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martedì 2 settembre 2025

Torta spisigona di Gragnano


E dopo l'estate L'Italia nel piatto riprende la rubrica e come argomento abbiamo I dolci da credenza, un tema che piace sempre a tutti, perchè diciamoci la verità, le torte semplici, quelle della nonna, sono sempre le più gradite!

Per l'Emilia- Romagna vi propongo una torta tipica della mia provincia, la torta Spisigona, di Gragnano Trebbiense, un paesino proprio a pochi km da dove vivo.

E' una classica torta a base di uova farina e burro, ingredienti contadini, presenti in un tutte le cucine, è  in pratica una pasta frolla, ma è molto importante per la buona riuscita, seguire attentamente la ricetta nei passaggi e nelle dosi. 

Il nome "Spisigona" deriva dal termine dialettale "Spisigon" che significa pizzicotto, infatti per dare un aspetto irregolare alla superficie della torta si deve pizzicare l'impasto.

Pare sia nata ad inizio '900 e veniva consumata dai contadini quando andavano nei campi come fine pasto, oltre ad essere intinta nel vino bianco come dolce rustico.

E' un prodotto d'eccellenza, si avvale infatti del marchio De.Co, dal 2015 ed ogni anni a settembre viene organizzata una festa in suo onore, quest'anno se volete partecipare sarà il secondo week end (13-14 settembre).Ma passiamo alla ricetta!


Ingredienti

300g di farina

150g di burro

3uova sode (solo tuorlo)

150 di zucchero

1 pizzico di sale


Togliere dal frigo il burro portandolo a temperatura ambiente perché si ammorbidisca, nel frattempo rassodare le uova.

Mettere in acqua fredda le uova accendere il fuoco, quando inizia a bollire l'acqua impostare 10 minuti, allo scadere del tempo toglierle dal fuoco e bagnarle con acqua fredda corrente per raffreddare velocemente e bloccare la cottura. Sgusciare e separare il tuorlo dall'albume sodo.

Se il burro risulta ammorbidito, inserire lo zucchero e il sale, amalgamare e poi montare con una frusta così da scioglierlo nel burro stesso. Utilizzando un setaccio o un colino far passare i tuorli così da renderli ben amalgamabili. Mescolare bene. Infine unire la farina e impastare a  mano fino a composto omogeneo.

Avvolgere in pellicola e far raffreddare in frigo almeno per 1 ora.

Riprendere l'impasto, foderare una teglia da 24cm con carta forno e prendendo l'impasto a pizzicotti, metterlo in teglia, avvicinando tra loro i pezzetti di pasta.

Scaldare il forno a 170°C funzione statico, prima di infornare la teglia. Cuocere per 35-40 minuti, valutando la colorazione della superficie. Estrarre dal forno e far raffreddare prima di servire.

Ecco una fetta per voi...


Ecco le ricette delle altre regioni d'Italia:

Piemonte:

Liguria: Torta con i pinoli (torta de pigneu)

Lombardia: La Miascia comasca torta di pane e frutta

Trentino-Alto Adige: Crostata di mele

Friuli Venezia Giulia: Ciambella al cioccolato, pere e cannella 

Veneto: Torta di mele speziata 

Emilia-Romagna: La torta spisigona di Gragnano  

Toscana. Torta mantovana (ma toscana!) di Pellegrino Artusi 

Umbria: Pizza dolce di granturco con mele e uvetta

Lazio: La Barachìa di Genazzano

Abruzzo: Sbriciolata di fichi e noci, con farina di Saragolla

Molise: Crostata con confettura di prugne e farina di mais Agostinello

Campania: Ciambellone con gocce di cioccolato e liquore limoncello 

Puglia: Rosata di mandorle 

Basilicata: Pastatelle venosine

Calabria: Sbriciolata di zia Maria alle pesche di Magisano 

Sicilia: Torta di Mandorle 

Sardegna: Torta di patate alla sarda 


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lunedì 1 settembre 2025

La ratatouille


La ratatouille tratta dal film omonimo della Pixar, chi non la ricorda? E il simpatico topolino Remy, il vero chef del film?

Ecco oggi per l'inizio della nuova avventura Light and tasty, che ha come tema "Salutiamo l'estate" ho proprio pensato a questo piatto francese, della Provenza in particolare, che contiene tutte le verdure estive per eccellenza.

Erano anni che volevo provarlo, ma questa volta grazie alle ferie di agosto, sono riuscita a cucinarlo seguendo il blog di Raffaella, che a sua volta ha seguito la ricetta dello chef Keller. 

Una teglia di verdure di stagione (zucchine verdi, zucchine verde chiaro, pomodori e melanzane perlina), tutte tagliate molto sottili (io con coltello, non ho usato la mandolina) e alternate a formare una corona variopinta a crudo, sulla base e al centro una salsa di peperoni e porri, la classica salsa piperade. La cottura è avvenuta in forno.


Ma ecco la ricetta:

Ingredienti

Salsa PIPERADE

1 Peperone Rosso grande

2 cucchiai di Olio Evo

1spicchio di Aglio Tritato

1 porro piccolo

1 foglia di alloro 

2 foglie di basilico

Sale 

Ratatouille 

1 Zucchina Verde 

1 Zucchina Verde chiaro

1 Melanzana Perlina

4 Pomodori perini  o San Marzano

Sale 

Olio evo


Per la piperade, scaldare l'olio con lo spicchio di aglio, inserire il porro affettato e  il peperone tagliato a tocchetti, cuocere a fuoco basso con coperchio per 20 minuti circa, dopo aver aggiunto l'alloro e il basilico. Spegnere e frullare con il minipimer, dopo aver tolto le erbe aromatiche.

Prendere una teglia versare un poco di olio, e poi un velo di salsa piperade. Affettare sottilmente tutte le verdure, e disporle a cerchio, sulla salsa. E' possibile fare un cerchio concentrico oppure se le verdure sono poche come nel mio caso metterle a al centro senza un ordine preciso e coprirle con la salsa.

Ecco come ho disposto le verdure

Salare e condire con un giro di olio.

Mettere in forno già caldo a 180°C per circa 1 ora coperto con stagnola. Poi togliere e cuocere con grill ancora 10minuti. I tempi sono indicativi dipende da quanto sono tagliate sottili le verdire.

Ottime tiepide, ma buone pure a temperatura ambiente. Servire con salsa piperade a parte o nel piatto a cerchio.


Ecco le altre proposte:


Carla Emilia: Insalata di pollo, pesche e fagiolini 

Catia: Insalata di farro ai 3 pomodorini e tofu piccante  

Claudia: Bruschetta con formaggio spalmabile e pesca 

Milena: Pesto di zucchine (Cotte)