Gosheh fil è una frittella dolce, spolverata di cardamomo e pistacchi macinati, sono dolcetti afgani e vengono serviti durante la festa musulmana di Eid.
Il nome si traduce direttamente "orecchie di elefante" per la sua forma molto simile. e la ricetta è tratta dal libro Parwana di Durkhanai Ayubi, stampato nel 2019. L'autrice è la figlia minore di una famiglia di profughi che nel 2009 sono immigrati in Australia, ad Adelaide e qui hanno aperto un ristorante specializzato in ricette casalinghe della loro terra.
Parwana è il nome del ristorante e in afghano significa "farfalla": un nome che voleva essere di buon auspicio, infatti così fu visto che al momento è uno dei ristoranti più amati dagli Australiani, critici gastronomici compresi. Il tutto è molto casalingo e ben lontano dai classici stellati, ma offre piatti di rara bontà, molto apprezzati e i più famosi dei quali sono raccolti proprio in questo volume.
Ma ecco la ricetta che ho scelto per l'occasione di questa rubrica, Il club del 27, qui troverete tante altre ricette interessanti!
Ingredienti
(circa 50 dolcetti)3 uova grandi
60 ml (¼ tazza) di olio di girasole
375 g (2½ tazze) di farina 00
½ cucchiaino di lievito per dolci
60 ml (¼ tazza) di latte intero caldo
Olio di arachidi per friggere
250 g di zucchero a velo
4 cucchiaini di cardamomo macinato
35 g di pistacchi macinati
Rompere le uova in una ciotola, aggiungere l'olio poco alla volta continuando a sbattere a sbattere con una frusta così da rendere il composto ben amalgamato.
In una ciotola separata, unire la farina, il lievito e ½ cucchiaino di sale, versare il composto di uova. Impastare con le mani, aggiungendo a poco a poco il latte, mettere l'impasto su di un piano spolverizzato con la farina, sformare l'impasto e impastare per 6-8 minuti, così da renderlo liscio.
Dividere l'impasto in tre palline uguali, coprire e lasciare riposare per 30 minuti.
Spolverare leggermente la superficie di lavoro pulita e stendere ogni pallina di pasta fino a ottenere una sfoglia sottile (se avessi usato la macchinetta anzichè il mattarello sarebbe stato anche meglio!). Usando un tagliabiscotti grande di 8–10 cm di diametro, ritagliare dei cerchi, quindi pizzicare ogni cerchio in un punto per formare una forma di orecchio a ventaglio.
In una casseruola, scaldare abbastanza olio per friggere a 160 ° C su un termometro per olio.
Friggere i ventagli in lotti, girandoli di tanto in tanto, fino a quando non si saranno leggermente dorati e si saranno formate delle bolle su entrambi i lati. Usando una schiumarola, trasferirli su carta assorbente.
Disporre il gosheh fil su un piatto da portata e cospargere generosamente con lo zucchero a velo e cardamomo in polvere (si tolgono i semini dai baccelli e si passano al mortaio) e granella di pistacchi per finire.
Con questa ricetta partecipo alla rubrica Il Club del 27
Sono proprio golose, cardamomo e piatacchio sono proprio il filo conduttore dei dolci afgani 😉
RispondiEliminaDevo proprio provarle, brava
Un abbraccio Manu
Potrebbe quasi essere un'alternativa alle nostre frappe di carnevale, no? Brava!
RispondiEliminaMai viste, nè assaggiate..non ti nascondo che rimedierei con le tue :-P
RispondiEliminaHanno un aspetto golosissimoooo
wow che belli e quanto devono essere deliziosi. Ok, mi hai convinto: segno la ricetta e li provo ;)
RispondiEliminaUn bacione
Hanno un aspetto molto goloso, assomigliano alle nostre sprelle, mi attira la spolverata di cardamomo, una spezia dal sapore particolare che ci sposa bene con i dolci. Un abbraccio e buona settimana.
RispondiEliminaIntanto, mi attira il nome. Ma poi la forma, l'aggiunta del cardamomo, la facilità della preparazione... Insomma, le voglio fare.
RispondiEliminaAdoro i dolci orientali. Sembrano molto ricchi.
RispondiEliminaLa mia solidarietà alle donne afghane, che devono vivere tempi bui e tristi.
Saluti
Particolari!!! Bello conoscere le usanze culinarie di altri luoghi.
RispondiEliminama che belle queste orecchie di elefanti!!! anche questi dolcetti erano nella mia lista, Elena, ma poi non so perché sono passato ai bolani!!! tu bravissima!
RispondiEliminaDolcissime le tue orecchie di elefante! Io ho deciso che le farò a Carnevale al posto delle classiche frappe.
RispondiEliminabelle le tue orecchie! e immagino buone!
RispondiEliminaAnche io stavo per prepararle! Ti sono venute benissimo! Mi sa che dovrò farle anche io ;-)
RispondiEliminaUn abbraccio
Anna Luisa
Sono stata molto tentata da queste frittelle. Quasi quasi mi pento di non averle scelte
RispondiEliminaAmmiro e gusto questa prelibatezza (in ginocchio su una montagna di ceci per il ritardo con cui arrivo) che abbiamo praticamente preparato insieme e che credo riproporrò il prossimo carnevale... intanto mi sono comprata il libro perchè mi ha letteralmente affascinato questo piccolo assaggio che abbiamo avuto!
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