lunedì 23 ottobre 2023

Trippa alla montalcinese


Adoro da sempre la trippa, la mia nonna me la cucinava spesso, ma dopo la sua dipartita in casa non si è più vista, mia madre non era certo quella che si metteva a cucinarla, così dopo essermi sposata, ho provato a rispolverare la ricetta di mia nonna, con la soddisfazione di tutti. E sì, perché nessuno la vuole cucinare, ma tutti sono presenti con gioia all'assaggio!

La ricetta di famiglia era la classica trippa in umido con i fagioli (qui), ma lo scorso anno sono stata incuriosita da questa ricetta toscana pubblicata dall'amica Giovanna.

La bontà di questa ricetta mi ha veramente entusiasmato, gli aromi delle spezie uniti a quelle del vin santo la rendono unica nel suo genere, proprio per questo ho voluto proporla per la rubrica di Light and Tasty, (in fondo le calorie della trippa sono davvero molto basse 108kcal/100g)  oggi che l'argomento è "Che profumino" ! Oggi infatti si darà ampio spazio a spezie e aromi, alleati preziosi soprattutto quando non si vuole eccedere in condimenti troppo saporiti o grassi.

Ma ecco la ricetta:


 Ingredienti per 4 persone


 800 g di trippa precotta 

1 cipolla

2 gambi di sedano

1 mazzetto di prezzemolo

2 spicchi d'aglio

1 bicchiere di vino bianco secco

1 bicchiere di vinsanto secco

1 tazza di brodo 

1 bustina di di zafferano 

4 cucchiai di parmigiano grattugiato

Olio evo

Sale

Spezie per il panforte polverizzate (o pepe)


Sbollentare la trippa  per mezz'ora in acqua bollente salata. Scolare e tagliarla a pezzetti (io strisce di 1 cm di larghezza).

Soffriggere la cipolla, il sedano, l'aglio in olio ben caldo per  qualche minuto poi aggiungere la trippa scolata e insaporire per  10 minuti.

Sfumare con il vino bianco secco a fuoco alto e poi continuare la cottura con il brodo, mantenendo coperto per almeno un'ora.

A pochi minuti dalla fine bagnare con il vinsanto; aggiustare di sale e di pepe, unire le spezie con lo zafferano. Togliere la trippa e frullare le verdure con il minipimer. Aggiungere il formaggio grattugiato.

Servire ben caldo con il pane per fare la scarpetta.

Ecco le altre ricette "profumate":


Carla Emilia: Pollo al curry con le mele annurche  

Catia: Tofu gratinato speziato con curcuma e paprika  

Daniela: Petto di pollo con crema di curry e yogurt, riso Jasmine e bietole 

Milena: Bruschetta con zucca speziata e crema di ricotta e noci 

Serena: Crumble di pesche e cannella

7 commenti:

  1. Avevo provato anche io questa ricetta, davvero golosissima!

    RispondiElimina
  2. Anche mia nonna cucinava la trippa, anzi la portava in tavola molto spesso durante l'inverno, ma io, da allora, non l'ho mai più assaggiata. In casa mia, purtroppo, non la mangia nessuno. Questa versione è davvero accattivante e interessante. Mi sembra di sentire il profumino :) Un abbraccio

    RispondiElimina
  3. Non mangio la trippa da decenni, un tempo mi piaceva tantissimo ma non era comunque un piatt frequente. Questa versione non l'ho mai vista, l'ho sempre e solo mangiata nella versione di qui che, se non ricordo male, si fa al sugo, e con una spolverata di parmigiano. Mi intriga l'uso del vin santo, e non conosco le spezie per panforte! Insomma... devo venire a trovarti! 😃

    RispondiElimina
  4. Farebbe la felicità di mio marito, adora la trippa!!!!

    RispondiElimina
  5. Noi tutti adoriamo la trippa, ma questa versione non l'avevo mai vista.
    Sicuramente da provare!
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  6. qui la trippa va rigorosamente con il sugo, ma la tua e' da tenere presente

    RispondiElimina
  7. Ciao Elena! Grazie per la citazione e il link al mio blog. Mi fa tanto piacere quando le mie ricette vengono replicate. Un abbraccio!

    RispondiElimina

Ora che sei arrivato fin qui, lasciami un commento...
mi fanno davvero piacere, sia i complimenti sia le critiche, ma ricordati di firmare!
Ricordati però che utilizzando questo form, si acconsente al trattamento e all'archiviazione dei propri dati personali da parte degli autori di questo sito.