Abbinato ad un Freisa d'Asti Doc, perchè come dice il proverbio "il riso nasce nell'acqua e muore nel vino!" |
Con la rubrica Quanti modi di fare e rifare, oggi ci siamo ritrovate in una cucina piemontese a preparare questa minestra di porri con il riso, che ognuno di noi poteva reinterpretare.
Pare che l'origine di questo piatto risalga al Medioevo, quando gli orti si trovavano nella periferia di Asti, nella fertile piana del Tanaro, ed erano coltivati soprattutto ad aglio e porri.
Gli ultimi vecchi ortolani d'Asti hanno dato questa ricetta agli autori del libro "le Ricette Regionali Italiane” edito da Solares.
Questo piatto è molto gustoso, digeribile ed economico, infatti si possono utilizzare eventuali avanzi di formaggio.
Ho preferito prepararlo come un classico risotto e utilizzare un formaggio tipico, la toma piemontese e la fontina, un classico della Val d'Aosta, ma dal sapore e profumo inconfondibile. Una gran bella sorpresa, ma prima o poi lo farò anche nel classico modo degli ortolani d'Asti... Promesso!
Ingredienti per 4 persone
320g di riso Arborio
150g di porro mondato
1 patata media pelata e grattugiata
50g di burro
100g di toma piemontese
150g di fontina
1 litro di brodo vegetale
2 cucchiai di olio evo
noce moscata
sale e pepe
Tagliare il porro a rondelle piuttosto spesse, far scaldare l'olio in una casseruola, aggiungere i porri e rosolarli 5-10 minuti a fuoco basso.
Unire il riso e tostarlo per 2-3 di minuti.
nel frattempo scaldare il brodo vegetale, che deve essere bollente.
Iniziare ad aggiungere il brodo al riso, un mestolo alla volta, attendere che l'abbia assorbito prima di aggiungerne altro fino a cottura.
Dopo 5 minuti, unire la patata grattugiata e dopo altri 10 minuti amalgamare i formaggi tagliati a dadini.
Il riso di solito cuoce in 16-17 minuti, un minuto prima della fine della cottura, aggiustare di sale e spegnere il fuoco.
Aggiungere il burro, mettere un coperchio e lasciare riposare per 1 minuto circa.
Servire dopo aver spolverizzato noce moscata e un poco di pepe.
Con questa ricetta partecipo a Quanti modi di fare e rifare
Con questa ricetta partecipo a Quanti modi di fare e rifare
Buongiorno cara Elena!
RispondiEliminaEccoci, puntuali, al nostro appuntamento di novembre! Siamo in autunno inoltrato, ci avviciniamo pian piano alla fine dell’anno, la natura si prepara al riposo invernale, le giornate si accorciano, il buio ed il freddo ci fanno venir voglia di stare in casa, al calduccio.
Oggi, giorno di San Martino, spignattiamo in allegria, il vino nuovo riempie i calici e con la ricetta odierna ci sta una meraviglia!
Cuochina, Anna e Ornella ti ringraziano per aver preparato la tua ottima versione del Riso e porri degli ortolani d’Asti.
Il prossimo appuntamento con la bellissima cucina aperta di Quanti modi di fare e rifare sarà il 9 dicembre con una ricetta altoatesina Ravioli della Val Pusteria (Turteln)
Ti aspettiamo!
Cuochina
Squisito con la toma, buona domenica e alla prossima!
RispondiEliminaMi sa che ognuna ha colto l'occasione per personalizzarlo con quanto aveva in casa, anche questa un versione super invitante, un abbraccio!
RispondiEliminaStasera una bella minestra come questa mi sarebbe proprio piaciuta x cena :-P
RispondiEliminaDavvero buono con la toma, replicherò! Bacione a più tardi...
RispondiEliminaSto facendo un giretto tra i blog e vedo che ognuna di noi, come vuole la tradizione si è sbizzarrita con i formaggi, forse usando come me quelli che aveva in frigo . Questa tua versione ha l'aria gustosissima 😋😋😋
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