giovedì 29 ottobre 2015

Clafoutis pere e cioccolato


Oggi vi presento un clafoutis, non il classico a base di ciliege  ma a base dell'accoppiata vincente per eccellenza "pere e cioccolato".
La ricetta è quella consigliata da Re-cake di questo mese, appena l'ho letta sono subito rimasta colpita, mi piaceva l'idea della panna nell'impasto e dell'albume in più.
Più volte. (qui e qui) mi sono cimentata nei clafoutis o meglio nei flognarde (come davvero dovrebbero chiamarsi, il clafoutis sarebbe solo quello a base di ciliege) è un tipo di dolce che mi piace soprattutto per la consistenza e per il fatto di poterlo servire tiepido
E' stato un piacere tornare a "copiare" le ricette di Re-cake, in questa mia versione ho cambiato solo la decorazione (molto rustica), ho tolto lo zucchero a velo e inserito pere essiccate lucidate con una soluzione zuccherina, per il resto è identica a quella di Gabila.
Ragazze dell'organizzazione, lo sapete che trovate sempre ricette eccezionali? Complimenti!


Ingredienti

400 g di pere
50 g di cioccolato fondente in gocce
200 ml di latte fresco
200 ml di panna fresca
2 uova
2 albumi
150 g di farina 0
125 g di zucchero semolato
1 baccello di vaniglia
burro q.b.
1 pizzico di sale

per decorare
1/2 pera
50g di zucchero
50g di acqua

Tagliare le pere a tocchetti e mescolare con 25 g di zucchero.

Imburrare una tortiera o una teglia in ceramica da forno e disporle sul fondo.

Setacciare la farina in una boule, unire il restante zucchero, i semi della bacca di vaniglia e il sale.

In un'altra terrina, sbattere le uova con gli albumi. Unire poi tutto assieme e mescolare con cura.

Aggiungere infine il latte, la panna e versare nella tortiera (diam. 22; se volete usare diam. 18 ose rettangolare 18cm x12cm, dimezzare le dosi) sulle pere zuccherate.

Cospargere con le gocce di cioccolato e infornare a 180° per 40 minuti circa.

Per decorare è possibile cospargere con abbondate zucchero a velo, oppure posizionare delle pere essiccate (in essiccatore per 4 ore dopo averle affettate sottilmente) sulla superficie e lucidare spennellando una soluzione di acqua e zucchero al 50% ben calda sul clafoutis ancora caldo.

Servire tiepido, per assaporare al meglio gusto e consistenza.


Con questa ricetta partecipo al Re-cake 2.0

lunedì 26 ottobre 2015

Polpette di lupini e spinaci su crema di carote allo zenzero


Buongiorno!
Oggi a Light and Tasty abbiamo una novità!
Anzichè dedicare l'uscita ad un ingrediente, abbiamo pensato di proporvi un piatto...che verrà trattato in tante declinazioni diverse in base alla sensibilità e al gusto di ognuno di noi del gruppo.
Oggi è la volta delle POLPETTE!!!!!!
Il piatto per eccellenza dei bambini, che però piacciono sempre tanto anche agli adulti (sarà per colpa del "fanciullino" che è in noi?), se ne vedono e se ne mangiano di ogni tipo: a base di carne, di pesce di verdura, vegane o solo vegetariane.
Ce ne sono per tutti i gusti, ed io ho voluto cimentarmi in quelle a base di lupini.
Un ingrediente insolito, ricco di proteine, è molto energetico ma senza la presenza dei grassi, abbassa il colesterolo e regola la glicemia oltre ad essere ricco di fibre.
Pare che i lupini siano un toccasana per la salute, quindi impariamo a mangiarli più spesso!

Ecco la mia proposta...





Ingredienti per 4 persone

Polpette
300g di lupini
45g di parmigiano
1 fetta di pane integrale
30 ml di latte
100g di spinaci cotti strizzati
1 uovo
sale
sesamo
pane grattugiato
olio evo

Crema di carote
250g di carote
2 cucchiaini rasi di zenzero grattugiato
2 cucchiai di olio evo
1 pizzico di sale



Crema di carote

Mondare le carote e raschiarle con cura tagliarle  a tocchetti e cuocerle a vapore (io con bimby: 1 l di acqua nel boccale, mettere le carote nel cestello, impostare 25 minuti, vel 1 a varoma).
Una volta cotte inserirle nel boccale del frullatore ad immersione con olio, sale e zenzero grattugiato, frullare montando il composto con il movimento dal basso verso l'alto .



Polpette
Lavare i lupini con acqua corrente e tenerli a bagno per un'oretta a dissalarli.
Nel frattempo passare gli spinaci in padella con acqua e coperchio facendo in modo che cuociano nel giro di 4-5 minuti; tritarli a coltello e farli raffreddare.
Grattugiare il Parmigiano, tagliare la fetta di pane integrale e bagnarla con il latte.
Riprendere il lupini e togliere la buccia esterna.
Mettere tutto nel bimby o in un cutter e frullare lupini, spinaci, pane bagnato nel latte, ma ben strizzato, uovo, un pizzico di sale.
Con l'aiuto di un cucchiaio porzionare l'impasto e fare delle polpette modellandole con le mani (con queste dosi si preparano 20 polpette di piccole dimensioni).
Rotolarle nel pane grattugiato o nel sesamo (questa variante è stata la preferita).
Ungere con olio evo una padella antiaderente utilizzando il pennello, scaldare a fuoco alto, quando ben calda aggiungere le polpette e abbassare la fiamma, dopo circa 7-10 minuti, girare e procedere con la cottura.
Servire con la salsa  di carote. Sono ottime sia tiepide che a temperatura ambiente,  a voi la decisione!
Sipossono preparare in anticipo e scaldare tranquillamente al micronde, il risultato non cambia.

 Ecco altre POLPETTE SPECIALI


Polpette di pane al sugo col Bimby  di Cinzia del blog Cinzia ai fornelli

VegPolpette  di tofu e cavolfiore (cottura al forno) di Consuelo del blog I biscotti della zia

Polpette di pollo e yogurt di Daniela del blog Mani in basta qb

Felafel ceci patate vegane di Eva del blog In cucina da Eva

Polpette speziate cotte nel vino di Tania del blog Cucina che ti passa

giovedì 22 ottobre 2015

Rotolo di coniglio con radicchio e salsiccia


Ed eccomi ancora alle prese con il disosso!
Questo mese la sfida dell'MTC verte su questo argomento, in particolare del pollo.
Tutto merito va a Patty!
Ha deciso di proporci questa sfida piuttosto difficile, ma tutti l'abbiamo accolta con piacere e curiosità, per aiutarci ha redatto un post eccezionale, dettagliato e con foto, preciso e con foto per ogni fase. Seguendolo in ogni sua parte non si può sbagliare, e in una mezz'oretta riesci a togliere tutte le ossa al pollo senza problemi, se poi aggiungi una farcia un po' particolare, porti in tavola un piatto davvero super!
Dopo essermi esibita con il pollo, non potevo non provare il coniglio, un mio cruccio da anni (anche perchè il mio macellaio si è sempre negato al disosso, diceva: - troppo tempo, non posso farglielo pagare, devo rientrare nel pomeriggio per prepararlo", tutte scuse non voleva farmelo!).
Vittoria nel gruppo ha postato un filmato interessante (che poi è quello che ho linkato qua sotto) e così dopo averlo rivisto un paio di volte mi sono armata di coltelli e trinciapollo ed ho osato.
Certo il coniglio non è come il pollo, devo essere sincera, ci ho impiegato parecchio tempo, sicuramente più di un'ora, però il risultato mi ha dato una gran soddisfazione.
Grazie Patrizia, senza il tuo "la" (e tu di note te ne intendi!;) ) non sarei mai partita!



Ingredienti per 6 persone

Rotolo di coniglio

1 coniglio (1,6kg)
130g di salsiccia
60 g di radicchio di  Verona
30g di vino rosso (Colli Piacentini Bonarda dolce)
50g di pane grattugiato
1 uovo
50g di Parmigiano grattugiato
sale e pepe
rosmarino
salvia
30g di burro
3 cucchiai di olio evo

Patate arrosto

400g di Patate gialle
olio
rosmarino e salvia
sale e pepe

Salsa al vino rosso

100ml di Colli Piacentini Bonarda dolce
10g di burro
1/4 di scalogno
1 rametto di timo
1 foglia di alloro
5g di farina
1 cucchiaio di olio



 Disossare il coniglio

Prendere il coniglio, per prima cosa togliere la testa e tutti gli organi interni rimasti, togliendo anche le pellicine interne. Eliminare tutti i residui di pelo eventualmente rimasti e lavare bene la carcassa sotto acqua corrente, asciugare con carta da cucina.

Lussare le cosce posteriori facendo uscire i femori dalla cavità dell'anca, fare lo stesso con le zampe anteriori, aprendo la carcassa  a libro.

Incidere con un coltello ben affilato la colonna vertebrale da ambo le parti, dal collo fino alla coda.

Raschiare la polpa dalle costole, facendo attenzione a lasciare la carne intatta, dal centro verso la periferia.
Con il coltello sempre appoggiato sulle ossa della gabbia toracica, tagliare e separare la carne da ogni costola, aiutandovi con le mani, facendo sempre leva sulle ossa e non sulla carne in modo da non romperla.

Prima da un lato, poi dall'altro, a questo punto con il coltello staccate la colonna dall'alto verso il basso aiutandovi anche con le mani.

Staccare completamente la cassa toracica, controllare le fibre muscolari del costato dove si trovano dei piccoli ossicini delle costole che si sono rotti durante la macellazione, devono essere sfilati con le mani, aiutandosi con un coltello per le incisioni.

Ora ci si dedica agli arti, eliminare l'osso della coscia, dopo averlo inciso e grattato, incidere anche il muscolo della gamba estraendo l'osso, tagliare poi con il trinciapollo la parte più distale della zampa. Stessa procedura viene effettuata per le zampe anteriori.

A questo punto si avrà una larga fetta di carne, che dovrà essere tastata con cura per evitare piccoli ossicini tralasciati.
A questo punto il coniglio è pronto per essere farcito.

Ecco qui il filmato che ho seguito.


Preparare la farcia.

Tritare il radicchio, grattugiare il formaggio e spellare la salsiccia.
Scaldare un paio di cucchiai di olio in una larga padella, rosolare la salsiccia, unire il radicchio e aggiustare di sale (poco per la presenza della salsiccia già saporita).
Sfumare con il vino rosso a fiamma alta, cuocere per 3-5 di minuti.
Scolare il contenuto e inserirlo in una terrina, con il fondo liquido bagnare il pane grattugiato (così da scottarlo! questo lo diceva sempre mia nonna!).
Lasciare raffreddare per una mezz'oretta.
Unire il pane grattugiato, la salsiccia saltata con il radicchio, l'uovo e il parmigiano; mescolare bene dopo aver aggiustato di sale.

Riprendere il coniglio disossato, aprirlo su di un tagliere, condirlo con sale e pepe.
Si avrà un rettangolo di carne, spalmare il ripieno, lasciando un paio di cm non ricoperti dal ripieno in uno dei lati lunghi, arrotolare partendo dal lato opposto a questo non ricoperto, in modo che non esca il ripieno.

Legare l'arrotolato con lo spago con tante legature equidistanti tra loro in modo da tenerlo in forma il più possibile.

Spolverare con un poco di sale e pepe, ungere con il burro fuso e ricoprire con rosmarino e salvia.

Mettere in una pirofila unta, e cuocere in forno statico a 180°C per 45 minuti. Dopo circa 10 minuti, sfumare con un poco di vino bianco.
Successivamente ogni 10 minuti bagnare la superficie con il sugo di cottura, fino a cottura ultimata.

Lasciare intiepidire prima di tagliarlo.


Patate arrosto

Pelare le patate e tagliarle a spicchi, lavarle in modo da ridurre l'amido sulla superficie, cuocerle in acqua bollente per circa 8-10 minuti.
Scolare e passare nel sugo dell'arrosto, condire con sale e aromi, mettere in una nuova pirofila e cuocere in forno a 200°C ventilato per 20-30 minuti in forno (il tempo va valutato in base al colore e alla crosticina, tutto dipende dai gusti).

Salsa al vino rosso

In una pentolino rosolare l' olio, le erbe aromatiche e lo scalogno per un paio di minuti, unire il vino, ridurre di almeno 1/3, a fuoco alto circa 10-15 minuti. Nel frattempo impastare il burro con la farina in una tazza. Avvenuta la riduzione, togliere gli aromi e lo scalogno, unire il burro con la farina e mescolare riportando a bollore.
Cuocere per 3-5 minuti, fino a quando si evidenzia che la salsa vela il cucchiaio. Lasciare raffreddare.


Con questa proposta partecipo alla 51esima sfida dell'MTC

mercoledì 21 ottobre 2015

Pasta ai due pomodori Pachino, capperi e basilico fresco



Erano mesi che non partecipavo al Recipe-tionist, gioco di Flavia; in estate divento una foodblogger part time, un po' il caldo, un po' le vacanze, un po' la malavoglia, va a finire che pubblico veramente poco.
A settembre di solito riprendo, quest'anno però mi sono persa l'appuntamento e solo il compleanno del blog Cuoci cuci dici e l'apertura della sua pagina Fb, mi hanno riportato alla realtà e alla voglia di riprendere questo simpatico gioco di cucina e condivisione.
La vincitrice del mese scorso è Patrizia, e grazie a questa iniziativa ho visitato il suo blog: una meraviglia! soprattutto i dolci,  veri capolavori...andate a vedere !
Però la sottoscritta ha deciso di cimentarsi in una pasta, una pasta semplice ma gustosissima, l'ideale per chi torna tardi dal lavoro o chi, come me deve preparare piattoni di pasta per le 17, giusto per accontentare l'atleta che dopo un paio di ore avrà l'allenamento di basket.

Ecco la ricetta, che ho mantenuto uguale a quella di Patrizia, unico particolare il formato di pasta, qui nel mio paesello della pianura padana la calamarata si fatica a trovarla.



Ingredienti per 4 persone

350g di spaghetti (pasta)
1 spicchio di aglio
200g di pomodorini Pachino freschi
60g di pomodorini Pachino secchi sott'olio
3 cucchiai di olio evo
2 cucchiai di capperi
basilico
sale




Far soffriggere uno spicchio d'aglio tritato in olio, lasciar imbiondire, aggiungere i capperi precedentemente lavati e dissalati se fossero sotto sale, i pomodorini pachino tagliati a pezzetti e il basilico. Aggiustare di sale.

Far cuocere la salsa per circa 15-20 minuti, schiacciando con la forchetta qualche pezzo di pomodorino, quando mancheranno 2-3 minuti inserire i pomodorini secchi.

Nel frattempo far bollire l'acqua, quando bolle salare con sale grosso.

Gettare gli spaghetti senza spezzarli, scolarli 3-4 minuti prima del tempo consigliato sulla confezione e finire la cottura in padella con il sugo aggiungendo un poco di acqua di cottura della stessa.

Servire con basilico fresco.

Con questa ricetta partecipo al Recipe-tionist di Flavia

martedì 20 ottobre 2015

Pollo ripieno di zucca, amaretti e mostarda di Cremona


Questo mese la sfida dell'MTC  è davvero dura!
La Patty, ci ha voluto vedere alle prese con trinciapollo e coltellacci da macellaio, e noi non abbiamo resistito... ci siamo improvvisati tali e ci siamo divertiti un mondo!
E' da tanto che avrei voluto provare, le galantine in estate e gli arrosti in inverno, sono sempre un modo elegante per portare il pollo in tavola. Fino a ieri lo portavo ripieno, ma con le ossa, da oggi non sarà più così, mi si è aperto un mondo e devo dire la verità che non è stato nemmeno difficile.
Ho seguito in modo preciso le indicazioni che ci  ha dato (tecnica è quella che si insegna alla scuola del Cordon Bleu di Parigi) e tutto si è svolto tranquillamente e senza intoppi, in circa 40 minuti sono riuscita ad avere davanti a me il pollo senza ossa e pronto per essere farcito, mica male per la prima volta!
Invece ho avuto qualche difficoltà nella cottura, mi si è aperto, ma l'errore è stato nella cottura, le due ore sono troppe per un pollo, tutto sommato piccolo e non rustico.
La prossima volta starò più attenta, ed ora ecco la mia proposta...

Pollo ripieno di zucca, amaretti e mostarda di Cremona

Ingredienti per 4/6 persone
1 busto di pollo eviscerato (circa 1,3kg)
220g di zucca cotta a vapore (io bertina)
50g di amaretti
100g di ricotta
1 uovo
60g di Parmigiano Reggiano
mostarda di Cremona (1 pera e 6-7 ciliegie)
1 pizzico di sale
20 g di burro
2 rametti di rosmarino
50ml di vino bianco secco
Olio evo
Sale

Chips di zucca
200g di zucca
30ml di olio
paprika dolce
sesamo in grani

Gravy alla senape di Digione
 sughetto dell'arrosto
1/2 cucchiaino di amido di mais
30 ml di vino bianco
2 cucchiai di senape di Digione



Disossare il pollo.
Prendere un busto di pollo eviscerato, fiammeggiarlo per eliminare eventuali residui di piume, lavarlo sotto acqua corrente e asciugare il tutto con carta da cucina.
Per prima cosa  lussare le cosce: con il busto del pollo dritto e le cosce rivolte verso di voi, inserire la mano dell'incavo intestinale fino a toccare l'articolazione dell'anca, con l'altra mano tirare verso esterno/indietro la coscia rompendo l'articolazione, in modo che il femore esca dalla cavità articolare.

Togliere poi la forcella dello sterno (quell'ossicino a v che si trova sempre nel petto di pollo), si ruota il pollo si spinge indietro la pelle della cavità del collo e si tocca delicatamente il petto, con la punta del coltello si incide dove si sente la forcella, in modo da poterla toccare, recidere con il trinciapollo la punta della v dallo sterno ed estrarla, evitando di forare la pelle.

Ruotare il pollo e mettetelo sul tagliere prono, tenendolo fermamente con una mano, incidere  nel centro della spina dorsale per tutto il  volatile, aprire poi a libro.
Utilizzare un coltello non troppo lungo ed affilato, iniziare dall'alto e con movimenti precisi tagliare poco alla volta tenendo la lama contro le costole e appoggiandola alla cassa toracica; fare ciò da entrambi le parti in modo da liberare bene le costole dalla pelle.
Ora togliere lo sterno (unica parte rimasta unita alla polpa di petto), facendo attenzione a muovere il coltello raschiando bene vicino all'osso.
Incidere lungo tutta la colonna e liberare tutta la carcassa.
Pulirsi sempre bene le mani, in modo da poter impugnare al meglio il coltello evitando che scivoli.

Passare alle zampe, agire ora sull'osso ileo, grattando la carne incidendo ben vicino alle ossa, tagliare con il trinciapollo  a livello dell'articolazione con l'osso della coscia, che verrà lasciato al suo posto in modo da mantenere la forma del pollo.

Ora si passa alle ali, si taglia con il trinciapollo e si eliminano le due parti distali,  con il coltello entrare nella parte rimasta dell'ala in modo da staccare l'osso, che poi verrà sfilato, la pelle con la poca polpa dell'ala verrà riportata verso l'interno.

Il lavoro ora è terminato, si deve controllare che non ci siano piccoli pezzettini di osso, tastare bene con le mani per controllare.

Se volete foto passo a passo, in modo da capire meglio, vi consiglio di passare dalla Patty (qui)

Preparare la farcia.
Cuocere a vapore la zucca, (io con bimby: inserire un litro di acqua nel boccale, impostare varoma a vel 1 per 33 minuti), quando si è raffreddata passare allo schiacciapatate, unire la ricotta. l'uovo intero, il formaggio grattugiato e gli amaretti frullati a polvere fine, aggiustare di sale.

Farcire il pollo.
Spalmare questa crema di zucca sull'interno del pollo, dopo averlo leggermente salato.
Dalla mostarda prelevare una pera e diverse ciliegie, scolarle dal liquido di governo.
Tagliare in 4 parti la pera e posizionarle sulla farcia come anche diverse ciliegie.

Richiudere il pollo, avvicinare i lembi e cucire con filo da cucire un poco spesso.
Legare tra loro le cosce in modo che rimangano in posizione durante la cottura.
Inumidire un largo foglio di carta da forno, avvolgere stretto il pollo chiudendolo come una caramella; avvolgere anche con un ulteriore foglio di alluminio e legarlo con lo spago da cucina in modo da dare una forma cilindrica. Mettere a riposare in frigo per  2/3 ore o anche tutta la notte.

Se si procede alla preparazione di una galatina è possibile cuocerlo così, altrimenti per una cottura al forno, togliere tutte e due le carte e condirlo con sale e burro ammorbidito.

Posizionare in una pentola da forno, con olio evo sul fondo (3-4 cucchiai), e qualche rametto di rosmarino. Scaldare il forno a 180°C funzione statica e inserire il pollo, dopo una mezz'oretta sfumare con il vino bianco.
Cuocere per 1ora e mezza circa, irrorandolo spesso con il liquido di cottura per evitare che si secchi la pelle (è possibile mettere il coperchio, ma in quel caso la pelle non si colora a dovere), fare la prova do schiacciare leggermente le cuciture per vedere se esce liquido trasparente, se fosse rosato deve cuocere ancora. Non usare forno ventilato, seccherebbe troppo la pelle. Non cuocere troppo in quanto tenderebbe  ad aprirsi.

Nel mio caso si è proprio aperto forse perchè l'ho cotto per 2 ore, certo è che tutto è successo nell'ultimo quarto d'ora, così ho aspettato che si raffreddasse e poi l'ho avvolto in stagnola e messo in frigo per qualche ora, questa procedura è stata utile per riuscire ad affettarlo senza che si rompessero le fette. Ho riscaldato in forno successivamente al momento di servirlo dopo averlo coperto con alluminio.  

Preparare il gravy alla senape.
Colare il sugo di cottura dell'arrosto in modo da togliere le foglie di rosmarino, farlo concentrare a fuoco basso, sfumare con vino bianco e inserire la maizena sciolta in un poco di acqua fredda (aggiungerne poco alla volta in modo da valutare il grado di addensamento che desiderate).
Lasciare raffreddare un poco e poi aggiungere la senape di Digione mescolando con cura.


Preparare le chips di zucca.
Affettare la zucca con la mandolina in modo da avere tutte lo stesso spessore. Pennellare ogni chips con olio evo e posizionare sulla leccarda del forno foderata di carta forno.
Cospargere di sale, paprika dolce e senape in grani.

Servire il pollo ripieno con le chips e la salsa alla senape e ...buon appetito!


Con questa proposta partecipo alla 51esima sfida dell'MTC

lunedì 19 ottobre 2015

Budino di yogurt con frutti di bosco

Buongiorno!
Oggi al Light and Tasty  si parla di yogurt, ma prima di introdurre l'argomento volevo salutare il ritorno di Eva, la ricordate vero la foodblogger abruzzese che è stata con noi diverso tempo.. be è tornata per riproporci ancora le sue deliziose ricettine, bentornata Eva!
Ma torniamo subito a bomba! Lo yogurt, dicevamo, è prodotto della fermentazione lattica del latte, questo avviene grazie a due fermenti lattici: lo Streptococcus thermophilus e il Lactobacillus delbrueckii, varietà bulgaricus. Questi microrganismi si sviluppano a dismisura nel latte e formano questo prodotto più consistente che possiede le stesse proprietà del latte, ma la digeribilità del formaggio, proprio per merito dei nostri fermenti.
esso viene considerato un alimento probiotico e collabora al riequilibrio della flora batterica intestinale in caso di disturbi e non solo!
Ma passiamo alla mia ricetta, preparata con uno yogurt magro alla fragola.
In particolare, come si  legge dagli ingredienti con 1 yogurt ho preparato 2 porzioni, direi che è un dolcetto ultralight, che ne dite? Non è da porca figura?




Ingredienti per 2 persone

1 yogurt magro alla fragola da 125g
1 foglio di colla di pesce 3g
2 cucchiai di frutti di bosco congelati
stevia
1 cucchiaio di maraschino







Ammollare il foglio di gelatina di acqua fredda per 10-15 minuti.

Scaldare un cucchiaio di yogurt e il maraschino al micronde o sul fuoco in modo che sia ben caldo (circa 80°C).

Strizzare la gelatina e unirla alla miscela calda , mescolare con un cucchiaio molto bene in modo che si sciolga alla perfezione.

Unirla al resto dello yogurt, sempre mescolando bene.

Porzionarla in stampini di silicone e mettere in freezer in modo da riuscire a sformarla senza problemi.

Al momento di servire, togliere dal freezer  gli stampi (sono sufficienti 5-10 minuti) scaldare i frutti di bosco a fuoco dolce, dopo averli dolcificati con la stevia fino all'ebollizione.

Posizionare il budino sui piattini di servizio, se non si staccasse bene scaldare con le mani l'esterno, e irrorare con i frutti di bosco caldi.

Servire subito.


Ecco altre simpatiche idee con lo yogurt...


Mousse di salmone e yogurt su carpaccio di mango  di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico

Pizza light facilissima col Bimby di Cinzia del blog Cinzia ai fornelli

Torta light carote e cannella  di Consuelo del blog I biscotti della zia

Yogurt con la frutta, fresca e secca di Daniela del blog Mani in pasta quanto basta

Vellutata di rapa rossa yogurt e menta di Eva del blog In cucina da Eva

Insalata di patate e yogurt di Tania del blog Cucina che ti passa

sabato 17 ottobre 2015

Harira, zuppa dal Marocco


L'harira è una zuppa di origine berbera e vien considerata il piatto nazionale marocchino.
Viene infatti preparata spesso in occasione del Ramadan, proprio perchè molto ricca e nutriente, ideale per chi è rimasto a digiuno.
Risulta infatti un piatto unico, preparato con carne di montone o manzo, arricchito di spezie e aromi, oltre che di legumi (ceci o lenticchie). In questa zuppa può essere cotta della pasta, piccoli spaghettini spezzettati o riso e volendo appena prima di assaporarla è possibile aggiungere qualche goccia di succo di limone.
Ho preso spunto da questa ricetta, con qualche variazione personale dovuta alla irreperibilità di certi ingredienti.


Ingredienti per 4 persone

150g carne di manzo
2 pomodori
1 cipolla
120g ceci (messi in ammollo la sera prima)
1  canna di sesamo
2 cucchiai di prezzemolo
1 cucchiaino di zenzero
1 cucchiaino di pepe
2 cucchiaini di sale
150ml di passata di pomodoro
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
una presa di zafferano in polvere
3 cucchiai d'olio
3 cucchiai di farina
2 cucchiai di spaghettini sottili spezzati

Tagliare la carne a piccoli pezzi.

Preparare il fondo di cottura: 2 cucchiai di olio, grattugiare sedano, cipolla, pomodori, zenzero fresco, inserire i ceci, il prezzemolo tritato, sale, pepe, passata di pomodoro e concentrato.

Per ultimo unire la carne.

Mettere sul fuoco dopo aver coperto con acqua.

Lasciare cuocere a fuoco basso e con coperchio per un paio di ore, deve sobbollire (è possibile anche utilizzare la pentola a pressione per accorciare i tempi, 45 minuti, ma il sapore non è lo stesso, almeno secondo il mio parere).

A questo punto togliere il coperchio unire un impasto di farina, 1 cucchiaio di olio e acqua (circa 50ml), aggiustare di sale e pepe, inserire lo zafferano e la pasta e cuocere per circa 10 minuti (valutare la cottura della pasta  in base a quanto viene riportata sulla confezione).



Servire ben calda, dopo aver cosparso con un poco di prezzemolo tritato, è possibile aggiungere qualche goccia di limone, a piacere.



Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario Culinario Mondiale, organizzato da Trattoria MuVarA.
Questa tappa, la R -sta per Rabat (Marocco, Africa ) - ed è ospitata da Patrizia del blog La Melagranata

venerdì 16 ottobre 2015

Pane con farina di castagne e birra per il #WBD 2015


Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, istituita nel 1981 dalla Fao.
A loro volta l'Unione Internazionale dei Panettieri e dei Pasticceri (IUB) ha dichiarato il 16 ottobre come giornata mondiale del pane, simbolo per eccellenza dell'alimento.
Anche i foodblogger festeggiano a loro modo, seguendo l'iniziativa di Zorra, una foodblogger tedesca che invita tutti blogger del mondo a cucinare, pubblicare e inviarle il link nel giorno stesso, proprio per onorare questo cibo speciale.
La stessa poi redigerà un documento in cui si raccoglieranno tutte le ricette, questi documenti sono in rete e vi consiglio di dargli un'occhiata, sono dei ricettacoli di buone idee (qui trovate gli archivi).
Sono anni che partecipo, questo è il quarto, e ci tengo ad essere presente, a condividere la mia ricetta in questa giornata di festa.
Se volete pure voi partecipare qui trovate tutte le informazioni necessarie.
Quest'anno ho preparato un pane con farina di castagne e birra, la ricetta è di Nora, e avevo assaggiato questo pane ad un aperitivo a Bordighera, lo scorso anno, quando presentammo il libro dell'MTC sulle insalate.
E' da allora che lo voglio provare, mi aveva veramente colpito (..e affondato!), questa è stata l'occasione giusta!
E' un pane molto profumato e gustoso, dal gusto neutro, nonostante la farina e il miele, si abbina benissimo ai paté, siano essi di carne o di pesce, e ai formaggi, meglio se saporiti, come gli erborinati.
Ma passiamo alla ricetta, ringraziando di cuore Tata Nora!

Ingredienti

350g di farina 0 (W 330)
150g di farina di castagne
10 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di miele di acacia
100g di birra rossa (con aggiunta di 1 cucchiaino di Miele)
150g di acqua
1 cucchiaino di sale fino
2 cucchiai di olio evo




Far scogliere il lievito in poca acqua e unendo il cucchiaino di miele, aggiungere la birra dolcificata con il miele. Bagnare  con questo le farine dopo averle setacciate le farine.
Io ho impastato tutto con l'impastatrice, aggiungendo poco alla volta l'acqua rimanente.
Per ultimo unire sale e 1 cucchiaio di olio.
Lasciare lievitare per un paio d'ore (arriverà al raddoppio) in luogo riparato (io nel forno chiuso e spento).
Riprendere l'impasto lievitato, sgonfiarlo, dividerlo in 3 parti e lavorare le tre parti separatamente formando le classiche pieghe per dare forza.
Formare tre bastoni (simil baguette) e lasciare lievitare su carta forno unta con un poco di olio ancora per un'oretta ( non coprire con pellicola, perchè tende ad attaccarsi!).
Infornare, dopo aver fatto tagli trasversali utilizzando una lametta, a forno caldo 200°C e lasciar cuocere per 5 minuti.
Ricordare di mettere un contenitore con circa 50ml di acqua bollente sulla base del forno ben caldo.
Abbassare la temperatura del forno a 180°C e finire la cottura  circa 15 minuti.
Sfornare e lasciar raffreddare su una gratella.
Servire con paté di carne o di fegato, e formaggi erborinati.


 Ecco un assaggio....

Con questa ricetta partecipo al #WBD 2015

mercoledì 14 ottobre 2015

Fekkas, biscotti dal Marocco



Questi buonissimi biscottini croccanti sono tipici del Marocco, in particolare vengono serviti durante le feste o vengono preparati in onore di qualche ospite. Vengono accompagnati da te alla menta e vi assicuro che l'accoppiata è vincente (provare per credere!).
Di questi biscotti ne ho scoperto l'esistenza sul web e per la ricetta mi sono affidata a diversi siti (qui e qui e qui), ho miscelato diverse  versioni, tutte molto simili e poi ho aggiunto qualcosa di personale.
La procedura di produzione è simile ai cantucci, i biscottini toscani, al gusto però risultano molto più profumati, l'acqua di fiori d'arancio, la vaniglia, l'anice e il sesamo li rendono davvero unici, inoltre la presenza dei grassi fa si  che siano friabili al punto giusto!
Ecco la mia ricetta...



Ingredienti per 15 biscotti

170g di farina 00
1 uovo
70g di zucchero
1 cucchiaio di acqua di fiori d'arancio
40ml di olio di semi
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaio colmo di mandorle a pezzetti
1 cucchiaio colmo di pistacchi (mia aggunta)
1 cucchiaio colmo di semi di sesamo
1 cucchiaio colmo di semini di anice
1/2 bacca di vaniglia (solo semi interni)

1 uovo intero sbattuto

Impastare la farina, setacciata con il lievito, allo zucchero e a tutti gli altri ingredienti (la bacca di vaniglia va aperta ed estratto i semini, si utilizzano solo quelli!).

Formare un filone, tipo baguette, e posizionare su carta forno.

Spennellarlo con 'uovo intero.

Cuocere in forno  caldo a 180°C per 20 minuti circa funzione ventilato.

Togliere dal forno attendere circa 10 minuti, e nel frattempo spegnere il forno e aprire lo sportello in modo che si abbassi la temperatura.

Tagliare la baguette a fette oblique con un coltello a lama seghettata (quello da pane).

Distendere sulla leccarda del forno i biscottini e rimetterli in forno a 140°C ad asciugare per 10-15 minuti, poi spegnere e lasciarli all'interno aprendo un poco lo sportello.


Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario Culinario Mondiale, organizzato da Trattoria MuVarA.
Questa tappa, la R -sta per Rabat (Marocco, Africa ) - ed è ospitata da Patrizia del blog La Melagranata