martedì 24 dicembre 2024

Torta Sacher (ricetta del maestro Knam)


Oggi per la Vigilia di Natale ho pensato di passarvi una ricetta molto golosa, siamo in periodo di feste e gli strappi alla regola sono ammessi: La mitica Sacher!

La ricetta è del maestro Knam, un vero mito per quanto riguarda il cioccolato e non solo! Sinceramente l'ho tratta dal web, e tutti la dichiarano sua, ho fatto diverse ricerche e poi l'ho provata con qualche leggerissimo ritocco (tipo il miele nella glassa) e le dimensioni della teglia (secondo me 18 era troppo piccola!). Era la prima volta che la facevo e non  mi ha deluso...anzi!

L'impasto è favoloso, fate attenzione a tutti i passaggi, temperature e tempi sono essenziali, è buonissimo anche così, e non ha bisogno di inzuppo (come deve essere una vera Sacher!).

Il cioccolato deve avere una percentuale di cacao pari al 60%, ci sta anche un 50%, non non con una percentuale più alta del 60%, potreste ottenere una torta più asciutta. 

Ma ora passiamo alla ricetta, mi raccomando seguite ogni dettaglio!!!



Ingredienti

75g di cioccolato fondente al 60% 

 3 tuorli 

3 Albumi

65 g di Burro ammorbidito 

65 g Farina 00 

20 g di Zucchero a velo 

90 g di Zucchero semolato 

1 Baccello di vaniglia 

1 pizzico di sale fino 

Per la farcitura

Ecco l'interno!

Confettura di albicocche (250 g)

Per la copertura

Cioccolato fondente al 60% 185 g

Panna fresca liquida (preferibilmente con 30-35% di grassi) 125 g

1 cucchiaino di miele




Il burro deve essere a temperatura ambiente, consiglio di toglierlo dal frigo almeno 1 ora prima (si pesa e si lascia in una ciotola).

Montare con le fruste elettriche il burro con lo zucchero a velo, il sale e i semi di vaniglia, fino ad ottenere una consistenza cremosa ed omogenea. Aggiungere poi 1 tuorlo alla volta continuando a montare con le fruste e continuare per circa 5 minuti.

A questo punto montare a neve gli albumi, iniziare a montare  a velocità alta. Non appena saranno bianchi e spumosi (quando inizieranno a "salire") versare pian piano lo zucchero semolato, sempre poco alla volta; è importante aspettare che gli albumi siano leggermente montati prima di aggiungere lo zucchero, altrimenti l'albume diventerà troppo pesante e farà molta più fatica a montare.  

Nel frattempo tritare fine il cioccolato e scioglierlo a bagnomaria o al microonde azionandolo pochi secondi per volta e mescolando ad ogni interruzione in modo da non bruciare il cioccolato. Quando il cioccolato sarà ben sciolto, controllare la temperatura (che dovrà essere tra i 45°C e i 55°C) solo dopo unire al composto di burro, in 2 volte e continuare a montare con le fruste. Gli albumi non devono essere troppo montati altrimenti si fatica ad incorporarli

Se la temperatura del cioccolato fosse essere troppo alta, rischierebbe di sciogliere il burro, viceversa rischierebbe di compattare il composto, quindi controllare la temperatura!

A questo punto iniziare ad unire gli albumi con una spatola in due volte nel composto di tuorli e cioccolato.

Aggiungere poi anche la farina setacciata  e mescolare dall'alto verso il basso con una spatola  fino ad ottenere un composto liscio ed uniforme. 

Imburrare e infarinate uno stampo da 22 cm di diametro, poi versare il composto all'interno, livellare la superficie e cuocere in forno statico preriscaldato a 170° per 35-40 minuti. Trascorso questo tempo verificare la cottura con uno stecchino, quindi sfornare il dolce.

La torta risulta crepata in superficie, lasciare raffreddare la torta completamente, prima di sformarla, togliere la crosticina superiore e capovolgerla su un piano. Quindi tagliare la torta in due dischi, utilizzando un coltello dalla lama lunga seghettata o con l'attrezzo apposito e farcirla con la confettura.

Ricoprire anche con altra confettura la superficie e il bordo, così da creare un velo prima della glassatura.

Eccola farcita e ricoperta di confettura di albicocche

Mentre si glassa

Trasferire la torta su una gratella con sotto un piatto e iniziare  a preparare la glassa.

Scaldare la panna in un pentolino con il miele, scalda a 60°C circa, spegnere il fuoco, unire il cioccolato e  mescolare con una frusta fino a che il cioccolato sarà completamente sciolto e ben amalgamato.

Glassare la torta, con una spatola sia la superficie che i bordi, lisciandoli. Per risultare liscia e coprente  la ganache deve avere una temperatura di circa 40°. 

Rassodare in frigorifero per circa 20 minuti 34. Poi trasferite la torta sacher su un piatto da portata e con la ganache avanzata, riscaldarla fino a renderla fluida e fare la classica scritta .

Servire a temperatura ambiente per godere di più della morbidezza dell'impasto, volendo con un poco di panna montata non zuccherata.


E con questa golosità vi lascio i miei migliori auguri di Buone Feste! Auguri!!!!!



martedì 17 dicembre 2024

Gravlax di salmone

Gravlax di salmone

Oggi a Light and Tasty si parla di festeggiamenti, in particolare di festeggiamenti in vista del nuovo Anno, e così ho pensato di svelarvi una chicca che mi piace preparare ai miei ospiti durante le feste è il gravlax di salmone!

E' salmone marinato con erbe sale e zucchero da servire affettato sottilmente su fette di pane integrale/di segale, con salse o un velo di burro.

Il gravlax sembra visivamente il classico salmone affumicato, ma è molto più profumato e gustoso e poi è  semplice da preparare ma impegnativo visto che i diversi passaggi che durano qualche giorno. 

Per prima cosa il salmone deve essere fresco, successivamente deve essere abbattuto in freezer per qualche giorno per evitare il rischio Anisakis (un parassita che popola abitualmente il digerente di alcuni pesci, molluschi e può provocare un'infezione nell'uomo).

Ricette tratta da qui e qui.

Ma passiamo alla ricetta...

gravlax salmone

gravlax di salmone


Ingredienti

2 filetti di salmone

60 g di sale 

80 g di zucchero bianco 

 1 cucchiaio di pepe bianco

1 cucchiaio di gin

1 mazzetto di aneto fresco




Congelare il salmone a una temperatura inferiore a -18°C per almeno 48 ore e poi valutando che la preparazione implica almeno 3 giorni, scongelarlo in frigo il giorno prima di iniziare la preparazione.

Ai due filetti, che solitamente sono dello stesso trancio (perché le dimensioni devono essere simili) vengono eliminate le spine con una pinzetta, viene lasciata la pelle e posizionati su di un piano  con la parte rosata rivolta verso l'alto, pronta per essere "condita" (se si usa 1 solo filetto dividerlo a metà per il lungo con un coltello affilato).

Mescolare il sale, lo zucchero e il pepe bianco. Bagnare il filetto con il gin, miscelato con acqua. Cospargere con le poveri i filetti e  massaggiare accuratamente. Posizionare l'aneto fresco sui filetti e sovrapporli in posizione testa-coda (non nel senso che li trovate solitamente nel pesce, al contrario). Avvolgerli in pellicola per alimenti (il posizionamento testa-coda serve per avere lo spessore simile nel panetto che avete preparato), mettere in un contenitore con un peso sopra. 


Lasciare in frigo per 3 giorni eliminando l'acqua che si forma ogni 12 ore (dopo 2 giorni e mezzo non ne dovrebbe più formare).

Prima di servirlo eliminare l'aneto dal salmone e tutti i residui di marinatura, tamponare con carta da cucina e affettarlo sottilmente in diagonale. 

Servire con salse o anche solo un velo di burro e aneto fresco tritato.

Personalmente l'ho servito con 2 salse: la classica "gravlaxsas" e una maionese allo yogurt.

Gravlaxsas (ricetta presa qui) emulsionare aceto (2 cucchiai), senape di Digione (2 cucchiai), maionese (2 cucchiai)  e miele (2 cucchiaini)  in una piccola ciotola. Aggiungere lentamente l'olio (5 cucchiai), sbattere. Aggiungere l'aneto tritato e condire a piacere con sale e pepe.

Maionese allo yogurt: emulsionare maionese (4 cucchiai) e yogurt (2 cucchiai), sale  olio (1 cucchiaino).

 


Ecco le altre ricette "festaiole"


Carla Emilia: Alberelli agli spinaci

Catia: Pane cacio e pepe e carciofini 

Claudia: Tartine con salmone e pomodorini 

Daniela:  Crostini con crema di mandorle e bresaola 

Milena: Bocconcini di castagne e speck   


Buone feste a tutti! Ci si rilegge nell'anno nuovo!!!

lunedì 16 dicembre 2024

Tortelli di patate e funghi con sugo di polpo


Oggi preparo, per la rubrica La pasta è magia, un primo piatto di magro un po' diverso dal solito che potrà esservi utile in vista delle Festività Natalizie.

Sono tortelli di patate e funghi, davvero molto interessanti, ma la vera chicca è il sugo di polpo, almeno per me che sono donna da pianura padana. 

La ricetta l'ho trovata su un Sale e Pepe di anni fa, ho fatto qualche leggera variazione, e il risultato è stato davvero incredibile.

Il sugo è molto saporito e morbido, ideale non solo per la pasta ripiena ma anche utilizzabile con una pasta corta tipo fusilloni trafilati al bronzo.

I tortelli, dal canto loro, sono ottimi pure con un sugo meno impegnativo, tipo un sugo al pomodoro o anche un pomodoro-panna (questo l'ho provato e ci sta benissimo!), eviterei il classico burro e salvia, un po' piatto per dei tortelli di patate!

Ma ecco la ricetta!


Ingredienti per 4 persone

Per i Tortelli

Farcia:
300g di patate
300g di funghi freschi congelati
2 spicchi di aglio
1 uovo
olio
prezzemolo
Pasta:
250g di farina 
2 uova
1 cucchiaio di olio
1 pizzico di sale

Per il sugo

polpo da circa 600g
1 scalogno
1 carota piccola
1 canna di sedano
250ml di vino bianco secco
4-5 pomodorini o 1 cucchiaino di triplo concentrato
origano
olio evo
sale e pepe


Preparare la farcia: lessare le patate con la buccia in acqua oppure al microonde pelate a vapore, quando risulteranno morbide schiacciare con la forchetta. Nel frattempo in una larga padella rosolare olio e aglio, unire i funghi, aggiustare di sale e pepe.  Quando risultano ben rosolati cospargere con il prezzemolo. Lasciare raffreddare e tritare a coltello prima di unire alle patate mescolando. Aggiungere 1 uovo, mescolare accuratamente.


Preparare la pasta: fare la fontana con 250g di farina, le 2 uova , un cucchiaio di olio e un pizzico di sale. Impastare velocemente fino a rendere il composto omogeneo, (potrebbe volerci 1 cucchiaio di acqua, dipende dalle dimensioni delle uova). Lasciare riposare per 15 minuti 

Tirare la sfoglia con la macchinetta fino al penultimo foro (non troppo sottile visto che il ripieno è un poco umido) una volta formati i tortelli si possono disporre su un tovagliolo pulito cosparso di farina di riso per evitare che si attacchino.

Fare le sfoglie, posizionare la farcia con cucchiaio e coltello sulle striscia di pasta (quantitativo della farcia simile ad una noce), richiudere la striscia facendo uscire l'aria e saldare con la rotellina dentellata.

Con queste dosi si preparano circa 60 tortelli.


Preparare il sugo: Scottare il polpo dopo averlo lavato per 20 minuti in acqua bollente. Lasciare raffreddare nella sua acqua. Successivamente tagliare a brunoise scalogno carota e sedano, rosolare con 6 cucchiai di olio evo, unire poi il polpo spellato e tagliato a  tocchetti, dorarlo per 5 minuti. Sfumare con il vino, cospargere con origano e pomodorini tritati o concentrato  e cuocere  a fuoco dolce per 40 minuti.

Lessare in acqua bollente i tortelli per qualche minuto, attendere che vengano a galla e poi condirli con il sugo di polpo. Servire subito.


Ecco le altre proposte delle amiche "pastaiole":


Carla Emilia: Cuoricini ai carciofi con burro alla maggiorana

Daniela: Pizzoccheri con spinaci, nocciole e pancetta 

Milena: Tortelli di baccalà mantecato con riduzione alla melagrana e burro al limone 

Natalia: Tortellini con ripieno di cotechino in brodo di carne 


giovedì 12 dicembre 2024

Il fondo bruno o brodo scuro di vitello

 


Era da tempo che volevo provarci e sapevo anche a chi rivolgermi per trovare la ricetta giusta, ma non sapevo dove trovare un macellaio di fiducia che mi desse ossa di vitello giuste allo scopo.

Poi circa 6 mesi fa ho provato a fornirmi da una azienda agricola del territorio, che alleva animali appartenenti alla razza Limousine importata direttamente dalla Francia e che gestisce l'allevamento  secondo le regole della zootecnia biologica (Reg. CE 1804/99 e successive modifiche ed integrazioni), e devo ammettere che la qualità della carne si sente. 

Ho richiesto quindi anche le ossa e mi sono approcciata all'avventura.

La ricetta è di Mapi del blog La Apple Pie di Mary Pie (qui) che prende spunto da “Il grande libro dei cuochi”, a cura di Gualtiero Marchesi, con le osservazioni e la ricetta dello Chef Shaun Hill.

Ma passiamo alla preparazione:


Ingredienti

3 kg di ossi di vitello crudi

6 l acqua

500 g cipolle 

300 g coste di sedano

300 g carote

Si inizia con la preparazione delle verdure, le cipolle meglio se ramate e con buccia devono essere lavate e tagliate a pezzettoni.  Si pelano le carote, si lavano e tagliano a tocchetti. Il sedano viene lavato accuratamente e tagliato grossolanamente.

Si ricopre la leccarda del forno con carta forno, si dispongono le ossa e le si fanno arrostire in forno per 40 minuti a 200 °C. A metà cottura aggiungere le verdure.

Trasferire gli ossi in una pentola grande, tenendo a parte le verdure. 

Si elimina il grasso dalla leccarda, e tramite la carta si versa tutto il resto nella pentola, staccare  i residui attaccati con l'aiuto di una paletta. Coprire con acqua e portare ad ebollizione.

Eliminare la schiuma che si forma via via in superficie, quindi unire le verdure.

Cuocere a pentola scoperta per 8 ore, rabboccando il livello dell'acqua e schiumando di tanto in tanto.

Filtrare il brodo versandolo in altra pentola e farlo raffreddare a temperatura ambiente, poi riporlo in frigorifero. Il giorno dopo sgrassarlo, togliendo la parte chiara in superficie. Il brodo freddo di frigorifero risulterà gelatinoso.

Dividere in contenitori da freezer, così da conservarlo porzionato. E' ottimo come brodo (dopo averlo allungato almeno di 1/4 con acqua) oppure anche come insaporitore di salse o sughi.

martedì 10 dicembre 2024

Gamberi con scarola saltata su crema di cannellini


Eccoci con la nostra rubrica "Vista in rivista", ricette tratte da riviste vecchie e nuove che ci hanno "colpito ed affondato"!

Siamo in clima natalizio e ho voluto preparare un piatto tratto da un SALE E PEPE d'epoca, dicembre 2005, un numero dedicato al Natale. Mi sono resa conto che in questo periodo dell'anno acquisto molte riviste di cucina, o meglio acquistavo, (sto battendo la fiacca ultimamente) rimango sempre attratta dalle copertine sfavillanti e con tanti decori natalizi, ma soprattutto dalle ricette ricche ed opulente tipiche per quest'occasione. Ebbene sì sono una golosa senza ritegno!

In questo caso ho scelto un piatto che può essere servito sia come antipasto, in dosi ridotte, sia come seconda portata, avendo "incorporato" pure le verdure. A noi è piaciuto particolarmente e mi sa che d'ora in avanti lo proporrò spesso, anche perchè non è così laborioso! E poi la scarola ripassata in padella è stata una piacevole scoperta!!

Ecco a voi la ricetta!


Ingredienti per 4 persone

400g di gamberi/mazzancolle

200g di cannellini (400g già cotti)

1 cespo di scarola

1 carota

1 cipolla piccola

1 canna di sedano

1 scalogno

peperoncino in polvere 

aglio

alloro e santoreggia

brodo vegetale

olio evo

sale e pepe

Lessare i fagioli per 30 minuti, dopo averli ammollati 1 notte, scolarli, lo stesso fare se si usano quelli in scatola. Metterli in padella con alloro, verdure e brodo vegetale, proseguire la cottura per altri 40 minuti allungando di tanto in tanto con il brodo.  Scolare i fagioli e frullare con minipimer, sale e pepe, emulsionando con 1 cucchiaio di olio.  Valutare la consistenza, deve essere cremosa, al limite allungare con il brodo.

Lavare accuratamente i gamberi e lasciarli marinare in 4 cucchiai di olio, lo scalogno e la santoreggia tritata per almeno 30 minuti.

Scottare la scarola in acqua bollente (io al microonde per 5 minuti a vapore), scolare e saltarla in padella con 2 cucchiai di olio, 2 spicchi di aglio e peperoncino per 5-8 minuti. Regolare di sale e pepe.

Saltare in padella i gamberi con il condimento per qualche minuto , controllare il colore dei gamberi che deve diventare più deciso e la polpa sotto passa da traslucida a bianca opaca.

Servire subito mettendo sotto la crema di cannellini (che può essere scaldata al momento con il microonde), adagiare a lato la scarola appena saltata e sopra i gamberi saltati.


Ecco le altre ricette proposte:


Natalia Frittelle di patate e cotechino 

Milena:  Tortino di alici   


lunedì 9 dicembre 2024

Bocconcini di pere, formaggio pecorino e melagrana

bocconcini pere pecorino nocciole e miele

Buon Natale!!!!

Oggi a Light and tasty abbiamo pensato di pubblicare dei finger food da poter servire nel pranzo di Natale o che possa essere servita per gli auguri di Natale, può essere dolce o salata a seconda di quando viene servita.

Personalmente ho pensato a questi bocconcini da servire con l'aperitivo o anche con altri stuzzichini come antipasto. 

L'accoppiata vincente è sempre pere e formaggio, ma con l'aggiunta di miele e nocciole per dare l'effetto "crunchy" e la melagrana, che con i suoi colori fa tanto Natale.

Vi assicuro che con un bicchiere di Prosecco ci stanno a meraviglia! 

Ed ora vi spiego la preparazione:

finger food pere e pecorino

finger food formaggio pere e miele


Ingredienti

300g di pecorino sardo dop

1 pera

nocciole tostate

melagrana

miele d'acacia




Tagliare a parallelepipedi  il pecorino così da formare la base del bocconcino. 

Pelare la pera, posizionarla sul formaggio, e con un cucchiaino "sporcarla" di miele.

Cospargere con nocciole tritare e chicchi di melagrana.

Inserire un bastoncino nella pera, così da infilzare anche il pecorino, questa operazione è utile per servire questi bocconcini, in quanto la presenza del miele potrebbe sporcare le dita.

finger food pere e pecorino
Questo è un assaggio per voi!

Ecco le proposte delle colleghe foodblogger:


Carla Emilia: Ministrudel ai carciofi 

Catia: Candele di formaggio, idea antipasto natalizia  

Claudia: Tartine al tonno per le feste 

Daniela: Lollipop di mozzarella con pistacchi e speck 

Milena: Biscotti veg con petali di fiori secchi e cardamomo  


martedì 3 dicembre 2024

Manzo all'olio di Rovato

Manzo all'olio

Oggi a Light and tasty si parla di Lunghe cotture.

Piatti stagionali,  tipici di questo periodo, quando fuori la nebbia avvolge ogni cosa e il freddo ti entra nelle ossa senza pietà (grazie all'umidità ai massimi livelli), accendere i fornelli o meglio ancora la stufa e cucinare a fuoco lento, rende l'ambiente più caldo e confortevole.

Prediligo queste cotture, gli stufati, i brasati e gli spezzatini sono spesso sulla mia tavola, grazie anche all'aiuto della slow cooker, in ogni caso oggi ho preparato una ricetta sul fornello a gas , una ricetta lombarda e precisamente della provincia di Brescia. 

L'ho assaggiata per caso, in un paesino della Franciacorta, mio figlio lo scorso anno fu operato al ginocchio proprio in una clinica di questa zona e dopo una visita di controllo, si decise di andare al ristorante. Dopo salumi vari e casoncelli ecco la proposta: il manzo all'olio con la polenta. Fu un successo e così appena a casa cercai la ricetta. La trovai da Gianni, uno dei primi amici che ho conosciuto qua sul web, ed è una certezza in cucina.... se non lo conoscete correte sul suo blog Cocogianni. 

Ecco la ricetta!

Manzo all'olio e patate

Ingredienti per 4 persone

manzo all'olio

800 di carne di manzo (cappello del prete o pernice)

150ml di vino bianco

300ml di olio evo

8-10 acciughe sotto sale (io, sott'olio)

4 spicchi d’aglio

1 cipolla

1 carota

2 canne di sedano

7-8 capperi sotto sale

1 foglia di alloro

Farina 00 

sale e pepe 


Dissalare le acciughe e tagliarne 5 in 2-3 pezzi.

Spelare l’aglio e tagliare tanti pezzetti quanti sono quelli delle acciughe. Tenere da parte il rimanente.

Mondare sedano, carota e cipolla e tagliarli a pezzettoni. Dissalare i capperi.

Controllare che la carne non abbia grasso in eccesso, se ci fosse eliminarlo con un coltello poi legarla come fosse un arrosto.

Steccare la carne inserendo  in ogni punto un pezzetto di acciuga e di aglio (steccare significa farvi dei buchi con lo stecco o con altro strumento tipo coltello per introdurvi qualcosa, prima della cottura della carne).



Infarinare il pezzo di carne su tutti i suoi lati dopo averla salata e pepata.

In una casseruola con i bordi alti e larga poco più del pezzo di carne versare la metà dell’olio evo, quando sarà ben caldo inserire la carne e rosolarla da tutti i lati quindi aggiungere il vino e farlo sfumare per qualche minuto in modo da far evaporare l’alcool.

Una volta evaporato l’alcool togliere dalla padella la carne e tenerla da parte, versare nella padella il restante olio con la foglia di alloro, i capperi, le acciughe e l’aglio avanzati.

Fare rosolare bene e quando le acciughe saranno praticamente sciolte, aggiungere gli ortaggi a pezzetti.

Dopo qualche minuto aggiungere la carne e coprire con l'acqua.

Portare a bollore, quindi abbassare la fiamma in modo da avere una temperatura appena sotto il bollore quindi coprire e lasciare cuocere per almeno un paio d’ore. Dopo un ora e mezza girare la carne.

Trascorso il tempo indicato togliere dal fuoco.

Estrarre la carne, metterla in un piatto e coprirla con la pellicola. Farla riposare a parte per almeno 12 ore, meglio se in frigo.  

Frullare con il mixer ad immersione ciò che è rimasto in padella e poi continuare al cottura  a fuoco alto così da ridurla per circa 30 minuti e formare una salsa.  Assaggiare e valutare se aggiustare di sale.

Prendere la carne, eliminare lo spago e tagliarla a fettine spesse almeno mezzo cm (solo con il riposo si evita che si sbricioli).

Aggiungere le fette di carne alla salsa e fare cuocere per ancora per una decina di minuti. 

Servire in piatti caldi nappando le fette con la salsina.


Ecco le altre ricette dalla lunga cottura:

 Carla Emilia: Lingua in umido

Catia: Pasta e ceci semplice   

Claudia: Ossobuco di Tacchino in umido con patate e piselli 

Daniela: Crostini di polenta con radicchio e noci  

Milena: Peposo dell'Impruneta  

lunedì 2 dicembre 2024

Polenta con sugo di vongole


L'Italia nel piatto oggi in occasione delle Feste intitola l'uscita “ Rosso in tavola”, così da rendere natalizia la rubrica per questo mese.

Ho pensato ad una ricetta della tradizione e sono andata direttamnte in Romagna con la loro classica Pulenta e purazi ( polenta e poveracce), che poi non è altro che Polenta e vongole.

Il sugo di vongole viene preparato con il pomodoro e assume così la colorazione rossa, rendendolo un piatto ideale per il nostro tema, ma anche ideale per la cena della vigilia, essendo di magro.

Non so se lo sapevate ma la costa adriatica è il luogo in cui, in Italia, ha avuto origine la pesca alle vongole. I Lupini sono presenti da moltissimi anni, si pescano con delle barche attrezzate appositamente per questo tipo di pesca, al largo, in mare aperto. Le Vongole Veraci, invece, sono normalmente pescate in laguna, con attrezzi specifici, queste ultime però devono passare da un impianto di depurazione (CDM), prima di essere idonee al consumo umano, venendo così dissabbiate, pronte per essere messe in padella.

In ogni caso è buona norma lasciare le vongole in acqua e sale per almeno un paio di ore, meglio se coperte al buio, vengono poi sciacquate prima di essere messe in padella per farle aprire.

Ma passiamo alla ricetta!


Ingredienti per 4 persone

per il sugo

1kg di vongole

1/2 cipolla

60 ml di vino

prezzemolo

2 cucchiai di conserva di pomodoro

olio evo 

sale e pepe nero

per la polenta

400g di farina di polenta

1800ml di acqua

1 cucchiaio di olio evo

sale


Lasciare in ammollo le vongole in acqua fredda e sale così da spurgarle dalla sabbia (almeno un paio di ore). Lavare bene e farle aprire in una padella con coperchio e un poco di acqua a fuoco alto.

Toglierle dal fuoco e filtrare l'acqua in cui si sono aperte.

Fare un soffritto con 4 cucchiai di olio e la cipolla tritata, unire la conserva e bagnare con l'acqua filtrata, cuocere a fuoco basso per una mezz'oretta.

Unire poi le vongole e il prezzemolo, sfumare con il vino e proseguire la cottura per una decina di minuti.


Nel frattempo cuocere  la farina di mais sempre mescolando (qui spiego come fare la polenta).

Servire la polenta con il sugo di vongole.



Ecco le altre regioni d'Italia:


Piemonte: Bagnetto rosso piemontese

Lombardia: Risotto alla barbabietola con quartirolo e semi di papavero 

Trentino-Alto Adige: Insalata di mele e speck

Friuli-Venezia Giulia:  Risotto al pomodoro con crema di Montasio

Veneto: Cavolo rosso in agrodolce con mele e spezie 

Emilia-Romagna: Polenta con sugo di vongole 

Liguria: Sardenaira del Ponente  

Toscana. Mini “panettoni Marietta” con glassa al cioccolato bianco e guarnizione ai lamponi

Marche: Pere al vino rosso

Umbria: Pere al vino rosso e spezie con gelato

Lazio: Fettuccine ai peperoni di Pontecorvo

 Abruzzo: Baccalà con peperoni arrostiti 

Molise: Maccarune ch'i secce

Campania: Raffiuoli

Puglia: Seppie ripiene                    

Basilicata: Peperone crusco e pomodori invernali 

Calabria: Pitta alla ‘nduja 

Sicilia: U strattu 

Sardegna: Tagliatelle di castagne con fonduta si Casizolu, Pecorino Sardo, purpuzza, funghi e rubini di melagrana

Vi aspettiamo sulle nostre pagine social:

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mercoledì 27 novembre 2024

Garibaldi biscuits - Biscotti Garibaldi

 


Ed eccoci al classico appuntamento de Il Club del 27, e noi non vogliamo certo perdercelo!

Si parla di biscotti, e certo manca meno di 1 mese al Natale, dobbiamo organizzarci! I biscotti sono il classico regalo sempre gradito da fare alle amiche, alle vicine di casa, ai colleghi e sì perché non è Natale senza Biscotti!

Oggi ho preparato dei biscotti inglesi...e chi lo direbbe con questo nome! La ricetta l'ho tratta da Delicious Magazine e pare sia la ricetta di Debbie Major, una food writer molto nota in Gran Bretagna.

Per l'occasione dedico questa preparazione ad una cara amica Silvia, che oltre ad essere un'appassionata anglofila, ci ha vissuto un anno dopo il diploma e tante tante estati, adora l'uvetta e quindi, chi meglio di lei può apprezzare questi biscotti?! 

Buon Natale cara Silvia, a te un pacchettino di questi Garibaldi Biscuits!

Ed ora passiamo alla ricetta che ho leggermente personalizzato mettendo un poco di rum nella idratazione dell'uvetta, vi assicuro che ci sta benissimo!


Ingredienti

110 g di burro a pomata

200 g di uvetta 

280 g di farina autolievitante (oppure 273 g di farina +7 g di baking)

un pizzico di sale 

75 g di zucchero semolato 

6 cucchiai di latte

1 albume

rum

zucchero semolato per la finitura



Lavare accuratamente l'uvetta e poi metterla in ammollo con acqua e 1 cucchiaio di rum, per almeno 30 minuti.

In un  mixer inserire il burro, lo zucchero, il sale e la farina azionare per 2-3 volte al fine di mescolare senza scaldare l'impasto, unire poi il latte  e azionare per pochi secondi finché non si è formata una palla.

Stendere l'impasto con matterello e un velo di farina, allo spessore di circa mezzo cm, (le dimensioni sono 28cm x30cm circa) strizzare ed asciugare l'uvetta, poi cospargerla su metà impasto (sembra tantissima, ma ci va tutta). Coprire con l'altra metà di impasto e con il matterello abbassare lo spessore. Infarinare il matterello perché l'impasto tende ad attaccare. 

Spennellare la superficie con l'albume e poi spolverizzare con lo zucchero, bucherellare con stuzzicadenti e poi con una rotella formare rettangoli di 7 cm x 3 cm (ho tagliati circa 20-22 biscotti)

Infornare a forno già caldo 180°C per 15 minuti, lasciar raffreddare nel forno spento con lo sportello socchiuso. 

Con questa ricetta partecipo a Il Club del 27

lunedì 25 novembre 2024

Crumble speziato di mele cotogne

Crumble di mele cotogne

Che profumino! 

un'esclamazione che spesso di sente mormorare in cucina quando si usano spezie, erbe aromatiche o si cuociono in forno pietanze prelibate.

Oggi Light and tasty vuole farvi commentare le nostre ricette con questa esclamazione, per questo ci siamo impegnate nel trovare ricette superprofumate!

In particolare ho voluto utilizzare le ultime mele cotogne della stagione, facendole cuocere in padella e poi passandole al forno con una deliziosa crosticina...il tutto aromatizzando con spezie senza parsimonia!

Unico consiglio che mi sento di lasciarvi è di fare attenzioni ai chiodi di garofano (max 3!), non esagerate, potrebbero coprire tutte le altre spezie ed essere quasi fastidiose.

La particolarità di questo dolce è il contrasto tra la frutta acidula e morbida (volendo, diminuire a un solo cucchiaio il succo di limone) e il sapore dolce e croccante del crumble, vedrete sono sicura che vi conquisterà!

crumble speziato


Crumble speziato di mele
Ingredienti

500 g di mele cotogne

100 g di zucchero di canna

2 cucchiai di succo di limone

100 g di farina 00

50g di zucchero

80 g di burro

50 g di mandorle tritate

cannella

anice stellato

chiodi di garofano

pimento


Tagliare le mele cotogne dopo averle pelate (fare attenzione sono molto tenaci!) a cubotti. 

In una padella far cuocere le mele cotogne con 100 gr di zucchero di canna, il limone e un bicchiere d’acqua. Aromatizzare il tutto con la cannella (una stecca), i chiodi di garofano (max 3!), 1 anice stellato e pimento (1/2 cucchiaino). Quando risulteranno morbide, imburrare uno stampo e posizionare le mele togliendo le spezie e il sughetto (se non si fosse asciugato, diluitelo con acqua è un ottimo succo).

Preparare il crumble:  in un mixer inserire il burro freddo, la farina, le mandorle e lo zucchero, frullare a scatti fino a formare delle briciole. Aromatizzare le briciole con polvere di cannella e pimento distribuirle sulle mele. 

Cuocere in forno già caldo a 180°C per circa 30 minuti.

Servire tiepido o anche  a temperatura ambiente.


Proposte delle care amiche foodblogger:


Carla: Involtini di sovracosce di pollo allo zahatar 

Catia: Ragù piccante di carne e fagioli con spezie tex-mex  

Claudia: Grissini con farina di ceci e cumino 

Daniela: Cous cous dolce con le spezie  

Milena: Sale alle erbe aromatiche e alle spezie (regalino di Natale)  

lunedì 18 novembre 2024

Pollo croccante ai corn flakes

 


Oggi a light and tasty  vorremmo proporvi un secondo piatto semplice e veloce, e quindi ho pensato, perchè non sdoganare il caro e vecchio pollo? La scelta è caduta su questa ricetta provata per caso quest'estate e che ha riscosso un discreto successo.

La ricetta mi è stata passata da mio figlio, pare fosse un video Instagram di cucina proteica, ormai anche lui è entrato nel loop; dopo aver adibito a palestra una stanza in cantina con tanto di pavimentazione idonea, panca per pettorali e attrezzi vari, si è iscritto in palestra... 

Va bene, non facciamo polemica, concentriamoci sulla ricetta, che è davvero interessante! Il pollo risulta molto croccante, si può mangiare anche con le mani tipo finger food e si prepara velocemente. I grassi aggiunti possono essere evitati completamente, ci ho provato e sarà la panatura, ma il gusto e la consistenza non ne risentono! 

Provatela e fatemi sapere cosa ne pensate


Ingredienti per 4 persone

1 petto di pollo da 750g

3 cucchiai di farina o farina di riso

2 uova

1 cucchiaio di senape

2 cucchiai di paprika dolce

100g di corn flakes 

sale

olio evo



Prima della cottura
Preparare i corn flakes in una ciotola e sbriciolarli con le mani (più sono grandi e più sono croccanti).

In un piatto fondo sbattere le uova con la senape e la paprica oltre a 2 pizzichi di sale.

In un piatto fondo mettere farina bianca o di riso.

Tagliare a tocchetti il pollo (dimensioni simili ai filetti che trovate attaccati al petto), passarlo nella farina (può essere di riso se avete delle intolleranze) e poi nell'uovo sbattuto, infine nei corn flakes.

Posizionare il pollo panato su una leccarda ricoperta da carta da forno, ungere con l'olio evo, usando lo spray, (è possibile anche evitare questo passaggio).

Cuocere in forno già caldo a 200°C funzione ventilato + grill per 20 minuti.

Togliere dal forno e salare mentre sono caldi. Servire subito!


Ecco le altre proposte:

Carla Emilia: Fettine di cuore con aglio e prezzemolo 

Catia: Merluzzo in padella con pomodorini gialli  

Claudia: Sovracosce di pollo con peperoni 

Daniela: Frittata con funghi e spinaci 

Milena: Pesce nocciolino (spinarolo) al vapore con salsa alla senape