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lunedì 29 dicembre 2014

Benvenuti in Canada



Ed ecco che l'Abbecedario Culinario Mondiale è arrivato or ora in Canada: tutto merito della lettera E di Edmonton, città canadese capitale della provincia dell'Alberta.
Ottawa, capitale federale,  la collina del Parlamento
Ringrazio Lynne, l'ambasciatrice del Senegal, per avermi passato il testimone e inizio subito con qualche informazione di base per introdurre questo nuovo Paese.
Forse non tutti sanno che il Canada è il secondo stato più esteso al mondo ( ben 9.984.670 di km²). Pensate che la differenza di fuso orario fra la costa orientale e quella occidentale è di 5 ore (tra l'Italia e New York, giusto per farvi capire, ce ne sono 6, solo una in più).
Può essere diviso idealmente in 3 zone, Canada alto, medio e basso. Il primo ha caratteri nordici, e a tratti presenta un clima polare; le zone media e bassa, invece, sono pianeggianti, con imponenti catene montuose a occidente.

Lago Peyto - Parco Nazionale Banff


La tundra ricopre quasi completamente tutte le regioni artiche, mentre i rilievi degli Appalachi e della Catena Costiera sono ricoperti da verdissime foreste di conifere. Nelle Pianure, al contrario, crescono quasi esclusivamente graminacee.
Il Canada possiede più laghi ed acque interne di qualsiasi altro Paese al mondo, ha una vegetazione molto ricca e pullula di splendidi Parchi Naturali: per questo è altissima l'attenzione per il territorio, la flora e la fauna.



Toronto

Per quanto riguarda la sua società, invece, il Canada è un classico esempio di stato multiculturale.
L'espressione "Mosaico culturale" (in inglese: "the Canadian cultural mosaic", in francese: "la mosaïque culturelle canadienne") è usata proprio per descrivere la mescolanza di gruppi etnici, lingue e culture che coesistono all'interno di questa società. Tre sono le culture fondanti del Canada, ovvero quella anglosassone, quella francese e quella delle nazioni amerindie.
E così tutta questa ricchezza di culture e tradizioni, si riflette anche nella cucina.

Montreal
La gastronomia canadese è tipicamente regionale e rispecchia la storia della nazione: ciò significa che le sue origini sono legate al dominio inglese e alla cucina americana (con i classici piatti made in Usa, comprese le "specialità" da fast food), ma sono presenti influenze o riminiscenze della cucina francese, italiana, ucraina, polacca e scandinava. Per questo, per esempio, è possibile trovare sia colazioni all'americana sia continentali.
Forse un solo piatto è in grado di mettere d'accordo tutte queste differenti anime del Canada: la zuppa, diffusa ad ogni longitudine come pietanza tipica della cena. E poi c'è il pesce: sulla costa occidentale prevale il salmone, mentre a est si pescano aragoste, aringhe, merluzzi e molluschi prelibati.

Per quanto riguarda le bevande, la birra è molto apprezzata. Il vino, meno diffuso, trova le zone migliori di produzione nella Nuova Scozia e nella penisola del Niagara.
Particolari anche il vino prodotto con la frutta, come quello di mirtillo, e l'ice wine, che ha bisogno di inverni freddissimi e della maestria dei viticoltori che devono azzeccare il momento giusto per raccogliere i grappoli gelati dalla vite (ho avuto la possibilità di degustare questo ice wine ad un Vinitaly di diversi anni fa, e vi assicuro che è un'esperienza da provare!).

Ma ora passiamo alla mia ricetta, un vero e proprio classico:

  Pancakes con sciroppo d'Acero

Perché? Semplicissimo. L’acero è il simbolo del Canada e la sua foglia compare nella bandiera, nello stemma, in alcune monete e nel logo di numerose compagnie e società. Da questa pianta si estrae un pregiato succo, che viene utilizzato spesso come dolcificante o salsa d'accompagnamento.





Ingredienti per 12 pancakes

120g di farina bianca

50g di zucchero di canna

20g di burro fuso

2 uova

200ml di latte

6g di lievito chimico

1 pizzico di sale


sciroppo d'acero


In una terrina setacciare la farina con lievito, sale e zucchero.

Sgusciare le uova dividendo i tuorli dagli albumi.

I tuorli verranno sbattuti e addizionati al latte e al burro, sbattere bene con una frusta e poi inserire nella terrina con la farina.

Mescolare accuratamente.

Montare a neve gli albumi e incorporarli all'impasto muovendo con un leccapentola dal basso verso l'alto per non smontare.

Con una piccola noce di burro ungere una padella antiaderente, scaldarla su fuoco medio, posizionare al centro una coppapasta di diam 12cm, versare a cucchiaiate l'impasto (ne bastano 2 a pancake).

Far cuocere per 1-2 minuti per lato (valutare bene l'altezza della fiamma (non deve essere troppo alta altrimenti tendono a bruciare esternamente senza cuocere all'interno).

Servire tiepidi con abbondante sciroppo d'acero.



Ed ora mentre assaggiate queste delizie vi indico come potete partecipare a questa tappa del nostro gioco:

Prima di tutto, si deve cucinare una ricetta del Canada e pubblicarla nel proprio blog (il post deve includere un riferimento all'iniziativa e pure il logo che trovate qua sotto), poi  lasciare un commento qui sotto, in modo che possa stilare l'elenco di tutti i vostri contributi.

C'è tempo fino al 18 gennaio 2015!!!


Ed ora, prima di elencare le vostre proposte, un ringraziamento speciale ad Aiuolik, organizzatrice instancabile e simpatica compagna di viaggio.






Ecco, qui sotto aggiungerò le ricette di cucina canadese che parteciperanno all'iniziativa, in rigoroso ordine di arrivo.....

1. Pancakes con sciroppo d'acero qui
2. Pâté Chinois à la Patate Douce - Pasticcio di Carne con Patate Dolci alla Canadese di Morena del blog Armonia Paleo
3. Eggless Nanaimo Salepi (sahlab) bars di Ivy del blog Kopiaste
4. Butter tarts - crostatine al burro di Erika del blog One fool pie
5. Beaver Tails Pastry di Cinzia del blog Cinzia ai fornelli
6. Lumberjack Cake di Terry del blog Crumpets & Co
7. Tortine alle more di Tamara del blog Un pezzo della mia maremma
8. Sweet cream baked - Crema dolce al forno di Monia del blog Gata da plar
9. Moose meat roll di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico
10. Oeufs Québécois di Lucia del blog Torta di rose
11. Green onion cake di Paola del blog Pinkopanino
12. Meat pie di Eloisa del blog Trattoria MuVarA
13. Salmon and potato pie di Paola del blog Pinkopanino
14. Nanaimo bars di Cinzia del blog Cindystar blog
15. Cape Breton Blueberry Grunt di Elena di Zibaldone culinario
16. Gateau de pommes de terre au chocolat di Resy del blog Le tenere dolcezze di Resy
17. Compote épicée aux pommes et aux canneberges di Rosa Maria del blog Torte e dintorni
18. Patè Chinois du Quebec di Resy del blog Le tenere dolcezze di Resy
19. Apple Butter di Erika del blog One fool pie
20. Roast beef and real poutine di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico
21. La poutine di Cinzia del blog Cindystar blog
22. Zuppa di piselli del Quebec di Elena del blog Zibaldone Culinario
23.Canadian beer cheese soup di Manuela del blog A dieta da lunesì
24.Whole wheat roll with roasted turkey, leek and red currant di Brii del blog Briggishome
25. Corn, sweet potato and salmon chowder di Patrizia del blog Melagranata
26. Nanaimo bars di Terry del blog Crumpts & co.
27. Newfoundland cod chowder di Marta del blog Mangiare è un po' come viaggiare
28. Bonbons aux patates du Québec - le caramelle fondenti canadesi di Resy del blog Le tenere dolcezze di Resy
29. Crème de courge au bacon et à la cardamome-Crema di zucca, bacon e cardamomo di  Rosa Maria del blog Torte e dintorni
30. Canadian split pea and ham soup – Zuppa di piselli e prosciutto alla canadese di Terry del blog Crumpets and co.
31. Gratin de pommes de terre au fromage - lo sformato di patate e formaggio di Resy del blog Le tenere dolcezze di Resy
32. Skillet Cranberry Vanilla Buckle di Patrizia del blog Melagranata
33. Petti di pollo con sciroppo d'acero di Lucia del blog Torta di rose
34. Canadian Orange Bread di Francy del blog Burro e Zucchero
35. Blueberry grunt di Morena del blog Armonia Paleo
36. Tourtiere du reveillon di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico
37. Tarte au sucre brun - la torta canadese allo zucchero di canna di Resy del blog Le tenere dolcezze di Resy
38. Iroquois Three Sisters Soup di Cristina del blog La cucina di Cristina
39.Carrot cake with cream cheese icing di Eloisa del blog Trattoria Muvara
40. Canadian Moulasses cokies- biscotti con melassa di Elena di Zibaldone culinario
41. Canadian Pecan Tarts di Lynne del blog Cafè Lynnylu
42. Poutine di Cinzia del blog Cinzia ai fornelli
43. Canadian Potato salad di Marta del blog Mangiare è un po' come viaggiare
44. Berry grunt di Simona del blog Briciole
45. Canadian Shrimp Cakes - Crocchette ai gamberetti di Manuela del blog A dieta da lunedì
46. Croquettes de saumon au sirop d’érable - crocchette di salmone allo sciroppo d'acero di Manuela del blog A dieta da lunedì
47. Pink Delice, Canadian Long Drink di Cinzia del blog Cindystar
48. Poutine di Anisja del blogLa cucina di Anisja
49. Patate alla canadese di Tamara del blog Un pezzo della mia Maremma
50. Patate alla canadese di Lucia del blog Torta di rose
51. Poppy seed cookies di Brii del blog Briggishome
52. Yellow split peas soup di Alejandro di Un uomo in bagno

sabato 27 dicembre 2014

Banane al caramello


Questo dolcetto veloce e molto goloso, mi ha veramente stupito, mai avrei pensato ad una delizia simile, nel momento in cui ho letto la ricetta.
La ricetta, di origine senegalese, l'ho trovata qui, ma siccome il caramello, così come viene descritto, tende solo a bruciacchiare o meglio è il latte condensato che brucia prima del caramello,  il risultato non mi soddisfaceva ho eliminato tutto e fatto di testa mia, utilizzando gli stessi ingredienti.... ecco il risultato:



Ingredienti per 4 persone

2 banane
40g di zucchero di canna
20g di zucchero semolato
1 cucchiaio di acqua
30g di latte condensato
30ml di rum
4-5 arachidi


Mettere acqua e i due tipi di zucchero in una padella dal fondo spesso, accendere il fuoco e attendere che si sciolga lo zucchero per azione del calore e dell'acqua, dopo qualche minuto tenderà a caramellare (io non ho usato il termometro e sono andata ad occhio).
Quando il caramello avrà raggiunto il colore ambrato, togliere dal fuoco e aggiungere lentamente il latte condensato (attenzione potrebbe schizzare) mescolare bene e rimettere sul fuoco per qualche minuto, deve diventare un composto omogeneo.
Solo ora togliere dal fuoco, aggiungere, sempre lentamente il rum e rimetterlo sul fornello per sfumare, mescolando.
Affettare le banane, disporle in piattini singoli, farcire con il caramello e cospargere con arachidi tritate grossolanamente.


Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario Culinario Mondiale, organizzato da Trattoria MuVarA,  che per la lettera D di Dakar (Senegal) è ospitato da Lynne del blog Caffè Lynnylu



venerdì 26 dicembre 2014

Frollini all'arancia e cardamomo


Ecco i miei frollini speziati....

Li ho preparati settimane fa, in occasione di un te pomeridiano con amiche.
Ci siamo trovate per una chiacchierata, volevo stupire con qualche biscottino, semplice da preparare, ma goloso e  simpatico.
Così visto il periodo natalizio ho deciso di tagliare tanti alberelli e decorarli con una glassa all'arancia, giusto per rendere l'aroma più complesso, ho aggiunto il cardamomo, una delle mie spezie preferite.
Ottimo il risultato... provateci!
Ingredienti

200g di farina debole
2 tuorli d'uovo
100g di zucchero
80g di burro
2 arance non trattate (scorze grattugiate)
5 bacche di cardamomo

zucchero al velo
3 gocce di arancia
colorante arancione in gel





Unire il burro a pomata con la farina, formando con le mani delle briciole, aggiungere poi lo zucchero, e i tuorli, infine le scorze d'arancia e i semini interni alle bacche di cardamomo.
Impastare velocemente, raffreddare in frigorifero per 1 ora dopo aver avvolto l'impasto in pellicola.
Terminato il tempo, riprendere l'impasto, renderlo plastico con le mani, stenderlo con il mattarello allo spessore di 4-5 mm, tagliarlo con tagliabiscotti nelle forme che desiderate. Posizionare su carta forno, con cui avrete foderato la leccarda del forno.
Cuocere in forno già caldo  a 180°C per 10-12 minuti funzione statico.

Qui a lato sono senza decorazione, ma se volete migliorarne l'aspetto, ecco come fare...

Quando sono freddi, decorare con la glassa all'arancia. Prendere 60g di zucchero a velo, aggiungere qualche goccia di colorante arancione (o giallo e rosso, ma è più difficile da gestire), bagnare con mezzo cucchiaino di succo di arancia, mescolare benissimo fino ad ottenere una crema piuttosto densa e omogenea.
Mettere in sac a poche con bocchetta liscia piccola e decorare a piacere i biscotti.
Qui da parte le vedete senza decori...

Con questi biscottini profumati partecipo al contest di Cinzia del blog Cinzia ai fornelli

mercoledì 24 dicembre 2014

Cannelloni di crespelle

Buon Natale!!!
Oggi la rubrica Idea menù vi propone un possibile menù di Capodanno, un menù semplice e gustoso da preparare per i vostri ospite.
Non sarà un menù tradizionale nel senso stretto della parola, ma avrà richiami ai piatti classici, come il cotechino, d'obbligo assieme alle lenticchie (qui se volete c'è una ricetta ideale) e il pandoro, uno dei dolci delle feste natalizie, quest'ultimo viene rivisto, modernizzato e presentato sotto forma di Tartufini.
Ma passiamo al primo piatto, di mia competenza.
Ho pensato ai cannelloni di crespelle, al posto della pasta all'uovo, così da rendere il piatto molto più delicato e insolito per i vostri commensali...provatelo!


Ingredienti per 4 persone
15 crespelle (mezza dose di qui )
100g di spinaci lessati
500g di ricotta
1 uovo
20g di burro
10 cucchiai di Parmigiano Reggiano
sale
olio evo
sugo di funghi
panna da cucina
sugo di funghi: 2 cucchiai di olio evo,1 scalogno, 25g di funghi secchi, passata di pomodoro, concentrato di pomodoro, sale e pepe





Preparare le crespelle seguendo la ricetta, utilizzando una padella piccola quadrata, ideale per non avere scarti.

Volendo è possibile prepararle il giorno prima mettendo tra una e l'altra mettere un foglio di alluminio, ricoprendole poi con pellicola (mantenere in frigo).
Per il ripieno: tritare gli spinaci lessati, saltarli in una padella con il burro, per qualche minuto, aggiustare di sale. Far raffreddare.

Unire il parmigiano grattugiato alla ricotta, all'uovo intero e agli spinaci passati

Aggiustare di sale a piacere.

Spalmare la farcia su ogni crespella e poi avvolgerla in modo da formare i cannelloni.

Ungere una teglia da forno con un poco di olio evo, disporre i cannelloni.

Preparare un sugo di funghi:  scaldare in olio lo scalogno tritato, aggiungere i funghi rinvenuti in acqua tiepida per un'oretta, pepare, inserire la passata 1-2 cucchiai e 2 cucchiaini di concentrato, rosolare e poi aggiungere 1 bicchiere di acqua, cuocere a fiamma bassa per circa 30 minuti, aggiustare di sale.

Aggiungere la panna al sugo, distribuire questo sugo sui cannelloni.

Spolverizzare con un poco di Parmigiano Reggiano grattugiato.

Cuocere in forno già cadlo a 180°C per circa 20-30 minuti, fino a quando si forma la crosticina in superficie. Lasciare riposare 5 minuti fuori dal forno prima di servire.


ecco il menù proposto, apriamo con .....

Quenelles di salmone al cacao  di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico

e poi...

Cannelloni di crespelle  qui

Polpette di cotechino di Tania del blog Cucina che ti passa

e per finire in bellezza....

Tartufini di pandoro di Linda del blog La mia famiglia ai fornelli

martedì 23 dicembre 2014

Thiakry, dolce senegalese


Il thiakry,che si pronuncia ciakry, è un dolce senegalese, molto diffuso in tutta l'Africa occidentale, dal Mali alla Costa D'Avorio.
E' davvero delizioso, profumato, gustoso e molto leggero.
Di ricette nel web ce ne sono diverse, io ho fatto un mix a mio piacere, scoprire e  cercare di interpretare al meglio le ricette di altri paesi è uno degli aspetti che più mi appassiona della rubrica L'abbecedario Culinario Mondiale, una raccolta di ricette di diversi paesi del mondo, vi invito a partecipare, non ci sono vincoli ne' restrizioni, vuoi partire con noi?
Leggi il regolamento e prepara le valigie!!!



Ingredienti per 2 persone

25 g di miglio decorticato
100g di yogurt cremoso
2 cucchiai di zucchero di canna
20g di uvetta essiccata
1/2 bacca di vaniglia
2 cucchiai di cocco rapè




Ammollare l'uvetta, dopo averla lavata, per 1 ora in acqua tiepida.
Cuocere il miglio dopo averlo lavato con abbondante acqua, per 20 minuti in acqua addolcita con 1 cucchiaino di zucchero.
Scolarlo e raffreddarlo in un colino sotto acqua corrente per evitare che continui la cottura, scolare bene e condirlo con yogurt, zucchero, l'uvetta strizzata, i semi di mezza bacca di vaniglia e il cocco.
Se vi piace più morbido allungate con un poco di latte.


Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario Culinario Mondiale, organizzato da Trattoria MuVarA,  che per la lettera D di Dakar (Senegal) è ospitato da Lynne del blog Caffè Lynnylu

lunedì 22 dicembre 2014

Pomodori datterini secchi sott'olio



Buongiorno!
Oggi per la rubrica Light and Tasty, siamo ancora in Rosso!
 Il Natale è alle porte e questo è il colore più indicato per l'occasione.
Ho pensato di presentarvi i miei pomodorini essiccati....li ho preparati quest'estate, con l'aiuto dell'essiccatore e sono molto soddisfatta del risultato.
I pomodori secchi sono sempre stati la mia passione, e avevo provato diverse volte a "stenderli" su cannette o retine apposite, ma tendevano sempre ammuffire... penso sia causato dal clima troppo umido della Valpadana ...  invece con questo strumento tutto è venuto al meglio.
Ho utilizzato i datterini per il loro sapore dolce che si amplifica con l'essiccazione, da sottolineare negativamente invece la dimensione, un po' piccola, e  la buccia più sostenuta rispetto ad altre varietà.
In ogni caso,  il sapore dolce e saporito nel contempo, fanno dimenticare gli aspetti negativi... provateci!



Ingredienti

pomodori datterini

sale

origano secco

olio evo





Dopo aver lavato ed asciugato i pomodorini, salarli leggermente e attendere circa 30 minuti, in modo da fargli perdere un poco di acqua di vegetazione.

Pulirli e asciugarli con carta assorbente e posizionarli nell'essiccatore.

Accendere e seguire il programma delle verdure, nel mio caso accendere e attendere 8 ore (come riportato nelle istruzioni).

Spegnere controllare lo stato di essiccazione, se non risulta soddisfacente, riaccendere ancora qualche ora.

Lasciare raffreddare un paio di ore e poi mettere in vasetti ben puliti, alternandoli con qualche pizzico di origano secco, coprire il tutto con olio evo.

Conservare in frigorifero, dopo circa un mese, devono essere rabboccati con altro olio, in quanto tendono ad assorbirlo.
Attendere un paio di mesi prima di consumarli (proprio ora sto assaggiando la mia produzione di agosto).

ecco altre rosse proposte....

Insalata di radicchio rosso, misticanza, mela verde e bacche di goji di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico

Mele rosse al forno di Cinzia del blog Cinzia ai fornelli

Nidi di chitarra di Eva del blog In cucina da Eva

Vin brulè di mele e cannella di Yrma del blog A fiamma dolce

martedì 16 dicembre 2014

Il torciglione umbro per L'Italia nel piatto


Oggi la nostra rubrica l'Italia nel piatto, è stata stravolta!

Visto il clima natalizio abbiamo deciso di scambiarci come regalo una ricetta tradizionale, e così, dopo esserci sorteggiati a copie abbiamo proceduto.
Ero abbinata all'Umbria e Miria, mi ha donato la ricetta del Torciglione o serpentone, un dolce che a Natale non manca mai sulle loro tavole.
L'origine di questo dolce  pare risalga al Medioevo, e pare simboleggi il serpente dell'Apocalisse, che viene sconfitto con il taglio e la degustazione! La sua arrotolata poi pare che richiami la ciclicità dell’anno che muore e rinasce, rendendolo adatto anche per la festa del Capodanno.
Questa ricetta è stata molto apprezzata, e siccome è semplice da preparare e dalla presentazione insolita la riproporrò di certo ai miei commensali durante le prossime feste natalizie. Grazie Miria!



Ingredienti per 1 torciglione

350g di mandorle pelate
2 albumi
200g di zucchero semolato
50g di canditi misti
50g di cioccolato a tocchetti
1 fialetta di mandorle amare
1 cucchiaio di maizena






Frullare le mandorle (che io ho mantenuto in freezer per 1 notte) con 2 cucchiai di zucchero (espedienti utili ad evitare che fuoriesca l'olio dalle mandorle), modo da formare la farina.
Unire la farina di mandorle con lo zucchero,la maizena e la fialetta e gli albumi sbattuti con una forchetta, senza però montarli a neve.



Dare la forma a serpente attorcigliato, incidere come nella foto per il lungo e farcirlo con canditi a cubetti e il cioccolato, richiudere la fessura, con la punta delle forbici tagliuzzare tutto il corpo del serpente, nella parte alta e ai lati,  in modo da evidenziare le squame,  disegnare, infine, con il cioccolato (o i canditi) gli occhi e con 1 mandorla la lingua.
Cuocere in forno già caldo a 160°C per 25 minuti.

ed ora andiamo a leggere tutte le ricette preparate per il gioco...

Gli spaghetti della vigilia a Palma Campania sul blog A fiamma dolce

Torrone di Tonara sul blog Il piccolo Artusi

Il Fiarone Molisano sul blog La kucina di Kiara

Il Pandolce della Liguria sul blog Le tenerezze di Ely

Le pucce uliate sul blog A tutto pepe

Pasta ai profumi di Sicilia sul blog Un'arbanella di basilico

Il torciglione umbro qui

Husarenkrapfen del blog Beuf a la mode

Tozzetti ai pistacchi, ricetta del Lazio del blog Acquacotta e fantasia

Petrali:ricetta tipica della Calabria del blog La creatività e i suoi colori

Frustingolo ricetta tipica delle Marche sul blog Il mondo di Betty

Coniglio in civet dal Piemonte sul blog La cucina di mamma Loredana

Riso al latte dalla Lombardia sul blog 2 Amiche in cucina

Aquacotta Toscana sul blog I sapori del Mediterraneo

Zuppa alla Valdostana sul blog Breakfast da Donaflor

Pampapato di Ferrara sul blog Il mondo di Rina

Gubana triestina sul blog Burro e vaniglia

e non dimenticate di visitare il nostro blog: L'Italia nel piatto, dove troverete come partecipare alla nostra raccolta!!!


Dolci regali - perché non c'è due senza tre



...e già, eccoci a presentarvi il terzo libro dell'MTC, un altro sogno che diventa realtà!
Oggi in prima nazionale viene presentato questo volume "DOLCI REGALI" a Genova, presso il Caffè Cambi, se siete in zona non potete mancare!
Questo terzo libro non si basa solo su di una sfida, ma prende spunto da una di queste, per ampliare il raggio e non smettere di stupire!
La sfida, da cui si è tratto ispirazione è quella dei Babà e da lì si è partiti per approfondire le ricette e la gastronomia di un'epoca, dalla fine del  XVII  e gli inizi del XIX secolo, periodo in cui si vide la nascita e il trionfo della pasticceria, intesa come vera e propria arte autonoma.
Si parlerà di lievitati dolci, dalla Parisienne alla Saint Genix, dal Kougelhupf al Savarin, tutti spiegati in modo dettagliato e preciso...sapete che i libri dell'MTC sono manuali veri e propri con  ricette collaudate e che "vengono sempre"!
Oltre a questo però, è importante immaginare questa opera come una fotografia di un'epoca, quella delle grandi monarchie, dove i dolci gonfi e "alti" erano il simbolo del potere ... ed è proprio a quello che allude il titolo... Regali significa quindi "dei re" e non ai regali di Natale come avevate subito creduto, visto il periodo!

Quindi correte in libreria e non perdetevelo, oltre alle ricette troverete le meravigliose foto di Paolo Picciotto,  le fantastiche illustrazioni della Mai e avrete la possibilità di contribuire a creare borse di studio... leggete un po'.....

Acquistando una copia, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri , un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall'apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all'arte, alla musica e al gusto !

DOLCI REGALI
Collana “I libri dell'MTChallenge”
SAGEP Editori- Genova
Prezzo di copertina: 18,00 euro
Curatrice: Alessandra Gennaro
Foto Paolo Picciotto
Illustrazioni Mai Esteve
Editor: Fabrizio Fazzari
Impaginazione: Barbara Ottonello

lunedì 15 dicembre 2014

Riso rosso integrale con crema di peperoni


Buongiorno,
ci stiamo avvicinando al Natale e il rosso imperversa sotto i nostri occhi, anche oggi, noi della rubrica Light and Tasty,  proponiamo ricette di questo colore.
In particolare vi ho voluto presentare questa insolita varietà di riso, il riso rosso integrale.
E' una tipologia poco conosciuta  che viene lavorata in modo integrale, i chicchi sono ricchi di fibre e nutrienti. Il chicco è allungato di un colore rosso rubino, contiene un alto contenuto di antiossidanti, è altamente digeribile.
Per cuocerlo occorre tempo, si cuoce in acqua e non è consigliato cuocerlo come un risotto, si può fare in pentola a pressione (20 minuti), molto consigliato invece saltarlo dopo cottura in wok.
Si abbina con pesci e carni, ma anche con verdure saporite.




Ingredienti per 2 persone

100g di riso rosso integrale
3 cucchiai di olio evo
1 peperone
1 scalogno
30ml di latte
sale e pepe










Lavare il riso in una boulle di acqua fredda aiutandosi con le mani, mettere a bollire abbondante acqua, aggiungere il riso quando è a bollore, far cuocere per 35 minuti.
Nel frattempo preparare la crema, in una pentola soffriggere lo scalogno tritato a fuoco basso con 1 cucchiaio di olio, unire il peperone tagliato a tocchetti (tenendo da parte una falda), rosolare aggiungere un poco di acqua e aggiustare di sale e pepe.
Cuocere per 20 minuti coperto, allungare con il latte, togliere il coperchio proseguire la cottura per altri 10 minuti. Spegnere e passare con il frullatore ad immersione, riportare sul fuoco in modo che si asciughi, 5-10 minuti.
In un wok mettere olio rimasto, aggiungere la falda di peperone tagliata a piccoli cubetti, saltare velocemente per qualche minuto, unire il riso, dopo averlo scolato,  saltare il tutto sul fuoco per qualche minuto, aggiustando di sale.
In un piatto posizionare la crema di peperoni a specchio, posizionare un coppapasta, inserire il riso ben caldo, premere con il dorso di un cucchiaio, attendere un minuto in modo che si compatti, togliere il coppapasta e decorare con un ciuffetto di rosmarino.

Vediamo che altre proposte ci sono...

Fusilli integrali con peperoni  di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico

Spaghetti alla dadolata di rapa rossa di Yrma del blog A fiamma dolce

domenica 14 dicembre 2014

Torta di miele e frutta secca per Quanti modi di fare e rifare



Oggi per la rubrica Quanti modi di fare e rifare siamo nella cucina di Donatella, che ci svela i segreti per preparare questo dolce della sua nonna.
E' una specie di panforte, ma molto più buono, non so se perchè è "fatto-in-casa", o se perchè viene degustato fresco e non dopo tanti giorni come quelli confezionati... fatto sta che è davvero ottimo!
Ho dimezzato le dosi, preparando una sola torta, ho diminuito un poco di canditi, che non sono graditi a tutti, e aumentato le mandorle, altro particolare è stato la scelta delle spezie, ho sostituito i chiodi di garofano con il pimento, che per me fa tanto Natale.
Grazie Donatella, è stato un vero piacere conoscere un dolce così speciale!
Penso che diventerà anche per noi un usanza assaporare una delizia simile.


Ingredienti
125g di farina
125g di miele millefiori
100g di zucchero
90g di mandorle non pelate
50g noci
30g di canditi
la buccia ed il succo di 1 limone
1 cucchiaio di liquore alle nespole o all'arancio
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
1 cucchiaino raso di pimento
1/2 bustina di lievito chimico



In una pentola piccola  riscaldare il  miele, fino a renderlo ben sciolto.

Nel frattempo pesare e inserire in una ciotola la frutta secca intera o tritata grossolanamente, i canditi, lo zucchero, la buccia del limone con il suo succo, il liquore e le spezie.

Bagnare il tutto con il miele, e mescolare, in modo da amalgamare il tutto al meglio.

Inserire a questo punto la farina setacciata con il lievito e incorporare.

Imburrare una teglia di diametro 18cm (io una teglia a cerniera con carta forno sul fondo e bordi imburrati),immettere il composto e lisciarlo con il dorso di un cucchiaino bagnato.

Cuocere in forno già caldo a 170°C per 20-25 minuti.

Lasciare raffreddare completamente prima di sfornare, spolverizzare con zucchero a velo (meglio zucchero a velo bucaneve, che non viene assorbito dal dolce e rimane ben bianco.

Lo zucchero bucaneve viene preparato con 100g di zucchero semolato, 1 cucchiaio raso di maizena, 10g di burro di cacao, tritare il tutto ad alta velocità (bimby: vel 10 per 10-15 sec), come descritto qui.



Con questa ricetta partecipo a  Quanti modi di fare e rifare






Vi aspettiamo nell'anno nuovo, l'11 gennaio  da Anna per preparare gli Onigiri.. mi raccomando non mancate!!!




mercoledì 10 dicembre 2014

Vol au vent ai gamberetti con salsa rosa


Oggi, il gruppo Idea Menù prova a gettare le basi per un menù della vigilia di Natale, un menù di magro, a base di pesce, da cui potete trarre qualche spunto e poi magari elaborarlo a vostro piacimento.
Il mio contributo sarà l'antipasto, da servire con un buon spumante fresco, ad esempio un Franciacorta, o un vino bianco secco e di corpo, come un Sauvignon.
Ho pensato ai vol au vent, un mio cavallo di battaglia, che non preparavo da parecchio, vi indico la tecnica di preparazione, poi volendo potete farcirli a piacere.
Ho preparato gamberetti in salsa rosa e con questi li ho riempiti, facendo la gioia di mio figlio, di cui ne è golosissimo!
Ma passiamo alla ricetta, in cui non compare la preparazione della pasta sfoglia,  perchè non sono così brava da esibirmi, e nemmeno della maionese, questo perchè sconsiglio caldamente la preparazione quando si ha ospiti (deformazione professionale), le uova sono un elemento a rischio, meglio utilizzare quella confezionata, in modo da essere certi della salubrità.



Ingredienti per 6 vol au vent
1 confezione di pasta sfoglia
1 uovo intero
150g di gamberetti
150g di maionese
2-3 cucchiaini di ketchup
1 cucchiaino colmo di senape
1 cucchiaio di cognac con una puntina di zucchero





Srotolare la pasta sfoglia, tagliare dei cerchi con un tagliabiscotti tondo, e poi con un bicchiere più piccolo di diametro tagliare tante corone circolari (ho ripassato geometria) due per ogni cerchio.
Sbattere l'uovo intero in una ciotola, spennellare i cerchietti, mettere le due corone circolari spennellando con l'uovo ogni volta. Bucherellare con uno stuzzicadente la parte centrale, perchè non deve gonfiarsi.
Cuocere in forno ben caldo a 200°C per 13 minuti.


Nel frattempo cuocere i gamberi, (se non avete già acquistati quelli già cotti sotto'olio o in salamoia) dopo averli lavati e sgusciati, saltarli velocemente,per qualche minuto in padella con un poco di olio e  20 ml di brandy.
Mantenere intatti 6 gamberetti, mentre tagliare a tocchetti gli altri.
Far raffreddare.

Preparare la salsa rosa, miscelare la maionese con la senape e il ketchup, sciogliere un pizzico di zucchero nel cognac, aggiungere al composto, mescolare bene in modo da amalgamare il tutto al meglio.
Aggiungere i gamberetti tagliati.

Quando i vol au vent saranno freddi, con un coltellino affilato, ritagliare la parte centrale se si fosse gonfiata, e togliere il primo velo di pasta sfoglia, farcire con la salsa rosa, decorare con un gamberetto e una foglia verde (aneto, prezzemolo, erba cipollina, quello che avete a disposizione).

Dimenticavo....con i ritagli della pasta sfoglia è possibile realizzare dei salatini, spennellandolo con l'uovo e cospargendoli con semi di amaranto (nel mio caso, ma anche altri semini).


Ed ora vediamo come prosegue il menù....

Ravioli ripieni di cernia di Tania del blog Cucina che ti passa

Salmone al pepe verde  di Linda del blog La mia famiglia ai fornelli

Ghirlanda di Natale di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico