lunedì 26 settembre 2022

Capriolo in umido con mirtilli rossi e polenta

Le giornate si stanno accorciando, al mattino fino alle 7 c'è buio e alla sera il sole tramonta troppo presto per i miei gusti, l'aria si fa frizzantina, è iniziato l'autunno, dobbiamo rassegnarci!

Nello scorso week end poi il tempo non è stato clemente e una fitta pioggerellina è scesa per ben due giorni di fila, al che mi sono detta, perchè non consolarci con una bella polenta?

Ho estratto dal freezer la carne di capriolo che mi era stata regalata e mi sono approcciata a questo piatto dopo aver letto e riletto ricette in rete. Mai avevo cucinato il capriolo.

Ecco la mia ricetta, in fondo molto banale, è simile a quella del cinghiale, ma  essendo questa carne più delicata, ho diminuito gli aromi e usato il vino bianco. Il risultato ci è piaciuto, anche grazie alla nota acida dei mirtilli rossi (consiglio di Daniela... grazie!), così ho pensato di pubblicarlo oggi per la rubrica Light and tasty, che propone l'argomento Piatti unici, e quindi in tema alla grande!


Ingredienti per 4 persone

800g di capriolo (polpa)
750 ml di vino bianco
3 carote
4 canne di sedano
2 cipolle
4 spicchi di aglio
olio evo
alloro
bacche di ginepro
50g di mirtilli rossi essiccati
sale e pepe

La polpa dopo essere tagliata a pezzi (cubotti di 3cm x 3cm) e irrorata con 750ml di vino a cui si deve aggiungere 1 carota, 1 cipolla, 2 spicchi di aglio e 2 canne di sedano, l'alloro e il ginepro schiacciato.

Lasciare in infusione la carne per circa 24 ore in frigorifero coperta con pellicola.

Passato il tempo prestabilito, fare un soffritto con sedano, aglio, carote e cipolla ben tritate, far rosolare la carne, aggiungere gli aromi.

Sfumare con 300ml del vino utilizzato per l'infusione (dopo aver scolato le verdure che vengono eliminate),

Lavare i mirtilli rossi e metterli in ammollo in acqua tiepida per almeno un paio di ore, così da riidratarli.

Aggiustare di sale e pepe e a questo punto far cuocere a fuoco basso a pentola chiusa per almeno 2-3 ore, oppure in pentola a bassa temperatura (slow cooker) per circa 8 ore. Un'oretta prima unire i mirtilli rossi.

Se si cuoce sul fornello, è consigliabile interrompere il tempo do cottura, mi spiego meglio: far cuocere per un paio d'ore, poi spegnere il fuoco e dopo 6-7 ore proseguire con la cottura.

Servire con una cucchiaiata di polenta fumante!


Ecco le altre proposte:


Carla Emilia: Torta sette vasetti salata

Catia: Piadina farcita con verdure gratinate

Daniela: Pasta al mais con crema di ricotta, pollo e rucola

Franca: Impanata di palombo

Milena: Filetto di rana pescatrice con biete, purè di cavolfiore e crostini di pane

Serena: Cottage pie


lunedì 19 settembre 2022

Composta di pere speziata


Oggi a Light and tasty si parla di conserve!

Agosto e settembre sono i classici mesi in cui le vere massaie sfruttano gli svariati prodotti dei loro orti per preparare conserve da consumare nei mesi invernali. E' effettivamente piacevole aprire questi fantastici vasetti poter respirare e assaporare i profumi e i gusti dell'estate.

Amo le confetture, le composte , i chutney e, di solito, se il mio orticello è generoso, ne preparo parecchie. Quest'anno le albicocche mi hanno dato tanta soddisfazione, insieme ai fichi ed ora alle pere.

Ho preparato confettura di albicocche classica, senza aromi, poi di fichi, di due tipi con limone (scorza e succo) e con mandorle a filetti, di prugne (utilizzando pochissimo zucchero), ed ora le pere.

Mio padre era, per hobby, apicoltore, e quindi aveva piantato davanti alle arnie tanti alberi da frutta diversi nella tipologia e nella varietà. Ad esempio questa composta è stata fatta con 3 tipi di varietà: willimas (che era più matura), decana e kaiser, ho pensato di aggiungere spezie per renderla un po' diversa, e l'obiettivo è stato raggiunto! 


 Ingredienti


1kg di pere mondate

200g di zucchero

1 bustina di pectina 3:1

pimento

cannella

zenzero

noce moscata

3 stelle di anice stellato



Pelare e tagliare le pere, unire zucchero e pectina, mescolare bene.

 Aggiungere 100ml di acqua e cuocere per 10 minuti circa. 

Usare il minipimer così da tritare le pere (qui dipende dai gusti, si può frullare formando una purea o lasciare qualche pezzetto, io preferisco la seconda opzione). 

Rimettere sul fuoco, aggiungere l'anice stellato, portare a bollore e continuare per 2-3 minuti, mescolando. 

Spegnere unire pimento, cannella e zenzero, tutte in polvere (io 1 cucchiaino di caffè), la noce moscata va centellinata perchè si rischia di coprire il tutto (io ho grattugiato circa 1/8 di noce o forse anche meno!). 

Rimettere sul fuoco, portare a bollore per 30 secondi circa.

 Mettere nei vasetti sterilizzati (volendo si può togliere l'anice stellato che visto il colore è facilmente visibile), chiudere con tappi nuovi e girare sottosopra per 15 minuti.

Rigirare e attendere che vadano sottovuoto. Mettere in dispensa al buio. Con queste dosi si preparano 4 vasetti da 25cl.

Ecco le altre proposte:

Catia: Uva sotto grappa 

Daniela: Confettura di fichi e mandorle al brandy  

Franca: Composta di mele cotogne 

Milena: Cipolline in agrodolce della Paoletta   

Serena: Confettura di Albicocche

lunedì 12 settembre 2022

Brioches all'olio


Ricomincia la scuola e come ogni anno si ripropone la problematica "merendina", dite la verità...deve essere comoda, salutare, facilmente digeribile e veloce da assumere...non si può perdere tempo a mangiare durante l'intervallo SI DEVE GIOCARE!

Noi della rubrica Light and tasty, abbiamo pensato a voi, e ci siamo cimentate in questo argomento, sperando di darvi delle proposte o anche solo degli spunti, per rendere meno gravosa la scelta dalla mitica merenda.

Ho provato a preparare queste brioches a cornetto, sfogliando con l'olio per renderli più fragranti e il risultato mi ha sorpreso, sono davvero molto piacevoli. Essendo poi l'impasto neutro, è possibile farcirli con un velo di confettura o di crema alle nocciole, oppure se mettete sopra lo zucchero in granella per farli diventare dei dolcetti sopraffini, ma anche imbottire con una fetta di prosciutto e renderlo un buon "panino" salato.

Inoltre si possono congelare (non farciti, naturalmente), e toglierli dal freezer al mattino alle 7, mettere nello zaino e alle 11 sono pronti per l'assaggio... una vera delizia! 

Con questa dose, avrete merende per 2 settimane! Ma passiamo alla ricetta! 


 Ingredienti per 12 brioches

125 g di farina 0

125g di farina forte 

50 g di zucchero zucchero

5 g di lievito di birra fresco

125 ml di acqua a temperatura ambiente

30 g di olio di riso

3 cucchiai di panna

1/2 cucchiaino di sale

20ml di olio per sfogliare

per spennellare

1 tuorlo

1 cucchiaio di panna 

semi di sesamo, girasole, papavero, granella di zucchero


Inserire nella impastatrice la farina, lo zucchero, il lievito di birra sbriciolato, l’acqua. Iniziare ad impastare a velocità bassa, quando risulta appena incordato unire la panna e quando l'impasto l'ha assorbito aggiungere l'olio, poco alla volta, e il sale.

Continuare ad impastare fino ad ottenere un impasto ben amalgamato ed elastico per circa 10 minuti.  Far lievitare ben coperto fino al raddoppio, ci vorranno circa 2-3 ore. 




Riprendere l’impasto, sgonfiarlo e dividerlo in 5 pezzi. Con l'aiuto della farina, stendere l'impasto formando 5 cerchi di circa 22-24cm di diametro, da sovrapporre spennellando un poco di olio tra uno e l'altro.




Con una rotella tagliapizza dividere l'impasto in 12 spicchi (prima in 4 e poi ogni quarto in 3 parti) e dopo averlo spianato con le mani arrotolarlo formando dei cornetti. 





Adagiarli su una leccarda foderata con carta forno, spennellarli con un tuorlo sbattuto con la panna e cospargerli con zucchero in granella, se li volete cornetti dolci, o con semini vari (io: girasole, sesamo nero e semi di papavero), se li volete salati. Far lievitare un'ora circa, devono quasi raddoppiare.


Cuocere in forno preriscaldato statico a 180C° per circa 15-20 minuti, fino a quando la brioche è bella dorata. Far raffreddare su di una gratella.

Quelle con i semini sono ottime se farcite con una fetta di prosciutto crudo o altro salume.


Ecco le proposte delle altre blogger:


Torta di mele di Carla Emilia  

Focaccia dolce alle noci  di Catia

Muffin con carote e cocco senza lattosio e senza uova   di Daniela

Cestini di frolla ripieni di azzeruole  di Franca

Crostatine di frutta fresca rovesciate  di Milena

Maritozzi nuvola di Serena

lunedì 5 settembre 2022

La farifrittata


Eccoci rientrati dalle ferie!!! 

Si ricomincia, iniziamo a mantenere il blog attivo e soprattutto riprendiamo con questa rubrica, quella del mio cuore: Light and tasty!

Oggi l'argomento sarà: "L'aperitivo" e nostra intenzione è di darvi tante idee sane e gustose da associare ad un bicchiere di vino o un cocktail classico od analcolico.

Ho pensato di proporre la Farifrittata di porri e cipolle, tagliata a cubetti, una ricetta che ho imparato da Catia e  me ne sono innamorata. La preparo spesso, soprattutto quando non c'è mio figlio a cena (ne dovrei fare 2 solo per lui), così questa dose è perfetta per me e mio marito. La cucino così tal quale con qualche foglia di rosmarino tritata per aromatizzarla o con le verdure, qui ho proposto con cipolla, ma è ottima con le patate, gli spinaci, i porri...e poi fate voi a vostro gusto, sarà sicuramente un successo.

Grazie Catia, da te imparo sempre ricette strepitose, semplici da preparare e salutari...sei bravissima!!!



Ingredienti

100g di farina di ceci

200ml di acqua

 1 porro

1 cipolla rossa

3 cucchiai di olio evo

1 pizzico di zucchero

sale



Mettere la farina pesata in una ciotola, allungarla con l'acqua, aggiungendola poco  a poco mescolando con una frusta così da non avere grumi. Mettere un pizzico di sale, mescolare e far riposare in frigo per almeno 1 ora (così da rendere più digeribile la farina di ceci). 

Nel frattempo affettare il porro e la cipolla, passarla in padella con il cucchiaio di olio, aggiustare con sale e zucchero, far passare a fuoco dolce per una ventina di minuti aggiungendo un poco di acqua se fosse necessario. Far raffreddare. 

Unire alla pastella di ceci e mescolare accuratamente.

Versare il resto dell’olio in una padella antiaderente (diam. 24 cm), far scaldare e poi aggiungere il composto, coprire con il coperchio e fare cuocere a fiamma media per qualche minuto, poi abbassare al minimo.

Quando la parte superiore è risulta abbastanza rappresa rappresa girare la farifrittata con l'aiuto di un piatto piano. Rimettere in padella e proseguire la cottura ancora 4-5 minuti.

A questo punto si può servire a spicchi oppure dopo averla tagliata a quadretti e infilzata in piccoli stuzzicadenti con un buon bicchiere di Prosecco!


Ecco le altre proposte:


Spuma di gamberi e baccalà  di Carla Emilia

Cocktail analcolico con sciroppo di sambuco e frutta  di Catia

Mini panzerotti light al forno  di Daniela

Alici “imbottite” di Franca

Millefoglie di pane carasau con salmone e robiola di capra  di Milena

Ceci croccanti al forno di Serena

venerdì 2 settembre 2022

Dolce delle zitelle


Eccoci arrivati a settembre, pronti a ripartire dopo le vacanze?

Noi de L'Italia nel piatto, sì, e lo facciamo in grande, con un argomento golosissimo "I dolci settembrini", dolci della tradizione che presentano ingredienti della stagione in corso... quindi uva, fichi, pesche, more, pere, susine...tutta la frutta che ci dona questo mese magico!

Per l'occasione ho scelto questo dolce, davvero poco conosciuto, il dolce delle zitelle, che ho preparato con le more di rovo raccolte proprio a fine agosto sulle colline piacentine. Infatti questo dolce tipico della Romagna e precisamente di Cervia viene farcito con confettura di more.

Questo dolce viene preparato per la festa dello Sposalizio del Mare, che è una cerimonia che si celebra ogni anno a Cervia nel giorno dell’Ascensione.

Si tratta di una celebrazione dalle origini antichissime, auspicio di serenità e prosperità. Le sue radici, oltre che nel mondo antico, si rintracciano in una festa analoga in uso nella Repubblica di Venezia, fino alla sua caduta nel 1797. Ad istituire lo Sposalizio del Mare cervese fu il cardinale Pietro Barbo, il futuro papa Paolo II, nel 1445. 

Nella lingua locale romagnola è detta la Sénsia, ossia, semplicemente, l’Ascensione.

Durante la Seconda guerra mondiale questa festa è stata sospesa, ma dalla metà del novecento la cadenza è risultata sempre regolare.

Il giorno dell’Ascensione il Vescovo celebra la messa solenne in tarda mattinata, nel pomeriggio si organizza il corteo composto da autorità civili, ecclesiastiche e militari, con l’accompagnamento della banda e degli sbandieratori, che parte alla volta del porto. Qui, a bordo di imbarcazioni, che si dispongono in cerchio a poca distanza dai moli, il vescovo benedice il mare con una antica formula in lingua latina, e lancia in mare l’anello, sul cui lato interno è incisa la data della festa, legato ad un nastro tricolore oppure rosso,  i nuotatori si tuffano per ripescarlo. Secondo la tradizione, l’anello pastorale porterà fortuna per un intero anno a colui che lo avrà ripescato, e proteggerà la sua compagna, se lo terrà al dito. In caso contrario, l’anello non recuperato sarà foriero di sventura per la comunità cervese.

Terminata la cerimonia religiosa, le imbarcazioni fanno rientro al porto, qui il circolo dei pescatori offre una cena a base di pesce azzurro,  con canti e balli di gruppo.

In questo giorno di festa i panifici dalla cittadina producono questo dolce oltre al Pane della Sensia, un pane dalla forma arrotondata che presenta sulla superficie un disegno a croce. 

La ricetta del dolce delle zitelle è stata elaborata dall’IPSSAR, istituto alberghiero cervese, dopo uno studio accurato della cucina del tempo passato in cui si utilizzavano solo prodotti del territorio e distribuita ai panifici e alle pasticcerie  locali.

La ricetta non risulta pubblica, ma in diversi siti era riportata e qui ho cercato di riproporvela:


Ingredienti

200 g marmellata di more

80 g pinoli

300 g pan di Spagna

rosolio 

Crema frangipane:

200 g farina di mandorle

1 uova

100 g zucchero a velo

50 g burro

Pasta frolla 

200g di farina

125 g di burro

1 cucchiaino di lievito

110g di zucchero

vaniglia

1 uovo

1 tuorlo



Preparare la frolla: miscelare farina e burro velocemente con le mani fredde o con i gancio k, unire poi zucchero lievito uova e i semini di vaniglia. Mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo, senza scaldare l'impasto. Avvolgerlo con pellicola e metterlo in freezer per 30 minuti o 1 ora in frigo.

Preparare la crema frangipane miscelando con una forchetta tutti gli ingredienti indicati.

Foderare uno stampo per crostate  diametro 24 cm con carta forno e poi con la pasta frolla.


Stendere un leggero strato di marmellata di more  cospargere con qualche pinolo, coprire con fette di Pan di Spagna (acquistato e poi ritagliato alla misura giusta per entrare nello stampo) e bagnare con uno sciroppo al rosolio.


Stendere un altro strato di marmellata di more.

Coprire con crema frangipane e pinoli, cuocere in forno a 180°C per 35 minuti circa.


Far raffreddare e spolverare con zucchero a velo prima di servire.


Ecco i dolci settembrini delle altre regioni d'Italia:


Valle d’Aosta: Torta di mele valdostana 

Lombardia: I sugoli mantovani al mosto d’uva 

Trentino-Alto Adige: Crostata di mirtilli e more

Friuli Venezia Giulia:Friuli: Sorbetto di susine alla grappa

Veneto:  Schiacciata bavarese con le susine gialle di Lio Piccolo 

Emilia-Romagna: Il dolce delle zitelle 

Liguria:  Crostatine alle pesche  

Toscana: Crostata di susine scosciamonache 

Umbria: Crostata di farro ai fichi e noci 

Marche: Lonzino di fico 

Lazio: Plumcake alle pere 

Abruzzo: Biscotti ripieni ai fichi 

Molise: Piccillati molisani 

Campania: Plumcake con la confettura di uva fragola 

Puglia: Bicchieri di crema con fichi e percoche di Turi                                                                               

Basilicata: Fichi caramellati al vino rosso

Calabria: I‘mpipatiaji 

Sicilia: La Mostarda Siciliana

Sardegna: Cialdina di Seada con mousse di ricotta di pecora, Pompia e pinoli tostati