lunedì 3 novembre 2025

Sformato di carne con purè di zucca


Qui a Light and tasty oggi parliamo di sformati e per sformati intendiamo  una preparazione gastronomica a base di ingredienti diversi (verdure, carne, formaggi, pasta, riso) legati insieme, cotti in uno stampo al forno che poi possono essere serviti rovesciati,  oppure "in forma" (nella cocotte o nella teglia). Possono essere dolci o salati e spesso vengono serviti con una salsa o un sugo d'accompagnamento.

Giusto per far chiarezza vi sono pure i flan, parola francese che indica gli sformati, ma che di solito sono preparati con ingredienti frullati.

Poi ci sono i soufflè, che dopo la cottura, si presentano soffici, leggeri e gonfi. Si preparano in pirofile o in cocottine monoporzione ma non si può assolutamente sfornare. Si servono appena escono dal forno perchè tendono a sgonfiarsi. La leggerezza è data dagli albumi montati a neve ed è necessario prestare molta attenzione sia in fase di preparazione, sia di cottura sia durante la presentazione in tavola.

Ma passiamo alla mia ricetta:


Ingredienti per 4 persone

500g di carne di suino (coppa)

100g di farina

Prima di metterli in forno
100ml di birra chiara

1  carota

1 cipolla

1 canna di sedano

2 cucchiaini di concentrato di pomodoro

olio evo

sale e pepe 

200g di zucca cotta 

200g di patate cotte

50ml di latte

40g di Parmigiano grattugiato

Fare il soffritto con carote, cipolla e sedano tritati e 2 cucchiai di olio a fuoco basso, nel frattempo tagliare a cubotti la carne e passarla velocemente nella farina, togliere quella in eccesso e poi aggiungerla al soffritto.

Far rosolare da tutte le parti, sfumare con la birra,  aggiungere il pomodoro e 1 bicchiere di acqua, aggiustare di sale e pepe, abbassare e far cuocere 1 ora. 

Passare le patate allo schiacciapatate, metterle in padella con un cucchiaio di olio e il latte, fare un purè veloce, togliere dal fuoco e unire la zucca passata e il formaggio. Aggiustare di sale. Mescolare bene, far raffreddare.

Cotta la carne, dispensarla nelle cocotte e poi con l'aiuto di un sac a poche ricoprire con il purè di zucca e patate.

Cuocere in forno ben caldo a 200°C per circa 20 minuti funzione ventilato + grill, controllare che si formi la crosticina.

Sfornare e attendere qualche minuto prima di servire.

Ecco gli altri sformati:


Carla: Sformato di funghi e patate alla genovese

Claudia: Sformato di patate e funghi 

Daniela: Sformato di bietole  

Milena: Sformato di patate, fagiolini e cipolle alla ligure   

domenica 2 novembre 2025

Risotto con costine di maiale e verza


La rubrica L'Italia nel piatto ritorna anche oggi, nonostante sia la festa dei nostri cari defunti, il tema di oggi è "Ricette del cavolo". Un ingrediente di stagione e pure salutare, inoltre presenta una serie infinita di varietà, anche molto diverse tra loro, sia alla vista sia al gusto, così da poter soddisfare tutti i palati.

Per la regione Emilia-Romagna ho scelto un grande classico "riso con verza e costine", tipico di Piacenza, ma in pratica di tutta la Pianura Padana. 

Qui a fine mese novembre-dicembre, in campagna, era tradizione macellare  il suino che si era allevato durante l'anno con gli avanzi della cucina, era una vera festa che durava più giorni. Si invitava un norcino di fiducia e tutta la carne veniva utilizzata per la produzione di insaccati e salumi che venivano stagionati in cantina, il tutto finiva con un pranzo d'eccezione a base di questi prodotti a cui faceva da sfondo la polenta. Le costine ed altre ossa in umido aprivano la serie, seguite da zampetti e codino bolliti, da braciole in padella, da cotechini cotti rapidamente sotto le braci, mentre apparivano in tavola i primi assaggi di ciccioli. Prima di andarsene il salumaio guardava le sue opere già appese in cantina e  impartiva gli ultimi consigli al capo di casa a cui veniva affidato l’incarico di sorvegliare, da quel giorno, l’andamento della stagionatura. 

La carne di maiale, già allora, era spesso associata alla verza, ortaggio di stagione e che aveva in compito di "sgrassare" il piatto (così dicevano gli anziani) , in realtà questo non è corretto, rendeva solo  piatto più digeribile grazie la presenza abbondante di fibre, bilanciando la ricetta.

In casa mia questo piatto non era preparato come un risotto, ma il riso era cotto nel brodo di costine dove era aggiunta la verza. Ho voluto trasformarlo in risotto per rendere più attuale il piatto, ma gli ingredienti e la sbollentatura iniziale della carne erano le stesse.

Ma passiamo alla ricetta:


Ingredienti per 4 persone

350g di riso carnaroli

Eccole dopo la cottura al forno

4 costine

300g di verza

1 scalogno 

100 ml di vino bianco secco

1 litro di brodo di carne

sale, pepe 

olio evo

burro

50g di parmigiano grattugiato

salvia, rosmarino, maggiorana


Lavare le costine e scottarle in acqua bollente per 15-20 minuti, scolarle.

Metterle in una teglia con un filo di olio, e condirle con sale, pepe ed erbe aromatiche. Cuocerle in forno a 150°C per 2 ore circa.

Solo quando le costine saranno quasi cotte, procedere con la preparazione del risotto.

Dopo aver lavato la verza accuratamente, tagliare a chiffonade  (a listarelle sottili), così da averla pronta da inserire nel riso.

In una larga casseruola, inserire 2 cucchiai di olio e lo scalogno tritato, far soffriggere senza bruciare e poi unire il riso e procedere con la tostatura, infine sfumare con il vino. Far evaporare completamente l'alcol del vino e iniziare a bagnare con il brodo bollente unendo poco alla volta la verza tagliata per non far abbassare troppo la temperatura di cottura. 

Aggiungere tutta la verza in 3-4 volte aggiungendo sempre brodo bollente, mescolando. 

Dopo circa 15 minuti, unire le costine disossate (la carne non deve essere in piccoli pezzi), dopo 1-2 minuti, spegnere il fuoco e mantecare con una noce di burro ben freddo e il formaggio grattugiato.

Attendere un paio di minuti per far riposare la preparazione. Servire subito.


Le ricette delle altre regioni italiane:


Piemonte: Capunet piemontesi

Lombardia: La Cassoeula o bottaggio alla milanese, ricetta della tradizione 

Trentino-Alto Adige: Lucaniche di verza o "Luganeghe de verza"

Friuli Venezia Giulia:  Cavolo cappuccio e salsicce in tegame

Veneto: Verze sofegae 

Emilia-Romagna: Risotto con costine di maiale e verza 

Liguria: Minestra di riso e verze 

Toscana. Zuppa frantoiana 

Umbria: Crostini di cavolfiore e tartufo

Lazio: Spaghetti con broccoli e guanciale

Abruzzo: Zuppa di verza, patate e fagioli, con sagne a pezza

Molise: I broccoli del convito

Campania: Riso e verza 

Puglia: Orecchiette con cavoli e alici 

Basilicata: Minestra di verza lucana con fagioli e cotica di maiale

Calabria:  Minestra di cavolo cappuccio e fagioli rossi alla calabrese 

Sicilia:  Ghiotta di Cavolfiore 

Sardegna: Fregola tostata con crema di cavolfiore, alici e mandorle 


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martedì 28 ottobre 2025

Pasta con broccoli al miso


Light and tasty questa settimana esce in ritardo, ma con un argomento molto interessante: le brassicaceae!
Per chi non lo sapesse sono una famiglia di piante erbacee, spesso conosciute con il nome di Crucifere, a questa famiglia appartengono tutte le tipologie di cavoli, dai cavolfiori fino alle verze passando per i broccoli. 
Il loro consumo è decisamente consigliato avendo contenuti elevati di potassio e di vitamine K, C, A ed E. Contribuiscono a proteggere la salute cardiovascolare combattendo anche l’aterosclerosi. Contengono numerosi antiossidanti, che esercitano anche una funzione protettiva nei confronti della vista, della pelle e contro l’insorgenza dei tumori, aumentano le difese immunitarie dell'organismo. 
Alla luce di tutte queste informazioni e benefici, non ci resta che iniziare a consumarli con una certa frequenza e regolarità,  proprio per questo vogliamo donarvi queste ricette per togliervi dall'impaccio di come portarli in tavola. 
Se non avete idee, eccovi serviti, troverete dei primi piatti, dei secondi ed anche una merenda, cosa volete di più?



Ingredienti per 4 persone

400 g di rigatoni o spaghetti

400 g di cime di broccoli

2 cucchiai di miso 

2 spicchi di aglio tritati

limone scorza

olio evo

peperoncino in polvere

sale

Parmigiano grattugiato (a piacere)




Lessare i broccoli, dopo averle lavato e divisi in cimette, in acqua bollente per circa 5 minuti, oppure al microonde con un dito di acqua (nella pentola apposita chiusa) per 10 minuti a 600watt di potenza. Scolare e saltare in una padella con un giro di olio, il miso (sciolto in 30ml circa di acqua), l'aglio passato nello spremiaglio e il peperoncino (evito il sale visto la presenza del miso).

Mettere sul fuoco una pentola capiente riempita d'acqua salata e portare a bollore. Cuocere la pasta al dente (controllare il tempo indicato sulla confezione), scolare e passare in padella con i broccoli per un paio di minuti, bagnando con qualche cucchiaio di acqua di cottura, così da formare una specie di cremina.

Unire per ultimo il parmigiano, (se gradito), impiattare e cospargere con scorza di limone non trattato (il limone è essenziale, non si può omettere!)

Servire subito.

Ecco le altre "ricette del cavolo"

Carla Emilia: Polpette di cavolfiore al timo

Catia: Piada con cavoli e stracchino 

Claudia: Crema vegana di broccoli e patate 

Milena: Passatina di ceci con broccolo romano e capesante  


lunedì 27 ottobre 2025

Muffins all'avena e zucca


Ed eccoci al rientro delle vacanze estive per la rubrica Il Club del 27, con un'uscita tutta dedicata alla zucca! Questo mese le ricette sono tratte da Taste of home, una rivista americana, che potete trovare anche on line.

Qui troverete tante ricette dedicate a questo ortaggio di stagione, che o piace tantissimo o viene odiato come pochi.

Purtroppo in famiglia sono l'unica che lo apprezza, e spesso lo porto in tavola, anche se i miei uomini fanno parte della seconda categoria di cui parlavo sopra,  provocando mugugni su mugugni!

Per la giornata odierna ho deciso di provare questi muffins, ideali per la colazione, ma buoni pure a merenda un con buon the. L'uvetta, presente nell'impasto per me ci sta benissimo e la croccantezza del topping, chiamato anche streusel, li rendono superlativi.

La ricetta è giusta giusta, non ho trovato inesattezze e vi consiglio di provarli! 


Ingredienti per 10 muffins

125g di farina

100g di zucchero di canna

2 cucchiaini di baking

1 cucchiaino di cannella

180g di zucca cotta

1 pizzico di sale 

1 uovo grande

60g di latte

50g di olio di semi

75g di uvetta

80g di avena in fiocchi

Topping

60g di zucchero di canna

1 cucchiaio grande di farina

1 cucchiaio di burro freddo

1/2 cucchiaino di cannella

Accendere il forno a 190°C, in una grande ciotola unire farina, zucchero, sale, baking e cannella.

In un'altra miscelare gli ingredienti umidi: zucca, uovo, latte ed olio. Unire le due preparazioni ed infine aggiungere i fiocchi d'avena e l'uvetta (idratata con marsala tiepido per 30 minuti, dopo averla lavata accuratamente). Dispensare il composto in pirottini di carta per muffin, disposti nella teglia apposita. 

Preparare il topping: unire lo zucchero, la farina e la cannella, poi aggiungere il burro freddo tagliato a tocchetti, mescolare con le mani formando delle briciole. Cospargere su ogni muffin le briciole di topping.

Mettere in forno già caldo e cuocere per 20-22 minuti. Lasciare raffreddare prima di assaggiare.

come si presenta all'interno

Con questa ricetta  partecipo a Il club del 27 con la tessera n. 31

lunedì 20 ottobre 2025

Carpaccio di barbabietola con rucola, noci e stracciatella



Light and tasty oggi ha come tema le barbabietole rosse, un ortaggio ricco di nutrienti con proprietà rimineralizzanti, antiossidanti e depurative. Contiene tante vitamine, sia la C chee quelle del gruppo B e minerali (come potassio, ferro, calcio e fosforo). Presenta un alto contenuto di fibre che favoriscono la digestione, e diminuiscono l'assorbimento dei grassi. 

Ma il vero tesoro della barbabietola è  la betalaina, il pigmento rosso a cui deve la colorazione, il quale grazie alle proprietà antiossidanti ha effetti antinfiammatori e protettivi per le cellule, aiuta a combattere lo stress ossidativo e a proteggere il sistema cardiovascolare, per la presenza combinata degli antociani. Pare sia anche molto utile nello sport, infatti si studia che può migliorare la performance muscolare. 

Oggi ho proposto una semplice insalata, ma servita come un carpaccio, la base così colorata rende anche piacevole l'aggiunta degli altri ingredienti, facendoci sentire un artista nell'atto di creare un nuovo quadro. Quindi a voi la scelta di seguire i miei ingredienti o di "colorarlo" in altro modo! 

Buon Appetito e w la creatività!


Ingredienti per 1 persona

50g di rucola

100g di barbabietola rossa

60g di stracciatella

3 noci

olio evo

sale



Se la barbabietola è già cotta (io compro sempre quelle sotto vuoto), pelarla e poi affettarla sottilmente, è possibile l'uso dell' affettatrice (posizione 1,5). 

Posizionare poi le fette sul piatto da servire, disporre al centro la rucola ben lavata e asciugata, qualche gheriglio di noce e poi procedere a condire.

Cospargere con qualche granello di sale, a piacere il pepe e poi un filo d'olio evo.

Solo alla fine con un cucchiaino dispensare la stracciatella "macchiando" il piatto.

Ma ecco le altre proposte:

Catia: Panini alla barbabietola rossa 

Claudia: Frullato con barbabietola e banana 

Daniela: Bruschetta con barbabietola e robiola di capra 

Milena: Hummus con barbabietola rossa e verdure croccanti  

giovedì 16 ottobre 2025

Cannelloni ai porri e taleggio


"La pasta è magia" una rubrica per appassionati di primi piatti, che ogni mese al 16 posta tante ricette 
e proposta da cui prendere spunto.

Oggi ho pensato a dei cannelloni, ma non di magro o di carne, come siamo abituati... ho osato mettere assieme taleggio e porri...cosa ne dite?

Il sapore è deciso, ma la besciamella arrotonda il gusto rendendolo quasi delicato. Importante è anche la presenza del parmigiano, infatti provati con solo taleggio non erano così piacevoli ed aumentare il taleggio lo sconsiglio in quanto prevarrebbe la nota amarognola finale. Tutto questo per dire che le dosi le ho calibrate a dovere e che sono davvero speciali!

Ma ecco la ricetta:
Appena sfornati

Ingredienti per 6 persone


200g di farina

2 uova

3 porri

200g di taleggio dop

500g di besciamella

50g di parmigiano grattugiato

pane grattugiato

20g di burro

olio evo

sale e pepe


Preparare la pasta all'uovo: fare la fontana di farina, inserire le uova, un pizzico di sale e un cucchiaio di olio sbattere bene con la forchetta Aggiungere la farina circostante e quando inizia ad assumere una certa consistenza  iniziare ad impastare con le mani. Se ce ne fosse bisogno aggiungere un goccio di acqua tiepida. L'impasto dovrà essere ne troppo morbido, ne troppo duro.

Coprire con un canovaccio e attendere almeno 15 minuti.

Il ripieno

Tagliare a fette l'impasto e passarlo nella macchinetta sfogliatrice, penultimo foro,  (naturalmente prima di arrivare a questo spessore si passa più volte almeno 4, prima nello spessore più largo e poi via via ci si avvicina allo spessore desiderato). Si tagliano dei rettangoli di circa (15cm x 10cm) e si lasciano asciugare le sfoglie,  per un'oretta. 

Nel frattempo si procede con la preparazione del ripieno; si affettano i porri dopo averli lavati, e si mettono in padella con un paio di cucchiai di olio evo a fiamma bassa. Si aggiustano di sale e pepe e se ce ne fosse bisogno un poco di acqua. Lasciare cuocere per 20-25 minuti. 

Preparare la besciamella e metterne un paio di cucchiai nei porri, a cui poi viene aggiunto 30g di parmigiano grattugiato e  il taleggio a cubetti. Mescolare accuratamente formando un composto omogeneo.

A questo punto scottare le sfoglie in acqua bollente salata per qualche minuto, poi scolare raffreddare in acqua fredda e disporre su un canovaccio pulito.

Prima di infornare

Farcire ogni sfoglia con un cucchiaio abbondante di ripieno e poi richiudere la sfoglia formando il cannellone.

In una teglia da forno, fare un leggero strato di besciamella, poi adagiare i cannelloni uno vicino all'altro, ricoprire con un altro strato di besciamella e cospargere poi con il parmigiano rimasto e pane grattugiato. Mettere fiocchetti di burro in superficie così da formare una crosticina dorata.

Cuocere in forno per circa 30 minuti, 10 dei quali con grill.

Servire tiepidi.

Ecco le proposte delle partecipanti della rubrica:

Carla Emilia: Ravioli alla zucca su crema di parmigiano con sugo di finferli

Daniela: Maltagliati di farina di castagne con salsa di noci e pera  

Milena: Maltagliati integrali con fagioli e provola  

Natalia: Gnocchi con farina di castagne con sugo di peperoni friggitelli, pomodori e fungo del melo 


lunedì 13 ottobre 2025

Pere essiccate

 

Le pere! Un frutto di stagione tra i più amati e che in questo periodo è davvero al top della maturazione.

Ma voi lo sapevate che a livello energetico una pera di circa 100 g fornisce 35 kcal e per questo è  indicata anche per le diete ipocaloriche?  L’apporto energetico delle pere è dovuto quasi completamente al loro contenuto di zuccheri. E anche qui c’è qualcosa da scoprire. Le pere contengono per lo più fruttosio e sorbitolo, glucidi che hanno minore impatto sulla glicemia rispetto a glucosio e saccarosio (più presenti, ad esempio, nelle mele). Quindi la pera è indicata anche nella dieta dei diabetici.

Possiede poi tante fibre, e per questo sono un toccasana per l’intestino, contrastando la stipsi e migliorando la salute della flora batterica. Le fibre inoltre aiutano a dimagrire riducendo l’assorbimento di zuccheri e grassi.

La pera è ricca di microelementi alleati della salute come vitamina C, potassio e calcio. E anche di sostanze antiossidanti che contrastano l’invecchiamento e proteggono da malattie degenerative. e noi di Light and tasty vogliamo farci mancare una giornata dedicata a questo frutto?
Non sia mai! Ed eccoci qui infatti a proporvi ricette con questo ingrediente favoloso!
In realtà la mia non è una vera ricetta, ma una preparazione. Essiccare un frutto può portare a formare degli snacks piacevoli e salutari, ma anche produrre dei eecori per torte o dolci al cucchiaio. Proverò a spiegarvi come procedere.


Ingredienti

pere abate mature ma non troppo!


Lavare e asciugare le pere.

Affettarle con un coltello a lama liscia ad uno spessore  di 0,2-0,3 cm.

Posizionare nell'essiccatore a piane alternati (1 piano con pere e 1 piano vuoto), accendere ed essiccare per 6 ore, spegnere. 

Attendere che si raffreddino (almeno un paio di ore, io una notte) e poi essiccare altre 6 ore.

A questo punto si possono consumare come snack oppure conservare in un sacchetto di carta in luogo asciutto per 1 settimana (magari anche di più ma non sono in grado di garantire).

E' possibile trasformarli in un decoro per le torte di pere: fare un caramello e spennellarlo su entrambi le superfici della fetta di pera essiccata. Lasciare asciugare per 30 minuti su carta forno.


Ecco altre ricette alle pere!


Carla Emilia: Carpaccio di pere con feta e noci  

Catia: Pere al vino rosso 

Claudia: Muffin integrali alla pera 

Daniela: Insalata di rucola e pere con prosciutto crudo e miele 

Milena: Bruschette ai cereali con pere grigliate e robiola  

venerdì 10 ottobre 2025

Tortino di patate con mortadella e parmigiano


Oggi è la volta della rubrica Vista in rivista e ho pensato di preparare questo tortino di patate, una vera goduria la ricetta è tratta da Sale e Pepe di ottobre 2003. Le dosi indicate sarebbero per 4 persone, ma se ci si attenesse sarebbe solo un assaggio, una cucchiaiata giusto come contorno. Invece se volessimo servirlo come piatto principale è sicuramente da 2 porzioni. Altra inesattezza è il quantitativo di patate  (la ricetta parlava di 700g), rispetto agli altri ingredienti, il tortino non sarebbe condito a dovere e quindi ho corretto.

Interessante invece quanto indicato a fine ricetta: un'alternativa di condimento consiglia di sostituire il parmigiano con la ricotta e la mortadella con il prosciutto cotto, così da avere un gusto più delicato e secondo me ci sta alla grande!

La teglia che ho preparato è ovale e le dimensioni sono 18cm x 23 cm ed ho sovrapposto 5 strati di patate, è stata consumata da due persone, una cenetta alternativa,  quindi un piatto unico!


Ingredienti per 2 persone

Prima di infornare

400g di patate già pelate

100g di mortadella affettata

200ml di latte

40g di Parmigiano grattugiato

rosmarino

noce moscata

40g di burro

sale e pepe


Lavare il rametto di rosmarino, togliere gli aghi verdi e tritare. Tagliare a listarelle le fette di mortadella e tenere da parte.

Preparare il condimento a base di parmigiano: in una ciotola mettere il parmigiano, il rosmarino, la noce moscata, un pizzico di sale e il pepe, bagnare poi lentamente con il latte e miscelare con una frusta, così da renderlo omogeneo.

Pelare le patate, lavarle ed affettarle sottilmente con mandolina (io sul n.3).


Eccolo cotto in cui si evidenziano gli strati
Ungere con il burro la teglia, fare uno strato di patate e poi un pizzico di sale, il composto di latte-parmigiano e la mortadella a listarelle e continuare così, fino a finire con uno strato di patate che verranno salate e bagnate con il composto latte e parmigiano, infine cospargere tanti fiocchetti di burro.

Cuocere in forno già caldo a 200°C (funzione ventilato +grill, se si colorasse troppo in superficie mettere della stagnola o cambiare funzione in statico) per circa 30 minuti.

Servire tiepido.


Ecco le ricette delle "colleghe":


Daniela: Torta di farina di farro all’uva 

Milena: Pizzette di polenta del giorno prima con fiordilatte  

Natalia: Sformato di sole mele 


mercoledì 8 ottobre 2025

Anolini piacentini conditi con la crema al parmigiano di Bottura


Questa crema al Parmigiano Reggiano pare sia una ricetta dello chef Bottura. Gira sul web ormai da diversi mesi, così ho provato a cimentarmi ed effettivamente se si segue alla lettera le indicazioni viene perfettamente.

Ci ho condito i miei anolini piacentini (detti anvei), che di solito vengono degustati in brodo di carne, ma vi assicuro che questa crema ci sta meravigliosamente. Certo forse se ne mangia qualcuno in meno essendo decisamente più saziante, ma questo non penso che sia un problema! 




Ingredienti per 6 persone

400g di anolini piacentini

Brodo di carne

150 g latte

150 g panna fresca

150 g Parmigiano Reggiano Dop 30 mesi

sale

noce moscata




Scaldare latte e panna in una casseruola, quando il composto diventa tiepido circa 50°C iniziare ad aggiungere il parmigiano grattugiato, 1 cucchiaio alla volta, mescolando con una frusta.

Continuare a mescolare, sulla fiamma bassa, fino a esaurire il parmigiano. Alla fine si otterrà una consistenza simile alla crema inglese. 

Aggiustare di sale e aromatizzare con noce moscata a piacere.

E' possibile sostituire il latte con la stessa dose di brodo (consigliata per tortelli, anolini o ravioli cotti in brodo).

Dopo aver preparato la crema che verrà dispensata sul fondo dei piatti. Cuocere in brodo bollente di anolini e appena cotti scolare e posizionare nel piatti.

Servire subito.

lunedì 6 ottobre 2025

Merluzzo con porri e patate


Sua Maestà il Merluzzo, altrimenti detto pesce veloce del Baltico, sarà l'argomento di oggi di Light and tasty e con lui le sue diversificazioni: Baccalà e stoccafisso.

Ogni volta che mi approccio a una ricetta con questo ingrediente, non ricordo mai la denominazione corretta, oggi proverò a scriverle, vediamo se mi serve per fissarle nella mente.

Merluzzo: pesce fresco

Baccalà: merluzzo salato (concentrazione di sale assorbito deve essere almeno 18% di sale) e stagionato

Stoccafisso: merluzzo essiccato all'aria aperta senza sale

Fare attenzione a scegliere bene il prodotto che si vuole utilizzare in cucina. Il baccalà deve essere dissalato (almeno 3 giorni cambiando l'acqua 2 volte al giorno), mentre lo stoccafisso deve essere ammorbidito. Tutti e due hanno quindi bisogno di essere messi in ammollo per prima di essere cucinati. Lo stoccafisso norvegese si reidrata in una settimana almeno.

E poi c'è il Veneto, che mi manda in confusione ancor di più! Infatti in questa zona d'Italia, il "baccalà" è tradizionalmente lo stoccafisso (merluzzo essiccato e non salato), da cui si ricavano i piatti tipici come il baccalà mantecato, una crema spalmabile e saporita a base di stoccafisso, olio, acqua e latte, e il baccalà alla vicentina, un piatto più complesso e gustoso, preparato con stoccafisso, cipolle, sarde, latte, olio e formaggio, che ha un colore e una consistenza diversa,. 

Va bè...passiamo alla ricetta sperando che quanto scritto mi rimanga in mente!!!

Prima della cottura al forno

Ingredienti per 2 persone


400g di tranci di filetti di merluzzo

1 porro

2 patate medie

olio evo

sale e pepe




Sciacquare il merluzzo e asciugare bene e metterlo da parte.

Mondare il porro eliminando le foglie esterne e tenendo solo quelle tenere che si trovano all’interno. Tagliarlo a rondelle e saltare in padella con 2 cucchiai di olio evo per circa 10 minuti. Aggiungere un poco di acqua se ce ne fosse bisogno così da non "bruciacchiarli". Aggiustare di sale e pepe Spegnere e mettere sul fondo di una pirofila da forno.

Posizionare sopra il pesce, dopo averlo salato leggermente.

Pelare le patate e dopo averle lavate tagliarle con la mandolina a rondelle sottili. Sciacquarle in acqua per togliere l'amido in eccesso. Scottarle in acqua bollente per 2-3 minuti. Scolarle e raffreddarle con acqua fredda.

Asciugare su carta assorbente e poi disporle sulla teglia da forno a ricoprire completamente il merluzzo.

Condire con olio e sale. Cuocere in forno a 180°C per circa 30-40 minuti, finché il merluzzo non sarà cotto e le patate risulteranno dorate con crosticina croccante.

Servire subito.

Ecco altre ricette a base di merluzzo -baccalà- stocco:


Carla Emilia: Filetto di merluzzo al cartoccio con olive e limone 

Catia: Filetti di merluzzo allo zenzero  

Daniela: Baccalà con uvetta, pinoli e prugne 

Milena: Insalata tiepida di merluzzo, patate e cipolle   


giovedì 2 ottobre 2025

Curzoli o curzùl con sugo allo scalogno

Curzùl con sugo di scalogno di Romagna

Oggi a L'Italia nel piatto si parla di formati di pasta. 

L'Italia, patria della pasta, ha un numero imprecisato di formati, tutte le forme sono ammesse, impasti pure, quindi questa uscita sarà un vero pullulare di primi piatti.

L'Emilia Romagna non si tira indietro in questa corsa al formato, dalle lasagne (tipiche di Bologna), fino alla gramigna, passando per gli strozzapreti, gli strichetti  o i garganelli,  i formati sono tantissimi e per l'occasione ho scovato i curzul o curzoli, una specialità di Ravenna, in particolare del Faentino.

Il loro nome, derivante dal dialetto locale, richiama la forma degli “laccetti” delle scarpe, realizzati con cuoio intrecciato a sezione quadrata. La preparazione tradizionale prevede una sfoglia di uova e farina, piuttosto spessa, tagliata in strisce quadrate. 

Pare che il condimento ideale, o per lo meno più indicato, sia con lo scalogno di Romagna e quindi mi sono attenuta "alla lettera", anche se poi ho replicato con un bel sugo di Porcini freschi... dopotutto siamo in ottobre e qui siamo invasi dai funghi!

Ma passiamo alla ricetta:


Ingredienti per 4 persone

400g di farina di grano tenero 00

4 uova

sale

Sugo allo scalogno

4 scalogni di Romagna IGP

1 pomodoro grande o 10 ciliegini

3 cucchiai di olio evo

10g di burro

1 cucchiaino di concentrato di pomodoro

50ml di vino bianco

sale e pepe


Impastar la farina con le uova intere e un pizzico di sale, aggiungere un poco di acqua tiepida se cene fosse bisogno. Lasciare riposare per circa 30 minuti a temperatura ambiente.

Dividere in 4 parti la pasta e  stenderla con il matterello fino ad ottenere uno spessore di circa 3 mm. Lasciare riposare per circa 30 minuti poi con l'apposito matterello rigato formare le strisce di pasta. 


E' possibile anche arrotolare le sfoglie e  affettarla con un coltello affilato allo spessore di circa 3mm, così da ottenere dei tagliolini quadrati con la sezione 3x3mm. Srotolare delicatamente le girelle e stenderle sulla spianatoia infarinata per evitare che si attacchino.

Per il condimento, rosolare a fuoco lento lo scalogno tritato grossolanamente nell’olio evo e nel burro sciolto. Sfumare con il vino a fuoco alto. Dopo qualche minuto, unire il pomodoro tagliato a cubetti o i pomodorini tagliati in 4 pezzi e il concentrato. Aggiustare di sale e pepe. Continuare la cottura per circa 30 minuti, a fuoco basso o fino a quando il sugo si sarà ristretto e lo scalogno sarà ben cotto.

Lessare i curzùl in abbondante acqua salata, scolare e saltare direttamente nella casseruola.

Servire con Parmigiano grattugiato e un buon bicchiere di vino rosso!

Eccoli con il sugo di funghi Porcini 

Curzul con sugo di funghi porcini freschi

 Ed ecco i formati delle altre regioni d'Italia

Piemonte: Cajettes piemontesi 

Lombardia: Foiade Bergamasche di mais al ragù  

Trentino-Alto Adige: Rufioi (ravioli mocheni)

Friuli Venezia Giulia: Blecs al burro e timo

Veneto: La pasta in Veneto: formati tradizionali e curiosità  

Emilia-Romagna: I curzoli con sugo allo scalogno di Romagna 

Liguria: Trofie alla marinara

Toscana. Maccheroni o maccaroni della Garfagnana al granturco formenton ottofile rosso 

Marche: Maccheroncini di Campofilone autunnali

Umbria: La pasta umbra: formati tipici e ricette della tradizione

Lazio: Fini Fini ciociari al pomodoro e basilico

Abruzzo: Cavatelli con zucca, guanciale e pecorino

Molise: Cavatelli cozze e pomodorini

Campania: Schiaffoni di semola di grano duro dell’Irpinia con sughetto di baccalà, olive e pomodorini

Puglia: Sagne 'ncannulate con vongole veraci 

Basilicata: Trittico lucano

Calabria:   Variazione di fileja

Sicilia:  Spaccatelle con Zucchine Tonno e Limone

Sardegna: Su Filindeu 


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