mercoledì 30 giugno 2021

Torta di albicocche della Val Pusteria


Delle mie vacanze in Val Pusteria, oltre che al profumo di resina  ricordo il profumo di dolci....... pasticcerie con vetrine strabordanti di dolci, fette di torta giganti, di quelle separate da un foglio di carta velina, con colori vivaci e frutta di ogni genere. Stessa scena si vive nelle caffetterie e nelle panetterie.
Naturalmente si torna a casa con il ricettario dei dolci dell'Alto Adige, ma quando si leggono le quantità di burro e panna presenti, si decide di non procedere, per riguardo al proprio colesterolo!
L'altro giorno però in un gruppo che tratta ricette pusteresi ho scoperto questa torta, che ricordo venduta nelle panetterie (quadrati 10x10cm) e spesso acquistata per merenda, ho voluto provarla e il risultato mi ha soddisfatto. Fate attenzione alle dimensioni della tortiera, seguite scupolosamente quanto indicato...sembrerà poco l'impasto ma deve essere così!



Ingredienti 
Stampo diam 26cm


70g zucchero di canna
62g burro
1/2 baccello di vaniglia ( i semini )
la scorza grattugiata di un limone biologico
2 uova medie
110g farina 
25g amido di mais 
1/2 bustina di lievito in polvere per dolci
1 pizzico di sale
2 cucchiai di latte 

albicocche
50g granella di mandorle
30g zucchero di canna
confettura di albicocche
zucchero a velo


Frullare lo zucchero di canna per polverizzarlo leggermente (non servirà renderlo zucchero a velo). Montare il burro morbido a temperatura ambiente con lo zucchero con le fruste elettriche o con una planetaria, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere la vaniglia, la scorza del limone e le uova una alla volta, mantenute a temperatura ambiente, continuando a montare con le fruste.

Le temperature degli ingredienti sono importanti!

A parte setacciare la farina, l’amido, il lievito per dolci e il pizzico di sale. Incorporare la miscela di farine in tre volte all’impasto, alternandola a qualche cucchiaio di latte, mescolando con una frusta a mano.

Prima della cottura

Stendere uniformemente l’impasto su una teglia rivestita con la carta da forno (è molto poco l'impasto, sarà uno strato molto sottile ma è corretto così!).

Lavare le albicocche e tagliarle a metà, rimuovendo il nocciolo. Cospargere l’impasto con la granella di mandorle e adagiare le albicocche sull’impasto con la parte tagliata verso l’alto, premendole leggermente e lasciando un po’ di spazio fra di loro. Spolverizzare uniformemente l’intera torta con lo zucchero di canna.

Cuocere in forno preriscaldato a 180°C ventilato per 30 minuti, circa.

Estrarre la torta dal forno, lasciarla intiepidire per 10 minuti. Sciogliere due cucchiai di confettura co un cucchiaio di acqua sul fuoco basso, spennellare la torta con la confettura. Tagliarla in pezzi quadrati.

Far raffreddare completamente su una gratella. Cospargere con un po’ di zucchero a velo prima di servire.

Con questa ricetta partecipo a Fattoria consapevole e solidale

martedì 29 giugno 2021

Galette di pesche all'erba cedrina


E con questa dolce proposta Light and Tasty vi saluta e vi augura BUONE VACANZE!

Ci rivedremo a settembre, cariche a molle, per riuscire sempre a donarvi delle idee, simpatiche e d alternative da portare in tavola cercando di mantenere fede al nome della rubrica, ricette leggere e gustose!

Eccovi una ricetta semplicissima da preparare quest'estate, la potete conservare in frigorifero, così da rinfrescarvi meglio, vedrete che sarà apprezzata da tutti!!


Ingredienti


200g di farina integrale biologica 
90g di burro 
80g di zucchero canna 
100g di amaretti 
2 uova + 1 albume 
50ml di panna fresca 
4 pesche noci gialle sode 
20 foglie di erba cedrina
150 g di zucchero semolato 
 sale
 




Riunire nel mixer la farina, 70 g di zucchero di canna, un pizzico di sale e il burro freddo tagliato a dadini. Frullare fino a ottenere un composto a briciole. Unire un uovo e 10 g di acqua fredda, frullare nuovamente finché l’impasto diventa una palla. Formare un panetto, avvolgerlo in un foglio di pellicola e lasciarlo riposare un’ora in frigo.

Trasferire lo zucchero semolato in una casseruola, unire 150ml di acqua e le foglie di erba cedrina lavate e asciugate. Portare a ebollizione e cuocere lo sciroppo per 5 minuti. Unire le pesche lavate, denocciolate e tagliate a grossi spicchi. Cuocere a fiamma bassa per 5 minuti. Lasciarle raffreddare nello sciroppo, scolare e trasferirle su carta da cucina. Portare a ebollizione lo sciroppo rimasto e quando inizia ad addensarsi spegnere e raffreddare. 


Stendere la pasta su un foglio di carta da forno in una sfoglia rotonda spessa 3 mm. Sbattere l’altro uovo con la panna, unire gli amaretti sbriciolati e stendere il composto al centro del disco di pasta, lasciando liberi i bordi (5 cm). Ho usato uno stampo da 26cm per cuocere .

Disporre sopra le pesche, ripiegare i bordi verso il centro e cuocere la galletta nella parte bassa del forno già caldo a 180° per 20 minuti. Spennellare la pasta con l’albume, cospargere con lo zucchero di canna rimasto e cuocere per altri 20 minuti. Lasciare raffreddare la galletta e servirla accompagnata con lo sciroppo freddo.

Ecco le proposte estive delle mie colleghe!!!

Totani al limone  di Carla Emilia

Marmellata di susine selvatiche di Catia

Granita con i lamponi e il basilico di Daniela

Insalata di riso basmati, con salmone fresco e avocado di Flavia

Gelato alle mandorle   di Franca     

Torta leggera con yogurt e pesche di Mary

Crema di frutta estiva  di Milena

Pasta al pesce di Serena

lunedì 28 giugno 2021

Thumbprints senza cottura per Il Club del 27


Con Il club del 27, oggi proviamo le ricette tratte dal libro "THE NEW COOKIE – NO BAKE RECIPES" di Molly Milla, una collezione infinita di dolcetti che si preparano senza l'ausilio del forno... e diciamo che questo è un vero valore aggiunto in questa stagione!

Erano tanti quelli che avrei voluto provare, ma sono rimasta affascinata dai Thumbprints, dolcetti con un incavo centrale ripieno, ce ne erano di 2 tipi: con confettura e con cioccolato...be, li ho provati entrambi!

L'impasto era leggermente diverso, il denominatore comune era il burro di mandorle, ma poi uno era a base di cocco e l'altro a base di Pretzel frullati. Difficile dire quale è il migliore, io ho preferito quelli con la confettura e i pretzel, gli uomini di casa gli altri cocco-cioccolato.

Io lascio entrambi le ricette e le foto, se le volete provare sono davvero molto veloci e semplici, seguite attentamente dosi e modalità...non potrete sbagliare!


Thumbprints al cioccolato

Ingredienti
per 20 biscottini

125g di farina di cocco 

50g di mandorle tritate fini

55g di zucchero di canna

57g di burro di mandorle

75ml di latte di mandorle 

70g di cioccolato 

In una grande ciotola, unire la farina di cocco (frullata per renderla più fine), le mandorle e lo zucchero.

Incorporare il burro di mandorle, mescolare accuratamente e poi aggiungere poco alla volta il latte di mandorle (io 75ml circa), fino ad ottenere un impasto morbido e malleabile. Mettere in frigorifero per un paio di ore.

Bagnarsi le mani e modellare l'impasto formando delle palline  (dimensione noce grande- pallina da golf, le mie pesavano circa 18grammi).

Disporre i biscotti su un grande piatto e premere formando un incavo centrale in ognuno. 

Sciogliere il cioccolato al microonde, inserirlo nell'incavo e riporre in frigorifero per un'oretta così da rapprenderlo.

Chocolate Thumbprints senza cioccolato


Thumbprints ai lamponi


Ingredienti 
per 20 dolcetti:

100g di pretzel, schiacciati

120g di burro di mandorle 

45g di burro non salato, temperatura ambiente

115g di zucchero a velo

confettura di lamponi

1 cucchiaino di scorza d'arancia


Amalgamare  il burro di mandorle, il burro non salato e lo zucchero a velo in una ciotola.

Frullare i pretzel (non troppo fini) e incorporarli alla montata di burro. Mettere in frigo il composto. per 1 ora. Bagnarsi le mani abbondantemente e modellare  tante palline. Disporle su un piatto e formare una cavità al centro di ognuno.

Unire la marmellata di lamponi alla scorza d'arancia tritata e riempire con questo composto il foro centrale.

Raffreddare per 30 minuti prima di servire.

Con queste ricette partecipo a Il club del 27

giovedì 24 giugno 2021

Il bruco di polpette


Che gioia cucinare per i bambini! Soprattutto se sono delle buone forchette, meno piacevole è quando sono inappetenti, riescono sempre a trovare qualcosa che non va e soprattutto dilungare il pranzo/cena con capricci vari innervosendo tutti i presenti. Purtroppo o per fortuna ho avuto a che fare con entrambi le tipologie di bimbo: un nipote inappetente e un figlio mangione... 

In ogni situazione però come ti puoi salvare? Con la presentazione del piatto!

Oggi quindi, visto che con Il Km 0, parliamo di questo argomento, vi lascio il mio bruco di polpette, certo non è un piatto molto originale (sul web ne trovate a iosa!), ma vi assicuro che ha un effetto magico sul piccolo commensale. Se poi le stesse polpette le volete portare in tavola per tutta la famiglia, vi consiglio la salsa al curry, la farete in un attimo e vi risolverà la cena!


 Ingredienti

per 4 persone
(circa 20 polpette)

100g di pane grattugiato
150g di spinaci
250g di ricotta
70g di Parmigiano reggiano grattugiato
2 uova
sale
olio evo
carote
maionese


Frullare il pane grattugiato con gli spinaci crudi ma ben lavati, assumerà una bella colorazione verde.

Aggiungere la ricotta, il formaggio, le uova e due pizzichi di sale. Amalgamare con una forchetta così da ottenere un composto uniforme.

Con le mani umide formare tante polpette delle dimensioni di una pallina da golf (unità di misura alternativa... più grande di una noce più piccola di un mandarancio), rotolarle su di un piatto piano unto con un poco di olio. Cuocerle  a vapore per 25-30 minuti (io a Varoma nel bimby impostando 30 minuti a vel 1).

Per i bimbi, servire su di un piatto decorando il bruco con fili di carote e un poco di maionese per disegnare gli occhi, e tanti pomodorini.

Per gli adulti è possibile inserire le polpette in un sugo a piacere, di peperoni, di pomodori o anche una crema al curry, così da renderlo un piatto unico.


Crema al curry

100ml di latte
100ml di panna
1 cucchiaio di curry
1 cucchiaio di curcuma
1/2 cucchiaino di maizena
sale 
olio evo

Scaldare un cucchiaio di olio in una padella larga, tostare le spezie e poi unire latte e panna.

Sciogliere la maizena in 20 ml di acqua fredda e unire alla crema. Aggiustare di sale e continuare la cottura per qualche minuto mescolando, così da constatare quando tende ad addensarsi la salsa.

Unire le polpette e rigirarle così da condirle al meglio. Servire subito.

Ecco altre proposte simpatiche e divertenti!!!


Omini biscotto  di Carla Emilia

Funghetti di uova sode   di Daniela

Owl Sandwich: il panino gufetto per la merenda dei bambini di Sabrina

Insalata di pasta integrale con pomodorini colorati di Simona

martedì 22 giugno 2021

Confettura di ciliegie "a pezzettoni"


Quanto mi piace preparare le confetture, vi confesso che in cantina ho un angolo dispensa con tantissimi tipi di marmellate confetture chutney e conserve salate. Queste ultime le consumo parecchio e di solito in inverno finisco quelle dell'estate precedente, anche perchè mio marito apprezzandole particolarmente spesso le porta in tavola come antipastino sfizioso. Le confetture dolci invece le uso poco, qualche crostata, ma la colazione spesso è a base di biscotti per fare più in fretta e così mi sono ritrovata quest'inverno ad aprire una confettura di prugne del 1998, quasi 25 anni...ed era ancora ottima! 

Ma passiamo a questa favolosa confettura "a pezzettoni" come recitava una pubblicità negli anni 90, in cui ho utilizzato la pectina in busta, che trovo comoda perchè mi abbassa i quantitativo di zucchero e mi evita il surriscaldamento della frutta a vantaggio del colore. Se siete amanti degli ingredienti "naturali" (la pectina in ogni caso è estratta dalla mela, non è niente di "chimico") consiglio l'aggiunta di una mela renetta grattugiata che ha un effetto molto simile essendo ricca di questa sostanza.

Ed ora la ricetta, semplice e veloce!


Ingredienti

1 kg di ciliegie
300g di zucchero
1 limone (succo)
1 bustina di fruttapec (3:1) oppure 1 mela renetta


Lavare le ciliegie, togliere picciolo e nocciolo, cercando di mantenerle intere il più possibile.

Miscelare con lo zucchero, il succo del limone  e la bustina di fruttapec (non volendo utilizzarla si può aggiungere una mela renetta sbucciata e grattugiata). 

Mettere sul fuoco e portare a bollore. Mescolare e attendere 5 minuti a bollore intenso, se si utilizza la bustina, altrimenti allungare i tempi di cottura ad almeno 20-30 minuti. In ogni caso fare la prova piattino: mettere su un piatto piano mezzo cucchiaino di confettura, far raffreddare qualche minuto, e poi inclinare il piatto per vedere la velocità di scorrimento (questo vi indicherà quanto si è concentrata e la sua densità), se è di vostro gradimento spegnere e mettere nei vasi sterili. 

Chiudere con tappi nuovi, girare il vasetto sottosopra attendere 10 minuti e poi rigirare.

lunedì 21 giugno 2021

Insalata di pomodoro, melone e anguria

 
I pomodori nel mio orto iniziano a cambiare colore, dal verde acido passano al verde-giallo per poii lasciar spazio al rosso. Ma quest'anno mi sono superata ho provato  a piantare anche quelli gialli, arancioni e pure neri, vedremo come andrà la raccolta, ma soprattutto se avrò delle insalate variopinte, proprio come piacciono a me!

Infatti per l'argomento di oggi di Light and Tasty  "I Pomodori", non avendo a disposizione tanti colori diversi, ho giocato sul gusto, aggiungendo due tipi diversi di melone e l'anguria. E' una ricetta che avevo preparato anni fa per Keep Calm e what's for dinner (conoscete questa pagina vero?), ed era tratta da una rivista (forse Delicius? , ma non ne sono sicura) ricordo invece la freschezza di questa insalata e vi assicuro che nei giorni più caldi è davvero una benedizione! Complice anche la salsa d'accompagnamento che con la menta e il sambuco è davvero deliziosa... non vi resta che provare a duplicarla!!


Ingredienti

 per 4 persone

400 g di pomodori ciliegina o datterino
1/2 melone cantalupo 
1/2 melone bianco
200 g di anguria 
qualche foglia di menta

Salsa alla menta e sambuco
 2 cucchiai di aceto di vino bianco
 2 cucchiai di olio di arachidi
 4 cucchiai di olio d'oliva
 1 mazzetto di menta, foglie raccolte 
1/4 cucchiaino di senape di Digione
 1/2 cucchiaino di zucchero semolato 
1 cucchiaio di sciroppo di sambuco 
4 cucchiai di panna
sale

Preparare la salsa d'accompagnamento: inserire nel frullatore l'aceto, gli oli, metà della menta, la senape, lo zucchero, il sale e lo sciroppo di sambuco miscelare, quindi mettere in una ciotola e con la frusta emulsionare la panna.

Assaggiatelo, essendo una salsa agrodolce, è importante trovare l'equilibrio giusto.

Dimezzare i pomodori o tagliarli a fette. Metterli in una ciotola per servire.

Mondare i meloni e l’anguria e tagliarli a tocchetti o con lo scavino a palline (così avrete forme diverse e anche l'occhio vuole la sua parte!), inserirli nella ciotola.

Distribuire sulla superficie qualche goccia di condimento e decorare con foglie di menta.

Servire con il condimento a parte.

Altre idee sfiziose!!


Pomodori e cipolle al forno  di Carla Emilia

Tortini di pomodorini al profumo di menta e basilico  di Catia

Tarte tatin salata con i pomodorini  di Daniela

Gelato al basilico con salsa ai pomodorini  di Franca

Pomodori confit in padella: ricetta facile e veloce  di Mary

Torta salata francese con pomodorini, senape e mozzarelline  di Milena

Pomodori al forno di Serena

sabato 19 giugno 2021

Insalata di pesche grigliate e caprino


Periodo insalate iniziato alla grande, il caldo si fa sentire, per fortuna e cosa c'è di meglio di una bella insalatona fresca, colma di vitamine e sali  minerali? Se poi ci aggiungiamo anche qualche ingrediente sfizioso, come la frutta fresca o secca e qualche proteina (formaggio e/o carne) diventa un piatto unico ricco e saporito (qui vi lascio il link all'elenco di tutte le insalate presenti nel blog).

Proprio come questa insalata bella da vedere e molto piacevole al gusto...sempre che gli ingredienti siano di vostro gradimento, ecco la ricetta!


Ingredienti
Per 4 persone

Marinata per il formaggio
100ml di olio evo
1 rametto di timo limone
1 spicchio di aglio
Zeste di limone
1 foglia di alloro
200g di formaggio di capra
Insalata 
4 pesche noci
100g di rucola
Succo e zeste di limone
100g di speck a fette
30g di nocciole tostate


Preparare la marinata la sera prima, nell’olio aggiungere lo spicchio d’aglio spellato, il timo limone, l’alloro spezzettato a mano, qualche pezzo di scorza di limone (senza la parte bianca, utilizzate il pelapatate), chiudere con pellicola e lasciare a temperatura ambiente.

Il mattino seguente tagliare il formaggio di capra in spicchi, metterlo in un piatto fondo e irrorarlo con la marinata, lasciare insaporire per 2-3 ore.

Con una padella ben calda tostare le nocciole per 4-5 minuti, facendo attenzione a non bruciarle. Lasciare raffreddare.

Tagliare a spicchi le pesche e dopo aver scaldato molto bene una griglia, grigliarle, dopo averle spennellate con un poco di olio della marinata.

Assemblare l’insalata: prendere un piatto largo, mettere le pesche, la rucola e il formaggio estratto dalla marinata. Condire con sale, pepe, succo di limone e un paio di cucchiai di marinata. 

Finire il piatto con lo speck, le nocciole tostate e zeste di limone sottili.


Con questa ricetta partecipo alla rubrica Fattoria Consapevole e Solidale

giovedì 17 giugno 2021

Ciliegie sotto grappa


Oggi voglio pubblicare questa ricetta veloce (sia da scrivere che da preparare), giusto perchè siamo in periodo di ciliegie e poi perchè sono sicura che è perfetta (almeno per i miei gusti!). Non sono forti come le classiche visciole sotto spirito e per questo se ne mangia di più!!

Proprio ieri facendo spesa all'Esselunga ho notato una confezione di ciliegie e quindi ne ho subito approfittato.

Ecco il risultato, che assaggerò però tra qualche mese...purtroppo!


Ingredienti

ciliegie sotto grappa


500g ciliegie

grappa

200g zucchero

Lavare le ciliegie asciugarle delicatamente e tagliare il picciolo, deve rimanerne circa 1/2 cm attaccato al frutto, così da evitare che l'alcool venga assorbito in quel punto.

Posizionarle  in un vaso a chiusura ermetica con lo zucchero e la grappa (che deve coprirle).

Nei giorni successivi scuotere il vaso fino a sciogliere lo zucchero.

Mantenere in infusione almeno 3 mesi.


martedì 15 giugno 2021

Confettura di ciliegie con essiccatore - metodo Morandin



Ho scoperto  solo qualche mese fa di questo metodo Morandin tramite Facebook, sulla bacheca di Teresa, ho seguito il link e mi ha portato qui.  Mi si è aperto un mondo!!

Lo trovo un metodo molto interessante, limita l'aggiunta di zucchero e questo già mi piace, se poi si pensa che la frutta non viene scaldata che per pochi minuti, penso che riesca a mantenere a dovere i colori e magari anche qualche principio nutritivo... fatto sta che l'ho voluta provare!

La mia idea iniziale era con le fragole, ma non avendole nell'orto e sapendo a quanti trattamenti vengono sottoposte, ho preferito cambiare frutto.  Quindi eccomi a provarci con le ciliegie e il risultato è stato davvero soddisfacente Ci sono due aspetti negativi a mio parere: il doverne preparare poco alla volta (avendo un essiccatore non professionale e l'omogeneità del prodotto, la confettura deve essere frullata per avere dati corretti degli zuccheri presenti. Personalmente certe confetture le preferisco con i pezzi di frutta presenti!

Altro aspetto da tener presente è la manualità che si deve avere per utilizzare il rifrattometro (niente di spaziale!), ma è sicuramente un altro elemento da tener presente. Lavorando in laboratorio, non solo non questo problema, ma me lo sono prestato per un week end 😉


Ingredienti

1 kg di ciliegie già denocciolate

190g di zucchero (da calcolare in base al grado di maturazione)

1 limone


Snocciolare le ciliegie e passarle al frullatore così da avere una matrice omogenea, leggere il valore  brix della frutta, leggo 13°brix (13g di zuccheri su 100g di frutta ovvero 130g di zuccheri in 1kg), a questo punto calcolo il quantitativo di zucchero da aggiungere.

Dovendo arrivare a 32°brix si aggiunge 190g al kg.

Far bollire mescolando per 5 minuti. Far raffreddare, aggiungere il succo di limone e mettere in vaschette di alluminio basse (io 2 ). Porre in essiccatore (io ho fatto 1 vaschetta alla volta), accendere e controllare per evitare che si asciughi troppo (io ci ho impiegato per 8 ore per vaschetta). Per valutare quando è pronta si misura il grado Brix, che dovrà essere >50°Brix (va già bene sopra ai 43). 

Se il vostro rifrattometro non misura arriva oltre i 50, è sufficiente diluire il prodotto (si pesano 10g e si aggiungono 10g di acqua, si miscela così da renderlo omogeneo e poi si misura, il valore lo si moltiplica per 2).

Riunire il prodotto, far bollire per 5 minuti e mettere nei vasi ancora bollente, naturalmente questi devono essere sterilizzati con coperchio nuovo. Girare sotto sopra per 10 minuti, e poi rigirare e aspettare che si raffreddino, così da fare il vuoto. Controllare la capsula, schiacciando non si deve muovere.

Con questa ricetta partecipo alla rubrica Fattoria Consapevole e solidale

lunedì 14 giugno 2021

Panzanella con tonno


Oggi a Light and tasty c'è una bella novità!!  Abbiamo una foodblogger in più: Serena, ve la presentiamo con tanta gioia, siamo contente di poter partecipare con lei in questo progetto.
Sosteniamo la collaborazione e la condivisione e questa presenza in più non ci fa che ben sperare sul proseguo di questa rubrica.
L'argomento di oggi è il tonno in scatola (o vasetto), un alimento/ingrediente che, soprattutto d'estate, ci aiuta a portare in tavola piatti unici senza accendere i fornelli o impegnarci troppo in cucina!
Ma sapete chi fu il primo imprenditore a produrlo e quando? Da ricerche sul web ho trovato che furono i Florio, in Sicilia a Favignana, che fecero costruire un grandissimo stabilimento per la lavorazione del tonno nel 1878. Davano lavoro ad oltre mille dipendenti che si occupavano della pesca, della lavorazione e della conservazione del prodotto, in una specie di catena di montaggio. Tutto questo fu possibile perchè all'inizio del secolo si era scoperto come sterilizzare le scatole di latta. Lo stabilimento di Favignana è stato acquisito dalla regione siciliana nel 1991, ed ospita oggi un'area museale di particolare importanza sull'argomento e pare sia meta ogni anno di numerosi visitatori.
Dopo questa chicca che aumenta l'autostima di noi italiani, passiamo alle ricette con questo ingrediente di pregio!



Ingredienti
per 4 persone

200 g Pane toscano raffermo
160 g Tonno al naturale in filetti
1 Cipolla rossa
20 Pomodorini Piccadilly 
Sale
Olio extravergine d'oliva
Aceto di vino bianco
Maggiorana



Mettere a bagno il pane raffermo (vecchio di qualche giorno) in una ciotola con acqua fredda e aceto di vino al 50%. Affettare sottilmente la cipolla  e metterla in ammollo in acqua fredda. Tagliare i pomodori a spicchi.

Strizzare bene il pane (deve essere strizzato bene altrimenti sarà fastidioso mangiare una panzanella acquosa) e sbriciolarlo con le mani. Trasferire in pane in una ciotola da servizio e aggiungere il tonno sgocciolato, la cipolla, i pomodori e la maggiorana.

Condire con sale, olio extravergine d’oliva e mescolare bene il tutto. Far riposare la panzanella di tonno  per una mezz’ora prima di servirla, se ci fosse caldo anche in frigorifero.


Ecco altre proposte con il tonno:


Gnocchetti al basilico con crema di tonno e pomodorini  di Carla Emilia

Burger di patate e tonno  di Catia

Conchigliette con tonno e verdurine  di Daniela

Insalata di pasta con tonno e melanzane di Franca

Insalata di patate, pomodori e tonno  di Mary

Insalata Nizzarda  di Milena

Polpettine ricotta e tonno  di Serena

giovedì 10 giugno 2021

Chicche della nonna al pomodoro e santoreggia


Cosa si intende per piante aromatiche? Tutte quelle erbe che emanano profumi intensi e avvolgenti, gusti e sapori particolari, fragranze inconfondibili.
Molto utilizzate  in cucina per preparare piatti dal sapore ricercato e condirli in maniera del tutto naturale senza abusare del sale e dei condimenti, come consigliano i medici.

Le piante aromatiche mediterranee non dovrebbero mai mancare nelle nostre case, sia in dispensa come aromatiche essiccate sia sul balcone in vasetti variopinti  per garantirci, aromi sempre freschi.
Il mese scorso sono stata a visitare un vivaio ben fornito ed ho fatto incetta di piantine: maggiorana, dragoncello, lemon grass, santoreggia, timo, basilico, salvia, timo limonato o aureo e melissa. sono tutte in bella mostra in un angolo del giardino, pronte per essere utilizzate al meglio nei diversi piatti, posso veramente esagerare!!!
Ma ecco le mie chicche, un piatto tipicamente piacentino, dei gnocchetti di ricotta, molto semplici da preparare e molto gustosi al palato...se poi aggiungete qualche erba aromatica anche il profumo ne guadagna!
Ecco la mia ricetta per la rubrica Km 0 che ha come tema: erbe aromatiche, frutta selvatica, verdura spontanea!



Ingredienti
per 3 persone

Per le chicche
300g di ricotta
300g di farina
300g di spinaci freschi
2 uova
1 pizzico di sale

Per il condimento:
15 pomodorini datterino
2 cucchiaini di concentrato di pomodoro
100ml di panna
santoreggia
olio evo
sale e pepe




Lavare gli spinaci e cuocerli in padella con coperchio con un filo di olio e un poco di acqua, per 5-10 minuti. Raffreddare e tritare a coltello finemente.

Impastare la farina con la ricotta, gli spinaci e le uova, aggiustare di sale. Quando il composto risulta omogeneo mettere in frigo per almeno un paio d'ore o 1 notte.

Con l'aiuto di farina formare delle strisce di impasto dal diametro di 1,5  cm e poi tagliare le chicche (lunghezza circa 1-2 cm) .


Preparare il sugo di condimento: tagliare a metà i pomodorini, scaldare in una larga padella 3 cucchiai di olio evo, unire i pomodorini e rosolare per qualche minuto. Aggiustare di sale e pepe, aggiungere il concentrato e 100ml di acqua. cuocere per 10 minuti circa. Mettere nel bicchiere del minipimer e  frullare. Rimettere in padella unire la panna, aromatizzare con santoreggia e scaldare.

In una pentola alta, far bollire acqua salata, calare i gnocchetti e non appena salgono a galla saltarli in padella con il sugo al pomodoro. Servire subito.


Ecco le altre proposte:


Ossibuchi con limone e erbe aromatiche di Carla Emilia 

Spiedini di patate novelle e salvia con crema alle erbe aromatiche   di Daniela

Pasta con crema alle erbe aromatiche  di Sabrina

Torta semintegrale con ciliegie e crumble alle mandorle di Simona


lunedì 7 giugno 2021

Trenette zucchine e zafferano



Oggi a Light and Tasty parliamo di zafferano, l'oro rosso, come veniva chiamato in antichità,  il suo valore era talmente tanto alto da farla diventare una merce di scambio: già nel XIII secolo, infatti, lo zafferano era utilizzato come forma di pagamento oppure di omaggio per grandi personalità dell’epoca.

In Toscana, la sua coltivazione è attestata già dal 1200 a San Gimignano, il pregiatissimo croco, la pianta da cui deriva (è lo stimma del fiore), era veramente paragonabile all’oro – ma non solo per il suo valore economico. 

Sapete che occorre 1 chilo di bulbi di piante per fare 1 grammo di spezie? Questo quantitativo serve per insaporire correttamente circa 30 risotti.

Anni fa il mio papà aveva acquistato i bulbi e li aveva piantanti nell'orto, è stata una bellissima esperienza, quando i crocus fiorirono erano una vera meraviglia per gli occhi, poi abbiamo proceduto alla raccolta e mantenuti in un piccolo cofanetto di vetro. Il profumo era inebriante ma il colore non dava soddisfazione. Abituati con le classiche bustine dico la verità eravamo molto delusi dal risultato, gli stimmi poi si dovevano lasciare in ammollo in acqua tiepida per almeno un'ora.
Ora uso le bustine (che danno sicuramente più colore) e  gli stimmi (per il profumo), così abbinati sono decisamente più soddisfatta!

Ingredienti

per 4 persone

320g di pasta (trenette)
3 zucchine
1 scalogno
olio evo
sale e pepe
30ml di latte
1 bustina di zafferano
qualche stimma di zafferano



Tagliare a rondelle le zucchine e lo scalogno a cubetti finissimi, saltarli velocemente in padella con l'olio ben caldo, per qualche minuto.

Aggiustare di sale e pepe.

Far bollire abbondante acqua salata, e quando ha raggiunto l'ebollizione, inserire la pasta e cuocere mescolando per i minuti indicati sulla confezione (la mia 12 minuti).

Scaldare il latte e sciogliere all'interno lo zafferano.

Unire alle zucchine  il latte allo zafferano, scaldando un paio di minuti.

Scolare la pasta e saltarla in padella con il sugo, aggiungendo un poco di acqua per rendere cremoso il sugo. Cospargere con qualche stimma di zafferano.


Ecco altre proposte con questa favolosa spezia:


Torta salata allo zafferano di Carla Emilia 

Soda bread allo zafferano di Catia

Bocconcini di pollo al latte di cocco e zafferano con cous cous   di Daniela

Farfalle con salsiccia, fiori di zucca e zafferano in pistilli di Franca

Pasta all’ortolana con zafferano di Mary

Zuppa di porri allo zafferano con piselli  di Milena