Eccoci con la rubrica L'Italia nel piatto, oggi parliamo di Santi, o meglio di ricette legate ai Santi.
L'Italia nonostante sia un paese laico dal 1984, presenta forti radici cristiano cattoliche, proprio da lì viene il culto dei Santi.
Ogni paese o città ha un Santo protettore, dal quale può prendere il nome (come nel caso del mio paese S. Nicolò, che prende il nome da San Nicola) oppure al quale è dedicato una chiesa o per la presenza di reliquie o per altre ragioni.
Questi Santi vengono festeggiati con feste patronali e da qualche anno anche le scuole sono chiuse per l'occasione, inoltre spesso si preparano piatti a loro dedicati, che derivano da particolari aneddoti (come nel caso di S.Ilario) o anche dall'iconografia storica (Sant'Antonio per esempio ritratto con il maiale) e siccome nella nostra rubrica si parla di cibo, abbiamo voluto proprio ricordare questi piatti tipici.
Per l'Emilia Romagna ho voluto parlare di Parma e del suo Sant'Ilario, che si festeggia il 13 gennaio!
In quel giorno si organizzano tanti eventi, la S. Messa Solenne in Duomo, la premiazione di un concittadino benemerito (quest'anno è stata la volta di Albino Ivardi Ganapini, responsabile dell’ufficio di presidenza della Barilla che ha prestato la sua opera per 35 anni nell'azienda, lo scorso anno fu donato a Sig Bormioli, proprio quelli dei vasetti!), ma soprattutto si devono assaggiare le famose scarpette, dolci tipici legati a questa festività.
Infatti la leggenda narra che un calzolaio, vedendo Sant’Ilario attraversare Parma scalzo, durante una giornata di neve, impietosito, gli regalò un paio di scarpe. Il giorno successivo, l’uomo tornando nella sua bottega, ritrovò un paio di scarpe d’oro collocate proprio dove erano le scarpe donate.
Da qui l'usanza di preparare questi deliziosi dolcetti, nel giorno del Santo Patrono, ecco la ricetta.
Ingredienti
250 gr di farina
75g di mandorle tritate
2 uova
125g di zucchero
75 g di burro
scorza grattata di limone
100 gr di zucchero a velo
Codette colorate e gocce di cioccolato
Impastare la farina con le mandorle tritate, le uova, lo zucchero, il burro ammorbidito e la scorza di limone, anche, volendo, utilizzando un mixer.
Quando il composto risulterà ben amalgamato, stenderlo con il matterello allo spessore di 5mm e poi tagliare le scarpette, utilizzando un tagliabiscotti o facendo un disegno su un cartoncino e ritagliandolo con un coltello.
Foderare una teglia con carta forno, posizionare i biscotti e cuocere in forno già caldo a 170°C per 10 minuti circa.
Preparare la glassa: mettere in una terrina lo zucchero a velo, un pasio di gocce di succo di limone e qualche cucchiaino d'acqua, rimestando con cura fino ad ottenere una densità utile a glassare.
Sfornare i biscotti, lasciarli raffreddare, ricoprirli con la glassa e decorare con codette o gocce di cioccolato.
Servire con malvasia dolce o un buon bicchiere di passito.
Curiosi di conoscere altri piatti legati ai Santi Patroni?
Ecco regione per regione:
Piemonte: Pane di San Gaudenzio
Lombardia: Tagliatelle alla Santa Giuletta
Trentino: Torta gradela alle pere per Sant’Antonio
Friuli Venezia Giulia: Frico di patate
Veneto: Dolce Sant’Antonio
Emilia Romagna: Le scarpette di S. Ilario
Liguria: Pane Martino
Toscana: Marzapane di Pietrasanta per San Biagio
Marche: Ciambella all’anice di Santa Lucia
Umbria: Polpette di Sant’Antonio
Lazio: Biscotto di Sant’Antonio
Molise: U pappone - il pappone ricetta termolese
Campania: I cicci di Santa Lucia
Puglia: Il gallo di Sant’Oronzo
Basilicata: Polpette povere di San Gerardo
Calabria: Lagane e ciciri
Sicilia: Bocconcini di Pesce Spada a Ghiotta per la Madonna della Lettera
Sardegna: Sa Cogone de Pistiddu
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Bellissime Elena immagino la bontà. Un abbraccio e una buona domenica.
RispondiEliminabravissima Elena
RispondiEliminasono bellissime!!!
Grazie per averle postate e di avere parlato di S.Ilario...siamo contente Parma è la nostra citta'.
Un bacio dalle 4 apine
Ma che carine queste scarpette... un bacione LA
RispondiEliminaNon conoscevo questa usanza nonostante i miei anni universitari a Parma. Ho gli occhi a cuoricino ^_^
RispondiEliminaMolto molto belle e immagino la bontà!
Bravissima!
Belline le scarpette di S. Ilario, non le conoscevo. Magari le rifaccio con una spolverata di polverina d'oro, che ne dici?
RispondiEliminaMa sai che non conoscevo questa tradizione?? é sempre interessante scoprire queste meraviglie della nostra tradizione italiana ^_^
RispondiEliminaTI rubo una scarpetta e ti auguro una felice domenica <3
Io sono anni che mi riprometto di farle e poi mi dimentico, anche perché mia sorella si chiama Ilaria e mi piacerebbe una volta festeggiare il suo onomastico così.
RispondiEliminaBellissime cara Elena
Sembra una fiaba di Italo Calvino, che belle tradizioni che abbiamo in Italia, sarebbe bello conoscerle tutte. Le scarpette sono carinissime!! ciao, buona serata!!
RispondiEliminaSono troppo carine, Elena e anche molto buone. Una bella tradizione come tutte in Italia! Bacione
RispondiEliminaPensavo avessi usato un taglia biscotti e invece hai fatto queste meraviglie con un cartoncino. Che brava che sei.
RispondiEliminaCarinissimi. Bella tradizione!
RispondiEliminaBella la ricetta ed anche la storia.
RispondiEliminaBellissimi questi biscotti! Anche noi festeggiamo San Ilario in famiglia: il nonno e mia sorella :)
RispondiEliminaNon conoscevo questa ricetta, sono veramente carine. mi piace veramente tanto scoprire le ricette legate alla tradizione dei Santi.
RispondiEliminaChe aspetto bello che hanno queste scarpette, devono essere davvere ottime. E poi la storia legata, ci piace. Brava Elena
RispondiEliminaUn bacio
Antonella - La Lucana in cucina