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giovedì 29 settembre 2011

Un luogo incantevole e vellutata di carote

Tra le tante escursioni che abbiamo fatto quest'estate in montagna, una ci ha entusiasmato più di tutte le altre: quella al lago Tristacher.

Questo piccolo lago balneabile che si trova in Austria nei pressi di Lienz e lascia incantati quanti lo vedono per la prima volta.
Il panorama è unico: un laghetto incastonato in una pineta, che si specchia nelle acque azzurro verde, in cui nuotano anatre dai colori sgargianti e pesci argentati.
Una passeggiata non impegnativa vicino alle rive permette di vedere da ogni angolazione questo autentico spettacolo della natura.
Vi è una zona lido per i bagnanti e un hotel (Parkhotel am Tristachersee) completo di ogni comfort, ma soprattutto con una cucina molto curata, presente nella classifica Gault Miliau.


Proprio qui ho assaggiato una vellutata di carote speciale, servita con ravioli d'anatra (la foto la ritrae), che mi indotto a cercare la ricetta, a provarla ora ve la scrivo....



Ingredienti
500g di carote
150g di patate
1 scalogno
2 cucchiai di panna
20g di burro
sale e pepe

Mondare e tagliare a tocchetti le carote, le patate e lo scalogno e far cuocere coperti con acqua (circa 500ml) per circa 30-35 minuti. Spegnere far raffreddare un poco e poi frullare con minipimer molto bene in modo da formare una crema. Aggiustare di sale e pepe.
Far scaldare al momento di servirla, per valutare bene la consistenza, e mantecarla con panna e burro.
Le decorazioni presenti sul piatto erano scalogni affettati e fritti e una fetta di arancio essiccato, oltre al prezzemolo riccio.

Con questa ricetta partecipo al contest di La nuez moscada "Ricordi di viaggio"


e al contest di Menta Piperita "Minestre e Zuppe"

lunedì 26 settembre 2011

Composta di cipolle rosse

Quando vado al ristorante rimango sempre molto colpita dalle composte e dai chutney che vengono servite con i formaggi, sia a fine pasto che come aperitivo.
In questi giorni ho fatto una prova: ho letto un po' di ricette e assemblato gli ingredienti che mi sembravano più adatti...ne è uscito un ottimo prodotto, che dovete assolutamente provare, se vi piace questo genere di ricette!




Ingredienti
1Kg di cipolle rosse di Tropea
200g di zucchero di canna
1 cucchiaino di sale
200ml di vino bianco secco
5 cucchiai di aceto di mele
3 foglie di alloro
3 chiodi di garofano
3 cucchiai di olio evo

Affettare le cipolle non molto sottili, scaldare l'olio in una pentola a fondo spesso, rosolare le cipolle per 1 minuto circa, unire il vino bianco e cuocere a fiamma media con coperchio per 10 minuti.
Aggiungere lo zucchero, il sale, l'aceto e gli aromi.
Continuare la cottura senza coperchio per almeno 30 minuti mescolando di tanto in tanto.



Controllare la consistenza: non deve essere liquida, ma nemmeno troppo asciutta, le cipolle non devono spappolarsi (per questo non bisogna mescolare troppo).
Se avete dubbi si può fare la provata piattino oppure spegnere, lasciare raffreddare (sempre senza coperchio e poi al limite riprendere a cuocere per il tempo necessario.


Ecco in primo piano la giusta densità!



Con questa ricetta partecipo al WHB303 ospitato questa settimana da Ancutza:



Ricordo a tutti, anche se normai è risaputo, che il WHB è organizzato da Brii, fondato da Kalyn e l’attuale organizzatrice è Haalo.

venerdì 23 settembre 2011

Ravioli di pere con speck e aceto balsamico

Questo piatto è davvero speciale, un incontro di sapori, colori e consistenze.
Non è certo una ricetta veloce, ma vi assicuro che ne vale la pena impegnarsi nella preparazione.
Naturalmente deve piacere il gusto dolce della pera nei ravioli, ma l'abbinamento pere e formaggio (presente nel ripieno e nel condimento) è un classico della cucina.
Lo speck e l'aceto balsamico sono essenziali per dare: sapore, consistenza e un tocco di acidità.
Buon lavoro!




Ingredienti per 4 persone
Pasta all'uovo
250g di farina
2 uova
1 cucchiaino di olio evo
sale
un goccio di acqua
Ripieno
3 pere william(non troppo mature)
200g di ricotta
50g di grana padano grattugiato
1 uovo
sale e pepe
Condimento
5-6 fette di speck
un cucchiaio di olio
30 g di burro
aceto balsamico tradizionale
erba cipollina
Parmigiano Reggiano grattugiato

Preparare l'impasto utilizzando l'impastatrice o facendo la classica fontana in cui verranno messe le uova, la farina e un cucchiaino di olio. Impastare con le mani per circa 10 minuti se mancasse di umidità si può aggiungere un goccio di acqua.
Avvolgere con la pellicola e far riposare per 30 minuti.
Preparare il ripieno, si monda la frutta e si taglia a piccoli cubetti. In una ciotola unire la ricotta, l'uovo, il formaggio, mescolare con cura e infine aggiungere le pere dopo aver aggiustato di sale e pepe.
Dopo aver fatto riposare la pasta, utilizzando la macchina, sfogliare l'impasto, passandolo più volte tra i rulli impostati a distanza sempre più ravvicinata. Si termina passando nell'ultimo foro (il più sottile, è come la preferisco, ma volendo una pasta più spessa si può utilizzare il penultimo).
Dopo aver fatto le sfoglie si posiziona il ripieno, con l'aiuto di un cucchiaio e un coltello, e si chiude facendo attenzione a far uscire l'aria dal raviolo (in cottura la presenza potrebbe provocare la rottura). Si tagliano con l'apposito attrezzo.
Per il condimento si scalda l'olio in una padella antiaderente e si rosolano le fette di speck velocemente da ambo i lati, successivamente si tagliano a listarelle sottili su di un tagliere.
Cuocere i ravioli in abbondante acqua bollente salata per pochi minuti (se appena preparati), e condire con burro fuso e speck a listarelle.
Spolverizzare con erba cipollina tritata, Parmigiano Reggiano e decorare con aceto balsamico tradizionale.

Con questa ricetta partecipo al contest di Natalia del blog "Fusilli al tegamino":




...e al contest "Ricette con le pere" del blog La cucina di Paola Brunetti

giovedì 22 settembre 2011

Tonno al pomodoro e basilico

Quando ho letto del contest "Get an AID in the KITCHEN" del blog La cucina di Barbara, ho subito pensato di partecipare con questa ricetta, l'avevo cucinato la sera prima, riscuotendo un discreto successo tra i commensali, sempre molto critici!
La scelta è caduta su questo piatto prima di tutto per i colori, il rosso è predominante e quindi a tema per la sfida, inoltre lo considero davvero salutare.
Le calorie sono ridotte, vi è un'alta presenza di acidi grassi polinsaturi, assenza, in pratica, di colesterolo e una concentrazione di licopene che potrebbe ringiovanire un'ultranovantenne!
Ricordo, anche se so che potrei farne a meno, che una dieta sana e un po' di movimento sono la ricetta migliore per rimanere in salute, quindi questo piatto lo ritengo speciale in questo senso visto la presenza di molecole utili alla nostra salute(acidi grassi polinsaturi e licopene).
Indico dopo gli ingredienti, le kcal a porzione e le concentrazioni di importanti sostanze utili o dannose al nostro organismo.




Ingredienti (per 4 persone )
4 tranci di tonno fresco (500g)
4 cucchiaini di olio EVO (20g)
1/2 bicchiere di vino bianco secco
sale e pepe
pomodori a grappolo ben maturi (pari a 400g)
basilico a piacere

A porzione :
263 Kcal
88mg di colesterolo
4g di acidi grassi polinsaturi
10mg di licopene



Lavare i pomodori e scottarli in acqua bollente per 1-2 min. dopo aver inciso la buccia. Scolare e raffreddare subito in una ciotola con acqua e ghiaccio (utile a mantenere i colori ben vivi).
Pelare i pomodori e tagliare a piccoli dadi regolari.
Scaldare in una padella l'olio, aggiungere il pesce e rosolarlo da entrambi i lati.
Aggiustare di sale e pepe.
Sfumare con il vino bianco, alzare la fiamma avendo accortezza di far evaporare velocemente l'alcol.
Aggiungere la dadolata di pomodori e il basilico (dose a piacere) spezzettato a mano.
Cuocere per circa 10 minuti e poi servire subito guarnendo con basilico fresco.

Con questa ricetta partecipo al contest di Barbara:

domenica 18 settembre 2011

Zuppa al vino con crostini e cannella

Questa deliziosa zuppa l'ho assaggiata per la prima volta in Alto Adige diversi anni fa e da allora ogni tanto la preparo soprattutto in inverno.
La trovo molto gustosa e funziona, almeno per la sottoscritta, da classico "cibo conforto", senza però essere dolce.
E' morbida, saporita, aromatica e il suo gusto persistente ti rimane davvero nel cuore!
La ricetta è tratta dal libro di Annaliese Kompatscher "La cucina delle dolomiti", ma come sempre ho fatto qualche piccola variazione personalizzandola un poco.





Ingredienti per 4 persone
1/2 l di brodo di carne
2 rossi di uovo
2 bicchieri di panna da montare
2 bicchieri di vino bianco secco e fermo (Pinot bianco di Terlano, ma io uso Sauvignon)
sale
pane raffermo tagliato a cubetti
20g di burro
cannella in polvere

Preparare i crostini facendoli tostare il pane raffermo tagliato a cubetti in una padella con il burro ben fuso, cospargerli di un poco di cannella, far raffreddare.
Far sobbollire il brodo in un recipiente a fondo spesso.
Unire, abbassando il fuoco, in sequenza precisa: la panna, il vino e i rossi d'uovo.
Togliere dal fuoco e miscelare con un minipimer, in modo da amalgamare tutti gli ingredienti.
Aggiustare di sale.
Riportare sul fuoco qualche minuto in modo da far evaporare l'alcol del vino e rendere più densa e cremosa la salsa.
Porzionare in tazze da brodo o piatti fondi, aggiungere crostini e spolverizzare a piacere con la cannella prima di servire.
Servire tiepido in modo da poter degustare al meglio questo piatto.

Con questa ricetta partecipo al contest di Menta Piperita "Minestre e zuppe"


Macedonia in cialda con riduzione di aceto balsamico

Anche questa sfida dell'MT-Challenge non è delle più semplici, sembra banale preparare una macedonia, ma si sa che per l'MT bisogna sforzarsi a dare il meglio....
L'intaglio della frutta, poi, richiesto da Fabiana è un miraggio; ho comunque cercato di dare una presentazione accettabile, impiegando le attrezzature che avevo, ma soprattutto che so utilizzare.




Ingredienti
per le cialde(per 4 persone)
40g di burro
40g di zucchero
1 albume
35g di farina
1 bacca di vaniglia bourbon

per la salsa (sostituibile con aceto balsamico tradizionale)
75ml di aceto balsamico (commerciale...)
2 cucchiai di miele

frutta utilizzata
melone
anguria
pesche noci pasta bianca
pesche pasta gialla
ribes
rametto di menta

Attrezzatura
scavino
pelapatate











Preparare le cialde: montare il burro con lo zucchero, unire un cucchiaino di albume e uno di farina alla volta alternandoli e incorporandoli all'impasto prima di aggiungere i successivi. Procedere così fintanto non si finisce la farina (dell'albume se ne avanza un po'!).
Sulla carta forno stendere dei cerchi di impasto del diametro di circa 15-20cm dello spessore max 3-4 mm. Infornare a forno già caldo (180°C) per circa 5-6 minuti (quando il bordo risulta ben colorato). Estrarre dal forno far raffreddare un poco (altrimenti si rompe...) e poi capovolgere su di una tazza, pizzicare i bordi a piacere e attendere il raffreddamento.

La salsa è semplicissima: mettere in un pentolino l'aceto e il miele e ridurre a fuoco dolce mescolando per circa 10 minuti (tempo è in funzione della concentrazione della salsa e quindi è a piacere!).






Preparare la frutta: formare palline di anguria e melone con lo scavino.
Affettare le pesche con il pelapatate.
Avvolgere ad ogni bacca di ribes una fetta di pesca.


Assemblaggio da effettuarsi appena prima di servire:
posizionare le palline al centro della cialda, circondare il bordo con i fiorellini di pesca e ribes alternando quelli gialli dai bianchi (in base al tipo di pesca), inserire al centro un ciuffo di menta e spruzzare con la riduzione di aceto balsamico.





Servire subito.












Partecipo naturalmente alla sfida MT-Challenge di Menù turistico:



e all'iniziativa del blog Dolcizie Ricendario 2012:

venerdì 16 settembre 2011

Confettura di fichi all'anice stellato e lime

Mi piace fare confetture e conserve, sarà la sindrome da formichina? Chissà!
Comunque spesso in estate le preparo e poi dispongo in ordine nella dispensa in cantina e capita che le dimentichi.....
Gironzolando per il web, la scorsa settimana incappo in questa ricetta e rimango letteralmente estasiata, inizio a meditare di provarla.
Con qualche variazione d'obbligo, altrimenti che creativa(???!!!) sarei, inizio l'elaborazione. La preparazione è rapidissima, grazie al bimby, ma è possibile farne anche a meno utilizzando un minipimer e poi cuocendo in pentola a fuoco basso.
Il risultato mi ha soddisfatto pienamente, è ottima sul pane per una colazione sostanziosa, ma anche ideale da abbinare ai formaggi, sicuramente ai formaggi freschi o semistagionati.
Ecco il risultato:




Ingredienti
1 kg di fichi già pelati
400g di zucchero
1 lime (solo succo)
50ml di acqua
4 fiori di anice stellato


Mettere nel boccale del bimby i fichi, lo zucchero,l'acqua, il succo di lime spremuto e frullare per 10 sec. a vel 5.

Unire 2 fiori di anice stellato e procedere alla cottura impostanto 100°C per 45 minuti.






Aggiungere gli altri 2 fiori di anice stellato e continuare la cottura per altri 10-15 minuti a temp. varoma (utile per asciugare la marmellata).





Palombo al gratin



Questa ricetta davvero sprint, ti permette di tornare dal lavoro e, mentre il forno si scalda, preparare la teglia da cuocere...ma non solo,volendo, è possibile preparalo il giorno prima e cuocerlo al micronde il giorno successivo.
Lo considero il mio piatto salvataggio per eccellenza, e per questo ho pensato di farlo partecipare al contest del blog "La scimmia cruda"



Voi che ne dite?


Ingredienti per 4 persone
4 fette di palombo fresco
100g di pane grattugiato
50 ml di olio evo + 2 cucchiai
50 ml di vino bianco
erbe di Provenza (a piacere)
sale e pepe

Ungere una teglia con i 2 cucchiai di olio,adagiare le fette di pesce, salare leggermente.




Inserire in una ciotola il pane grattugiato, aggiustare di sale e pepe, unire le erbe di Provenza, e poi bagnare con olio e vino bianco.








Ricoprire la superficie del pesce.


Cuocere in forno statico a 180°C per 15 minuti, poi accendere il grill e proseguire per altri 10 minuti fino a formare la crosticina.



Se si decide di prepararlo per il giorno successivo, utilizzare teglie specifiche per micronde e conservare in frigorifero.
Il giorno dopo, cuocere a 650 watt di potenza per 10-13 minuti con la funzione combinato (grill + micro).

mercoledì 14 settembre 2011

Pansotti al sugo di noci


Eccomi di rientro dall'ultima vacanza dell'estate, è stata solo una toccata e fuga, qualche giorno in Liguria, più precisamente nel golfo del Tigullio, un luogo a cui mio marito è molto legato e dove anch'io ritorno sempre volentieri......



Ogni volta che arriviamo in quei luoghi è d'obbligo cucinare i famosi pansotti, naturalmente conditi con l'ottimo sugo di noci, è un piatto che conosco da sempre e lo associo al profumo della Liguria.
Devo ammettere che non ho mai provato a preparare questa deliziosa pasta ripiena, conosco la ricetta, gentilmente concessa dalla signora Franca, rapallese doc, ma quello che mi blocca è trovare la borragine (scusa ufficiale!).
In quanto al sugo ho una ricetta collaudatissima che propongo di tanto in tanto, anche con altri formati di pasta, un esempio è stato l'uso sui gnocchi alla romana presentati per l'MT challenge.




Ingredienti per 6 persone


pasta
400g di farina
2 uova
un poco di vino bianco
sale
ripieno
400g di erbette
200g di borragine
200g di ricotta
70g di grana padano grattugiato
1 uovo
sale e pepe

sugo di noci (vi rimando alla ricetta già pubblicata!)


Lavare le verdure, lessarle in poca acqua e strizzarle bene, tritare finemente e unire al resto degli ingredienti (grana, ricotta, sale, pepe e uova), mescolare molto bene in modo da rendere omogeneo il ripieno.
Fare la pasta: posizionare la farina a fontana, unire le uova e anche un poco di vino, impastare bene in modo da renderla compatta e ben liscia (quando di schiaccia deve scioccare!).


Lasciare riposare per 10-15 minuti i una ciotola a temperatura ambiente e poi procedere facendo sfoglie che verranno ritagliate a quadrati di circa 5 cm di lato.
Si farcisce con una noce di ripieno, si chiudono a triangolo e poi a cappelletto arrotolandoli sul dito.


Si cuociono in acqua salata bollente (bastano pochi minuti dopo che sono saliti "a galla") e si condiscono con il sugo, portato a temperatura ambiente.


Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario culinario d'Italia organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato, per le ricette liguri, dal blog Tutto a occhio




giovedì 8 settembre 2011

Torta di mele rustica

Questa ricetta in casa mia è chiamata torta della Bianca, una simpatica signora, mamma di una mia ex collega di lavoro, Sandra, che ogni volta che si festeggiava, (le scuse per festeggiare sono sempre tante... il santo patrono, l'inizio di ogni stagione, compleanni ed onomastici, naturalmente....) portava una grande torta di mele soffice e gustosa. Tutti abbiamo chiesto la ricetta che veniva scritta dalla signora ordinatamente, a mano e come titolo: Torta di mele alla Bianca.
Oggi ho fatto qualche variazione, succo di limone invece di arancia (visto la stagione) e zucchero di canna anziché lo zucchero semolato, la posterò con le mie varianti, ma prima o poi vi scriverò la "vera" ricetta!




Ingredienti

2 mele tagliate a tocchetti
2 uova intere
150g di burro salato
150g di zucchero di canna
150g di farina 00
2 cucchiai colmi di fecola
scorza di 1 limone grattugiata
succo dello stesso limone
1 bustina di lievito per dolci


Sciogliere il burro a bagnomaria o in microonde, unire lo zucchero, le uova, la farina setacciata con il lievito e la fecola.
Inserire le mele tagliate, e il limone.

Mettere in una teglia (dimensione 24-26cm di diametro)e spolverizzare con zucchero di canna a piacere.

Cuocere in forno caldo a 180°C per 35-40 minuti (il tempo ci vuole tutto essendo piuttosto bagnata).

Coprire con alluminio se la superficie diventa troppo scura e lasciare raffreddare un poco (circa 10-15 minuti) in forno caldo aprendo un poco lo sportello per fare in modo che esca l'umidità.




E' buona sia calda che fredda, ottima accompagnata con panna montata aromatizzata alla cannella.

Avete notato la tovaglietta a tema? E' un regalo del mio Tommi, colorata da lui con gli stencil per la festa della mamma di qualche...ops diversi anni fa!

martedì 6 settembre 2011

Lavanda speciale!

Oggi niente ricetta...solo foto, per poter partecipare al concorso di Lecoqchante "La spighetta di S. Giovanni" per la categoria giardino.



Premetto che la lavanda è uno dei miei fiori preferiti e che ho sempre desiderato una piccola siepe in una zona del mio giardino...purtroppo questo sogno risulta irrealizzabile, infatti Zorro alla sola vista della lavanda, alza già la zampa posteriore... e quindi, che fare? Non posso osare a piantarla, seccherebbe nel giro di pochi giorni!
Qualche domenica fa, non appena vidi sul web questo contest, rimasi affascinata dalla sezione giardino, e mi sarebbe piaciuto partecipare...ma come?
Decisi di portare con me la macchina fotografica..non si sa mai! E così è stato, ho fatto diversi scatti...dalle aiuole sparti traffico (rischiando di essere investita!!!), a fiori con api annesse, ma poi ho scoperto in un giardino del paese dove lavoro questo cespuglio rigoglioso e colmo di fiori enormi.
L'ho fotografato, dal cancello, e successivamente ho intervistato il proprietario. Questo mi informa che è un tipo di lavanda poco comune (ma non mi ha saputo dire la specie), con foglie molto frastagliate, fiori giganti ma non estremamente profumati!




Me ne sono innamorata!

Con queste foto partecipo al contest di Lecoqchante

Gnochi de susini (variante all'albicocca)

Per la prima volta partecipo alla simpatica iniziativa "Quanti modi di fare e rifare" scoperta per caso mentre aderivo al contest di Ornella sulla feta. Avevo già pensato di provare a preparare questi splendidi gnocchi che avevo assaggiato in vacanza in Alto Adige e questa opportunità cadeva a fagiolo.
Ho confrontato la ricetta di Libera, con quanto avevo trovato sul libro La cucina delle Dolomiti di Anneliese Kompatscher durante la stesura del post Marillenknodel e poi ci ho provato...




Ingredienti per 12 gnocchi

500g di patate cotte a vapore
40g di burro
25g di semolino
1 uovo intero
1 tuorlo
125g di farina
1 pizzico di sale
zucchero
albicocche essiccate
zucchero

Salsa: per condire 3 gnocchi
25g burro
2 cucchiai rasi di pane grattugiato fine
1 cucchiaio di zucchero a velo

marmellata di mirtilli
1 cucchiaio di rum


Ammollare le albicocche essiccate per una notte in acqua.


Cuocere a vapore le patate (con il bimby: 30 minuti a varoma), passarle allo schiaccia patate, aggiungere tutti gli ingredienti lasciando la farina per ultima e mescolando bene tra un ingrediente e l'altro. Far riposare l'impasto per un'ora in luogo fresco.

In frattempo sgocciolare le albicocche su carta assorbente e riempirle con 1/2 cucchiaino di zucchero.


Passato il tempo di riposo, mettere sulla mano un poco di impasto, inserire l'albicocca e aggiungendo altro impasto formare il gnocco, è possibile aiutarsi con un poco di farina.
Far bollire una pentola con abbondante acqua e cuocerli in acqua bollente per 5 minuti (i miei avevano un diametro di circa 6cm).


Preparare una padella con burro sciolto e pane grattugiato inserito a pioggia, rosolare gli gnocchi scolati e passarli nello zucchero a velo.

Impiattare con una cucchiaino di marmellata di mirtilli e una salsa preparata sciogliendo 1 cucchiaino di marmellata nel rum e tirandola un poco sul fuoco.






Ecco come si presenta l'interno.










Con questa ricetta partecipo a "Quanti modi di fare e rifare":

Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario culinario d'Italia organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato, per le ricette del Friuli Venezia Giulia, dal blog Fiordisale


domenica 4 settembre 2011

Spaghetti panna e prosciutto crudo

Oggi la voglia di cucinare era davvero ai minimi storici, reduce come sono, da una festona organizzata dalla società di basket di Tommi e da una settimana davvero pesante.
Così, ho aperto il frigo alle ore 12,45, e visti gli avanzi di un prosciutto e melone del giorno precedente mi è balenata questa idea super-rapida....(ore 13,15 tutti a tavola!!)
Vero che si presenta bene?



Ingredienti per 4 persone
300g di pasta formato spaghetti (oggi avevo le trenette)
70-80g di prosciutto crudo S. Daniele DOP
60 ml di panna da montare
sale, pepe nero
olio evo

Scaldare un cucchiaio di olio, aggiungere il prosciutto tagliato a listarelle e attendere che si abbrustoliscano (circa 2-3 minuti); unire la panna e togliere dal fuoco.
Nel frattempo cuocere la pasta e, dopo averla scolata ben al dente, unirla al prosciutto- panna, far saltare in padella qualche minuto.
Servire calda con il pepe macinato (a piacere, naturalmente)!!!

venerdì 2 settembre 2011

Confettura di prugne mirabelle e lavanda

Ho sempre fatto la confettura con le prugne gialle "Goccia d'oro", ma solo quest'anno ho scoperto che si chiamano "Mirabelle", dal nome della pianta che le produce Prunus cerasifera detto anche mirabolano (questo non cambia la sostanza, ma ho voluto indicarlo per tutte quelle persone che come me non avevano associato le due denominazioni).
Questa pianta produce sempre una gran quantità di frutti e dopo aver regalato a tutti gli amici sacchetti di prodotto, si finisce sempre per fare la confettura, ogni anno mi ripeto " Quest'anno non faccio più conserve, devo finire quelle in dispensa!" e poi puntualmente ci ricasco...
Allora per ovviare la monotonia della preparazione aggiungo ingredienti insoliti e in questo caso ho voluto provare con la lavanda, mi è sembrata un'ottima trovata.
I due gusti si coniugano bene assieme e il prodotto risulta molto profumato, lo consiglio su una fetta biscottata con dell'ottimo tè.




Ingredienti
1 kg di prugne già mondate
500g di zucchero
1 limone spremuto
1 mela verde grattugiata
lavanda (a piacere)

Inserire nel boccale bimby le prugne mondate e frullare il tutto 10-15 sec. a velocità 9 (in questo modo otterrete una confettura uniforme,senza pezzi), unire la mela grattugiata e il limone.
Cuocere a temperatura di 100°C per 30 minuti a vel 3.
Unire lo zucchero e proseguire altri 20-30 minuti sempre a 100°C a vel 3.
A questo punto fare la prova piattino: posizionare su di un piattino freddo (circa 5 °C) un cucchiaino di confettura e valutare la consistenza, piegandolo.
Se risulta superata (scorre molto lentamente o non si muove affatto), inserire in vasi di vetro ben puliti e chiudere con capsule nuove.
Capovolgere il prodotto per circa 10 minuti in modo che si scaldi il coperchio, poi rigirarlo e attendere il raffreddamento prima di riporlo in dispensa (controllare che si sia formato il vuoto!).

Se non fosse superata procedere ancora nella cottura senza superare mai i 100°C in modo da non caramellare lo zucchero e mantenere il prodotto di un bel colore giallo.
Aggiungere solo a consistenza ottimale, ma quando la confettura è ancora bollente, la lavanda, a cucchiaiate e a piacere, mescolare.


Con questa ricetta mi piacerebbe partecipare al contest di Lecoqchante "La spighetta di san Giovanni" per la categoria cucina: