Quando penso alla cucina romana la prima cosa che mi viene in mente sono i saltimbocca alla romana, quindi non ho potuto esimermi da prepararli per l'Abbecedario culinario d'Italia, era mio dovere proporli.
La ricetta è quella che preparo da anni, ma che ho confrontato quella del libro La Cucina Regionale Italiana di Ada Boni, in pratica è identica e così non ho avuto dubbi in merito....
Ingredienti per 6 persone
12 piccole fette di fesa di vitello
100g di prosciutto crudo affettato
salvia
20g di burro
20g di olio evo
sale pepe
vino bianco 100ml
Battere sul tagliere la carne in modo che le fette di carne risultino sottili, mettere su ognuna una fettina di prosciutto, un poco più piccola e una foglia di salvia, puntare il tutto con gli stuzzicadenti.
Scaldare il burro con l'olio, rosolare la carne farcita da ambo le parti, salare e pepare dalla parte dove non è presente il prosciutto, ma senza esagerare sono già piuttosto saporite.
Sfumare con il vino. Cuocere la carne non più di 5-6 minuti, se il vino non fosse evaporato togliere la carne e continuare a farlo evaporare fino a formare un sughetto.
Servire le fettine di carne condite con il loro sugo di cottura.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario culinario d'Italia organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato, per le ricette del Lazio, dal blog Garbugli0
venerdì 31 agosto 2012
mercoledì 29 agosto 2012
Tagliatelle verdi in coppa con speck e bagoss
I primi piatti sono sempre molto graditi, sarà che siamo italiani..... quando un pranzo inizia con un buon primo piatto, si è già a metà dell'opera....ci si è conquistati gli ospiti!
E' quello che fatto, qualche sera fa, in occasione di una cena tra amici, ho preparato della pasta fatta in casa condita con ingredienti di prima qualità, eccellenze del territorio, Speck IGP dell'Alto Adige e Bagoss di Bagolino, presidio Slow Food.
Subito l'ambiente si è scaldato e la serata è stata un successone!
Le tagliatelle verdi le ho preparate con gli spinaci e un mazzetto di basilico, questa aggiunta è stata una trovata interessante, dava un tono fresco e aromatico, senza essere invadente.
Lo speck era affettato sottilmente e tagliato a listarelle, l'ho tostato con un goccio d'olio molto velocemente, per evitare che diventasse troppo saporito.
Il bagoss è un formaggio a pasta cruda che presenta una stagionatura minima di 12 mesi, ma può anche arrivare 36 mesi, naturalmente con la stagionatura il gusto risulta più deciso e saporito, se non lo conoscete vale la pena di provarlo...è ottimo anche da solo con una fragrante fetta di pane fresco!
Ingredienti per 4 persone
Tagliatelle:
200g di farina
50g di spinaci in foglie
20g di basilico
2 uova
1 cucchiaio di olio evo
1 pizzico di sale
Condimento:
100g di bagoss stagionato
100g di speck
olio evo
50ml di panna
sale pepe
Preparare le tagliatelle: omogeneizzare con il bimby la farina con le foglie di spinaci e di basilico lavate e asciugate, a vel 9 per 20 sec; unire uova, olio e sale e impastare 15 sec vel 5 e poi 1-2 minuti funzione Spiga. Togliere l'impasto e farlo riposare una mezz'oretta.
Laminare l'impasto con la sfogliatrice, penultimo foro, far seccare un'ora circa e poi tagliare le tagliatelle con il rullo specifico.
Per il condimento: grattugiare il bagoss, aggiungerlo alla panna e scaldare a circa 60°C in modo da amalgamare con cura.
In una larga padella inserire un poco di olio (solo un velo!) e tostare velocemente lo speck, attenzione a non esagerare in quanto tende a seccarsi e a risultare troppo salato.
Cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata, a cottura raggiunta scolare, passare nella padella con lo speck e condire con la salsa di formaggio, cospargere con un poco di pepe (a piacere).
Servire in coppette trasparenti decorando con qualche listarella di speck.
Con questa ricetta partecipo al contest "L'eccellenza del Gusto"di La Cucina Italiana organizzato in collaborazione con la provincia di Brescia
E' quello che fatto, qualche sera fa, in occasione di una cena tra amici, ho preparato della pasta fatta in casa condita con ingredienti di prima qualità, eccellenze del territorio, Speck IGP dell'Alto Adige e Bagoss di Bagolino, presidio Slow Food.
Subito l'ambiente si è scaldato e la serata è stata un successone!
Le tagliatelle verdi le ho preparate con gli spinaci e un mazzetto di basilico, questa aggiunta è stata una trovata interessante, dava un tono fresco e aromatico, senza essere invadente.
Lo speck era affettato sottilmente e tagliato a listarelle, l'ho tostato con un goccio d'olio molto velocemente, per evitare che diventasse troppo saporito.
Il bagoss è un formaggio a pasta cruda che presenta una stagionatura minima di 12 mesi, ma può anche arrivare 36 mesi, naturalmente con la stagionatura il gusto risulta più deciso e saporito, se non lo conoscete vale la pena di provarlo...è ottimo anche da solo con una fragrante fetta di pane fresco!
Ingredienti per 4 persone
Tagliatelle:
200g di farina
50g di spinaci in foglie
20g di basilico
2 uova
1 cucchiaio di olio evo
1 pizzico di sale
Condimento:
100g di bagoss stagionato
100g di speck
olio evo
50ml di panna
sale pepe
Preparare le tagliatelle: omogeneizzare con il bimby la farina con le foglie di spinaci e di basilico lavate e asciugate, a vel 9 per 20 sec; unire uova, olio e sale e impastare 15 sec vel 5 e poi 1-2 minuti funzione Spiga. Togliere l'impasto e farlo riposare una mezz'oretta.
Laminare l'impasto con la sfogliatrice, penultimo foro, far seccare un'ora circa e poi tagliare le tagliatelle con il rullo specifico.
Per il condimento: grattugiare il bagoss, aggiungerlo alla panna e scaldare a circa 60°C in modo da amalgamare con cura.
In una larga padella inserire un poco di olio (solo un velo!) e tostare velocemente lo speck, attenzione a non esagerare in quanto tende a seccarsi e a risultare troppo salato.
Cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata, a cottura raggiunta scolare, passare nella padella con lo speck e condire con la salsa di formaggio, cospargere con un poco di pepe (a piacere).
Servire in coppette trasparenti decorando con qualche listarella di speck.
Con questa ricetta partecipo al contest "L'eccellenza del Gusto"di La Cucina Italiana organizzato in collaborazione con la provincia di Brescia
martedì 28 agosto 2012
Smoothie alla pesca
Quanti smoothies abbiamo visto quest'estate transitare sui nostri schermi e sulle riviste di cucina, pare sia la nuova moda di consumare frutta e verdura
Effettivamente è piacevole sorseggiare questi gustosi frullati freschi, ma non devono solo essere piacevoli, devono pure essere salutari...quindi, in primis, diminuire, se non eliminare del tutto lo zucchero (inteso come saccarosio), e poi attenzione alla frutta, che sia di stagione e meglio ancora se biologica. Le pesche sono quelle del mio orto e quindi saporite e sicuramente non trattate
Ecco la mia prima prova, che ha riscosso subito un gran successo.....
Ingredienti
150g di pesca
50g di yogurt bianco magro
2 cucchiaini di succo di mela concentrato
75ml di acqua
Mondare e pelare la frutta, tagliare a tocchetti e inserire nel boccale del bimby o di un frullatore, unire tutti gli altri ingredienti, magari scarseggiando con l'acqua (si può sempre aggiungere dopo se vi sembra troppo denso, a questa dose ci sono arrivata andando a tentativi).
Azionare a vel 8 per 5-10 secondi, versare in un bicchiere e bere subito!!!!!!
Solo così acquisirete al meglio le vitamine presenti.
Se li servite nelle bottigliette riciclate dei vecchi succhini con la cannuccia, saranno ancora più gradite dai vostri piccoli ospiti.
Con questa ricetta partecipo all'iniziativa Salutiamoci, che questo mese viene ospitato da Brii
Effettivamente è piacevole sorseggiare questi gustosi frullati freschi, ma non devono solo essere piacevoli, devono pure essere salutari...quindi, in primis, diminuire, se non eliminare del tutto lo zucchero (inteso come saccarosio), e poi attenzione alla frutta, che sia di stagione e meglio ancora se biologica. Le pesche sono quelle del mio orto e quindi saporite e sicuramente non trattate
Ecco la mia prima prova, che ha riscosso subito un gran successo.....
Ingredienti
150g di pesca
50g di yogurt bianco magro
2 cucchiaini di succo di mela concentrato
75ml di acqua
Mondare e pelare la frutta, tagliare a tocchetti e inserire nel boccale del bimby o di un frullatore, unire tutti gli altri ingredienti, magari scarseggiando con l'acqua (si può sempre aggiungere dopo se vi sembra troppo denso, a questa dose ci sono arrivata andando a tentativi).
Azionare a vel 8 per 5-10 secondi, versare in un bicchiere e bere subito!!!!!!
Solo così acquisirete al meglio le vitamine presenti.
Se li servite nelle bottigliette riciclate dei vecchi succhini con la cannuccia, saranno ancora più gradite dai vostri piccoli ospiti.
Con questa ricetta partecipo all'iniziativa Salutiamoci, che questo mese viene ospitato da Brii
lunedì 27 agosto 2012
Breakfast and tea time in London
Questo mese la scelta di Valentina e Cinzia si è indirizzata verso le "mise en place" e mi ha fatto veramente molto piacere, non appena lo hanno comunicato sono rimasta entusiasta...oggi con il caldo che ho sofferto in questo periodo, lo sono ancor di più.
Cucinare in questo mese è stato pesante, per me poi che non lo devo fare solo per il blog, ma per sfamare i miei 3 lupi mannari, mi sono ritrovata spesso a proporre: prosciutto e melone, caprese e insalatone.
Quindi alle nostre beniamine dedico con gratitudine la colazione londinese, che abbiamo provato a consumare nei giorni di vacanza trascorsi in quella splendida città, e la "mise en place" di Harrods.
Ecco la colazione ....
Il primo piano del piatto salato con il classico bacon and eggs, oltre a fagioli, salsicce, torta di patate della Cornovaglia, funghi saltati e pomodori grigliati.
Nei dolci accanto al classico pane tostato con la marmellata d'arancia amara e al cinnamon swirls, abbiamo trovato il croissant e il pain au chocolat...non proprio inglesi, ma sicuramente internazionali.
E poi ..tanta tanta frutta e te!
Come si vede dalle foto la tavola era apparecchiata in modo informale, però era colma di ogni prelibatezza,vi assicuro che non siamo stati in grado di assaggiare tutto quello che proponevano nonostante ci siamo fermati diversi giorni.
Forse la tavola più elegante che abbiamo trovato è stata quella del ristorante di Harrods, The Georgian, che si trova al quarto piano.
Per il tè pomeridiano si possono assaggiare le migliori selezioni al mondo, servite con sandwich, pasticcini di ogni tipo e scones.
Ecco il tavolo apparecchiato per l'occasione e uno scorcio della sala, luminosa e molto elegante.
Con questi ricordi delle mie vacanze partecipo al contest Colors and food what else?
Cucinare in questo mese è stato pesante, per me poi che non lo devo fare solo per il blog, ma per sfamare i miei 3 lupi mannari, mi sono ritrovata spesso a proporre: prosciutto e melone, caprese e insalatone.
Quindi alle nostre beniamine dedico con gratitudine la colazione londinese, che abbiamo provato a consumare nei giorni di vacanza trascorsi in quella splendida città, e la "mise en place" di Harrods.
Ecco la colazione ....
Il primo piano del piatto salato con il classico bacon and eggs, oltre a fagioli, salsicce, torta di patate della Cornovaglia, funghi saltati e pomodori grigliati.
Nei dolci accanto al classico pane tostato con la marmellata d'arancia amara e al cinnamon swirls, abbiamo trovato il croissant e il pain au chocolat...non proprio inglesi, ma sicuramente internazionali.
E poi ..tanta tanta frutta e te!
Come si vede dalle foto la tavola era apparecchiata in modo informale, però era colma di ogni prelibatezza,vi assicuro che non siamo stati in grado di assaggiare tutto quello che proponevano nonostante ci siamo fermati diversi giorni.
Forse la tavola più elegante che abbiamo trovato è stata quella del ristorante di Harrods, The Georgian, che si trova al quarto piano.
Per il tè pomeridiano si possono assaggiare le migliori selezioni al mondo, servite con sandwich, pasticcini di ogni tipo e scones.
Ecco il tavolo apparecchiato per l'occasione e uno scorcio della sala, luminosa e molto elegante.
Con questi ricordi delle mie vacanze partecipo al contest Colors and food what else?
domenica 26 agosto 2012
Pane carasau con scamorza
Avevo trovato questa ricetta sul web la scorsa settimana in questo sito, ho voluto provarla, variando un pochino gli ingredienti...spero di aver mantenuto la tipicità!
In ogni caso è un piatto molto gustoso, veloce da preparare e che in casa ha riscontrato un notevole successo.
Ingredienti
Pane carasau
Pomodori ben maturi
origano
sale e pepe
scamorza
pecorino sardo
olio evo
In una teglia da forno ungere il fondo e foderare con pane carasau, anche se i fogli di sovrappongono un poco non c'è problema.
Posizionare ad di sopra pomodori affettati molto sottilmente, condire con olio sale, pepe e origano, cospargere con pecorino sardo grattugiato e poi aggiungere fette sottili di scamorza.
Continuare con questi ingredienti e in questo ordine per 5-7 strati ... a piacere, finire con olio evo.
Infornare a 180 °C per 10 minuti in forno già caldo o al microonde per 5 minuti 650Watt di potenza funzione combinato (micro+grill), come ho fatto io, dato le temperature di questi giorni.
Il vino da abbinare è Isola dei Nuraghi: vino rosso di struttura e dagli aromi e sapori intensi, sardo, naturalmente.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario culinario d'Italia organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato, per le ricette della Sardegna, dal blog The cooking sisters
In ogni caso è un piatto molto gustoso, veloce da preparare e che in casa ha riscontrato un notevole successo.
Ingredienti
Pane carasau
Pomodori ben maturi
origano
sale e pepe
scamorza
pecorino sardo
olio evo
In una teglia da forno ungere il fondo e foderare con pane carasau, anche se i fogli di sovrappongono un poco non c'è problema.
Posizionare ad di sopra pomodori affettati molto sottilmente, condire con olio sale, pepe e origano, cospargere con pecorino sardo grattugiato e poi aggiungere fette sottili di scamorza.
Continuare con questi ingredienti e in questo ordine per 5-7 strati ... a piacere, finire con olio evo.
Infornare a 180 °C per 10 minuti in forno già caldo o al microonde per 5 minuti 650Watt di potenza funzione combinato (micro+grill), come ho fatto io, dato le temperature di questi giorni.
Il vino da abbinare è Isola dei Nuraghi: vino rosso di struttura e dagli aromi e sapori intensi, sardo, naturalmente.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario culinario d'Italia organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato, per le ricette della Sardegna, dal blog The cooking sisters
giovedì 23 agosto 2012
Gelato al fiordilatte ...ops variegato all'amarena!!!
Il caldo non demorde, anche oggi è stata una giornata di fuoco, colonnine di mercurio a 36°C con umidità al 75% in certe ore, ci si affatica a fare qualsiasi cosa.
Per distrarre un poco il mio ragazzo,che vive ormai in casa con condizionatore da 3 giorni, bbiamo pensato di preparare insieme un gelato veloce.
Abbiamo consultato il libretto di istruzioni della gelatiera e deciso: gelato al fiordilatte ...il suo preferito, ma poi a lavoro ultimato, ci sembrava troppo bianco e così abbiamo versato tre-quattro cucchiaiate di amarene candite con il loro "sughetto" e ....magicamente ecco comparire un variegato all'amarena.
La merenda è stata gradevole e fresca, ve l'assicuro!!!!
Ingredienti
per fiordilatte
200ml di latte
200ml di panna fresca
150g di zucchero
3 granelli di sale (un mini pizzico!)
per variegato all'amarena
gelato al fiordilatte
4 cucchiai di amarene candite homemade
Sciogliere lo zucchero e il sale nel latte, scaldandolo un poco mescolando.
Mettere in freezer per 10 minuti e nel frattempo raffreddare la gelatiera azionando il tasto apposito.
Unire al composto raffreddato la panna, inserire nella gelatiera e metterla in funzione.
Dopo circa 30 minuti il gelato al fiordilatte è pronto, inserirlo in un contenitore da freezer, coprirlo con carta forno ben aderente in modo che non ci sia aria e raffreddare una mezz'oretta prima di degustarlo.
Se si vuole il gusto variegato, quando ormai il gelato è mantecato, aggiungere i cucchiai di amarene candite con il loro liquido di governo, miscelare non più di 15 - 20sec; ora il gelato variegato è pronto, attenzione a non esagerare con la miscelazione delle amarene altrimenti il liquido si espande e non risulta più variegato, ma all'amarena, buono comunque ma meno coreografico, mancando delle "righe"!!!
Per distrarre un poco il mio ragazzo,che vive ormai in casa con condizionatore da 3 giorni, bbiamo pensato di preparare insieme un gelato veloce.
Abbiamo consultato il libretto di istruzioni della gelatiera e deciso: gelato al fiordilatte ...il suo preferito, ma poi a lavoro ultimato, ci sembrava troppo bianco e così abbiamo versato tre-quattro cucchiaiate di amarene candite con il loro "sughetto" e ....magicamente ecco comparire un variegato all'amarena.
La merenda è stata gradevole e fresca, ve l'assicuro!!!!
Ingredienti
per fiordilatte
200ml di latte
200ml di panna fresca
150g di zucchero
3 granelli di sale (un mini pizzico!)
per variegato all'amarena
gelato al fiordilatte
4 cucchiai di amarene candite homemade
Sciogliere lo zucchero e il sale nel latte, scaldandolo un poco mescolando.
Mettere in freezer per 10 minuti e nel frattempo raffreddare la gelatiera azionando il tasto apposito.
Unire al composto raffreddato la panna, inserire nella gelatiera e metterla in funzione.
Dopo circa 30 minuti il gelato al fiordilatte è pronto, inserirlo in un contenitore da freezer, coprirlo con carta forno ben aderente in modo che non ci sia aria e raffreddare una mezz'oretta prima di degustarlo.
Se si vuole il gusto variegato, quando ormai il gelato è mantecato, aggiungere i cucchiai di amarene candite con il loro liquido di governo, miscelare non più di 15 - 20sec; ora il gelato variegato è pronto, attenzione a non esagerare con la miscelazione delle amarene altrimenti il liquido si espande e non risulta più variegato, ma all'amarena, buono comunque ma meno coreografico, mancando delle "righe"!!!
mercoledì 22 agosto 2012
Pasta con bottarga e tonno
La bottarga viene definita "polvere d'oro che profuma di mare", niente di più azzeccato.
E' un sapore particolare e deciso e non è apprezzata da tutti, è come il tartufo, o si odia o si ama.
E' formata da uova di tonno o di cefalo essiccate, salate e pressate.
La bottarga di muggine (prodotta con le uova di cefalo) risulta più delicata, quella di tonno ha un sapore più intenso.
La bottarga sarda è una delle migliori al mondo, complice una tradizione millenaria tramandata da generazione all'altra e le acque del loro mare cristallino dove vivono i pesci.
Personalmente il suo profumo di mare lo adoro, e quando vado in astinenza da vacanza marittima un buon piatto di spaghetti con questo prodotto mi solleva un poco il morale.
Nel mio frigorifero è sempre presente, prediligo quella in polvere, anche se so che non è così pregiata, ma risulta comoda perché facilmente dosabile e sempre pronta per un primo veloce!
Di solito la utilizzo per condire la pasta con qualche pomodorino uno spicchio d'aglio, ma oggi ho voluto provare questa ricetta, che ho preso a prestito dalla Dany (qui).
Grazie Dany!!
Ingredienti per 4 persone
350g di pasta lunga
100g di tonno sott'olio sgocciolato (2 scatolette piccole)
5 cucchiaini di bottarga di tonno grattugiata
1 piccola cipolla rossa
40ml di olio evo
peperoncino (a piacere)
sale
Ammollare in 20ml di olio 4 cucchiaini di bottarga.
Nei rimanenti 20ml di olio, soffriggere a fiamma bassa la cipolla tritata molto fine, aggiungere un poco di acqua e continuare la cottura per circa 10 minuti, unire poi il tonno e il peperoncino a piacere, aggiustare di sale e spegnere il fuoco.
Cuocere in abbondante acqua salata la pasta e nel frattempo unire al sugo la bottarga e il suo olio mescolando.
Condire la pasta scolata con il sugo, impiattare e spolverare ogni piatto con bottarga a piacere.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario culinario d'Italia organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato, per le ricette della Sardegna, dal blog The cooking sisters
E' un sapore particolare e deciso e non è apprezzata da tutti, è come il tartufo, o si odia o si ama.
E' formata da uova di tonno o di cefalo essiccate, salate e pressate.
La bottarga di muggine (prodotta con le uova di cefalo) risulta più delicata, quella di tonno ha un sapore più intenso.
La bottarga sarda è una delle migliori al mondo, complice una tradizione millenaria tramandata da generazione all'altra e le acque del loro mare cristallino dove vivono i pesci.
Personalmente il suo profumo di mare lo adoro, e quando vado in astinenza da vacanza marittima un buon piatto di spaghetti con questo prodotto mi solleva un poco il morale.
Nel mio frigorifero è sempre presente, prediligo quella in polvere, anche se so che non è così pregiata, ma risulta comoda perché facilmente dosabile e sempre pronta per un primo veloce!
Di solito la utilizzo per condire la pasta con qualche pomodorino uno spicchio d'aglio, ma oggi ho voluto provare questa ricetta, che ho preso a prestito dalla Dany (qui).
Grazie Dany!!
Ingredienti per 4 persone
350g di pasta lunga
100g di tonno sott'olio sgocciolato (2 scatolette piccole)
5 cucchiaini di bottarga di tonno grattugiata
1 piccola cipolla rossa
40ml di olio evo
peperoncino (a piacere)
sale
Ammollare in 20ml di olio 4 cucchiaini di bottarga.
Nei rimanenti 20ml di olio, soffriggere a fiamma bassa la cipolla tritata molto fine, aggiungere un poco di acqua e continuare la cottura per circa 10 minuti, unire poi il tonno e il peperoncino a piacere, aggiustare di sale e spegnere il fuoco.
Cuocere in abbondante acqua salata la pasta e nel frattempo unire al sugo la bottarga e il suo olio mescolando.
Condire la pasta scolata con il sugo, impiattare e spolverare ogni piatto con bottarga a piacere.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario culinario d'Italia organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato, per le ricette della Sardegna, dal blog The cooking sisters
lunedì 20 agosto 2012
Londra,tra un'olimpiade e l'altra
Quest'anno le vacanze di agosto abbiamo deciso di passarle a Londra, il mio ragazzo non c'era mai stato ed è stato quindi un'avventura simpatica per lui: aereo, lingua inglese, bus a due piani... insomma una novità dietro l'altra. Così non appena sono terminate le olimpiadi abbiamo preso l'aereo e siamo partiti, Londra però risulta ancora in fermento e tutta agghindata a festa è pronta ad ospitare le paraolimpiadi, che inizieranno il 27 agosto.
Unico rammarico i parchi non completamente aperti, stanno infatti preparando circuiti utili all'occasione.
Vi lascio qualche scatto...
Una fila di taxi e il mitico bus a 2 piani, affiancati dal simbolo di Londra: il Big Ben
Il grattacielo "gherkin", il museo del giocattolo e un pub, con birra speciale, la più antica di Londra!!!
La City, una guardia della Regina e London eye's, attrazione da provare ...è stata la mia prima volta!
Green Park, centro direzionale con City Hall e Tower Bridge con i cerchi olimpici.
Il British Museum, sapete che la sua cupola è più grande di quella della Basilica di San Pietro? .... però al centro poggia su di una struttura ...
Ed ora il luogo che più mi piace, St. James Park, ogni volta che ci torno la magia aumenta...quest'anno gli scoiattoli erano tantissimi, e ancora più avvicinabili, per una nocciolina si mettevano pure in posa...dei veri modelli!
Ecco un primo assaggio....
Unico rammarico i parchi non completamente aperti, stanno infatti preparando circuiti utili all'occasione.
Vi lascio qualche scatto...
Una fila di taxi e il mitico bus a 2 piani, affiancati dal simbolo di Londra: il Big Ben
Il grattacielo "gherkin", il museo del giocattolo e un pub, con birra speciale, la più antica di Londra!!!
La City, una guardia della Regina e London eye's, attrazione da provare ...è stata la mia prima volta!
Green Park, centro direzionale con City Hall e Tower Bridge con i cerchi olimpici.
Il British Museum, sapete che la sua cupola è più grande di quella della Basilica di San Pietro? .... però al centro poggia su di una struttura ...
Ed ora il luogo che più mi piace, St. James Park, ogni volta che ci torno la magia aumenta...quest'anno gli scoiattoli erano tantissimi, e ancora più avvicinabili, per una nocciolina si mettevano pure in posa...dei veri modelli!
Ecco un primo assaggio....
lunedì 13 agosto 2012
Crostata con confettura di prugne e lavanda
Sto preparando le ultime cose, domani si parte per qualche giorno, prima di lasciarvi volevo postare un dolcino, qualcosa di semplice, ma gustoso, giusto per festeggiare il giorno di Ferragosto...
Buon Ferragosto a tutti!!!
Ingredienti
Dopo aver tolto dal frigo la pasta, manipolarla un poco per renderla ben plastica, con 2/3 dell'impasto foderare una teglia unta e infarinata.
Forare la base con i rebbi di una forchetta e farcire con uno strato abbondante di confettura.
Con l'impasto avanzato formare dei cordoncini e decorarla con la classica griglia.
Cuocere in forno già caldo, a 180°C per 25 -30 minuti, funzione lievitati.
E' ottima per colazione, ad un pic nic, o al termine di una cena rustica.
domenica 12 agosto 2012
Le Offelle di Parona
Questi biscottoni a forma di ellisse sono tipici di Parona, una cittadina della Lomellina situata tra Mortara e Vigevano, e sono il vanto di tutti i suoi abitanti.
Sono preparati con ingredienti comuni, farina, uova, burro e zucchero, ma essendo sapientemente dosati danno un risultato ottimo.
Le conosco e le ho assaggiate perchè mio marito lavora a Voghera e ha avuto la possibilità di acquistarli sono davvero gustose senza essere pesanti o stucchevoli.
Ho provato a sfornarle, la ricetta mi è stata donata una conoscente che abita in un paese lì vicino, eccola!
Ingredienti
300g di farina 00
150g di burro
150g di zucchero semolato
1 uovo intero
1 pizzico di sale
Unire lo zucchero e l'uovo con il burro e la farina, salate.
Impastare velocemente, e non appena l'impasto risulta omogeneo, farlo riposare a temperatura ambiente per 30 minuti circa.
Stendere l'impasto sul tavolo cosparso di un poco di farina, e tagliare i biscotti.
Mi sono preparata un modello con un cartoncino (8cm x 3cm) e li ho tagliati con un coltello a lama liscia.
Cuocere a 190°C per 10-12 minuti funzione ventilato.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario culinario d'Italia organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato, per le ricette lombarde, dal blog di Paola, Voglia di cucina... voglia di sognare
Sono preparati con ingredienti comuni, farina, uova, burro e zucchero, ma essendo sapientemente dosati danno un risultato ottimo.
Le conosco e le ho assaggiate perchè mio marito lavora a Voghera e ha avuto la possibilità di acquistarli sono davvero gustose senza essere pesanti o stucchevoli.
Ho provato a sfornarle, la ricetta mi è stata donata una conoscente che abita in un paese lì vicino, eccola!
Ingredienti
300g di farina 00
150g di burro
150g di zucchero semolato
1 uovo intero
1 pizzico di sale
Unire lo zucchero e l'uovo con il burro e la farina, salate.
Impastare velocemente, e non appena l'impasto risulta omogeneo, farlo riposare a temperatura ambiente per 30 minuti circa.
Stendere l'impasto sul tavolo cosparso di un poco di farina, e tagliare i biscotti.
Mi sono preparata un modello con un cartoncino (8cm x 3cm) e li ho tagliati con un coltello a lama liscia.
Cuocere a 190°C per 10-12 minuti funzione ventilato.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario culinario d'Italia organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato, per le ricette lombarde, dal blog di Paola, Voglia di cucina... voglia di sognare
giovedì 9 agosto 2012
Coniglio alle pesche
La carne in genere abbinata alla frutta mi piace parecchio, penso che la renda più fresca e ricercata al tempo stesso.
Spesso preparo il maiale alle mele o alle prugne, la faraona alle albicocche, per non parlare del classico anatra all'arancia.
Il coniglio alle pesche l'avevo preparato anni fa e mi era rimasta nel cuore, E' una carne che non uso spesso in cucina, molto delicata e con troppi ossicini, ma cucinato in questo modo acquisisce carattere ed è pure carino da presentare.
Ho adattato la mia ricetta sostituendo il vino bianco con l'aceto di mele in modo da poter partecipare all'iniziativa Salutiamoci, ora vi dico.....
Ingredienti
1 coniglio tagliato a pezzi
1/2 bicchiere di aceto di mele
sale e pepe
rosmarino e timo
3 pesche
olio evo
Scaldare 5-6 cucchiai di olio evo in una casseruola con coperchi, aggiungere i pezzi di coniglio e rosolarli per bene, sfumare con aceto e acqua a fuoco alto.
Insaporire con sale e pepe e con l'aggiunta delle erbe aromatiche, chiudere con il coperchio e cuocere a fuoco medio.
Controllare spesso stando attenti che la carne non bruci, aggiungendo al limite un poco di acqua.
Cuocere un'oretta.
Nel frattempo pelare e affettare le pesche.
A cottura ultimata togliere dal fuoco la carne tenendola al caldo e rosolare la frutta nel fondo di cottura.
Servire assieme sul piatto di portata.
Con questa ricetta partecipo all'iniziativa Salutiamoci, che questo mese viene ospitato da Brii
Spesso preparo il maiale alle mele o alle prugne, la faraona alle albicocche, per non parlare del classico anatra all'arancia.
Il coniglio alle pesche l'avevo preparato anni fa e mi era rimasta nel cuore, E' una carne che non uso spesso in cucina, molto delicata e con troppi ossicini, ma cucinato in questo modo acquisisce carattere ed è pure carino da presentare.
Ho adattato la mia ricetta sostituendo il vino bianco con l'aceto di mele in modo da poter partecipare all'iniziativa Salutiamoci, ora vi dico.....
Ingredienti
1 coniglio tagliato a pezzi
1/2 bicchiere di aceto di mele
sale e pepe
rosmarino e timo
3 pesche
olio evo
Scaldare 5-6 cucchiai di olio evo in una casseruola con coperchi, aggiungere i pezzi di coniglio e rosolarli per bene, sfumare con aceto e acqua a fuoco alto.
Insaporire con sale e pepe e con l'aggiunta delle erbe aromatiche, chiudere con il coperchio e cuocere a fuoco medio.
Controllare spesso stando attenti che la carne non bruci, aggiungendo al limite un poco di acqua.
Cuocere un'oretta.
Nel frattempo pelare e affettare le pesche.
A cottura ultimata togliere dal fuoco la carne tenendola al caldo e rosolare la frutta nel fondo di cottura.
Servire assieme sul piatto di portata.
Con questa ricetta partecipo all'iniziativa Salutiamoci, che questo mese viene ospitato da Brii
mercoledì 8 agosto 2012
Crema del Lario
Questa ricetta l'ho scoperta il mese scorso per merito di Babi, è un dolce al cucchiaio originario del lago di Como e in particolare di Tremezzo il paese dove si trova Villa Carlotta, una stupenda residenza in riva al lago con un parco tutto da visitare...
Come dicevo era stata presentata da Babi (qui) nell'ambito della sua iniziativa Cibo e Regioni, a cui partecipo attivamente, mi aveva incuriosito parecchio, così non appena ne ho avuto l'occasione, l'ho subito preparata, ho dimezzato le dosi aggiungendo un paio di biscottini in ogni coppetta, inoltre ho utilizzato un addensante in modo da cercare di evitare che si smonti mentre aggiungevo il succo..
Questo dolce è ottimo a fine pasto e anche in questo periodo estivo lo si consuma volentieri!
Grazie Babi!
Ingredienti per 4 porzioni
250g di panna da montare
50g di zucchero semolato
1/2 limone biologico
1 bustina pannafix
4-8 biscotti frollini (dipende dalle dimensioni)
2 cucchiai di maraschino
Montare la panna con lo sbattitore (deve essere ben fredda, in modo che non dia problemi durante l'operazione), aggiungendo poco alla volta la bustina e lo zucchero.
Unire il succo di mezzo limone cercando di smontare il meno possibile (consiglio il movimento dal basso verso l'alto) e la scorza grattugiata.
In ogni coppetta inserire i biscotti a pezzetti, bagnare con un poco di maraschino e poi coprire con la crema.
Mettere in frigo almeno 2 ore, oppure 1 ora in freezer, consumare freddo, dopo aver decorato con scorza di limone.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario culinario d'Italia organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato, per le ricette lombarde, dal blog di Paola, Voglia di cucina... voglia di sognare
Come dicevo era stata presentata da Babi (qui) nell'ambito della sua iniziativa Cibo e Regioni, a cui partecipo attivamente, mi aveva incuriosito parecchio, così non appena ne ho avuto l'occasione, l'ho subito preparata, ho dimezzato le dosi aggiungendo un paio di biscottini in ogni coppetta, inoltre ho utilizzato un addensante in modo da cercare di evitare che si smonti mentre aggiungevo il succo..
Questo dolce è ottimo a fine pasto e anche in questo periodo estivo lo si consuma volentieri!
Grazie Babi!
Ingredienti per 4 porzioni
250g di panna da montare
50g di zucchero semolato
1/2 limone biologico
1 bustina pannafix
4-8 biscotti frollini (dipende dalle dimensioni)
2 cucchiai di maraschino
Montare la panna con lo sbattitore (deve essere ben fredda, in modo che non dia problemi durante l'operazione), aggiungendo poco alla volta la bustina e lo zucchero.
Unire il succo di mezzo limone cercando di smontare il meno possibile (consiglio il movimento dal basso verso l'alto) e la scorza grattugiata.
In ogni coppetta inserire i biscotti a pezzetti, bagnare con un poco di maraschino e poi coprire con la crema.
Mettere in frigo almeno 2 ore, oppure 1 ora in freezer, consumare freddo, dopo aver decorato con scorza di limone.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario culinario d'Italia organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato, per le ricette lombarde, dal blog di Paola, Voglia di cucina... voglia di sognare
martedì 7 agosto 2012
Curd all'albicocca
Conoscete il curd? L'ho scoperto 4-5 anni fa al Mercato europeo, vi era una bancarella che vendeva marmellate, chutney di ogni tipo e pure il curd...naturalmente dopo aver assaggiato ho dovuto acquistare qualche prodotto.
Allora portai a casa un curd al lime ...favoloso, tornata a casa mi affidai ad internet e mi si aprì un mondo. Questa crema è ideale per farcire le torte, i pasticcini, per la colazione sulle fette biscottate, ma anche così nature...
Da allora quando ho frutta in abbondanza mi esibisco, ecco la ricetta di quello all'albicocca... buonissimo..
Ingredienti
125g di burro
200g di zucchero a velo
120g di purea di albicocche
1 tuorlo d'uovo
1 uovo intero
12g di succo di limone
Fondere il burro nel micronde, unire lo zucchero a velo e il succo di limone mescolando accuratamente. Frullare le albicocche pelate accuratamente e aggiungerle al composto.
Portare a bollore con il micronde, unire il tuorlo e l'uovo intero, amalgamando per bene tra un'aggiunta e l'altra.
Cuocere al micronde per 2 minuto a max potenza, mescolando dopo il primo minuto ( la miscelazione a metà cottura è utile ad evitare la coagulazione dell'uovo vicino alle pareti del contenitore).
Con questa ricetta partecipo al WHB#346, Weekend Herb Blogging, che questa settimana è ospitato da Cristina del blog Tutto ad occhio:
Ricordo che questa iniziativa è stata ideata da Katlyn del blog Katlyn's Kitchen, è organizzata a livello internazionale da Haalo, del blog Cook (almost) anything at least once ed è gestita nella versione italiana da Brii del blog Briggishome.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario Culinario della Comunità Europea organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato per le ricette della Gran Bretagna da Food 4 Thought
Allora portai a casa un curd al lime ...favoloso, tornata a casa mi affidai ad internet e mi si aprì un mondo. Questa crema è ideale per farcire le torte, i pasticcini, per la colazione sulle fette biscottate, ma anche così nature...
Da allora quando ho frutta in abbondanza mi esibisco, ecco la ricetta di quello all'albicocca... buonissimo..
Ingredienti
125g di burro
200g di zucchero a velo
120g di purea di albicocche
1 tuorlo d'uovo
1 uovo intero
12g di succo di limone
Fondere il burro nel micronde, unire lo zucchero a velo e il succo di limone mescolando accuratamente. Frullare le albicocche pelate accuratamente e aggiungerle al composto.
Portare a bollore con il micronde, unire il tuorlo e l'uovo intero, amalgamando per bene tra un'aggiunta e l'altra.
Cuocere al micronde per 2 minuto a max potenza, mescolando dopo il primo minuto ( la miscelazione a metà cottura è utile ad evitare la coagulazione dell'uovo vicino alle pareti del contenitore).
Con questa ricetta partecipo al WHB#346, Weekend Herb Blogging, che questa settimana è ospitato da Cristina del blog Tutto ad occhio:
Ricordo che questa iniziativa è stata ideata da Katlyn del blog Katlyn's Kitchen, è organizzata a livello internazionale da Haalo, del blog Cook (almost) anything at least once ed è gestita nella versione italiana da Brii del blog Briggishome.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario Culinario della Comunità Europea organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato per le ricette della Gran Bretagna da Food 4 Thought
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