L'uscita di oggi de L'Italia nel piatto ha un titolo davvero intrigante, almeno per me: Vini, liquori e infusi. Sarà che lavoro a stretto contatto con vini e liquori, ma questo mondo anche dopo più di 25 anni, mi affascina sempre, il tema poteva essere trattato con una ricetta di un liquore od infuso tipico della regione o anche con la trattazione di un vino e una ricetta in cui lo stesso viene esaltato.
Ho optato per la ricetta di un liquore, il vov, e sono andata a recuperare un quadernetto di famiglia, scritto proprio dalla mia nonna (Cesira, classe 1904)! Questo liquore a base di uova era molto consumato negli anni '60 e anche molto apprezzato in casa mia. Mia sorella all'epoca era decisamente sottopeso, e un goccetto di questo liquore, altamente energetico, rincuorava mia madre che la vedeva sempre troppo smunta. Anche i vicini di casa spesso passavano per un assaggio e la sua ricetta era ambita da tutti. Oggi controllando sul web mi sono accorta che è molto simile a quella riportata in tanti siti, ma all'epoca tutte queste possibilità di informazioni non c'erano.
Sempre sul web ho scoperto pure che in realtà il vov è stato inventato nel 1845 da un pasticcere padovano Gian Battista Pezziol, che produceva torrone, il che comportava un esubero di tuorli e da lì venne l'idea di produrre un gustosissimo liquore a base di uova che prese il nome dal termine dialettale delle uova (“vovi” in veneto). Il successo fu enorme tanto che arrivò fino a Vienna e la principessa Sissi, che allora regnava, gli assegnò un brevetto con tanto di aquila bicipite.
Dopo queste informazioni mi sono chiesta come mai nella mia zona era così consumato, e ho scoperto che l'Emilia Romagna in pratica lo ha adottato questo prodotto!
Infatti è dal 1946 che un giovane commerciante di Ferrara, con intraprendenza e passione lo inizia a produrre fondando la ditta "Distillerie A.R.P.A. di Mauro Moccia Sas". Il nome del liquore commerciale diventa Zabov e crea affari d'oro facendolo conoscere in tutto il mondo, ma soprattutto in regione tanto che da marzo 2011 questo liquore ferrarese è stato inserito tra i prodotti agroalimentari tradizionali della regione Emilia-Romagna.
Ma ecco la ricetta della mia nonna!
Ingredienti (per circa 1 litro)
500ml di latte
400g di zucchero
100g di marsala
100g di alcol a 96%vol
4 tuorli d'uovo
Far scaldare il latte con 200g di zucchero, mescolando fino a quando non si è sciolto completamente. Lasciare raffreddare.
Montare i tuorli d'uovo con il resto dello zucchero utilizzando uno sbattitore elettrico, fino a renderli gonfi e chiari, Unire il latte raffreddato poco alla volta sempre sbattendo e infine il marsala e l'alcol (attenzione va pesato!!).
Filtrare con un colino e imbottigliare.
Si conserva a temperatura ambiente ed è possibile consumarlo già dal giorno successivo. Ricordarsi sempre di agitare la bottiglia prima di versare.
Ecco le proposte delle altre regioni:
Valle d’Aosta: Crema al cioccolato e castagne con Genepy
Trentino-Alto Adige: Ratafià di noccioli e corniole sotto grappa
Friuli-Venezia Giulia: Stinco di maiale al Cabernet franc
Veneto: Vov, Liquore all’uovo veneto
Lombardia: La rusumada, antica bevanda Milanese
Emilia-Romagna: Il Vov
Liguria: Coniglio al Rossese
Toscana: La vinata e il vino picciolo
Marche: Torta al vino rosso e visciole
Umbria: Pane al Sagrantino e cipolla rossa di Cannara
Lazio: Caffè corretto alla sambuca
Abruzzo. Tozzetti al vino con cioccolato e nocciole
Molise: Liquore milk
Campania: Liquore limoncello
Puglia: Liquore di melagrana
Basilicata: Gambrinus in versione lucana
Calabria: Liquore al bergamotto
Sicilia: Crema al Marsala
Sardegna: Liquore di alloro
Consultate anche la nostra pagina Facebook e il profilo Instagram: @italianelpiatto.
Ricordo una bottiglia di Vov nell'armadietto della sala di mia nonna. Veniva servito quando il freddo era pungente o quando ci si doveva tirare su ;) Sono secoli che non lo assaggio! Un abbraccio
RispondiEliminaChe bello leggere le ricette di famiglia direttamente dai quadernini. Tra i miei liquori preferiti.
RispondiEliminaMolto buono il Vov, quando ero piccola pretendevo sempre di bagnarci il becco se lo vedevo circolare fra i grandi!
RispondiEliminaVellutato e cremoso, con quel colore acceso e così gustoso! Mi piace tanto!
RispondiEliminaMe lo ricordo anch'io il Vov tra i liquori dei miei genitori, non avevo mai pensato al fatto che si potesse fare in casa. Mi piace tantissimo quel quadernino di ricette, che bel ricordo!!
RispondiEliminaMa quante cose ho imparato oggi con questa rubrica in merito al vov (che adoro)....
RispondiEliminaGrazie mille e che dire?! Mi hai fatto venir voglia di provare a farlo ;)
Un abbraccione e buon pomeriggio!
Che buono il Vov Elena, se poi è pure la ricetta della nonna è certamente favoloso! Voglio provare a farlo quanto prima!
RispondiEliminaBaci,
Mary
I ricordi sono la cosa che più amo del cucinare!!!! Un abbraccio LA
RispondiEliminaQuanti ricordi emergono quando si parla di cucina. Il vov mia mamma me lo dava quando studiavo e quanto mi piaceva! Una volta (tanti ma tanti anni fa) una collega ebbe l'idea di farlo a scuola come regalo ai papà per la loro festa. E' stato un successone.
RispondiEliminaE' un liquore che mi ha sempre incuriosito, soprattutto per la consistenza. Mi piaceva anche il nome quando ero piccola. Bello che tu lo abbia preparato con una ricetta di famiglia.
RispondiEliminaCiao Elena, marsala secco? Lo voglio fare. Buona serata, Libera 🙋🏻♀️🌹
RispondiEliminaSi Libera, marsala secco o semisecco, poi fammi sapere se ti piace, ricordati di agitare sempre la bottiglia prima di servirlo, buon lavoro!
Elimina