domenica 28 febbraio 2021

Zuppa speziata di pomodori e ceci

Una zuppa speziata piacevole e ristoratrice, per la nostra rubrica Fattoria consapevole e solidale.

Infatti in questo mese trattiamo i legumi ed io inizio con i ceci, che ho iniziato a mangiare "da grande" in quanto a mia madre non piacevano e quindi evitava di cucinarli. Questo ha comportato che li ho assaggiati all'età di 30 anni ed è stato amore incondizionato da subito. 

Ora fanno parte della mia dieta, li uso molto nelle insalate, danno un apporto calorico ridotto ma di qualità, essendo  un alimento proteico.

Oggi presento questa zuppa,  che mi ricorda la Harira marocchina, ma in versione vegana, dove le patate e i ceci possono renderla, volendo, anche più densa (se si passano al minipimer).

E' ottima tiepida ma piacevole anche a temperatura ambiente... va assolutamente provata in estate, magari utilizzando i pomodori freschi del proprio orto! 


Ingredienti per 4 persone

480 pomodori pelati sgocciolati
320g di passata di pomodori
240g di ceci sgocciolati
1 litro di brodo di verdura
2 cipolle
1 carota
1 patata
3 spicchi di aglio
1/2 cucchiaino di cumino
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 pizzichi di spezie (pepe bianco, zenzero in polvere, noce moscata e chiodi di garofano)
1 cucchiaino di zucchero
1 mazzetto di coriandolo fresco
sale e pepe

Sbucciare le cipolle, l'aglio, le carote  e le rape. Affettare le cipolle e tagliare a piccoli cubetti carota, patata e aglio.

In un casseruola scaldare l'olio, rosolare la cipolla e l'aglio, dopo qualche minuti unire le carote e le patate. Cuocere per 4-5 minuti poi aggiungere i pomodori pelati e la passata.

Versare il brodo, aggiustare di sale, di pepe e di zucchero, avvenuto il bollore, cuocere a fuoco basso per circa 30  minuti. Mescolare di tanto in tanto. Frullare con minipimer per avere una texture più densa.

Aggiungere i ceci sgocciolati, aromatizzare con le spezie e il cumino.

Proseguire la cottura per altri 15 minuti.

Versare la zuppa nei piatti di servizio e cospargere con coriandolo tritato.

Con questa ricetta partecipo alla rubrica Fattoria consapevole e solidale

venerdì 26 febbraio 2021

Plumcake alle albicocche e bacche di goji


E con un giorno di anticipo Il Club del 27 si ritrova su questi schermi a promuovere il libro "Fruit Cake" di Jason Schreiber, uno dei più noti e influenti food stylist di New York. L'autore ha voluto ridare lustro ad un tipo di dolce relegato al ruolo di dessert natalizio della tradizione, naturalmente aggiungendo il suo estro creativo, ha infatti variato ingredienti, rivisitato classici, inserito spezie alternative... insomma si è dato da fare ottenendo ottimi risultati. 

Un esempio ne è questo Plumcake, che lui chiama pagnotta per la colazione, un tripudio di profumi e sapori  che lo rende molto particolare e nello stesso tempo piacevole sia con un bel te nero che con la classica tazzona di latte. Ho provato anche  a tostarne una fetta e poi spalmarla di burro... ecco, ci sta, ma si può benissimo evitare, in fondo è già buono anche così, tal quale!

Unico neo è la frutta sia secca che essiccata che tende ad andare a fondo, mi dicono dalla regia che se si congela prima di inserirla nel composto rimane a galla meglio! E' da provare!


Ingredienti

90g di albicocche essiccate
25g di bacche di goji
40ml di rum scuro 
60g di nocciole crude 
50g di burro non salato
10g di cacao amaro in polvere
125g di farina 
1/2 cucchiaino di sale 
3g di lievito in polvere
1 cucchiaino di caffè macinato finemente 
30g di panna acida 
80g di zucchero semolato 
105g di zucchero di canna chiaro
2uova medie
45ml di latte intero

cacao per la teglia
30ml di rum scuro per spennellare



Tagliare a pezzetti le albicocche inserirle in una ciotola con le bacche di goji e il rum così da idratarsi per circa 1 ora.

Preriscaldare il forno a 180 ° C con una griglia in posizione centrale.

Tostare le nocciole in una padella antiaderente ben calda per qualche minuti, poi togliere la pellicina strofinandole con un canovaccio pulito, lasciale riposare per raffreddare.

Spennellare la teglia da 25 x 11cm (oppure usare 22 x 9cm, se volete le fette più alte)  con burro e spolverare con cacao e poi picchiettare l'eccesso.

In una ciotola media, unire la farina, il cacao in polvere, il sale, il lievito e il caffè, miscelare con una frusta questi ingredienti secchi.

In una grande ciotola, sciogliere il burro, unire la panna acida e gli zuccheri, montare con il frullatore per almeno 5 minuti, così da ottenere un composto denso e cremoso, quindi incorporare le uova una alla volta. Unire gli ingredienti secchi e il latte, sempre montando con le fruste. Incorporare la frutta inzuppata e le nocciole tritate grossolanamente a coltello con una spatola.

Inserire l'impasto nella teglia e infornare per circa 40-45 minuti, fare la prova stecchino: s inserito al centro della torta ne esce pulito, allora la cottura è perfetta.

Lasciar raffreddare il plumcake in teglia per 15 minuti prima di sformarle, poi trasferire su una gratella e spennellare con il rum, quindi lasciare raffreddare completamente. 

Servire le fette leggermente tostate con burro per una colazione.

CONSERVAZIONE : Avvolte bene, queste pagnotte si conservano per una settimana a temperatura ambiente o possono essere congelate fino a 3 mesi 

Con questa ricetta partecipo a Il Club del 27

lunedì 22 febbraio 2021

Tortilla chips al forno

Oggi a Light and Tasty proviamo a trattare un argomento "spinoso": gli snack!

Gli snack intesi come spezzafame, quegli alimenti che ti aiutano nei momenti di stress quando ti senti particolarmente nervosa, o anche quando hai bisogno di bloccare lo stimolo della fame momentaneo!

Possono essere dolci o salati, barrette, crackers, frutta secca o disidratata (in questo caso attenti alle calorie!), ma anche bevande sostanziose, come gli smoothie, sempre buoni a qualsiasi ora.

Ho provato a preparare le tortilla chips, le avevo già fatte fritte ed erano state molto apprezzate (qui), ma ci tenevo alla prova in forno, per controllare se fossero comunque croccanti e deliziose.

Hanno superato la prova! Ho utilizzato sia farina di mais gialla che bianca (masa harina), ottime con una spolverata di sale, ma anche solo una aromatizzazione di paprika. Unico neo la conservazione, durano 1-2 giorni al massimo, infatti tendono ad indurirsi troppo e si rischia di dover ricorrere al dentista!

Ah, dimenticavo le ho servite con il Guacamole e ci sta a meraviglia! Vi lascio il link della mia ricetta personalizzata!



Ingredienti
(dose per 2 leccarde da forno)

130g di farina di mais (bianca o gialla)
25g di maizena
80g di farina
1 cucchiaio di olio evo
80-100 ml di acqua
 sale
paprika dolce (a piacere)





Unire la farina di mais (gialla o bianca è indifferente) e di frumento con la maizena, salare con un pizzico, impastare con acqua (la quantità è indicativa!), l'impasto deve risultare morbido. 

Attendere 30 minuti coprendo con pellicola.

Tagliare due sacchetti da freezer, in modo da avere due fogli di plastica, inserire tra i due una pallina di pasta e con il mattarello assottigliare il più possibile.

Con una forma tagliare un cerchio e poi con la rotella della pizza dividere in 4 o 8 formando dei triangolini.

Preriscaldare il forno a 180°C, ventilato.

Foderare due teglie con la carta da forno. Collocare i triangoli sulle piastre da forno, avendo cura di non romperli, spennellandoli con l'olio da entrambi i lati. Salare in superficie leggermente e/o aromatizzare a piacere.

Cuocere a 180°C per circa 10-12 minuti, o fino a quando risulteranno croccanti. 


Ecco le altre proposte sfiziose!!!


Girelle alle olive di Carla Emilia  

Barrette di frolla sbriciolata di Catia

Biscotti salati con fiocchi di avena e semi di Daniela 

Tarallini al vino bianco di Flavia

Pane alla carruba di Franca

Barrette snack con avena e frutta secca di Mary

Paesaggio di frutta per bambini  di Milena 

martedì 16 febbraio 2021

Marmellata di mandarini

I mandarini sono la mia passione, hanno un profumo unico  e un sapore particolare, unico neo i semi!

Ogni anno in questo periodo mi organizzo per l'acquisto di mandarini siciliani, in particolar modo i mandarini tardivi IGP di Ciaculli, una frazione di Palermo, dove viene coltivato.  E' un prodotto inserito fra i presidii Arca del Gusto di Slow Food ed il termine tardivo sta ad indicare che la sua produzione avviene in ritardo rispetto a quella degli altri agrumi congeneri. Il frutto è una varietà endemica e non è realizzato da innesti o da operazioni di ingegneria genetica. Possiede un forte aroma, un elevato contenuto zuccherino ed ha la buccia molto sottile. La produzione è limitata a circa 200 ettari facenti capo a piccoli proprietari riuniti in un consorzio.

Quest'anno ho voluto provare a preparare la marmellata, ne ho fatto solo 2 kg, perchè è un po' laborioso, ma la prossima settimana mi rimetto all'opera!


Ecco la mia ricetta



Ingredienti

2kg di mandarini di Ciaculli (con buccia edibile)
600g di zucchero
1 limone non trattato







Lavare accuratamente i mandarini, togliere la buccia e conservarne la metà.
Eliminare le pellicine bianche da ogni spicchio, poi togliendo i semi e mantenendoli da parte,  raccogliere il succo in una ciotola che esce durante il taglio.

Mettere la polpa in una pentola bassa e larga con fondo spesso, aggiungere lo zucchero, il succo e la buccia del limone grattugiato.

Riunire una manciata di semini in una pezzuola di mussola, legarla ed unire alla polpa (i semi contengono pectina e in questo modo possono liberarla nella marmellata).

Mettere sul fuoco basso, portare a bollore. Nel frattempo tagliare le bucce a filetti sottili e sbianchirli in acqua bollente: far bollire l'acqua unire i filetti di buccia, cuocere 3-4 minuti, scolarli e ripetere l'operazione ancora 2 volte (3 in tutto!).

Dopo aver cotto la polpa per circa 30 minuti, togliere dal fuoco, frullare con minipimer e poi unire le bucce sbianchite. Valutare la densità con la prova piattino: mettere una goccia di marmellata su un piatto piano lasciar raffreddare e poi mettere in verticale il piatto per vedere se la goccia si muove. 

Se non si muove è possibile mettere subito, quando è bollente, in vasi puliti e sterilizzati, chiudere con tappi ermetici nuovi e capovolgere per 10 minuti. Rigirare il vasetto e attendere che si raffreddi, controllare che i tappi siano sotto vuoto. Se ne formeranno solo 2 da 250ml.


lunedì 15 febbraio 2021

Crema di sedano rapa con crostini ai porri


Ieri l'altro qui è nevicato, niente di importante solo qualche cm, giusto per imbiancare i tetti, ma il freddo si è sentito, eccome! E' da un paio di giorni che mattina e sera la temperatura scende sotto zero e al sud so che la neve ha fatto capolino.

Quindi  perchè non proporre creme, zuppe, vellutate, passati che sono una vera passione per l'inverno ancora in corso? Da qui l'argomento di oggi di Light and Tasty, sperando di fare cosa gradita... ecco a voi una carrellata di comfort food nel vero senso della parola! 


Ingredienti

per 2 persone

40 ml di olio evo
4 porri medi
3 spicchi d'aglio 
1 grande sedano rapa
2 patate medie
500 ml di brodo vegetale
500 ml di latte intero
4 fette di pane
Mostarda di Digione 
50 g di Gruyère 
Erba cipollina 
Sale e pepe



Scaldare l'olio in una grande casseruola con un coperchio, aggiungere i porri, affettati e farli rosolare per 10-12 minuti fino a quando sono morbidi e dolci.

 Mettere da parte metà dei porri.

Aggiungere l'aglio tritato, mescolando e facendo attenzione che non bruci (toglierlo se indigesto), unire poi le patate tagliate a cubetti e il sedano rapa a pezzetti il brodo e il latte. Portare ad ebollizione e cuocere per una ventina di minuti a fuoco basso e coperto.

Aggiustare di sale e pepe, passare con un frullatore ad immersione così formare una crema morbida e vellutata.

Riscaldare una griglia, tostare il pane, spalmare ogni fetta con un poco di mostarda di Digione, ricoprire di porri passati (quelli tenuti in disparte), cospargere poi di Gruyère grattugiata.

Cuocere sotto la griglia per 5-7 minuti fino a quando il formaggio è sciolto.

Servire la crema tiepida  con i crostini ben caldi e dopo aver decorato con erba cipollina.

Ecco delle idee da provare!!!

Zuppa di lenticchie  di Carla Emilia

Minestra di farro con cavolo nero e patate di Daniela 

Zuppa Thai con gamberi e latte di cocco di Flavia

Crema di ceci neri e gamberi  di Franca

Vellutata di carote e patate  di Mary

Zuppa di pollo e spinaci  di Milena


venerdì 12 febbraio 2021

Tortelli sfogliati di Carnevale



Siamo nel pieno del periodo di Carnevale, anche se risulta sotto tono visto la mancanza di festeggiamenti causa Covid, almeno in cucina cerchiamo di mantenere le vecchie e buone usanze!

Quest'anno ho voluto preparare i tortelli sfogliati, un classico dolce carnevalesco tipico della zona di Busseto, e molto amato da mia madre. Ricordo quando era piccola andava ad acquistarli in una pasticceria specifica in città, perchè ne era decisamente ghiotta e poi si giustificava -non sono fritti e quindi non fanno male!-.

Insomma,  ci ho voluto provare, utilizzando pasta sfoglia acquistata, e nonostante ciò sono stata soddisfatta del risultato...assolutamente da rifare!!!


Ingredienti

per 20 tortelli

2 rotoli di pasta sfoglia rettangolare
1 albume
zucchero a velo 
Per il ripieno:
2 cucchiai di confettura di marroni
100g di amaretti
2 cucchiai di cacao amaro
1 cucchiaio di confettura di prugne
100g di mostarda di cremona
1 cucchiaio di rum (al bisogno)




Tritare la mostarda a cubetti molto fini, aggiungere gli amaretti tritati e le confetture, mescolare accuratamente e aggiungere il cacao, se risultasse troppo asciutto aggiungere 1 cucchiaio di rum.

Srotolare la sfoglia tagliare rettangoli da 10 cm x 15 cm, mettere una noce di ripieno. 

Spennellare con l'albume (così si sigilla al meglio) il perimetro del rettangolo, richiudere il tortello con le dita facendo uscire l'aria.

Posizionare i tortelli sulla teglia rivestita di carta forno, mantenendo la chiusura verso il fondo della leccarda. Raffreddare in frigorifero.

Accendere il forno a 180°C (funzione ventilato), quando a temperatura, infornare con il taglio del tortello era rivolto verso il ventilatore per facilitare l'apertura. Cuocere per 10-14 minuti.

Lasciare raffreddare e poi spolverizzare con zucchero a velo.

lunedì 8 febbraio 2021

Crema di cavolfiore alla curcuma con pop corn alla paprika e semi di lino



Qualche settimana fa ho acquistato l'ennesima rivista di cucina, e proprio qui ho trovato l'dea dei pop corn aromatizzati serviti con una crema di verdure, l'idea mi piacque subito e così eccomi a presentarvela, dopo avergli abbinato il cavolfiore e i semi di lino.
Ma andiamo con ordine, oggi si parlerà di semi, quegli alimenti ricchissimi di micronutrienti ad altissimo valore nutrizionale. 
Qualcuno li chiama smart food proprio per i loro poteri benefici sul nostro organismo, perché riducono il livello del colesterolo nel sangue, sono ricchi di antiossidanti e perché presentano spiccate proprietà anti-infiammatorie. 
I semi di lino in particolar modo hanno un contenuto alto di minerali (in particolare fosforo, rame, magnesio e manganese), di proteine (20%) e lipidi (40%) tra cui gli acidi grassi polinsaturi, capostipiti degli Omega 3 e Omega 6, ma soprattutto la presenza di mucillagini. Sono insapori e per questo possono essere adattati ai dolci e alle preparazioni salate senza alterare il gusto, ma aggiungendo solo le loro magiche proprietà! Impariamo ad utilizzare i semi in cucina per aggiungere gusto e benessere ai piatti.



Ingredienti 
per 4 persone

1 cavolfiore medio
1 scalogno
2 patate
100ml di latte
curcuma
mais da pop corn
paprika dolce
olio evo
sale
semi di lino



Lavare ed affettare il cavolfiore, pelare le patate e tagliarle a cubetti. 
Saldare due cucchiai di olio, aggiungere lo scalogno tritato e poi aggiungere il cavolfiore e le patate, coprire con acqua e  cuocerle in acqua per circa 20 minuti.

Nel frattempo utilizzando una pentola con coperchio, scaldare un cucchiaio di olio, e poi aggiungere il mais per pop corn, chiudere con coperchio e attendere che scoppiettino, scrollando un poco la pentola. Appena terminato, mettere in un contenitore e condirli con paprika dolce e sale.

Quando le verdure risulteranno morbide infilzandole con una forchetta, aggiungere 100ml di latte e la curcuma, portare a bollore e spegnere il fuoco. Frullare con il frullino ad immersione.

Servire nei piatti fondi la crema di cavolfiore, dopo aver aggiunto i pop corn e i semi di lino.


Ecco le altre proposte:


giovedì 4 febbraio 2021

Nodini di farina di farro integrale e ricotta


Avevo visto questi nodini già diverse volte, ma proprio pochi giorni fa in questo post li ho ritrovati e con un impasto davvero interessante con l'aggiunta di ricotta, doppia ragione per provarli. Così con qualche variazione e una farina di farro integrale, macinata a pietra e super profumata, ho osato provarci.

Questo è una ricetta utile per la partecipazione alla rubrica Fattoria consapevole e solidale (qui si descrive il progetto), questa farina è una miniera di vitamine e di sali minerali, ma povera di grassi. Il farro integrale, inoltre, presenta un contenuto di fibre più elevato rispetto al farro perlato, il che lo rende ancora più pregiato. 

Grazie a Natalia, una bella ricetta! 


Ingredienti
per 10 panini

500 g di farina di farro integrale
150 g di ricotta fresca
250 ml di acqua circa
1 cucchiaino di miele
1 cucchiaino di sale fino
10 g di lievito di birra fresco 
2 cucchiai di olio evo
20ml di latte 
sesamo


Versare la farina nella ciotola dell'impastatrice, sbriciolare il lievito e aggiungere  la ricotta, il miele, 100 ml di acqua, iniziare ad impastare e inserite poco alla volta l'acqua nel composto fino ad ottenere un impasto morbido (le indicazioni sono abbastanza precise, ma non possono essere ideali per tutte le farine, dipende dal loro grado di assorbimento). Quando risulterà bene incordata unire il sale.

Lasciare lavorare la macchina fino a ottenere un impasto omogeno ed elastico, dopo aver impastato a  foglia proseguire con il gancio per 4-5 minuti. Trasferire l'impasto in una ciotola unta con olio, coprire e lasciare lievitare fino a che triplica di volume (io ho preferito 1 notte in frigorifero).  

Il giorno successivo si toglie dal frigo per 2 ore l'impasto e poi si divide in tanti bocconcini da 90g di peso (erano 10 pezzi), formare dei salsicciotti della lunghezza di circa 15-20cm con ogni pezzo, che poi vengono annotati.

Posizionare i nodini su una teglia rivestita di carta forno e lasciar lievitare fino al raddoppio, circa 1 ora.

Spennellare con latte e  cospargere con sesamo. Infornare i nodini a forno già caldo ( 220 °C) per circa 15-18 minuti o comunque finché  diventano dorati. 

Con questa ricetta partecipo alla rubrica Fattoria consapevole e solidale

martedì 2 febbraio 2021

Filetto di maiale con Coppa Piacentina Dop e albicocche essiccate


Oggi a  L'Italia nel piatto si parla di Salumi ed insaccati regionali.
La tradizione di questi prodotti nasce dalla necessità di conservare nel tempo le carni animali, essendo un bene facilmente deperibile e non potendo contare su frigoriferi o congelatori, si siano sviluppate tecniche di conservazione tramandate di generazione in generazione, basate sulla salagione, essiccatura e stagionatura. Da Nord a Sud, ogni regione ha espresso al meglio l'arte norcina a seconda delle risorse tipiche della zona, caratterizzando i diversi prodotti con l’aromatizzazione con vino, spezie, aglio, con l'affumicatura a seconda di cosa si aveva a disposizione.

Per l'Emilia - Romagna ho pensato di presentare un salume poco conosciuto, purtroppo, la coppa piacentina DOP, un salume che viene ricavato da un pezzo fresco, un muscolo cervicale del suino, che dopo salatura a secco e massaggiatura manuale o in zangola  viene raffreddata per 7 gg in cella frigorifera.
Viene poi rivestita con diagramma parietale suino e asciugata, dopo foratura, per 7 giorni circa. Viene poi stagionata per un periodo minimo di 6 mesi.
Alla degustazione si nota il colore che deve essere di un rosso rubino, con parti grasse bianche rosate, con un buon rapporto di grasso, che ci consente di sentire in bocca la morbidezza., il profumo delle spezie deve sentirsi ma non essere invadente, all'assaggio  deve risultare  "scioglievole", dolce e leggermente aromatica.
E' ideale per la preparazione di panini superimbottiti, ma anche per un antipasto con il famoso gnocco fritto o con la mitica giardiniera, insomma una vera prelibatezza.
Ho utilizzato questo nostro salume per preparare un piatto un po' diverso, un filetto farcito, l'idea l'ho avuta chiacchierando in un gruppo di cucina con una cara amica Giuly e con qualche mia variazione ecco la ricetta!


Filetto di maiale con Coppa Piacentina Dop e albicocche essiccate

Ingredienti
per 4 persone

1 filetto di maiale 
6 albicocche essiccate
6 fette di coppa piacentina dop
2 cucchiai di farina
burro
olio
un bicchiere di vino bianco
50ml di brodo vegetale
sale e pepe




Preparare la carne, mondandola all'esterno dal grasso in eccesso, incidere poi la polpa con un coltello affilato nel senso della lunghezza, fino ad arrivare a metà  dello spessore della carne. 

Aprire il filetto a libro. Salare e pepare poi disporre le albicocche, dopo averle avvolte in una fetta sottile di coppa, in fila nella fenditura.
Coppa DOP Piacentina affettata

Richiudere il filetto, premere con le mani per compattare bene la carne e legare con spago da cucina.
Salare l'esterno della carne e rotolarla nella farina.

Scaldare due cucchiai di olio evo e una noce di burro, in una pentola a fondo spesso. Rosolare a fuoco alto il filetto da tutte le parti, sfumare con il vino bianco.

Chiudere con coperchio, abbassare la fiamma e proseguire la cottura per circa 20-25 minuti. 

Togliere dalla pentola la cerne avvolgerla in alluminio e deglassare il fondo di cottura con un poco di brodo vegetale, così da formare una salsina.

Servire su un letto di purè di patate, nappando con la salsa.



Ecco le proposte delle altre regioni d'Italia





Trentino-Alto Adige: Mortandela con tortel di patate















lunedì 1 febbraio 2021

Patate "duchesse"


Oggi a Light and Tasty si parla di patate, un alimento poco indicato per la dieta ipocaloriche classiche essendo molto ricche di carboidrati, ultimamente però  studi specifici hanno definito che con le giuste cotture e/o i dovuti abbinamenti possono essere consumate.

Pare che le patate bollite, a parità di calorie, hanno un indice di sazietà molto alto, che supera di circa tre volte quello del pane. Il segreto è lasciarle raffreddare prima di portarle in tavola (l’indice glicemico si riduce) e abbinarle a una porzione di proteine, che rende il piatto equilibrato nei nutrienti. Oggi quindi parliamo di questo tubero ed io in particolare vi indico questa ricetta anni 80 (lo so!!), ma che mi ha salvato in tanti pranzi con gli amici, perchè sono veloci e semplici e si possono preparare in anticipo, e dar un'ultima scaldata con il microonde, senza perdere in bontà!

Le Patate duchessa o "duchesse" (Pommes duchesse) sono un contorno coreografico e sfizioso tipico della cucina francese! Si tratta di piccoli ciuffi dalla forma elicoidale a base di patate lesse,  realizzati in sac à poche con bocchetta a stella. Sono leggermente croccanti fuori, morbide dentro e saporite, ma passiamo alla ricetta!



Ingredienti
per 6 persone

300g di patate 
1 tuorlo 
20g di burro morbido
120ml di latte
20 g di parmigiano grattugiato
1 pizzico di sale
1 pizzico di noce moscata



Lavare e sbucciare le patate.
Preparare un purè, e aggiungere tutti gli ingredienti, formaggio burro noce moscata, mescolare bene.

Io uso il bimby, mettendo la farfalla nel boccale, affetto le patate con la mandolina, aggiungo il latte e il sale. Azione a vel. 2 100°C per 25 minuti, poi aggiungo il burro e manteco il purè a vel 4 per 30-40 sec. 
A questo punto unisco il formaggio, la noce moscata (a piacere) e miscelo a vel 4 per 30 sec. circa.
Tolgo dal boccale, lascio raffreddare.

Mettere tutto nel sac a poche con bocchetta  a stella e formare delle rosette sulla leccarda del forno foderata con la carta apposita.
Cuocere in forno già caldo  per 12-15 minuti  a 180°C  con una funzione ventilata più grill.
Quando si vedranno le  punte colorite allora si potrà sfornare.

Ecco le altre proposte:


Polpette di patate di Carla Emilia