Il brasato è uno dei piatti della tradizione, che ognuno prepara a suo modo e lo personalizza utilizzando: vino bianco o rosso, spezie diverse o anche aromi particolari.
La mia ricetta è quella di famiglia, utilizzo come taglio di carne il cappello del prete o la pernice, il vino è quello della zona, un Gutturnio DOC, giovane e poco strutturato, gli aromi sono quelli classici, evito la cannella che non mi entusiasma sulle carni. La cottura deve assolutamente avvenire nel coccio, deve essere lenta e durare almeno un paio d'ore.
Il piatto risulta ancora più saporito se la cottura viene interrotta e ripresa il giorno successivo, arrivando così ad una tempo totale di 3 ore .
Ma ecco il risultato.....
800g di carne di manzo
2 carote
1 spicchio di aglio
1 cipolla grande
1 canna di sedano
2 foglie di alloro
1 rametto di rosmarino
brodo vegetale
25g di burro
3 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
noce moscata
pepe
1 chiodo di garofano
25g di burro
3 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
noce moscata
pepe
1 chiodo di garofano
sale
1 bicchiere di vino rosso - Gutturnio doc
Tritare le verdure e soffriggerle con olio evo (3 cucchiai circa) e burro nella pentola di coccio.
Dopo circa 4-5 minuti, unire la carne e rosolare a fuoco alto, dopo aver aggiunto gli aromi e le spezie (di chiodi di garofano ne consiglio 1 solo, perché tende a sovrastare tutti gli altri sapori e profumi).Aggiustare di sale.
Bagnare con il vino rosso, far evaporare l'alcol a fuoco alto, unire 2-3 mestoli di brodo vegetale caldo e continuare la cottura per 2-3 ore a fuoco molto basso e con il coperchio.
Ogni 30 minuti girare la carne evitando di forarla (usare un cucchiaio a punta piatta).
Dopo circa 2 ore unire il pomodoro.
La mia nonna era solita coprire il coccio con un piatto di sasso e dosare il vino rosso nel piatto, anzichè a contatto con la carne, mi sono ricordata solo ora di questa operazione...avrei provato volentieri, ma lo rifarò prima o poi...
Dopo circa 2 ore unire il pomodoro.
La mia nonna era solita coprire il coccio con un piatto di sasso e dosare il vino rosso nel piatto, anzichè a contatto con la carne, mi sono ricordata solo ora di questa operazione...avrei provato volentieri, ma lo rifarò prima o poi...
Far raffreddare completamente la carne (anche in frigo) prima di affettarla, solo così rimarranno le fette intere.
Dopo aver tolto gli aromi dal soffritto, passarlo al minipimer, operazione utile a rendere questa salsa di verdure emulsionata ai condimenti e ai succhi rilasciati dalla carne.
Dopo aver tolto gli aromi dal soffritto, passarlo al minipimer, operazione utile a rendere questa salsa di verdure emulsionata ai condimenti e ai succhi rilasciati dalla carne.
Con questa ricetta partecipo al contest di Max "Un coccio al mese":
La rubrica Cibo e Regioni è stata rimandata a lunedì mattina....mi raccomando tutti presenti!!!!
uhmmmm...saporitissimo il brasato di manzo! si...anch'io eviterei la cannella...troppo aromatica con le carni! come taglio di carne conosco il cappello del prete....ma la pernice non l'ho mai usata!
RispondiEliminabacioni buon fine settimana e...ci vediamo lunedi!
Direi un brasato perfetto...ben cucinato e perfettamente armonizzato con gli aromi, quelli giusti, senza eccedere. Al taglio credo con la salsina sopra una vera bontà di gusto e sapore...buon we e grazie per la ricetta, ciao.
RispondiEliminaBello, porca miseria, bello| :)
RispondiEliminaso benissimo come vengono buone le cose cotte nel coccio!!!
RispondiEliminauna leccornia da assaporare lentamente!
baci
Ma dai....grazie del consiglio della cottura in due tempi...Troppo buono il brasato!!!!!!
RispondiEliminaUn bacio Elena
Buon Sabato e noi ci vediamo Lunedì!!!!!
Ciao Elena anche se non amo particolarmente il brasato, la tua esecuzione è impeccabile e mi viene voglia di assaggiarla...sei sempre bravissima!
RispondiEliminaSjn quei piatti che, pur non mangiando quasi mai carne, correrei all'istante a papparmi!!!con moooolta soddisfazione!!!!ti è venuta alla grande ed il coccio poi dà quell'aria retrò che mi fa proprio impazzire!!!!Un bacione e buon sabato!!!!
RispondiEliminache buono, comodo cuocerlo in due volte, soprattutto s e si ha gente a pranzo, baci
RispondiEliminaMamma mia che piatto succulento!!! Adoro la carne che poi diventa tenerissima e quel sughetto.... davvero un piatto invidiabile!!! Baci
RispondiEliminaChe ricetta fantastica saporita e arricchita anche dai ricordi :)
RispondiEliminabuon week end
Quel coccio è davvero speciale, così come il tuo brasato di famiglia!!!! ...cen'è che arrivo per cena!?;)
RispondiEliminaPiatto squisito, adoro il brasato. Il coccio gli da quel tocco in più! Un abbraccio, buona domenica.
RispondiEliminaGrazie, grazie a tutti..il brasato è un piatto invernale ma che presentato freddo anche in questa stagione si può fare...
RispondiElimina@Donaflor: la pernice come viene chiamata qui, è in realtà il sottospalla o pernice di spalla, ha sempre una venatura di collagene centrale che lo rende morbido nonostante le cotture prolungate...
un bacione e buona domenica!!!!
che splendida preparazione, bravissima!!!!
RispondiElimina... E infatti, mica mi ero sbagliata! Il coccetto meritava proprio una visita! Buonissimo brasato, te ne do atto. E l'idea di continuare un'oretta la cottura il giorno dopo, mi mancava!! In fondo adoro gli stracotti e questo è veramente buono!!!
RispondiEliminaE adesso ho sbirciato pure la pasta al forno con i pisellini! Vado a vedere. In pratica sto a pranzo a casa tua oggi! Bacio e buona domenica!