disco di pasta sfoglia in una teglia da 24 cm di diametro, rivestita con carta forno, forare il fondo della pasta con i rebbi di una forchetta e  riempire il guscio  con il composto di uova e formaggio.

Ricoprire con l'altro disco di pasta sfoglia, anch'esso forato, e premere lungo i bordi per sigillare.
Spennellate la superficie con un  tuorlo d'uovo  diluito con un cucchiaio di acqua.

Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30-35 minuti.

Prima di servirla e tagliarla lasciare riposare la torta per una decina di minuti.



Ed ecco nelle altre regione cosa si cucina:

Valle d’Aosta: Tourte aux herbes                                                                                                                                 
Piemonte:  La “rustica”, torta piemontese ai formaggi 
                   
Lombardia: Costoletta alla Milanese
                                             
Trentino Alto Adige: Smacafam 
                           
Friuli-Venezia Giulia: Pinza Triestina
                                                           
Veneto: Tortino di spinaci, uvetta e pinoli 
                              
Emilia Romagna:  Il bartolaccio di Tredozio 

Liguria: Torta di asparagi e patate                                                                                                         

Toscana: Barbotta o barbotla ai fiori di zucca
                                                                                                        
Marche:  Crescia sfogliata marchigiana       

Umbria: Schiacciata con la cipolla 
                                                                                                                                           
Lazio: Fiori di zucca ripieni al forno   
                                                                                                                                     
Abruzzo: Soffione Salato 
                                                          
Molise: Calzoni con bietola, olive e acciughe 
                    
Campania: Torta rustica con ricotta e salame                                                                                      

Puglia: Torta rustica di carciofi 
                                                                                                                                           
Basilicata:  I falagoni lucani           

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lunedì 1 aprile 2019

Bocconcini di nasello avvolti nel porro


I porri sono ortaggi chiamati scientificamente Allium Ameloprasum, poco utilizzati in cucina hanno una struttura allungata a cilindro, con foglie di colore verde all'esterno e più chiare verso il cuore della pianta. Dal sapore deciso rispetto a tanti ortaggi, come le zucchine o gli spinaci, è invece molto delicato se lo si confronta con cipolle o aglio, di cui è un lontano parente.
Personalmente mi piace parecchio, e proprio per le sue proprietà benefiche abbiamo deciso di trattarlo nella nostra rubrica Light and Tasty

I porri hanno proprietà diuretiche, lassative e sono considerati alimenti disintossicanti e idratanti. Sono ottimi antiossidanti naturali, grazie alla presenza di flavonoidi, minerali e vitamine, sono inoltre lassativi, antibatterici e idratanti naturali, contribuiscono a combattere la produzione di colesterolo LDL che ostruisce vene e arterie rivelandosi protettori dell'apparato cardiocircolatorio.
Presentano anche un'elevata concentrazione di Vitamina C oltre a tanti sali minerali.
Iniziamo quindi a consumare con assiduità questo ortaggio visto tutte queste proprietà, possiamo farci zuppe e vellutate, ma anche farcie per torte salate o paste ripiene oltre ad essere consumati come contorni, sia cotti che crudi (modo migliore per consumarlo, anche se dal gusto un po' troppo deciso).
Ecco la mia proposta, in cui il porro oltre a decorare si propone anche come contorno e soprattutto come il gusto predominante di questo piatto, buon appetito!



Ingredienti per 2 persone

6 cuori di nasello
1 porro
6-7 pomodorini ciliegino
100ml di vino bianco secco
2 cucchiai di olio evo
Succo di mezzo limone
peperoncino
sale e pepe

Tagliare il porro in verticale e sbollentare le guaine di porro per un paio di minuti. Dividere a tocchetti i cuori di nasello, salateli e pepateli.

In una padella antiaderente versare l'olio evo e far saltare i bocconcini di per 3-4 minuti, sfumare con vino bianco.

Avvolgere poi i bocconcini  con le guaine di porro e infilzarli con gli stuzzicadenti in modo da fermare il porro.

Rimetterli nella stessa padella con pomodorini tagliati a metà e continuare la cottura per 5-10 minuti, dopo aver aggiustato di sale e pepe.
Spegnere il fuoco, condire con il succo di limone e peperoncino.
Servirli tiepidi

Ecco altre proposte per cucinare il porro:


Torta di porri della Lunigiana di Carla Emilia

Involtini di porro con prugne, primosale di capra e salsa di yogurt e senape  di Daniela

Risotto ai porri con pere, grana e polvere di liquirizia  di Maria Grazia

Involtini di porro, arista e provola  di Milena