martedì 31 dicembre 2013

AUGURI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Buon 2014!
Che sia un anno colmo di gioia, pace, serenità per tutti!!!

foto dal web!
Vi auguro che accada tutto quello che voi desiderate e .....
buoni festeggiamenti!!!

lunedì 30 dicembre 2013

Swedish Cinnamon Rolls

L'iniziativa Recake, mi sembra troppo carina, una bella idea per provare o reinventare ricette speciali.
Speciali infatti sono le ricette che le organizzatrici propongono, sempre una meglio dell'altra, è dal primo appuntamento con la treccia lievitata che voglio partecipare, ma non sono mai riuscita, anche perchè negli ultimi mesi ho avuto diversi piccoli problemi di lavoro e di salute, ma questa volta volevo assolutamente partecipare. Questi dolcetti sono tra i miei preferiti e l'idea di provarli con il lievito madre mi stuzzicava parecchio. Domenica mattina avevo avanzato, dalla preparazione del pane, proprio un quantitativo di pasta madre ideale all'uso e così dopo aver letto e riletto mi sono buttata.
Un "tuffo" ottimo!!! Risultato Speciale! Unico rimpianto aver utilizzato i pirottini di carta per la seconda lievitazione, infatti la carta si è attaccata al dolcetto e non è stato facile doverla togliere prima di assaporarli...
Quindi, un grazie di cuore per la splendida ricetta a Miria, Sissisima, Sara ed Elisa!!!


Ingredienti (per 8 pezzi)

120 g di lievito madre rinfrescato la sera prima
50 ml di latte
100 g di farina per pizza
30 g di zucchero
35 g  di burro
2 bacche di cardamomo
un pizzico di sale
Per la farcitura:
30 g di burro morbido
25 g di zucchero
cannella in polvere

latte per spennellare
granella di zucchero



Impastare il lievito madre con la farina, lo zucchero, il latte a temperatura ambiente, il sale e il contenuto di due bacche di cardamomo.

Per ultimo dopo aver incordato l'impasto aggiungere il burro a temperatura ambiente.

Lasciare lievitare fino al raddoppio del volume (per me 8 ore) in luogo riparato coperto da pellicola per alimenti.

Preparare la farcitura montando il burro a temperatura ambiente con lo zucchero, per ultimo aggiungere la cannella in polvere nella quantità che preferite.

Prendere l'impasto, appiattirlo formando un rettangolo, spalmare la farcitura e poi arrotolare.

Tagliare tante fette dello spessore di circa 2 cm e disporli in pirottini di carta da muffin.

Lasciare lievitare ancora 1,5 ore, spennellare poi con latte e spolverizzare con zucchero in granella.

Cuocere a forno caldo a 180°C per 13 minuti, funzione lievitati.



Lasciare raffreddare prima di servirli, con dell'ottimo te o anche con una tazza di latte bianco!!!

Buona merenda o buona colazione!!!!









Con questa ricetta partecipo all'iniziativa Re-Cake wants you!

Il mio primo Pandoro

Quest'anno ho provato per la prima volta a preparare il pandoro, non ci crederete ma ho subito avuto un buon risultato, tanto che mi sono esaltata e avevo deciso di proseguire nella produzione.
Ma poi non sono riuscita a trovare lo stampo giusto, il mio negozio di casalinghi ne era rimasto sprovvisto, così mi sono un poco raffreddata, non è male nemmeno nello stampo da budino, però in realtà non è così carino....
In ogni caso ho voluto prendere nota e scrivere tutti i passaggi in ordine  preciso (almeno lo spero!!!), così quando lo riproverò avrò tutto ben chiaro... ci si prova!!!
Questa ricetta l'ho tratta dal blog Profumo di lievito, con minime variazioni, il mio guru è lui, Adriano!!!
Grazie!



Ingredienti (stampo da budino- da 250g)

Poolish
75ml di acqua
33g di farina di forza
3g di lievito di birra
1/2 bacca di vaniglia

Biga
10g di lievito di birra
40g di acqua
80g di farina di forza
1 tuorlo

1° Impasto
75g di farina di forza
1 tuorlo
70g di zucchero
40g di burro a pomata

Emulsione
50g di burro a pomata
25ml di panna
40g di cioccolato bianco

2° Impasto
50ml di panna
1 albume
110g di farina di forza
1 tuorlo + 5,5 g di sale
1 tuorlo + 70g di zucchero
40g di burro a pomata


Alla sera si prepara il poolish con gli ingredienti indicati, miscelare molto bene e far riposare in frigo per una notte (12 ore), coperto con pellicola per alimenti.

Al mattino togliere dal frigo il poolish e mentre torna a temperatura ambiente.
Impastare la biga con gli ingredienti indicati e attendere il raddoppio del suo volume (1 ora circa).
Unire la biga con il poolish.
Attendere ancora 1/2 ora.

A questo punto iniziare con il primo impasto: alla biga+poolish aggiungere la farina miscelare (con bimby miscelare a vel 2 per 30 sec e poi 3 minuti di spiga).
Inserire il tuorlo e lo zucchero, impastare (con bimby: miscelare 2 minuti a vel 1 e poi a spiga per 2 minuti), Incorporare il burro a pomata (con bimby: miscelare 2 minuti a vel 1 e poi a spiga per 2 minuti).
Attendere il raddoppio che deve avvenire a 26°C, circa 2 ore.

Preparare l'emulsione aromatica: tritare il cioccolato e scioglierlo al microonde con la panna e il burro, mescolare bene e far attenzione a non scaldare troppo. Lasciarla a parte a temperatura ambiente.

All'impasto lievitato aggiungere gli ingredienti del secondo impasto seguendo l'ordine: la panna, l'albume, la farina a questo punto impastare (con bimby: miscelare 2 minuti a vel 1 e poi a spiga per 3 minuti).
Inserire il tuorlo con il sale (dopo averli sbattuti con una forchetta), impastare (con bimby: miscelare 2 minuti a vel 1 e poi a spiga per 3 minuti); unire il tuorlo e lo zucchero e poi mentre si impasta aggiungere poco alla volta l'emulsione (con Bimby: miscelare a spiga per 5 minuti), solo alla fine il burro dopo che l'impasto è ben incordato. Far riposare per 30 minuti.

Fare le pieghe di rinforzo: uso il sistema di piegatura serrata per infittire l'alveolatura.
Prendere l'impasto e e premere per far uscire l'aria, tirare i lembi di destra a destra, allungarli e portarli al centro, lo stesso fare in alto, a sinistra e in basso (qui sono spiegate bene!!!).
Girare l'impasto ed inserirlo nello stampo (che dovrà essere ben imburrato, ma non infarinato!).
Attendere che lieviti fino al bordo (circa 2 ore).

Cuocere in forno ben caldo, 170°C per 30 minuti circa (prova stecchino o con sonda a 96°C).
Far raffreddare prima di sfornare.

Con questa ricetta partecipo a Panissimo, l'iniziativa di Sandra e di Barbara del blog Bread e companatico

domenica 29 dicembre 2013

Weißwurst mit Sauerkraut, kartoffeln und senf - Wurstel con vitello, accompagnati da crauti, patate e senape

Tutte le volte che sono stata in Germania, i wurstel mi hanno sempre accompagnato!!!
Li ho assaggiati di suino, di vitello, di carni miste.... erano sempre presenti: in Hotel al mattino, cena di sera , al ristorante, ma anche per strada o sulle gare di moto.
Infatti, oltre ad essere un piatto tipico, lo possiamo considerare il vero street food tedesco!
L'ho trovato spesso servito in vassoi di cartone con una carta oleata, utile a rendere impermeabile la carta, con senape e ketchup, oltre a patate fritte o arrosto; il wurstel è quasi sempre cotto in acqua, ma si può trovare anche alla griglia (io lo preferisco!). 
Per questo ho voluto riproporlo per questa tappa, cercando per mare e per terra il wurstel bianco (questo in particolare è di carne mista vitello e suino), decisamente più particolare. 
Anche i crauti presenti nella ricetta devono essere citati: non sono altro che una preparazione a base di cavolo cappuccio,non sono i veri crauti!
I veri sauerkraut, in Germania, vengono preparati attraverso una fermentazione lattica controllata con l'aggiunta di sale; questo procedimento era usato come metodo di conservazione.
Il gusto dell'ortaggio viene modificato dalla procedura, infatti lo rende più aspro e acido anche se è proprio questa caratteristica acidità che favorisce la digestione. 
I miei sono homemade, a base di vino bianco e ben cotti, con l'aggiunta di cumino; è il vino che  rende li rende simili a quelli fermentati.
In ogni caso, se volete, potete acquistarli anche al supermercato in scatola già pronti.
Ed ora assaggiamo il tutto, senza dimenticarci di accompagnarlo con un buon boccale di birra... la bevanda tedesca per antonomasia!!!


Ingredienti per 4 persone
4 wurstel bianchi
4 patate
1/4 di cavolo cappuccio
1 bicchiere di vino bianco
olio evo
1/2 cipolla
cumino
senape

Pelare le patate e tagliarle a fette spesse circa 1 cm, cuocerle a vapore  (bimby: inserire 1 l di acqua nel boccale, impostare varoma per 20 minuti, vel 1 ).
In una padella antiaderente scaldare due cucchiai di olio, posizionare le patate senza sovrapporle, cuocere a fuoco alto in modo da rosolarle e formare la crosticina da entrambi i lati. Aggiustare di sale.

Tagliare il cavolo cappuccio a listarelle sottili.In una padella con un paio di cucchiai di olio, rosolare la cipolla affettata, aggiungere il cavolo. Dopo aver rosolato, sfumare con il vino, aggiustare di sale e continuare la cottura per un'oretta, con coperchio, mettere acqua, se necessario.

Far bollire 1 litro di acqua in una pentola capiente, al bollore inserire i wurstel e spegnere il fuoco.
Attendere 10 minuti prima di servirli.

Impiattare i wurtel con il cavolo cappuccio cotto in vino bianco (in modo da renderlo molto simile ai crauti: cavolo sottoposto a fermentazione lattica naturale) spolverizzato con semi di cumino, patate rosolate e senape.


Con questa ricetta partecipo all'iniziativa Abbecedario culinario della Comunità Europea che per le ricette tedesche  è ospitato da Simona del blog Briciole


venerdì 27 dicembre 2013

Cioccolatini di riso soffiato

Vi ricordate i cioccorì? 
Da piccola era la mia merenda preferita...
Per chi non li conoscesse, i cioccorì erano delle barrette di cioccolato e riso soffiato, che si vendevano nelle panetterie o nei negozietti di alimentari.
Quanto tempo è passato!!! Non so dalle vostre parti, ma qua nel mio paese ormai  non ce ne sono quasi più.... sono rimaste un paio di salumerie che tengono ottimi prodotti, esclusivamente di nicchia, e certo il vecchio cioccorì non fa parte di questa categoria!!
Quindi, se vi viene "la" voglia e avete nostalgia dei tempi passati, vi lascio questa mia ricetta con la quale, nel giro di pochi minuti, riuscirete ad appagare il vostro desiderio segreto (intendevo il cioccorì, cosa stavate pensando!!!!).



Ingredienti
50g di cioccolato fondente
25g di cioccolato bianco
120g di riso soffiato al cioccolato

Tritare il cioccolato a piccoli pezzi, inserirli in una ciotola.
Sciogliere il cioccolato con il microonde: è sufficiente impostare per 2-3 volte 40 sec a 650 watt di potenza e mescolare tra un riscaldamento e l'altro, facendo attenzione a non bruciare il prodotto.

Altra possibilità è sciogliere a bagnomaria (utilizzare una pentola più grande della ciotola in cui è presente il cioccolato, mettere nella pentola dell'acqua a circa 80°C, mescolare il cioccolato facendo attenzione a non far entrare acqua nella ciotola).

Quando ben sciolto unire il riso soffiato, mescolare in modo che ogni chicco sia ben ricoperto di cioccolato.
Con l'aiuto di un cucchiaino formare piccoli mucchietti di riso al cioccolato e inserirli in pirottini di carta.
Far raffreddare a temperatura ambiente per circa 30-45 minuti prima di servire.


Con questa ricetta, assolutamente priva di glutine, partecipo all'iniziativa 100% Gluten Free (fri)Day...qui trovate come poter partecipare...al prossimo venerdì allora!!!

martedì 24 dicembre 2013

Buon Natale!

Natività in esposizione  a  Palazzo Farnese - Piacenza  (2011)

lunedì 23 dicembre 2013

Rosa di Salmone

Oggi è l'antivigilia di Natale, so che siamo tutti di corsa, impegnatissimi in cucina o nelle ultime spese natalizie, ma la rubrica Light e Tasty, non ci abbandona!!!
E proprio per uniformarci al clima natalizio e ai cenoni della vigilia, abbiamo scelto, come ingrediente della settimana, IL SALMONE!
Per l'occasione ho voluto preparare un antipasto un po' particolare, non è di mia invenzione, ma ho preso spunto dal nuovo numero della rivista Taste & More; mi ha subito colpito...e affondato e ho dovuto provarlo.
Ho sostituito il philadelphia alla mozzarella di bufala, che era presente nell'originale, per dare un tocco cremoso al piatto ....e poi la mozzarella di bufala lascia sempre quella antipatica acquetta!!! grrr!
Importante invece è il sale utilizzato, quello dell'Himalaya, non uno qualsiasi, un sale fossile che esalta il sapore delle pietanze senza coprirle, inoltre è ricchissimo di ferro!
Provate questo antipasto, si prepara in 5 minuti, è ottimo al palato, ha poche calorie  e fa la sia porca figura!!! Non credete?



Ingredienti per 1 persona (kcal 165)
150g di mango fresco
35ml di acqua
35ml di salmone affumicato
15g di philadelphia light
sale rosa dell'Himalaya

Pelare e mondare il mango, frullare con l'acqua fino ad ottenere un composto cremoso.

Tagliare il salmone a striscioline di diverse lunghezze ma di larghezza 1-2 cm.

Posizionare la crema al mango sul fondo del piatto, disegnare una rosa con le strisce di salmone, aggiungere una noce di philadelphia al centro e cospargere con qualche fiocco di sale rosa dell' Himalaya.

Servire subito.

Ed ora vediamo che cosa ci suggeriscono le mie compagne d'avventura....

Yrma: Pancakes delle feste al grano saraceno con salmone affumicato del blog A fiamma dolce

Cinzia: Salmone con semi di sesamo del blog Cinzia ai fornelli

Eva: Penne zucca e salmone del blog In cucina da Eva 

Carla Emilia: Salmone alla griglia con salsa ai peperoni rossi del blog Un'arbanella di basilico           

Tania: Salmone al salmoriglio del blog Cucina che ti passa

sabato 21 dicembre 2013

Lebkuchen a modo mio - Biscotti tedeschi alle spezie

I lebkuchen sono i classici biscotti speziati natalizi dei paesi di lingua tedesca, Germania, in testa , ma anche Austria,  Ungheria, Danimarca.
Ce ne sono di tanti tipi diversi, più o meno speziati, con o senza il cacao nell'impasto, alcuni presentano la copertura di cioccolato, altri glassa di zucchero, tutti però presentano nell'impasto frutta secca e spezie!
Quando vado ai mercatini di Natale in Alto Adige, purtroppo non molto spesso, non posso evitare di comprarli, mi sembrano i veri biscotti delle feste natalizie!
Ho provato a riprodurli, elaborando una mia ricetta, presa da tante ricette diverse ....ecco il risultato, che mi ha veramente convinto!!





























Ingredienti (per 60 biscotti diam 5cm)
350g di farina00
150g di farina di mandorle 
4 cucchiai di cacao amaro in polvere
1 uovo intero
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere 
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di noce moscata in polvere
 100g di burro
180g di  miele millefiori
120g di zucchero a velo
1/2 bustina di lievito per dolci
cucchiai di latte 
100g di cioccolato fondente 


Setacciate la farina, il lievito, il cacao e le spezie, questo eviterà che il cacao formi dei grumi nell'impasto; aggiungere il burro a temperatura ambiente,  il miele e lo zucchero.
Impastando unire tutti gli ingredienti e le spezie, tranne il cioccolato che verrà utilizzato dopo per glassare.
Far raffreddare l'impasto in frigorifero per circa 30 minuti.



Stendere la pasta a circa 3mm di spessore, aiutandosi con un poco di farina.
Con una formina tonda (diametro 5 cm) ricavare i biscotti. 
Rivestire la teglia di carta da forno, posizionare i biscotti.
Cuocere in forno già caldo a 180°C per 12 minuti  funzione statico.
Lasciate raffreddare i biscotti prima di glassarli con il cioccolato.
Tritare il cioccolato, inserirlo in una ciotola, scaldare al micronde per 40 sec a 650 watt di potenza, per 3 volte mescolando ogni volta.
Con l'aiuto di un cucchiaino posizionare il cioccolato fuso sui biscotti lasciare solidificare.

Con questa ricetta partecipo all'iniziativa Abbecedario culinario della Comunità Europea che per le ricette tedesche  è ospitato da Simona del blog Briciole


venerdì 20 dicembre 2013

I roccocò morbidi napoletani per L'Italia nel piatto

Oggi è il 20, e come ogni mese in questa data c'è la rubrica di ricette regionali L'Italia nel piatto... qualcosa non vi sconfifera nel titolo?
Ma come lo Zibaldone non è emiliano???? E allora cosa ci fa una ricetta napoletana?
Vi svelerò subito l'arcano...questo mese vi abbiamo voluto confondere le idee!!!
Ma no scherzo!
Questo mese come regalo di Natale, ci siamo scambiati,  una ricetta ed ecco il risultato....

Valle D'Aosta: Parrozzo abruzzese in finger food del blog Cinzia ai fornelli

Piemonte: Ricciarelli di Siena del blog La casa di Artù

Lombardia:  Ciambelline Arance e Mandorle del blog del blog Le delizie della mia cucina 

Trentino Alto Adige: Gnocco fritto e buslanei del blog A fiamma dolce

Veneto: Arancini rustici siciliani  del blog Le tenerezze di Ely 

Friuli Venezia Giulia: Pasticcini pugliesi di mandorle del blog Nuvole di farina

Emilia Romagna:  I roccocò morbidi napoletani  del blog Zibaldone culinario

Liguria: Risotto con patate e cipolle di tropea al profumo di rosmarino del blog Un'arbanella di basilico

Toscana: Kugelhupf triestino di Stefania del blog Non solo piccante 

Umbria: Lo Zelten del blog 2 amiche in cucina 

Abruzzo: Tortionata di Lodi del blog In cucina da Eva

Molise: Pan de le feste del Veneto del blog La cucina di mamma Loredana

Lazio: Il pane di Matera del blog Chez Entity

Campania: Tagliatelle con le noci del blog Sapori del Mediterraneo

Puglia: Ubriachelle romane del blog Breakfast da Donaflor

Basilicata: Risotto dei contadini Piemontesi del blog In cucina con Nanà

Calabria: Birbanti del blog Io cucino così

Sicilia:  Mestecanza Molisana del blog Cucina che ti passa

Sardegna: Pandolce genovese  del blog Arte in cucina

Nel mio caso come vedete dalla foto mi sono esibita nei roccocò, biscotti natalizi tradizionali della regione Campania.
Mi ispiravano parecchio, era dallo scorso anno che avrei voluto provarli, unico mio problema era recuperare il PISTO, ma Pasquale nella ricetta aveva dato dei suggerimenti su come preparalo risolvendomi la situazione!
La ricetta era perfetta, giusta giusta, nessun problema di sorta, l'impasto della giusta consistenza i profumi complessi ma ben equilibrati.
Appena sfornati  ho dovuto lottare per riuscire a fare la foto!!!
Sono dolcetti deliziosi, saporiti e profumati che fanno tanto Natale, l'aggiunta di bicarbonato e di bitartrato di potassio (cremor tartaro) li ha resi piuttosto morbidi ideali da sgranocchiare, ma anche da intingere in un buon vino passito!
Grazie Pasquale!!


Ingredienti per 10 biscotti

200 g di farina "00"
50 g di zucchero
80 g di miele
2 g di bicarbonato di solio
2g di bitartrato di potassio (cremor tartaro)
80 g di mandorle tritate
10 g di pisto (2g di cannella, 2 g di chiodi di garofano, 2g di anice stellato, 2 g di coriandolo, 2g di noce moscata, un pizzico di pepe bianco)
scorza di arancia candita
1 cucchiaino di cacao amaro (consigliato da Pasquale)
50ml di di acqua
un pizzico di sale

1 uovo
1 cucchiaino di latte
40 mandorle intere pelate


Preparare il pisto, pesare le spezie, inserirle al mortaio e pestare.

Passare il tutto al setaccio e unirle alla farina, a cui si aggiunge zucchero, miele, arance candite, sale, mandorle tritate, cacao amaro e gli agenti lievitanti, bagnare con l'acqua, aggiungendola poco alla volta, e impastare il tutto.

Formare un palla e far riposare per dieci minuti circa.

Trascorso il tempo dividere l'impasto in 10 parti, formare tanti filoncini e inserire in questi le mandorle intere.

Chiudere i filoncini a ciambella (dimensioni circa 10cm di diametro) e schiacciare un poco con il palmo dando la forma del caratteristico roccocò.

Posizionarli su carta forno, un poco distanziati tra di loro, perchè durante la cottura tendono a gonfiarsi.

Spennellare con uovo intero sbattuto con latte (mia variazione perchè avevo già pronto questa miscela utilizzata nella preparazione di una torta salata...e qui vige la regola che non si butta niente!).

Cuocere in forno già caldo, a 180°C per 13-15 minuti funzione lievitati.

Raffreddare prima di servire.

Questa ricetta partecipa alla raccolta dell'Italia nel piatto:

martedì 17 dicembre 2013

Kokosflochen - dolcetti al cocco


Questi dolcetti li preparo da una vita, la ricetta me la diede una mia compagna di università, correva l'anno....meglio non ricordare!!!!
Da allora li preparo spesso e, a parte quelli che non sopportano il cocco, sono sempre un successo.
Solo la scorsa settimana però ho scoperto che sono una ricetta tedesca, grazie alla cara amica Ale del blog Dolcemente inventando, (se non lo conoscete correte a dare un'occhiata è una miniera di belle ricette!).
Così ho deciso di postarli in occasione della nostra visita in Germania per l'iniziativa Abbecedario della Comunità Europea...


Ingredienti

2 albumi montati a neve ferma

150g di cocco rapè

100g di zucchero

25 g di farina


Montare a neve ferma gli albumi.

Unire lo zucchero e la farina continuando a montare con le fruste.

Con un leccapentola inserire infine il cocco, facendo attenzione a non smontare l'impasto.

Bagnarsi le mani e preparare delle palline grandi quanto una noce.

Posizionarle su una leccarda ricoperta con carta forno.

Cuocere in forno già caldo a 160°C per 15 -20 minuti funzione statico.

Con questa ricetta partecipo all'iniziativa Abbecedario culinario della Comunità Europea che per le ricette tedesche  è ospitato da Simona del blog Briciole

lunedì 16 dicembre 2013

Insalata di carote e daikon al mandarino

Eccoci a Lunedì...giornata sempre difficile, ma oggi vi rallegreremo con la nostra rubrica Light and tasty, o almeno ci speriamo....
L'argomento è di stagione e parleremo di....
 Mandaranci e mandarini
entrambi questi agrumi sono ricchissimi di vitamina c, un ottimo alleato per combattere malanni di stagione.
Il mandarancio, grazie alla mancanza di noccioli viene consumato più volentieri da tutti, ma il mandarino con il suo sapore e il suo profumo non lo batte nessuno, dite la verità!
Il succo e la polpa pelata al vivo li utilizzo spesso per condire le insalate e anche questa volta ho proposto qualcosa di simile, però ho voluto utilizzare il Daikon, un ortaggio che non è molto conosciuto ma ideale per chi è a dieta.
Il daikon è una radice, una fittone grande e bianco, simile ad una carota gigante, dal sapore simile al rapanello, ma a mio parere più delicato.
E' tipico della cucina nipponica ed è considerato un vero "brucia grassi", aiuta infatti a metabolizzare i lipidi, facilitandone la digestione, è diuretico e disintossicante, combatte la ritenzione idrica e la cellulite...ma cosa volete di più?
Io ne ho ordinato un camion a rimorchio!!!! 
Ma passiamo all'insalata.....



Ingredienti per 1 persona (kcal 243)
 200g di carote
100g di daikon
1 mandarino (100g)
2 cucchiaini di olio evo (10g)
1 pizzico di fiocchi di sale al fiordaliso

Mondare le carote e il daikpn, tagliare entrambi con il robot a julienne.
Pelare al vivo mezzo mandarino, l'altra metà viene spremuto e unito all'olio evo, emulsionare il tutto con una forchetta (se fossero più porzioni, viene meglio con il robot o con il bimby).
Assemblare il piatto: posizionare le carote, sopra il daikon e il madarino, condire con l'emulsione al mandarino e spolverizzare con il sale al fiordaliso.


Il sale ai fiori l'ho acquistato in Alto Adige, sono fiocchi di sale miscelati con petali di fiori (prodotto biologico Bioland -Bolzano), nelle insalate è adattissimo, profumato e colorato, io lo adoro!!!

Ed ora vediamo quali idee ci propongono le mie socie foodblogger ....

Yrma: Crema di sedano rapa e patate profumata al mandarino del blog A fiamma dolce

Cinzia: Macedonia stellata del blog Cinzia ai fornelli

Eva: Pollo speziato al mandarino del blog In cucina da Eva

Carla Emilia: Pancakes con clementine al profumo di mandarino del blog Un'arbanella di basilico

Tania: Fettuccine con zucchine e mandaranci del blog Cucina che ti passa

venerdì 13 dicembre 2013

Focaccia quasi barese

Non voglio assolutamente pensare di aver fatto una focaccia barese, quella lo so è buonissima, morbida saporita, però vi assicura che la mia non era da meno.
Come la focaccia barese aveva al suo interno la patata lessa e questo elemento la rende di una sofficità unica.. 
Ho utilizzato anche la semola rimacinata (che mi sembra la faccia rimanere più morbida nel tempo) e poi farcita con pomodori e origano, naturalmente ho spolverizzato con fiocchi di sale di Cervia.

Come vi sembra????



Ingredienti
250g di semola rimacinata
150g di farina debole
100g di farina manitoba
1 patata grande cotta a vapore
100ml di acqua
130ml di latte
13g di lievito di birra (panetto)
1 pizzico di zucchero
3 pizzichi di sale fino
3 cucchiai di olio evo

sale di Cervia
origano essiccato
pomodori
olio evo+ acqua

Setacciare le farine, unire la patata passata allo schiacciapatate ( deve essere a temperatura ambiente), iniziare ad aggiungere i liquidi (li ho misurati accuratamente, ma non è detto che i quantitativi presenti negli ingredienti vadano sempre bene, infatti tutto dipende dal grado di assorbimento delle farine e dal tipo di patata), dopo aver sbriciolato all'interno il lievito.

Mettere sale e zucchero  e continuare ad impastare, solo quando l'incordatura è avvenuta aggiungo i grassi (olio evo). Queste operazioni le faccio solitamente con l'impastatrice o la macchina del pane.

Lasciare lievitare in luogo riparato con ciotola coperta da pellicola per almeno 2 ore.

Stendere l'impasto in una teglia unta con un poco di olio, io ho usato la leccarda del forno.

Affettare i pomodori, posizionarli sull'impasto steso, spolverizzare con l'origano.

Lasciare lievitare ancora una-due ore, sempre coperto da pellicola.

Accendere il forno a 220°C e mentre arriva in temperatura, spennellare la superficie della focaccia con una miscela di acqua e olio evo al 50%, fare i classici fori con la punta delle dita, e spolverizzare con i fiocchi di sale.

Cuocere in forno già caldo per circa 15 minuti.
Servire tiepida!!!


martedì 10 dicembre 2013

Natale in Emilia Romagna: La spongata per L'Italia nel piatto

Questo mese la rubrica Italia nel piatto pubblica le proprie ricette il 10 anziché il 20.
L'intento di questo cambiamento è di potervi dare spunti utili per i vostri pranzi di Natale, piatti tradizionali, vere ricette che scaldano il cuore e che vi riportano ai tempi dei nonni.

Per l'Emilia Romagna, che rappresento, ho scelto la spongata, un dolce tipico natalizio, che veniva preparata nella stagione invernale, a partire da Ognissanti, e si conservava a lungo in recipienti sigillati. 
Pare che il nome si riferisca alla "spugna", vuoi per la consistenza del ripieno, vuoi per la superficie bucherellata dell'involucro.
Secondo alcuni la spongata è un dolce legato alla presenza ebraica in numerosi centri della pianura emiliana; secondo altri si tratterebbe di una preparazione di origine romana mantenuta in vita nelle corti medievali.
Certo è che la ricetta tradizionale, che riporta una lavorazione di 3 giorni, era documentata già nel trecento e  gli Estensi ne regolarono la produzione con un'apposita " grida".

L'area geografica della spongata ha il suo nucleo a Reggio Emilia e specifica tradizione a Brescello, il paese di Don Camillo e Peppone, ma la troviamo anche nelle confinanti province di Parma (Busseto in pianura e Berceto e Cassio sull'Appennino), di Modena e di Piacenza (zona Cortemaggiore, Monticelli d'Ongina). 
Naturalmente a seconda della zona di appartenenza avrà ingredienti e caratteristiche specifiche:  quelle di Berceto e Casio presentano all'interno la mostarda, quella di Reggio è molto speziata infatti utilizza il pepe , quella di Busseto, che pare piacesse tanto al Verdi, prevede al suo interno anche mele o pere, anche sotto forma di marmellata.
In ogni caso tutte presentano una frolla senz'uova all'esterno ed un ripieno ricchissimo di frutta secca e spezie.  E' un dolce molto particolare, ma vi assicuro che merita un assaggio!!!



Ingredienti
per la pasta
250g di farina 00
100g di burro
100g di zucchero
30ml di vino bianco
per la farcia
150g di miele
30ml di vino bianco secco
40g di uvetta
70g di amaretti
40g di fette biscottate
30g di arancia candita a cubetti
30g di pinoli
50g di mandorle
2 cucchiaini di cannella
1 cucchiaino di pimento
1/2 cucchiaino di noce moscata



Ammollare l'uvetta nell'acqua calda per circa 30 minuti.
Sciogliere il miele nel vino bianco cuocendolo a fiamma bassa per circa 5 minuti, in modo da formare una soluzione dalla densità uniforme.
Tritare le fette biscottate e gli amaretti, bagnarli con il miele sciolto nel vino, unire l'arancia candita, i pinoli e le mandorle intere, le spezie e l'uvetta ammollata ben strizzata.
Mescolare con cura e lasciare amalgamare a temperatura ambiente almeno 1 notte (dicono meglio 1-2 giorni), coperto da pellicola a temperatura ambiente.
Preparare l'impasto: unire alla farina il burro a pomata e lo zucchero, se ci fosse bisogno aggiungere un poco di vino bianco (io 30 ml) in modo da preparare una simili pasta brisè. Raffreddare in frigorifero un'oretta.
Riprendere l'impasto modellarlo con le mani e dividerlo in 2/3 e 1/3.
Con un mattarello formare 2 sfoglie su carta forno (utile metodo per foderare la teglia).
imburrare una teglia di diametro 20cm, foderare con l'impasto (rovesciare il foglio di carta con l'impasto steso), forare con uno stecchino il fondo, inserire la farcia, livellarla e ricoprirla con l'altra sfoglia.
Forare con uno stuzzica denti in maniera regolare e cuocere in forno caldo a 180°C funzione statico per 30 minuti.
Sfornare e raffreddare prima di sformarlo dalla teglia, spolverizzare con zucchero vanigliato prima di servire.
E' il classico dolce che migliora nel tempo, se siete riusciti a non abbuffarvi!!!



Ed ora vediamo che cosa possiamo "copiare" per i menù delle nostre feste natalizie ...già i titoli sono interessanti...non vedo l'ora di curiosare nelle loro cucine...che dite andiamo assieme?




Valle D'Aosta: Mont Blanc del blog Cinzia ai fornelli
Piemonte: Lasagne alessandrine della Vigilia del blog La casa di Artù
Lombardia: Pucia Dulsa del blog Le delizie della mia cucina 
Trentino Alto Adige: Lebkuchen, zimtsterne e zelten tirolese..le ricette originali!del blog A Fiamma dolce  
Veneto: Crema al mascarpone con grappa cuor di prosecco del blog Le tenerezze di Ely
Friuli Venezia Giulia: Mostazzòns del blog Nuvole di farina
Emilia Romagna: La spongata del blog Zibaldone culinario
Liguria: Baccalà boggìo a-o verde del blog Un'arbanella di basilico
Toscana: Panpepato di Siena del blog Non solo piccante
Umbria: Tozzetti canditi del blog 2 amiche in cucina
Marche: Tagliatelle con lo stoccafisso del blog La creatività e i suoi colori
Abruzzo: Ferratelle abruzzesi  del blog In cucina da Eva
Molise: Tozzetti della mia mamma del blog La cucina di mamma Loredana
Lazio: Panpepato del blog Chez Entity
Campania: Roccocò moridi del blog I sapori del Mediterraneo
Puglia: Bocconotti di pasta reale del blog Breakfast da Donaflor 
Basilicata: Pettole del blog Sognando in cucina
Calabria: Turdiddri o turdilli calabresi del blog Io cucino così
Sicilia: Torrone Siciliano alle mandorle del blog Cucina che ti passa 
Sardegna: Torrone sardo di Tonara del blog Arte in cucina

Con questa ricetta partecipo volentieri al contest di Paola del blog Cucinare...la mia passione essendo questo un dolce tipico della tradizione emiliana

lunedì 9 dicembre 2013

Crocchette di zucca al forno

E' già lunedì... inizia un'altra settimana!
Unico aspetto positivo di iniziare una nuova settimana è la nostra rubrica Light and Tasty, sono curiosa di leggere le ricette delle mie colleghe food blogger, apprezzare i loro piatti, acquisire le loro idee...
Questa settimana si parlerà di  ZUCCA!!!
Per questa ricetta ho preso spunto da Natalia (qui), una cara vecchia amica di blog, ho fatto qualche piccola variazione, ma la paternità della ricetta è sua ..non ci sono storie! 
Ho preferito utilizzare solo zucca senza l'aggiunta di patate, per evitare calorie inutili e far in modo che la zucca sia davvero protagonista, per questo l'uovo l'ho dovuto mettere intero per migliorare l'azione legante.
Inoltre ho aggiunto un poco di noce moscata, che a mio parere con la zucca si sposa benissimo.
Se siete amanti della zucca non potete non preparare queste crocchette, buonissime come contorno, ma anche ideali come finger food presentate con un buon prosecco come aperitivo.



Ingredienti per 4 persone (16 crocchette)
(4 crocchette a persona Kcal 173)
400g di zucca
1 uovo intero
50g di parmigiano reggiano grattugiato
30g di mozzarella
20g di pane grattugiato
noce moscata

pane grattugiato per ricoprire
1 cucchiaio di olio evo

Cuocere al vapore la zucca tagliata a tocchetti (io con bimby: la metto a pezzetti nel cestello, inserisco 1 l di acqua poi imposto varoma 25 minuti a vel 1).
Passare la zucca con lo schiaccia patate, unire la noce moscata, l'uovo, il parmigiano, il pane.
Mescolare accuratamente.
preparare un piatto con spolverizzato il pane e tagliare la mozzarella a tocchetti  di 2 g l'uno.
Con un cucchiaio prendere una cucchiaiata di composto, adagiare sul piatto, inserire un cubetto di mozzarella, dare la forma a crocchetta.
se un altro piatto pennellare un cucchiaio di olio: roteare la crocchetta su questo piatto in modo che "si sporchi" lievemente di olio, posizionare in una teglia.
Cuocere in forno già caldo:180°C per 20 minuti, togliere la teglia girare ogni crocchetta e cuocere ancora 10 minuti.
Servire ben caldi o tiepidi, in modo che la mozzarella sia ben sciolta e faccia "la fila"!!!!



Ed ora vediamo nelle cucine delle mie colleghe foodblogger che idee trovare utilizzando come ingrediente la zucca!!!


Yrma: Purè di zucca speziato del blog A fiamma dolce

Cinzia: Zucca e cous cous  del blog Cinzia ai fornelli


Tania: Spezzatino vegetariano di zucca e lenticchie del blog Cucina che ti passa

Eva: Vellutata di zucca e patate del blog In cucina da Eva


Carla Emilia: Gratin di zucca e melanzane del blog Un'arbanella di basilico

venerdì 6 dicembre 2013

Pampapato di Ferrara per Quanti modi di fare e rifare...

Siamo quasi  a Natale e per questo appuntamento di Quanti modi di fare e rifare, l'argomento è :
Il pampapato o panpepato di Ferrara.
Non conoscevo nulla di questo dolce e già dal nome ero incuriosita...leggendo poi la ricetta di Djallen, non vedevo l'ora di prepararlo, le spezie in questo periodo dell'anno sono d'obbligo e io le adoro!
Questo dolce è nato in un convento di monache del Corpus Domini, come tutti i dolci seri che si rispettano, fu creato per caso (altro particolare classico), durate la visita di una delegazione papale, con gli ingredienti che avevano a disposizione in quel momento, unica particolarità il volerlo abbellire con la colata di cioccolato in superficie.
Fu un successo e alla richiesta di confezionarne altri si decise di dare la forma a cupola per rappresentare gli zuccotti dei prelati, da qui il nome il nome "pane del Papa".
Da allora (era il 1600), divenne il piatto forte della cucina tradizionale ferrarese.
Dice Djallen che è uno dei dolci più buoni che abbia mangiato ed io approvo in pieno!!! 
Grazie di avercelo fatto conoscere!

L'ho visto pure pubblicato su Sale e Pepe di questo mese e  cercando nel web, ho valutato diverse ricette come capita nei veri piatti della tradizione. Anch'io ho interpretato il Pampapato ...a modo mio...
 Ho pensato di  eliminare i chiodi di garofano, sono infatti per me una spezia troppo invasiva e avevo paura che coprisse gli altri sapori e profumi, utilizzando il pimento chiamato anche pepe garofanato, decisamente più delicato, ho bagnato il dolce con latte e caffè in parti uguali e usato una farina (con glutine) autolievitante, è da poco che uso queste tipologie di farina ma mi sembrano ben equilibrate per le torte e la quantità di lievito ideale.
Ecco il mio  capolavoro....



Ingredienti per un pampepato da 500g
125g di farina autolievitante
60g di zucchero zefiro
60g di miele
40g di cacao amaro
50g di mandorle spellate
30g di pinoli
60g di arancia candita
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di pimento
1/2 cucchiaino di noce moscata
50ml di caffè
50ml di latte

100g di cioccolato fondente per glassare

Impastare tutti gli ingredienti, farina, miele, zucchero, spezie, cacao.
Aggiungere pinoli e mandorle entrambi interi, i canditi (ho usato solo arancia,ma si può usare anche il cedro, anzi è consigliato).
Bagnare il tutto con il caffè e poi continuare con il latte fino ad ottenere un composto morbido (io ne ho usati 50ml).
Fare un panetto e cuocerlo su carta forno in forno già caldo a 160°C per 35-40 minuti funzione statico.
Lasciare raffreddare.
Ricoprire con cioccolato fondente: fondere con il microonde il cioccolato tagliato a piccoli pezzi (io in 3 volte per 40 sec a 750Watt, mescolando dopo ogni riscaldamento).
Con un spatola ricoprire completamente il pane.
Lasciare a temperatura ambiente almeno una notte.




Questa ricetta partecipa all'iniziativa Quanti modi di fare e rifare

e ricordo che il prossimo mese ci troveremo tutte a cucinare da Laly del blog Le mille e una passione a cucinare il Tiramisù, tanti auguri a tutti di Buone Feste! 

Vi aspettiamo, per festeggiare insieme la Befana!!!!

giovedì 5 dicembre 2013

.....è scoccata ....L'ORA DEL paTE'

Ebbene sì, ce l'abbiamo fatta, è nel librerie da oggi....
 il primo grande libro dell'MTC
Nessuno pensava che tutto si sarebbe svolto così velocemente, e invece avremmo dovuto prevederlo, quando l'Ale parte, chi la ferma più?!
Inizia così la nostra avventura, capitanata sempre da lei la nostra Alessandra Van Pelt Gennaro; seguita dalla Dani, amica di sempre, da Roberta Sapino, la nostra illustratrice di fiducia, e da tutti noi che abbiamo creduto in questo gioco e oggi ci troviamo a far da cornice a questa bella iniziativa.

Alle 18:00, a Genova, presso la libreria Feltrinelli ci sarà la presentazione de "L'ora del paTè", primo libro di una collana che prenderà spunto dalle nostre partecipazioni all'MTChallenge.
SAGEP EDITORI di Genova è la casa editrice e Sabrina de Polo la fotografa.

In questa opera compaiono 41 ricette di patè accompagnate da  burri composti, pani, crackers e tutto quanto può essere servito con questa pietanza che - diciamocelo - fa tanto Natale!
La grafica è accattivante e golosa allo stesso tempo (lo si deduce già dalla copertina, non credete?): le fotografie sono perfettamente condite dalle illustrazioni curate direttamente dalla nostra Roberta.

Importante non dimenticare che ogni copia venduta sosterrà il progetto “cuore di bimbi", della Fondazione “aiutare i bambini”.
Questa Fondazione è nata nel 2000, per iniziativa dell'ingegner Goffredo Modena, si propone di  dare un aiuto ai bambini poveri, ammalati, senza istruzione, che hanno subito violenze fisiche o morali e garantire loro l'opportunità e la speranza di una vita degna di una persona, nel mondo e in Italia. Sono 71 i Paesi del Mondo in cui  la Fondazione interviene, realizzando progetti mirati, concreti, nati per rispondere a emergenze reali e portati avanti con abnegazione, serietà e competenza. Fra questi, appunto, c'ècuore di bimbi, attivo dal 2005 in 10 Paesi, che ha permesso ad oggi di salvare la vita a 857 bambini altrimenti condannati da gravi cardiopatie congenite, con esiti spesso letali.
La Fondazione opera nella più assoluta trasparenza, nella convinzione che sia doveroso certificare  ogni voce con la massima chiarezza, in un dialogo continuo che unisce chi è desideroso di fare del bene con chi ha la possibilità di farlo in modo concreto, rispettoso e consapevole di muovere nella stessa direzione: quella dell'aiuto alle tante vittime di questo mondo, rese ancora più indifese dall'essere bambini.
Da oggi, anche noi remiamo con Goffredo, con Sara e con gli oltre mille volontari sparsi sul territorio italiano - e lo facciamo con questo libro che è il primo tassello di quella che ci auguriamo possa essere una collaborazione duratura e proficua.

Quindi per questo Natale, vi ripetiamo "Basta biscotti!!! Festeggiamo con patè".

Correte ad acquistare il nostro ricettario in tutte le librerie d'Italia, su Amazon e su IBS, sul sito della Casa Editrice (qui) o anche su quello della Onlus (qui), per trascorrere gli ultimi giorni di questo 2013 nel modo più buono che ci sia. In tutti i sensi!!!!

Ed ora qualche testimonial d'eccezione, giusto per capire la portata dell'opera....