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mercoledì 28 febbraio 2024

Maqbous, riso allo zafferano con pollo speziato


Oggi vi porto in Oman, ad assaggiare il Maqbous in cui è presente il riso allo zafferano, spezia che inizia con la Z così da poter partecipare alla rubrica ABC -Un mondo di ingredienti.

La cucina omanita è un incontro di sapori occidentali e orientali, vi è un gran uso di spezie, si cucinano zuppe e spezzatini accompagnati anche qui dal classico riso basmati, proprio come in Asia. Si trovano poi  la cottura della carne alla griglia e l’uso di frutta secca tipiche dei paesi arabi e mediterranei. Nonostante l’ampio uso di spezie, la cucina dell’Oman, a differenza di quella asiatica, non è piccante. In generale la cucina si basa principalmente sulla carne, in particolare agnello e pollo, accompagnati dal riso, ma nelle città lungo la costa, sono presenti anche ricette a base di pesce. 

Oggi ho provato a preparare il Maqbous, che è una tra le ricette tradizionali più diffuse e appartiene a quella categoria di piatti arabi chiamati “kabsa”, composti da riso, spezie, carne e verdure. 

Il Maqbous si rifà al riso biryani indiano ed è composto da riso basmati allo zafferano cucinato con un brasato/spezzatino di carne, che può essere carne rossa o carne bianca.

Ecco il mio piatto, ispirato da tanti siti diversi:


Ingredienti per 4 persone 


600g di pollo disossato (io sovra cosce)

1 cipolla

2 spicchi di aglio 

1 carota

1/2 peperone rosso

spezie (cannella, curcuma, cardamomo, macis, pepe nero)

sale 

1 cucchiaio di farina

brodo di carne

riso basmati

zafferano

olio evo


In una larga padella scaldare l'olio, unire la cipolla e l'aglio tritati, poi le carote a pezzettini e il peperone, dopo aver rosolato qualche minuto, aggiungere il pollo a pezzetti, spolverizzare con le spezie e rosolare a fuoco alto.

Bagnare con brodo di carne e continuare la cottura con coperchio per circa 1 ora.

Passato il tempo spolverizzare la farina in superficie, aggiustare di sale e continuare la cottura mescolando e alzando il fuoco per circa 5-10 minuti (così da "asciugare" la preparazione). E' importante mescolare per evitare che la "cremina" formatasi con la farina si attacchi al fondo del tegame.

Nel frattempo sciacquare il riso (io di solito ne preparo 100g a testa), e scaldare l'acqua con un pizzico di sale nelle proporzioni 1 a 1,5 ( es. 100g di riso e 150g di acqua) per 12-14 minuti (controllare quanto è scritto sulla confezione).  Dopo 10 minuti unire all'acqua lo zafferano e mescolare.

A cottura spegnere il fuoco e lasciare riposare un paio di minuti prima di servirlo.

Servire il riso con la carne di pollo speziata.

Con questa ricetta partecipo a ABC - Un mondo di Ingredienti

martedì 27 febbraio 2024

Fagottini di pasta fillo con feta e maggiorana


Eccoci al 27 del mese e la rubrica Il club del 27, oggi proviamo le ricette del mitico Jamie Oliver e qui trovate tutte le nostre opere!

Le ricette sono quelle pubblicate in "Five ingredients Mediterranean" che è il suo ultimo libro.

Sono ricette semplici, anche perchè sono preparate solo con 5 ingredienti, che vengono elencati e pure fotografati, a prova di "Principiante".

Ho scelto questi involtini sfiziosi, che l'autore ha apprezzato durante una vacanza a Cipro, quando era adolescente, incantato soprattutto dall'uso della feta cotta.

Effettivamente è un bel piatto, ideale come antipasto, ma anche come aperitivo o una cena veloce, sono dei finger food ed uno tira l'altro...ma ecco la ricetta!




Ingredienti per 4 persone 

4 fogli di pasta fillo

200 g di formaggio feta 

maggiorana 

pistacchi sgusciati non salati

miele liquido




Stendere un foglio di pasta fillo su un piano di legno e spennellare leggermente con olio d'oliva, tagliare  a metà. Sbriciolare un poco di feta su un lato della pasta, lasciando uno spazio di 3 cm attorno ai bordi, spolverizzare con maggiorana, ripiegare con attenzione la pasta filo, premere i bordi per sigillare, quindi piegare nuovamente, formando il fagottino. Spennellare leggermente con olio d'oliva.

In questo modo verranno 8 fagottini.

Mettere una padella antiaderente sul fuoco medio con pochissimo olio d'oliva, mettere i fagottini di fillo e cuocere per 30 secondi su ciascun lato, o fino a quando saranno dorati e croccanti, quindi trasferire su un piatto da portata.

Tritare grossolanamente i pistacchi. Irrorare i fagottini con il miele e cospargerli con i pistacchi tritati.

Servire subito.

Con questa ricetta partecipo a Il Club del 27 

lunedì 26 febbraio 2024

Risotto al cavolo nero e noci


Oggi a Light and Tasty  si parla del detto  “Anno bisesto anno funesto”, infatti in questa settimana cadrà proprio il  29 febbraio, quel giorno in più dell'anno bisestile.

Da qui l'esigenza di preparare piatti "portafortuna" o almeno piatti che portino il buon umore così da ovviare al detto in questione!

Ho pensato di unire tanti elementi simbolo. 

Il colore verde del riso, che come tutti sappiano, è il colore della speranza.

Il riso stesso che è simbolo di fertilità e abbondanza ed è per questo che lanciarlo agli sposi vuol dire augurargli un futuro prospero ed allegro.

Le noci, che sono dei veri portafortuna, venivano regalate contro il malocchio e la cattiva sorte. Gli antichi riconoscevano alla noce il potere di portare ricchezza, tenere lontani i fulmini e aiutare le donne durante il parto. Oltre a questo erano anche considerate una medicina, infatti la noce sgusciata ricorda la forma del nostro cervello e ancora oggi è utilizzata per curare problemi neurologici. Si dice anche che 4 noci al giorno possano fare felice il nostro cervello in quanto sono ricche di Omega 3 e antiossidanti.

Cosa dite potrà bastare a tenere a bada questo anno bisestile? 

Speriamo di sì ed intanto lecchiamoci i baffi con questo superrisotto!!


Ingredienti per 4 persone

320g di riso carnaroli

6-8 foglie di cavolo nero

1 carota

1 cipolla

1 zucchina

2 coste di sedano

2 cucchiai di olio evo

1 scalogno

100ml di vino bianco

100g di robiola

6-7 noci

sale e pepe


Preparare il brodo vegetale con carota, zucchina, sedano, cipolla , aggiustare di sale e cuocere per 1 ora, unire  le foglie di cavolo nero cuocere ancora 5-10 minuti, poi spegnere e recuperare le foglie sbollentate, inserirle nel boccale del minipimer con un mestolo di brodo e frullare fino ad ottenere una crema liscia.

In una larga padella mettere a scaldare l'olio, procedere poi con il soffritto dello scalogno tritato finemente, tostare il riso per un paio di minuti a fuoco alto e poi sfumare con il vino.

A questo punto aggiungere mestoli di brodo bollente, mescolando il riso con un cucchiaio di legno, dopo una decina di minuti aggiungere la crema di cavolo nero e proseguire la cottura altri 7-8 minuti. 

Spegnere il fuoco, mantecare con la robiola. 

Togliere le noci dai gusci e tritarle grossolanamente. Servire il riso con i gherigli di noci cosparsi in superficie.

Ecco le proposte delle blogger-amiche:

Carla: Pici all’aglione

Catia: Muffin al cioccolato con cuore morbido  

Claudia: Fish burger fatto in casa 

Daniela: Frullato di banana con cioccolato 

Milena: Biscotti gufetti 

mercoledì 21 febbraio 2024

Concada, arachidi caramellate dal Benin


Le concada sono dei dolcetti del Benin che pare siano molto conosciuti, gli ingredienti sono solo 3 arachidi, zucchero e acqua. 

Pare che sia un classico cibo da strada e che venga venduto in ogni angolo, in fondo sono dei bon bon di croccante di arachidi e anche qua da noi alle fiere di paese il croccante spesso è il principe delle bancarelle. Ho scoperto della loro esistenza in questi siti (qui e qui).

Così ho provato a prepararle secondo la mia esperienza e mi sembra che siano venute abbastanza bene, voi cosa ne pensate?



Ingredienti

100g di zucchero

100g di arachidi sgusciate

1 cucchiaio di acqua

1 cucchiaino di olio di semi



A piacere le arachidi possono essere anche tritate grossolanamente.

Mettere in una padella antiaderente con fondo spesso l'acqua, lo zucchero e le arachidi, scaldare con fuoco medio mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno fino a quando lo zucchero caramella e diventa di un colore dorato.

Nel frattempo preparare una carta forno unta con velo di olio di semi.

Quando lo zucchero è ormai caramello e ricopre le arachidi, con l'aiuto di un cucchiaio disporre sulla carta forno unta tanti mucchietti di arachidi, e lasciare raffreddare.

Servire quando ben freddi.


Con questa ricetta partecipo ad ABC - Un mondo di ingredienti

lunedì 19 febbraio 2024

Lingue di suocera


Oggi a Light and tasty ci dedichiamo ai lievitati, per lievitanti io intendo l'uso di lievito di birra o di lievito madre (che posseggo, ma che è di uso esclusivo di mio marito, lo ha adottato e se ne prende cura da anni donandoci ottimi pani).

Ho pensato ad uno snack, croccante e saporito (se si usano i giusti aromi), di quelli da presentare all'aperitivo o anche solo quando hai il classico "buco nello stomaco".

Sono ottime servite con salumi e formaggi, ma ci assaggiano volentieri anche così, da sole, soprattutto se aromatizzate con i vostri gusti preferiti.

Personalmente le ho cosparse di paprika dolce, di sumac, di zaatar e di un mix di spezie per tzatziki, un regalo di mio nipote. 

Le lingue di suocera sono una ricetta da forno tipica della tradizione piemontese, queste strisce di impasto lievitato hanno proprio la forma della lingua  e DEVONO essere lunghe proprio come quelle delle suocere! Sono molto facili e veloci da realizzare, e piacciono sempre a tutti, così croccanti e saporiti! Ma ecco la ricetta:

a volte si formano delle bolle eccole all'interno!

Ingredienti per 16 lingue

500g farina 

260g acqua

40g olio evo

10g sale fino

6g lievito di birra fresco

Spezie

olio per spennellare




Impastare insieme tutti gli ingredienti nella planetaria con gancio oppure a mano ad eccezione del sale, da aggiungere a metà impasto, quando l’impasto risulterà già ben incordato.

Formare una palla e lasciarla lievitare per un paio di ore (io ho un programma di lievitazione con il microonde di 40minuti)  in una ciotola coperta con una pellicola.

Riprendere l’impasto e dividere l'impasto in panetti da 50g circa.

Stenderli con il matterello il più sottile possibile circa 1-2 mm.


Disporli su una teglia ricoperta con carta forno, spennellarli con olio e condirli a piacimento con spezie, semi vari e un pizzico di sale.

Cuocere a forno già caldo a 200° per 10/12 minuti funzione ventilato (io con forno Neff, Circotherm ).


Ecco altre proposte:


Carla: Muffin ai cipollotti

Catia: Focaccia con verdure a forma di cuore  

Cinzia: Pipas modenesi col Bimby e senza


Milena: Panini integrali ripieni di cime di rapa e olive taggiasche  

sabato 17 febbraio 2024

Chakery, couscous dolce


V di vaniglia per un dolce tipico dell'Africa Occidentale, andiamo in Guinea Bissau.

Il chakery è un dolce al cucchiaio preparato con il cous cous, che viene cotto a vapore e poi condito con frutta e una parte cremosa che può essere yogurt o panna acida, unito a latte condensato e panna e poi una dadolata di frutta esotica, che può essere mango o ananas o cocco, a seconda dei gusti.

Le ricetta è tratta da qui e qui.


Ingredienti per 1 persona

1 cucchiaio di cous cous

1 cucchiaio di latte condensato 

1 cucchiaio di panna acida

semi di Vaniglia 

noce moscata

frutta a cubetti (io mango)

foglie di menta fresca 




Cuocere a vapore il cous cous  (il mio precotto, è stato messo in Bimby con 300ml di acqua e impostato Varoma per 15 minuti). Lasciarlo raffreddare.

Mescolare insieme la panna acida, lo yogurt, la vaniglia (i semini) e la noce moscata, quindi aggiungere il couscous cotto fresco.

Completare con la frutta tagliata a cubetti e decorare con foglioline di menta.

Con questa ricetta partecipo ad ABC - Un mondo di ingredienti

mercoledì 14 febbraio 2024

Matata, vongole al vino Porto


Oggi vi porto a Sao Tome and Principe un arcipelago di circa 20 isole nell'oceano Atlantico, nel golfo di Guinea. Le due isole maggiori sono São Tomé e Príncipe, distanti circa 140 km tra di esse, e situate davanti al Gabon; tutte le isole fanno parte di una catena vulcanica sottomarina nota come linea vulcanica del Camerun. 

Si trovano esattamente sulla linea dell'Equatore, tanto da ospitare una pietra miliare che marca il confine tra i due emisferi.

Deve il nome a Tommaso apostolo (in portoghese São Tomé) per via del giorno in cui fu scoperta dai portoghesi (21 dicembre 1471), all'epoca data di commemorazione del santo. Colonia del Portogallo, ottenne nel 1975 l'indipendenza e si diede l'ordinamento giuridico di repubblica semipresidenziale. (Notizie da Wikipedia)

La ricetta invece, un piatto davvero particolare, una specie di Sauté di vongole e verdure al Porto (non per niente è stata una colonia portoghese fino al 1975) è tratta  da qui.

Buon appetito!!!


Ingredienti

1 cipolla tritata

3 cucchiai di olio evo

500g di vongole

100ml di vino di Porto

50g di di arachidi tostate non salate

2 pomodori (io 10 pomodorini)

1 peperone rosso a pezzetti

200g di spinaci tritati

sale e pepe nero

peperoncino rosso in polvere


Scaldare l'olio d'oliva in una padella aggiungere le cipolle e rosolarle fino a renderle morbide, unire i pomodori e il peperone.  Unire gli spinaci, aggiustare di sale e peperoncino. Mettere il coperchio e cuocere per 10-15 minuti.

In un'altra padella  scaldare 2 cucchiai di olio, unire le vongole e sfumarle con il Porto, quando le conchiglie si aprono spegnere il fuoco.

Unire le vongole con il sughetto al Porto alle verdure, cuocere ancora 5  minuti dopo averle spolverizzate con le arachidi tritate.

A piacere, prima di servire macinare in superficie pepe nero.

Servire con riso bianco cotto al vapore.

Questa ricetta partecipa alla rubrica ABC - Un mondo di ingredienti

lunedì 12 febbraio 2024

Porridge con fiocchi d'avena


"Fiocchi per tutti i gusti"!

Ecco l'argomento di questa settimana del Light and tasty, oggi valgono tutti i tipi di fiocchi dai cereali, al formaggio passando per le patate.

Ho preparato quasi un classico porridge, la ricetta è tratta dal libro "15 minutes Vegan Comfort Food" di Katy Beskow, utilizzando però un classico yogurt, non uno yogurt di soia, proprio per questo non possiamo considerarlo vegano, ma mi piaceva la presenza delle noci e quanto alla frutta fresca ho dato sfogo alla mia immaginazione, giocando sui colori, ma soprattutto a quello che avevo a portata di mano.

 Vi chiedete come faccio ad avere mirtilli e lamponi in questo periodo? Be, sono del mio orticello e quindi quest'estate li ho congelati con cura e vi assicuro che profumo e sapore rimangono inalterati, la consistenza invece si perde un poco nei lamponi, nei mirtilli rimane ottimale.

Ma ecco la ricetta, ideale per una colazione salutare, ma anche per un fine pasto leggero!



Ingredienti per 1 persona

2 cucchiai di fiocchi d'avena

3-4 noci

3 cucchiai di yogurt 

 lamponi

mirtilli

1 mandarino




Mescolare insieme l'avena,  2 noci tritate e lo yogurt in una piccola ciotola.

In un bicchiere disporre a strati: uno strato di mirtilli, uno di composto di avena/ yogurt/noci, uno di lamponi/uno di composto di avena/yogurt/noci.

Decorare la superficie con lamponi, mirtilli, noci e spicchi di mandarino.

Servire subito in modo che l'avena non assorba l'umidità dello yogurt e rimanga croccante.


Ecco le proposte "Fioccose" delle colleghe!

Carla Emilia: Insalata con fiocchi di latte e lenticchie nere

Catia: Overnight oats al kefir di latte  

Cinzia: Porridge alla mela e cannella con la Instant Pot 

Claudia: Dolce con fiocchi di latte e frutta 

Daniela: Crackers integrali con fiocchi di avena e semi 

Milena: Pancake con fiocchi di avena integrali e albumi   


venerdì 9 febbraio 2024

Kelem Çorbasy, zuppa di cavolo verza


Oggi propongo un piatto vegetariano, non certo molto attraente alla vista, ma decisamente buono, sto parlando di un piatto che arriva direttamente dal Turkmenistan, viene chiamato Kelem Çorbasy, ed è una zuppa a base di cavolo verza.

Una zuppa vegetariana turkmena, molto semplice da preparare, veloce nella cottura che vi sorprenderà!

Il Turkmenistan è una repubblica presidenziale situata nell'Asia centrale e si affaccia sul Mar Caspio, ha una popolazione di 5,6 milioni di abitanti e Aşgabat come capitale.  È la seconda potenza economica dell'Asia Centrale (dopo il Kazakistan) grazie ai suoi giacimenti ricchi di gas naturale e alla coltivazione del cotone. Ma voi lo sapevate? A parte il nome di questo stato non avrei saputo dire altro...nemmeno la collocazione precisa, devo ammettere la mia ignoranza!

Comunque, la ricetta è presa da qui un blog di ricette dalla Turkmenistan e vi assicuro che vale la pena di provare soprattutto in questa stagione!


Ingredienti

3 cucchiai di olio evo

4 foglie di cavolo verza

1 carota 

1 cipolla

1/2 costa di sedano

1 patata 

2 foglie di alloro

1 l di brodo vegetale

1 cucchiaino di sale

1 pizzico di pepe macinato

2 cucchiai di riso

1 spicchio d'aglio

1 cucchiaino di succo di limone

yogurt  e pepe nero (facoltativo)


Scaldare l'olio in una pentola capiente,  aggiungere il cavolo a pezzi, la carota affettata e la cipolla tagliata fine. Rosolare mescolando continuamente, per 1-2 minuti. 

Aggiungere il sedano a pezzetti, le patate a cubetti le foglie di alloro, coprire con il brodo vegetale.

Quando la zuppa inizia a bollire, aggiungere il sale e il pepe macinato, quindi abbassare la fiamma  emettere il coperchio. Cuocere 20 minuti.

Aggiungere il riso e l'aglio e proseguire la cottura ancora 15 minuti, aggiungendo brodo vegetale, se necessario.

Spegnere il fuoco, aggiungere il succo di limone.

Servire subito, volendo si può aggiungere un cucchiaino di yogurt spolverizzato con pepe nero.

Con questa ricetta partecipo ad ABC - Un mondo di ingredienti

martedì 6 febbraio 2024

Fresco de Frutas, frullato di frutta tropicale


Fresco de frutas dalla Costa Rica!

La Costa Rica è ricca di frutta tropicale, si possono degustare banane, passion fruit, guava, ananas, papaya, mango, cocomero e il top è degustarlo in spiaggia all'ombra di una palma davanti ad uno scenario da favola, meglio se ridotti in frullati freschissimi.

Ecco cosa propongo oggi, un frullato a base di frutta tropicale, tipico di questo paese si può trovare con aggiunta di latte, di latte condensato o anche solo con acqua, qui la frutta è buonissima e sempre ben matura, per questo non sempre viene aggiunto lo zucchero, il tutto avviene a seconda dei gusti personali. La sola regola è che deve essere fresco, meglio se bevuto in spiaggia!

Le info sono tratte da qui.

L'ingrediente per il gioco è il latte (nome generico) di Vacca ;)

Ingredienti per 1 frullato

2 fette di ananas

100ml di latte

50ml di acqua 

2 cucchiaini di zucchero (a piacere)

Mondare e tagliare a pezzi le fette di ananas, mettere nel bicchiere del frullatore con il latte l'acqua e lo zucchero. Azionare per 1-2 minuti.

Raffreddare in frigorifero.

Con questa ricetta partecipo ad ABC- Un Mondo di ingredienti

lunedì 5 febbraio 2024

Crema al mandarino

crema al mandarino


Crema al mandarino senza lattosio, senza glutine, senza zucchero
dedicata all'appuntamento di oggi del Light and Tasty in cui si parla de "La cucina dei senza".

Avevo intravisto su Instagram la ricetta di una crema al mandarino senza glutine postata da Stefania Fornostar (questo è il suo blog) e siccome adoro questo frutto non potevo non provarla. L'occasione poi si faceva ghiotta in vista di questo appuntamento.

Prima di tutto sono corsa all'Esselunga a comprare i miei amati mandarini di Ciaculli, un prodotto speciale che consiglio a tutti di assaggiare, sono profumatissimi, dolci e saporiti, hanno la buccia edibile e proprio in questo periodo sono al top della maturazione essendo tardivi, unico neo i classici noccioli!

Poi ho studiato la ricetta, deciso poi di togliere; il latte, sostituendolo con il latte di mandorla, e lo zucchero con il miele: Ho proceduto con tempi e modi descritti nella ricetta-base, purtroppo, forse a causa delle sostituzioni, non si addensava abbastanza, così ho aggiunto la farina di riso e riportandola sul fuoco mescolando con la frusta, sono riuscita nell'intento.

E' una crema molto piacevole e profumata ideale per preparare qualche dolcetto veloce con l'aggiunta di biscotti adatti (in base alle vostre problematiche con i senza che volete o di cui avete bisogno) o anche di consumarla, così tal quale. Diciamo che assomiglia alla classica pasticcera, sia come texture che come densità, ma risulta molto più profumata!

Con un poco di avanzo (si conserva bene in frigorifero, io l'ho tenuta 4 giorni) ho provato l'aggiunta di panna vegetale montata, questa variante risulta più "ariosa" e meno dolce, non è da sottovalutare... ci ho preparato un tiramisù veloce ;)

dolcino con crema al mandarino



Ingredienti 

400 ml di bevanda vegetale a base di riso

150 ml di succo di mandarino (io, 3)

2 mandarini (solo scorza grattugiata)

80 g di miele di fiori d'arancio

50 g di maizena

100g di farina di riso

2 uova 



Mettere in un polsonetto il latte di riso, il miele, il succo di mandarino, la maizena, la farina di riso e le uova, mescolare con una frusta e togliere tutti gli eventuali grumi che possono essersi eventualmente formati. Mettere sul fioco e scaldare dolcemente a fuoco basso continuando a mescolare con la frusta, portare a bollore e continuare fino a raggiungere la densità voluta, almeno 3-4 minuti. Raffreddare e unire la scorza dei mandarini.

Mettere in frigo per almeno un paio di ore. 

Far raffreddare ed utilizzare per comporre bicchierini o dolcetti al cucchiaio.


Ecco le altre "RICETTE SENZA"


Carla Emilia: Fusilli di farina di riso con pomodorini infornati e pecorino

Catia: Risotto alla crema di carote  

Claudia: Biscotti all' arancia senza uova e senza latte

Milena: Biscotti senza (senza glutine - lattosio - uova - lievito)  

venerdì 2 febbraio 2024

Pancetta e piselli


Questo mese L'Italia nel piatto dedica la sua rubrica ai legumi, essendo il 10 febbraio la giornata mondiale di questi magnifici frutti della terra.

Hanno caratteristiche uniche, sono altamente proteici, poveri di grassi e ricchissimi di carboidrati sotto forma di amidi, ricchi di ferro, potassio e fosforo, pare che i fagioli azuki siano i più salutari, purtroppo ancora poco coltivati in Italia.

Oggi vi preparo una ricetta tipica piacentina, un piatto povero, ma ricco di calorie: pancetta e piselli !

Questo piatto era preparato al tempo della mietitura e trebbiatura nelle nostre campagne. La trebbiatura era una festa, all'epoca si viaggiava in bicicletta, e gli operai addetti alle pratiche dei campi venivano invitati a pranzo dal fattore. Si preparavano pranzi sostanziosi, visto le fatiche della giornata, e si allestivano i tavoli sull'aia, in un angolo non mancava mai la damigiana di vino con cannetta annessa per spillarlo.

Devo però sottolineare che la pancetta che si usa in questo piatto deve essere quella arrotolata e stagionata, a Piacenza abbiamo una tradizione per questo salume, gli è stato infatti conferito la DOC.

All'assaggio, deve essere affettata sottile per gustarla al meglio, si presenta morbida, con tendenza a sciogliersi grazie alla presenza delle parti grasse, il sapore è delicato e spiccatamente dolce, non privo di quella sapidità che la rende  particolarmente appetitosa. Alla vista si evidenziano due parti distinte: una di colore rosso vivo delle parti magre e una bianco/rosa nelle parti grasse. Il profumo è gradevole e dolce.  Si consuma essenzialmente cruda affettata con gli altri salumi tipici, ma ci sono anche ricette della tradizione in cui la troviamo in cottura, proprio come questa che vi sto per descrivere.


Ingredienti per 4 persone


200g di pancetta piacentina DOP

300g di piselli

1 cipolla

300g di passata di pomodoro

1 cucchiaio di olio

sale e pepe




Tritare la cipolla, tritare finemente 50 g di pancetta (la parte più grassa) e scaldare in padella con l'olio; unire la cipolla e soffriggere a fuoco passo per una decina di minuti.

Aggiungere la passata di pomodori, i piselli (meglio freschi, ma in questa stagione ho usato i surgelati), e la pancetta a dadini.

Lasciare cuocere a fuoco basso per circa 1 ora.

Servire ben caldo con pane fresco, così da fare allegramente la "scarpetta"!


Ecco le ricette con i legumi delle altre regioni d'Italia:


Lombardia: Zuppa rustica con i fagiolini dall'occhio di Pizzighettone, "i Fasulin de l'oeucc"

Trentino-Alto-Adige: Crema di fagioli con involtino di verza e ricotta

Friuli-Venezia-Giulia: Zuppa d'orzo e fagioli

Veneto: Radici e fasoi, insalata di radicchi e fagioli

Emilia-Romagna: Pancetta e piselli 

Liguria: Marò di fave

Toscana: Fagioli con l'occhio (o dall'occhio o dell'occhio)all'aretina

Umbria: Insalata di fagioli diavoli rossi con patate e cipolle

Lazio: Crespelle con farina di ceci

Abruzzo: Torchioli con ragù di lenticchie

Molise: Zuppa agnonese di lenticchie e pallotte

Campania: Zuppa di lenticchie e friarielli

Puglia: Ceci e funghi cardoncelli della Murgia

Basilicata: Cicerchie, ricetta lucana con i cavatelli

Calabria: Lagane e ceci alla calabrese

Sicilia: Minestra di lenticchie siciliana

Sardegna: Il minestrone di lunga vita della famiglia Melis di Perdasdefogus 


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