Ehi ma vi siete resi conto che ormai siamo a Pasqua?
Oggi è il giovedì santo e la nostra rubrica L'Italia nel piatto, ci illustrerà una serie di ricette pasquali tipiche delle diverse regioni italiane, dalle frittate spesso consumate nella giornata del venerdì santo passando per i secondi piatti fino ai dolci, golosissimi!
Per la regione Emilia Romagna ho pensato a questo pane tipico di Sarsina, una cittadina della provincia Forlì - Cesena, un pane dolce che da sempre si trova sulla tavola nel giorno di Pasqua.
Veniva consumato alla mattina per colazione con l'uovo benedetto, salumi e formaggi e poi si continuava a proporlo per tutta la settimana essendo una pagnotta piuttosto grande (tre-quattro chili).
Ancora oggi viene preparata dai fornai della zona durante la quaresima e vi è pure una sagra con il mercatino e gli assaggi gratuiti, durante la quale una pagnotta gigante, ogni anno sempre maggiore tanto da partecipare al Guinness dei primati.
Nelle campagne della Valle del Savio si preparano anche di misure ridotte e di forme diverse.
La ricetta tradizionale (che ho letto qui) è pubblicata da Vittorio Tonelli nel suo libro "A tavola con il contadino romagnolo", la mia ricetta è tratta da questa, riducendo le dosi e facendo qualche piccola variazione presa dal web.
Ingredienti
300g di farina per pane
150g di lievito madre attivo
1 uovo
100g di zucchero
80ml di latte
30g di strutto
scorza di limone
1/2 bacca di vaniglia
1 pizzico di sale
50g di uvetta (a piacere)
1 uovo e 1 cucchiaio di latte per lucidare
Rinfrescare il lievito madre: pesare il lievito madre, aggiungere uguale peso di farina e impastare con acqua minerale naturale (quantità: metà peso della farina usata), attendere 3-4 ore a temperatura ambiente.
Ammollare l'uvetta in acqua tiepida per almeno 1 ora
Pesare 150g di questo lievito madre appena rinfrescato, unire la farina, l'uovo, lo zucchero e il latte (il quantitativo è indicativo, dipende dal grado di assorbimento della farina), impastare velocemente e quando risulta ben incordato aggiungere lo strutto.
Impastare in modo da rendere omogeneo l'impasto, solo ora aggiungere gli aromi, il sale e l'uvetta, ben asciugata.
Lasciare lievitare per un paio di ore in luogo riparato e coprendo l'impasto con pellicola in modo da non farlo asciugare.
Riprendere l'impasto, pirlarlo (muoverlo in modo da dare la forma di palla, senza schiacciarlo e sgonfiarlo) e inserirlo in una teglia tonda da 20 cm di diametro, foderata di carta forno.
Lasciare lievitare ancora 1 ora, poi pennellare tutta la superficie con uovo e latte sbattuti con una forchetta. Incidere con una lametta (non un coltello) la superficie, delineando una specie di grande virgola (utile alla lievitazione durante la cottura).
Cuocere in forno ben caldo a 200°C per almeno 40-50 minuti (non prima,altrimenti l'interno non sarà ben cotto), provare la cottura con uno stecco lungo.
Quando si inforna è consigliabile mettere sul fondo del forno una teglia contenente 1 bicchiere di acqua calda (non più di 100ml), questa procedura è utile per ottenere il quantitativo di vapore utile e ideale per la cottura della pagnotta.
Vediamo che succede nelle cucine delle altre regioni....
Valle d'Aosta: Frittata di patate e ortiche del blog A tutto pepe
Trentino-Alto Adige: Fiadoni Trentini del blog A fiamma dolce
Friuli-Venezia Giulia: Pinze triestine del blog Il piccolo Artusi
Lombardia: La colomba pasquale del blog La kucina di Kiara
Liguria: Tagliolini al sugo di carciofi del blog Un'arbanella di basilico
Emilia Romagna: Pagnotta Pasquale di Sarsina qui
Toscana: Coniglio pasqualino (o in carciofaia) del blog Acquacotta e fantasia
Marche: I piconi marchigiani del blog La creatività e i suoi colori
Umbria: Frittata Pasquale del blog 2 Amiche in cucina
Abruzzo: Cuori, Pupe e Cavalli di Pasqua del blog Il mondo di Betty
Molise: La Pia: zuppa di grano alla molisana del blog La cucina di mamma Loredana
Lazio: Vignarola del blog Beuf a la mode
Campania: Minestra Maritata di Pasqua del blog I sapori del Mediterraneo
Puglia: Taradde ch-u scelèppe del blog Breakfast da Donaflor
Basilicata: Pane di Pasqua salato del blog Profumo di Cannella
Calabria: Riganella del blog Il mondo di Rina
Sicilia: Le colombine del blog Burro e vaniglia
E non dimenticate di visitare l nostro blog: L'Italia nel piatto, troverete indicazioni per partecipare al nostro contest e la raccolta di tutte le ricette pubblicate per questa rubrica
Che splendida ricetta, complimenti!
RispondiEliminane approfitto x farti i miei più sinceri auguri di felice Pasqua <3
Ciao Elena, buono buono questo pane, con la marmellata formerà una colazione perfetta (non voglio esagerare pensando alla nutella...) Buona Pasqua ancora :)))
RispondiEliminaComplimenti Elena!! una belissima pagnota
RispondiEliminaCi sono stata due anni e mezzo in Emilia Romagna e questa pagnotta di Pasqua non l'ho mai vista. Mi sembra invitantissima *.*
RispondiEliminaCiao Elena!!! Che spettacolo questa ricetta, complimenti!!!! Colgo l'occasione per farti tantissimi auguri di buona Pasqua!!!
RispondiEliminaMi piace questa golosissima pagnotta, splendidamente lievitata, bravissima Elena!!! Un abbraccio grande a te e alla tua bella famiglia con i migliori auguri di una serena Pasqua!!!
RispondiEliminaBellissima!!auguri di Buona Pasqua :)
RispondiEliminaChe bella pagnotta! Buona Pasqua!
RispondiEliminaElena, ma che buono questo pane, mette voglia di tirare fuori la cesta da picnic e starsene placidamente sdraiati su un prato a godere del sole e del cibo!
RispondiEliminaSperiamo di non fare una Pasqua con la neve!
Mi annoto la ricetta e ti lascio i miei sinceri auguri di Buona Pasqua
Un abbraccio
Loredana
Una pagnotta perfetta nella forma e nella cottura.Davanti a me durerebbe pochi attimi.
RispondiEliminaUna serena Pasqua
Che bello questo appuntamento pasquale della rubrica.
RispondiEliminaTantissimi Auguri di Buona Pasqua!
Mi sembra di sentire il profumo del dolce appena sfornato. Buona Pasqua
RispondiEliminaMa è uno spettacolo questa pagnotta!!!! Ahimè arrivo solo ora a farti gli auguri, spero tu abbia passato delle meravigliose festività, un abbraccio!
RispondiEliminaComplimenti per la tua ricetta!
RispondiEliminaUn abbraccio
Ricorda la pizza viterbese, solo che in quest'ultima c'è l'anice. In pochi sanno farla come si deve...di solito è dura e secca: la tua invece mi sembra bella ariosa!
RispondiEliminaBellissima e di sicuro anche molto buona.
RispondiEliminauna bella pagnottone, simile alla nostra pizza dolce, da noi si mette cannella, queste pizze non troppo dolci, sono buonissime, un bacione
RispondiEliminaLa tua pagnotta di Pasqua ricorda tantissimo la schiaccia di Pasqua toscana, anche questa così alta e da mangiare con le uva benedette e i salumi. Differenze ce ne sono: 3 o 4 lievitazioni, vin santo o liquore nell'impasto, niente uvetta, ma anice obbligatorio. L'effetto finale comunque è molto simile, a parte quella "grande virgola", che fa venir voglia di affondare subito il coltello per assaggiare il tuo capolavoro.
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