sabato 2 novembre 2024

Lasagne con castagne


La rubrica L'Italia nel piatto oggi entra nel vivo dell'autunno proponendo piatti con castagne e funghi, i veri protagonisti di questa stagione!

Come rappresentante dell'Emilia-Romagna sono orgogliosa di presentare i nostri marroni di Castel del Rio, che si fregiano del marchio IGP,  frutti ottenuti da castagneti della specie Castanea sativa M., nei tre biotipi: Marrone Domestico, Marrone Nostrano, Marrone di San Michele. La zona di produzione comprende, in tutto o in parte, il territorio dei seguenti comuni: Castel del Rio, Fontanelice, Casal Fiumanese e Borgo Tossignano, situati nella provincia di Bologna, nella regione Emilia- Romagna.

In tutte le colline/montagne dell'Appennino tosco-emiliano, la castagna è il frutto tipico, dalla provincia di Piacenza fino a Rimini, con questo prodotto la cucina povera si è sbizzarrita in piatti tipici sia del prodotto tal quale sia con la sua farina.

Avendo già tante ricette sul blog sono andata alla ricerca di un piatto nuovo, e l'ho trovato a Porretta Terme, un comune della provincia di Bologna che si trova sull'appennino nell' Alto Reno. La cucina porrettana si basa essenzialmente su prodotti locali e unisce i sapori della tradizione bolognese con quelli della tavola toscana.

Questo piatto, che ho trovato pubblicato su un volumetto di cucina intitolato "Emilia Romagna Terra da gustare" la cui pubblicazione è stata patrocinata dalla regione stessa,  va oltre le tradizionali lasagne bolognesi che tutti conosciamo, valorizzando le castagne, elemento base della cucina di montagna e nobilitandole in piatto davvero speciale.

E' un piatto davvero gustoso, unico neo è assemblamento all'ultimo momento, il che non lo rende un piatto comodo, ma, si potrebbe aggiungere alla ricetta tradizionale una salsa al parmigiano o una besciamella particolarmente liquida e "formaggiosa" da sostituire al formaggio parmigiano tra gli strati e poterlo così preparare in teglia come le classiche lasagne bolognesi. da finire in forno per creare la crosticina.

Altra possibilità è di utilizzare questo sugo per delle tagliatelle fatte con farina di castagne vi assicuro che oltre ad essere più pratico è anche molto appetitoso!


Ingredienti per 6 persone

150 g di farina di castagne

150 g di farina di grano 

2 uova

1 cucchiaio di olio

pizzico di sale

Per il condimento:

200 g di castagne

200 g di prosciutto crudo affettato 

250 ml di latte

80g di burro 

sale 

alloro

noce moscata

2 cucchiai di panna

Parmigiano reggiano grattugiato (a sentimento!)


Mescolare le due farine, fare la fontana, unire le uova, un pizzico di sale e 1 cucchiaio di olio evo, lavorare sulla spianatoia abbastanza a lungo per ottenere una palla elastica non troppo morbida.

Lasciare riposare 30 minuti circa coperta da un canovaccio pulito.

Stenderla sottile, con la macchinetta (penultimo foro, dopo averla spolverizzata un poca farina) o con il matterello, ricavare delle lasagne quadrate.

Sbucciare le castagne, cuocerle in acqua per 30 minuti. Far raffreddare e togliere la pellicina interne, ora proseguire la cottura lessandole nel latte insaporito con un pizzico di sale e una foglia di alloro.

Rosolare in poco burro il prosciutto tagliato a listarelle, aggiungere castagne ben scolate, un pizzico di noce moscata e fare insaporire per qualche minuto.

Togliere le castagne e il prosciutto (mettere da parte qualche castagna per la decorazione) aggiungere la panna e 2-3 cucchiai di latte utilizzato per la cottura delle castagne. Lasciar cuocere per un paio di minuti così da incorporarla e addensare la salsa, infine aggiungere prosciutto e castagne.

Ecco il sugo prosciutto crudo e castagne

Lessare le lasagne in acqua salata per 1 minuto.

Preparare piatti individuali caldi: in ciascun piatto mettere un cucchiaio di sugo di castagne e prosciutto, poi una lasagna , cospargere con  sugo, un poco di parmigiano grattugiato e poi ancora lasagna sugo, parmigiano e lasagna sugo e parmigiano. In pratica 3 strati. 

Sulla superficie abbondare con parmigiano e poi un cucchiaio di burro fuso. Decorare con qualche castagna tenuta da parte e servire subito!

Ma ecco le ricette delle altre regioni d'Italia:


Piemonte: Gnocchi all’Ossolana

Lombardia: Teglia di patate e Porcini del Ticino 

Trentino-Alto Adige: Canederli di ricotta con ripieno di castagne

Friuli-Venezia Giulia: Zuppa di castagne e funghi

Veneto: Zuppa di castagne arrosto e funghi 

Emilia-Romagna:  Lasagne con castagne 

Liguria: Trofie di castagne con sugo bianco di funghi galletti

Toscana: Armelette o lasagne bastarde della Lunigiana ai funghi porcini

Umbria: Polenta con i funghi e  puntarelle di maiale

Lazio: Sugo alle castagne

 Abruzzo: Zuppetta di farro con Castagne Roscette e porcini

Molise: Taccozze con funghi e castagne

Campania: Risotto con zucca e castagna avellinese 

Puglia: Crema di patate con funghi cardoncelli e gamberetti

Basilicata: Ciambotta autunnale lucana di pelli eperoni e funghi cardoncelli

Calabria:  Fileja autunnali alla zucca, castagne e funghi 

Sicilia: Minestra di Castagne e Fagioli

Sardegna: Pane a Fittas  

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giovedì 31 ottobre 2024

Crostata di mele con streusel


Oggi riparto con una torta di mele, in realtà una crostata di mele con streusel, liberamente tratta da un libro di Christophe Felder e Camille Lesecq, "Petite Pastisserie".

Nemmeno a dirlo ...è favolosa e seguire passo a passo senza variare niente, è perfetta così!

Ecco gli ingredienti e il procedimento...


Ingredienti

Frolla

200g di farina

100g di burro

80g di zucchero di canna

1 uovo

Streusel

50g di farina

50g di farina di mandorle

50g di burro

50g di zucchero di canna


2 mele

20g di burro

3 cucchiai di vin santo

cannella





Fare la frolla con il metodo sabbiato: impastare burro e farina così da intridere la farina nel burro (utilizzando la punta delle dita, il classico movimento che indica i soldi), poi unire lo zucchero e l'uovo sbattuto. Impastare il meno possibile e possibilmente con le mani fredde. Raffreddare 30 minuti in frigo.

Tagliare a cubetti le mele, metterle in padella con burro e vin santo,  spadellare per una decina di minuti. Raffreddare.

Preparare lo streusel: miscelare tutti gli ingredienti con le mani e formando le classiche briciole.

Assemblare: in uno stampo diam. 22  foderato con carta forno stendere la frolla, forare con i rebbi della forchetta, inserire le mele, aromatizzare con la cannella e infine cospargere con lo streusel. 

Infornare a 185°C a forno caldo funzione statico.

lunedì 28 ottobre 2024

Dolce al cucchiaio con zucca e caffè


Oggi a Light and tasty vorremmo deliziarvi con qualche dolcetto a base di caffè, ne proponiamo di tutti i gusti da dolci al cucchiaio fino a biscotti e dolcetti ideali per una pausa o una colazione da re!

Il caffè per noi italiani è un rituale essenziale per la vita di tutti i giorni, un momento di pausa, di piacere, di condivisione, inoltre aiuta a stare svegli e attivi oltre a migliorare la digestione e a diminuire "l'effetto fame".

Personalmente, nonostante mi piaccia tanto, ne bevo poco, 1 tazzina al massimo e sempre di mattina, sono già molto attiva e la caffeina mi agita ancor di più, causandomi l'insonnia.

Oggi però, il caffè lo consideriamo come ingrediente, l'aroma principale delle nostre ricette che casualmente sono tutte dolci, quindi preparatevi il cucchiaino e partiamo con l'assaggio!



Ingredienti per 3 persone

250ml di latte

1 uovo

60g di zucchero

30g di farina

125g di zucca cotta in crema

100g di amaretti sbriciolati

1 cucchiaino di caffè in polvere

1 tazzina di caffè ristretto




Preparazione crema con bimby: mettere nel boccale il latte, lo zucchero, l'uovo, impostare 90°C a vel.3, cuocere per 8 minuti. Far raffreddare

Preparazione crema tradizionale: scaldare il latte in cui si sono sciolti lo zucchero e la farina e l'uovo sbattuto. Cuocere mescolando con frusta per 8-10 minuti a fiamma vivace. Controllare la densità. Spegnere e raffreddare.

Nel frattempo cuocere  a vapore o al microonde la zucca tagliata a cubetti. Usando il passaverdure formare una crema molto liscia (lo schiacciapatate non è ideale, meglio il passino).

Quando la crema è fredda unire la zucca e mescolare. Dividere in due la crema e in una parte unire il caffè in polvere da moka (non quello solubile), mescolare. 

Bagnare gli amaretti sbriciolati con caffè ristretto freddo e non zuccherato.

Assemblare mettendo in ogni coppetta: 3 cucchiaini di amaretti sbriciolati al caffè, 1 cucchiaio colmo di crema di zucca, uno strato sottile di amaretti sbriciolati al caffè e un cucchiaio abbondante di crema di zucca al caffè.

Mettere in frigo per almeno 2-3 ore.


Ecco le altre proposte:


Catia: Biscotti al caffè  

Claudia: Muffin integrali al caffè  

Daniela: Risolatte senza lattosio con caffè e nocciole 

Milena: Budino al caffè e latte di mandorle   

Muffins di mele con crumble


Eccoci ritornati al nostro appuntamento de Il Club del 27 dopo le vacanze estive, e già quest'anno abbiamo esagerato con le vacanze, ma ne avevamo bisogno eravamo tutti troppo stanchi! 

Tutte assieme abbiamo cercato di provare le ricette del libro Petits Gâteaux  di Frédéric Anton & Christelle Brua, una vera chicca con tanti dolcetti e biscotti sicuramente da provare, unico neo le quantità di burro davvero importanti, ma si sa l'importante è poi non strafogarsi!

Ho provato questi muffins alle mele, incuriosita dall'impasto senza burro e poi dal "cappello" con un crumble molto ricco, è stato un successo! Sono piaciuti davvero a tutti, impasto morbido che rimane così per un paio di giorni e con questa copertura davvero molto golosa!

Rispetto alla ricetta pubblicata ho diminuito le quantità del crumble che mi sembrava "abbondante" ed ho avuto ragione, naturalmente mantenendo le proporzioni. Consiglio anche di diminuire il burro nel crumble in quanto tende a colare nel forno (fortunatamente avendo la teglia per i muffins è cosato nella forma e ho salvato il forno!), Le dosi degli ingredienti risultano già corrette!

Ottimi dolcetti! li consiglio a tutti!



Ingredienti

Per il crumble

45g di farina

45g di mandorle

35g di zucchero

60g di burro 

cannella

Per i muffins

175g di farina

12g di lievito (baking)

80g di zucchero

180g di mele a pezzetti

120g di latte

1 uovo

30g di mandorle (io 50g)

cannella abbondante


Per prima cosa preparare il crumble mescolando tra loro mandorle tritate, zucchero, farina, cannella  e burro a temperatura ambiente, impastare e formare un panetto da posizionare il freezer.

Preparare i muffins riunendo in una ciotola tutti gli ingredienti secchi: zucchero, mandorle tritate, cannella e il baking setacciato con la farina, in un'altra ciotola sbattere l'uovo con il latte e aggiungere le mele tagliate a piccoli cubetti. Unire le due ciotole senza mescolare troppo, l'impasto però deve essere omogeneo.

Posizionare nella teglia da muffin i pirottini di carta e inserire quest'ultimo composto con l'aiuto di un cucchiaio fino a metà pirottino. Riprendere l'impasto dal frigo e con una grattugia formare dei pezzetti che andranno a ricoprire la superficie dei muffins. Personalmente ho usato lo schiacciapatate.

Cuocere in forno già caldo a 175°C  funzione statico per 15-20 minuti. Lasciare raffreddare su gratella  e poi cospargere con zucchero a velo.

Eccoli appena sfornati

Con questa ricetta partecipo a Il club del 27:


mercoledì 23 ottobre 2024

Funghi porcini fritti

 

In primo piano la versione con  il pane, dietro quella con la farina di mais 

Oggi mi rivelo, nonostante il periodo supermegaincasinato per trascrivere una ricetta semplice semplice (non vi sono nemmeno le dosi), ma davvero superlativa! Unico grosso problema è la materia prima di qualità!  Infatti è a base di funghi porcini freschi e questi non sempre sono a disposizione.

Questa volta sono stata fortunata, un caro amico di mio figlio ce ne ha regalato un bel cestino e così ho provato a friggerli!

Ho preparato due versioni: una con panatura con farina di mais, decisamente croccante e più asciutta, una con la classica panatura di pane grattugiato, più saporita.

Decidete voi la più buona, io le promuovo entrambi!


Ingredienti


funghi porcini freschi

uova intere

farina di grano 00

farina di polenta 

pane grattugiato

olio per friggere 




Prima di tutto i funghi devono essere puliti, eliminare la parte terrosa alla base del gambo con un coltellino dalla lama liscia, poi sempre con lo stesso raschiare delicatamente il resto del gambo e la cappella, sopra e sotto. Poi inumidire un foglio di carta assorbente e ripassare tutte le parti.

Ora che i porcini sono puliti si procede al taglio. Se i funghi sono grandi è consigliabile separare la testa dal gambo: adagiare la calotta sul tagliere con la parte bombata verso l’alto e tagliatela a fettine, il gambo può essere affettato sia nel senso della larghezza che della altezza, io preferisco quest'ultima.

 Se i funghi sono piccoli si possono tagliare a metà senza dividere cappella dal gambo.

Le fette per questa ricetta dovranno essere spesse circa 0,5cm. 

Sbattere le uova in un piatto fondo e poi preparare un piatto con farina di mais, uno con farina di grano 00 e uno con pane grattugiato.

Passare le fette di funghi prima nella farina di grano tenero (scuotendo poi l'eccesso), quindi nell'uovo sbattuto e infine nella farina di mais, facendola aderire bene ai funghi.

Friggere in olio di semi alto oleico ben caldo, voltando 1 sola volta  e poi scolarle su carta assorbente! Servire subito!

Per la versione con pane grattugiato: passare le fette di funghi prima nella farina di grano tenero (scuotendo poi l'eccesso), quindi nell'uovo sbattuto e infine nel pane grattugiato, facendolo aderire bene ai funghi.

Friggere in olio di semi alto oleico ben caldo, voltando 1 sola volta  e poi scolarle su carta assorbente! Servire subito!

lunedì 21 ottobre 2024

Fregola al pomodoro risottata


Oggi a Light and tasty proponiamo ricette di primi piatti semplici e veloci, diciamoci la verità, tutti abbiamo bisogno di velocizzare le preparazioni, se poi si lavora il bisogno è sicuramente maggiore!

Ho provato questa ricetta anni fa e me ne sono innamorata, accorgendomi di non averla ancora pubblicata ho subito pensato a lei. 

Quando pranzo da sola la faccio spesso, uso pasta piccola, come risoni o grattini, e in quel caso è davvero velocissima (tempo di cottura è di pochi minuti), oggi ho provato con la fregola, o fregula, un tipo di pasta di semola tipica della Sardegna. Per chi fosse interessato la fregula si produce per "rotolamento" della semola dentro un grosso catino di coccio e poi viene tostata in forno. Non risulta regolare, ma le palline di semola hanno diametro variabile fra i 2 e i 6 millimetri. Si può fare anche in casa, è sufficiente avere il contenitore giusto ma soprattutto la "mano" per continuare a miscelare con le giuste mosse la semola, non ci ho mai provato! Prima o poi devo!!!

Ma ecco la mia proposta di Primo Piatto semplice e veloce...una pasta al pomodoro risottata e mantecata al philadelphia, sono sicura che se la provate non rimarrete delusi!



Ingredienti per 2 persone

140g di fregola sarda

200g di polpa di pomodoro datterino

2 foglie di basilico

80g di formaggio Philadelphia

olio evo

sale

pepe

1/2 cucchiaino di zucchero



Mettere a bollire acqua salata per la cottura della fregola, nel frattempo scaldare una padella con un giro di olio evo e la salsa di pomodoro.

Condire la salsa con basilico, sale, pepe e lo zucchero. Quando l'acqua bolle gettare la fregola e portarla a metà cottura (rispetto a quanto riportato sulla confezione), poi scolare con un mestolo forato (così da non eliminare l'acqua di cottura che verrà utilizzata) e inserirla nella salsa di pomodoro (togliere il basilico). 

Portare a cottura continuando ad aggiungere l'acqua di cottura con un mestolo (proprio come per il risotto) mescolando per il tempo rimanente. Spegnere il fuoco. 

La fregola non deve essere troppo asciutta, lasciare  un sugo lento, perché freddandosi assorbe i liquidi, ora aggiungere il formaggio e mescolare mantecando.

Ecco le altre proposte:


Carla Emilia: Fusilli con gamberi e pomodorini 

Catia: Spaghetti integrali al ragù di funghi e tempeh  

Claudia: Pasta con speck e verdure  

Daniela: Trofie con pesto di olive e noci  

Milena: Fusilli di lenticchie rosse olio, aglio, peperoncino e acciughe   

mercoledì 16 ottobre 2024

Mandilli de saea al pesto di basilico


Oggi ho voluto provare, per la nostra rubrica La Pasta è magia una pasta tipicamente genovese, poco conosciuta ma davvero molto gustosa: i mandilli de saea, che sono delle lasagnette liguri sottilissime solitamente condite con il pesto genovese o con il tuccu, sugo di carne dell'arrosto.

Mandillo in genovese significa fazzoletto e il de saea vuol dire di seta, già perchè questa pasta assomiglia proprio ad un fazzoletto di seta da donna, come dimensioni e con spessore, è estremamente sottile.

Ci sono diverse ricette, come spesso accade nelle ricette della tradizione, ma pare che nel libro di Franco Accame, una specie di bibbia per i gastronomi genovesi, la ricetta riporta le dosi classiche di un etto e un uovo, molti però evitano l'uso dell'uovo (da buoni genovesi - braccino corto ;) ).

Ho provato la versione con le uova, visto che mi sembra la più utilizzata (almeno sul web) ecco la ricetta presa da qui.


Ingredienti per 4 persone

300 g di farina

3uova intere

1 cucchiaino da te di semola

1 cucchiaino da te di olio evo

200g di pesto di basilico





Impastare bene tutti gli ingredienti, facendo la classica fontana.

Far riposare circa 30 minuti coperto con un tovagliolo.

Dividere in 4 la pasta e  tirare la sfoglia sottilissima col matterello, farla asciugare su una tovaglia pulita, per una mezz’ora. 

Si può anche utilizzare la macchinetta all'ultimo foro e poi con il matterello assottigliare ulteriormente.


Si tagliano tanti quadrati, grandi come un fazzoletto da signora e  si fanno cuocere a due o quattro per volta in acqua bollente salata, scolandoli bene con la schiumarola per evitare che si attacchino tra loro (utile è mettere un cucchiaio di olio nell'acqua di cottura della pasta.

Condire con il pesto allungato con acqua di cottura. Servire subito.


Ecco le altre paste "magiche":


Carla Emilia: Pansoti con crema di spinaci e noci 

Daniela: Tagliolini al farro con zucca e zafferano 

Milena: Turbanti di pasta fresca ripiena di zucca e ricotta   

Natalia: Farfalle di pasta fresca alla rucola con melanzane e pomodorini 


lunedì 14 ottobre 2024

Panini con farina multicereali, semi di girasole e semi di sesamo

 


Oggi a Light and tasty si parla di alimenti integrali, siano essi farina, riso o altro cereale. Per integrale si intende "non raffinato", nel caso della farina, per esempio, significa che vi è la presenza anche del germe di grano e della crusca, questo lo rende più ricco di fibre, le quali aiutano ad abbassare l'indice glicemico all'atto dell'assunzione.

Nel mio caso ho utilizzato una farina multicereali che conteneva farina di frumento, farina di avena, farina d'orzo ed in più fiocchi di frumento orzo e avena, oltre a semi di sesamo e di girasole (che poi ho ripreso nelle decorazioni del pane). Dico la verità, quando l'ho acquistata, pensavo che fosse integrale in realtà all'apertura mi sono accorta del colore piuttosto chiaro e solo allora ho letto con attenzione gli ingredienti. Possiamo però considerarla "quasi integrale" grazie alla presenza di fiocchi, che portano il valore delle fibre al 6% nel valore nutrizionale, quindi quasi come una farina integrale (le cui fibre sono circa al 8). Ricordo che una farina 00 ha circa un 2,5 % di fibre. Scusate se mi sono dilungata su queste informazioni, ma la deformazione professionale ha prevalso, visto che giornalmente tratto valori nutrizionali di alimenti!

Ma passiamo ai panini, che sono davvero deliziosi ed anche tutto sommato veloci da preparare, quindi se come me alla domenica mattina non vi va di uscire, potete farvi prendere dalla pigrizia di togliervi il pigiama, ed impastando velocemente per pranzo avrete in tavola questi stupendi e fragranti panini! 

Due parole sulla forma; potete decidere se fare delle bananine o delle rosette, in questo ultimo caso, lo stampino (presente in foto) però è d'obbigo!



Ingredienti per 9 panini


500g di farina ai 5 cereali

10g di lievito di birra

250g di acqua (circa)

3 cucchiai di olio evo

5 g di zucchero di canna

10g di sale

semi di girasole e di sesamo



Impastare la farina con il lievito sbriciolato, lo zucchero e l'acqua, quando l'impasto risulta ben incordato unire l'olio e il sale.

Far lievitare per circa 2 ore, in modo che il prodotto raddoppi (spennellare la superficie con olio) in un posto riparato e coperto con pellicola (io nel forno spento).

Spezzare l'impasto in pezzi da 85-95g l'uno. Stendere i pezzetti a forma di rettangolo, dare le classiche 3 pieghe, poi  stendere ancora e arrotolare formando i panetti allungati; quelli rotondi, vengono stesi a forma tonda e poi si prende i bordi e si piegano verso il centro, almeno sei, sette volte, poi pirlare la pasta e infine con lo stampino dare la forma di michetta.

Posizionare su una teglia foderata di carta forno, lasciare lievitare un'oretta, poi spennellare con acqua e cospargere con i semi.

Cuocere in forno caldo a 220°C per circa 12-15 minuti funzione pane.

Far raffreddare completamente prima di assaggiare.

Ecco le altre proposte


Carla: Couscous integrale alla ligure

Catia: Pane integrale cotto nel fornetto Versilia  

Claudia: Risotto integrale con funghi e robiola 

Daniela: Biscotti integrali al miele e cannella 

Milena: Tortini con farina integrale e prugne secche  


domenica 13 ottobre 2024

Aceto di mele aromatizzato ai lamponi


Oggi vi lascio una chicca, una prova l'ho effettuato quest'estate e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa: aceto di lampone! O meglio aceto aromatizzato con i lamponi.

Sui miei arbusti in giardino sto raccogliendo le ultime bacche e ne ho fatto un paio di bottiglie, che  utilizzerà in inverno o forse anche preparerò dei piccoli contenitori e lo regalerò a Natale, voi che ne pensate?

E' ottimo per condire i pomodori, ma anche le carote o le insalate verdi, insomma le verdure in genere o anche le insalate di pollo, pare sia ottimo pure sulle macedonie di frutta, ma io non ho mai osato!!

Ma ecco la preparazione, che è davvero molto semplice!



Ingredienti 

500 ml aceto di mele 

200 gr di lamponi freschi

2 foglie di alloro 




Lavare delicatamente i lamponi facendo attenzione a non romperli, asciugarli con carta da cucina e metterli in un barattolo capiente lavato accuratamente.

Aggiungere nel barattolo le foglie di alloro. Chiudere il barattolo con coperchio ermetico e fare riposare per una quindicina di giorni, agitando il barattolo ogni 2 -3 giorni.

Trascorso il tempo di marinatura filtrare il liquido attraverso un colino in acciaio a maglie fini, eliminando i lamponi, e l'alloro. Versare l’aceto di lamponi in bottiglie di vetro.



venerdì 11 ottobre 2024

Torta salata autunnale con fichi ed uva

 


Oggi vi lascio una ricetta superveloce ma che dà tanta soddisfazione: una torta salata da servire fredda, dal gusto relativamente dolce ma particolare.

Gli abbinamenti erano di un'altra ricetta, ma assemblati così vi assicuro che ci stanno bene e poi è semplice e fa un figurone!

Altra comodità è di poterla preparare con anticipo e farcirla in 5 minuti prima di servirla...insomma ha tanti aspetti positivi, provatela e vedete se vi convince!


Ingredienti

1 pasta sfoglia rotonda

10 fichi

200g di robiola di capra

1 cucchiaio di olio evo

10 acini di uva bianca

pinoli o mandorle 

1 uovo

miele di acacia





Stendere la pasta sfoglia in una teglia tonda e formare un bordo non troppo alto, tagliuzzando tipo frangia il bordo esterno e poi intrecciando le diverse listarelle, oppure tagliando un cerchio di un paio di cm tutt'attorno al bordo e sovrapporlo come un grande Vol-au-vent. 

Sbattere un uovo con un cucchiaino di acqua e spennellare tutta la superficie della pasta. Forare la torta al centro e cuocere in forno caldo a180°C per 20 -25minuti, controllare che risulti dorato.

Togliere dal forno e far raffreddare completamente.

Prima di servire, spalmare la superficie con la robiola dopo averla amalgamata all'olio, così da formare una crema più morbida. Farcire con i fichi, puliti con carta umida e affettati, acidi di uva bianca tagliati a metà (togliendo i vinaccioli) e cospargere con pinoli o mandorle tritate a filetti. Infine intingere un cucchiaino nel miele di acacia e "sporcare" la superficie con delle strisce. 


giovedì 10 ottobre 2024

Gnocchi di castagne e zucca

 

"Vista in rivista" anche questo mese ci permette di provare una ricetta di stagione tratta da un vecchio numero di Sale e Pepe esattamente dell'ottobre 2006. Una ricetta di gnocchi di zucca, arricchiti però con farina di castagne, che gli dona un leggero retrogusto amarognolo utile a compensare la dolcezza della zucca.

Altro particolare importante sta nella cottura, il saltarli in padella lasciandoli a contatto con la base della padella ben calda formerà una crosticina, ecco questa caratteristica non è da sottovalutare, aiuta a renderli unici. La croccantezza esterna e la morbidezza dell'interno rendono questo gnocco davvero unico! 

Provatelo!!!

Non si possono congelare!!!


Ingredienti per 4 persone

400g di polpa di zucca 

300g di patate

100g di farina di castagne

100g di farina di frumento

1 tuorlo

50g di burro

salvia

sale



Cuocere a vapore la zucca e le patate. Fare una fontana con le farine e poi schiacciare all'interno patate e zucca con lo schiacciapatate, unire l'uovo e un pizzico di sale.


Impastare velocemente, poi coprire con un telo e lasciare riposare per mezz'ora.

Dividere l'impasto in filoncini, diametro 2 cm, tagliare a pezzetti e passarli sulla forchetta o sulla assetta rigata.

Tuffarli in acqua salata in ebollizione, non appena vengono a galla, scolare e saltarli in una padella grande in cui è stato fuso il burro con la salvia. Attendere qualche minuto così da formare una crosticina croccante sulla superficie degli gnocchi.

Servire con parmigiano reggiano grattugiato e pepe nero a mulinello.




Ecco le altre proposte:

Daniela Crostata alle nocciole e uva 

Natalia Budino di zucca con salsa al caramello e mandorle 

Milena  Crema di porri e patate   


lunedì 7 ottobre 2024

Verdure al forno con harissa


Oggi a Light and tasty siamo in fase "International", abbiamo pensato di cimentarci con piatti internazionali, giusto per aprire i nostri orizzonti su altre cucine e soprattutto per portare qualche novità a questa nostra rubrica!

Ho immaginato di viaggiare nel Nord Africa, nel Maghreb, tra dune di sabbia e città dal fascino indiscusso, ho provato  a preparare personalmente l'Harissa, una salsa a base di peperoncino rosso fresco e aglio, con l'aggiunta di olio d'oliva. Ha una consistenza pastosa e presenta anche degli aromi come  il coriandolo, il cumino, il carvi.

La harissa viene utilizzata solitamente  come condimento, conferisce un tipico aroma piccante alle portate che accompagna, e spesso la troviamo nel cuscus, nelle minestre, ma anche nelle insalate.

Il termine harissa deriva dalla parola pestare, ridurre a impasto e potrebbe quindi essere tradotto con pesto. La si trova presso i supermercati etnici, e la confezione solitamente è un tubetto, proprio come il nostro triplo concentrato di pomodoro.

L'ho utilizzate per aromatizzare delle verdure da cuocere al forno, e devo ammettere che è stata proprio una bella idea!


Ingredienti


 carote 

scalogni

finocchi

indivia belga

olio  e sale

per harissa:

½ cucchiaino di cumino

100g peperoncini rossi privati dei semi e tritati

1  spicchio d’aglio

4 cucchiai di olio d’oliva

½ cucchiaino di sale


Prima di tutto preparare l'harissa: tostare il cumino in una padella antiaderente , e poi mettere in un frullatore con tutti gli altri ingredienti. Conservare in un contenitore di vetro e in frigo, coperto con olio per circa 2 settimane.

Pelare le carote, gli scalogni e dopo aver lavato le verdure, tagliarle a pezzi.

Mettere in una grande ciotola e condire con sale e olio, mescolare bene così da ungere in modo omogeneo le verdure. 

Posizionarle in una teglia da forno, e cospargere qualche cucchiaino di harissa (in base ai gusti personali). 

Mettere in forno statico a 200°C per 30-40 minuti. Se dovessero "bruciacchiarsi coprire con un foglio di alluminio.

Servire tiepide.


Ecco le proposte delle colleghe:

Carla: Spatzle agli spinaci con burro e parmigiano 

Catia: Garlic Bread (Pane all'aglio)  

Daniela: Sangria analcolica 

Milena: Curry di gamberi al cocco con riso basmati