Pagine

martedì 31 maggio 2016

Torta salata con zucchine, feta e limone


Sto riprocudendo ad una ad una tutte le ricette presenti nel nostro libro Torte salate e devo ammettere che rimango ogni volta a bocca aperta!
Un esempio evidente è questa torta: semplice e particolare allo stesso tempo; una classica di sempre, la torta di zucchine, a cui però l'aggiunta di feta, ma soprattutto di limone la rende fresca e saporita allo stesso tempo.
Va assolutamente provata e ringraziamo Enrica di averla proposta alla sfida MTC.



Ingredienti
per la pasta
250g di farina
125g di burro freddo
1 uovo
sale
per la farcia
2 zucchine
2 scalogni
2 uova
100ml di panna
30g di parmigiano reggiano
150g di feta
scorza di un limone bio
sale e pepe


Versare la farina a fontana, mettere al centro il burro, il sale e l’uovo, lavorarli con la punta delle dita.
Incorporare la farina, a poco a poco, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa.
Aggiungere un goccio di acqua fredda e impastare con il palmo della mano, lavorando di polso per 3-4 volte, finché è liscio. Formare una palla, e farla  riposare avvolta nella pellicola in frigo per almeno 1 ora.

Preparare la farcia: lavare e tagliare a cubetti le zucchine, affettare sottilmente gli scalogni.
Passare in padella con olio gli scalogni, saltare a fiamma viva le zucchine, aggiustare di sale e pepe.
Far raffreddare.
In una ciotola sbattere le uova con la panna e il formaggio grattugiato, la scorza grattugiata di un limone, e il formaggio feta a piccoli tocchetti.

Cuocere in bianco la pasta:riprendere l'impasto, stenderlo con il mattarello e foderare lo stampo da 24cm di diametro, dopo averlo imburrato e spolverizzato con la farina, che non deve essere in eccesso.

Forare con la forchetta il fondo, ricoprire con carta forno e mettere sopra dei pesi (siano esse monetine, o fagioli secchi o sfere apposite di ceramica).
Cuocere in bianco a 180°C per 15-20 minuti, togliere i pesetti rimettere in forno per altri 5 minuti abbassando a 170°C (in modo da cuocere perfettamente la base).
Mettere le zucchine, ormai raffreddate e sopra versare il composto di uova e feta.
Continuare la cottura  infornando ancora per circa 20min.

Buonissima tiepida, ma anche a temperatura ambiente non è niente male!

lunedì 30 maggio 2016

Frittata di carote


Oggi a Light and tasty si parla di frittate, sì, di un piatto piuttosto che di un ingrediente, almeno una volta al mese ci muoviamo così, non so se viene siete accorti.
La frittata l'abbiamo scelta perchè un piatto veloce, comodissimo da preparare ed è un piatto unico da riscattare!
Alle uova si può aggiungere di tutto, dai carboidrati (pane, pasta, riso) alle verdure ottenendo sempre ottime proposte.
In questo caso ho pensato alle carote, per il colore e per il gusto leggermente dolce, non lo avevo mai provato, ma è un'ottima alternativa... ve la consiglio!




Ingredienti per 4 persone

4 carote

5 uova

3 cucchiai di grana grattugiato

prezzemolo tritato

sale e pepe

olio evo




Mondare le carote e affrettarle a rondelle, cuocerle a vapore (con bimby mettere 1 litro di acqua nel boccale, mettere la verdura nel varoma e impostare 20 minuti vel1).

Sbattere le uova con il formaggio, sale, pepe e prezzemolo.

Aggiungere le carote e mescolare delicatamente, facendo attenzione a non rompere le carote.

Ungere una padella  con un poco di olio, versare il composto, cuocere afuoco basso con coperchio.

Servire subito.

Ecco altre proposte...

Frittata pomodorini e asparagi col Bimby  di Cinzia del blog Cinzia ai fornelli

Millefoglie di frittata alle erbe di Provenza con lamelle di verdura (vegan recipe)  di Consuelo del blog I biscotti della zia

Frittata senza uova con curcuma e piselli  di Daniela del blog Mani in pasta qb


Rotolo di frittata Bimby di Eva   del blog in cucina da Eva

giovedì 26 maggio 2016

Panini a ventaglio di semola farciti




Avevo visto la forma di questi panini dal un caro amico, Gianni, che aveva "copiato" da Carla Emilia, (amica storica), nell'ambito di un gioco sul web: il recipetionist; desideravo provarli!
Questo formato mi sembrava davvero curioso e nel prepararlo ho anche pensato di farcirlo in modo da risultare un'ottima merenda.
Volevo sottolineare che ho usato solo semola e sono risultati morbidi e davvero sfiziosi nel gusto!


Ingredienti per 6 panini
300g di semola rimacinata
2g di lievito secco
3 cucchiai di olio evo
150ml di acqua
1 cucchiaino raso di sale

nduja
olive
formaggio feta
olio evo





Impastare la farina con l'acqua, il lievito e il sale.

Quando l'impasto risulta ben incordato si unisce l'olio e si procede ancora per 5-10 minuti.

Lasciare riposare il luogo tiepido per un paio di ore fino al raddoppio dell'impasto.


Formare il panini: prima di tutto sgonfiare l'impasto e con un mattarello tirare la pasta abbastanza sottile, tagliare tanti rettangoli (circa 15cm x7cm).

Sovrapporre tre rettangoli dopo averli spennellati con un poco di olio evo, e averli farciti con formaggio a cubetti o olive tritate o i piccoli pezzetti di nduja

Piegarli a metà, come un ventaglio e inserirlo in una formina da muffins.

Lasciare lievitare ancora 1 ora.

Pennellare la superficie con olio evo. Cuocere in forno ben caldo 200°C per 20 minuti circa.

Con questa ricetta partecipo a Panissimo #41, ospitato questo mese da Consuelo e ideato da Sandra e Barbara

lunedì 23 maggio 2016

Insalata di farro con fave, carote e tonno



Ed oggi a Light and Tasty si parla di Fave!
Queste Leguminose prima molto consumate al Centro e al sud Italia, dove le troviamo come ingredienti in tanti piatti della tradizione, oggi sono invece presenti in tutta Italia e consigliate per l'elevato apporto di ferro, di proteine e anche di minerali e vitamine, per queste ultime sarebbe meglio consumarle da crude.
In ogni caso sono consigliate nelle diete ipocaloriche infatti 100g di prodotto producono solo 70kcal.
Ho pensato di inserirle in un'insalata di farro, un piatto unico, ideale anche per l'estate, visto che viene consumato freddo o a temperatura ambiente!


Ingredienti per 4 persone

250g di farro perlato
500g di fave
3  carote
80g di tonno sott'olio
sale
olio evo




Far bollire l'acqua circa 2 litri, al bollore aggiungere il farro, cuocerlo mescolando fino a cottura, (il mio è cotto in  circa 20 minuti oppure seguire le indicazioni della confezione). Scolare e raffreddare sotto acqua corrente.

Togliere le fave dal baccello, scottarle in acqua per circa 2 minuti, scolare e sbucciarle.

Pelare le carote e dopo averle lavate tagliarle a cubetti.

Scaldare due cucchiai di olio in padella, unire le carote e sdopo aver aggiustato di sale saltarle per qualche minuto.

Unire le fave sbucciate al farro, aggiungere le carote saltate, il tonno (dopo averlo scolato).

Condire con un cucchiaio di olio eco e sale, a piacere (io l'ho omesso).

ecco qualche idea......

Torta salata con fave e piselli di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico  

Burger di ceci e fave di Consuelo del blog I biscotti di zia

Petto di pollo con fave e olive di Daniela del blog Mani in pasta qb  

domenica 22 maggio 2016

Cheesecake alle fragole e timo


...e per ultima proposta per l'MTC ecco la mia cheesecake con metodo a crudo!
Era la prima volta che preparavo una cheesecake senza cottura e avevo timore a cimentarmi, ma essendo convita che partecipare a questo gioco sia anche un modo per imparare a cucinare, era doveroso provarci!
Il mio timore era che non si reggesse, anche perchè non era mia intenzione abusare di gelatina, le preparazioni "gommose " proprio non mi aggradano.
Così mi sono letta e riletta le indicazioni di Annalù e Fabio, poi ho elaborato una mia lista di ingredienti, in cui il mascarpone risulta l'ingrediente principe, alleggerito da un ricotta e philadelphia (inserito per dare un tocco acidulo), quanto alle dosi di gelatina e panna mi sono rifatta ai maestri.
L'idea delle fragole al timo l'ho avuta dopo aver assaggiato una confettura di Moreno Cedroni che mi è stata regalata, così ho pensato di spalmarla sulla base di biscotti per arricchire di sapore e nello stesso tempo di decorare con timo fresco la superficie.
Grazie ragazzi, la consistenza è proprio come desideravo!



Ingredienti diam 20cm

per la base:
150g di biscotti Digestive
60g di burro
confettura di fragole al timo

per la crema:
50g di philadelfia
100g di ricotta
250g di mascarpone
10g di gelatina
50ml di panna calda
200g di panna montata
125 di zucchero a velo
1 bacca di vaniglia

300g di fragole
1 cucchiaio di zucchero semolato
1/2 limone (succo)
1/2 cucchiaino di agar agar

Frullare i bicotti al mixer, unire il burro buro e mescolare fino ad ottenere una specie di impasto, che verrà distribuito sulla base della tortiera diam 20 (base foderata con carta forno ed anello con pellicola per alimenti) e ben pressato con il dorso di un cucchiaio. Mettere in frigo per almeno 1 ora.
Spalmare sulla superficie la confettura di fragole al timo.

Mettere in ammollo la gelatina in una ciotola con acqua fredda.
Montare 200ml di panna e mettere in frigorifero.
Unire la ricotta, il formaggio e il mascarpone, montare con le fruste in modo da amalgamarli, aggiungere lo zucchero  a velo poco alla volta e aromatizzare con i semi di vaniglia (tagliare la bacca per il lungo ed asportare i semini con il dorso del coltello).
Scaldare al micronde 50ml di panna, unire la gelatina riidratata e ben strizzata, mescolare bene con un cucchiaino.
Unire la gelatina ai formaggi, mescolando in modo da formare un composto omogeneo, unire con un leccapentola la panna montata, muovendo dal basso verso l'alto per evitare di smontare.
Versare sulla base biscotti/marmellata.

Mettere in frigo per 1 notte

Il giorno successivo tagliare a cubetti regolari le fragole, condirle con zucchero semolato e attendere una trentina di minuti.
Scolare le fragole, misurare il succo in una brocca, allungare con un poco di acqua in modo da arrivare a 150ml.
Mettere i 150ml in un polsonetto, aggiungere l'agar agar, mescolare e mettere sul fuoco, far bollire 1-2 minuti (deve risultare limpidissimo).
Decorare con fragole a cubetti, ricoprire con la gelatina al succo di fragola, mentre la gelatina è calda aggiungere foglie di timo (non fate il contrario, cioè prima timo e poi gelatina, altrimenti vi spostano tutte le foglie ).
Rimettere in frigo per almeno un paio di ore.

Con questa ricetta partecipo alla 57esima sfida dell'MTC


venerdì 20 maggio 2016

Cheesecake salato agli asparagi e nocciole


Eccomi ancora alla prese con una cheesecake, ma questa volta salata...e sempre per la sfida n.57 dell'MTC.
Questo mese parliamo di cheesecake e ci terrei a partecipare con tutte le prove possibili, quelle salate poi sono le mie preferite, e il numero di versioni che ne ho sul blog sono l'evidenza, le trovo eleganti e indicate come fine cena, un modo diverso per introdurre i formaggi.
Le porto in tavola presentandole al centro di un piatto da portata, circondate da tanti assaggi di formaggi diversi, di solito sono sempre molto gradite!
Quindi Annalù e Fabio grazie per averm dato la possibilità di preparare una variante, ma soprattutto sono curiosa di leggere tutte quelle che verranno preeparate per questa sfida... ne vedremo delle belle!!!


Ingredienti per 2 minicheesecake

30g di crackers
1 cucchiaio di nocciole tritate
20g di burro fuso

60g di ricotta
100g di robiola
3 cucchiai di Grana Padano grattugiato
4 g di gelatina in fogli
20ml di panna
500g di asparagi
2 cucchiai di olio evo
sale


Frullare i crackers nel mixer, unire il burro fuso e le nocciole tritate, preparare la base, posizionando un coppapasta rivestito di pellicola per alimenti sul piatto di portata, mettere sul fondo il preparato e pressarlo con il dorso di un cucchiaio. Mettere in frigo.

Ammollare 1 foglio di gelatina in acqua fredda per circa 15 minuti.

Tagliare gli asparagi a pezzetti, lavarli e saltarli in padella con l'olio evo per 5-10 minuti. Aggiustare di sale e poi frullare fino ad ottenere una crema (tenere da parte qualche punta per decorare).

Miscelare la ricotta alla robiola e al grana, montare con le fruste.
Scaldare la panna a circa 60°C, unire la gelatina ammollata ben strizzata, mescolare bene, inserire nella crema di formaggi.

Aggiungere 2 cucchiai di questo composto agli asparagi e proseguire a frullare per un minuto.

Assemblare la cheesecake, mettendo uno strato di crema di formaggio sulla base di crackers, poi aggiungere uno strato di asparagi frullati, e infine un'altro strato di formaggio.
Decorare con le punte di asparagi e le nocciole tritate.
Mettere in frigo rifero per una notte.



Con questa ricetta partecipo alla 57esima sfida dell'MTC



martedì 17 maggio 2016

Waffles con farina di grano saraceno e crema chantilly al miele


Oggi è la Giornata Nazionale del Miele festeggiata dal Calendario Italiano del Cibo e la sua ambasciatrice è Susanna Canetti.

Festeggiamo il Miele, questa  la sostanza alimentare prodotta dalle api, esse raccolgono e trasformano il nettare e le secrezioni di parti vive della pianta  le trasformano (numerosi scambi tra le api di uno stesso alveare consentono una graduale maturazione ed arricchimento di enzimi che derivano dalle loro secrezioni ghiandolari) e le depongono nei favi, sigillano poi il tutto, opercolando, e lasciano maturare.

I componenti principali del miele sono il fruttosio, il glucosio, l’acqua, altri zuccheri e sostanze diverse, tra cui acidi organici, sali minerali, enzimi, aromi (che dipendono dal nettare dei fiori visitati).
Il miele è un alimento di elevato valore nutritivo, facilmente assimilabile per la presenza massiccia di zuccheri semplici, fornisce energia di immediato utilizzo e presenta una facile digeribilità, per questo è consigliato a vecchi e bambini oltre che agli sportivi, ma è importante sottolineare che non è un alimento completo, manca infatti di proteine e vitamine.

Se si utilizza in cucina, nelle preparazioni si deve tenere presente che ha un potere dolcificante superiore al saccarosio,  e ciò potrebbe consentire di impiegarne quantità inferiori, ma bisogna fare attenzione al peso specifico, certe tipologie di miele contengono più acqua e  quindi risulta più difficile da dosare, non vi è una proporzionalità fissa.

Ma passiamo alla mia ricetta, in cui il miele compare sia nell'impasto dei waffles sia nella crema di accompagnamento proprio per esaltare il più possibile il gusto di questo prodotto eccezionale.
I waffles sono un dolce a cialda croccante fuori e morbido dentro, cotto su doppie piastre roventi che gli conferiscono il caratteristico aspetto goffrato, tipico del Belgio e dei Paesi Bassi, ma che ormai sono presenti sempre più spesso anche sulle nostre tavole.



Ingredienti (per 6 waffles)
100g di farina di grano  saraceno
100g di farina 00
1 uovo
170 ml di latte
125 g di yogurt bianco
3 cucchiai di miele
1 cucchiaino di lievito
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
un pizzico di sale

Crema Chantilly al miele
80g di latte intero
2 tuorli d'uovo
3 cucchiai di miele
10g di maizena
200ml di panna da montare



In una ciotola sbattere con una frusta uovo  latte, lo yogurt e miele, unire la farina miscelata con lievito, bicarbonato e sale.
Cercare di ottenere una pastella omogenea e senza grumi.
Scaldare la piastra per waffles ( al n.3), ungerla leggermente e versare l' impasto.
Attendere un paio di minuti e poi controllare la cottura.


Crema chantilly al miele: far scaldare il latte ad alta temperatura. Montare i tuorli d'uovo con il miele, aggiungere la maizena e inserire il composto nei liquidi caldi.
Riportare sul fuoco e attendere che il composto torni a bollire.
Togliere dal fuoco e mescolare con la frusta.
Abbassandosi la temperatura il composto si addenserà, quando farà ben freddo porre in frigorifero per un paio d'ore.
Montare la panna e inserirla nella crema pasticcera utilizzando un leccapentola e muovendo dal basso verso l'alto.

Servire i waffles con la crema  a parte.


Con questa ricetta partecipo al Calendario del cibo italiano promosso da Aifb

lunedì 16 maggio 2016

Barrette energetiche homemade


Oggi a Light and Tasty si parla di Muesli o Müsli (in svizzero tedesco Müesli o Birchermüesli), ed  è una miscela di cereali e frutta secca solitamente, viene consumata solitamente  durante la prima colazione, ma è ottima pure a merenda, per uno snack veloce.
Può essere mangiata da sola, ma è consigliato accompagnarla con latte, yogurt o latte di soia.
Il suo consumo è estremamente diffuso nella Svizzera tedesca, dove ha avuto origine, ma anche in Austria, Germania e ormai in tutta Europa.

L'origine del nome Birchermüesli viene dal dottore, dietologo e pioniere della scienza della nutrizione Maximilian Bircher-Benner di Zurigo.
Ci sono diverse miscele,ma ci tengo riportare qui la ricetta originale del dottor Bircher (Il libro della salute Bircher - Benner, Mondadori, 1981) per una persona:
mettere a mollo un cucchiaio di fiocchi d'avena in 3 cucchiai di acqua fredda
aggiungere un cucchiaio di succo di limone e un cucchiaio di latte condensato zuccherato
mescolare con 200 g di mele grattugiate (buccia e semi inclusi)
spolverare con un cucchiaio di nocciole o mandorle in polvere
Il nome Birchermüesli è riservato solo al piatto contenente i 4 ingredienti fondamentali: fiocchi d'avena, latte, succo di limone e mela grattugiata. Da Wikipedia.

Per l'occasione ho pensato di lasciarvi la mia ricetta delle barrette energetiche, ottime come snack e semplicissime da preparare!

Ingredienti
85 g di fiocchi d'avena
20g di burro
2 cucchiai di farina
55g di zucchero di canna integrale
1 cucchiaio di miele
1 cucchiaio di uvetta sultanina
1 mela essiccata
1 banana essiccata





Fondere il burro senza farlo friggere. tagliare la frutta essiccata a  pezzetti, far rinvenire in acqua l'uva sultanina per un paio di ore e poi asciugarla bene con la carta.

Unire tutti gli ingredienti e mescolare molto bene.

Foderare con carta forno uno stampo da plumcake, inserire il composto e livellare bene con il dorso di 1 cucchiaio bagnato.

Cuocere in forno statico, già caldo, a 180°C,  per 15-20 minuti.

Appena sfornato incidere in barrette e poi lasciarlo raffreddare nella forma.

Staccarle con un coltello affilato.


ecco altre proposte interessanti per voi....


Mug con crumble alla mela di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico

Biscotti al muesli (vegan recipe) di Consuelo del blog I biscotti della zia

Granola homemade di Daniela del blog Mani in pasta qb

Croccante di muesli di Eva del blog Eva in cucina

venerdì 13 maggio 2016

Cheesecake al sambuco


Questo mese all'MTC si parla di Cheesecake, quelle deliziose torte americane dalla consistenza unica e dal sapore inconfondibile... e tutto merito di Annalù e Fabio, i vincitori della scorsa sfida, hanno preparato dei biscotti spaziali, meritando questa vittoria (per loro è già la seconda volta!) alla sfida più amata del web!
Le regole della sfida parlano chiaro, le cheesecake possono essere dolci o salate e quelle dolci cotte o crude, ho iniziato con il metodo che mi è più familiare, cotta e dolce, variando rispetto alla mia ricetta solo la cottura, ho provato il bagnomaria, come consiglia Annalù ed effettivamente il risultato è migliorato notevolmente, questo tipo di cottura conferisce una consistenza è molto più morbida e avvolgente.
Il mio timore era che si bagnasse l'impasto così ho optato per una doppia teglia, che rende anomalo questo bagnomaria in quanto l'acqua non è a diretto contatto, ma sicuramente rende l'ambiente di cottura più umido, diciamo che è un compromesso!
Prima di togliere l'anello della teglia, aggiungete la gelatina al sambuco in modo da ottenerne uno strato più significativo, non fate come me (ero troppo curiosa di vedere le proporzioni biscotti/crema)!

L'idea di provarla al gusto di sambuco è venuta sulla base di diverse sollecitazioni:
- una bottiglia di sciroppo acquistato la scorsa estate in Alto Adige per preparare delle gelatine e mai utilizzato
- i fiori essiccati avanzati dalla preparazione del Pan de mej pochi giorni fa e un'amica (la Dany) che ha provato ad inserirli in una frolla
- un ricordo di un'amica triestina che aveva decorato una torta con i fiori freschi
Miscelando assieme questi spunti, ecco uscire la mia realizzazione.

Ringrazio di cuore Valentina, la mia collega, che si è prodigata a raccogliermi i fiori freschi e me li ha portati al lavoro.


Ingredienti
(per stampo da 18cm)
150g di biscotti Digestive
60g di burro
250g di ricotta
250g di Philadelphia light
100g di zucchero
2 cucchiai di sciroppo di sambuco
2 cucchiai di maizena
2 uova
2 cucchiai di fiori di sambuco essiccati
Topping
1/2 cucchiaino di agar agar
150ml di sciroppo di sambuco
fiori freschi di sambuco







Tritare con il mixer i biscotti, miscelarli con i fiori di sambuco essiccati e amalgamare con il burro fuso.

Foderare il fondo di una tortiera apribile con carta forno, inserire l'impasto preparato, distribuirlo uniformemente con il dorso di un cucchiaio pressare bene.

 Mettere in frigorifero.

Montare con le fruste elettriche le uova intere con lo zucchero, in modo che siano ben montate, unire la ricotta, il formaggio. Sempre poco per volta.aggiungere lo sciroppo e la maizena setacciata.

Amalgamare con un leccapentola il composto.

Riprendere la base, versare il composto.

Portare il forno a 160°C e scaldare 1 litro di acqua per il bagnomaria (con questo tipo di cottura si evita la formazione delle crepe nella cheesecake).
Mettere lo stampo da 18cm di diametro in una teglia appena più grande (io 22cm), posizionarle entrambe in una teglia quadrata e versare l'acqua bollente in quest'ultima (ho fatto tutto questo per evitare che l'acqua entri in contatto con la crema di formaggio essendo una teglia apribile il rischio c'è!).
Cuocere per 40-45 minuti circa, controllare che al centro risulti ben addensato.

Far raffreddare completamente.

Aggiungere l'agar allo sciroppo, mescolare con cura evitando i grumi, portare all'ebollizione e far bollire per un paio di minuti (la preparazione diventerà limpida quando l'agar sarà ben sciolto), versare sulla torta.

Lasciare raffreddare, e solo quando sarà bene fredda è possibile sformarla.

Raffreddare in frigo per 1 notte prima di passarla sul piatto da portata.

Decorare con fiori freschi di sambuco.

Con questa ricetta partecipo alla 57esima sfida dell'MTC

giovedì 12 maggio 2016

Vellutata di fave con pancetta e pecorino romano #ricettasoffice


L'Ausl di Piacenza ha deciso di sensibilizzare tutta la popolazione sulla disfagia, definita come difficoltà o impossibilità a masticare il cibo e deglutirlo. Questo un disturbo della nutrizione è molto più diffuso di quanto si possa credere, a tutte le età ma è impressionante pensare che colpisca il 45% delle persone oltre i 75 anni.
Quindi per aiutare malati e i loro familiari hanno pensato di sensibilizzare tutta la popolazione, organizzando un concorso in tutti possono partecipare inviando una ricetta inventata con foto del piatto, naturalmente deve essere adatta alle problematiche di deglutizione.
Il cibo è un piacere e non solo un'esigenza di sussistenza, anche i disfagici non devono rinunciare al gusto, ma apprezzare i piaceri della tavola e della convivialità.
Quindi mobilitiamoci tutti, creatività alle stelle e mani ai fornelli!
Creiamo una ricetta adatta e partecipiamo!

Personalmente ho pensato ad una vellutata, ottima in inverno ben calda, ma anche deliziosa quando si serve tiepida in estate.
Il gusto di questo piatto è deciso, ho utilizzato sia fave secche, più saporite, sia quelle fresche (che sono di stagione) per dare colore, ho abbinato poi i gusti classici: pancetta e pecorino.
Il pecorino viene presentato in forma grattugiata assieme alla robiola per essere meglio deglutito, questi formaggi vengono posizionati al centro del piatto sotto forma di quenelle e il contrasto caldo-freddo della vellutata con i formaggi è un'altra sensazione decisamente piacevole, almeno a mio parere.

Ecco la ricetta...

Ingredienti per 2 persone

75g di fave secche
500g di fave fresche con baccello
50g di pancetta
200ml di brodo vegetale
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
100ml di latte
sale e pepe
50g di robiola
2 cucchiai grattugiati di pecorino romano








Ammollare le fave secche per un paio di ore, dopo averle lavate.
Togliere il baccello dalle fave fresche e scottarle per un paio di minuti in acqua bollente, scolare e passare sotto acqua fredda corrente. Sbucciare le fave.
Cuocere in acqua non salata le fave ammollate per 30-40 minuti, scolare.
Scaldare l'olio in una pendola a bordi bassi, aggiungere la pancetta e rosolare un paio di minuti (togliere un cucchiaio di cubetti di pancetta rosolata e tenere da parte per decorare il piatto).
Unire le fave cotte scolate e quelle sbucciate (tenere da parte qualche fava utile alla presentazione del piatto). Allungare con il brodo vegetale e cuocere a fioco medio per 15-10 minuti.
Togliere dal fuoco, aggiustare di sale e pepe, e frullare con un frullatore ad immersione fino a rendere il composto vellutato e omogeneo.
Aggiungere latte fino a renderlo della densità giusta, che poi è quella che si preferisce (io ho aggiunto circa 100ml, ma non è preciso, dipende da quanto era alto il fuoco durante la cottura dei legumi) e scaldare per qualche minuto.
Nel frattempo mescolare la robiola con il pecorino grattugiato.
Con un mestolo mettere la vellutata nelle fondine, decorare con mezze fave cotte e qualche cubetto di pancetta rosolata, finire il piatto con una o due quenelles di robiola al pecorino.
Macinare un poco di pepe sulla superficie.

Con questa ricetta partecipo al concorso di Ausl di Piacenza #ricettasoffice
Provaci anche tu! Ecco qui troverai il regolamento.


mercoledì 11 maggio 2016

Riso e uova da Le ricette di Petronilla


Oggi è la Giornata Nazionale di Petronilla, viene festeggiata da Aifb nel suo Calendario del Cibo Italiano, la sua ambasciatrice è Anna Calabrese

Chi è Petronilla?
E' un'autrice di numerosi libri di ricette di cucina e di una rubrica "Tra i fornelli" sul settimanale La Domenica del Corriere. Il periodo di cui parliamo è inizio 1900, giusto per dare una collocazione temporale.
Lei non perdeva occasione per definirsi «una donnetta qualunque» e anche per questo aveva un seguito notevole, le sue ricette erano semplici, gustose e molto varie, ma facili da preparare e soprattutto, riuscivano sempre!
Nelle premesse delle sue ricette cercava di invogliare il lettore a preparare il suo piatto con argomentazioni simpatiche e curiose, mettendo sempre in evidenza che vuole essere una del pubblico.
Ma in realtà chi era davvero?
Lei si chiamava Amalia Moretti Foggia era nata in una famiglia di farmacisti,  si laureò prima in Scienze Naturali a Padova nel 1895 e, tre anni dopo, in Medicina a Bologna, terza donna in Italia e prima a conseguire la specializzazione in pediatria.
Al “Corriere” ci arrivò attraverso Eugenio Balzan, direttore amministrativo, al quale si devono felici intuizioni come quella di puntare su una donna per avvicinare sempre più persone alla “Domenica”e qui seguiva oltre alla rubrica di cucina (col nome di Petronilla), anche una  di medicina (col nome di Dott. Amal); accettò consapevolmente anonimato per conquistare quanti più lettori poteva.

Sicuramente è una donna speciale, che potremmo considerarla la prima foodblogger italiana proprio per l'amore di divulgare e condividere con il,pubblico le sue ricette di cucina e la sua esperienza di medico.

Per festeggiare questo personaggio illuminato ho scelto una ricetta semplice e veloce, un suo cavallo di battaglia, per quando si deve allestire una cena e non ci si è ricordati di fare la spesa, un primo piatto gustoso, un riso all'onda, che salva davvero la cena!!!!


Ingredienti per 2 persone

6 cucchiai di riso carnaroli
1 uovo medio
1 cucchiaio di burro
1-2 cucchiai di Parmigiano grattugiato
sale

Mettere a bollire 2 mestoli colmi di acqua (attenzione alle dosi, devono essere corrette), con sale grosso da cucina, quando bolle aggiungere il riso e cuocere per circa 12-13  minuti (il tempo è indicativo, importante è l'assaggio e quanto riportato sulla confezione), mescolando spesso con un cucchiaio.
Nel frattempo in una ciotola rompere un uovo intere, coprirlo con il formaggio e aggiungere il burro fuso, con una forchetta sbattere bene questo composto.
Quando il riso sarà cotto, iniziare ad aggiungerlo a cucchiaiate al composto di uova, poco alla volta, per evitare che l'uovo si stracci (cuocia l'albume), soprattutto all'inizio.
Servire subito ben caldo.

Ed ora per completezza di informazioni vi lascio la descrizione del piatto fatto da Petronilla (tratto da qui):
"Non si hanno, in casa, né brodo di carne, né alcuno di quei dadi od estratti che valgono a far brodi che - pur essendo… falsi - riescono abbastanza saporiti? E nemmeno si hanno lardo, olio, verdure? Nemmeno un barattolino di salsa? Eppure…?
Eppure si vorrebbe ugualmente allestire, e alla svelta, una ristoratrice e squisita minestra di riso in brodo?
Non si scordi, in simile evenienza, che con qualche uovo, un pochetto di burro, ed un bel po' di parmigiano, si può ugualmente preparare - se non molto all'economica, molto però alla svelta - una minestra di riso in brodo che… non vi so dire quanto sia squisita!
Vorreste farne la prova?"

Versate, allora, nella pignatta - e solo mezz'ora prima del pranzo - 2 mestoli d'acqua, per ogni persona; e salatela.
Ponete la pignatta a fuoco alto; e quando l'acqua vi bollirà, versatevi il riso che, nel frattempo, avrete mondato (2 cucchiai per persona, se vialone; 3 se maratello).
Non incoperchiate mai la pignatta; di tratto in tratto date una rimescolata.
Mentre il riso cucinerà, versate nella zuppiera - per ogni 2 persone - il contenuto di 1 uovo, 1 cucchiaino di burro crudo, 1 cucchiaio di parmigiano grattuggiato; e sbattete ben bene con la forchetta.
Quando saranno il riso cotto e l'acqua, quindi, tutta imbiancata, versate l'acquosa minestra nella zuppiera; ma versatela adagio adagio, e un mestolo alla volta, e sempre agitando, affinché - per il troppo calor del… brodo - le uova non abbiano ad aggrumarsi; e allorché tutto, dalla pignatta, sarà passato nella zuppiera, portate in tavola.

Potrete così constatare come una minestra - anche se fabbricata senza i comuni ingredienti e condimenti - possa stare alla pari, e forse anche più in su, di ogni altra comune e buona minestra.
Potrete persino rispondere - con aria un tantin di mistero, ma però sinceramente - a chi vi chiedesse con che l'avete fatta…:
- L'ho fatta soltanto con mucca e con gallina! (Non sono, infatti, doni di gallina le uova, e doni di mucca il burro ed il formaggio?).


 Bibliografia :
Wikipedia
Corriere della sera - I blog
Il piccolo di Trieste
Stella Donati - Le famose ricette di Petronilla . Ed. Euroclub
Paperando Forum

lunedì 9 maggio 2016

Nidi di pasta tonno e piselli


Oggi a Light and Tasty si parla di Piselli... quel legume deliziosamente dolce che in questo periodo dell'anno inizia ad essere presente sulle nostre tavole, purtroppo nel mio orto non sono ancora pronti da raccogliere, al momento ho piante con i soli fiori (che ho ritratto con la mia pasta).
La scarsità di grassi li elegge come legume adatto nelle diete ipocaloriche (evitare però quelli secchi che contengono molte più calorie)inoltre  possiedono importanti proprietà diuretiche.
Nonostante le fibre non siano troppo presenti rispetto ad altri semi della stessa famiglia, aiutano comunque l'intestino,  in caso di stitichezza.
Sono ricchi di acido folico, vitamine, soprattutto la C, e sali minerali.
La presenza di purine li rende controindicati per chi ha problemi di gotta o un livello di acido urico troppo elevato.
Inoltre ci tengo a sottolineare che oltre al classico pisello si può  utilizzare anche la buccia (il baccello), per la produzione di brodo vegetale, ecco qui un'idea.

Ma passiamo alla ricetta:



Ingredienti per 2 persone

140g di tagliatelle
80g di tonno sott'olio
1 scalogno
200g di piselli
2 cucchiai di passata di pomodoro
1 cucchiaio di olio evo



Scaldare l'olio e soffriggere lo scalogno tritato, unirei piselli, aggiustare di sale e cuocere fino a quando non risultano morbidi.

Aggiungere la passata di pomodoro e il tonno dopo averlo scolato.

Aggiustare di sale.

Nel frattempo cuocere in abbondante acqua salata le tagliatelle, scolarle e saltarle in padella con il sugo di piselli e tonno.

Servire in piatti individuali formando con un forchettone e un mestolo un nido di tagliatelle  e all'interno condire con l'abbondante sugo.

Ecco altre proposte con questo legume di stagione....

Spezzatino di tacchino con piselli e patate  di Carla Emilia

Vellutata di piselli al timo con gamberi di Consuelo

Quinoa e piselli  di Daniela

Torrette di frittata  e piselli di Eva