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mercoledì 2 gennaio 2019
Minestra reale romagnola
Buon anno a tutti!
Come ogni 2 del mese partecipo con piacere alla rubrica L'Italia nel piatto, studiando e ricercando le ricette della tradizione della mia regione, l'Emilia Romagna.
Il tema di questo mese è "zuppe e/o le minestre dopo le feste", effettivamente questo argomento è davvero azzeccato fino a ieri ci siamo affannate a cucinare e a festeggiare mangiando un po' di tutto, ma dopo l'epifania si dovrà iniziare a rivedere la nostra dieta, quindi mistre leggere e salutari saranno le benvenute sulla nostra tavola.
Altra problematica del periodo è l'uso degli avanzi, infatti si abbonda sempre nella preparazione del cibo e l'uso degli scarti è importante e doveroso.
La minestra che vi sto proponendo è proprio incentrata su questo aspetto del problema, il brodo di carne vine fatto e rifatto in queste feste, personalmente lo congelo, ma poi si deve pur consumare!
Ecco questi piccoli bigne sono un modo per proporlo, se riuscite a farli uguali e piccoli lo trovo anche una ricetta molto elegante.
Gli ingredienti sono banali e sempre presenti in dispensa/frigorifero, velocissima la crema da preparare, più difficoltoso e laborioso la preparazione dei piccoli bignè..ma vi assicuro che ne vale la pena. Ed ora ecco la ricetta (preso punto da qui)!
Ingredienti per 6 persone
65g di farina
60g di burro
2 uova medie
80ml di acqua
brodo di carne
sale
Far bollire l'acqua salata con il burro.
Togliere dal fuoco, unire la farina in un colpo solo e mescolare.
Rimettere sul fuoco e far cuocere, sempre mescolando, per 4-5 minuti (come quando si fa il roux della besciamella).
Spegnere, lasciar raffreddare per 2 minuti , e poi utilizzando lo sbattitore elettrico unire un uovo alla volta, mescolando, fino a ottenere una crema spessa e liscia.
Prendere una teglia da forno, non imburrarla, mettere la crema in una tasca da pasticciere e formare piccole palline di circa mezzo cm di diametro, utilizzando una bocchetta liscia di diam. 0,5cm.
Formarle direttamente sulla teglia, far attenzione a distanziarle tra loro e siccome non sono semplici da formare potete aiutarvi con un dito bagnato in modo da renderle tondeggianti.
Cuocere nel forno preriscaldato a 220 °C (funzione statico) fino a quando i bignè saranno gonfi e dorati (con queste dimensioni 7 minuti precisi, con il mio forno).
Prima di fare la seconda teglia, lasciarli raffreddare 10 minuti, poi pulire bene la base e dispensare ancora la crema con il sac a poche. Questi piccoli bigne quando freddi possono essere conservati anche per qualche giorno.
Portare ad ebollizione il brodo di carne.
Dispensare i bigne nei piatti o in una zuppiera e coprirli con il brodo bollente.
Servire immediatamente in tavola, tendono ad inzupparsi.
A piacere, spolverizzare la minestra con un poco di Grana Padano o Parmigiano grattugiato.
Ecco le zuppe /minestre delle altre regioni:
Valle d’Aosta: Seupa de pelon
Piemonte: Minestra di riso e latte
Lombardia: Urgiada o Oriada
Trentino Alto Adige: Zuppa allo Chardonnay di Terlano
Veneto: La panada con uovo marinato
Friuli Venezia Giulia: Minestra di fagioli della Carnia
Emilia Romagna: Minestra reale romagnola
Liguria: Minestra di scarola
Toscana: Zuppa di cipolle alla fiorentina
Marche: Stracciatella marchigiana
Umbria: Minestra col battuto e patate
Lazio: La stracciatella
Abruzzo: Minestra di lenticchie e scarola
Campania: Scarola in brodo
Puglia: Zuppa di pesce in bianco (Ciambotto in bianco)
Basilicata: La crapiata, zuppa di legumi e grano
Calabria: Millecosedde (minestra di verdure e pasta)
Sicilia: Minestra di Fave Secche e Tagliatelle
Sardegna: Minestra de Castangia
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11 commenti:
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quanto mi piace questa minestra! Insieme alla stracciatella era il piatto che apriva i menu dei matrimoni anni 70, immancabile, certo però poi venivano servite fettuccine al ragù e cannelloni quindi c'era poco da stare leggeri! però quelle palline di pasta reale mi hanno sempre fatto gola, mi riportano indietro nel tempo, perciò grazie per aver pubblicato questo piatto! Un abbraccio e tanti tanti auguri di buon anno!
RispondiEliminaInteressante questa minestra! Davvero originale ed elegante. Buon anno!
RispondiEliminaMolto interessante questa minestra da provare. Buon proseguimento nell'anno nuovo tanta serenità salute il resto viene. Buona giornata.
RispondiEliminaBuona Elena, la assaggerei molto volentieri! Buon anno e un grande abbraccio
RispondiEliminaHo letto il tuo commento dopo averti lasciato il mio. Funghi secchi e acciughe nella cucina ligure vanno insieme, credo che li metteremmo volentieri anche nel caffé, quando non ci pucciamo la focaccia naturalmente ;)
EliminaUna bella lavorata, ma ne vale la pena! Quei bignè sono magnifici così piccolini, molto eleganti ^_^
RispondiEliminaBravissima!
Bellissima questa ricetta!!!!! Non conoscevo questi piccoli bignè… assaporati nel brodo devono essere fantastici. Ancora Buon Anno carissima.
RispondiEliminaAdoro la pasta reale mia nonna la faceva sempre e la gustavamo con un buon brodo di gallina. Buonaaaa brava! È perfetta
RispondiEliminaQuesta mi mancava, deve essere una delizia!
RispondiEliminaEra da molto tempo che non vedevo questo piatto della tradizione. Hai fatto bene a proporlo e lo hai interpretato alla grande! Un abbraccio e buon anno.
RispondiEliminala mangiavo da bambina, in bocca mi sembra ancora di sentire il gusto di questa zuppa che a mio padre garbava proprio tanto. Mi segno la ricetta, con questo freddo mi sa tanto che una sera la propongo per cena. Un abbraccio e tanti auguri per un 2019 ricco di serenità. Un bacio
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