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venerdì 30 giugno 2023

Tortelloni di magro


Oggi voglio postare una ricetta classica emiliana, i tortelloni di magro. Il ripieno è il classico ricotta e spinaci, ma la forma è decisamente particolare, è un incrocio tra un tortellino e un cappellaccio, e visto le dimensioni è stato definito: tortellone.

Sono molto delicati al gusto, soprattutto se conditi con burro e salvia (che poi è la mortesua!), ma possono essere serviti anche con un sugo di funghi, o di verdure insomma come li preferite.

Unico neo è la preparazione, non proprio semplice, ci vuole un minimo di dimestichezza con la pasta e soprattutto con il confezionamento del tortellone.

E' sufficiente mettere il ripieno al centro del dischetto di pasta richiuderlo a semicerchio e poi avvolgerlo attorno ad un dito premendo tra loro le due estremità, ideale è la pinzetta (l'ho avuta in regalo durante una visita ad ALMA) così da avere una piccola area di chiusura, forte ma facile da cuocere.


Ingredienti per 6 persone

per la pasta:
400g di farina
1 uovo intero
2 tuorli
acqua 
1 pizzico di sale

per il ripieno:
200g di spinaci
250g di ricotta
50g di grana padano grattugiato
20g di burro
1 uovo intero
1 pizzico di sale
1 pizzico di noce moscata (a piacere)

per il condimento:
100 g di burro fuso
salvia fresca (qualche foglia)
grana padano grattugiato (a piacere)


Preparare, prima di tutto, la pasta all'uovo impastando tutti gli ingredienti utilizzando anche un poco di acqua, se dovesse servire; lasciare riposare l'impasto per circa 30 minuti coperto.

I tortelloni si preparano rigorosamente a mano.

Per preparare il ripieno, si cuoce in una padella antiaderente con coperchio gli spinaci appena mondati e ancora bagnati aggiungendo il burro per circa 10 minuti. Si lasciano raffreddare, si tritano finissimi e si uniscono a tutti gli altri ingredienti mescolando molto bene in modo da renderlo omogeneo.

La pasta deve essere tirata con la sfogliatrice nell'ultimo foro (per renderla molto sottile) in strisce larghe circa 8 cm che poi verranno tagliate con un coppapasta rotondo o un bicchierino da liquore (diametro 4-5cm).

Su di ogni cerchio si adagia una noce di ripieno, si piega poi in due e si uniscono le due estremità del semicerchio tipo cappellaccio.

Si cuociono in abbondante acqua salata  per 3-4 minuti non di più, si condiscono con abbondante burro  e salvia, fatto sciogliere in una grande padella dove si salteranno velocemente i tortelloni. Se volete il burro nocciola lasciatelo cuocere qualche minuto fino al colore desiderato (ambrato).

A piacere si può aggiungere grana, a mio parere si guasta la delicatezza del tortellone.



martedì 27 giugno 2023

Panino caldo con soppressa, miele e pecorino

Prima della pausa estiva ci si ritrova con Il Club del 27, questa è la volta dei panini e il libro di riferimento è Quick and Easy Panini Press Cookbook di Kathy Strahs. 

Tutte le ricette provate sono state un successo, panini semplici, veloci da preparare ma con quella nota, quella salsa che li contraddistingue dando carattere e gusto al tempo stesso. Insomma si riesce a creare ottimi panini, piacevoli e non banali, proprio giusti da portare nella borsa frigo per una scampagnata in collina o per una giornata al mare. Certo mangiati belli caldi appena usciti dalla pressa hanno un loro perchè, ma in compagnia con una bella birretta fredda o una bibita anche a temperatura ambiente sprigionano il loro fascino. Quindi tutti a leggere qui le diverse tipologie preparate dalle colleghe, sono sicura che ne rimarrete affascinati!

Questa mia scelta è stata una bella sorpresa, non vi era definito il tipo di soppressa da usare, io ho scelto la vicentina, ma ci sono quelle calabresi con l'aggiunta di peperoncino che risultano anche piccanti, o pugliesi o friulane quindi largo ai diversi gusti; in ogni caso sono sempre degli insaccati di ottima qualità.

Per il formaggio si parlava di Manchego dop, un formaggio iberico della regione di Castilla-La Mancha, situata nella zona centrale della Spagna. È un pecorino sorprendente, ottenuto da latte pastorizzato di pecora di pura Razza Manchega, dal sapore intenso, morbido e persistente. Ho utilizzato un pecorino sardo di media stagionatura, e riscaldandolo ha sprigionato tutto il suo aroma...

Buon appetito!!!!


Ingredienti


4 panini

4 cucchiai di burro

8 fette di pane bianco rustico

4 cucchiaini di miele

200g di formaggio Pecorino

200g di Soppressa (io, vicentina)




Riscaldare la pressa per panini a fuoco medio-alto.

Scaldare leggermente il burro al microonde (circa 30 secondi) così da renderlo spalmabile, procedere spennellandolo sull'esterno delle fette di pane (operazione utile per rendere più croccante il pane quando lo si tosta)

Capovolgere le fette, spalmare il miele, farcire con il formaggio affettato sottilmente poi la soppressata e altro formaggio sempre tagliato sottile.

 Chiudere il panino con l'altra fetta di pane imburrata verso l'alto.

Grigliare due panini alla volta, nella piastra,  con il coperchio chiuso, fino a quando il formaggio si sarà sciolto e il pane abbrustolito, 2 minuti circa (dipende dalla piastra). Controllare che la colorazione del pane sia dorata.

Servire subito

Con questa ricetta partecipo a Il Club del 27:

lunedì 26 giugno 2023

Caprese al pompelmo


Oggi è l'ultima uscita di Light and tasty per questa estate, ci ritroveremo a settembre, all'inizio del mese per ripartire più carichi di prima. Ora lasciateci andare in vacanza con la rubrica (questo blog al momento non si ferma e resta ancora attivo), abbiamo bisogno di chiarirci le idee, di inventare nuovi argomenti, di darci un "rassettata" giusto per migliorare sempre!

Oggi vi presento un piatto molto estivo e colorato, l'ho tratto dalla rivista FEAST  The Guardian di giugno dello scorso anno, è una ricetta di Yotam Ottolenghi e come spesso accade le ricette di questo chef di piacciono particolarmente.

Ecco la ricetta!



Ingredienti
per 4 persone


2 pompelmi rosa
500g di pomodori di varie forme e colore
2 mozzarelle da 125g
2 avocado
2 cucchiai di foglie di basilico piccole
Olio evo

Per il condimento
2 cucchiai di olio evo
2 cucchiai di semi di coriandolo
4 cucchiai di sciroppo d’acero
1 cucchiaino di paprika 
1 cucchiaino di peperoncino in fiocchi
1 cucchiaino di semi di sesamo tostati
2 cucchiaini di aceto balsamico
Sale e pepe nero



Pelare al vivo i pompelmi rosa avendo l’accortezza di raccogliere il succo in una terrina. Pelare e snocciolare gli avocado. Tagliare a pezzetti i diversi tipi di pomodori.

In una ciotola inserire tutti gli ingredienti del condimento e miscelare emulsionando.

In quattro piatti fondi posizionare i pomodori, condirli con 4 cucchiai di succo di pompelmo e 1 cucchiaino di sale. Aggiungere l’avocado, la mozzarella tagliata a cubetti, le foglie di basilico e il pompelmo pelato, insaporire con il condimento. 

Aggiustare di sale e pepe, condire con 1 cucchiaio di olio.

Servire a temperatura ambiente.


Ecco le altre proposte:

Carla: Bicchierini con peperoni e salmone

Catia: Budino alla pesca con siero di latte   

Daniela: Frullato di anguria  

Milena:  Albicocche ripiene 

Serena: Confettura di albicocche e preparato per limonata


Buone vacanze!!!

Light and Tasty vi augura buone vacanze!!

lunedì 19 giugno 2023

Paccheri con polpo cotto a bassa temperatura e pomodorini

Cuciniamo a colori?!!!?

Cosa c'è di più bello di avere un piatto colorato sul tavolo?  Oggi a Light and tasty proponiamo piatti colorati in vista dell'estate imminente.

Ho deciso per un piatto di pasta, un poco laborioso, ma molto gustoso e colorato. Ho cotto il polpo a bassa temperatura, il che lo rende davvero morbido e saporito (visto che viene cotto sottovuoto), a questo ho aggiunto pomodorini di due colori, giallo e rosso, un cipollotto e basilico,

Inoltre con l'acqua formatasi nel sacchetto durante la cottura del polpo ho preparato la maionese, in pratica un'emulsione di olio e acqua di cottura, che è una magia da preparare e una bontà all'assaggio, qui troverete la ricetta.

Insomma è stata una bella esperienza culinaria la preparazione di questo piatto, per me che ultimamente sono un po' sottotono e la voglia di fare è ai minimi storici, ho imparato tante cose e sicuramente, visto la bontà,  lo ripreparerò presto!


Ingredienti per 4 persone

1 polpo da 700g

280g di paccheri rigati

10 datterini rossi 

10 datterini gialli

1 cipollotto

1 cucchiaino di triplo concentrato di pomodoro

basilico

olio evo

sale 

peperoncino



Mettere sottovuoto il polpo dopo averlo lavato e asciugato con carta assorbente, immergere in una pentola adatta alla cottura a bassa temperatura e cuocere a 75°C per 5 ore. (Volevo provare a cuocerlo nel mio forno nuovo, un Neff, che ha questa funzione, ma purtroppo mi sono accorta da istruzioni che non regge una cottura cbt  superiore a 170 minuti, quindi mi sono avvalsa della slow cooker, che non tiene precisamente la temperatura, ha volte mi è andato anche a 80°C, ma con un termometro e buona volontà ce l'ho fatta!). Raffreddare il polpo nel suo sacchetto mettendo in frigo per 1 notte.

Il giorno successivo, togliere il polpo e raccogliere tutta l'acqua (ora gelatina) presente nel sacchetto (la userò per provare una maionese di polpo) . Poi tagliare i tentacoli, lasciandoli interi e tagliare a cubetti il corpo.

Mettere una larga padella con olio sul fuoco, soffriggere il cipollotto affettato e poi aggiungere i pomodorini interi (se avessi avuto una pasta più piccola tipo calamarata li avrei tagliati a metà), aggiustare di sale pepe e peperoncino, lasciare passare a fuoco lento per qualche minuto, poi unire il polpo a cubetti e il concentrato di pomodoro (per dare un leggero color rosso) e allungare con un paio di cucchiai di acqua e un paio di foglie di basilico.

Nel frattempo cuocere i paccheri in abbondante acqua salata bollente, mescolando spesso per non farli attaccare e scaldare una griglia ad alta temperatura così da grigliare i tentacoli per un paio di minuti per lato, facendo attenzione che si veda il segno della griglia.

Scolare la pasta condirla con il sugo di pomodorini aggiungere per ultimo a fuoco spento i tentacoli grigliati e foglie di basilico fresco.

Servire subito.


Ecco le altre ricette colorate:


Carla Emilia: Pomodori gratinati

Catia: Tortelli di ricotta in insalata  

Milena: Fiorellini di caprese 

Serena: Marmellata di Limoni 

giovedì 15 giugno 2023

Maionese di polpo

 

Da diverso tempo leggo sul web di questa maionese che maionese non è. La voglia di provare ricette nuove è sempre presente, nonostante ultimamente sia un po' passata la frenesia di cucinare e quindi quando pochi giorni fa ho acquistato il sottovuoto, utile per conservare i salumi che spesso transitano nella mia cucina, subito ho approfittato per cucinare il polpo. E da lì conservare la sua acqua di cottura presente nel sacchetto. Ho letto a destra e a manca e poi ho fatto come ho credevo meglio... come sempre!

Ecco il risultato, di cui sono abbastanza soddisfatta, soprattutto per il gusto, ottimo, un po' meno per la consistenza, leggermente gelatinosa...forse non avrei dovuto concentrare l'acqua. In ogni caso si può correggere frullando leggermente prima di consumare. 

La sperimentazione continua....

Per quanto riguarda invece il consumo, è ottima per farne tartine, farcire panini, da servire con insalata di polpo e patate, da condirci un'insalata russa di verdure e pesce, insomma una vera chicca da usare quasi ovunque!

Piccoli canapè con fave e olive

Ingredienti

120ml acqua di cottura del polpo

80ml olio di semi

1 cucchiaino di succo di limone

Cuocere il polpo sottovuoto a bassa temperatura. Devo specificare  che la mia cbt è una bassa temperatura un poco sui generis, infatti l'ho cotto sottovuoto nella slow cooker , i puristi inorridiscono, lo so già ma vi assicuro, ho controllato, che la temperatura non supera mai gli 80°C (la ricetta la pubblicherò tra qualche giorno).

Ho recuperato poi l'acqua del polpo formatesi in cottura nel sacchetto del sottovuoto e  ho scaldato fino a ridurre della metà. Io avevo 120ml ho scaldato circa 5 minuti a fuoco alto così da ridurre a 60 ml. 

Far raffreddare in frigorifero e poi montare con il minipimer muovendo dal basso verso l'alto e viceversa aggiungendo a filo l'olio, aggiungere 1 cucchiaino di succo di limone. Montare ancora e mettere in frigorifero.

Dopo il raffreddamento risulterà compatta e vellutata al palato.

lunedì 12 giugno 2023

Insalata di rucola e pesche arrostite

 


Insalatone colorate per Light and Tasty, oggi, un piatto ideale in vista dell'estate. Cosa è più comoda di un'insalata quando fa caldo e la voglia di cucinare e mangiare latita?

Comodissime da preparare e molto sfiziose da mangiare, tanta verdura (ideale con il caldo) e tanti colori e sapori diversi, il che stuzzica l'appetito.

Quindi iniziamo a far incetta di ricette di insalate... nei prossimi mesi saranno utilissime!

In questa vi è la presenza anche di frutta grigliata, in particolare le pesche, il frutto estivo per eccellenza, almeno secondo me.....provatela è davvero interessante come gusto e abbinamenti!

Le dosi sono per 2 o 4 persone a seconda se viene utilizzato come piatto unico o contorno.


Ingredienti per 2/4 persone


160 g di rucola 

1 pesca a pasta bianca 

1 pesca a pasta gialla

60 g di mandorle tostate

60 g di scaglie di parmigiano

80 g di bresaola 

10 g di burro

4 cucchiai di olio d'oliva

 2 cucchiai di aceto balsamico 

 Sale, pepe


Lavare  e mondare la rucola,  asciugarla con cura. Lavare le pesche e affettarle allo spessore di 2 cm.

Sciogliere il burro in una padella, quando risulta caldo aggiungere le fette di pesca e farle rosolare per 5 minuti a fuoco medio. 

Emulsionare l’olio e l’aceto in una ciotola con sale e pepe.

In 2 piatti fondi distribuite la rucola, le pesche saltate, le scaglie di Parmigiano e la bresaola; condire con l’emulsione e infine cospargete di mandorle tostate. 

Servire subito.

Un tripudio di insalate!!!!


Carla: Insalata di puntarelle alla contadina

Catia: Insalata di lenticchie e mais con peperone e cocco  

Daniela: Insalata di melone e rucola con semi di girasole 

Milena: Insalata di orzo con verdure, feta ed erbe aromatiche  

Serena: Insalata di fagiolini, uova e  mentuccia 

lunedì 5 giugno 2023

Cous Cous con tonno e verdure


E sono a quota 2000 post!

E' il mio duemillesimo post, potrei dire 2000 ricette, ma non è vero, in molti post ce ne sono più di una e qualche post è senza ricetta (pochi ma ce ne sono!) quindi per me è un bel traguardo che festeggio con voi lettori, ma soprattutto con le mie colleghe foodblogger di Light and tasty, una rubrica che esce ogni lunedì ormai da tanti tanti anni (4 novembre 2013, e così mi sono accorta che quest'anno si compie dieci anni!!!).

Ho voluto preparare questo cous cous per questa uscita che si intitola "portiamo l'estate in tavola", lo trovo infatti una ricetta molto estiva, prima di tutto per i colori e le verdure presenti e poi la possibilità di consumarlo freddo o a temperatura ambiente è una bella prerogativa in vista delle temperature in ascesa.

Quindi armiamoci di coltello e pazienza e iniziamo a preparare queste piccole dadolate di verdure... 


 Ingredienti per 4 persone


250g di cous cous

250ml di brodo di verdura

1/2 peperone giallo

1/2 peperone rosso

5-6 datterini 

4 asparagi

1 zucchina

1 carota

2 cipollotti

160g di tonno sott'olio

sale 

olio evo


Scaldare il brodo a bollore, spegnere attendere un minuto e poi versare sul cous cous che avrete messo in una ciotola una poco svasata (servirà poi per sgranarlo meglio) o un grande piatto con i bordi; coprire e attendere 10 minuti.

Nel frattempo tagliare a dadini i peperoni, la zucchina, la carota, a rondelle gli asparagi e i cipollotti.

Scaldare una padella con un filo d'olio e iniziare a cuocere le verdure separatamente per 2-3 minuti o un poco di più se avete tenuto i dadini grandi. Per ogni verdura un filo di olio e un pizzico di sale, questo aiuterà a far uscire l'acqua di vegetazione, cuocere velocemente così da mantenere la croccantezza delle verdure.

Tagliare a tocchetti i pomodori datterini

Riprendere il cous cous, condire con un cucchiaio di olio e sgranare con la forchetta fino a quando i chicchi non sono separati, unire poi le verdure e il tonno (dopo averlo sgocciolato). Mescolare accuratamente e servire.

E' possibile conservarlo in frigorifero fino al giorno successivo e servirlo freddo o a temperatura ambiente. 

Questo è uno dei piatti che mio figlio porta in università nel bento... quindi ottimo per l'ufficio!


Ecco le altre ricette estive:


Carla: Parmigiana di melanzane allo yogurt 

Daniela: Piadina con pollo, ciliegie e insalata 

Milena: Riso rosso con verdurine e gamberi    

domenica 4 giugno 2023

Gamberi al latte di cocco


G di gamberi - gamberi al latte di cocco - Vietnam

Oggi una ricetta etnica, utilizzando l'amato latte di cocco, che negli ultimi tempi ho rivalutato e utilizzato sempre più spesso con la gioia di mio figlio. I gamberi, così cucinati sono molto piacevoli, con il riso basmati che cuocio in acqua salata e che poi condisco con qualche goccia di salsa di soia diventa un  piatto unico molto apprezzato, se servito come zuppa, cioè tal quale con il condimento più lento, così da avere una specie di "brodo al latte di cocco speziato", in questo modo deve piacere, ma ci sta! Noi lo abbiamo consumato come secondo piatto, abbinato a 200g di riso basmati, ma si possono aumentare le dosi (soprattutto di gamberi) per renderlo un piatto unico.

Il fatto che sia un piatto vietnamita l'ho scoperto qua e spero che sia vero, e sempre da questo articolo ho tratto anche la ricetta.


Ingredienti per 3 persone


250g di gamberi sgusciati (oppure 500g non puliti)

300ml di latte di cocco

20g di burro chiarificato

1 cipollotto

2 spicchi di aglio

2 cucchiaini di curcuma

1 cucchiaino di curry

sale


Eliminare la testa, il carapace e il filamento scuro dei gamberi presente sul dorso, se fossero già puliti meglio così, se fossero congelati fare scongelare.

Scaldare il burro chiarificato in una casseruola,  soffriggere il cipollotto e gli spicchi di aglio.

Unire il peperoncino (a piacere), la curcuma e  il curry in polvere.

Fare cuocere a fiamma media per circa un minuto mescolando così da tostare le spezie, aggiungere il latte di cocco.

Fare sobbollire il latte per 4-5 minuti a fiamma bassa, unire i gamberi e mescolare delicatamente. Aggiustare di sale.

Cuocerli a fuoco basso per 8-10 minuti a seconda delle dimensioni. 

Servire tiepido come se fosse una zuppa oppure con riso basmati cotto a vapore o in acqua calda (io lo condisco sempre con un poco di salsa di soia).

Con questa ricetta partecipo ad ABC- un mondo di ingredienti

venerdì 2 giugno 2023

La Rosa di Parma


Oggi L'Italia nel piatto si occupa di promuovere le eccellenze del territorio, ogni regione si è dedicata alla descrizione, attraverso una ricetta, un un prodotto DOP /DOCG /PAT/IGP oppure un presidio Slow food caratteristico della zona.

Ho pensato di preparare la rosa di Parma, un secondo piatto davvero delizioso, un arrosto di manzo farcito con prodotti Dop tipici della provincia di Parma.

In questa ricetta si sposano i tre ingredienti cardine della tradizione emiliana: il prosciutto di Parma, il Parmigiano Reggiano e il Lambrusco, tutti avvolti dentro ad una fetta di manzo (c'è chi usa il filetto, ma secondo me è un'eresia usare questo taglio nobile con questa tipologia di cottura). L’arrotolato che ne deriva al taglio assumerà proprio l’aspetto di una rosa, grazie alla farcitura e alla cottura.

La salsa, che si forma in cottura, preparata con Lambrusco e Marsala, viene ammorbidita dall'aggiunta di panna (che in Emila nulla è mai di troppo!)  sarà l’accompagnamento perfetto per questo secondo piatto importante.

Prima di passare alla ricetta, colgo l'occasione per presentarvi Ilaria, la nuova rappresentante del Piemonte che si è aggiunta a noi in questo viaggio tra le ricette della tradizione regionale e le eccellenze dei nostri territori! Buon lavoro Ila!


Ingredienti per 4 persone

800g/1000g di fesa di manzo aperto a libro 

200g di Prosciutto crudo di Parma affettato

100g di Parmigiano Reggiano a scaglie

200ml di Lambrusco Dop

100ml di Marsala secco 

100ml di panna fresca

2 spicchi di aglio

olio evo

sale e pepe


Disporre la carne sul tagliere aperta a libro e battuta; farcire con prosciutto crudo di Parma e poi il Parmigiano Reggiano a scaglie.

Arrotolare  la fetta di carne e legarla con spago da cucina come un arrosto, stringendolo bene in modo che resti in forma e non si apra in cottura. Oliare la superficie della carne, salare e pepare a piacere e tienilo da parte.


In una pentola o padella far rosolare l’aglio assieme all’olio, poi adagiare l'arrotolato e rosolarlo su tutti i lati. Eliminare l’aglio e sfumare con  il Marsala e il Lambrusco; alla ripresa del bollore, abbassare la fiamma e  cuocere per 35-40 minuti girandolo e bagnandolo spesso con il fondo di cottura. E' possibile passarlo in forno anzichè sul fornello per circa 50 minuti a 180°C funzione statica.

La rosa di Parma dovrebbe rimanere rosa al suo interno (la mia è forse troppo cotta ma a noi piace così- ho optato per la cottura al forno). 

Una volta pronta, togliere dalla pentola avvolgere in alluminio per tenere al caldo.

Aggiungere al fondo di cottura (che si dovrà essere ridotto ad ¼ del liquido iniziale) la panna e far addensare. Una volta pronta la salsa, aggiustare di sale (la mia era già ben saporita), passare al setaccio.

 Taglia a fette la rosa di Parma, eliminare lo spago e servire le fette nappate con la salsa.


Ecco le altre proposte:


Piemonte. Tiramisù al vermouth 

Lombardia. Risotto al Gorgonzola Dop con noci e mirtilli 

Trentino-Alto Adige. Trota Salmonata affumicata su rondelle di canederli con nastri di zucchine

Veneto. Pesche di Verona IGP sciroppate

Friuli-Venezia Giulia.  Pasta e fagioli di San Quirino

Emilia-Romagna. La rosa di Parma 

Liguria: Zuppa di zucchine trombetta

Toscana. Segato di carciofi e pecorino

Umbria. Biscotti con farina di roveja e confettura

Marche.  Galette bretonne con casciotta d’Urbino DOP

Lazio. Spaghetti con le telline  

Abruzzo. Ravioli con ripieno di patate e pecorino

Molise. Spaghetti con la mollica di San Giuseppe

Campania. Pasta di Gragnano IGP con pomodorino giallo campano, carciofini viola e filetti di triglia 

Puglia. Carote di Polignano PAT sott'olio

Basilicata. Peperoni cruschi di Senise IGP fritti 

Calabria. Bucconotti calabresi con marmellata di cedro Dop   

Sicilia. Galette all’origano con Pomodori di Pachino IGP 

Sardegna. Filetto verso Sa Pompia 



giovedì 1 giugno 2023

Kiwi sotto grappa


Lo scorso anno il mio piccolo frutteto mi ha dato grandi soddisfazioni (temo che quest'anno non sarà così), albicocche e amarene mi hanno allietato le giornate estive facendomi produrre confetture e frutta sotto spirito, ma il bello è venuto a novembre con la raccolta dei kiwi, piccoli ma molto abbondanti e soprattutto gustosissimi.

Così dopo averne regalati e mangiati parecchi ho pensato di conservarli sotto grappa. Mi sono naturalmente appuntata la ricetta, che è questa, in modo da poterla migliorare se ce ne fosse stato bisogno, ma dopo l'assaggio ho considerato perfette le dosi e quindi eccomi qui a riportarla sul blog.

Da questa preparazione si ottengono i kiwi e una grappa al gusto kiwi. I kiwi possono essere serviti a fine pasto con un dito di grappa, ma si può servire anche solo la grappa, che risulta torbida ma molto saporita e soprattutto è da considerarsi un ottimo digestivo.

Con questa ricetta ho pensato di partecipare ad ABC - Un mondo di ingredienti, giusto per valorizzare la Grappa, un prodotto tipico dell'Italia.

La grappa è un'acquavite di vinaccia ricavata da uve prodotte e vinificate esclusivamente in Italia, distillata in Italia.

Tre sono le possibili vinacce con cui distillare la grappa:

-vinacce fermentate ottenute dalla svinatura di vini rossi.

-vinacce semi-vergini, ottenute nella vinificazione in rosato

-vinacce vergini, ottenute dalla "sgrondatura" nella vinificazione in bianco per ottenere vini bianchi. In questo caso, le vinacce non hanno subito alcuna fermentazione significativa.

Le vinacce vergini o semivergini devono essere obbligatoriamente fermentate prima di dare avvio alla distillazione in quanto la grappa si ottiene unicamente da vinacce fermentate.

Non bisogna confondere la grappa, che è un distillato di vinacce fermentate, con l'acquavite d'uva, che è un distillato di mosto o con il Brandy che è un distillato di vino.

Scusate le definizioni, forse sono un po' noiose, ma è il mio lavoro! :)

Ecco la ricetta:


Ingredienti 

1kg di kiwi

250g di zucchero

700ml di grappa (deve coprire i kiwi)



Pelare i kiwi e se molto grandi dividere in due parti, metterli in un vaso a tenuta ermetica, aggiungere lo zucchero e per ultima la grappa.

Agitare fino a completa dissoluzione dello zucchero mantenendo il vaso al buio.

Conservare in dispensa assaggiare dopo 40gg.


Con questa ricetta partecipo ad ABC-Un mondo di ingredienti: G come grappa - Kiwi sotto grappa - Italia