martedì 2 dicembre 2025

Paste del Divino Amore

I divinamore o paste del Divino Amore sono uno  dei dolci antichi della tradizione natalizia napoletana e devono il proprio nome alle suore del Convento del Divino Amore di Napoli.

Pare fossero stati preparati in onore di Beatrice di Provenza, madre di Carlo II d’Angiò.

Dono dolcetti morbidi e profumati, dalla forma ovale e coperti di glassa (detta naspro) solitamente sono rosa tenue, ma nel web ne ho trovati anche di bianchi e con glassa al cioccolato.  Gli ingredienti per l'impasto sono mandorle, zucchero e canditi, e sono tipici del periodo natalizio.

La ricetta è di Teresa e l'ho presa da qui, naturalmente ho fatto qualche leggera modifica.


Ingredienti (per 19 paste da 30g l'una)

250 g di mandorle sgusciate

225 g di zucchero semolato

75 g di canditi (io, arancia)

1/2 bacca di vaniglia (semini)

la buccia grattugiata di 1/2 limone

1 uovo

1 tuorlo d’uovo

Ostie per dolci

Copertura

4 cucchiai di confettura di albicocche

Per la glassa:

200 g di zucchero a velo

Acqua 

Succo di limone

Colorante alimentare


Tritare finemente le mandorle (non pelate) assieme a metà dello zucchero.

Tritare i canditi con il resto dello zucchero

Unire i due composti in una ciotola, aggiungere gli aromi e la buccia di limone grattugiata, impastare il tutto con l' uovo, l'impasto è piuttosto appiccicaticcio, usare le mani.

Riporre l’impasto preparato in un contenitore ermetico e lasciar riposare per una notte

Disporre le ostie sulle placche da forno, formare delle palline ovali (di circa 30g), e leggermente schiacciate, il composto è freddo e si riesce senza problemi a compattarlo.

Posizionare sulle ostie sulla leccarda e adagiare i dolcetti sulle stesse.

Cuocere in forno ben caldo a 180°C, funzione statica per 15 minuti circa. Devono risultare solo lievemente dorati in superfice.

Lasciarli intiepidire e poi ritagliare l'ostia.

Riscaldare la confettura di albicocche con un paio di cucchiai di acqua, così da renderla liquida.. Spennellare la  confettura sui dolcetti e poi procedere alla glassatura, quando sono bene freddi.

Preparare la glassa rosa: mettere lo zucchero in una ciotola aggiungere qualche goccia di limone. mettere 1 goccia di rosso in 100ml di acqua e poi aggiungere 1 cucchiaio alla volta l'acqua allo zucchero fino alla consistenza desiderata. Deve risultare un rosa tenue e piuttosto coprente. Intingere i dolcetti nella glassa e lasciarli asciugare sulla carta forno.

Per la glassa al cioccolato, ho acquistato quella pronta, l'ho solo sciolta al micronde e poi ho intinto i dolcetti e asciugati su carta forno (poi decorati con una scaglia di mandorla.



Ecco le ricette delle altre foodblogger del gruppo


Piemonte: Amandovolo dalle Marche

Lombardia: Tozzetti umbri con nocciole e mandorle

Trentino-Alto Adige: Pampapato dell'Emilia-Romagna 

Friuli Venezia Giulia:  Strazzate lucane

Veneto: Zelten del Trentino Alto Adige  del blog Il fior di cappero

Emilia-Romagna: Paste del Divino amore dalla Campania 

Liguria:  Il pan del doge dal Veneto

Toscana. Mandorle atterrate dalla Puglia

Marche: Torta gianduia dal Piemonte

Umbria: Parrozzo abruzzese: il dolce tradizionale di Natale 

Lazio: Petrali calabresi 

Abruzzo: Canestrelli dalla Liguria

Molise: Strucchi fritti friulani 

Campania: Ricciarelli dalla Toscana 

Puglia: Pangiallo romano 

Basilicata: Bisciola valtellinese 

Calabria: Milk Pan dal Molise

Sicilia: Pardulas Sarde 

Sardegna: Mpanatigghi la Sicilia incontra la Sardegna 

Potete continuare a seguirci durante il mese di dicembre sulla nostra Pagina Facebook e su Instagram: @italianelpiatto

lunedì 1 dicembre 2025

Tasca di vitellone con ricotta e spinaci

 

Oggi a Light and tasty si parla di ricette del cuore. Ho pensato di presentare il secondo che mi preparava sempre la mia nonna, una gran cuoca, la tasca ripiena! Così la chiamava lei, e il ripieno poteva essere classico con grana e pangrattato, oppure arricchito con salsiccia e carne macinata, oppure ancora con ricotta e verdure. Ho preso spunto da questa sua ricetta ed ho aggiunto gli spinaci. 

E' un piatto che riscalda il cuore, ottimo in inverno, ma anche in estate servito freddo, provatelo, questa versione con le verdure è decisamente piacevole!

Ecco la ricetta:


Ingredienti per 4 persone

1 spinacino di vitello (circa 700g)

250g di ricotta

200g di spinaci cotti

1 uovo

80g di grana padano grattugiato

sale e pepe

olio evo

100ml di vino bianco secco




Preparare il ripieno per la tasca: tritare gli spinaci cotti (si possono lessare in acqua bollente per 5 minuti oppure direttamente in padella con un giro di olio evo), dopo averli strizzati con cura, unirli alla ricotta, aggiungere uovo e grana oltre ad un pizzico di sale. Mescolare bene con una forchetta così da rendere il composto omogeneo. 

Prendere lo spinacino, tagliarlo da un lato (di solito è triangolare) con un coltello affilato formando una tasca, il taglio dovrà essere perpendicolare allo spessore del triangolo, in ogni caso consiglio di farvelo tagliare dal macellaio.

Inserire il ripieno nella tasca e con ago e filo richiudere il lato tagliato. Insaporire con sale e pepe.

Appena sfornato, si vede la parte cucita
In una casseruola mettere 2-3 cucchiai di olio, farlo scaldare poi far rosolare la tasca in tutte le sue parti. Sfumare con il vino bianco, dopo 4-5 minuti a fuoco alto, spegnere.  Passare il tutto in una casseruola da forno, mettere il coperchio o della stagnola ed infornare.

Cuocere in forno già caldo a 180°C, funzione statico, per circa 1 ora e mezza. Far raffreddare prima di tagliarlo a fetta.

Far ridurre il sughetto che si è formato sul fondo tenendolo sul fuoco (volendo si può aggiungere anche maizena 1 cucchiaino sciolto in 50ml di acqua fredda, oppure una noce di burro).

Mettere le fette sul piatto di portata e napparlo con la salsina.

Ecco altri "piatti del cuore":

Carla Emilia: Polpette in salsa di senape 

Catia: Torta a forma di cuore senza stampo 

Claudia: Torta salata con tonno e uova 

Daniela:  Insalata di spinaci e rucola con feta, pera e noci  

Milena:  Pollo al curry con riso basmati  

giovedì 27 novembre 2025

Sformato speziato di mele e croissant al Calvados


Il Club del 27 è un gruppo che prova ricette tratte da libri poco noti, oggi è la volta di Winter Warmers, un libro con tante e belle ricette invernali, scritto da più autori.

Tra le tante ricette ho scelto questo sformato, in pratica una simil-torta di mele, utile a riciclare i croissant avanzati, mi ricordava una vecchia ricetta di Nigella dalla bontà infinita e così, curiosa del risultato mi sono cimentata. 

Questo dolce è leggermente alcolico, ma soprattutto speziato, l'ho trovato decisamente piacevole, ideale da servire tiepido, con panna montata spolverata di cannella.

Unica nota dolente: le dosi indicate, i croissant troppo pochi (ne indicava solo 2) e i liquidi (panna e latte) troppi, comunque negli ingredienti ho corretto, così da indicare una ricetta equilibrata, evitando sprechi.

Ma passiamo alla ricetta ...


Ingredienti

250 ml di latte intero 

100 ml di panna 

1 baccello di vaniglia

1 stecca di cannella

3 anice stellato

2 cucchiai di Calvados

3 uova

150 g di zucchero semolato

4 croissant 

30 g di burro 

2 mele 

2 cucchiai di mele semi essiccate (io uvetta)

panna montata per servire (facoltativo)


Preriscaldare il forno a 200 °C  e ungere una grande tortiera o teglia.

Mettere il latte, la panna, la vaniglia, la cannella, l'anice stellato e il Calvados in una casseruola a fuoco medio e portare appena a ebollizione. Nel frattempo, mettere le uova, i tuorli e lo zucchero in una planetaria o usate una frusta elettrica per sbattere fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Versare lentamente l'infuso caldo nel composto di uova, sbattendo vigorosamente, fino a ottenere un composto omogeneo.

Passare il composto al setaccio fine ed eliminare il baccello di vaniglia, la stecca di cannella e l'anice stellato.

Tagliare i croissant a metà orizzontalmente e spennellarli con il burro fuso. Disporli nella teglia preparata. Tagliare a metà le mele, pelarle e togliere il torsolo. Distribuire queste e le mele semi-secche o l'uvetta sui croissant nella teglia,


Versare il composto a base di uova e con una spatola, premere i croissant così che assorbano il liquido.

Cuocere in forno preriscaldato per 25 minuti, funzione statico,  all'interno deve rimanere morbido.

Servire tiepido con o senza panna montata.

Sformato appena uscito dal forno

Con questa ricetta partecipo a Il Club del 27

lunedì 24 novembre 2025

Crema di patate al forno


Oggi a Light and tasty si va di Comfort food.

Personalmente i comfort food sono i dolci in genere, oppure le zuppe/creme, i primi per il sapore dolce che ricorda, almeno così dicono, il latte materno, le seconde per la consistenza morbida e cremosa che  ricorda una carezza.

Date le temperatura decisamente in calo, qui sulle nostre colline abbiamo pure la neve, ho pensato ad una crema di verdura.

Anche questa, come sarebbe stato un dolce non è decisamente light, ma vi assicuro molto tasty, la ricetta viene da una rivista USA  All Recipes -  Fall recipes, l'ho anche un poco rimaneggiata, ma in ogni caso ha sempre un roux di base a cui si aggiungono patate cotte al forno (decisamente più saporite), latte e un decoro (è sufficiente non esagerare) con pancetta croccante e cheddar.

In ogni caso ve la straconsiglio, non certo velocissima da preparare ma ne vale la pena!


Ingredienti per 4 persone


700g di patate rosse al forno

125ml di Brodo di pollo

30g di burro (o olio evo)

3 cucchiai di farina

600ml di di latte

1 cucchiaino sale

1/2 cucchiaino pepe bianco

100g di cheddar a pezzetti

2 cipollotti verdi

2 fette di pancetta croccante, sbriciolato 



Preriscaldare il forno a 220°C. Scegliere delle patate di medio-piccole dimensioni, lavarle e forarle con una forchetta, disporle in una teglia e cuocere in forno fino a quando saranno tenere, almeno 1 ora.

Quando saranno fredde, sbucciare e frullare la polpa aggiungendo poco alla volta il brodo fino a rendere il composto liscio.

Sciogliere il burro in un polsonetto, aggiungere la farina e farla cuocere per 2 minuti circa mescolando continuamente (così si formerà il roux), aggiungere il latte poco alla volta sempre mescolando e portare a cottura, far bollire 2-3 minuti.

Unire il composto di patate, e aggiustare di sale e pepe. Cuocere ancora mescolando spesso circa 5 minuti, controllare la densità di zuppa desiderata.

Dividere la zuppa nei piatti individuali e decorare con formaggio cheddar grattugiato, cipolle verdi e pancetta.

Per preparare la pancetta croccante è sufficiente scaldare bene una padella antiaderente, posizionare le fette di pancetta, lasciare abbrustolire (girare le fette a metà cottura). A fine cottura posizionarle su carta assorbente e attendere che si raffreddino. Sbriciolare a mano.


Ecco le altre "comfort proposte":


Carla Emilia: Arrostino di pollo con carote  

Catia: Angelica alla pizzaiola  

Claudia: Budino al cioccolato 

Daniela: Porridge con carote e mandorle 

Milena: Zuppa di verze, fagioli cannellini e farina di mais  

lunedì 17 novembre 2025

Ciambella di frolla ripiena


Oggi a Light and tasty, si parla di colazione per bambini, proprio per questo ho estratto la mia tazza decorata con piattino abbinato (vi era anche il porta uovo, che ho evitato di esporre) di quando ero piccolina. Già allora avevo la mania delle tazze e spesso mi venivano regalate,  il problema è che non rompendole, ne ho una madia piena!!
Ma passando alla colazione ho pensato di proporre una classica ciambella, ma farcita!
Il ripieno è a base di ricotta a cui si può aggiungere quello che si preferisce, sia frutta essiccata sia frutta secca, ma anche gocce di cioccolato o scorzette di arancia candita, insomma è possibile personalizzarla a piacere.
La frolla è una classica frolla all'olio a cui si aggiunge latte per renderla simile all'impasto della ciambella, un buon dolce senza essere troppo sfarzoso, ideale per iniziare bene la giornata!

Eccola ancora in forno

Ingredienti

450g di farina

2 uova

120g di zucchero

1 limone scorza

80ml di latte

80ml di olio di semi

1 pizzico di sale

8g di lievito per dolci

Ripieno:

50g uvetta 

50g di mandorle

50g di albicocche essiccate (o prugne)

350g di ricotta

3-4 cucchiai di zucchero

arancia grattugiata scorza

per decorare 

10ml di latte

zucchero in granella

Sgusciare le uova in una larga ciotola e montarle con una forchetta dopo aver aggiunto la scorza di limone. Unire latte, olio, sale, mescolare bene e infine la farina con il lievito setacciato, mescolare bene fino a formare un impasto non appiccicoso.

Stendere la frolla su carta forno e formare un rettangolo 40x30cm (la frolla non deve riposare).


Preparare il ripieno mescolando la ricotta con lo zucchero e infine l'uvetta (rinvenuta in acqua tiepida e asciugata) le albicocche a pezzetti e le mandorle tritate grossolanamente a coltello. Aromatizzare con scorza di arancia.

Distribuire il ripieno sul rettangolo lasciando i bordi liberi, arrotolare con l'aiuto della carta forno, posizionare, facendo attenzione in uno stampo da ciambella imburrato da 24cm di diametro.

Spennellare la superficie con il latte e poi cospargere con zucchero in granella.

Cuocere in forno già caldo a 175°C funzione statico per 40minuti circa.

Lasciare raffreddare prima di sformare.


Ecco a voi una tazza di latte bianco ed una fetta di ciambella farcita, faccio notare la tazza e il piattino d'epoca (era il mio di quando era piccola!):


Ecco altre colazioni per i nostri cuccioli:


Carla Emilia: Pain au chocolat semplici  

Claudia: Biscotti integrali con mirtilli rossi 

Daniela: Pancakes senza uova con le mele  

Milena: Tortini limone e uvetta in friggitrice ad aria  

domenica 16 novembre 2025

Ravioli di patate e tartufo

 

"La pasta è magia" la rubrica che celebra la portata più amata da noi italiani, oggi mi ha messo alla prova.

Un mesetto fa sono stata al ristorante ed ho assaggiato questi ravioli, chiamati ravioli di tartufo, naturalmente ho intervistato il cameriere e quando mi è stato detto fossero con le patate non ci credevo,  erano delicati sembravano di ricotta, così ho chiesto il bis! All'arrivo ho sezionato il raviolo e assaggiato attentamente e da quell'esperienza sensoriale ho elaborato questa ricetta.

Direi che il risultato è molto vicino all'originale e sono molto soddisfatta, il purè del ripieno deve essere ben mantecato, per dare l'effetto-crema. Volendo migliore il piatto, aggiungerei tartufo affettato fresco, meglio se tartufo bianco, ma purtroppo non sempre è possibile trovarlo.


Ingredienti per 4 persone


300g di patate (già pelate)

200g di latte

70g di olio di oliva tartufato ( al 2%)

sale

200g di farina 

1 cucchiaio di olio evo

2 uova

50g di burro e parmigiano grattugiato per condire


Preparare la farcia, pelando le patate e affettandole sottili (con mandolina), aggiungere il sale poi cuocerle nel latte (io bimby per 20 minuti, con farfalla a 90°C vel.3), fino a renderlo cremoso, continuando a mescolare, alla fine utilizzare la frusta. Montare aggiungendo a filo l'olio ben freddo per 2-3 minuti.

Lasciare raffreddare completamente.

Preparare la pasta: fare la fontana inserire le uova e l'olio, sbattere con una forchetta, e poi iniziare ad aggiungere la farina attorno impastando con le mani. Impastare per 5-10 minuti fino ad ottenere un impasto omogeneo, morbido ma non appiccicoso.

Lasciare riposare coperto da un canovaccio per 30 minuti.

Con la macchinetta tirare la sfoglia, assottigliando le sfoglie ripassandola più volte abbassando lo spessore di volta in volta fino all'ultimo foro (deve essere sottile).

Posizionare una noce di ripieno sulla sfoglia, ricoprire con un'altra sfoglia, richiudere facendo uscire l'aria e poi tagliare della forma voluta (personalmente ho utilizzato un bicchierino da liquore diametro 4,2cm).


Sciogliere a fuoco basso il burro per condirli. Cuocere in abbondante acqua salata i ravioli, per 2-4 minuti, scolare esaltare con il burro fuso.

Servire subito con Parmigiano grattugiato.

Possono essere congelati, su un vassoio, e poi cotti ancora congelati, attendere la ripresa del bollore e cuocere circa 3-4 minuti e poi condire.


Ecco le altre proposte:


Carla Emilia: Cacio e pepe con gamberi spadellati 

Daniela: Calamarata con crema di zucca e crumble di nocciole  

Milena: Maccheroni di Bobbio con sugo di brasato e funghi  

Natalia: Farfalle con crema di broccoli e salmone 

martedì 11 novembre 2025

Burger di patate e zucchine


Con un giorno di ritardo Light and Tasty  parla di hamburger, di carne, ma anche burger vegetali diano essi vegani o vegetariani.

E' un modo diverso di impostare una cena in modo veloce e anche salutare. 

Ultimamente il Parlamento Europeo ha approvato un emendamento che vieta l'uso di termini come "burger" o "bistecca" per etichettare prodotti che non contengono carne. Questa regola si applica alle classificazioni di prodotti alimentari (etichette e commercializzazione) e non impedisce l'uso di questi termini nella cucina informale o per descrivere i piatti. Questo mira a garantire maggiore chiarezza ai consumatori e a difendere i valori commerciali, proibendo il cosiddetto "meat sounding", ovvero l'uso di termini legati alla carne per cibi di origine vegetale o sintetica.

Quindi oggi che, nel mio caso, propongo un piatto vegetariano a base di patate e zucchine, nonostante l'emendamento ho deciso di usare la parola Burger, in fondo non sto etichettando , ma descrivo in modo informale il piatto.

E dopo questa disquisizione, fin troppo seria per questo blog, ecco la ricetta:


Ingredienti


500g di patate

400g di zucchine

50g di parmigiano grattugiato

sale 

spezie

1 spicchio di aglio

2 uova

pane grattugiato

olio evo


Lessare le patate dopo averle pelate e tagliate in microonde con circa 200ml di acqua per 20 minuti a 900watt.

In una ciotola schiacciare le patate lesse con una forchetta.

Grattugiare a fori grossi le zucchine e saltarle in una padella con un cucchiaio di olio, un pizzico di sale e spezie (io ho un mix di pepe, cannella, noce moscata chiodi di garofano, pimento) a piacere per 10-15 minuti, fino a quando risultano ben asciutte.

Unire le zucchine cotte alle patate, aggiungere le uova, il sale, lo spicchio d'aglio passato nello spremiaglio, il grana grattugiato. Mescolare bene con un cucchiaio tutti gli ingredienti.


Dar forma ai burger, direttamente in leccarda ricoperta di carta forno. Posizionare il coppapasta, mettere sotto il pane grattugiato poi 2 cucchiaiate di composto, pressare bene e ricoprire con pane grattugiato.

Con queste dosi si formano 8-9 burger alti 2 cm e di diam. 8cm, ungere la superficie con un cucchiaino di olio evo per burger e cuocere in forno caldo a 180°C per 20minuti circa ventilato con grill.

Una volta cotti, impiattiamo i nostri burger di zucchine e patate e serviamoli. Magari con una golosa salsina allo yogurt!

Ecco le altre proposte:

Carla: Minihamburgher di carne di maiale e patate al rosmarino

Catia: Burger di lenticchie rosse decorticate  

Claudia: Burger veggie di spinaci e fagioli cannellini 

Daniela:  Burger vegetale di mais 

lunedì 10 novembre 2025

Panini a ciambella (bagels) con mais

Farciti con coppa Piacentina DOP

La rubrica Vista in rivista ci regala sempre delle belle scopert3, proprio come questa ricetta,  tratta da Alice cucina del febbraio 2017, quasi un secolo fa, ma sempre attuale. Mi ha colpito in primis la forma di questi panini che mi ricordano tanto i bagels. 

ll bagel è un panino originario delle comunità ebraiche polacche. Tradizionalmente, i bagels sono preparati con un impasto di farina di grano e lievito, modellati a mano a forma di anello, bolliti brevemente in acqua e poi cotti al forno. Questo procedimento li rende con un interno denso, gommoso e pastoso, con un esterno dorato e talvolta croccante.

In questo caso oltre alla farina di grano vi è una parte di farina di mais, che li rende più croccanti, e non vengono bolliti in acqua, prima della cottura in forno. Quindi ufficialmente non si potrebbero chiamare bagels, anche se il gusto vi assicuro che è davvero molto simile.

Ecco la ricetta se li volete provare, sono superconsigliati!


Ingredienti

Eccoli appaiati alla rivista!

350g di farina tipo 0

150g di farina di mais fioretto

280ml di acqua

1 cucchiaino di zucchero

10g di sale

12g di lievito di birra fresco

40g di burro a pomata

olio evo

farina di mais e di tipo 0 per spolverizzare

In una ciotola far sciogliere il lievito sbriciolato con 100ml di acqua a temperatura ambiente e lo zucchero. Aggiungere la farina 0 e quella di mais, impastare unendo il resto dell'acqua per una decina di minuti. Poi aggiungere a pezzetti il burro a pomata in 4-5 volte, ed infine il sale. Continuare ad impastare. Far riposare per 10 minuti, poi riprendere l'impasto e impastare ancora. 

Fare una palla e lasciare lievitare per 1 oretta. 

Riprendere l'impasto e stenderlo su una superficie infarinata delle due farine ad uno spessore di 1 cm. Tagliare con un coppapasta da circa 10 cm le ciambelle e poi con un tagliabiscotti il foro interno (come si vede dalla foto con queste dosi ne vengono 5 + un panino a treccia). Posizionarli su una leccarda spennellarli con olio evo e una leggera spolverata di fioretto. 

Prima della cottura

Far lievitare un'oretta.

Cuocere a 200°C funzione pane per 20 minuti.  Far raffreddare su gratella e poi farcire a piacere.

Ho farcito solo con coppa piacentina dop, ma si può usare speck e brie, oppure burrata e prosciutto cotto,  prosciutto crudo e maionese... insomma largo alla fantasia!

Appena usciti dal forno




Ecco le altre ricette "copiate":


Daniela: Vol-au-vent di caprino e zucca

Elena: Panini a  ciambella (bagels) con mais (QUI)  

Natalia: Cecina con porri e gorgonzola 

lunedì 3 novembre 2025

Sformato di carne con purè di zucca


Qui a Light and tasty oggi parliamo di sformati e per sformati intendiamo  una preparazione gastronomica a base di ingredienti diversi (verdure, carne, formaggi, pasta, riso) legati insieme, cotti in uno stampo al forno che poi possono essere serviti rovesciati,  oppure "in forma" (nella cocotte o nella teglia). Possono essere dolci o salati e spesso vengono serviti con una salsa o un sugo d'accompagnamento.

Giusto per far chiarezza vi sono pure i flan, parola francese che indica gli sformati, ma che di solito sono preparati con ingredienti frullati.

Poi ci sono i soufflè, che dopo la cottura, si presentano soffici, leggeri e gonfi. Si preparano in pirofile o in cocottine monoporzione ma non si può assolutamente sfornare. Si servono appena escono dal forno perchè tendono a sgonfiarsi. La leggerezza è data dagli albumi montati a neve ed è necessario prestare molta attenzione sia in fase di preparazione, sia di cottura sia durante la presentazione in tavola.

Ma passiamo alla mia ricetta:


Ingredienti per 4 persone

500g di carne di suino (coppa)

100g di farina

Prima di metterli in forno
100ml di birra chiara

1  carota

1 cipolla

1 canna di sedano

2 cucchiaini di concentrato di pomodoro

olio evo

sale e pepe 

200g di zucca cotta 

200g di patate cotte

50ml di latte

40g di Parmigiano grattugiato

Fare il soffritto con carote, cipolla e sedano tritati e 2 cucchiai di olio a fuoco basso, nel frattempo tagliare a cubotti la carne e passarla velocemente nella farina, togliere quella in eccesso e poi aggiungerla al soffritto.

Far rosolare da tutte le parti, sfumare con la birra,  aggiungere il pomodoro e 1 bicchiere di acqua, aggiustare di sale e pepe, abbassare e far cuocere 1 ora. 

Passare le patate allo schiacciapatate, metterle in padella con un cucchiaio di olio e il latte, fare un purè veloce, togliere dal fuoco e unire la zucca passata e il formaggio. Aggiustare di sale. Mescolare bene, far raffreddare.

Cotta la carne, dispensarla nelle cocotte e poi con l'aiuto di un sac a poche ricoprire con il purè di zucca e patate.

Cuocere in forno ben caldo a 200°C per circa 20 minuti funzione ventilato + grill, controllare che si formi la crosticina.

Sfornare e attendere qualche minuto prima di servire.

Ecco gli altri sformati:


Carla: Sformato di funghi e patate alla genovese

Claudia: Sformato di patate e funghi 

Daniela: Sformato di bietole  

Milena: Sformato di patate, fagiolini e cipolle alla ligure   

domenica 2 novembre 2025

Risotto con costine di maiale e verza


La rubrica L'Italia nel piatto ritorna anche oggi, nonostante sia la festa dei nostri cari defunti, il tema di oggi è "Ricette del cavolo". Un ingrediente di stagione e pure salutare, inoltre presenta una serie infinita di varietà, anche molto diverse tra loro, sia alla vista sia al gusto, così da poter soddisfare tutti i palati.

Per la regione Emilia-Romagna ho scelto un grande classico "riso con verza e costine", tipico di Piacenza, ma in pratica di tutta la Pianura Padana. 

Qui a fine mese novembre-dicembre, in campagna, era tradizione macellare  il suino che si era allevato durante l'anno con gli avanzi della cucina, era una vera festa che durava più giorni. Si invitava un norcino di fiducia e tutta la carne veniva utilizzata per la produzione di insaccati e salumi che venivano stagionati in cantina, il tutto finiva con un pranzo d'eccezione a base di questi prodotti a cui faceva da sfondo la polenta. Le costine ed altre ossa in umido aprivano la serie, seguite da zampetti e codino bolliti, da braciole in padella, da cotechini cotti rapidamente sotto le braci, mentre apparivano in tavola i primi assaggi di ciccioli. Prima di andarsene il salumaio guardava le sue opere già appese in cantina e  impartiva gli ultimi consigli al capo di casa a cui veniva affidato l’incarico di sorvegliare, da quel giorno, l’andamento della stagionatura. 

La carne di maiale, già allora, era spesso associata alla verza, ortaggio di stagione e che aveva in compito di "sgrassare" il piatto (così dicevano gli anziani) , in realtà questo non è corretto, rendeva solo  piatto più digeribile grazie la presenza abbondante di fibre, bilanciando la ricetta.

In casa mia questo piatto non era preparato come un risotto, ma il riso era cotto nel brodo di costine dove era aggiunta la verza. Ho voluto trasformarlo in risotto per rendere più attuale il piatto, ma gli ingredienti e la sbollentatura iniziale della carne erano le stesse.

Ma passiamo alla ricetta:


Ingredienti per 4 persone

350g di riso carnaroli

Eccole dopo la cottura al forno

4 costine

300g di verza

1 scalogno 

100 ml di vino bianco secco

1 litro di brodo di carne

sale, pepe 

olio evo

burro

50g di parmigiano grattugiato

salvia, rosmarino, maggiorana


Lavare le costine e scottarle in acqua bollente per 15-20 minuti, scolarle.

Metterle in una teglia con un filo di olio, e condirle con sale, pepe ed erbe aromatiche. Cuocerle in forno a 150°C per 2 ore circa.

Solo quando le costine saranno quasi cotte, procedere con la preparazione del risotto.

Dopo aver lavato la verza accuratamente, tagliare a chiffonade  (a listarelle sottili), così da averla pronta da inserire nel riso.

In una larga casseruola, inserire 2 cucchiai di olio e lo scalogno tritato, far soffriggere senza bruciare e poi unire il riso e procedere con la tostatura, infine sfumare con il vino. Far evaporare completamente l'alcol del vino e iniziare a bagnare con il brodo bollente unendo poco alla volta la verza tagliata per non far abbassare troppo la temperatura di cottura. 

Aggiungere tutta la verza in 3-4 volte aggiungendo sempre brodo bollente, mescolando. 

Dopo circa 15 minuti, unire le costine disossate (la carne non deve essere in piccoli pezzi), dopo 1-2 minuti, spegnere il fuoco e mantecare con una noce di burro ben freddo e il formaggio grattugiato.

Attendere un paio di minuti per far riposare la preparazione. Servire subito.


Le ricette delle altre regioni italiane:


Piemonte: Capunet piemontesi di Sofficiblog

Lombardia: La Cassoeula o bottaggio alla milanese, ricetta della tradizione  di Pensieri e pasticci

Trentino-Alto Adige: Lucaniche di verza o "Luganeghe de verza" del blog Profumi e colori

Friuli Venezia Giulia:  Cavolo cappuccio e salsicce in tegame del blog La gallina vintage

Veneto: Verze sofegae del blog Fior di cappero

Emilia-Romagna: Risotto con costine di maiale e verza  qui

Liguria: Minestra di riso e verze  del blog Un'arbanella di basilico

Toscana. Zuppa frantoiana del blog Acquacotta e fantasia

Umbria: Crostini di cavolfiore e tartufo del blog 2 amiche in cucina

Lazio: Spaghetti con broccoli e guanciale del blog Mery in cucina

Abruzzo: Zuppa di verza, patate e fagioli, con sagne a pezza del blog Un'americana tra gli orsi

Molise: I broccoli del convito del blog Tarte tatina

Campania: Riso e verza del blog Fusilli al tegamino

Puglia: Orecchiette con cavoli e alici del blog Breakfast da Donaflor

Basilicata: Minestra di verza lucana con fagioli e cotica di maiale del blog Quella lucina nella cucina

Calabria:  Minestra di cavolo cappuccio e fagioli rossi alla calabrese del blog dolcemente inventando

Sicilia:  Ghiotta di Cavolfiore del blog Profumo di Sicilia

Sardegna: Fregola tostata con crema di cavolfiore, alici e mandorle del blog Dolci tentazioni d'autore


Ci potete seguire anche sulla Pagina Facebook o su Instagram: @italianelpiatto