lunedì 2 novembre 2015

Stracotto alla parmigiana per L'Italia nel piatto


Oggi visto la temperatura e l'autunno inoltrato ho deciso di proporvi uno stracotto.
Non uno stracotto qualsiasi, ma una specialità regionale della mia regione, l'Emilia Romagna, che in tutta la sua lunghezza trova tanti stracotti o brasati diversi, piuttosto simili nella preparazione ma con aromi e ingredienti tipici che li distinguono.
Il mio stracotto alla parmigiana, ad esempio presenta i chiodi di garofano come spezia, oltre alla classica cannella,  la carne viene lasciata in infusione 1 notte nel vino rosso e poi prima di inziare la lunga cottura vine passata nella farina, utile a rendere il sugo più corposo e a mantenere più morbida la carne. La ricetta è presa da qui.
Ho utilizzato la pentola di coccio, ideale per le lunghe cotture e servito con  polenta fumante.
Capitolo a parte risulta la polenta, tipica del nord, la farina di mais che di solito utilizzo è la fioretto tagliata alla bramata (al 50% circa); si deve cuocere a fuoco medio per almeno 1 oretta, mescolando con cura per evitare che si attacchi (funziona benissimo pure il bimby, per chi lo possiede oppure il paiolo elettrico).
Può essere presentata come fondo della carne come nella foto sopra, oppure facendo delle monoporzioni di può dare le forme volute utilizzando stampini inumiditi, nelle foto che trovare sotto abbiamo una stella, preparata con un ìo stampino da muffins in silicone o un fiore, preparato con un ring utile a dare la forma alee uova al tegamino.
In ogni caso, non c'è forma che tenga ...stracotto e polenta sono un'accoppiata vincente!




Ingredienti per 6 persone

1 kg di carne di manzo (io di solito cappello del prete o pesce)
1 bottiglia di vino rosso
1 cipolla
1 carota
una costa di sedano
uno spicchio d'aglio
4 chiodi di garofano
50 g di lardo
40 g di burro
3 cucchiai d'olio d'oliva
30 g di concentrato di pomodoro
foglia di alloro
cannella
2 cucchiai di vino rosso
brodo
farina
sale e pepe






Mettere la carne,debitamente legata, in una casseruola, ricoprirla con un trito preparato con cipolla, carota, sedano e aglio.

Unire anche i chiodi di garofano, un pizzico di cannella, tre foglie d’alloro e coprire il tutto con la bottiglia di vino rosso.

Lasciare marinare la carne per 24 ore in luogo fresco (frigorifero).

Il giorno successivo mettere in un’altra casseruola, possibilmente di coccio, i cucchiai di olio d’oliva, il burro e il lardo tritato finemente.

Unire la carne, scolata e infarinata. Fare rosolare per circa 15 minuti da ogni lato. Unire quindi le verdure della marinata.

Salare, pepare, versare nella casseruola il vino della marinata e 2 litri di brodo caldo.

Coprire e cuocere a fuoco basso per 5 ore.

Dopodiché togliere la carne dal recipiente e servirla affettata e irrorata con il fondo di cottura. Per preparare quest'ultimo,   lasciare addensare sul fuoco a fiamma alta, e frullare la verdura rimasta, in modo da renderlo corposo e vellutato (è possibile aggiungere un cucchiaio di farina stemperata nei due cucchiai di vino, per addensare ulteriormente la salsa) .







Se la servite con la polenta fumante sarà un successo, ne sono sicura!










Ed ora altre ricette regionali, tipiche della stagione autunnale, caratterizzate dalla lunga cottura e dagli intingoli spessi e sostanziosi, piatti utili a combattere il freddo invernale



Piemonte: Brasato al Barbera dal blog Alterkitchen

Friuli-Venezia Giulia: Coniglio in umido con mele, cipolla e pancetta dal blog Il piccolo Artusi

Lombardia: Russtissana Lodigiana dal blog La Kucina di kiara

Emilia Romagna: Stracotto alla parmigiana da qui

Liguria: Polpette al sugo dal blog Un'arbanella di basilico

Toscana: Cinghiale in dolce e forte dal blog Acquacotta e fantasia

Marche: Pollo in potacchio alla marchigiana dal blog La Greg

Umbria: Trippa in umido dal blog 2 amiche in cucina

Abruzzo: Pollo alla cacciatore abruzzese dal blog Il mondo di Betty

Lazio: Garofalato  dal blog Beuf a la mode

Campania:Trippa con patate alla napoletana dal blog I sapori del mediterraneo

 Basilicata: Baccalà con le cipolle - Cipuddata del blog Profumo di cannella

Puglia: Agnello in umido con funghi cardoncelli all'uso di Gravina del blog Breakfast da Donaflor

Calabria: Stufato di maiale dal blog Il mondo di Rina

Sicilia: Aggrassatu con patate dal blog Burro e vaniglia

Sardegna: Stufato di cinghiale alla nuorese dal blog Dolci tentazioni d'autore

13 commenti:

  1. Ciao Elena!!!! Mamma mia che piatto!!!! Complimenti!!!! Dev'essere moribidissimo questo stracotto! Chissà che buono...con la polenta poi è la morte sua! Bravissima!!!

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  2. Troppo buono anche secondo me. Ti copierò per la terza volta e forse tu mi passerai il testimone per la terza volta ;) Complimenti e un bacione

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  3. Anche qui gli stracotti vanno alla grande, soprattutto nella zona dell'astigiano e soprattutto di asino. Questo tuo stracotto si vede che si scioglie in bocca.. e sull'abbinamento con la polenta, sono assolutamente d'accordo con te :)

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  4. Adesso mi scende la lacrimuccia... Me lo faceva sempre la madre di un mio compagno di università a Parma! Grazie per il ricordo e la ricetta!

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  5. Un piatto che... ahimè....lo sto gustando solo con gli occhi, dev'essere strabuono, mi incuriosisce il sapore che dona alla carne la cannella e chiodi di garofano!
    un bacione

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  6. Complimenti, questo piatto si vede che è strabuono !

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  7. anche io sarei curiosa di scoprire cannella e chiodi di garofano in questo piatto super confortante!

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  8. La carne ha un aspetto molto invitante e soprattutto tenerissima. Carinissime le decorazioni con la polenta, la stellina è un amore.

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  9. che buono che deve essere, e anche molto aromatico, una delizia Elena, un bacione

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  10. Bellissima uscita dell'Italia nel piatto, bellissimo e gustoso il tuo piatto.Lultima foto e' bellissima .

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  11. Ho preso la ricetta,, che deve essere molto buona. Ma vorrei un chiarimento: tra gli ingredienti c'è una bottiglia di vino ma anche 2 cucchiai di vino che poi non compaiono più. Nella ricetta dell 'Academia Barilla ci sono i 2 cucchiai (che a me sembrano pochi) ma non c'è la bottiglia. Quanto vino ci va? Un saluto da Rimini.

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    1. Ciao Vincenzo, il vino per la marinata è il litro, mentre i due cucchiai di vini servono per ispessire la salsa, o meglio per sciogliere la farina o maizena prima di aggiungerla nel finale. Il vino per la salsa deve essere a temperatura ambiente o freddo altrimenti la farina forma i grumi. Non era citato l'ultimo passaggio della salsa e quindi la ricetta risultava poco chiara. Grazie, anche del saluto da Rimini, città che adoro!

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