Buongiorno, siamo al 20 ve lo siete scordato?
Sì già al 20 di gennaio, un gennaio piovosissimo, ma per fortuna, almeno per noi che abitiamo in pianura, senza neve!
L'Italia nel piatto proprio per le temperature e l'umidità che ci ritroviamo ha pensato come argomento del mese Le Minestre
Infatti in questo periodo dell'anno, è piacevole degustare "qualcosa di ben caldo", ritempra il fisico oltre che la mente!!!
Ho pensato o un bel brodino... che mette a posto lo stomaco...come diceva mia nonna!
L'ho arricchito con gli strichetti, una pasta all'uovo con parmigiano, una ricetta dell'Artusi (n.51).
Mi sono attenuta all'impasto scrupolosamente.
Unica differenza la forma: dalle indicazioni di Pellegrino parla di due anellini attaccati insieme, che si formano stringendo con le dita le quattro punte di un ritaglio di pasta a forma di mandorla, due di sopra e due di sotto.
Ho provato e riprovato, ma non sono riuscita nell'intento, così ho cercato sul web e ho trovato una specie di galettine e così ho fatto (in ogni caso ci riproverò e se riesco nell'intento metterò di certo le foto della preparazione....).
Parlando poi con mio padre mi disse che sua zia faceva sempre questo piatto alla domenica, tanto che i cugini non ne potevano proprio più! Questa informazione mi ha rassicurato, quindi non solo a Bologna, ma anche a Piacenza e penso in tutta l'Emilia, la pasta all'uovo la fa, e la faceva una volta, da padrona anche con il brodo!!!
Ingredienti (per 5 persone)
200g di farina Triplo zero
40g di parmigiano grattugiato
1 uovo intero
1 tuorlo
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di olio evo
un poco di acqua
noce moscata (a piacere)
Brodo di carne
Fare la fontana con la farina inserire il formaggio, l'uovo e il tuorlo, l'olio,il sale e una grattugiata di noce moscata, iniziare ad impastare.
Aggiungere un poco di acqua tiepida, in modo da formare un impasto morbido ma non appiccicaticcio.
Lasciarlo riposare per 30 minuti, coperto con un tovagliolo.
Riprendere l'impasto, stenderlo con la macchinetta nell'ultimo foro (in modo da dare la sfoglia sottile), tagliare con la rotellina tante strisce di circa 1 cm e mezzo e poi tagliare in sbieco in modo da formare tanti rombi.
Pizzicare i rombi in modo da formare una specie di fiocchetto (attenzione non stringere forte altrimenti questo punto non riuscirà a cuocere !!!).
Disporre sulla tavola in legno o su un cabaret di cartone la pasta preparata e lasciarla asciugare (io una notte).
Il giorno successivo può essere utilizzata come una qualsiasi pasta secca.
Preparare il brodo di carne (io ho utilizzato pernice di manzo, una carota, 1 canna di sedano. 1 cipollina con chiodo di garofano, 1 spicchio di aglio).
Scaldare il brodo, quando bolle inserire la pasta e far cuocere 4-5 minuti.
Servire con una spolverata di Parmigiano Reggiano e a piacere noci moscate grattugiate.
Ed ora andiamo a vedere insieme nelle altre regione d'Italia che cosa troveremo????..
Valle D'Aosta: Minestra al latte, soupe au lait del blog Cinzia ai fornelli
Piemonte: Tempesta del blog La casa di Artù
Lombardia: Sbrofadei del blog Le delizie della mia cucina
Trentino Alto Adige: Zuppa di vino del blog A Fiamma dolce
Veneto: Minestra de fasoi del blog Le tenerezze di Ely
Emilia Romagna: Strichetti alla bolognese del blog Zibaldone culinario
Liguria: çeixei in zemin del blog Un'arbanella di basilico
Umbria: Minestra di riso e verza del blog 2 Amiche in cucina
Marche: Pasta reale in brodo del blog La creatività e i suoi colori
Molise: Zuppa di ceci alla molisana del blog La cucina di mamma Loredana
Lazio: Lacne e fagioli del blog Chez Entity
Campania: Minestra broccolo nero e maiale del blog I sapori del Mediterraneo
Puglia: Minestra di carciofi e piselli del blog Breakfast da Donaflor
Basilicata: Minestra di pasta e fagioli del blog Pasticciano con magica Nanà
Sicilia: Minestra di pasta e lenticchie del blog Cucina che ti passa
Ecco un piatto che mangerei anche subito!!! Deliziosi sicuramente e poi la tua mano con le paste fresche è unica!! Bravissima, niente di più confortevole di una buona minestra così con queste giornate uggiose!!.. un bacione enorme
RispondiEliminaTu che non riesci a dar forma a una pasta? Non ci credo... avendovi vista all'opera secondo me è perché Pellegrino si è espresso male! Però anche questa ha un gran bell'aspetto.. Curiosità... Farina triplo zero? Mai usata. Viene meglio la pasta??? Un abbraccio caloroso quanto la tua minestra!!
RispondiEliminaForse non sarà come l'avevi immaginata tu, ma a me piace moltissimo come ti è venuta e devo dirti che mi ha ispirato molto. Un bel formato di pasta. In brodo poi, con questo freddo, è proprio ciò che serve!!!
RispondiEliminaBuona settimana
Alice
Belli!! Brava e poi la pasta in brodo è uno dei miei "comfort food"!!
RispondiEliminaBuona giornata!
Da quello che ho letto il Pellegrino però non cucinava, ma codificava le ricette che faceva fare alla sua cuoca, forse è lui che non si è riuscito a spiegare bene, perché tu sei sempre bravissima con la pasta fresca, comunque son convinta che anche con questo formato la tua minestra sia buonissima!!!
RispondiEliminaUn bacio
Io trovo favolosa la tua versione, mi sono davvero simpatici questi strichetti....e poi in effetti i vecchi libri e le vecchie ricette sono anche difficili da decifrare, molto meglio i libri con immagini dei nostri tempi...oppure santo pc che ci illumina anche con i video!!! ihihih
RispondiEliminaMa che è 'sta cosa qui sopra? Gli strichetti però sono belli e buoni! Bacione, a domani
RispondiEliminaNon ne avevo mai sentito parlare... bella scoperta!
RispondiEliminaComplimenti e buon prosieguo con la rubrica regionale.
Indipendentemente dalla forma e dalla ricetta, con tutti i dilemmi che spesso ci creano, io ne assaggerei volentieri una bella scodella!!! Un bacione
RispondiEliminasembrano ottimi! una forma molto particolare, ho anche io il libro dell'artusi, magari ci dò un'occhiatina! e ricordati passerò sempre nel tuo blog! cara! a presto in rete!
RispondiEliminaeh si che un buon brodo ci mette a posto! e questi strichetti...anche se non hanno la stessa forma della ricetta dell'Artusi, ma chi se ne importa, la pasta all'uovo fatta in casa è sempre una meraviglia, come la fai tu poi!!!
RispondiEliminaanch'io non ho mai usata la farina triplo zero, non sapevo manco della sua esistenza!
un bacione
L'Artusi è una miniera ancora tutta da utilizzare per imparare e si impara tanto, da te non è diverso, ogni volta resto affascinata dalla tua bravura...sapere che anche tu usi la nonna papera mi consola ;-)
RispondiEliminaAdoro conoscere sempre nuovi formati di pasta,grazie per la condivisione.
RispondiEliminaFantastica tu, la tua pasta ed il tuo brodo. Chi non vorrebbe mangiare un piatto così! Brava Elena, un abbraccio, a presto.
RispondiEliminaConfermo anche da Modena!
RispondiEliminaCi siamo unite ai tuoi lettori con GFC, se ti va di ricambiare ci trovi qui:
www.sevacolazione.blogspot.it
V
Gli Strichetti ... sono simili alle farfalline ? ...
RispondiEliminaComunque chi non vorrebbe sedersi a tavola e trovare un piatto così in questi giorni piovosissimi ed umidissimi.
Bravissima :)
Mi piace un sacco il formato della pasta, ti è venuto bene.. una minestra che riscalda il cuore
RispondiEliminaIn questo periodo ci sto dando sotto con il brodo, e voi in emilia con la pasta fresca siete i maestri...
RispondiEliminatriplo oo, esiste ???
A Presto
Perdonami se passo solo ora cara ma tu sai meglio di chiunque altro la fatica che faccio a star dietro a tutto..Strichetti..che no me particolare e..che zuppa!!!! La presentaizone è miolto chic e tu..sei sempre bravissima ed è anche per questo che adoro partecipare con te a piu iniziative! Un bacione
RispondiEliminafavolosa, bellissima la forma e poi il parmigiano nell'impasto non l'ho mai messo, ma deve dare un gran buon sapore, un bacio
RispondiEliminaElena finalmente ce l'ho fatta a passare!! mi stavo perdendo una super ricette!
RispondiEliminaeh non è che adesso anche tu tutte le domeniche farai questa ricetta per Tommy vero?? No perchè se ti vengo a trovare una domenica di questa poi me le fai! :P ahahaha
un bacione grande tesoro!!