mercoledì 27 gennaio 2021

La mia Zuppa di pollo per Il club del 27


E siamo tornati con Il Club del 27, sentito la nostra mancanza? Be le ricette qui sono sempre speciali, per questo sono sicura che vi eravate accorte della nostra assenza!

Oggi trattiamo di zuppe, quelle belle tazze fumanti che ci fanno compagnia in inverno, quando fuori piove, c'è vento e freddo, da me soprattutto nebbia, quando si rientra, forse per l'umidità ti senti raffreddata dalla testa ai piedi e questi piatti sono proprio ideali per farci stare meglio.

Questa zuppa è una mia rielaborazione della "Hearty cream of chicken soup" tratta da All Time Best Soups (Cook's Illustrated) by Cook's Illustrated Magazine (Editor), si sarebbe dovuto cuocere il pollo (con pelle) al forno, così da recuperare il grasso dell'animale e aggiungerlo ad olio  e burro...ecco io ho saltato questo passaggio, e inoltre ho frullato la base anziché lasciare i pezzetti di verdure, in quanto preferisco la base cremosa e vellutata.

Ma ecco la mia ricetta


Ingredienti
per 4 persone

500g di petti di pollo 
Sale e pepe
2 porri
2 cucchiai di burro non salato
60g di farina per tutti gli usi
100ml di Calvados
1l  di brodo di pollo
250g di patate 
2 carote
 timo fresco
1 foglia di alloro
150ml di panna
3 cucchiai di erba cipollina fresca tritata





Condire il pollo con sale e pepe. 
In una pentola a doppio fondo, scaldare burro e olio, quando caldo rosolare il pollo da tutti i lati.
Aggiungere i porri e lasciare cuocere a fuoco basso per 2-3 minuti. 
Spolverizzare con la farina, farla tostare e poi sfumare con il Calvados.
Aggiungere patate, carote tagliate a pezzetti e poi allungare con il brodo di carne. 
Aromatizzare con alloro e timo e far cuocere per circa 30 minuti.

Togliere il pollo, e lasciarlo raffreddare, mentre continuare a cuocere a fuoco basso le verdure per altri 20-25 minuti.

Eliminare alloro e timo, passare al minipimer e allungare con la panna. 
Unire a tocchetti il pollo a cubetti di circa 2,5 cm di lato. Aggiustare di sale e pepe.

Servire in tazze individuali con erba cipollina, pepe ed eventuali crostini.

Con questa ricetta partecipo alla rubrica Il club del 27

lunedì 25 gennaio 2021

Pollo alla melagrana

Oggi a Light and Tasty si parla di carni bianche, la classificazioni tra carni bianche e carni rosse spesso è un po' confusa, solitamente si fa riferimento al colore della carne fresca: in Italia sono tradizionalmente classificate come rosse le carni di bovini, ovini e caprini adulti, di suini e di equini, mentre sono considerate bianche le carni di pollame, tacchino e coniglio. Discorso a parte meritano le carni di vitello, agnello e capretto da latte, classificate come carni rosse dall’USDA, anche se loro caratteristiche nutrizionali sono molto più vicine alle carni bianche e alle loro proprietà. La colorazione dipende dal contenuto di ferro presente nella mioglobina, in molti pensano che le carni rosse ne contengano di più rispetto a quelle bianche. E invece non è così: la carne suina, classificata come rossa, contiene la stessa quantità di ferro delle carni avicole, e la carne di agnello da latte e di vitello hanno un contenuto di ferro  inferiore a quello di bovini e ovini adulti, e di poco superiore a quello di pollame.

Le carni bianche sono considerate anche adatte alle diete ipocaloriche per il loro basso contenuto in grassi. Questi, localizzati solo in determinate parti del corpo dell’animale come la pelle e quindi  possono venire rimossi con facilità, anche se si tratta principalmente di grassi insaturi cosiddetti “buoni”.

Ma passiamo alla ricetta, in cui ho utilizzato la melassa di melagrana, un frutto estremamente salutare grazie ai polifenoli presenti e che dona alla carne un piacevole sapore! Al link troverete la ricetta ma se non volete prepararla è possibile anche utilizzare il succo senza zucchero che si vende al supermercato.

Ingredienti

per 4 persone

600g di Petti di pollo
100ml di vino bianco
1 scalogno
1 spicchio d'aglio
olio evo
melassa di melagrana (o succo)
1 melagrana
sale e pepe



Scaldare 3 cucchiai di olio evo, unire lo scalogno e l'aglio tritato, dopo qualche minuto unire il pollo tagliato a cubotti.

Sfumare con il vino, a fuoco alto, poi abbassare la fiamma e proseguire la cottura per 10-15 minuti.

Aggiungere un paio di cucchiai di melassa di melagrana (o 2-3 cucchiai di succo di melagrana), cuocere ancora un paio di minuti. Aggiustare di sale e pepe.

Servire su un letto di verdure, nappando con la salsa che si è formata in cottura e cospargendo di chicchi di melagrana.

Ecco altre proposte interessanti

Pollo al curry di Carla Emilia 

Bocconcini di tacchino ai funghi  di Catia

Petto di pollo allo zenzero con spinaci e nocciole  di Daniela

Insalatina di pollo  di Franca

Involtini di tacchino alle verdure  di Mary

Ossicini di pollo speziati al forno di Milena

mercoledì 20 gennaio 2021

Gnoc ad furminton



Sempre per il progetto Fattoria consapevole e solidale, quello di cui vi avevo parlo qui, propongo un dolce rustico, una vera chicca  del territorio modenese, in particolare della bassa, zona vicina alla provincia di Mantova. La ricetta l'ho trovata qui (insieme ad un racconto davvero emozionante) su indicazione di una amica, Chiara; la ricetta è della sig.ra Rina Poletti, direttrice didattica dell’Accademia della Sfoglia ed esperta sfoglina (qui troverete la sua presentazione e i suoi preziosi consigli), come potete capire lei ne sa di cucina tradizionale!

Il dolce è molto rustica, l'uso della farina di mais, e in particolare della tipologia bramata, rende questa specialità scrocchiarella sotto i denti, l'uvetta e i fichi la arricchiscono e l'aroma del limone è decisamente piacevole (non ve lo scordate, mi raccomando!). 

Insomma lo consiglio caldamente questo "gnocco di farina di mais", da assaporare così, tal quale, oppure anche intinto in un buon vino dolce, come una malvasia di Candia o un moscato.



Ingredienti


200 g di fichi secchi
200 g di uva passa
250 g di farina  di mais bramata (a grana grossa)
250 g di farina 00
2 uova
1limone non trattato
200 g di zucchero semolato
175 g di burro
1 bustina di lievito per dolci
8 cucchiai di latte  
100ml di marsala (mia aggiunta)


Ammollare i fichi secchi in acqua tiepida dopo averli tagliati a pezzetti, lo stesso fare con l'uvetta, ma utilizzando il marsala. Ricordare sempre di lavare i prodotti secchi con acqua corrente prima di idratarli.

Sbattere le uova intere con lo zucchero, aggiungere il burro ammorbidito, e poi 1 cucchiaio alla volta i due tipi di farina e il lievito. Allungare con il latte, fino ad ottenere un composto morbido.

Scolare i fichi e  strizzare l'uvetta, asciugarli anche con carta da cucina e poi aggiungerli al composto assieme alla scorza grattugiata del limone.

 Mescolare con energia con un cucchiaio di legno, perchè questo sarà il segreto della compostezza del dolce. 

Preparare due teglie da plumcake (22cm x 10cm) oppure dividere il dosaggio degli ingredienti a metà e farne uno solo, foderarle con carta forno bagnata e strizzata, inserire il composto.

Cuocere a in forno già caldo a 170°C per 40  minuti circa (fare la prova stecchino), se non fosse cotto proseguire ancora 10 minuti a 150°C.

Questa ricetta partecipa al progetto Fattoria consapevole e solidale:

lunedì 18 gennaio 2021

Salmone agli agrumi


Gli agrumi sono le piante coltivate appartenenti al genere Citrus della sottofamiglia Aurantioideae (famiglia delle Rutaceae) e i loro frutti. Questo è il loro periodo di raccolta, infatti nei questi mesi invernali abbiamo la possibilità di assaggiarli quando sono più dolci e profumati, al top con la maturazione. Per questa ricetta ho utilizzato Arance e mandarini, questi ultimi hanno un profumo molto intenso, sono dolci e unico neo sono i semi presenti molto spesso nei loro spicchi!

Ma passiamo alla ricetta...

Ingredienti 


per 4 persone
1 filetto di salmone (circa 1kg)
2 arance non trattate (scorsa e succo)
2 mandarini IGP di Ciaculli non trattati
100ml di Vodka 
2 cucchiai di miele 
sale

Grattugiare la buccia delle arance e poi spremere il loro succo, aggiungere la vodka e il miele. Ridurre questo composto sul fuoco basso per circa 10 minuti, unire poi i mandarini affettati a fette sottili e cuocere ancora 3-4 minuti.

Scaldare il forno a 180°C, rivestire una teglia con carta forno e posizionare il filetto di pesce.

Usando un coltello affilato, tagliare il salmone in 8 fette, tagliando la carne ma non la pelle, così da tenere unito il filetto. Spalmare il salmone con la riduzione, facendo attenzione che entri nelle fessure, cuocere in forno per 20 minuti, dopo aver disposto le fette di mandarini canditi sulla superficie.

Quando il salmone è cotto, riscaldare la glassa rimanente, aggiungendo uno poco d'acqua se fosse troppo densa e spennellarla sulla superficie del salmone, così da renderlo lucido.

Il salmone è ottimo con patate, ma se volete provare questa salsa di barbabietole, vi assicuro che è molto particolare (deve però piacere il rafano!).

Salsa di barbabietola 

Ingredienti

250g di barbabietola cotta 
200g di panna 
2 cucchiai di rafano
Erba cipollina piccola, tagliata

Frullare le barbabietole cotte e pelate con la panna, il sale, il pepe e il rafano. Servirla a parte con pezzetti di erba cipollina come decorazione.

Ecco le altre proposte:

Pagello al limone, zenzero e sesamo  di Carla Emilia

Insalata di verza e arance di Catia

Gratin di agrumi con melagrana  di Daniela

Risotto al limone e rosmarino  di Flavia

Baby cocktail di Franca 

Chiffon cake agli agrumi di Mary

Risotto con arance e carciofi di Milena 


martedì 12 gennaio 2021

Bulgur con pollo alla melagrana, ceci e patate dolci


L'11 gennaio 2021 è partito un nuovo progetto, "La fattoria consapevole e solidale",  una fattoria ideale dove si vive in pace ed amicizia, un angolo virtuale dove insieme si può cucinare del buon cibo con ingredienti sani, possibilmente a km0, senza sprechi e/o del mercato equosolidale.
I gioco consiste nel cercare di creare un menù utilizzando gli ingredienti protagonisti definiti nel mese di partecipazione (es. a Gennaio, dall'11 fino all'11 Febbraio, è la volta dei cereali), seguendo la stagionalità, senza disdegnare ricette fusion o addirittura di altri paesi del mondo.

Ogni partecipante può scegliere quante portate fare (da 1 a 5 tra: i primi, i secondi o i piatti unici, le torte da credenza, le confetture/conserve, i pani.
Chiunque può partecipare, purché poi condivida la ricetta facendo riferimento alla Fattoria Consapevole e Solidale nell’introduzione del post.
Ma passiamo al piatto che ho voluto preparare per l'occasione. Ho deciso di preparare un piatto unico, a base di bulgur, grano duro germogliato. In pratica  i chicchi di frumento vengono cotti al vapore, fatti seccare e poi macinati. È facilmente reperibile  nonostante sia molto diffuso nei paesi mediorientali.
Al bulgur ho aggiunto ceci, pollo e patate dolci, così da ottenere un piatto unico completo ricco di proteine, fibre e carboidrati.

Ma ecco la ricetta:

Ingredienti 
per 4 persone

300g di bulgur
2 patate dolci
300g di pollo
250g di ceci lessati
rucola
paprika
melassa di melagrana
chicchi di melagrana
olio evo
sale e pepe

Cuocere il bulgur in acqua bollente per 10 minuti, di solito si usa un quantitativo di acqua pari al doppio del penso del cereale (io ne ho usato un po' di più, invece di 600ml ne ho usati 700ml), far riposare 5 minuti. Condire con 1 cucchiaio di olio, sale e pepe. 
In una padella scaldare un giro d'olio, unire poi le patate dolci pelate e tagliate a cubetti. aggiustare di sale e cuocere per una decina di minuti.
In un'altra padella scaldare i ceci con olio e condirli con sale e paprika, giusto per 4-5 minuti.
Unire al bulgur, sia le patate dolci che i ceci. Ora si passa al pollo, che dopo averlo tagliato a cubetti di circa 2cm di lato, si salta velocemente in padella con un poco di olio, dopo averlo rosolato da tutti i lati, aggiustare di sale e aggiungere un cucchiaio grande di melassa di melagrana, mescolare accuratamente.
Arricchire il bulgur con il pollo alla melagrana, unire qualche foglia di rucola così da dare un tocco di verde. Assaggiare ed eventualmente aggiustare di sale. Cospargere con qualche chicco di melagrana e servire subito.

lunedì 11 gennaio 2021

Ramen con pollo a modo mio

 
Eccoci di ritorno dalle feste natalizie con la nostra rubrica Light and Tasty, l'argomento è "Ricicliamo gli avanzi". Come sempre durante le feste si cucina sempre troppo, si avvicendano cene, pranzi, pranzi e cene e tutti quanti temiamo di rimanere senza cibo per i nostri cari (e già, questa è una tara comune) e si cucina sempre come non ci fosse un domani!
Anche quest'anno le cene di riciclo sono state parecchie, a volte metto anche in freezer, giusto per riuscire a godere al meglio certi cibi.
Il brodo dei classici anolini piacentini deve essere rigorosamente "in terza", vale a dire preparato con 3 tipi di carne, quindi nel mio caso cappone, manzo e maiale.
Il cappone dopo averlo portato in tavola un paio di volte come lesso, non si poteva più vedere e così l'ho utilizzato per questo "ramen de noj altri", per accontentare il mio ragazzo che è ormai da troppo tempo che non va al ristorante giapponese.

Il ramen è un tipico piatto giapponese a base di spaghetti di frumento serviti in brodo di carne e/o pesce, spesso insaporito con salsa di soia o miso e con guarnizioni come maiale affettato, alghe marine secche, kamaboko, negi e a volte mais.
Ce ne sono di tanti tipi diversi in base agli ingredienti utilizzati e in base alla zona di provenienza, da Sapporo a Tokio infatti ci sono differenze regionali come anche i ramen che che possono trovare in altre città del Giappone.
Ma ecco la mia versione casalinga :



Ingredienti
per 1 persona

Brodo di cappone
Cappone spolpato
1 carota
3 funghi champignon
1 nido di tagliatelle sottili (ramen)
1 cucchiaio di salsa di soia
1 uovo 
semi di sesamo (a piacere)







Scaldare il brodo portandolo a bollore, unire la salsa di soia, la carota affettata e cuocere per 4-5 minuti, unire i funghi affettati e la carne di cappone o pollo. Assaggiare il brodo e aggiustare il sale. Cuocere ancora qualche minuto, poi unire le tagliatelle (io i noodle) e cuocerli per il tempo indicato in confezione (io 2 minuti e 4 minuti di riposo).

Nel frattempo cuocere l'uovo: Far bollire l'acqua calare l'uovo con un cucchiaio e  proseguire la cottura per 7 minuti, raffreddare sotto acqua corrente, così da bloccare la cottura, togliere il guscio e tagliare a metà.

In un piatto fondo servire il brodo di carne con la carne, le verdure e i noodle, aggiungere l'uovo tagliato. Cospargere con semi di sesamo (se piacciono). Servire subito.

Ecco altre proposte di riciclo:


Tagliolini con salmone e pistacchi  di Carla Emilia

Risotto al prosecco fumè di Catia

Tartelletta con lenticchie e uva di Daniela

Chiffon cake vaniglia e pistacchi di Flavia

Frittata con il lesso  di Franca

Crema di lenticchie e curcuma di Mary

Torrette di pane ai peperoni  di Milena

sabato 9 gennaio 2021

Melassa di melagrana

La melassa di melagrana è un condimento a base di melagrana, il frutto rosso che tanto usiamo per Natale in quanto si dice che porta fortuna (abbondanza, in realtà). E' di origine mediorientale, viene dall’Iran, dalla Turchia, dal Libano e dalla Siria, ma è presente anche nei paesi arabi, dove si chiama dibs rumman. E' in pratica la riduzione del succo del frutto, e a seconda di dove viene prodotto il frutto può essere più dolce o più acido.

Si chiama melassa per la sua consistenza sciropposa, ma contiene pochissimo zucchero a differenza della classica melassa. Ha un colore rosso scuro, a volte tendente al bruno, dipende da come è prodotta, infatti in realtà è una riduzione del succo come si legge nella ricetta.

La melassa di melagrana ha caratteristiche gustative diverse a seconda delle zone di produzione: in Turchia non comporta zucchero ed è piuttosto aspra; in Libano e Siria è più dolce perché leggermente zuccherata, mentre in Iran è insieme aspra, dolce e molto profumata. 

Questa ricetta è stata tratta dal sito MTchallenge.

Consiglio di prediligere le melagrane rosse, molto rosse, e utilizzare una pentola adeguata così da riuscire a ridurre in poco tempo evitando calore prolungato che tende a scurire il prodotto.

Viene utilizzata sia per i dolci che per i cibi salati, ideale su gelati, macedonie, in bevande  e cocktail , rendendoli profumati e piacevolmente acidi, ottima anche sulle insalate (con i finocchi è un must  a casa mia) o sulle carni bianche. Qua metterò i link delle ricette dove l'ho utilizzata come ingrediente, al momento metto questa ricetta di Ottolenghi.


Ingredienti

600 ml di succo  di melagrana (4 frutti per me)
80 g di zucchero
40 ml di succo di limone


Pelare le melagrane, sgranarle e inserirle nel bimby, frullare a turbo per 20 sec. Filtrare con un colino a maglie strette. E' possibile utilizzare il succo in commercio, ma deve essere non zuccherato!

Versare in una casseruola bassa e larga con doppio fondo il succo, lo zucchero e il limone.

Posizionarla su fuoco basso e far sobbollire per almeno 30 minuti, mescolando di tanto in tanto, fino a che il succo avrà preso una consistenza densa e sciropposa (ma non troppo perché raffreddandosi solidificherà ulteriormente) e si sarà ridotto di circa il 75%.

Far raffreddare e conservare in frigo in un vasetto chiuso ermeticamente. Si può conservare in frigo fino a un paio di mesi.

martedì 5 gennaio 2021

Torta di mele e mele cotogne

 

Ecco una torta semplice ma profumata, due varietà di mele abbinate per creare un effetto rustico.

E' nata così, dall'esigenza di finire la confettura e la gelatina di cotogne che non era stata "invasettata" ed è stato un successo, così da ripeterla più volte, per una merenda tra amici o per una colazione golosa.

Questa frolla è la "mia frolla rapida", tratta da un vecchio Guida Cucina, del 1988, e ancora usata per le crostate veloci, quelle farcite con un velo di confettura, il quantitativo è giusto per il guscio, se si vuole decorare con griglie o disegni vari si deve aggiungerne 1/3 in più!


Ingredienti

220g di farina 00
100g di zucchero
1 uovo
100g di burro
composta di mele cotogne
2 mele delicius
succo di limone
gelatina di mele cotogne
zucchero a velo e 10g di burro



Preparare la pasta frolla: utilizzando un mixer unire la farina con il burro e miscelare, aggiungere lo zucchero l'uovo e il sale, proseguire nella miscelazione tramite l'elettrodomestico, aggiungere un goccio di latte se ce ne fosse bisogno al fine di formare l'impasto.

Avvolgerlo in pellicola e mettere in frigo per almeno 30 minuti.

Mentre è in frigorifero, pelare le mele e affettare in modo regolare, condire con il succo di limone per evitare che si ossidino.

Riprendere la frolla, stenderla con il matterello, foderare una teglia da 24cm di diametro, forare il fondo con una forchetta, stendere la composta di mele cotogne e infine disporre le fettine di mela su tutta la superficie della torta. Cospargere con una spolverata di zucchero a velo e fiocchetti di burro.

Cuocere in forno già caldo a 180°C per 30 minuti.

Sformare e dopo 10 minuti, spennellare la superficie con la gelatina di mele cotogne, così da renderla lucida e proteggerla dall'aria.
Sfornare quando fredda.

sabato 2 gennaio 2021

Polenta con i ciccioli o Puleinta e graséi

Polenta e ciccioli
Nella ciotolina potete vedere come si presentano i ciccioli utilizzati per la ricetta

Buon Anno!
Questo è l'augurio che Zibaldone e L'Italia nel piatto fa a tutti voi che leggete questo post, il primo del 2021, sperando che tanti altri ne possano seguire.
Già riparte anche la rubrica de L'Italia nel piatto, e l'argomento è "Polenta e farina di mais nella cucina tradizionale".

La farina di mais è il prodotto che si ottiene dalla macinazione del mais e che presenta una granulometria differente in base alla macinatura. È l'ingrediente fondamentali di diversi piatti italiani, soprattutto del nord Italia dove il mais viene coltivato in quanto trova il suo clima ideale, ma oggi scopriremo che anche al sud viene utilizzato per preparare polenta, polpette e pane. In commercio si trova sia bianca sia gialla; la bianca, poco conosciuta viene solitamente servita sotto forma di polenta e accompagnata al pesce visto la sua delicatezza, mentre la gialla si divide in: farina bramata, a grana grossa, per ottenere polente particolarmente gustose, fioretto di farina per polente morbide e delicate, fumetto di mais, per la produzione di dolci e biscotti.

Per l'Emilia Romagna ho voluto proporre un piatto tipico piacentino, molto rustico e saporito, polenta e ciccioli, ma sapete cosa sono i ciccioli?
I ciccioli sono un prodotto alimentare ottenuto dalla lavorazione del grasso del maiale durante la preparazione dello strutto. Il grasso viene tagliato in piccole parti e messo a cuocere su fuoco lento così da far fondere la parte grassa e consentire l'evaporazione dell'acqua contenuta. Quando i pezzi di grasso hanno acquistato un colore giallastro vengono versati in un canovaccio, spremuti e infine insaporiti con l'aggiunta di aromi e sale. La parte colata è lo strutto, la parte solida residua sono i ciccioli.  Posso poi essere messi in forma e così si avrà la cicciolata o lasciati  a pezzi formando così i "grattoni".

Naturalmente sono molto calorici e però in inverno uno strappo alla regola ci sta! Ecco la mia ricetta:

Polenta con i ciccioli


Ingredienti

per 4 persone

200g di farina di polenta
2 cipolle grandi
100g di ciccioli
sale 
2 cucchiai di olio evo
750ml di acqua



Preparare un soffritto con 1 cucchiaio di olio e cipolle tritate, cuocerle a fuoco basso, aggiungendo anche un mestolo di acqua se necessario, così da renderle morbide e ben cotte. Unire i ciccioli, che precedentemente vanno tagliati grossolanamente, cuocere ancora un paio di minuti.

Nel frattempo si prepara la polenta: scaldare l'acqua con 1 cucchiaio di olio e il sale, quando bolle, gettare a pioggia la farina di mais mescolando con la frusta. Continuare a cuocere per almeno 40 minuti (controllare i tempi riportati sulla confezione) e 5 minuti prima della fine del tempo aggiungere le cipolle e i ciccioli.


Il giorno dopo, la polenta avanzata, può essere tagliata a fette spesse e cotta in forno o su una griglia dopo aver unto leggermente la teglia o la griglia stessa con strutto od olio, così croccante sarà deliziosa!


Ecco le altre ricette con la farina di mais:



Valle d’Aosta: Polenta gratinata al forno 

Piemonte: Polenta con sugo di pomodoro e uova

Lombardia: Polenta Taragna 

Trentino-Alto Adige: Pane alla polenta di Storo

Veneto: La Putana, dolce di polenta vicentino 

Emilia-Romagna: Polenta con i ciccioli 

Liguria: Polenta e cavoli 

Toscana: Gnocchi di polenta toscani o matuffi, ‘batufoli’, pallette e altro ancora 

Marche: Cresc-tajat o crescetagliate, la pasta di polenta delle Marche 

Umbria: Polenta al sugo con salsiccia 

Lazio: Polenta alla gricia 

Abruzzo: Sgaiozzi abruzzesi, squisite frittelle dolci  

Molise: Pizza e minestra 

Campania: Gli scagliozzi di polenta 

Puglia: Polenta alla barese             

Basilicata: Il migliaccio dolce lucano: U m gliazz 

Calabria: ‘A pizzata, il pane di mais calabrese

Sicilia: Gli Scaghiozzi alla Messinese 

Sardegna: Polenta alla sarda