“Pomeriggio uggioso: lo passiamo in cucina a preparare biscotti?”
Questo è il tema di oggi per la rubrica L'Italia nel piatto, le giornate uggiose effettivamente sono arrivate, qui sono già due giorni che la nebbia ci avvolge e ci fa perdere ogni voglia di uscire, solo nelle ore centrali della giornata si affaccia un raggio di sole che poi lascia subito il posto alle nuvole e/o nebbia.
Inizia il mese più lungo dell'anno, di un anno lunghissimo 2020, in più il covid e l'imminente lockdown ci faranno rimanere chiusi in casa per i prossimi giorni quindi perchè non raccogliere tutte queste ricette tradizionali così da avere un diversivo da adottare per momenti tristi e malinconici in pomeriggi sereni e quasi gioiosi.
Per l'Emilia-Romagna ho pensato di proporre un biscotto a tema, visto che oggi è il giorno dei morti: le fave dei morti.
Ho recuperato una ricetta dell'Artusi, che poi è la stessa pubblicata in questo sito. Nelle panetterie della Romagna questi dolcetti si trovano spesso tra ottobre e novembre e a volte sono pure colorati. Questa specie di biscottini croccanti si conservano per giorni al riparo dall’umidità, hanno sempre come ingrediente principale la mandorla tritata mentre può cambiare l’aroma con cui si colorano. Possono essere verdi, marroni, rosa, aromatizzati con la buccia di limone, la cannella o liquore all'anice. Ho preferito quest'ultima versione, ma giusto per gusto personale, voi fate come più vi piace!
Ma ecco la ricetta!
200 g di mandorle pelate
100 g di farina 00
100 g di zucchero
1 uovo
30 g di burro
2 cucchiai di liquore all'anice (o altro aroma)
Frullare lo zucchero con le mandorle, unirle poi alla farina, mescolare accuratamente.
Aggiungere l'uovo, il burro a pomata ed il liquore. Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Formare un cilindro del diametro di circa 3-4cm, tagliare ad uno spessore di circa 2cm, dare una forma a pallina e schiacciare al centro (così da farle assomigliare ad una fava).
Posizionare sulla leccarda del forno foderata da carta forno.
Cuocere in forno ben caldo a 180°C per 10-12 minuti, funzione statica.
Valle d’Aosta: Torcetti di Saint Vincent 2.0
Piemonte: Krumiri: i Biscotti tipici di Casale Monferrato a forma di baffo
Lombardia: Bacioni di Lodi o Gnam Gnam
Trentino-Alto-Adige: Lebkuchen - i gustosi biscotti speziati
Friuli Venezia Giulia: Favette triestine
Veneto: I pandòli di Schio
Emilia-Romagna: Fave dei morti
Liguria: I cobeletti
Toscana: Amaretti di Santa Croce
Marche: Biscotti all’anice marchigiani
Umbria: Tisichelle delle monache, ricetta tipica di Todi
Lazio: I giglietti di Palestrina
Abruzzo: Frollini al farro abruzzesi
Molise: Ceppelliate di Trivento
Campania: I Caprilù: i biscotti di Capri fatti con mandorle e limoncello
Puglia: Il biscotto di Ceglie
Basilicata: I calzoncelli di Melfi
Calabria: I fritti ‘a bbentu
Sicilia: I Biscotti al Latte Siciliani
Sardegna: Zambellas di Dorgali
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Semplicemente deliziose! Un biscotto che ha un significato importante alle spalle, ed è così delizioso!
RispondiEliminaSono carinissimi questi biscottini, Elena, della serie uno tira l'altro! Un abbraccio grande :)
RispondiEliminaDeliziosi questi biscottini, immagino che uno tiri l'altro!
RispondiEliminasi si , anche da noi c'è questa tradizione! la fave dei morti sono buone e sono anche molto carine da vedere!
RispondiEliminaMi sta benissimo l'anice. Io prenderò spunto per quando inizierò a "biscottare" per i prossimi regalini home made ;)
RispondiEliminaBuonissimi!
Un bacio
Non li ho mai assaggiati ...mi Sto arrivando! che devo rimediare..sei una tentatriceeeeee
RispondiEliminaNon le conoscevo!
RispondiEliminaNon li ho mai fatti e neanche mai assaggiati. Certo anche alla cannella devono essere buonissime.
RispondiEliminaSemplici e deliziosi Elena e col profumo di anice, per me sono irresistibili!
RispondiEliminaBacioni,
Mary
Biscottini molto diffusi in giro per l'Italia centrale. Da me non sono colorati.
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