lunedì 15 settembre 2025

Mousse di zucca e cioccolato bianco


Arriva l’autunno!

E con questa stagione le verdure e la frutta di questo periodo, i funghi, la zucca, le pere, l'uva le castagne, insomma una miriade di sapori in più!

Ho voluto dedicare alla zucca questa uscita di Light and tasty, con un dolcetto decisamente particolare e senza zuccheri, certo forse poco light , ma in piccole dosi è uno strappo alla regola che si può fare e poi, diciamocelo è davvero molto tasty!!!!

Ho calibrato questa ricetta preparandola più volte e questa versione mi sembra ma migliore. E' semplice da preparare, decisamente veloce soprattutto se il cioccolato si scioglie al microonde ( dopo averlo spezzettato, si mette in una ciotola adatta e si danno 20 secondi alla volta max potenza, mescolando con una marisa fino a scioglimento) e da poca figura.

Pratico anche da fare in larga scala, ne ho preparato 200porzioni per la sagra del mio paese ed è stato un successo!

A voi la ricetta:



Ingredienti per 6 porzioni


Mousse di zucca al cioccolato bianco

220g di zucca già cotta

100g di cioccolato bianco

150ml di panna montata

cannella

Ganache al cioccolato fondente

85g ciocco fondente

100g di panna


Per la ganache al cioccolato fondente: tritare il cioccolato e bagnare con panna tiepida circa 45-55°C mescolare per sciogliere bene.

Per la mousse di zucca: la zucca deve essere cotta (o al microonde o al forno così cda non essere troppo umida), e passata al frullatore ad immersione così da renderla una crema senza grumi (è possibile aggiungere una parte della panna 50ml così da rendere più agevole e migliore il risultato).

Tritare il cioccolato bianco e scioglierlo a bagnomaria, poi unirlo alla crema di zucca.

Montare la panna montata (semi montata così da incorporarsi meglio) e unire alla crema mescolando dal basso verso l'alto. Aromatizzare alla cannella (a piacere).


Preparare le monoporzioni (meglio bicchierini, così la trasparenza rende visibile gli strati) mettendo sul fondo un cucchiaio di ganache al cioccolato fondente (potete aiutarvi con il sac a poche senza bocchetta), poi la mousse di zucca .

Lasciare in frigo almeno 6 ore, meglio 1 notte, prima di servire, sbriciolare un amaretto su ogni bicchierino prima di servire.


Ecco le altre proposte:


Carla Emilia: Gamberoni e funghi porcini  

Catia: Cobbler di mele, uva e datteri 

Claudia: Hummus di ceci e zucca 

Daniela: Yogurt con uva, miele e nocciole 

Milena: Crema di farina di castagne e cacao 


mercoledì 10 settembre 2025

Risotto alla zucca e aceto balsamico


Inizia il periodo della zucca e, diciamocelo, con il riso è proprio un connubio perfetto!

Anni fa quando ebbi letto questa ricetta sulla rivista "La cucina Italiana" di Ottobre 2014, pensai replicarla, ma poi passò nel "dimenticatoio" e grazie alla rubrica "Vista in rivista" eccomi qui a proporvela.

La particolarità evidente è l'aceto balsamico in riduzione parso sulla superficie a decoro, ma in realtà anche la mela che prende il posto della classica cipolla o scalogno, non va trascurata, dona al risotto quella leggera nota acidula che esalta il dolce della zucca.

Provatela, noi ne siamo rimasti davvero entusiasti!


Ingredienti per 4 persone

1 litro di brodo vegetale


320g di riso Carnaroli 

300g di zucca già pulita

1/2 mela

30g di parmigiano grattugiato

20g di burro

olio evo

sale

aceto balsamico di Modena IGP

Grattugiare la zucca a scaglie (o tritare con mixer), tagliare a piccoli cubetti la mela. Scaldare una padella con 2 cucchiai di olio evo, unire la mela farla appassire e poi la zucca e cuocere alcuni minuti. 

Aggiungere il riso, tostarlo accuratamente e poi iniziare ad aggiungere a mestoli il brodo bollente e portarlo a cottura mescolando (circa 15 minuti). Aggiustare di sale.

Nel frattempo in un piccolo polsonetto scaldare 5-6 cucchiai di aceto balsamico fino a ridurlo del 50%.

Spegnere il risotto, lasciarlo riposare, qualche minuto prima di mantecarlo con burro e parmigiano.

Servire con decori di riduzione di aceto balsamico.

Ecco le altre proposte:






lunedì 8 settembre 2025

Focaccine morbide in padella


Ultima settimana di vacanza, almeno nella mia provincia, ma so che in diverse regioni/province (da quando i presidi sono autonomi nelle decisioni, possono gestire il calendario scolastico a piacimento) tutto è già iniziato! La prima campanella, l'incontro con gli amici, lo zaino nuovo, i libri profumati ma la merenda??? E la colazione???

Così noi di Light and tasty, abbiamo pensato di proporvi idee per rendere piacevole ed energetica la vostra "ricreazione" (termine usato ai miei tempi!), e/o la vostra colazione, così da iniziare bene la giornata scolastica.

Ho pensato di proporre delle focaccine, semplici da preparare e da cuocere pure in padella. Le ho copiate da una cara amica foodblogger non appena le aveva pubblicate (forse era aprile) e mi avevano piacevolmente colpito. Oggi le propongo per l'uscita, sono morbide all'interno e piacevoli, si possono  consumare così tal quali o essere farcite sia con i salumi, sia con formaggi e verdure, ma anche con creme dolci e frutta secca... a voi la scelta!

La ricetta è tratta da qui, grazie Chicchina!!!

Eccole: aromatizzata allo za'atar, farcita con prosciutto cotto, tal quale

Ingredienti per 7 focaccine


 240g di farina 00

150g di formaggio spalmabile

2 cucchiai di olio evo

8g di lievito istantaneo per torte salate (mezza bustina)

75ml di acqua leggermente tiepida (circa dipende dal grado di assorbimento della farina)

sale 


Miscelare la farina con il lievito ben setacciato, unire il formaggio spalmabile, l'olio e il sale.

Mescolare il tutto ed impastare aggiungendo via via l'acqua tiepida, fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo (rispetto alla ricetta originale ho messo metà dose di acqua, il che dipende dal tipo di farina, infatti ogni farina ha un suo grado di assorbimento).

Dividere l'impasto in 7 parti e formare delle palline leggermente schiacciate. 

Se volete una cottura omogenea e non con zone "più colorate" lisciate la superficie delle palline, o meglio stendere l'impasto con il mattarello allo spessore di 1,5-2cm e poi tagliare con un bicchiere, se invece le preferite con zone a cottura differenziata (come le mie) formate, sulle palline schiacciate e poi con le dita formate i classici fori della focaccia, infine spennellate un velo di olio. 

Scaldare una padella antiaderente leggermente unta d'olio, adagiarvi le focaccine e schiacciarle ancora con una forchetta, a piacere si possono aromatizzare con un pizzico di erbe aromatiche (io con za'atar).

Cuocere le focaccine 5 minuti per lato su fuoco dolce (controllate che siano bene cotte, altrimenti cuocete ancora un paio di minuti), girarle e proseguire altri 5 minuti.

Lasciarle raffreddare prima dell'assaggio! A freddo possono essere farcite a piacimento.


Ecco le altre proposte del gruppo:


Carla Emilia: Pane olio pomodoro e un pizzico di origano

Catia: Sbriciolata ai fichi freschi e marmellata di cedri  

Claudia: Banana con granella di pistacchio 

Daniela: Frullato di fichi e latte di mandorle 

Milena: Muffin variegati al cacao con confettura di pesche in friggitrice ad aria  

martedì 2 settembre 2025

Torta spisigona di Gragnano


E dopo l'estate L'Italia nel piatto riprende la rubrica e come argomento abbiamo I dolci da credenza, un tema che piace sempre a tutti, perchè diciamoci la verità, le torte semplici, quelle della nonna, sono sempre le più gradite!

Per l'Emilia- Romagna vi propongo una torta tipica della mia provincia, la torta Spisigona, di Gragnano Trebbiense, un paesino proprio a pochi km da dove vivo.

E' una classica torta a base di uova farina e burro, ingredienti contadini, presenti in un tutte le cucine, è  in pratica una pasta frolla, ma è molto importante per la buona riuscita, seguire attentamente la ricetta nei passaggi e nelle dosi. 

Il nome "Spisigona" deriva dal termine dialettale "Spisigon" che significa pizzicotto, infatti per dare un aspetto irregolare alla superficie della torta si deve pizzicare l'impasto.

Pare sia nata ad inizio '900 e veniva consumata dai contadini quando andavano nei campi come fine pasto, oltre ad essere intinta nel vino bianco come dolce rustico.

E' un prodotto d'eccellenza, si avvale infatti del marchio De.Co, dal 2015 ed ogni anni a settembre viene organizzata una festa in suo onore, quest'anno se volete partecipare sarà il secondo week end (13-14 settembre).Ma passiamo alla ricetta!


Ingredienti

300g di farina

150g di burro

3uova sode (solo tuorlo)

150 di zucchero

1 pizzico di sale


Togliere dal frigo il burro portandolo a temperatura ambiente perché si ammorbidisca, nel frattempo rassodare le uova.

Mettere in acqua fredda le uova accendere il fuoco, quando inizia a bollire l'acqua impostare 10 minuti, allo scadere del tempo toglierle dal fuoco e bagnarle con acqua fredda corrente per raffreddare velocemente e bloccare la cottura. Sgusciare e separare il tuorlo dall'albume sodo.

Se il burro risulta ammorbidito, inserire lo zucchero e il sale, amalgamare e poi montare con una frusta così da scioglierlo nel burro stesso. Utilizzando un setaccio o un colino far passare i tuorli così da renderli ben amalgamabili. Mescolare bene. Infine unire la farina e impastare a  mano fino a composto omogeneo.

Avvolgere in pellicola e far raffreddare in frigo almeno per 1 ora.

Riprendere l'impasto, foderare una teglia da 24cm con carta forno e prendendo l'impasto a pizzicotti, metterlo in teglia, avvicinando tra loro i pezzetti di pasta.

Scaldare il forno a 170°C funzione statico, prima di infornare la teglia. Cuocere per 35-40 minuti, valutando la colorazione della superficie. Estrarre dal forno e far raffreddare prima di servire.

Ecco una fetta per voi...


Ecco le ricette delle altre regioni d'Italia:

Piemonte:

Liguria: Torta con i pinoli (torta de pigneu)

Lombardia: La Miascia comasca torta di pane e frutta

Trentino-Alto Adige: Crostata di mele

Friuli Venezia Giulia: Ciambella al cioccolato, pere e cannella 

Veneto: Torta di mele speziata 

Emilia-Romagna: La torta spisigona di Gragnano  

Toscana. Torta mantovana (ma toscana!) di Pellegrino Artusi 

Umbria: Pizza dolce di granturco con mele e uvetta

Lazio: La Barachìa di Genazzano

Abruzzo: Sbriciolata di fichi e noci, con farina di Saragolla

Molise: Crostata con confettura di prugne e farina di mais Agostinello

Campania: Ciambellone con gocce di cioccolato e liquore limoncello 

Puglia: Rosata di mandorle 

Basilicata: Pastatelle venosine

Calabria: Sbriciolata di zia Maria alle pesche di Magisano 

Sicilia: Torta di Mandorle 

Sardegna: Torta di patate alla sarda 


Venite a visitare i nostri siti: Pagina Facebook e Instagram: @italianelpiatto 

lunedì 1 settembre 2025

La ratatouille


La ratatouille tratta dal film omonimo della Pixar, chi non la ricorda? E il simpatico topolino Remy, il vero chef del film?

Ecco oggi per l'inizio della nuova avventura Light and tasty, che ha come tema "Salutiamo l'estate" ho proprio pensato a questo piatto francese, della Provenza in particolare, che contiene tutte le verdure estive per eccellenza.

Erano anni che volevo provarlo, ma questa volta grazie alle ferie di agosto, sono riuscita a cucinarlo seguendo il blog di Raffaella, che a sua volta ha seguito la ricetta dello chef Keller. 

Una teglia di verdure di stagione (zucchine verdi, zucchine verde chiaro, pomodori e melanzane perlina), tutte tagliate molto sottili (io con coltello, non ho usato la mandolina) e alternate a formare una corona variopinta a crudo, sulla base e al centro una salsa di peperoni e porri, la classica salsa piperade. La cottura è avvenuta in forno.


Ma ecco la ricetta:

Ingredienti

Salsa PIPERADE

1 Peperone Rosso grande

2 cucchiai di Olio Evo

1spicchio di Aglio Tritato

1 porro piccolo

1 foglia di alloro 

2 foglie di basilico

Sale 

Ratatouille 

1 Zucchina Verde 

1 Zucchina Verde chiaro

1 Melanzana Perlina

4 Pomodori perini  o San Marzano

Sale 

Olio evo


Per la piperade, scaldare l'olio con lo spicchio di aglio, inserire il porro affettato e  il peperone tagliato a tocchetti, cuocere a fuoco basso con coperchio per 20 minuti circa, dopo aver aggiunto l'alloro e il basilico. Spegnere e frullare con il minipimer, dopo aver tolto le erbe aromatiche.

Prendere una teglia versare un poco di olio, e poi un velo di salsa piperade. Affettare sottilmente tutte le verdure, e disporle a cerchio, sulla salsa. E' possibile fare un cerchio concentrico oppure se le verdure sono poche come nel mio caso metterle a al centro senza un ordine preciso e coprirle con la salsa.

Ecco come ho disposto le verdure

Salare e condire con un giro di olio.

Mettere in forno già caldo a 180°C per circa 1 ora coperto con stagnola. Poi togliere e cuocere con grill ancora 10minuti. I tempi sono indicativi dipende da quanto sono tagliate sottili le verdire.

Ottime tiepide, ma buone pure a temperatura ambiente. Servire con salsa piperade a parte o nel piatto a cerchio.


Ecco le altre proposte:


Carla Emilia: Insalata di pollo, pesche e fagiolini 

Catia: Insalata di farro ai 3 pomodorini e tofu piccante  

Claudia: Bruschetta con formaggio spalmabile e pesca 

Milena: Pesto di zucchine (Cotte)  

giovedì 28 agosto 2025

La panna cotta


Ma vi rendete conto che non ho mai postato la mia panna cotta?

Preparata qualche giorno fa per un fine cena veloce, mi sono resa conto di non aver mai ricopiato qua sul blog la mia ricetta storica.

La considero una buona ricetta equilibrata nei dolci e nella gelatina, è piacevole nella consistenza senza essere gommosa e non essendo dolce è un'ottima base per qualsiasi topping abbinate. Spesso la presento con i frutti di bosco o i lamponi, ma ci stanno bene pure una salsa al cioccolato o al caramello come pure qualsiasi altro topping di frutta (adoro all'albicocca o alla pesca)

Ma passiamo alla ricetta, che è davvero semplice:


Ingredienti per 4 persone

250ml di panna da montare

75ml di latte

6g di gelatina in fogli

1 cucchiaio di zucchero

scorza di limone (a piacere)

confettura ai frutti d bosco

frutti di bosco freschi (a piacere)





Mettere in un piatto fondo i fogli di gelatina e ricoprirli di acqua fredda, così da idratarli. Attendere 10 minuti.

Nel frattempo mettere in un polsonetto la panna il latte e la scorza di limone (se la desiderate) e scaldare dolcemente (non deve bollire!), unire lo zucchero e mescolare così si scioglie. Aggiungere la gelatina dopo averla strizzata accuratamente. Spegnere i fuoco e mescolare attentamente (si deve sciogliere in modo omogeneo). Lasciare raffreddare a circa 45-50°C mescolando spesso.

Versare nei pirottini di alluminio monodose  e mettere in frigo per 1 notte.

Il giorno successivo preparare il topping, mettere 2 cucchiai di confettura in un piccolo padellino e stemperarla con 2 cucchiai di acqua (volendo si può usare anche il maraschino, sempre che non sia consumata da bambini), mettere sul fuoco a scaldare mescolando, fino ad ottenere una crema omogenea. Fra raffreddare.

Al momento di servire dopo aver capovolto e sformato i pirottini di alluminio sui piatti da dolce versare il topping ai frutti di bosco, decorare con frutti freschi.

lunedì 25 agosto 2025

Schiacciata di zucchine morbida o croccante


Nel web sono un paio di anni che impazza questa schiacciata di zucchine ed io chi sono per non provarla?

Ecco la mia ricetta, presa a destra e a manca con qualche leggera variazione, consiglio la versione croccante con la farina di mais, ma tutto dipende dai gusti.

In estate quando il vostro orto vi regala quantità industriali di zucchine, potrebbe essere un ottima alternativa, giusto per variare!

Ottima accompagnata con prosciutto e/o formaggio tipo mozzarella!


Ingredienti

2-3 zucchine

100g di farina

3 cucchiai di parmigiano grattugiato

100ml di acqua

sale 

30g olio evo + per condire

timo a piacere per aromatizzare

farina di mais (se la preferite croccante)



Grattugiare le zucchine  con grattugia a fori larghi, salare con 2 pizzichi di sale e lasciare riposare 1 oretta.

Riprendere le zucchine e strizzarle bene così da perdere l'acqua di vegetazione, mettere in un'altra ciotola, aggiungere la farina, 30g di olio e il formaggio, mescolare accuratamente.

Aggiungere acqua a poco a poco, mescolando così da ottenere una pastella omogenea. A piacere aromatizzare con timo.


Versione croccante prima della cottura

Foderare la leccarda del forno con carta forno, ungere con pennello al superficie, cospargere con farina di mais (solo se la volete croccante), versare il composto e livellare (circa 1/2 cm), cospargere con un velo di farina di mais (sempre solo se la volete croccante), un pizzico si sale e un giro d'olio.

Infornare a caldo (a 180°C) per circa 40-50 minuti funzione ventilata con grill.

Servire tiepida.


domenica 17 agosto 2025

Visciole sotto spirito


Oggi ho assaggiato per la prima volta le mie visciole sotto spirito, fatte nel mese di giugno. Erano anni che non le facevo più, mi ero dirottata sulle ciliegie sotto grappa (che però sono più dolci), ed ero curiosa di assaggiarle per capire se avevo adottato la giusta ricetta. Le spezie e lo zucchero devono dosati sapientemente per avere un prodotto piacevole al palato e non troppo alcolico.

Ricetta Approvata!

Unica nota è che invece delle visciole ho utilizzato dei duroni (Prunus avium), delle ciliegie grandi e piuttosto consistenti. Le visciole si fatica a trovarle in commercio, in ogni caso anche con i duroni o le ciliegie (Prunus cerasus), sono ottimi.



Ingredienti

500 g Ciliegie duroni o visciole

250 ml Alcool 95°

150 ml Acqua

100 g Zucchero

2 stecche di cannella

3 chiodi di garofano






Lavare bene le ciliegie, asciugarle su un canovaccio pulito. Tagliare il picciolo a mezzo cm dall'attaccatura alla ciliegia (in questo modo, evitando di togliere il picciolo, non assorbono troppo l'alcool).

Scaldare l'acqua e mettere lo zucchero, così da scioglierlo completamente, formando uno sciroppo di zucchero, far raffreddare.

In un vaso ermetico mettere i duroni, lo sciroppo di zucchero, l'alcool e le spezie. Le ciliegie dovranno essere completamente immerse dal liquido

Chiudere i vasetti e posizionarli in dispensa per 1 mese almeno lontano da fonti di calore e di luce. Solo dopo si potranno assaggiare.

Una volta finite le ciliegie/visciole il liquido di governo potrà essere usato come bagna per i dolci, dopo averlo diluito.

mercoledì 13 agosto 2025

Vitello tonnato dello chef Fitarau e non solo!

Il vitello tonnato ricetta anni 80 lo conoscono tutti, pubblicato qui tanti anni fa, è un classico della cucina italiana che in estate piace sempre! 

Oggi ho voluto provare la ricetta dello chef Fitarau, che pubblica tanti video interessanti su Fb, con qualche modifica personale e qualche consiglio di un altro chef che riesce sempre a sorprendermi Cesare Battisti del Ratanà. In fondo le due preparazioni sono molto simili, poi ci ho messo del mio...ed ecco il risultato!  (La mia riduzione non era ottimale, ho fatto tutto troppo in fretta, voi abbiate pazienza!)


Ingredienti per 6 persone


700-800g di fesa di Vitellone

1 costa di Sedano 

1 Carota

1 Cipolla

1 spicchio di Aglio 

1 foglia di Alloro 

rosmarino

Sale  e pepe

Olio evo 

200 ml di brodo di carne 

Salsa tonnata (qui)

20g di burro


Accendere il forno  a180°C funzione ventilato.

Pulire la carne dalle parti grasse o fibrose, cospargere il tagliere di sale e pepe e far rotolare ca carne sullo stesso, così da salare in modo omogeneo. scaldare in una padella da forno 2 cucchiai di olio, unire gli aromi e l'aglio, quando risulta ben caldo mettere la carne, così da sigillare e tostare la superficie.


Mondare e tagliare le verdure aggiungerle alla padella e mettere in forno per 15 minuti.

Bagnare poi con il brodo ben caldo e proseguire la cottura per altri 15 minuti.

Quando la carne è cotta, farla raffreddare. 


Filtrare il fondo di cottura e far ridurre sul fuoco finchè non risulta ben denso, spegnere e unire i 20g di burro, mescolare con una frusta così da rendere ben lucida. La salsa che si userà per impiattare.

Preparare la salsa tonnata come descritto in questo post.

Tagliare la carne a fette sottili utilizzando l'affettatrice e impiattare a piacere con salsa tonnata sul fondo, fette di carne,  il fondo di cottura a gocce e altra salsa tonnata a gocce, volendo si possono aggiungere i fiori di capperi.

venerdì 25 luglio 2025

Cherry Pie classica per festeggiare i 15 anni di blog!


Oggi è il compleanno di questo blog, sono 15 anni! 15 anni di ricette, di assaggi, di foto (più o meno riuscite) di serate al computer.

E' nato come annotazione delle mie prove culinarie, ho sempre cercato di scrivere ogni particolare così da riuscire a "rifare" senza intoppi ogni ricetta.

Nella maggior parte dei casi ci sono riuscita, purtroppo non sempre, infatti se non scrivo subito la ricetta la mia memoria mi tradisce, anch'io ho 15 anni in più, in fondo!

Per festeggiare ho pensato ad una torta d'effetto, una cherry pie, buona ma poco dolce, infatti la frolla che poi è una crusty pie, non contiene zucchero, ideale da servire anche una una pallina di gelato alla vaniglia!


Ingredienti


per la base

360 g di farina debole

3g di sale

180 g di burro freddo tagliato in pezzi

80 g di acqua ghiacciata

Farina aggiuntiva per stendere la pasta

per la farcitura

500g di ciliegie

120g di zucchero

20g di burro

2 cucchiai di maizena

latte per spennellare



Mettere tutti gli ingredienti (tranne l'acqua ghiacciata) in un mixer, azionare fino a quando gli ingredienti sembrano briciole, unire a poco a poco l'acqua e proseguire fino ad ottenere un impasto morbido, ma non appiccicoso. Il quantitativo dell'acqua è indicativo.

Dividere l'impasto a metà, formare due dischi, raffreddarli in frigo dopo averli avvolti con pellicola, attendere almeno 1 ora.

Snocciolare le ciliegie, sciogliere il burro in una padella larga, unire le ciliegie e spolverizzarle con lo zucchero, cuocere per circa 15 minuti. Sciogliere la maizena in 20ml di acqua, unirla alle ciliegie  e cuocere ancora un paio di minuti. Far raffreddare a temperatura ambiente.

Con l'aiuto di un poco di farina sull'asse di legno stendere l'impasto e foderare una teglia da forno (diam. 26cm).
Mettere il composto di frutta preparato, con il resto dell'impasto formare delle strisce a piacere intrecciate tra loro (spazio alla fantasia!). In questo caso ho fatto una treccia e un reticolo.

Spennellare leggermente tutta la superficie con latte, infornare per 40-45 minuti a 190 ° C. 
Controllare il colore della pasta prima di sfornare.

Lasciar raffreddare la torta completamente prima di sformarla e servirla.

Buon compleanno a noi!


venerdì 18 luglio 2025

Gelato allo zabaione


Dato che ormai siamo in estate inoltrata, non ci resta che cucinare cose fresche e leggere oppure sorbetti e gelati. Voglio trascrivere qui una mia prova, che ha dato un buon risultato, come addensanti sono presenti il latte in polvere e la maizena, mentre il destrosio ha il compito di non far cristallizzare il gelato durante il congelamento. Le dosi mi sembrano corrette, la scioglievolezza  e la consistenza mi hanno convinto.

Questo gusto di gelato, che è tra i miei preferiti, mi ha riportato ragazzina. A Piacenza vi era una gelateria (il K2), che aveva una ricetta eccezionale, preparava un semifreddo allo zabaione dal gusto e dalla consistenza unica. 

Diciamo che come gusto la mia prova si avvicina molto, ma non nella consistenza! Con questa ricetta  si ottiene più un "gelato" che un semifreddo, ma vale la pena di provarlo!!



Ingredienti


300g di latte fresco intero

20g di latte in polvere

50ml di marsala

3 cucchiai di zucchero

50g destrosio

3 tuorli

1 cucchiaino di maizena



Per preparare il gelato allo zabaione: scaldare il latte in cui si sarà sciolto il latte in polvere a circa 50°C. Montare con le fruste i tuorli con lo zucchero e il destrosio, unire la maizena, versare il latte a filo mescolando, aggiungere 50ml di marsala.

Mettere sul fuoco il composto e portare a 80°C mescolando e togliendo subito appena arriva a temperatura (è velocissimo!!!). Raffreddare subito utilizzando una ciotola di acqua e ghiaccio in cui immergere la pentola. 

Passare in frigo almeno 1 ora, inserire nel mantecatore della gelatiera e utilizzarla come indicato dal libretto d'istruzioni. Fare attenzione al grado di montatura... simile a panna leggermente montata...non di più!!! (il gelato si rovina e rischia di diventare simile al burro).

Trasferire in vaschetta d'alluminio, coprire con carta forno ben aderente e chiudere con tappo e lasciare in freezer per circa 2 ore.

giovedì 10 luglio 2025

Chips croccanti di melanzana con caprino alle olive


Adoro le melanzane e le chips non le avevo mai né viste né assaggiate, così non appena sfogliai questa rivista subito mi segnai la ricetta di questo antipasto.

Ringrazio questa rubrica "Vista in rivista" che mi dà la possibilità di provare finalmente tutte le mie ricette presenti nell'elenco "da fare". La rivista da cui è tratta è La cucina Italiana di Agosto 2014.

La descrizione non è sempre precisa, ed ha qualche inesattezza come ad esempio la preparazione le chips, naturalmente ho corretto in questa trascrizione, tempi e temperature, che non erano sufficienti.

Sono invece stata meravigliata dalle dosi, in questo caso corrette. 

Risulta comunque essere un buon antipasto, insolito e piacevole, da abbinare ad un buon chardonnay e se servito tipo finger food, con chips sormontata da una piccola quenelle di caprino e una goccia di pesto è ottimo anche come aperitivo!

Buona estate a tutti! Ci si rilegge a settembre!


Ingredienti per 4 persone

1 melanzana

300g di caprino fresco

40g di olive taggiasche

basilico

timo

origano

olio evo

sale e pepe





Affettare le melanzane con l'affettatrice (n.2, max 3) sottilmente (ho preferito tagliarle in obliquo per non fare chips troppo lunghe), spennellare con olio evo (non mettere troppo olio non risulterebbero croccanti), condire con sale e pepe. Posizionare su carta forno e fare essiccare in forno a 120°C per 1 ora. Lasciare raffreddare.

Tritare le olive e miscelarle con il caprino, condire poi con sale e un cucchiaio di olio evo, mescolare bene.

Tritare con il mixer le erbe aromatiche, in proporzione ai propri gusti (io ho esagerato con il basilico!), frullare aggiungendo un poco di olio evo a filo mentre si frulla, così da formare un simil-pesto.

Impiattare facendo delle piccole quenelle di caprino, adagiare le chips tra due quenelle (così fanno da supporto) e condire con gocce di pesto aromatico.


Ecco le altre proposte:


Daniela:  Dessert di albicocche 

Milena: Cipolle marinate con hummus ai capperi  

Natalia:  Crema di albicocche e amaretti 


mercoledì 2 luglio 2025

Savarin di riso alla parmigiana


Questo mese L'Italia nel piatto ha pensato di dedicarla al riso, il cereale in assoluto più consumato dalla popolazione umana, che è alla base della cucina dell'Asia, ma è presente nelle tradizioni gastronomiche di tutto il mondo. Vogliamo quindi cercare di valutare come questo cereale viene consumato nella nostra bella penisola? Ci saranno variazioni d'uso tra nord e sud? Ci saranno delle ricette della tradizione? Leggeremo con curiosità e attenzione la nostra uscita per riuscire a saperne di più!

Come Emilia-Romagna vi propongo un grande classico della cucina di Parma, che prende spunto da ricette francesi risentendo della dominazione francese avvenuta in diversi periodi della storia in particolare nell'epoca napoleonica: il savarin di riso!

Questo sformato essendo una ricetta elaborata, non viene cucinata così spesso, ma diversi sono i ristoranti che lo propongono, con la ricetta base che viene dalla famosa Trattoria Cantarelli di Samboseto (anni '70) e poi altre versioni più semplici, più casalinghe, ma non per questo meno buone.

Spesso viene sostituita la lingua salmistrata (infatti è davvero difficoltoso trovarla, soprattutto in questa stagione) con il prosciutto cotto o la spalla cotta di San Secondo, oppure ancora, come nel mio caso, carne di manzo affumicata. In ogni caso non è tanto importante con quale affettato si avvolge il savarin, ma che il risotto sia preparato con un buon Carnaroli, tenuto al dente, e arricchito con Parmigiano e burro, insomma con una mantecatura abbondante!

Anche il sughetto con le polpette non deve essere da meno, tutto deve concorrere a creare un piatto ricco e sontuoso, come solo un savarin può essere! Eccovi la ricetta:



Ingredienti Per 6 persone


30 g di funghi porcini secchi

1 carota

1 gambo di sedano

1 cipolla

prezzemolo

300 g di macinato magro

100 g di salsiccia

1 cucchiaio di concentrato di pomodoro

3 cucchiai di pane grattugiato 

250g di lingua salmistrata tagliata sottile (o carne di manzo affumicata o prosciutto cotto)

1 uovo

400 g di riso Carnaroli

6 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato (per le polpette)

6 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato (per il riso)

100g di burro

2 litri di brodo di carne 

olio evo


Preparare un battuto col sedano, cipolla e carota. Rosolare in 20g di burro e 2 cucchiai di olio, aggiungendo i funghi messi precedentemente a mollo nell’acqua tiepida.

Aggiungere il pomodoro, diluire con un bicchiere di acqua tiepida e far bollire tutto lentamente.


A parte preparare l’impasto della carne tritata con la salsiccia, formaggio, uovo, prezzemolo tritato e pane grattugiato.

Fare con l’impasto tante piccole polpettine, farle friggere in olio evo e sgocciolarle; metterle poi dentro il sughetto dei funghi e lasciarle cuocere lentamente.


Prendere lo stampo, foderarlo con alluminio (così da non temere quando si sforma), imburrarlo e ricoprirlo poi con le fette sottili di lingua salmistrata o manzo o prosciutto cotto.

Per il risotto: dapprima tostare il riso con olio e pochissima cipolla; aggiungere a poco a poco il brodo di carne bollente, mescolando. Aggiustare di sale.

Quando è cotto, togliere dal fuoco e mantecare con burro 50g e Parmigiano grattugiato.

Stendere uno strato di risotto sul savarin, mettervi sopra una parte delle polpettine al sugo. Coprire con il resto del risotto.

Lasciar riposare per cinque minuti e poi capovolgere il savarin su un piatto tondo; infine riempire il buco centrale con il resto delle polpettine con il loro sugo.




Ecco il riso declinato per regione!


Piemonte: Risolatte alle fragole

Lombardia: Riso alla pilota, ricetta mantovana 

Trentino-Alto Adige: Risotto ai sapori del bosco

Friuli-Venezia Giulia:  Riso e latte  

Veneto: Riso freddo con pesce azzurro marinato e peperoni al forno  

Emilia-Romagna: Savarin di riso alla parmigiana 

Liguria: Risotto con lo “stocche”

Toscana. Pomodori ripieni di riso 

Umbria: Riso e lenticchie

Lazio: Gelato di riso alle ciliegie

Abruzzo: Verza e riso all’abruzzese

Molise: Riso peperoni e percocche

Campania: Tortino di riso alla napoletana 

Puglia: Riso con le cozze 

Basilicata: Minestrone estivo

Calabria: Arancini alla calabrese 

Sicilia: Timballo di Riso alla Siciliana Vegetariano 

Sardegna: Risotto alla Campidanese 

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