lunedì 25 aprile 2016
Il bonet piemontese
Quando ero piccola la mia nonna mi preparava sempre questo dolce, che apprezzavo particolarmente.
La mia nonna non era piemontese, ma emiliana, aveva però una cultura culinaria e un'amore per la cucina che la faceva spaziare su tante ricette non prettamente della nostra tradizione piacentina, la ricetta è presa dal suo quaderno e confrontata con le tante versioni trovate nel web.
Bonet pare significhi in lingua piemontese un cappello o berretto tondeggiante, la cui forma ricorda quella dello stampo a tronco di cono basso in cui viene cotto il budino.
Infatti lo stampo di rame in cui si cuocevano i budini e i flan, veniva chiamato bonèt ëd cusin-a cioè cappello da cucina, berretto del cuoco.
Il dolce avrebbe quindi preso il nome dallo stampo.
Il bonèt viene cotto a bagnomaria proprio come i dolci della famiglia delle Crème caramel, diffusi in tutta Europa e pare che gli amaretti fossero bagnati nel Fernet, perché, terminato il pasto potesse fungere da digestivo
Oggi si usano liquori diversi, dal Rum, al cognac fino all'Amaretto di Saronno, altre versioni aggiungono anche il caffè e nelle Langhe anche le nocciole tritate .
Ingredienti per 6 porzioni
4 uova
180 g di zucchero
50 g di cacao amaro
100 g di amaretti
1/2 litro di latte
50ml di cognac o Amaretto di Saronno
100 g di zucchero per il caramello
Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere il cacao amaro.
Scaldare il latte senza farlo bollire e unire a filo agli altri ingredienti.
Tritare gli amaretti, bagnarli con il cognac e inserirli nel composto al cacao.
A questo punto bisognerebbe preparare il caramello, sciogliendo lo zucchero con un cucchiaio di acqua in una padella fino a renderlo liquido e di color miele (io questo passaggio lo salto, essendo in casa poco gradito).
Foderare con il caramello le monoporzioni di alluminio, versare poi il composto al cacao.
Mettere tutte le monoporzioni in una teglia (si dovrà procedere alla cottura a bagnomaria).
Accendere il forno a 180°C e scaldare mezzo litro di acqua, quando il forno è in temperatura versare l'acqua bollente nella teglia fino ad arrivare a metà dell'altezza delle monoporzioni, mettere subito in forno e cuocere circa 15 minuti in forno statico.
Lasciar raffreddare e poi mettere in frigo, lasciandolo almeno 3 ore prima di servire.
Con una lama staccare i bordi dallo stampino, posizionare il bonet sui piattini e decorare con un amaretto intero o sbriciolato (io a questo punto preparo il caramello e sporco il piatto).
Con questa ricetta partecipo all'evento dell'Italia nel piatto!
5 commenti:
Ora che sei arrivato fin qui, lasciami un commento...
mi fanno davvero piacere, sia i complimenti sia le critiche, ma ricordati di firmare!
Ricordati però che utilizzando questo form, si acconsente al trattamento e all'archiviazione dei propri dati personali da parte degli autori di questo sito.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Non ho mai avuto l'occasione di assaggiare questo dessert e non sai le tue foto come mi invogliano :-P
RispondiEliminaProvati.
RispondiEliminaPerfetti e ottimi.
Un abbraccio.
Ma sai che non l'ho mai assaggiato? Eppure conosco bene questo dolce piemontese....
RispondiEliminaUn bacio :)
Buono avevo una ricetta ma l'ho perduta ora prendo la tua grazie e buona serata.
RispondiEliminaBuoni questi bonet! Ne avevo sentito parlare, ma a Roma sono poco conosciuti. (Grazie per l'apprezzamento della mia quiche alle verdure e yogurt)
RispondiElimina