Buongiorno e ben ritrovati!
Oggi riparte la rubrica L'Italia nel piatto dopo la pausa estiva, siamo pimpanti e attivi come non mai, queste vacanze ci hanno proprio ritemprato!
La grande novità è una nuova rappresentante della regione Sardegna, Daniela, e speriamo in un futuro prossimo di avere tante altre novità per voi!
Quindi salutiamo Daniela e le auguriamo un buon lavoro, la sua regione è splendida e siamo davvero curiosi di conoscere la gastronomia del luogo!
In questa uscita abbiamo pensato di trattare un argomento "allargato": condimenti, conserve, salse e liquori... in pratica tutte quelle cose che si preparano in estate in vista della lunga stagione invernale.
L'Emilia Romagna ha pensato di mettere sotto'olio un'eccellenza del suo territorio: lo scalogno di Romagna IGP.
Questo bulbo cipollino è della specie “Allium Ascalonicum”, viene ottenuto secondo tecniche naturali e rispettose dell’ambiente tipico della varietà, infatti non può essere coltivato in successione a se stesso o ad altre liliacee, né a solanacee, barbabietole e cavoli. Devono trascorrere almeno 5 anni per il ritorno dello scalogno sullo stesso appezzamento.
Il bulbo dopo averlo mondato, ha la forma di fiaschetto allungato, è bianco striato violaceo, a volte rosato ed il suo sapore è dolce e delicato, leggermente aromatico.
La ricetta della conserva è stata tratta da qui e il sapore devo ammettere che è ottimo, il merito va alla materia prima sicuramente (anche se non sono sicura che il mio scalogno sia proprio di Romagna ... la forma tradisce il mio fruttivendolo), ma anche a questo metodo di conservazione (salatura e acidificazione, senza cottura) si ottiene infatti un prodotto sodo e saporito, oltre ad essere poco acido...insomma ve lo consiglio!
Passiamo alla ricetta!
Ingredienti
1kg di scalogni
200g di sale fino
2l di aceto bianco
timo a piacere
olio evo quanto basta
Pulire gli scalogni, levando la buccia esterna, mettere sotto sale e dopo 24 ore,eliminare il sale con acqua corrente. Asciugare il prodotto, inserirlo in una grande ciotola e immergerlo completamente con l’aceto.
Lasciare a riposare per altre 24 ore.
Scolare ed asciugare accuratamente con un panno di cotone.
Nel frattempo si preparano i vasi in cui verranno riposti, lavarli e passarli in forno a 200°C per 30 minuti, lasciarli raffreddare a forno chiuso.
Mettere gli scalogni nei vasetti preparati, aggiungere qualche fogliolina di timo fresco e ricoprire completamente con l’olio.
Chiudere con tappi nuovi e sterilizzare in pentola piena d'acqua (che deve coprire i tappi) per circa 30 minuti, lasciare raffreddare i vasetti nell'acqua di sterilizzazione.
Consumare dopo almeno 1 mese.
Piemonte: Salsa rubra del blog Alterkitchen
Trentino-Alto Adige: Confettura di susina di Dro D.O.P del blog A fiamma dolce
Friuli-Venezia Giulia: Confettura di mele del blog Il piccolo Artusi
Lombardia: La peverada del blog La kucina di Kiara
Veneto: Liquore al maraschino del blog Le tenerezze di Ely
Emilia Romagna: Scalogni sott'olio qui
Liguria: Trofie con calamaretti e bottarga su crema di cavolfiore del blog Un'arbanella di basilico
Toscana: Fichi canditi alla contadina del blog Acquacotta e fantasia
Umbria: Verdure in agrodolce del blog 2 amiche in cucina
Abruzzo: Confettura di Pesche del blog il mondo di Betty
Basilicata: Aglio, olio e polvere di peperone crusco del blog Profumo di cannella
Puglia: Pomodori secchi sott'olio del blog Breakfast da Donaflor
Calabria: " Provviste " con pomodori secchi del blog Il mondo di Rina
Sardegna: Composta di susine, cipolla rossa, mirto nero e aceto balsamico del blog Dolci tentazioni d'autore
Ricordo infine il nostro blog L'Italia nel piatto -
Ho imparato a conoscere e mangiare lo scalogno proprio in Emilia Romagna. Il mio ex e la mamma lo mettevano ovunque e spesso lo preferisco anche io, in sostituzione della cipolla. Lo trovo più delicato. Conservato così potrebbe essere utilizzato sempre anche come base di un condimento?
RispondiEliminaCerto che puoi utilizzarlo, ma lo scalogno lo trovi sempre fresco,e quindi non ne vale la pena.
EliminaQuesta conserva sott'olio di solito viene servita con le carni o con i salumi ...una specie di giardiniera monogusto... ;)
Ma che splendida idea per afruttare al meglio questa delizia estiva, voglio assolutamente provarla!!!!! UN BACIONE
RispondiEliminaFavolosa, gli scalogni mi piacciono da impazzire e la tua ricetta me la prendo, grazie.
RispondiEliminaBuon pomeriggio
Mandi
Ho imparato ad apprezzare lo scalogno di Romagna nel tempo, e devo dire che averli sempre a portata di mano pronti sott'olio sarebbe una gran bella cosa :)
RispondiEliminaA casa mia ormai lo scalogno non manca mai...ma non sapevo si potesse conservare così, sott'olio! Mi piace un sacco questa ricetta! Complimenti Elena!
RispondiEliminautilissimi durante l'anno gli scalogni conservati così! Molto più aromatici e profumati :-)
RispondiEliminaun'atra bella ricetta di conserva da provare al più presto, mi piace moltissimo, un bacio
RispondiEliminaCiao Elena, eccomi tornata, più stanca che all'inizio delle ferie! Vabbè meglio il lavoro! Ottima la tua conserva, mi piacciono molto gli scalogni, un bacione a presto
RispondiEliminaTutte le conserve sott'olio le adoro e gli scalogni conservati così saranno una vera specialità...sicuramente da provare!
RispondiEliminaun bacione
Uso moltissimo anch'io lo scalogno, per praticità e per bontà. Mi piace molto questa ricetta e mi chiedo se questo metodo di conservazione senza cottura con salatura e acidificazione si possa impiegare ad altri ingredienti? Un bacione
RispondiEliminaUna splendida ricetta da provare!
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