lunedì 20 gennaio 2025

Insalata di finocchi, kiwi, melagrana e nocciole

 insalata finocchi e kiwi

Il freddo è ormai arrivata e assieme, a braccetto,  un picco di influenza che da anni non si vedeva.

Quindi cerchiamo di aiutare le nostre difese immunitarie, aumentando il consumo di cibi freschi e ricchi di vitamine, il top sarebbero la vitamina C e D. Light and tasty di oggi vuole lasciarvi qualche idea in merito.

Ho pensato ad un'insalata, da preparare al momento, senza il bisogno dei fornelli (così evitando la cottura preserviamo le nostre vitamine), con kiwi e melagrana che oltre ad un tocco di colore aggiunge contrasta l'azione dei radicali liberi.

Le dosi indicate sono per un'insalatona, che potrebbe sostituire un pasto, magari con l'aggiunta di un piccolo panino, mentre con dosi dimezzate potrebbe essere un ottimo contorno.

Ma ora a voi la ricetta!


Ingredienti per 2 persone


2 finocchi

3 kiwi

10 nocciole

melagrana

olio evo

aceto di lamponi

sale e pepe



Lavare accuratamente i finocchi, asciugarli e affettarli con il coltello in spicchi sottili. 

Tostare le nocciole in una larga padella antiaderente ben calda, quando raggiungono il color miele, toglierle dalla padella e passarle su di un piatto, così da bloccare la tostatura ed evitare che si brucino.

Pelare ed affettare i kiwi, che non devono essere troppo maturi.

Posizionare frutta e verdura in piatti individuali, cospargerli con chicchi di melagrana e nocciole tostate tritate grossolanamente.

Condire con olio extravergine di oliva, sale e pepe, a piacere qualche goccia di aceto di lamponi.


Ecco altre ricette ricche di vitamine!


Carla Emilia: Pesce in umido con zucchine e limone   

Catia: Carpaccio di pesce spada al limone e arancia  

Claudia: Fette di tacchino all' arancia 

Daniela: Insalata di rucola, arance e finocchi con olive e noci 

Milena: Dessert di kiwi, crema di ricotta e salsa all’arancia    


giovedì 16 gennaio 2025

Orecchiette pugliesi con cime di rapa e salsiccia

E siamo giunti anche al primo appuntamento dell'anno della rubrica La Pasta è magia, una rubrica "giovane" ma che ci dà tante soddisfazioni, infatti ci permette di scoprire nuove tipologia di paste e di condimenti, di tradizioni lontane o di chef famosi o anche solo "nostre invenzioni" ... che poi diciamolo, queste sono le avventure culinarie che più ci piacciono.

Oggi mi sono concentrata su una pasta della tradizione pugliese "le orecchiette" che non avevo mai assaggiato e tanto meno preparato. Mi sono davvero divertita e il condimento scelto è stato azzeccato!

E' piaciuto proprio a tutti, ma ora devo prepararle anche con le classiche bracioline o anche solo pomodoro e basilico... orecchiette a NOI!


Ingredienti per 4 persone


400g di semola di grano duro 

1 pizzico di sale

200ml di acqua tiepida

250g di salsiccia

1 scalogno

300g di cime di rapa

sale

peperoncino

100ml di vino bianco

olio evo



Fare la fontana con la semola di grano duro, inserire il sale e aggiungere gradatamente l'acqua tiepida iniziando ad impastare, formare un impasto ben omogeneo e non appiccicoso (la dose d'acqua dovrebbe essere giusta, al massimo aggiungere 1 cucchiaio di acqua in più). Mettere sotto una ciotola a riposare per 15 minuti.

Iniziare a formare dei filoncini di pasta dalle dimensioni del vostro mignolo, tagliare poi delle porzioni di circa 1cm e con la punta di un coltello fare uno strascinato, che poi con l'aiuto dell'indice verrà ribaltato sul pollice formando un cappellino (la classica orecchietta!). Lascio qua un filmato molto utile.


Posizionare sul un vassoio e lasciare asciugare 1 notte (almeno io ho fatto così), si possono pure congelare e poi cuocere ancora congelate.

Preparare il sugo: mondare le cime di rapa e scottare in acqua bollente per 4-5 minuti. Scolare e passare in acqua e ghiaccio per mantenere il colore.

Affettare lo scalogno e affettarlo sottilmente, soffriggere con 3 cucchiai di olio , unire la salsiccia sbriciolata e quando risulta rosolata sfumarla con il vino bianco a fuoco alto. Eliminato l'alcol del vino unire le cime di rapa scolate. Salare e aggiungere il peperoncino in polvere.

Far cuocere circa 30 minuti a fuoco basso.


Cuocere in abbondante acqua salata le orecchiette (io le ho cotte per 5-6 minuti), scolarle e saltarle in padella con la salsiccia e le cime di rapa, aggiungere ancora 2 cucchiai di olio così da mantecarle al meglio.

Servire subito.

A piacere cospargere con pecorino o caciocavallo grattugiato. 



Ecco le altre proposte di paste!

Carla Emilia: Pipe alla finanziera  

Daniela: Tagliatelle al farro con crema di barbabietola, feta e noci  

Milena: Garganelli al profumo di mare con ceci neri della Murgia 

Natalia: Laine integrali e ceci


martedì 14 gennaio 2025

Tarte au chocolat di Frederic Cassel

Con confettura di fichi e mandorle


L’autore è Frèdèric Cassel (noto pasticcere della brigata di Hermé) e la sua Tarte è straordinaria. Un guscio croccante, friabile e tanto burroso di pasta frolla sablée alle mandorle a cui si accompagna una farcia morbida, fondente e liscia al palato.

La ricetta l'ho tratta da qui e dal 2015 l'ho fatta e rifatta più volte facendo sempre un ottima figura, ma seguendo la ricetta in tutti i particolari pesando e ripesando gli ingredienti facendo attenzione al tipo di cioccolato fondente (se non fosse  al 70% ma inferiore aumentare il burro...pena la ganache non tiene la forma quando si taglia la fetta!) .

Ho diminuito (mantenendo le proporzioni degli ingredienti) la ganache, in quanto risultava troppa per il guscio, ma il sapore è eccezionale. 

Ho aggiunto negli anni anche delle confetture sul fondo della crostata cotta in bianco, ideali sono quella di fichi e mandorle o di lamponi. E' possibile anche cuocere i lamponi con anice stellato e cannella con zucchero, raffreddare ed usare al posto della confettura... gli aromi si sentiranno e la torta sarà ancor più apprezzata.

Desideravo trascriverla sul blog ed oggi è arrivato il momento! 

con confettura di lamponi

Ingredienti

senza confettura

Pàte sablée

120 g di burro

2 g di sale fino

90 g di zucchero a velo

15 g di farina di mandorle

1 uovo medio

240 g di farina 00

Ganache al cioccolato fondente

210 g di cioccolato fondente al 70%

150 g di panna fresca 

1 cucchiaino di miele

30 g di burro 


 Per la pasta sablée

In una ciotola, mescolare bene il burro a pezzetti con il sale, 60 g di farina, lo zucchero a velo, la farina di mandorle e l'uovo.  Aggiungere poi, la restante farina. Fare una palla e stenderla tra 2 fogli di carta forno fino allo spessore di 3 mm e metterla in freezer per 30 minuti.

Dopo il riposo, foderare lo stampo da crostata (diam 24cm o rettangolare 12x 35cm) dopo averlo imburrato ed infarinato. Mettere in freezer ed accendere il forno a 160°. Appena il forno è a temperatura, punzecchiare il fondo, coprirlo con la carta forno e distribuirci i fagioli o i pesi di ceramica ed infornare per 20 minuti o fino a doratura.

Per la Ganache al cioccolato fondente

Nel frattempo sciogliere il cioccolato a bagno maria o nel micro-onde, scaldare la panna con un cucchiaio di miele. Quando il cioccolato sarà fuso e ben liscio e la panna calda, unirli e mescolare bene con la spatola. Far raffreddare fino a 35° ed unire il burro. Mescolare finché non si è sciolto del tutto.

Appena cotta la frolla, sfornarla e farla scivolare su una gratella per farla raffreddare. Versare la ganache nel guscio (se si versa alla temp. di 30-35°C rimane liscia la superficie!) ed aspettare che raffreddi prima di metterla in frigo.

Varianti: prima della ganache è possibile spalmare la confettura o i lamponi cotti con le spezie sulla frolla, successivamente coprire con la ganache al cioccolato. Mettere in frigo almeno 4 ore.



lunedì 13 gennaio 2025

Torta con frutta fresca e secca

Servita con un cucchiaio di crema inglese

E si riparte con la rubrica Light and tasty per un nuovo anno di ricette piacevoli e gustose con un occhio di riguardo agli ingredienti!
Oggi, che è il primo appuntamento dell'anno, più che un argomento iniziamo con un'esortazione:
NON SPRECARE!
Dovrebbe essere un monito da seguire sempre per evitare lo spreco alimentare, personalmente ho deciso di recuperare la frutta secca presente nel porta frutta dopo le festività natalizie e ho preparato questa torta buonissima per la colazione, ma piacevole anche  a fine pasta magari rendendola più appagante con un cucchiaio di crema inglese o una spruzzata di panna montata.
La ricetta è presa da un gruppo di cucina di Facebook, purtroppo non mi sono segnata il nome (scusate!), era identificata come torta autunnale e l'ho salvata sul telefono, questa attività la faccio spesso quando rimango sorpresa da una foto o da una ricetta.
Ho sostituito solo la farina integrale con quella di grano saraceno che era mezza aperta in dispensa (giusto per evitare gli sprechi!).
Provatela è piacevole, leggermente umida, soffice e croccante (per la presenza della frutta secca) allo stesso tempo, vedrete vi piacerà!


Ingredienti 

250 gr di ricotta

120 gr di farina integrale o di grano saraceno

100 gr di farina 00

100 gr di zucchero di canna

 2 uova

100 ml di olio di riso

50 gr di noci

50 gr di nocciole

50 gr di mandorle

 1 mela

1 pera

1 cucchiaio di zucchero di canna (per la superficie)

1 bustina di lievito in polvere per dolci


Sbucciare la mela e la pera, togliere il torsolo e tagliarle a cubetti. 

Tritare grossolanamente le noci, le nocciole e le mandorle. Tenerne da parte una piccola parte per la decorazione finale della torta. 

Mettere in una ciotola la ricotta e lo zucchero di canna e mescolare con una spatola, unire le uova e mescolare bene.

Aggiungere la farina integrale. la farina 00 e il lievito setacciato e iniziare a mescolare. 

Unire anche l'olio mescolando fino a ottenere un composto sodo e appiccicoso, per ultime aggiungere la mela e la pera a dadini e la frutta secca. 

Mescolare tutto il composto per la torta con una spatola in modo da renderlo omogeneo.

Imburrare o foderare con carta forno una  tortiera a cerniera  da 24 cm di diametro e livellare la superficie, cospargere con la frutta secca tenuta da parte e lo zucchero di canna.

Infornare la torta in forno preriscaldato ventilato a 170 gradi per 50 minuti fino a che la torta sarà cotta anche all'interno facendo la prova stecchino. 

Sfornare la torta e lasciarla raffreddare completamente prima di toglierla dalla teglia.


Ecco le altre proposte  contro lo spreco alimentare:


Carla Emilia: Cipolle allo sciroppo d’acero 

Catia: Panini svuotasacchetti con farina di ceci  

Claudia: Dolce con panettone avanzato e skyr  

Daniela: Risotto con melagrana e scorza di limone 

Milena: Torta salata con scarola, zucca e olive taggiasche