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giovedì 26 marzo 2015
Bienenstich - dolce lievitato tedesco
Questa torta, tipica della città di Magonza, in Renania, è un impasto lievitato ricoperto da una glassa croccante di mandorle a lamelle e miele e farcita con crema chantilly... una vera golosità!
Il nome significa puntura d'ape e pare che sia stata preparata dai panettieri della città per festeggiare una vittoria sull'invasore avvenuta utilizzando come bombe alveari di api.
L'avevo assaggiata tanti anni fa durante una vacanza a Coblenza (i miei ricordi gastronomici escono sempre) e quando sulla rivista La Cucina Italiana dello scorso mese di settembre è comparsa, subito la voglia di provarla mi ha assalito...
Ecco la ricetta:
Ingredienti
625ml di latte
330g di farina
210g di zucchero
150g di panna da montare
90g di burro
80g di mandorle a lamelle
15g di lievito di birra
30g di amido di mais
1 uovo
5 tuorli
1/2 bacca di vaniglia
miele
sale
Sbriciolare il lievito in una scodella, aggiungere 100ml di latte a 37°C, scioglierlo.
Impastare con 300g di farina, 1 uovo, 1 tuorlo, 60g di zucchero 70g di burro a pomata e un pizzico di sale.
Impastare a mano o con l'impastatrice, facendo in modo di amalgamare al meglio l'impasto.
Lasciare lievitare coperto con pellicola per 1-2 ore.
Preparare la crema pasticcera. Scaldare il latte con la vaniglia, sbattere 4 tuorli con 90g di zucchero, 30g di farina e l'amido di mais.
Quando il latte bolle, versarlo lentamente sulle uova sbattute, mescolare accuratamente, riportare il tutto sul fuoco, riportare a bollore e cuocere per 3-4 minuti. Far raffreddare.
Riprendere l'impasto lievitato, facendo attenzione a non sgonfiarlo, metterlo in uno stampo da 22 cm di diametro (il mio era da 18cm e si è formata la cupoletta, in realtà la torta dovrebbe essere piatta).
Lasciare lievitare ancora 1 ora.
Preparare la glassa. Sciogliere 2 cucchiai di miele con 60g di zucchero, quando sta per bollire aggiungere il burro (20g) e 25ml di latte, dopo aver amalgamato unire le mandorle, mescolare.
Cuocere il forno già caldo a 170°C la torta per 15 minuti, aprire poi lo sportello del forno e velocemente cospargere con la glassa (non estrarla, pena il cedimento centrale della torta), chiudere e continuare la cottura per altri 10-15 minuti.
Sformare e raffreddare completamente.
Montare la panna e mescolare con la crema pasticcera.
Tagliare la torta e farcirla con l'aiuto di un sac a poche.
Far raffreddare in frigo per un paio di ore prima di servire.
domenica 22 marzo 2015
Tortine salate di batate al rosmarino con ripieno di ricotta, speck e nocciole
...e siamo ritornati ai titoli "da enfisema polmonare".
Ogni tanto ci casco, certo è che dare un nome a queste tortine dai colori sgargianti e dal gusto particolarmente accattivante, non è stato facile.
Ho scritto e cancellato almeno 10 volte, sono passata da crostatine a cupolette, poi ha prevalso la semplicità... l'elenco degli ingredienti.
Passo subito alla ricetta, dell'ennesima torta salata per la partecipazione di questo fantastico MTC, un mese in cui la pasta brisèe di Roux è stata protagonista sulle nostre tavole, e ci ha dato la possibilità di meditare abbinamenti insoliti e decorazioni originali.
Un Grazie gigante a tutto l'MTC e a Flavia in particolare!
Ingredienti per 6 tortine diam.12cm
Pasta brisee di Roux
250 g di farina
150 g di burro, tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito
1 cucchiaino di sale
1 pizzico di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di latte freddo
Farcia
500g di ricotta
80g di speck
50g di nocciole
sale e pepe
4 batate
2 cucchiai di olio evo
rosmarino
Versare la farina a fontana,mettere il burro, il sale, lo zucchero e l’uovo al centro e lavorarli con la punta delle dita.
Incorporare la farina, a poco a poco, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa.
Aggiungere il latte e impastare con il palmo della mano, lavorando di polso per 3-4 volte, finché è liscio.
Formare una palla, e farla riposare avvolta nella pellicola in frigo per almeno 1 ora.
Preparare la farcia tagliando a cubetti lo speck e tritando grossolanamente le nocciole.
Amalgamare nocciole e speck con la ricotta, aggiustando di sale e pepe.
Pelare le batate, affettare a rondelle e saltare con padella con olio ben caldo e foglioline di rosmarino per aromatizzare. La cottura si otterrà in circa 10 minuti a fuoco alto, muovendo spesso la padella e salando a metà cottura.
Scolare su carta assorbente e far raffreddare.
Riprendere l'impasto e foderare gli stampini, dopo aver steso la pasta con il mattarello.
Forare con la forchetta il fondo, ricoprire con carta forno e mettere sopra dei pesetti, (ho voluto provare con le monetine, come Fabiana, e devo dire che il risultato è molto buono, essendo ben pesanti e quindi evitando il restringimento in cottura).
Cuocere in bianco a 180°C per 15-20 minuti, togliere i pesetti rimettere in forno per altri 5 minuti abbassando a 170°C (in modo da cuocere perfettamente la base).
Farcire con un paio di cucchiaiate di ricotta, in modo da fare una specie montagna, tagliate la metà ogni fetta di batata in modo da ottenere tanti semicerchi, ricoprire la ricotta formando una cupola.
Finire la cottura in forno per 10-13 minuti a 180°C.
Decorare la sommità con 1 nocciola e un piccolo rametto di rosmarino, spolverizzare con granella di nocciola.
Con questa ricetta partecipo alla 46esima sfida dell'MTC
giovedì 19 marzo 2015
Torta salata alle verdure e Gruyere
Eccomi con la seconda proposta per questa sfida dell'MTC, che appassiona proprio tutti.
Flavia ha scelto per noi la brisèe di M. Roux e si è rivelata una genialata: buonissima, semplice da preparare e ideale per la preparazione di rustici salati; la decisione poi di lasciare ampio sfogo alla nostra fantasia, senza definire il numero massimo di partecipazioni, ci ha invogliato a provare tante ricette, le più disparate.
Questa farcia per esempio è un mio classico gratin, lo spolvero con grana e pane grattugiato e lo propino spesso alle cene tra amici, questa volta ho provato ad inserirlo nel guscio di briseè ed è stato un successo... in tavola non ci è mai arrivato.
Marito e figlio lo hanno spazzolato subito dopo la foto.... per la cena sono dovuta uscire a fare la spesa... "troppo buona per resistere", queste sono state le loro parole, e le dedico a Flavia, con un grazie a caratteri cubitali!!!
Ingredienti
Pasta brisee di Roux
250 g di farina
150 g di burro, tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito
1 cucchiaino di sale
1 pizzico di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di latte freddo
salsa besciamella (1/2 dose di questa)
1 tuorlo d'uovo
150g di gruyere
1 zucchina
1 peperone rosso
1 peperone giallo
4 cucchiai di olio evo
sale e pepe
Versare la farina a fontana, mettere al centro il burro, il sale, lo zucchero e l’uovo, lavorarli con la punta delle dita.
Incorporare la farina, a poco a poco, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa.
Aggiungere il latte e impastare con il palmo della mano, lavorando di polso per 3-4 volte, finché è liscio. Formare una palla, e farla riposare avvolta nella pellicola in frigo per almeno 1 ora.
Mondare e tagliare a listarelle sottili le verdure (della zucchina mantenere solo la parte esterna eliminando la parte centrale).
Aggiustare di sale e pepe.
Tagliare a piccoli cubetti il formaggio e aggiungerlo alla besciamella quando è ancora calda, unire il tuorlo, mescolare accuratamente.
Inserire nella besciamella anche la metà delle verdure di ogni tipo, mantenere da parte il resto, far raffreddare il tutto.
Foderare una teglia da forno rettangolare, forare con i rebbi della forchetta, il fondo della teglia, posizionare sopra un foglietto di carta forno e dei pesetti in modo che la pasta non tenda ad alzarsi in cottura (il che provocherebbe pure il restringimento).
Cuocere in bianco a 180°C per 15-20 minuti, togliere i pesetti rimettere in forno per altri 5 minuti abbassando a 170°C (in modo da cuocere perfettamente la base).
Inserire il ripieno formaggioso, disporre a strisce le verdure saltate, formando zone di colore alternate.
Cuocere in forno caldo a 180°C per 20 minuti.
Servire tiepida.
Con questa ricetta partecipo alla 46esima sfida dell'MTC
mercoledì 18 marzo 2015
Củ Cải Muối - Verdure marinate alla vietnamita
Mi piace conservare le verdure e la frutta, ho una vera predilezione per i vasetti disposti in fila nella dispensa e quando trovo una ricetta per conservare rimango subito affascinata, e incuriosita...devo provarla!
Quindi non è stato difficile per me cimentarmi in questa preparazione, unico mio problema è stata quale scegliere delle due ricette trovate in rete (qui e qui).... così le cucinate entrambe, in modo da poter scegliere la migliore, o meglio quella preferita!
Parto subito con la prima, la più semplice e quella più vicina al mio gusto, soprattutto per il liquido di governo molto simile al nostro agrodolce ...
Ricetta 1
Ingredienti
1 daikon
4 carote
150ml di aceto di vino bianco
300ml di acqua
75g di zucchero di canna
1/2 cucchiaio di sale fino
Affettare sottilmente con la mandolina il daikon e le carote dopo averle pelate.
Preparare il liquido di governo, unendo tutti gli ingredienti in un pentola piccola, portare ad ebollizione e far bollire per circa 5 minuti, in modo che si concentri.
Così caldo l'ho versato sulle verdure che avevo già inserito nei vasetti (questa è una mia variante, mi sembrava meglio dal punto di vista della salubrità della conserva), chiudere il vasetto, far raffreddare.
Posizionare in frigorifero e consumarlo dopo un paio di giorni.
Ora passo a descrivere la seconda ricetta, decisamente più laboriosa e con un liquido di governo più saporito, ma non acido ... è vero che ho usato la colatura di alici, non la salsa di pesce, ma purtroppo non l'ho trovata...
Ricetta 2
Ingredienti
1 daikon
4 carote
150ml di acqua
150ml di salsa di pesce (io colatura di alici)
75g di zucchero di canna
Affettare sottilmente con la mandolina il daikon e le carote dopo averle pelate.
Far bollire un paio di litri acqua, quando è a bollore immergere le verdure affettate e cuocere per 4-5 minuti, poi scolare su carta assorbente.
Il giorno successivo (questa notte all'aria aiuta l'asciugatura) passare le verdure all'essiccatore per 3-4 ore.
Far bollire di nuovo acqua e quando è a bollore inserire le verdure per circa 1 minuto, in modo da rendere ancora morbide, scolare asciugare ed inserire nei barattoli di vetro.
Preparare il liquido di governo: sciogliere lo zucchero nell'acqua, unire questa alla salsa di pesce, ricoprire le verdure nei vasetti.
Conservare in frigorifero e consumare dopo un paio di giorni.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario Culinario Mondiale, organizzato da Trattoria MuVarA.
Questa tappa, la H - HANOI (Vietnam, Asia) - è ospitata da Sabrina del blog Les Madeleines di Proust
martedì 17 marzo 2015
Torta salata con crema di sedano rapa, funghi e noci
Questo mese la vincitrice dell'MTC è Flavia, una simpatica bolognese che vive nella bella Sicilia, proprio in prossimità del vulcano - "del suo vulcano"- come dice lei. La conosco da tanti anni, anche se solo tramite web, purtroppo, e la sua vittoria mi ha riempito di gioia, ma sono stata ancora più felice quando ho scoperto il tema della sfida: la pasta brisée di Michel Roux, nelle torte salate ...cosa volevo di più?
Adoro questo genere, nella preparazione posso esprimere tutta la mia creatività, osare negli accostamenti e soprattutto servirle come piatto unico o antipasto dopo averle preparate in anticipo, comodo vero?
La brisèe poi la considero la base per eccellenza, e questa di Roux, è davvero fantastica, di una friabilità unica, grazie di avermela fatta conoscere!
Ma parliamo del mio piatto, pensato come un incontro di sapori e consistenze diverse: la cremosità della crema e la croccantezza della noce, i sapori delicati ma particolari del sedano rapa e dei funghi sostenuti dalla sapidità del Parmigiano sono le basi di questa torta. L'uovo sbattuto con il latte non dà valore aggiunto al gusto, ma serve solo a proteggere i funghi dal calore, diciamo che come protezione poteva essere meglio! :)
Ora passiamo alla ricetta...
Ingredienti
Pasta brisèe di Roux
250 g di farina
150 g di burro, tagliato a pezzettini
1 cucchiaino di sale
1 pizzico di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di latte freddo
Farcia
1sedano rapa (g
300g di funghi champignons
20g di burro
2 cucchiai di farina
1 uovo
30ml di latte
30 g di Parmigiano Reggiano in scaglie
10-15 gherigli di noci
sale e pepe
Versare la farina a fontana aggiungere al centro il burro, il sale, lo zucchero e l’uovo, lavorarli con la punta delle dita.
Incorporare la farina, a poco a poco, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa.
Aggiungere il latte e impastare con il palmo della mano, lavorando di polso,ma solo per 3-4 volte, finché è liscio. Formare una palla, e farla riposare in frigo per almeno 1 ora avvolta nella pellicola.
Mondare il sedano rapa, tagliare a cubetti e cuocere per 20 minuti a vapore (io bimby: 1l di acqua nel boccale, impostare 25 minuti a varoma e vel 1). Impastare il burro fuso con la farina, formando un roux, che sarà aggiunto ai cubetti cotti in una polsonetto. Il tutto verrà passato al minipimer, aggiustato di sale e pepe e si continuerà la cottura per 5-10 minuti continuando a mescolare, per asciugare e rendere ben vellutato il composto. Far raffreddare.
Foderare una teglia da forno (io diam 26cm), forare con i rebbi della forchetta, il fondo della teglia, posizionare sopra un foglietto di carta forno e dei pesetti in modo che la pasta non tenda ad alzarsi in cottura (il che provocherebbe pure il restringimento).
Cuocere in bianco a 180°C per 15-20 minuti, togliere i pesetti rimettere in forno per altri 5 minuti abbassando a 170°C (in modo da cuocere perfettamente la base).
Farcire con la vellutata di sedano rapa, affettare i funghi freschi e disporli a raggiera sulla superficie, intervallare tra un fungo e l'altro piccole scaglie di parmigiano e aggiungere i gherigli di noce a pezzettoni.
Sbattere con la forchetta 1 uovo intero con il latte e un pizzico di sale, versare sulla superficie della torta.
Infornare a forno già caldo per 20-25 minuti.
Con questa ricetta partecipo alla 46esima sfida dell'MTC
lunedì 16 marzo 2015
La pinza per l'Italia nel piatto
Oggi la rubrica l'Italia nel piatto ha come argomento i dolci rustici o torte da credenza, si parlerà quindi di quelle torte della nonna facilmente conservabili (che si possono proprio conservare in credenza) e sempre pronte per essere degustate.
Quei dolci della cucina povera in cui si utilizzano pochi ingredienti, ma ben dosati e manipolati in modo da produrre delle vere opere d'arte, in gusto e genuinità.
La pinza è proprio un dolce così. è tipica dell'Appennino bolognese, e spesso veniva preparata per il Natale. E' un frolla soffice, che non invecchia, non indurisce, nel tempo rimane friabile e piacevole.
E' per questo motivo,nonostante non siamo a Natale, che ho scelto questa ricetta, mi sembrava ideale per il tema in questione.
Importante per la riuscita di questo impasto è il lavorarlo il meno possibile, aiutandosi con una spatola, farlo roteare, dare qualche colpo con la mano, ma non schiacciarlo mai.
Questa ricetta è tratta dal libro "Pane e roba dolce" delle Sorelle Simili, sorelle fornaie bolognesi, che hanno gestito per anni una scuola di cucina famosa in tutto il mondo.
Ingredienti
pasta
250g di farina
100g di burro a pomata
1 uovo
7g di strutto
100g di zucchero
10-12ml di latte
7g di lievito chimico
1 cucchiaio di miele
1 pizzico di sale
ripieno
2 cucchiai di marmellata di prugne poco dolce (4 cucchiai)
2 cucchiai di mostarda bolognese (omessa)
1 cucchiaio di cacao amaro
50g di uvetta
50g di pinoli (io mandorle)
scorza di limone grattugiata
1 uovo sbattuto
Fare una fontana e mettere al centro tutti gli ingredienti (tranne il lievito), con una forchetta formare una crema, coprire con la farina , setacciare sopra il lievito.
Iniziare ad utilizzare la spatola, per impastare gli ingredienti muovendola dal basso verso l'alto, continuare fino ad ottenere un impasto omogeneo, ricordando di non utilizzare le mani.
Mettere in frigorifero per 1 ora avvolto nella pellicola.
Preparare il ripieno.
Ammollare l'uvetta in acqua fredda per 30 minuti, dopo averla lavata con acqua corrente più volte.
Miscelare la mostarda e la marmellata (io ho raddoppiato la marmellata non avendo a disposizione la mostarda), aggiungere la frutta secca tagliata grossolanamente, l'uvetta strizzata, il cacao e la scorza grattugiata , mescolare bene.
Riprendere l'impasto, su carta forno infarinata, stendere con il mattarello un rettangolo di pasta 26x 24cm alto circa 1 cmscarso.
Ricoprire con il ripieno lasciando un cm dal bordo. Arrotolare il tutto con l'aiuto della carta, mettere in teglia da forno con la falda di chiusura sotto al rotolo. Rincalzare i bordi laterali, chiudendo e rigirando in sotto la pasta. Con un coltelli appuntito fare 4 tagli distanziati, piantando la lama fino a toccare la teglia.
Spennellare la superficie con l'uovo sbattuto.Cuocere in forno a 180°C per 30-35 minuti.
Far raffreddare completamente prima di tagliare e servire.
Ed ora andiamo a curiosare nelle cucine delle altre regioni....
Trentino-Alto Adige: Torta Rosengarten del blog A fiamma dolce
Friuli-Venezia Giulia: Crostata con la zucca del blog Il piccolo Artusi
Lombardia: La Torta Bertuldina del blog La Kucina di Kiara
Veneto: Fogaccia veneta del blog Le tenerezze di Ely
Liguria: Torta d'amandoe e cacavou del blog Un'arbanella di basilico
Emilia Romagna: La pinza qui
Lazio: Maritozzi quaresimali del blog Beuf a la mode
Toscana: Berlingozzo fiorentino e pratese del blog Acquacotta e fantasia
Abruzzo: Le Pizzelle del blog Il mondo di Betty
Molise: Torta alla marmellata alla molisana del blog La cucina di Mamma Loredana
Umbria: Torta al limone del blog 2 Amiche in cucina
Basilicata: Pane semidolce - il puccillato di Castelluccio del blog Profumo di cannella
Campania: Torta Caprese del blog I Sapore del Mediterraneo
Puglia: Torta Pasticciotto del blog Breakfast da Donaflor
Calabria: Torta campagnola del blog Il mondo di Rina
Sicilia: Le cassatedde ragusane del blog Burro e vaniglia
e non dimenticate di visitare il nostro blog L'Italia nel piatto
domenica 15 marzo 2015
Panna cotta allo yogurt greco
Questo mese la vittoria del Recipe-tionist, gioco ideato da Flavia del blog Cuoci cuci dici, è andata a Enrica del blog Coccola Time. Un blog molto carino, con un grafica elegante, interessante negli argomenti e con tante belle foto, vi consiglio di visitarlo subito...
E' questo il bello del Recipe-tionist: poter allargare gli orizzonti e conoscere nuovi spazi virtuali.
La ricetta che ho deciso di "copiare"è la panna cotta con yogurt greco, questo dolcetto mi ha incuriosito
La presenza dello yogurt varierà il sapore? e come sarà la consistenza? dovevo provarlo! L'occasione era ghiotta!
Non ho avuto difficoltà nella preparazione, è tutto molto semplice, ho aggiunto solo la mia confettura di limoni per aromatizzare la panna invece dello sciroppo di amarena, per dare un tocco di acidità più deciso e per avere qualche scorzetta all'interno della panna cotta.
Il risultato è stato eccellente, grazie Enrica!
Panna cotta con scorzette di limone |
Ingredienti per 6 persone
400 ml di panna fresca
100 g di zucchero a velo
260 g di yogurt greco
4 fogli di gelatina
1 cucchiaio di zucchero a velo
1 cucchiaio di gelatina di limoni (homemade)
Olio di semi per gli stampi
Amarene candite (homemade) per servire
Mettere i fogli di gelatina ad idratare in acqua fredda per almeno 5 minuti.
Inserire la panna in un polsonetto, miscelare lo zucchero a velo e portare a fuoco basso ad ebollizione mescolando di continuo.
Quando è quasi a bollore, circa 80°C, aggiungere la gelatina di limone (con scorzette), togliere dal fuoco, strizzare i fogli di gelatina inserirli e mescolare accuratamente fino a quando non sono ben sciolti ed amalgamati.
Preparare gli stampini (in silicone o in alluminio usa e getta) oliandoli leggermente con olio di semi (utile allo scopo perchè insapore).
Unire lo yogurt, mescolando e dispensare il composto negli stampi.
Raffreddare in frigorifero per una notte prima di servire con amarene candite e sciroppo.
Con questa ricetta partecipo al Recipe-tionist,il gioco mitico della cara Flavia!
domenica 8 marzo 2015
I maritozzi "de Roma" per Quanti modi per fare e rifare
Oggi per la rubrica Quanti modi di fare e rifare abbiamo da preparare i maritozzi... si proprio loro, quei deliziosi dolcetti romani golosissimi e colmi di panna montata...una vera goduria!!!!
Per prepararli andiamo a nella cucina di Silvia, la nostra Sississima, una blogger che conosco da anni, e che ci delizia spesso con le sue ricette della tradizione, tipicamente romane oltre che alle bellissime foto dei suoi viaggi.
E' un piacere preparare insieme a lei i maritozzi, ne avevo già pubblicati un tipo, quelli di Montersino, qui, ma questi sono speciali, hanno l'uvetta, i pinoli e le scorzette d'arancia.
Personalmente non mi sono discostata dalla ricetta di riferimento, ho solamente diminuito un poco lo zucchero nell'impasto, diminuito il lievito (aumentando di tanto la lievitazione, però), tolto le scorzette (mi mancavano in dispensa, solo per quello!), sostituito i pinoli con le mandorle.
Il risultato è eccezionale, buonissimi appena sfornati, ma anche il giorno successivo... di più non so, sono stati fulminati!
La tecnica per lucidarli è interessante e la utilizzerò anche con altre preparazioni... davvero un grazie formato gigante! GRAZIE Silvia!
Ingredienti per 8 maritozzi
300 g di farina per pizza
1 pizzico di sale
50 g di zucchero semolato
3 cucchiai olio evo
15 g di lievito di birra
40 g uva passa
30 g mandorle
panna montata
Impastare 50 g di farina con il lievito sbriciolato e 50 ml di acqua tiepida, in modo da ottenere un impasto molto morbido. Lasciare lievitare per un'oretta in luogo riparato e coperto con pellicola.
Unire, alla farina rimante, questo panetto lievitato, aggiungere l'olio, il sale e 35g di zucchero,
Impastare inserendo acqua tiepida (poco alla volta) quanto basta per avere una pasta morbida ma che non si attacchi alle dita, lavorarla per 10 minuti circa.Mettere l'impasto in una terrina infarinata, coprirla con la pellicola e lasciarla lievitare per 2 ore in luogo riparato.
Ammollare l'uvetta in acqua tiepida per almeno 30 minuti dopo averla lavata abbondantemente.
Finita la lievitazione allargare l'impasto, inserire le mandorle tritate grossolanamente e l'uvetta ammollata dopo averla ben strizzata ed asciugata con carta assorbente.
Lasciare una notte in frigo coperto da pellicola, per un'ulteriore lievitazione.
Il giorno dopo lavorare la pasta, cercando di non sgonfiarla troppo, fare un rotolo e tagliarlo in 8 pezzi, spolverizzando di farina il piano di lavoro,se necessario.
Dare ad ogni pezzetto la forma ovale tipica.
Posizionarli su una piastra e lasciare scaldare (tornare a temperatura ambiente) per un paio di ore.
Sciogliere lo zucchero rimanente con 2-3 cucchiai di acqua bollente .
Quando i maritozzi saranno lievitati, cuocere nel forno già caldo, a 200° per circa 10 minuti, poi toglierli e con un pennello lucidarli con lo zucchero sciolto, rimettere in forno caldo spento per 1 minuto, affinché lo zucchero si asciughi,
Prima di servire incidere la superficie con un taglio netto il lato più lungo e farcire con panna montata fresca.
Con questa ricetta partecipo a Quanti modi di fare e rifare
il prossimo mese ci troveremo tutte da Afrodita's Kitchen per preparare la Lasagne verdi emiliane.. :)
venerdì 6 marzo 2015
Tartellette cioccolato e pere
Questi dolcini sono nati per caso, un giorno che avevo preparato qualche guscio di tartelletta da farcire e non avevo più pasticcera per riempirli, da allora li preparo di tanto in tanto e sono sempre tra i preferiti dei ragazzi, ma a dire il vero anche i grandi si leccano i baffi!!!
Passo subito alla ricetta perchè è un po' lunghetta!
Ingredienti per 12 tartellette
pasta frolla
200g di farina debole
100g di burro
2 tuorli d'uovo
80g di zucchero a velo
1 pizzico di sale
30g di cioccolato bianco
100g di cioccolato fondente
20g di burro di cacao
nocciole tritate
marmellata di pere alla vaniglia
Miscelare manualmente la farina con il burro freddo tagliato a pezzetti, sfregando con le mani, formando un uno sfarinato, a cui verrà aggiunto lo zucchero, i tuorli sbattuti e il sale.
Miscelare bene, avvolgere in pellicola e mettere in frigo per almeno 1 ora.
Passato il tempo, con l'aiuto di un po' di farina sul piano stendere l'impasto con il mattarello ad uno spessore di circa 3-5 mm, tagliare con il coppapasta della misura delle formine.
Imburrare le formine, foderarle e forarle sul fondo con la forchetta.
Cuocere in forno ben caldo a 180°C per 10- 12 minuti.
Lasciare raffreddare.
Sciogliere al microonde il cioccolato bianco (dando 30 sec alla volta e mescolando bene per scioglierlo al meglio), con un pennello distribuirlo sul bordo.
Prima che si asciughi, capovolgere la tartelletta su un piano di granella di nocciola.
Lasciare asciugare, farcire con la confettura (potete usare quella indicata nel link, buonissima oppure se volete prepararla in prima persona, utilizzate questa ricetta).
Sciogliere il cioccolato fondente (utilizzando il micronde come per quello bianco)con 20g di burro di cacao, quando tutto è ben sciolto e amalgamato ricoprire la farcitura.
lunedì 2 marzo 2015
Quadrucci con le seppie
Questo mese la rubrica L'Italia nel piatto parla di pesce, o meglio di pescato, l'argomento spazia da pesce azzurro fino ai crostacei passando per i molluschi e i pesci d'acqua dolce.
L'Emilia Romagna, che rappresento, ha un tratto di costa notevole, una riviera molto conosciuta ed amata, in cui il turismo è una delle attività più sviluppate, soprattutto grazie al cuore e alle capacità dei suoi abitanti.
La cura e l'amore per il territorio è tangibile per chiunque vada in vacanza in questi luoghi, e l'ospitalità e la cucina rendono queste località indimenticabili per molti turisti.
La mia ricetta è stata tratta principalmente da qui, con qualche suggerimento datomi da una cara amica cuoca, romagnola d'origine, come l'aggiunta della patata che rende più denso il brodo e la sfumatura con il vino bianco per dare al piatto un tocco di acidità.
La pasta da utilizzare è assolutamente all'uovo, meglio se fatta in casa, ma è possibile utilizzare anche i quadrucci già pronti essiccati (in quel caso diminuite la dose riportata a due cucchiai a persona).
La ricetta della pasta all'uovo è sempre la stessa (200g di farina bianca 00 e 2 uova intere, impastatre bene attendere 30 minuti e tirare con mattarello, spolverare con farina, arrotolare e tagliare le tagliatelle, lasciare asciugare una ventina di minuti e poi tagliate a quadretti.
Ma ora passiamo alla ricetta vera e propria....
Ingredienti per 4 persone
200g pasta all'uovo fresca (quadrucci)
500g di seppie
4 cucchiai di olio evo
100ml di vino bianco secco
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
brodo di pesce
2 cucchiaini di concentrato di pomodoro
1 patata
prezzemolo
Tagliare a cubetti la cipolla e tritare finemente l'aglio.
In una pentola, meglio se di coccio, scaldare l'olio e aggiungere le verdure, fare rosolare per qualche minuto a fuoco basso e mescolando.
Tagliare le seppie a pezzi, aggiungerle al tegame, sfumare con il vino bianco a fiamma alta.
Inserire il concentrato di pomodoro e la patata tagliata a piccoli tocchetti.
Lasciare bollire lentamente per due ore, aggiungendo il brodo di pesce (io ne tengo sempre un poco in freezer, pronto all'uso) di tanto in tanto.
In questo sugo piuttosto lento cuocere i quadrucci di pasta all'uovo.
Servire con prezzemolo tritato.
Friuli-Venezia Giulia: Sope di pes di Maran del blog Il piccolo Artusi
Veneto: Bigoli in salsa di alici del blog Le tenerezze di Ely
Lombardia: Risotto con filetti di pesce persico del blog La Kucina di Kiara
Liguria: Stocchefisce e bacilli del blog Un'arbanella di basilico
Emilia Romagna: Quadrucci con le seppie qui
Toscana: Seppie in zimino del blog Acquacotta e fantasia
Marche: Alici arrosto o "a scota det" del blog La creatività e i suoi colori
Umbria: Baccalà alla Ceraiola del blog 2 amiche in cucina
Abruzzo: Tiella di alici del blog Il mondo di Betty
Molise: Polpette di San Giuseppe del blog La cucina di mamma Loredana
Lazio: Timballo di alici e scaroladel blog Beuf a la mode
Campania: Alici indorate e fritte del blog I sapori del Mediterraneo
Basilicata: Alici alla scapece del blog Profumo di cannella
Puglia: Linguine cu suche de pulpe de pète del blog Brealfasta da Donaflor
Calabria: Sicci chini cu u sucu del blog Il mondo di Rina
Sicilia: Sarde a beccafico del blog Burro e Vaniglia
Non dimenticate di visitare il nostro blog, in cui troverete un'ampia raccolta di ricette della tradizione italiana, le proposte di come partecipare per poter essere parte attiva della nostra rubrica...vi aspettiamo!
Ed ora rullo di tamburo..... Il vincitore del mese di febbraio:
Orecchie di coniglio: frittelle di Carnevale tipiche delle Dolomiti del blog Mi fai un muffin?
Bravissima Erika!!!!