giovedì 27 giugno 2019
Las tapas per il Club del 27
Eccoci a rivivere la sfida sulle Tapas! E già questo mese il Club del 27, vi dà la possibilità di rispolverare vecchie ricette di Tapas, divise in Pinchos, Tapas e Montaditos.
In vista dell'estate e dei numerosi aperitivi che ci aspettano, nessun tema poteva essere più azzeccato!
Quindi correte a leggere l'articolo su MTChallenge e lì troverete l'elenco dei partecipanti (ognuno doveva preparare 3 ricette) che potrà esservi d'aiuto per tutti i vostri inviti estivi, cosa aspettate? Correte a leggere!
Qui ci sono invece le proposte che ho selezionato, 3 pinchos, che sarà per lo stecchino, sarà che adoro i finger food, ma li trovo davvero carini e intriganti da presentare.
In particolare ho scelto:
Ombelico di Venere di Chiara
Mini frittelle di patate e cipolla con robiola di capra di Camilla
Caprese di fragole di Cinzia
A queste ho voluto aggiungere anche una mia interpretazione dell'ombelico di Venere, in pratica ho fritto i tortellini e li ho infilzati (questo procedimento ne avevo sentito parlare ma non l'avevo mai provato, ne assaggiato), e della caprese, sostituendo le fragole ai lamponi. L'acidità di questo frutto di bosco non toglie nulla alla "variante fragola", d'ora in poi li presenterò spesso ai miei aperitivi!
Ed ora tutti a tapear!
Mini Frittelle di patate e cipolle con robiola di capra stagionata
Ingredienti
200 g di patate
1 cipolla
1 uovo grande sbattuto
1 noce di burro
olio evo
sale e pepe
Robiola di capra stagionata
Sbucciare le patate e la cipolla, grattugiarle.
Mettere in una ciotola e asciugare bene strizzando le verdure, aggiungere l’uovo, sale, pepe e mescolare.
Scaldare l’olio e il burro in una padella.
Prelevare il composto con un piccolo mestolo e formare le frittelle.
Cuocerle 6-8 minuti per lato a fuoco medio.
Servire calde, accompagnate dalla robiola di capra stagionata.
Ombelico di Venere
Ingredienti
6 tortellini al prosciutto crudo
1 cucchiaio di olio evo
1 cucchiaino di colatura di alici
Cuocere i tortellini in acqua bollente e salata.
Emulsionare l’olio con la colatura di alici e condire i tortellini.
Disporli in uno spiedino e servirli.
Ombelico di Venere fritto
Ingredienti
6 tortellini al prosciutto crudo
50ml di olio di semi di arachidi
Friggere i tortellini in olio ben caldo all'interno di un piccolo pentolino.
Disporli in uno spiedino e servirli.
Caprese di fragole e/o di lamponi
Fragole e/o lamponi
Mozzarelline
Basilico in foglie
Olio extravergine di oliva
Sale/pepe
Condire le mozzarelline con olio, sale e pepe.
Disporre sullo stecchino una fragola o un lampone, una foglia di basilico ed una mozzarella; ripetere la sequenza.
Con queste ricette partecipo alla rubrica Il Club del 27:
lunedì 24 giugno 2019
Insalata di fagioli cannellini con zucchine e acciughe
Infatti oggi, noi della rubrica Light and Tasty abbiamo pensato di parlare dei piatti freddi, così da lasciarvi qualche proposta prima di andare in vacanza.
E già perchè questa sarà la nostra ultima uscita, andremo in vacanza per un paio di mesi, ma a settembre saremo di nuovo qui... il calendario è già pronto, con tante novità quindi non dimenticateci, mi raccomando!
Ma ecco la mia insalata, un piatto unico sfizioso che dovete assolutamente assaggiare!
Le acciughe marinate e il pepe rosa sono i veri protagonisti, vedrete che questo piatto non vi deluderà!
Ingredienti per 4 persone
200g di fagioli cannellini secchi
3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva,
1 zucchina media
3 cucchiai di succo di limone
3 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
12 acciughe marinate
bacche di pepe rosa
sale
Ammollare i cannellini secchi per 12 ore e poi cuocerli in acqua fredda per un’oretta, senza salare.
Controllare la cottura prima di scolarli, se li preferite ben cotti è possibile cuocerli per un tempo maggiore ( è possibile cuocere i fagioli anche il giorno primo, l’importante è conservarli in frigorifero). Se volete essere più rapidi, potete aprire due scatole di fagioli già cotti, ricordate di passarli sotto l'acqua corrente dopo averli messi in un colino.
Scolarli e condirli con una presa di sale e 1 cucchiaio di olio.
Usando un pelapatate, tagliare a nastro le zucchine, e condirle con olio e limone, attendere 15- 20 minuti a temperatura ambiente, così da marinarle.
Unire i fagioli alle zucchine, cospargere con un trito di prezzemolo e aggiungere le acciughe marinate e le bacche di pepe rosa.
Ecco le altre proposte:
Torta multicolore ai pomodori di Carla Emilia
Insalata di quinoa con pesche, rucola, feta e mandorle di Daniela
Straccetti di melanzane in insalata di Maria Grazia
Insalata d’orzo arcobaleno di Milena
BUONE VACANZE A TUTTI!!!!
venerdì 21 giugno 2019
Muffins alle fave
Nel mio orto ho estirpato le fave che ormai stavano per ingiallire, così mi sono ritrovata con un quantitativo di prodotto esagerato e dopo aver condito le più piccole, fatto una pasta e una torta salata (che pubblicherò a giorni) non sapevo più come prepararle, quando mi sono ricordata di questa ricetta della mitica Ale (non posso nemmeno taggarla visto che ha chiuso il suo blog!).
Mi incuriosiva questo muffin salato, gli abbinamenti sono "classici" ma l'idea di infilarli in questo "morbido pasticcino inglese" ha un che di geniale! Così ho seguito pari pari la sua ricetta (qui), lei li chiama Favvins, e devo ammettere che come sempre era tutto perfetto (a me ne è venuto 1 in più, forse li ho fatti leggermente più piccoli).
Grazie Alessandra!
Ingredienti per 12 muffins
100 g di fave fresche spellate
100 g di pecorino
3 uova
mezza bustina di lievito istantaneo
180 g di farina
100 ml di olio evo
100 ml di latte
sale
maggiorana fresca
Le fave dopo aver tolto il baccello, vengono sbollentate per un paio di minuti, passati sotto l'acqua fredda e spellate (la pellicina così si toglie più facilmente).
Tagliare a piccoli cubetti il pecorino.
Sgusciare le uova in una terrina, aggiungere poi l'olio ed emulsionate.
In un'altra terrina setacciare la farina con il lievito (lievito istantaneo per torte salate), in un'altra terrina.
Unire la farina alle uova, in tre tempi, alternandola con il latte.
Aggiungere poi le fave, il pecorino, la maggiorana.
Mescolare bene, aggiustate di sale (attenzione fare attenzione che pecorino può essere sufficiente).
Mettere i pirottini di carta in una teglia da muffins, riempirli per tre quarti.
Cuocere in forno già caldo, a 180 °C per 15 minuti.
Lasciar raffreddare, prima di sformare.
Consigliatissimo farcirli con salame (lasciare raffreddare completamente prima di tagliarli ... non fate come me!)
Si conservano per un giorno in un sacchetto per alimenti, ben chiuso e in frigorifero o nel congelatore.
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lunedì 17 giugno 2019
Sagnette e fagioli
Oggi a Light and Tasty vogliamo parlare di fagioli, quei legumi conosciuti da tutti, ma soprattutto consumati in ogni parte del mondo, a ogni latitudine, proprio perchè ne esistono infinite varietà.
Passo subito a parlare del piatto, che è una ricetta della tradizione, un piatto povero, di origine contadina tipica delle zone centrali d'Italia.
Le sagne si preparavano tutto l’anno, ma soprattutto nel periodo della macinatura del grano nuovo presso i mulini, infatti sono rustiche, ruvide e integrali trattandosi di farine da grani nostrani prodotte su territori marginali di montagna.
Si narra che questo tipo di pasta anticamente venisse preparato per favorire la produzione di latte nelle donne in allattamento. Sono infatti sostanziose e ideali per essere considerate un piatto unico, contenente carboidrati (dati dalle sagnette) e proteine (date dai fagioli).
La pasta va rigorosamente tirata a mano e tagliata con coltello a lama dritta. Il condimento prevede una salsa brodosa unita a fagioli, e è ideale per il periodo invernale bella fumante, ma anche tiepida per un pranzo estivo.
Ingredienti per 4 persone
400g di farina di semola di grano duro
2 uova
150g di fagioli secchi
100g di passata di pomodoro
1 pomodoro fresco
Salvia
3 spicchi di aglio
1 cipolla piccola
1 costola di sedano
foglie di salvia
2 cucchiai di olio evo
sale
Mettere in ammollo i fagioli per una notte.
Il mattino successivo lavare i fagioli e cuocerli in acqua fredda con 1 spicchio di aglio, 2 foglie di salvia, il pomodoro e 1 cucchiaio di olio per circa 1 ora.
Impastare la farina con le uova, un pizzico di sale e acqua tiepida, lavorare bene fino ad ottenere un impasto sodo ed elastico, lasciarlo riposare per 30 minuti.
Riprendere l’impasto e con il matterello preparare una sfoglia e poi tagliare in strisce simili a tagliatelle che taglierete a pezzetti. Lasciare asciugare.
Soffriggere la cipolla, l'aglio e il sedano, ben tritati, con l'olio poi unire la passata di pomodoro. Cuocere per 30 minuti, dopo aver aggiunto 1 litro di acqua di acqua calda.
Solo a questo punto unire i fagioli precotti e continuare la cottura ancora un’oretta.
Aggiustare di sale, solo a cottura ultimata altrimenti i fagioli si sfaldano.
Aggiungere a questo sugo le sagnette e cuocere per 5-6 minuti.
Servire con pecorino grattugiato a piacere, ottimo in estate quasi freddo, ma pure in inverno ben caldo!
Ecco le altre proposte:
Polpette “4 chicchi”di Carla Emilia
Insalata di fagioli cannellini con pomodori e olive di Daniela
Grano saraceno con fagioli e verdure di Maria Grazia
Insalata di fagioli cannellini, gamberetti, avocado e valeriana di Milena
venerdì 14 giugno 2019
Panini di semola di Terry
Fare il pane è sempre rilassante e piacevole, il profumo poi che sprigiona durante la cottura rende la casa più accogliente. Certo in estate non sempre si riesce a panificare, le temperature giocano a sfavore, ma spesso non riesco a resistere e quindi i familiari sanno che devono arrendersi.
Questi panini ad esempio li avevo provati quest'inverno e dovendo invitare amici a cena ho pensato di rispolverarne la ricetta ed ancora una volta mi ha sorpreso per la bontà e croccantezza.
Se poi lo farcite con qualche fetta di coppa piacentina DOP... be conquisterete tutti!
Vorrei ringraziare Terry, infatti la ricetta è sua, presa dal suo blog I pasticci di Terry, che però pasticci non sono anzi!!!! Andate a curiosare e vedrete!
Un assaggio???? |
Ingredienti
lievitino
2 g di lievito di birra fresco
50 g di farina manitoba
50 g di acqua
Impasto
400 g di semola di grano duro
200 g di farina 00
400 g di acqua (circa in base al grado di assorbimento della farina)
12 g di sale fino
1 cucchiaino di malto
Preparare il lievitino, facendo sciogliere il lievito nell'acqua a temperatura ambiente, aggiungere la farina, sbattere bene con una forchetta. Coprire e lasciar lievitare al raddoppio un'oretta circa.
Mettere la semola e la farina in una ciotola con coperchio, versare sopra 300 g dell’acqua prevista e lasciare in autolisi per circa un'ora.
Sciogliere il sale in 50 g dell’acqua prevista.
Passata l’ora aggiungere il lievitino raddoppiato al composto in autolisi, il malto e poi mescolare con una forchetta e aggiungere anche l'acqua con il sale.
Impastare bene.
Lasciare riposare, coperto e fare dei giri al centro ogni 20/30 minuti per 3 o 4 volte.
Lasciare lievitare a temperatura ambiente per circa un'ora e poi mettere in frigo, fino al mattino dopo o almeno 8 ore.
Ecco l'alveolatura |
Quindi far acclimatare e controllare che sia raddoppiato, se non fosse si aspetta il raddoppio.
Cospargere di semola il piano di lavoro, allargare con le mani, senza rompere gli alveoli e dare la forma voluta.
Io ho fatto 8 pezzi che che poi ho ripiegato in 3 (come le pieghe).
Mettere a lievitare su carta forno ancora un'oretta e poi cuocere.
Accendere il forno a 240°C, quando è in temperatura, cuocere per circa dieci minuti, e mettere una teglia con due dita d'acqua all'interno, quindi abbassare la temperatura a 180°Cuocere per altri 10/15 minuti.
lunedì 10 giugno 2019
Lasagna aperta con spinaci e salmone
Oggi Light and Tasty dedica la sua uscita agli spinaci, scientificamente chiamati Spinacia oleracea, sono una pianta erbacea originaria dalla Persia, ma diffusa nel nostro continente dal medioevo.
Gli spinaci sono ricchi di sostanze nutritive e antiossidanti e il loro consumo è considerato molto sano in quanto sarebbero utili a garantire la salute degli occhi, dell'intestino oltre a ridurre lo stress ossidativo, a prevenire il cancro e a ridurre i livelli di pressione sanguigna. Cosa volere di più?
Cerchiamo di consumare più spesso questa verdura dalle proprietà eccezionali e anche dal sapore piacevole, si può consumare sia cruda, nelle insalate fresche, che cotta.... una volta veniva lessata in tanta acqua bollente, oggi si tende a cuocere in padella con pochissima acqua, per evitare che si disperdano le sue proprietà.
Vi propongo queste lasagnette un piatto decisamente di impatto, ma anche buonissimo.
Sembrano laboriose, ma in realtà non è così, è sufficiente organizzarsi, preparare tutti gli ingredienti e poi in 5 minuti si assemblano e cuociono ancor prima!
Il salmone con gli spinaci sono un'accoppiata che amo particolarmente e qui, sarà anche per la presenza di ricotta, dà davvero il massimo!
Avevo preparato queste lasagnette per la giornata nazionale della ricotta nell'ambito del Calendario del Cibo Italiano, ecco andate a sbirciare se volete, troverete oltre a ricette con la ricotta anche tante altre ricette con gli spinaci!
Per 4 persone
200g di sfoglie di pasta all’uovo
200g di salmone affumicato
200g di spinaci freschi
400g di ricotta
3 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
maggiorana
Sale e pepe
In un piccolo bicchiere mettere in infusione la maggiorana e due cucchiai di olio.
Dalle sfoglie di pasta all’uovo ricavare con un coppapasta 20 dischi di 10cm, scottarli per 1 minuto in acqua bollente salata a cui si aggiunge 1 cucchiaio di olio, per evitare che si attacchino tra loro (tre, quattro per volta non di più!), scolarli, passarli in acqua fredda per bloccare la cottura. Appoggiarli poi su un canovaccio umido.
Lavare gli spinaci e farli cuocere in una padella con un poco di olio per qualche minuto, con coperchio. Aggiustare di sale e pepe e lasciare raffreddare.
In una ciotola mette la ricotta, salare, pepare e areare con un frullatore elettrico (è possibile aggiungere anche 100ml di panna, ma poi il light viene meno).
Su un foglio di carta forno allineare le sfoglie di pasta, pennellarle con l'olio aromatizzato, da entrambi i lati.
Appoggiare un coppapasta su di una teglia foderata, iniziare ad assemblare le lasagne, mettendo sul fondo una sfoglia, uno strato di ricotta montata, una sfoglia, gli spinaci, una sfoglia, il salmone affumicato, una sfoglia, uno strato di ricotta montata, una sfoglia che ungerete ulteriormente e poi decorerete con una foglia di spinaci, una piccola quenelle di ricotta e un pezzetto di salmone.
Preparare allo stesso modo gli altri tre timballini.
Passare poi in forno a 200°C per 5-6 minuti.
Servire subito dopo aver tolto i coppapasta (che risultano utili ad evitare la fuoriuscita della ricotta).
E' possibile fare la cottura al microonde a 650W di potenza per 2 minuti, naturalmente senza coppapasta.
Ecco le altre proposte:
Fiori di spinaci con topolini di Carla Emilia
Muffin con gli spinaci di Daniela
Involtini di prosciutto cotto con ricotta e spinaci di Maria Grazia
Cappuccino di spinaci e fiocchi di latte di Milena
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domenica 9 giugno 2019
Pannekake i kopp o Pancake in tazza per Quanti modi di fare e rifare
Anche questa domenica viaggiamo con la nostra Cuochina, protagonista del blog Quanti modi di fare e rifare, e voliamo in Norvegia a preparare i Pannekake i kopp.
Sono dolcetti veloci da preparare che assomigliano tanto ai pancake, ma vengono serviti in tazza!
Non ho fatto variazioni, ho accettato il consiglio di aggiungere la cannella (che adoro) e mettere la frutta, che mi sembra azzeccata, poi siccome li ho già preparati diverse volte, mi sono annotata i pesi...così per essere più precisa, niente di più!
Buon assaggio a voi!!!
Ingredienti per 2 cocotte
15g di burro
25g di farina 00
70g di yogurt greco
15g di latte scremato
1 uovo
20g di zucchero di canna
1/2 cucchiaino di cannella
mirtilli e lamponi
olio di semi (per ungere le cocotte)
Ungere la parte interna delle cocotte con l'olio.
Sciogliere il burro, aggiungere tutti gli altri ingredienti, eccetto la frutta, e mescolare così da ottenere un composto uniforme.
Versarlo nelle coppette. A questo punto aggiungere i frutti di bosco e una spolverata di zucchero di canna (a piacere, la quantità non è nella lista degli ingredienti).
Cuocere nel forno a microonde per un minuto e mezzo a 900 W di potenza (se cuocete a 600W di potenza per qualche secondo in più eviterete di sporcare il bordo delle cocotte). Controllare che il composto sia solidificato, se non è pronto, cuocere ancora per 15 secondi a intervalli.
Con questa ricetta partecipo a Quanti modi di fare e rifare
giovedì 6 giugno 2019
Salsa di carote piccante e speziata
Questa salsa è davvero particolare, ottima da servire con le carni, ma anche con il pesce.
La consiglio anche per la farcitura di tramezzini o panini farciti, soprattutto a base vegetariana.
L'avevo preparata diverso tempo fa proprio come accompagnamento ad un'insalata di quinoa, poi è stata così apprezzata che si è finiti a spalmarla sul pane.
Provatela, è davvero interessante, le spezie e gli aromi sono sapientemente dosati!
Ingredienti
5 carote
1 scalogno
1 spicchio di aglio
1 foglia di alloro
40 ml di olio evo
3cm di zenzero
1/2 cucchiaino di pimento
3 bacche di cardamomo (i semini)
1/2 cucchiaino di harissa
1 chiodo di garofano
1 cucchiaino di succo di limone
pepe nero
sale
Pelare le carote e tagliarle a tocchetti, metterle in una pentola coperte di acqua (non troppa!) con lo scalogno affettato, la foglia di alloro e lo spicchio di aglio e cuocere a fuoco basso per 10-15 minuti così da renderle morbide.
Nel frattempo unire nel mortaio il pimento, il chiodo di garofano i semi di cardamomo, pestare bene fino a formare una polvere.
Inserire il tutto nel bicchiere del frullatore ad immersione, unire le spezie in polvere, le carote cotte e tutti gli altri ingredienti eliminando la foglia di alloro.
Frullare aggiungendo a filo l'olio e muovendo il minipimer così da montare la salsa.
Volendo avere una salsa fluida è possibile passarlo al colino cinese, ma è già decisamente morbida.
Aggiustare di sale e pepe.
lunedì 3 giugno 2019
Mazzancolle con cipolle caramellate e frutta
Oggi a Light and Tasty si parla di Molluschi e crostacei, ingredienti quasi sempre dal basso contenuto calorico, ricchi di proteine, poveri di grassi (prevalentemente polinsaturi), presentano però contenuto di colesterolo non trascurabile e variabile in base al periodo di fertilità di questi organismi, proprio per questo non sono indicati per chi ha problemi di dislipidemie.
Questa ricetta l'ho preparata per Il Calendario del Cibo Italiano in occasione della giornata del cibo nell'Arte, ne è uscito un bellissimo articolo con tante ricette deliziose, vi consiglio di andare a curiosare qui.
E' un piatto molto scenografico e pure buonissimo, se avete qualche ospite lo potete preparare in anticipo e aggiungere solo all'ultimo le mele (che tendono ad ossidarsi), insomma da provare!!!!
Ingredienti per 2 persone
12 mazzancolle
2 cuori di carciofo
2 ravanelli
1 carota
2 cm di zenzero
1 cipolla rossa
Aceto bianco di vino
Zucchero
Sale
Olio evo
1 cucchiaio colmo di Maionese light
1 cucchiaino di Senape
Limone (succo)
Lamponi
Mirtilli
Mela verde
Preparare la purea di carote: pelare la carota e lo zenzero, cuocere, dopo averli tagliati a pezzetti in 300ml di acqua per 10-15 minuti, scolare e frullarli con il minipimer aggiungendo un poco di olio così (1-2 cucchiaini) da montare la purea, aggiustare di sale.
Preparare le cipolle caramellate: affettare la cipolla e cuocerla in mezzo bicchiere di acqua, 1 cucchiaio di aceto e 1 cucchiaio di olio, aggiungendo 1 cucchiaino di sale e 1 cucchiaino di zucchero, per 10 minuti. Scolare ed asciugare su carta di cucina.
Preparare i cuori di carciofo: mondarli, passarli in acqua e limone e poi cuocerli per 5 minuti in acqua bollente. Scolare ed asciugare su carta di cucina.
Preparare le mazzancolle: lavarle accuratamente sotto acqua corrente, sgusciarle mantenendo la pinna caudale. Scaldare una padella antiaderente molto bene, adagiare le mazzancolle e cuocerle 30 secondi per lato.
Preparare la maionese: metterle in un bicchiere unire la senape e qualche goccia di limone, emulsionare.
Disporre la maionese alla senape sul piatto come se fossero tante pennellate di colore giallo, mettere al centro le mazzancolle alternate a fettine di rapanello.
Decorare con leggere macchie di purea di carote, aggiungere i carciofi, le cipolle, la frutta (lamponi, mirtilli e spicchi di mela verde).
Servire subito!
Ecco le alte proposte
Gratin di cozze e pomodorini di Carla
Insalata mista con mazzancolle, mais e dressing allo yogurt e senape di Daniela
Spaghetti di zucchine e gamberetti di Maria Grazia
Guazzetto di molluschi e crostacei di Milena
domenica 2 giugno 2019
Cappellacci di zucca ferraresi
La rubrica L'Italia nel piatto è sempre un appuntamento atteso, anche noi del gruppo siamo curiosi di conoscere cosa le altre regioni propongono, conosciamo solo il titolo e spesso è "tutto un programma!".
Questa volta il titolo della giornata è "Ricetta storica", l'idea era di riproporre un piatto dalle antiche origini, che possa essere tipico della zona o importato, ci sono infatti tanti piatti che risentono degli influssi stranieri, dovute alle dominazioni.
Per l'Emilia Romagna ho scelto i cappellacci di zucca di Ferrara, un esempio di pasta ripiena tra le più celebri e gustose, vantano origini antichissime, sono nati nel Rinascimento alla corte degli Estensi.
I cappellacci sono menzionati già nel 1549 all’interno del ricettario “Banchetti composizione di vivande e apparecchio generale” di Cristoforo da Messisbugo, scalco (sovrintendente di cucina) al servizio dei Duchi d’Este.
Questo piatto ha radici nobili e prestigiose ed era servito in banchetti ufficiali, nonostante l'ingrediente principale fosse povero, la zucca era infatti una coltivazione tipica delle campagne di Ferrara sin dal 1500.
Il nome e la loro forma prendono spunto dell’antico cappello di paglia indossato dai contadini.
Il ripieno deve essere preparato con polpa di zucca gialla appartenente alla varietà Cucurbita Moschata, comunemente conosciuta come violina per la forma allungata simile a quella dello strumento musicale, con aggiunta di formaggio grattugiato sale, pepe e noce moscata.
L’antica ricetta prevedeva anche l’impiego di cannella, ma la versione moderna predilige solo la noce moscata. La pasta è all'uovo e utilizza solo farina di grano tenero 00.
Vi è un disciplinare di produzione definito, essendo un prodotto IGP (qui, potete trovare anche il disciplinare in PDF)
Sono prodotti solo in provincia di Ferrara e si presentano di forma tondeggiante e ripiegata, delle dimensioni variabili dai 4 ai 7 cm e del peso compreso tra i 10 e i 28 g.
All'assaggio risultano ricchi di contrasti, il dolce della zucca si combina con il salto del formaggio e l'aromatico della noce moscata, la consistenza è morbida.
Secondo la ricetta tradizionale, i Cappellacci sono serviti con un condimento a base di burro fuso, salvia e parmigiano reggiano, ma sono ottimi anche abbinati a un ragù di carne.
Il piatto si abbina a vini bianchi maturi non troppo profumati e dal gusto sapido in grado di bilanciare la dolcezza della zucca, come il Romagna Albana DOP o il Bosco Eliceo DOP bianco.
Ingredienti per 4 persone
Per l'impasto
250 g di farina
2 uova
1 cucchiaio di olio evo
1 pizzico di sale
Per il ripieno
1 kg di zucca violina
140 g di Parmigiano reggiano
20g di burro
Noce moscata
er il condimento
burro
Qualche foglia di salvia (io erba cipollina)
Preparare il ripieno: mondare la zucca e pelarla, cuocerla a vapore per 25 minuti, passare allo schiacciapatate.
Impastare poi la polpa di zucca cotta con il formaggio grattugiato, la noce moscata e il burro fuso.
Preparare la pasta: fare la fontana con la farina, mettere al centro le uova, un pizzico di sale, l'olio.
Con una forchetta amalgamare gli ingredienti e poi iniziare ad impastare aggiungendo un poco di acqua tiepida.
Tirare la sfoglia non troppo sottile con il matterello o con la macchinetta.
Ritagliare poi dei quadretti tutti uguali (io di 7cm per lato, ma da disciplinare possono essere fra 6,5 e 9,5 cm ).
Collocare il ripieno ottenuto al centro dei quadrati di pasta.
Ripiegarli a triangolo, a questo punto girare verso se stessi la punta opposta all'ipotenusa ed unire tra loro gli angoli alla base, ricavando così la tipica forma a capellaccio (questo video mi è stato di aiuto).
Cuocere in abbondante acqua salata.
Condire con burro fuso e qualche fogliolina di salvia (io erba cipollina, perchè la preferisco).
Ecco le ricette storiche d'Italia!
Valle d’Aosta: Nodle unt rifla, la pasta di Gressoney
Piemonte: Pollo alla Marengo
Lombardia: Costolette di Asparagi, ricetta di Casa Savoia
Trentino Alto Adige: Basini de Trent
Friuli Venezia Giulia: Gnochi de pan triestini
Veneto: La zonclada, dolce di ricotta e frutta secca medioevale
Emilia Romagna: Cappellacci di zucca ferraresi
Liguria: Torta di porri del genovesato
Toscana: Il papero alla melarancia ovvero l’anatra all’arancia
Marche: Ciambellone della Trebbiatura
Umbria: Strascinati di Cascia
Lazio: Saltimbocca alla romana
Abruzzo: Ferratelle
Campania: Il sartù di riso
Puglia: Ciceri e tria
Basilicata: La cialledda: acquasale fredda
Calabria: Nepitelle
Sicilia: Caponata di Melanzane e Pesce
Sardegna: Cassola de Pische Catalana
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