martedì 30 aprile 2013

RødGrød

Il RødGrød è un dolce danese a base di frutti rossi, l'ho scoperto qui e mi ha subito conquistato.
L'ho preparato con fragole, ribes e lamponi, ma non appena ci saranno le ciliege lo preparerò di nuovo, con l'aggiunta anche di questo frutto.
E' buonissimo e si presenta pure molto bene.
Veloce da preparare è una festa in tavola, si potrebbe servire anche in monoporzione, ma la decorazione  a base di panna montata non renderebbe... 
Passo subito alla  ricetta...




Ingredienti
150g di ribes
350g di fragole
150g di lamponi
75g zucchero + un cucchiaio
23g di amido di mais
panna montata
mandorle

Lavare velocemente la frutta, tagliare a piccoli pezzi le fragole e sgranare il ribes, cuocerli in una pentola con fondo spesso, con un cucchiaio di zucchero e 2-3 cucchiai di acqua.

Cuocere circa 10 minuti, mescolando spesso.
Spegnere il fuoco,e aggiungere i lamponi.
Inserire la composta di frutta in un boccale graduato e portare a 250ml con acqua (io non ho dovuto era già a livello).

In una ciotola sciogliere l'amido di mais con un cucchiaio di acqua fredda, aggiungerlo alla frutta  con lo zucchero rimanente.

Proseguire la cottura fino a bollore e poi continuare mescolando per 2-3  minuti (il composto si addenserà e diventerà sempre più limpido).

Versarlo in una tortiera di ceramica in modo da poterla portare in tavola ( con queste dosi diametro 18cm) e posizionare in frigo per almeno un paio di ore.

Prima di servire, decorare con la panna montata e scaglie di mandorle (suggerisco di lasciarlo in freezer per una decina di minuti prima di procedere alla decorazione)

Con questo dolce partecipo all'iniziativa Abbecedario culinario della Comunità Europea che per le ricette danesi è ospitato dal blog Le Affinità Elettive


Cannoli di melanzane con miglio e verdure

Questi cannoli vegetali possono essere serviti sia come contorno sia come piatto unico, ma si presentano molto bene anche come antipasto sotto forma di finger food.
Sono leggeri, colorati, freschi ideali per la primavera e per l'estate...che speriamo arrivi prima o poi ...il tempo è stato tremendo pure oggi. Piogge torrenziali in mattinata, per fortuna nel pomeriggio sono cessate...ma nemmeno un raggio di sole ha fatto capolino e le previsioni non sono rosee...bah!!!!
Sono pure veloci da preparare...  e con un minimo di organizzazione in 20 minuti, il piatto è pronto...il tempo maggiore è quello della cottura del miglio.
Il miglio ...questo sconosciuto...che ho acquistato già da un paio di mesi e a parte una torta salata non ho più usato.
Il suo gusto mi piace parecchio, è salutare e versatile, bisogna solo studiare come utilizzarlo.... sicuramente è molto adatto ad essere parte integrante nelle farciture.
Questa ricetta mi ha soddisfatto e vi consiglio di provarla...vi stupirà!!!


Ingredienti (10 cannoli)
per i cannoli
1 melanzana tonda grande
1/2 peperone giallo
1/2 peperone rosso
1 zucchina piccola
1 carota
50g di miglio
olio evo
sale
per la salsa (sostituibile con aceto balsamico tradizionale)
75ml di aceto balsamico (commerciale)
2 cucchiai di miele

Affettare la melanzana in modo da formare tante fettine tonde,  cuocere su piastra ben calda, senza condimenti.

Nel frattempo cuocere il miglio in 250g di acqua per 20 minuti e lasciare raffreddare.

Tagliare a cubetti piccoli  e regolari i peperoni, la zucchina (sol la parte esterna) e la carota.

Scaldare 3 cucchiai di olio in una padella, inserire i cubetti di carota, dopo 5 minuti i peperoni, dopo altri 5 minuti le  zucchine, continuare ancora 5 minuti, aggiustare di sale.

Unire le verdure al miglio.

Spennellare le melanzane grigliate con l'olio, posizionare una cucchiaiata di farcia, chiudere con uno stecchino formando il cannolo.



Condire con aceto balsamico tradizionale o una riduzione di aceto balsamico (mettere in un pentolino l'aceto e il miele e ridurre a fuoco dolce mescolando per circa 10 minuti .....tempo è in funzione della concentrazione della salsa e quindi è a piacere!).

Personalmente li preferisco a temperatura ambiente, ma sono anche ottimi tiepidi (scaldare 1 minuto al microonde a 750watt di potenza).

lunedì 29 aprile 2013

Weekend Herb Blogging è qui!!! - WHB - It's here!







Questa settimana ospito con piacere il WHB, Weekend Herb Blogging, sia la versione italiana sia la versione inglese e ringrazio Brii dell'invito.
Mi piace questa raccolta che ha il fine di far conoscere e rendere protagonista i prodotti della terra: frutta, verdura, fiori, semi, cereali, erbe aromatiche.

Per chi non la conoscesse, questa iniziativa è una raccolta settimanale, si parla di vegetali (verdure, frutta, fiori o erbe aromatiche) con ricette di cucina, di cui devono essere l'ingrediente principale, o con descrizioni del vegetale, delle qualità e dei benefici che apportano al nostro organismo, non tralasciando il suo uso.

Questo evento è iniziato nel 2005 e continua ogni settimana da allora.La fondatrice è Kalyn di Kalyn’s Kitchen che ha pensato di postare le foto delle sue piante prendendo spunto all'evento settimanale Sweetnicks, dove bisognava partecipare con le foto dei propri cani e gatti.Dal novembre del 2008, l'organizzatrice internazionale di questa raccolta è Haalo del blog Cook (almost) Anything At Least Once.

Esiste una edizione italiana e  l'organizzatrice è  Brii del blog Briggishome e qui potete trovare tutte le raccolte settimanali.

Questa iniziativa continua ormai da 382 settimane e sempre più foodbloggers partecipano, in fin dei conti tutti prepariamo ricette a base di frutta o verdura....inoltre poi non c'è nessun obbligo di partecipazione settimanale o vincolo di continuità...

Ora cerco di descrivervi le istruzioni utili alla partecipazione

1) si posta una ricetta che abbia come ingrediente principale frutta, verdura, erba aromatica, seme, cereale o fiore oppure una descrizione delle proprietà benefiche o degli usi della stessa.

2) la ricetta non deve partecipare a nessun’altra raccolta, contest o iniziativa.

3) si inserisce il logo e link del WHB#382, il nome ed il link del blogger ospitante (questa settimana sono io), il nome ed il link dell’organizzatrice italiana ovvero Brii, Briggishome ed anche il nome della fondatrice Kalyn di Kalyn’s Kitchen e il nome dell’attuale organizzatrice Haalo, Cook (almost) anything at least once.

4)si possono postare anche ricette già pubblicate ma riscrivendola in un post nuovo seguendo le indicazioni date, con logo e links.

5) si spedisce il post via mail a zibaldone.culinario@gmail.com non dimenticando di indicare:

-WHB#382 nell'oggetto
-il titolo del vostro post e l’url,
-il vostro nome,
-il nome del vostro blog e l’url,
-il nome della vostra città o paese
-una foto della ricetta in allegato

Avete una settimana di tempo per postare, ma la e-mail deve arrivare entro:

Domenica 5 maggio 2013 ore 15.00 (Utah)

Domenica  5 maggio 2013  ore 21.00 ( Londra)

Domenica 5 maggio 2013  ore 22.00 (Roma)

Lunedì 6 maggio 2013 ore 8.00 (Melbourne)

Ricordo che potete partecipare anche se non avete un blog, è sufficiente che mi inviate la ricetta con una foto.

Anch'io vedrò di studiare qualcosa di speciale per l'occasione e lunedì prossimo in tarda serata posterò la raccolta con tutte le  vostre ricette......


Enghish version

WHB #382 is here!!!

I'm very happy to host Weekend Herb Blogging on my blog, and  thank Brii, who invited me.
I like WHB becouse it allows us to know any edible herbs, vegetable, fruit, cereals and spice with recipes or information and idea on how to cook, cultivate and use in different way.

The WHB is created by Kalyn of Kalyn’s Kitchen, who posted her flowers, she get ideas by Sweetnicks, where cats and dogs were the protagonists.
Since november 2008 the Enghish edition of WHB is followed by Haalo of  Cook (almost) anything at least once and you can find all recaps here.

In Italy there is Brii, who menages this version by November 2010.

The rules are:
- write about vegetables, flowers, herb, seed, fruit
- entries must be written for WHB, and not take part other events or contest
- post must contain the phrase WHB, a link to my blog , a link to Haalo, a link to Kalyn too
- post anytime in this week,
- write a mail to zibaldone.culinario@gmail.com with these details: your name, your blog name, your post URL, your location, photo (300 pixels wide, and in the subject line WHB#382.

The mail must be sent within:
3 pm Sunday -Utah Time
9 pm Sunday -London Time
10 pm Sunday -Rome Time
8 am Monday - Melbourne Time

Next Monday, in the evening, I'll post the recap with your recipes ....

giovedì 25 aprile 2013

Il mio chili vegetariano

Il chili di Anne mi ha stregato!
Ero troppo curiosa di provare una versione pure vegetariana, quindi ho cercato di studiare.... come farlo, come proporlo.... e la mia scelta è caduta sui fagioli (scelta non coraggiosa...il mio motto infatti potrebbe essere "senza mai stravolgere" , come faccio di solito!!!).


Ne ho utilizzato di tre varietà: i nostri cannellini, i fagioli neri brasiliani e i fagioli Badda di Polizzi, che ho scoperto essere identici visivamente ai Calipso beans (grazie Anne!), quindi bianchi, neri e a pois!!!!

Mi sarebbe piaciuto che i diversi colori si mantenessero e invece noo...i fagioli neri hanno rilasciato colore (avrei dovuto mettere il fazzoletto acchiappacolore!!!!) e tutto è risultato grigino... così ho colorato ...in giallo e rosso (curcuma/curry e pomodoro) in modo da vivacizzare un poco la preparazione.

Li ho abbinati alle Tortilla Chips (che ricordavo averle viste da lei)...sempre un must ed a pomodori al forno aromatizzati con za'tar, un contorno collaudato.

Ma passiamo alla ricetta, che ha pure avuto l'ok del nonno 88enne (ormai è pronto a tutto quando si mette a tavola), che ha apprezzato le tortilla chips ripiene di chili di fagioli gialli...e chi lo avrebbe detto!!! 



Ingredienti per 6 persone

Chili di fagioli
Ingredienti per 6 persone
150g di fagioli neri secchi
150g di fagoli Badda di Polizzi secchi
150g di fagioli cannellini secchi
1 cucchiaino raso di salsa chili (homemade)
2 scalogni
3 cucchiai di olio evo
20g di burro
1/2 peperone rosso
1/2 peperone giallo
2 cucchiaini di curcuma
1 cucchiaino di curry
3 cucchiai di passata di pomodoro (homemade)
sale

Pomodori al forno
3 pomodori tondi
sale
za'tar

Tortilla chips
125g di farina di mais precotta
25g di maizena
65g di farina
60-70 ml di acqua
1 pizzico di sale
olio per friggere

CHILI. Mettere in tre ciotole diverse i fagioli, lavati, con tanta acqua fredda e attendere una notte in modo che si idratino perfettamente.
In una pentola con fondo pesante o di coccio, preparare un soffritto con olio, burro e scalogni tritati, aggiungere i fagioli scolati e e la salsa di peperoncino, coprire con acqua e lasciare cuocere a fuoco basso per 1 ora e 30 minuti.
Il giorno successivo tagliare a cubetti piccoli le falde di peperone e inserire nella preparazione, dividere in due pentole e aromatizzarne una con curry e curcuma, mentre nell'altra aggiungere la salsa di pomodoro, cuocere ancora 15-20 minuti e aggiustare di sale solo a fine cottura.

POMODORI AL FORNO. Tagliare a metà i pomodori formando 2 semisfere, salare la superficie di taglio e metterli su uno scolapasta in modo che perdano acqua di vegetazione (un' ora circa).
Cospargere poi la superficie con lo za'tar e mettere al forno a 180°C per 30-40 minuti.

TORTILLA CHIPS. Setacciare le farine e la maizena, salare, impastare con acqua (la quantità è indicativa...), l'impasto deve risultare morbido. Attendere 30 minuti coprendo con pellicola.
Tagliare due sacchetti da freezer, in modo da avere due fogli di plastica, inserire tra i due una pallina di pasta e con il mattarello assottigliare il più possibile.
Con una forma tagliare un cerchio e poi con la rotella della pizza dividere in 4 o 8.
Scaldare l'olio e friggere un paio di pezzi alla volta per circa 1 minuto (valutare il colore), tenderanno a gonfiarsi... una vera soddisfazione!!!
Scolare su carta assorbente e salare.





Ecco un assaggio per voi!!!!









Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge, iniziativa di Ale e Dany!!!




Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario Culinario Mondiale, organizzato da Trattoria MuVarA.
Questa tappa, la  G come Guadalajara (Mexico)  è  ospitata da Lucia nel blog Torta di rose



mercoledì 24 aprile 2013

La mia salsa chili

Non sono una consumatrice di peperoncino, lo uso davvero poco, nella zuppa di pesce, e in pochi altri piatti.
Ho sempre utilizzato quello in polvere oppure i miei prodotti freschi dell'orto, ma questo mese partecipando ad un contest sul Chili di  carne, ho letto questo post e mi sono innamorata della preparazione.
Dovevo provarla a tutti i costi!!!!
E' venuto benissimo, è profumata e saporita e sa amalgamarsi alle preparazioni come nessuna polvere può fare, il grado di piccantezza dipende dai peperoncini utilizzati, che possono essere di un tipo solo o anche un mix di diverse varietà.
Ora è in congelatore e sì, perchè il bello di questa salsa è di poterla conservare in freezer.
Inoltre, è semplice e veloce da preparare,
Nel mio caso ho utilizzato peperoncino di Cayenna essiccato.
Le proprietà benefiche del peperoncino sono svariate e le principali sono conosciute da tutti, come il potere antiossidante e vasodilatatore. Ma risulta ottimo anche per abbassare il colesterolo, per favorire la digestione, per aumentare il metabolismo bruciando i chili superflui, inoltre pare che diminuisca l'appetito avendo un effetto smorza-fame ...questo aspetto risulta molto interessante visto che risulta imminente la prova-costume!!!
Quindi diamoci al chili.....


Ingredienti
20g di peperoncino essiccato
100ml di acqua.

Prima di iniziare indossare guanti usa e getta,  fare attenzione a non toccarsi il viso, in particolare occhi e labbra, se foste sprovvisti di guanti al termine lavare più volte le mani con sapone e acqua ben calda.
In una ciotola inserire i peperoncini dopo averli aperti a libro, tolti i semi e le parti bianche all'interno, idratarli con 100ml di acqua ben calda circa 60°C.
Chiudere con un piattino la ciotola dopo aver constatato che risultavano tutti immersi.
Attendere almeno 2-3 ore.
Eliminare circa 50ml di acqua e frullare tutto.
Passare al setaccio in modo da eliminare le pellicine, inserire in un contenitore ermetico e congelare.





Con questa preparazione  partecipo al WHB#381, che questa settimana è ospitato da Terry del blog Crumpets &amp Co., vi ricordo inoltre che Weekend Herb Blogging è stato ideato da Katlyn diel blog Katlyn's Kitchen, è organizzato a livello internazionale da Haalo, del blog Cook (almost) anything at least once , è gestito nella versione italiana  da Brii del blog Briggishome





Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario Culinario Mondiale, organizzato da Trattoria MuVarA.
Questa tappa, la  G come Guadalajara (Mexico)  è  ospitata da Lucia nel blog Torta di rose


lunedì 22 aprile 2013

Polpettone di ricotta e tacchino

Il polpettone è un cibo sempre molto gradito soprattutto in estate quando è possibile servirlo a temperatura ambiente. 
Questo polpettone era un classico per casa mia, spesso mia madre lo cucinava, utilizzava però ricotta vaccina, meno saporita ma più facile da trovare nella mia zona, prosciutto crudo anzichè lo speck e lo cuoceva in forno a 160°C per 1 ora e 30 minuti, bagnandolo per un paio di volte con  il sugo di cottura per evitare che asciugasse troppo.
Quando ho visto questa ricetta proposta dal blog Pancakes a colazione, non ho potuto fare a meno di provarla... era come ritornare a tanto tempo fa.
Unica variante alla ricetta di Sarah è stata l'aggiunta dell'uovo e questo perchè ho sempre paura che questi ripieni non rimangano compatti quando si affettano, è un mio tarlo, lo so!
E' stato una gioia riassaggiarlo e il sapore dell'affumicato è stata una bella sorpresa, dà sicuramente un valore aggiunto.
Vedendolo ora in fotografia,però, è che  forse un poco di prezzemolo o una manciata di pistacchi (ancora meglio) nell'impasto poteva migliorarlo ulteriormente, soprattutto dall'aspetto visivo.

Grazie Sarah, un'ottima ricetta!!!


Ingredienti per 6 persone
500g di ricotta di pecora
500g di tacchino macinato
1 uovo
200g di speck affettato
200g di grana grattugiato
1 bicchiere di vino bianco
4 cucchiaio di olio evo
sale

Unire la carne con la ricotta, il formaggio, l'uovo e il sale (un pizzico grande), amalgamare molto bene.
Disporre su di un tagliere le fette di speck sovrapponendole un poco le une alle altre.
Posizionare il composto a forma di salamotto, ricoprire con le fette di speck in modo da avvolgerlo completamente. Legare con lo spago da cucina.
Rosolare il rotolo in olio ben caldo su tutti i lati, sfumare con il vino bianco e cuocere a fuoco basso con coperchio per circa 30-40 minuti.


Con questa ricetta partecipo al Recipe-tionist di aprile del blog Cuoci, cuci, dici 



domenica 21 aprile 2013

Fondue à la Bourguignonne

Questa non è in pratica una ricetta, ma la considererei più che altro un modo di cottura e di sevizio della carne.
Il nome è tipicamente francese, come etimologia, e in Francia è molto consumato, ma tutti sostengono che sia un piatto svizzero.
Personalmente non sono d'accordo, un conto è la fondue au fromage  (dove gli ingredienti principali sono i formaggi e ci sono fondue a base solo di formaggi svizzeri), ma la fondue alla bourguignonne dove oltre alla carne si servono salse tutte tipicamente francesi...proprio non ci sta!!!!
Quindi considerando che risulta molto diffusa in Francia e che le salse con cui si presenta sono tipicamente francesi ho deciso di presentarla nella nostra iniziativa Abbecedario Culinario della Comunità Europea. Che mi dite? Oso troppo? Vi sembra forzato?
Beh, io proseguo dritto per la mia strada, fa parte del mio carattere!


Ecco il fornelletto con la pentola specifica, obbligatoria per poter degustare questa specialità, di solito è in rame, utile a diffondere meglio il calore sottostante  che permette di cuocere in olio vegetale direttamente in tavola pezzetti di carne di manzo.






Ogni commensale ha a disposizione una forchettina (o due) piuttosto lunga con cui infilzerà i pezzetti di carne e li cuocerà nell'olio presente nella pentola.
La carne poi verrà condita con diverse salse a disposizione.
La carne a cubetti cruda e le salse sono presentate in un piatto specifico a più scomparti.






Il bello di questo piatto è che si deve mangiare in compagnia... ognuno deve infilzare un pezzetto di carne e cuocerlo in tavola, chiacchierando simpaticamente e controllando la cottura in base ai propri gusti, carne al sangue o ben cotta si decide al momento in base al tempo di immersione del boccone. Successivamente si intinge nelle diverse salse a disposizione.
Sono una sostenitrice della fondue alla bourguignonne, si passa una serata diversa divertendosi e chiacchierando... pensateci!


Solo ora vi lascio gli ingredienti, come ultima informazione... effettivamente l'originalità di questa specialità è la procedura di preparazione e la cottura da parte dei commensali...non certo gli ingredienti!

Ingredienti per 2 persone
300g di filetto di manzo tagliato a cubetti
1 litro di olio evo
salsa maionese
sala rouille (maionese con paprika)
salsa cocktail
salsa remoulade
salsa aioli
senape di Digione

Mi raccomando ...servite con un vino rosso corposo .... un Bordeaux o un Cabernet Sauvignon..giusto per rimanere in Francia!


Con questo piatto partecipo all'iniziativa Abbecedario culinario della Comunità Europea che per le ricette francesi è ospitato qui, in questo blog!


Canard à l'orange ovvero l'anatra all'arancia

L'anatra all'arancia è la tipica ricetta francese per l'immaginario collettivo, e pure per la sottoscritta, che più volte la ordinò proprio a Parigi e dintorni, ma in realtà lo scoperto girovagando per il web che le  origini di questa ricetta sono in Toscana.
Pare che i Toscani la chiamassero il Papero alla melarancia e fu Caterina de Medici, regina di Francia,(quando si unì a Enrico II) ad esportare questo piatto e con lui tanti altri.
Infatti quando Caterina andò in sposa, portò con sè a corte cuochi e servitù. 
Pare sia la fondatrice della cucina francese, con la divisione dei piatti salati dai dolci, e quindi che risulta logico l'influenza della cucina italiana, in particolar modo toscana.
Particolare interessante: fu lei ad introdurre la forchetta a tavola....della serie non si finisce mai di imparare...
Ecco allora la ricetta....la mia ricetta che faccio da anni e che ha sempre avuto dei riscontri positivi...


Ingredienti
2 petti d'anatra
3 arance 
olio evo
sale e pepe

Fiammeggiare e lavare i petti d'anatra, appaiarli e legarli dopo aver inserito un'arancia affettata.

Salare l'esterno in abbondanza (tanto c'è la pelle!!!)e pepare.

 Scaldare 3 cucchiai di olio evo, rosolare a fiamma alta i petti, sfumare con il succo di un'arancia spremuta.

Cuocere in forno a 160°C per 100 minuti.

Togliere dal forno, attendere 15-20 minuti affinché s raffreddi un pochino, scaloppare con un coltello affilato.

Sgrassare il fondo di cottura e metterlo sul fuoco in modo da concentrarlo.

Volendo è possibile addensarlo aggiungendo un cucchiaio colmo di maizena sciolta in 50 ml di acqua fredda, e facendo bollire per 4-5 minuti.

Servire la carne ben calda con il sughetto di cottura addensato  e buccia di arancia preparata con il rigalimoni .
Ideale è l'abbinamento con patate arrosto.



Con questo piatto partecipo all'iniziativa Abbecedario culinario della Comunità Europea che per le ricette francesi è ospitato qui, in questo blog!


sabato 20 aprile 2013

Batarò per L'Italia nel piatto

Buongiorno!
Oggi è il 20, ve ne siete accorti? O visto che è sabato e quindi non si corre al lavoro siete ancora un poco assonnati? Beati voi!!! Io sto già lavorando da 2 ore e la data l'avrò già scritta almeno 20 volte!
Va bè, sorvoliamo... sono qua per  annunciarvi  che oggi si terrà la nostra rubrica L'Italia nel Piatto e l'argomento deciso è:
Ricette al forno salate!!!
Ho scelto il batarò, una preparazione al forno tipica del piacentino, in particolare della Val Tidone.
E' la focaccia di una volta, mio padre mi racconta sempre che dopo aver cotto il pane nel forno a legna, con gli avanzi preparavano queste delizie per i bambini, a volte lo spennellavano con l'olio e poi lo riempivano con il lardo, oppure semplicemente con lo zucchero.
A quei tempi fare il pane era una festa, il forno non era di famiglia, ma del cortile dove si abitava, quindi il forno lo si utilizzava a turno, tutte le famiglie però a fine cottura preparavano la merenda per tutti i bambini che stavano giocando nei dintorni.
Il batarò oggi è possibile assaggiarlo solo in qualche trattoria della zona, durante l'anno, ma il primo week end di settembre vi è una festa dedicata, che si tiene a Sala Mandelli, un piccolo paesino arroccato sulle colline piacentine vicino a Pianello. se siete in zona vi consiglio questa festa paesana, dove la cucina è particolarmente curata e il luogo è incantevole.
Le foto che pubblico sono state scattate da me proprio in quell'occasione un paio di anni fa.... 



Dopo vari tentativi e ricerche ho elaborato questa ricetta personale molto simile al batarò tradizionale (oggi ha anche ricevuto la nomina di prodotto De.Co.) e che può essere cotta nel forno di casa.

Ingredienti

450g di farina 0
70g di farina di mais
330g di acqua
1 cucchiaio di olio evo + 1 per spennellare
16g di lievito di birra (oppure 100g di lievito madre e 8g di lievito di birra)


Impastare tutti gli ingredienti per almeno 10 minuti, se lo fate a mano, in modo che l'impasto sia liscio e ben incordato.

Lasciar lievitare coperto con pellicola per 1ora e mezzo, poi tagliare tanti pezzetti di pasta e appiattirla formando delle ellissi badando a non farle troppo spesse (circa 1 cm). Alcuni sostengono di batterli più volte sul tavolo, pare che aiuti la lievitazione in forno.

Spennellare in superficie un poco di olio.

A questo punto se si cuoce in forno a legna è possibile inserirle subito, si gonfieranno velocemente e nel giro di 5-10 minuti saranno cotte e pronte da farcire.

Se invece si cuoce nel forno di casa (come purtroppo faccio io!), consiglio di lasciare lievitare ancora 1 oretta prima di infornare (in forno già caldo 250°C) per 5-10 minuti.

Appena sfornati tagliarli e farcirli come se fosse un panino.




Consiglio pancetta nostrana piacentina con gorgonzola, ma anche prosciutto cotto e brie, o mozzarella e prosciutto crudo...certo queste farciture non sono certamente molto tipiche ma è quello che si trova oggi in zona quando si chiede lo storico Batarò!






Questa ricetta partecipa alla iniziativa l'Italia nel piatto!


Personalmente ho voluto presentare questa ricetta a cui sono particolarmente affezionata, perchè è tipica della mia zona e perchè anche se la foto non rende (sembra un banale panino imbottito) vi assicuro che è gustosissima, soprattutto se ben farcita.
Inoltre è possibile effettuare la cottura sia in forno casalingo sia in forno a legna, quest'ultimo, per il calore più elevato e per i profumi della legna stessa, esalta ancora di più i sapori di questo rustico.

Ed ora tutti  a curiosare nelle cucine delle altre regioni....


Valle D'Aosta - Zuppa di pane, la Vapellenentse  di L'appetito vien mangiando
Piemonte - Patate alla savoiarda di La Casa di Artù
Lombardia - Asparagi fasciati di Le delizie della mia cucina
Trentino Alto Adige  - Smacafam  di A Fiamma Dolce
Veneto - Spiedini di polenta di Le tenerezze di Ely
Friuli Venezia Giulia - Schinkenflecken di Nuvole di farina 
Emilia Romagna - Batarò  di Zibaldone culinario
Liguria - Torta di bianchetti  di Un'Arbanella di basilico 
Toscana - Torta di carciofi di Non solo piccante
Umbria - Biscio di  2 Amiche in cucina
Marche -  Verdure gratinate al forno di La creatività e i suoi colori 
Abruzzo - Cannelloni all'abruzzese di In cucina da Eva
Molise - Fiarone di La cucina di mammma Loredana 
Lazio - Zucchine imbottite alla romana di Chez Entity  
Campania -  Pizza con mozzarella di bufala di Le ricette di Tina
Puglia - Tiedd d recchitedd o furn  di Breakfast da Donaflor
Basilicata - Orecchiette al tegamino di Pasticciando con magica Nanà 
Calabria -  Rotolo con rosamarina di Io cucino così
Sicilia - Parmigiana di melanzane di Cucina che ti passa 
Sardegna - Torta salata con carne e olive sa pingiadedda di Vickyart


ed ora vi presento il Guest blog per il mese di Aprile ..... rullo di tamburi.....
dal Lazio : Un pezzo della mia maremma  con  Panzerotti alla romana


Per chi vorrà partecipare al nostro gioco vi chiediamo di andare a visionare la nostra pagina facebook, qui si troveranno tutte le regole per la partecipazione e come vincere... vi aspettiamo!!!

venerdì 19 aprile 2013

Ratatouille

Questo piatto di origine francese e  più precisamente della Provenza è il tipico piatto vegetariano, solo verdura, che deve essere di ottima qualità... io la consiglio biologica meglio se del proprio orto.
"Touiller" in francese significa mescolare e infatti questo piatto è formato da tante verdure cotte separatamente e poi riunite e mescolate tra loro.
La sua patria è Nizza e può essere servita calda o fredda, come entrè o come contorno a carni lesse o arrosto, ma anche su dei crostini o pane tostato, il risultato è ottimo.
La ricetta non parlerà di porzioni perchè può essere consumato in vari modi e quindi in dosi diverse, ma la proporzione delle verdure è sicuramente corretta, le patate non sempre vengono aggiunte, ma la loro presenza rende la preparazione più vellutata.



Ingredienti
1 patata
2 zucchine
2 melanzane
1 cipolla grande
1 peperone giallo
1 peperone rosso
3 pomodori ben maturi
1 spicchio di aglio
olio evo
basilico

Tritare l'aglio finemente e soffriggere con olio evo e  cipolla tagliata e spicchi.
Unire le patate affettate e i peperoni a tocchetti. Cuocere dopo aver aggiustato di sale per circa 20 minuti, aggiungendo se necessario un poco di acqua.
In una altra padella dopo aver scaldato olio evo, saltare le melanzane e le zucchine tagliate a cubetti e rondelle per circa 10 minuti. aggiustare di sale.
Riunire le verdure cotte separate tra loro e dopo aver aggiunto i pomodori, già pelati, continuare la cottura mescolando per 5-10 minuti, stando attenti a non spappolare le verdure, che devono rimanere il più integre possibili.
Solo alla fine aggiungere qualche foglia di basilico (di cui io però ora sono sprovvista).



Con questo dolce partecipo all'iniziativa Abbecedario culinario della Comunità Europea che per le ricette francesi è ospitato qui, in questo blog!

giovedì 18 aprile 2013

Ile flottante - Isola galleggiante

Questo dolce al cucchiaio semplice e d'effetto è tipico della cucina francese, e pare che la sua fama si  debba al film Julie &Julia.
Si prepara velocemente e con ingredienti che chiunque ha in frigorifero, chiamiamolo pure dolce dell'ultimo minuto, anche se è possibile, anzi meglio prepararlo il giorno prima, giusto per raffreddare bene i semilavorati da assemblare.
In pratica è una crema inglese con albumi montati a neve (a meringa francese) cotti nel latte, il tutto cosparso di mandorle e caramello.
Mi sembra di ricordare che viene anche  chiamato anche "oeufs à la neige", ma non sono sicura siano proprio uguali anzi se qualcuno di voi, più esperto di me, me lo  confermasse ne sarei felice.



Ingredienti per 4 persone
per iles
2 albumi
80g + 80 g di zucchero semolato
per la crema inglese
3 tuorli
60 g di zucchero semolato
3 dl di latte fresco intero
1/2 stecca di vaniglia
per la decorazione
caramello
mandorle tritate


Preparare la meringa francese: mescolare i due albumi con 80 g di zucchero semolato e montandoli a neve ben ferma. aggiungere gli altri 80 g di zucchero e amalgamare dall'alto verso il basso con un leccapentola facendo attenzione a non far smontare gli albumi
Scaldare  circa 200ml di latte e con un cucchiaio fare delle quenelle di albumi e cuocerle nel latte bollente per 1 minuto; rigirare e cuocere dall'altra parte. 
Fare così preparando 7-8 quenelle.



Preparare la crema inglese: misurare il latte avanzato e portare a 300ml, aromatizzare con la vaniglia tenendolo al caldo sul fornello al minimo.
Sbattere i tuorli con lo zucchero semolato fino ad ottenere un composto giallo chiaro,aggiungere a filo il latte caldo. Rimettere sul fuoco e portare a 90°C (fino a velare il cucchiaio) mescolando in continuo.
Passare al colino e raffreddare la crema.


Assemblare il dolce: in una coppetta inserire la crema, una quenelle di meringa cotta, spolverizzare con le mandorle tritate e decorare con il caramello (cuocere a fuoco medio 40g di zucchero e 1 cucchiaio di acqua, senza mescolare, attendere che caramellizzi diventando ambrato, mescolare solo quando ormai risulta liquido).


Con questo dolce partecipo all'iniziativa Abbecedario culinario della Comunità Europea che per le ricette francesi è ospitato qui, in questo blog!


martedì 16 aprile 2013

Dal Texas all'India, passando in Sicilia però!!!

Questo mese, noi fedeli partecipanti dell'MT, ci siamo trasferiti in Texas con il chili di Anne, non l'avevo mai preparato e quando ho letto la sua ricetta sono rimasta piacevolmente colpita, essenziale (solo 2 ingredienti) ma curata.
Sono partita alla ricerca del taglio di carne corretto, e devo dire la verità non ho avuto problemi, mentre per il peperoncino già mi sono dovuta impegnare di più, ho trovato un negozio di prodotti biologici con dei peperoncini sardi bio bellissimi da vedere e molto profumati...non citava la tipologia ma penso sia il classico Cayenna (dalle dimensioni e dalla conformazione).
Ho deciso poi di non utilizzare il pomodoro, ma peperone giallo e rosso e visto che per me il Texas è carne e fagioli ho cercato dei fagioli un po' particolari (no, no non il fagiolo magico!!!) i Badda di Polizzi, vero che non li conoscete? 
Sono troppo belli e ora che li ho assaggiati pure buoni. 
Li ho visti al Salone del gusto e ne ho acquistato una confezione: sono deliziosi, bianchi e neri, sembrano decorati a mano, anche perchè le parti nere non sono regolari ed presentano pure macchioline, come i dalmata.
Ho abbinato a patate, come ogni classico spezzatino e in questo caso ho utilizzato una ricetta più che collaudata: le patate sabbiate con senape e pepe rosa (ricetta di un vecchissimo Sale & Pepe).
Ho aggiunto anche il pane, come da regolamento, anche se con le patate effettivamente si avrebbe potuto evitare...ho pensato alle chapati, quelle classiche, indiane, era da un po' che avevo voglia di cimentarmi.
Ho finalmente terminato l'introduzione e così avete scoperto il perchè del titolo...che ne dite, vi sembra azzeccato?



Ingredienti per 4-5 persone
Chili con carne e fagioli
800g di carne di manzo (spalla)
3 peperoncini essiccati
1/2 peperone rosso
1/2 peperone giallo
1 cipolla grande
2 spicchi di aglio
120g di fagioli secchi (fagioli Badda di Polizzi)
4 cucchiai di olio evo
30g di burro
sale
Chapati
100g di farina
100g di farina di grano saraceno
100g di farina d'orzo
150g di acqua
3g di sale fino
Patate sabbiate
500g di patate a pasta gialla
4-5 cucchiai di olio evo
3 cucchiai di senape di Digione
3-4 cucchiai di pane grattugiato
pepe rosa
sale



Chili: aprire a libro i peperoncini piccanti essiccati e metterli a bagno in acqua tiepida per un paio di ore.
Frullare il tutto e passare al setaccio.

Nel burro e olio soffriggere la cipolla affettata e l'aglio, rosolare la carne, tagliata a cubetti di piccole dimensioni circa 2-3 cm di lato, a fuoco alto e aggiungere i peperoncini frullati.
Inserire in forno a 120°C per 2 ore.
Mettere in ammollo i fagioli secchi per 1 notte.

L'indomani tagliare a cubettini i peperoni, aggiungerli alla carne insieme ai fagioli idratati. far cuocere a fuoco molto basso per circa 2 ore (il tempo di cottura lo decidono i fagioli).
Solo al termine aggiustare di sale (non prima, i fagioli tenderebbero a rompersi, almeno così mi diceva mia nonna!!!).

Patate sabbiate: pelare le patate e farle cuocere a vapore (io con bimby: 1litro di acqua, impostare varoma con tempo 25 minuti). In una larga padella inserire l'olio caldo e le patate tagliate a cubotti, farle saltare velocemente a fiamma alta per circa 5-10 minuti.
Aggiungere la senape, cercando di ricoprire anche solo per una piccola parte tutte le patate, mescolare bene facendo attenzione che non si sfaldino, spolverizzare con pane grattugiato e spadellarle per un paio di minuti.
Cospargere con pepe rosa.

Chapati: Polverizzare con il Bimby l'orzo perlato e poi passare al setaccio.
Unire i tre tipi di sfarinati e il sale, aggiungere l'acqua indicata (nel mio caso era perfetta, valutare al momento), l'impasto deve essere morbido ma non appiccicoso.
Far riposare per circa 30 minuti coperto da un asciughino.
Riprendere l'impasto e formare delle palline di circa 40g.
Con l'aiuto del mattarello stendere l'impasto sottilissimo, continuando a muovere la pasta per evitare che si attacchi (si sconsiglia l'uso della farina per spolverizzare il piano d'appoggio, perchè cuocendo brucia).
Cuocere in padella piatta (ho una piadiniera, non il tava purtroppo) ben calda, non appena si arricciano i bordi e si formano qualche bollicina (tenderà a gonfiarsi) girare la chapati e cuocere per 1-2 minuti anche dal lato opposto.

Unico neo di questa mia preparazione è che avrei dovuto aggiungere più peperoncino, si sentiva, era leggermente piccante (per i miei uomini fin troppo!), ma un chili che si rispetti, a mio parere, deve essere "strong", tanto poi con la chapati e le patate ci si poteva pulire le papille...

Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge, naturalmente!!!



lunedì 15 aprile 2013

Bouillabaisse aux épinard

Questo piatto campagnolo pare sia molto diffuso in Provenza, ne ho trovato traccia su di un libro, un po' datato, è vero, ma molto interessante, si tratta "Grandi piatti del mondo" di Robert Carrier, uno chef americano che scrisse anche diversi testi di cucina e fu uno dei primi volti televisivi che parlava di cucina... stiamo parlando degli anni 70 in Gran Bretagna (se siete curiosi e volete conoscere qualcosa in più di questo personaggio leggete qui).
Questa ricetta mi ha colpito, una ricetta vegetariana, che ha come ingredienti le mie verdure preferite, con la presenza dell'uovo cotto al forno... non potevo perdermela!



Ingredienti per 4 persone
500g di spinaci lessati
6 cucchiai di olio evo
4 uova
2 patate
1 cipolla grande
sale, pepe
zafferano in pistilli
Bouquet garni (timo, alloro, prezzemolo)
scorza di limone
1 spicchio di aglio
pane tostato

In una larga padella, scaldare olio (3 cucchiai ) e rosolare la cipolla  affettata e l'aglio tritato finchè risulterà trasparente.
Unire la patata, tagliata a fette sottilissime con la mandolina e far cuocere per 10 minuti circa.
Aggiustare di sale e pepe, aromatizzare con gli aromi e la scorza grattugiata del limone, spegnere il fuoco.
Rosolare gli spinaci lessati in un'altra padella con l'olio rimasto, aggiustare di sale e pepe.
Trasferire il tutto in una pirofila da forno.

Io ho preferito comporre delle monoporzioni stratificando i diversi ingredienti, mettendo sotto le patate, poi la cipolla e gli spinaci, ho composto così 2 strati.

Sgusciare su di ogni pirofila l'uovo e cuocere in forno a 170°C per 20-30 minuti (controllare la cottura valutando quando gli albumi sono rappresi).

Accompagnare con una o due fette di pane tostato dopo aver aromatizzato l'uovo con i pistilli di zafferano.


Con questo piatto partecipo all'iniziativa Abbecedario culinario della Comunità Europea che per le ricette francesi è ospitato qui, in questo blog!